PECUNIA POWER

(diario della crisi: 2009 - UNDICESIMO mese di SESSANTA)

La recessione: dilagherà nel 2009

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25/01/2009 TUTELARE I RISPARMI OGGI

di F. Allegri

Come si sapeva e si diceva da almeno 6 mesi abbiamo avuto l'ennesima crisi delle borse che stavolta si accompagna alle chiusure di imprese, alla cassa integrazione e a tante preoccupazioni per il futuro.

Anche la prossima settimana può essere difficile: nelle prossime 48 ore vigileremo sulle varie borse.

Colgo questa occasione per ribadire un concetto chiaro: un comune cittadino, un padre di famiglia o un giovane impiegato non dovrebbero giocare in borsa.

E' stato dimostrato che nel lungo periodo (se tutto va bene) i loro guadagni solo gli stessi di un investimento in titoli di stato. Se le cose vanno normalmente si perde qualcosa.

Perché questo? Da un lato una persona normale non ha fondi sufficienti a condizionare il mercato, dall'altro non ha informazioni fondate sul cosiddetto andamento dei mercati.

Poi c'è una verità legata al funzionamento delle borse.

SEMPRE: PER UNO CHE GUADAGNA C'E' UNO CHE PERDE E DI SOLITO IL PESCE GRANDE E BEN INFORMATO MANGIA QUELLO PICCOLO E IGNORANTE.

Quando uno dice che gioca in borsa ricordategli che nessuno guadagna senza lavorare, tanto meno in quei luoghi che affronteranno almeno un nuovo super scossone la prossima primavera.

La gente normale guadagna qualcosa solo se lavora, ovvero se fatica e la borsa non è il paese dei balocchi.

Chi investe in borsa spesso lo fa alla cieca. Compra questo o quello e fa un pacchetto, il 98% dei titoli sono sconosciuti e poi dovrà aspettare almeno sei mesi (se va bene) per rivedere il suo promotore di fiducia.

Che ci fa una famiglia in borsa?

Non è automatico, ma nemmeno difficile. Una famiglia non dovrebbe giocare in borsa. Questa non è un luogo per famiglie; esse non sanno nulla di monete esotiche, di bond e futures, in parte e se va bene conoscono la fregatura dell'Euro!

Tra 5000 euro di obbligazioni Lituane e una cucina componibile, cosa fareste comprare ad una famiglia?

Certamente per lei sarebbe possibile capire la qualità del secondo acquisto mentre nel primo caso si compra a scatola chiusa come dicevano certe pubblicità degli anni ottanta.

Sono meglio le obbligazioni lituane o quelle dell'Uruguay?

Quale borsa asiatica si riprenderà per prima?

Chi ha informazioni fresche e valide, se esistono, non le da al piccolo promotore e mai alla famiglia. Anche i piccoli speculatori sono una leggenda da dimostrare, credo più ai kamikaze che svicolano nei campi minati.

Quando si compra qualcosa è sempre importante la trattativa, ci sono i vecchi fornitori, si chiedono sconti, si parla con gli amici perché certi acquisti sono familiari. In borsa al massimo si può avere un promotore figlio di amici e parenti, magari si fa un piccolo stanziamento poi è buio totale. Il titolo non è mai un acquisto fatto con intelligenza. Per comprare qualcosa cono intel ligenza bisogna comprare oggetti conosciuti, ovvero materiali, in primis dei terreni anche boschi di alta montagna. Sono meglio di tanti titoli perché ancora le borse non sono atterrate; solo dopo la crisi di primavera si potranno sgomberare le macerie.

Se avete dei figli di talento, fateli studiare ma all'estero! Solo laggiù il titolo di studio ha un valore, qui c'è il caos dei corsi e delle facoltà anche se la nostra università è meglio di quanto si creda, ma la crisi delle industrie e dei brevetti fanno il resto. Studio si, ma all'estero.

Infine serve attenzione quando si entra in banca anche perché in futuro per molti sarà difficile risparmiare.

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