PECUNIA POWER

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SAGGIO SUL PREZZO DEL PANE

Tutti si sono resi conto del rincaro dei prodotti alimentari dato che si tratta di aumenti folli: 80% sul mais e 50% sul grano in pochi mesi. La situazione non migliorerà, anzi arrivano cattive notizie: la Siria ha bloccato l’export del grano, il Canada non ne venderà fino a Novembre e l'Australia ha ridotto la produzione. A cosa sono dovuti questi rialzi dei prezzi? I fattori principali sono due:

1) la speculazione finanziaria;

2) la lunga catena distributiva.

LE SPECULAZIONI SUL GRANO PARTONO DALLA BORSA DI CHICAGO

Alla Borsa di Chicago (il più grande mercato del mondo del frumento) l'incremento delle quotazioni del frumento, dall’11 aprile all’11 settembre 2007, è stato di circa il 55% con un trend sempre in crescita, mentre quello del mais, nello stesso periodo, è stato oscillante. Infatti, mentre da aprile fino all’inizio di luglio il trend è sempre stato in crescita, successivamente ha avuto un calo. Poiché il mercato di queste due prodotti è strettamente interdipendente si può sostenere, senza ombra di dubbio, che a determinare questo andamento sono intervenuti capitali speculativi, i quali, hanno agito sul mercato del mais mentre in queste settimane sono entrati nel mercato del grano, determinando un aumento dei prezzi in tutto il mondo, anche del pane e della pasta. Questi affamatori e i loro seguaci ci diranno che è tutta colpa della siccità in Australia, della diminuzione dei raccolti in Ucraina, o dell’avidità dei consumatori cinesi che vogliono mangiare il grano (cibo per i ricchi) invece del solito pugno di riso (cibo per i poveri). A livello europeo, la nuova Politica Agricola Comunitaria ha diminuito le semine di grano e quindi ci troviamo sempre più importatori netti di questo fondamentale prodotto. Questo contribuisce all’aumento dei prezzi anche al consumo. Come non bastasse, la nuova PAC ha eliminato la compensazione del prezzo alle frontiere del grano importato togliendo così anche ai consumatori la protezione che prima erano previste. Così oggi la UE non ha più le proprie eccedenze produttive ma è esposta sempre più agli andamenti del mercato mondiale. In questo caso viene dimostrato come la UE sia indifesa di fronte alla Borsa di Chicago. Occorre ricordare che il Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura della UE adotterà nei prossimi giorni un provvedimento urgente per riportare alla produzione di grano tre milioni di ettari attualmente non coltivati. Il primo effetto di questa decisione si potrà avere soltanto con il raccolto dell’estate 2008. Ma intanto sono stati lasciati liberi gli speculatori. La banca americana Goldman Sachs (principale sostenitrice della campagna elettorali di Prodi) ha consigliato ai propri assistiti di investire sui prodotti agricoli (zucchero, mais, grano, caffè), visto che non subiranno le crisi degli altri prodotti, essendo di prima necessità. Si prevede anche un aumento dei costi dello zucchero fino a due volte quello attuale nel giro di un anno. LA PENURIA alimentare NON E' NATURALE. Molti agricoltori sono stati incentivati a passare a colture diverse dal grano e il prezzo è salito.

LA CATENA DISTRIBUTIVA

A questo punto ci poniamo una nuova domanda: è possibile che una nazione che consuma la pasta come l’Italia debba dipendere dal grano dell’Australia, della Siria o degli Stati Uniti? Purtroppo si, perché il mercato alimentare è impazzito. Tutto deve viaggiare come dice Beppe Grillo. Noi mangiamo pomodori e arance provenienti da Israele. L'Olanda è il primo esportatore di arance e non ha aranceti; ha i depositi dei grandi gruppi di distribuzione e le infrastrutture per lo stoccaggio e il commercio. Chi paga questi pellegrinaggi della frutta e della verdura? Il consumatore finale. I prezzi dei prodotti alimentari sono condizionati da 5 super mercati: Coop, Carrefour, CONAD, Rinascente - Auchan ed ESSELUNGA. Essi hanno eliminato il negoziante, con la pubblicità e le politiche di prezzo basate sulla quantità degli acquisti e su pagamenti dilazionati. I beni in vendita sono prodotti in paesi poverissimi e li pagano pochi soldi. La qualità dei cibi è bassa. Lo yogurt sa di fragola perché contiene una miscela delle sostanza chimiche aromatiche. Un prodotto fresco non ne avrebbe bisogno, ma la produzione di massa necessita di molti trucchi. Le Schede Informative sono falsificate in mille modi. Falsano la quantità reale dei prodotti dannosi in modo che siano meno visibili; alcuni ingredienti pericolosissimi vengono nascosti dietro nomi rassicuranti, il “pacifico” nitrato di sodio (conservante E250) provoca tumori; non vengono indicati gli inquinanti chimici ed altre sostanze tossiche; vengono falsate le proporzioni tra ingredienti nocivi e porzioni all'interno di una confezione. Questo è causato dal sistema di crescita economica, che ci impone ipermercati e distretti commerciali dove si trova tutto, anche beni quasi del tutto inutili, dannosi, che portano enormi guadagni alle multinazionali proprietarie e che devastano il tessuto economico e sociale del paese in cui viviamo. Ma la cosa più incredibile è che non si trova traccia nei mass-media di questi problemi, forse perché è meglio dare la colpa alla Cina.

 

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22-11-07 22.09