PECUNIA POWER

(diario della crisi: 2009 - DODICESIMO mese di SESSANTA)

P.S. qualcuno vocifera di un ventennio critico

La recessione: dilagherà nel 2009

$$$

07/02/2009 LA CRISI TRA IL 2008 E IL 2009

di F. Allegri

Nel mese di febbraio 2008 il Fondo Monetario Internazionale (FMI) riteneva che le perdite finanziarie legate alla crisi dei mutui senza garanzie fossero pari a 1.100 miliardi di dollari. Solo allora il FMI si rese conto che stava arrivando la recessione mondiale, ma non prese decisioni degne di essere ricordate ad un anno di distanza! Fece solo un specie di appello ai grandi della terra.

Come sappiamo solo a settembre ci fu un'iniziativa sostanziale e servì il fallimento di Lehman Brothers (che non fu salvata come altre sue rivali). Fu Paulson ad agire con il suo piano da 700 miliardi che allungò la vita alle oligarchie finanziarie a discapito dei servizi da erogare ai tartassati. Quando Paulson presentò tale piano consigliò al G7 di fare lo stesso a livello mondiale. Il consiglio non fu accolto e forse fu un bene. Lo aiutarono invece altre 10 grandi banche che costituirono un fondo di liquidità comune da 70 miliardi.

Nel corso dell'anno le perdite erano aumentate e a settembre si parlava di 1.300 miliardi, sempre solo per i "subprime". L'economia americana rischiava e rischia ancora il grande crac, non l'Europa e ancor meno l'Italia. Quelli che rischiano di più sono gli apparati finanziari internazionali e in parte quelli politici. Su entrambi incombe l'ombra del protezionismo e quella più sinistra e oscura dell'Amero. Capiremo come stanno le cose nei prossimi mesi, per ora tutto si regge e la presidenza Obama ha avviato anche alcune riforme sociali interessanti che comportano spese consistenti.

Per il mondo circola tanta moneta, ovvero molti dollari, se la recessione era inevitabile con i fiumi di monete cercano di scongiurare la nuova grande depressione. Fino ad oggi il piano Paulson ha gonfiato il debito pubblico americano acquistando titoli che le banche non sapevano dove smaltire. Ma questo per ora non impedisce ad Obama di fare le prime riforme.

Non possiamo fare previsioni ottimiste. Ricordo che anche per Mike Whitney il sistema finanziario sfiorò l'esplosione nel mese di settembre 2008. Tutte le banche erano in bolletta, per qualche speculatore i soldi di Paulson erano troppo pochi!

Ora davanti a noi ci sono le onde più dure della crisi, si parla di marzo e di aprile per gli USA, il Giappone e in piccolo per l'Italia mentre per l'Inghilterra si prevede un giugno da incubo.

La borsa USA resta a livelli bassi anche se si sta diffondendo la voglia di ripartire. Certe la crisi attuale dell'economia reale è figlia dei disastri borsistici degli anni passati , ma anche del piano Paulson. Il tracollo della finanza speculativa, spesso corrotta, poteva essere trasformata nell'opportunità di creare nuove banche veramente pubbliche che avrebbero finanziato le vere esigenze della gente. Invece con il piano Paulson abbiamo un pessimo esempio, quello che si esce dalla crisi acquistando titoli senza valore o con contributi a pioggia.

In futuro questa grande crisi che viviamo sarà distinta in due fasi, quella che precedette il piano Paulson e quella che lo seguì.

Certo quel piano incoraggia nuove truffe, spreca denaro pubblico, forse lo distrugge quasi completamente rischiando di raddoppiare il debito pubblico e di ridurre i fondi sociali. La momentanea rivalutazione del dollaro è destinata a sfumare, si parla da due mesi del super euro e credo anche io al suo rafforzamento - almeno quanto permetterà la crisi.

Quel piano ha aperto ancora di più la porta alla recessione reale che forse a settembre era già irreversibile. Certamente quei soldi si potevano spendere meglio, magari per aiutare i piccoli indebitati.

Il governo italiano e in generale quelli europei hanno fatto meglio; ora febbraio passerà veloce e a marzo sarà tempo di esami: i primi di una lunga serie.

Per leggere le edizioni precedenti: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 - 33 - 34 - 35 - 36 - 37 - 38 39 - 40 - 41 - 42 - 43 - 44 - 45 - 46 - 47 - 48 - 49 - 50 - 51 - 52 - 53 - 54 - 55 - 56 - 57 - 58 - 59 - 60 - 61 - 62

ULTIMI ARTICOLI POSTATI

62 - 02/02/2009 Trepidare per le banche? + Pezzo di Benetazzo

61 - 26/01/2009 Saldi sull'Euro

60 - 25/01/2009 Tutelare i risparmi oggi

59 - 20/01/2009 Crisi dei mutui e del lavoro

58 - 16/01/2009 La crisi ieri e oggi

57 - 13/01/2009 La crisi riparte dall'oriente

56 - 09/01/2009 Ristagna la politica e l'economia

55 - 29/12/2008 Finisce l'anno con l'euro alle stelle e ci sono timori per stato sociale e pensioni

54 - 24/12/2008 INFORMAZIONE E CRISI: meno male che c'è frate indovino.

53 - 15/12/2008 Crisi, disinformazione e la recessione in Valdelsa.

52 - 10/12/2008 Qualcosa sta peggiorando

51 - 29/11/2008 I paladini della speculazione

50 - 20/11/2008 La crisi in Inghilterra

49 - 17/11/2008 Quando la padrona era la speculazione: ieri, oggi e domani

48 - 10/11/2008 Le onde dei prezzi

47 - 05/11/2008 Quattro mesi di crisi nera: riflessioni.

46 - 30/10/2008 I primi tre passi nella crisi (CDS o carte di credito)

45 - 26/10/2008 Quanto vale la borsa di Milano?

44 - 17/10/2008 Mala finanza e timide speranze

43 - 12/10/2008 Contro la crisi la banca cooperativa JAK

42 - 02/10/2008 Depressione e inflazione

41 - 21/09/2008 La situazione e lo sviluppo della crisi

40 - 15/09/2008 Gli speculatori dichiarano morta Lehman Brothers. Come vi dissi!

39 - 11/09/2008 Sceso un altro gradino

38 - Un approfondimento sulla recessione

37 - LO STATO: un amico fedele delle banche

36 - LE GRANDI MANOVRE SPECULATIVE

> PAGINA PRINCIPALE > GREPPIA ITALIA > MONDO PICCINO > CRITICA LOCALE > PENSIERIDEE

08-02-09 01.33