PECUNIA POWER

(diario della crisi: 2008 - secondo mese in Europa)

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04/05/2008 UNA NOTIZIA DI FEBBRAIO: grano scarso e costoso! E UNA DI TUTTI I GIORNI ...

di Futuroieri e IANA

Tutti i problemi legati al prezzo del grano sono iniziati a fine febbraio quando il suo prezzo quotato nelle borse americane crebbe del 30% in pochi giorni. La domanda in quei giorni fu estremamente superiore all'offerta perché le granaglie erano (come oggi) scarse in tutto il mondo e anche le riserve non sono abbondanti. La stampa poco informata, ma anche il Times ha legato la scarsità e i cattivi raccolti al cambiamento del clima: le ragioni sono altre!

Da un lato mancano investimenti in agricoltura perché essa non rende abbastanza per gli speculatori dall'altro bisogna ricordarsi che è aumentato il numero dei commensali, sono arrivati al pranzo di gala 500 milioni di cinesi e almeno 200 milioni fra indiani e asiatici. Queste persone hanno iniziato a condurre una vita all'occidentale e mangiano carne e il bestiame va nutrito. Come terza causa restano da ricordare le solite speculazioni sporche che in queste situazioni non mancano mai.

La Cina da due mesi compra grano, ha le olimpiadi e problemi in Tibet, fa di tutto per scongiurare la penuria. Paga in dollari, una moneta che possiede in quantità ingenti e che si deprezza. Questo baratto fra dollari e grano garantisce anche il contenimento della sua inflazione!

Per ora dobbiamo aspettare il prossimo raccolto: quello americano non sembra eccezionale. L'Europa qualche iniziativa l'ha presa, ma i prezzi non sono destinati a calare, anzi fino a luglio potranno aumentare ancora un po' anche fino a un 5%. I pericoli di carestia non sono ancora scongiurati del tutto e per 25 milioni di disperati del terzo mondo l'ecatombe è dietro l'angolo. E sono persone che l'anno scorso erano state aiutate .....

Ma tutto questo a cosa porta? Leggete l'articolo seguente.

Se 26.000 son troppo pochi

Di Iana per Futuroieri

C'è da chiedersi cosa spinga un giornale come City del 23/1 a mettere in prima pagina la notizia che ogni giorno muoiono di malattie, malnutrizione e fame 26.000 bambini al giorno in questo mondo così fintamente ricco e opulento.

Forse onestà intellettuale?, Scarico di coscienza? Falsa morale? O forse la miseria aumenta la morbosità del pubblico? O si tratta del facile gioco dell'indignazione?

Merita comunque un plauso l'aver collocato la cronaca della crisi finanziaria globale a pag.4 con un richiamo sulla prima. Le due cose finanza e miseria sono strettamente collegate, i miracoli del mercato non si sono visti, la mano invisibile di Dio che attraverso il libero commercio doveva sanare le piaghe del mondo si è rivelata la solita menzogna da falsi profeti, la ricchezza prodotta si è concentrata nelle mani di pochissimi privilegiati e nuove tragiche miserie si sono sommate a quelle del passato.

Forse è più di una profezia mal riuscita, forse un Dio è morto, quello del Denaro e ancora il nostro tempo non è in grado di riconoscere la banalità di questo fatto.

Questo culto del mercato è dunque idolatria e tanti economisti sono dei falsi profeti?

Certamente è bene che ogni tanto qualcuno ricordi la realtà stretta fra enormi miserie morali, economiche e culturali e un mondo piccino piccino della tecnologia, del denaro, del potere che crede di avere in mano il futuro. Questa umanità si presenta alla scadenza del nuovo millennio con differenze così macroscopiche e divisione e risentimenti così intensi che se per sbaglio degli alieni analizzassero la situazione dal solo punto di vista materiale dovrebbero convenire che questa umanità si compone di più specie tante sono le differenze culturali, di sviluppo ed economiche che dimostra.

A quel che sembra nel prossimo decennio dovrà essere presa in considerazione dai paesi industrializzati la sostituzione delle forme di energia fossile non rinnovabili con fonti energetiche rinnovabili.

In gioco c'è il futuro di un consorzio umano non forte, non sano, non ricco; la disgregazione di un modello di sviluppo che promette crescite infinite in un sistema di risorse finito è evidente.

Proprio l'evidenza del permanere delle soluzioni militari e degli egoismi economici rivela i limiti di crescite impossibili e di concreti e reali fallimenti, umani ed evidentemente fin troppo umani. Per salvare se stessi occorre salvare tutto il mondo umano, non è una questione di buona volontà ma di necessità. Ragionare in termini politici di descrescita e di mantenere le differenze fra civiltà e culture è necessario.

Il delirio del mercato e della globalizzazione è stato possibile grazie all'illusione che esistesse e fosse possibile una sola civiltà che è peraltro la caricatura grottesca di quella Statunitense. Questa finzione ideologica è stata diffusa anche nella nostra sfortunata penisola confusa con un vago e fumoso concetto di Occidente. Fare a meno delle parole confuse collocate in contesti ridicoli è una buona cosa, aiuta la crescita dell'intelligenza e salva, se non il mondo, almeno la propria dignità.

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