PECUNIA POWER
(diario della crisi: 2008 - terzo mese in Europa)
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05/06/2008 IL LANGUORE DELLE BORSE
di Futuroieri
L'anno scorso la borsa italiana volava sopra la quota di 39000 punti, negli ultimi mesi invece continua ad oscillare tra i 32000 e i 33000, anzi il secondo numero si fa vedere raramente, negli ultimi tempi.
Qualcuno pensa che stiamo vivendo una nuova fase della crisi del credito.
A marzo la FED ha puntellato un'altra volta il sistema bancario fiaccato dalle perdite sui crediti ipotecari immettendo sul mercato altri 200 miliardi di dollari.
Non c'è fiducia nei mercati e non potrebbe esserci.
Se non ci fosse la crisi, basterebbero i venti di guerra a deprimere i mercati!
In questi giorni qualcuno ha fatto nuove e veloci speculazioni sul petrolio che è passato da 125 a 135 euro in un batter d'occhio e ancor più velocemente è tornato indietro.
In troppi fanno finta di Niente, solo il "no global apparente" Tremonti parla di tassare i petrolieri che guadagnano troppo. Vedremo, intanto chi specula su queste chiacchiere costruisce castelli!
Per ora il crollo dei mercati azionari è stato scongiurato, un minimo di liquidità circola, ma allo stesso tempo salirà l'inflazione e il dollaro non recupererà valore almeno fino al 30 settembre. Sempre salvo imprevisti bellici già denunciati.
Il collasso dell'economia americana resta possibile, ma difficile: sono possibili altre bancarotte e le chiusure di altre aziende. Molte banche insolventi hanno trasferito al bilancio statale i loro debiti. Le perdite bancarie derivante dai sub prime ammontano a decine di miliardi di dollari.
Qualche grande banca è ancora a rischio fallimento e bisognosa di liquidità!
S'aggraverà ancora la situazione italiana .....
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