PECUNIA POWER

(diario della crisi: 2009 - Diciannovesimo mese di SESSANTA minimo)

P.S. qualcuno vocifera di un ventennio critico

La recessione: dilagherà nel 2009 alla faccia delle ripresine

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L'ULTIMO PROGETTO E LA DEBOLEZZA DELLA LEGA "DELLE RIFORME" DEL NORD

26/09/2009

Di F. Allegri

Ieri ho parlato delle gabbie salariali e ho fatto la mia critica. Ribadisco la mia conclusione di quel pezzo e la riprendo per parlare della riforma dei contratti collettivi del lavoro.

Fino a qualche giorno fa credevo che fosse un progetto incomprensibile portato avanti dalla CISL poi dopo un approfondimento ho saputo che l'idea appartiene a vari partiti al governo e che tale sindacato ha espresso un suo parere favorevole.

Tale riforma è stata presentata come una liberalizzazione da vari giornali. A mio avviso non si tratta di nuove libertà, ma in realtà è un modo per aumentare il lavoro precario e poco garantito. Insomma si tratterebbe di inoculare dell'altro virus della crisi e non un nuovo vaccino.

Non voglio addentrarmi molto in questo secondo progetto perché ripercorrendo le cronache delle scorse settimane mi sono convinto che il dibattito politico sulle gabbie salariali e sulla riforma dei contratti siano state solo delle rappresentazioni brevi e pessime fatte nel vecchio teatrino politico - televisivo.

A questo proposito penso che una parte della classe politica abbia lavorato per il solito finale che non è il lieto fino ma l'ennesimo stanziamento di soldi pubbliche per i soliti pozzi senza fondo del meridione.

Infatti a fine agosto stanziarono molti soldi, credo 4 miliardi di euro e su questi progetti (si fa per dire) "di riforma" è calato il sipario.

Inoltre e a ben vedere le gabbie salariali e l'abolizione del contratto collettivo nazionale sono le due facce della stessa moneta, il primo è l'obiettivo e il secondo è uno degli strumenti più efficaci per raggiungerlo.

Io credo che il contratto collettivo nazionale sia stato una conquista di civiltà, magari l'Italia ne ha troppi (uno per categoria lavorativa), ma tali contratti sono l'applicazione dell'articolo 1 della costituzione e andrebbero difese da riforme eccessive o dalla liberalizzazione che è un principio superato legato all'era di Reagan e di Bush. Sarebbe uno spettro del passato, un esperimento su fallimenti già verificati, sia all'estero che in Italia! Vedi i contratti cosiddetti "atipici".

In Italia le liberalizzazioni non hanno mai funzionato, hanno sempre rafforzato i monopoli. All'estero invece le liberalizzazioni hanno creato problemi anche alla qualità generale dei servizi e la serie dei problemi non è elencabile.

Con Clinton prima e Obama poi anche gli USA hanno messo una pietra sopra il Reganismo, speriamo che l'Italia non cerchi di rinvigorirlo. In Italia si deve contrastare il nepotismo dilagante e le iniquità economiche. E' la strada opposta.

Potevo fare un unico articolo per le gabbie salariali e la riforma dei contratti, ma ho preferito farne due perché a mio avviso la vicenda di questa seconda riforma ha messo in chiaro la debolezza dei progetti leghisti.

Questa debolezza si era già vista nel momento dell'approvazione della riforma federalista: un libro dei sogni destinato ad essere adottato a pezzi e bocconi e senza tempi certi!

Il dibattito sulla riforma dei contratti si è bloccato all'improvviso e ha avuto una conclusione inattesa, il governo ha colto l'occasione per regalare 4 miliardi alla Sicilia, credo a fondo perduto. Non male per un governo del nord e dei nordisti!

Ad oggi la discussione è ancora interrotta, siamo tornati al testamento biologico e presto discuteremo della cittadinanza di bambini e adolescenti con genitori stranieri!

Per il giorno 8 ottobre è previsto anche il crollo del governo, ma per ora questo sono solo indiscrezioni di stampa.

Di certo la debolezza e il crescente malumore leghista sono un fattore reale di instabilità del governo.

Per contro questo governo ha anche molti nemici nel palazzo della politica e in quelli dell'economia.

Mi colpisce invece il sonno del paese e delle forze sociali e non posso parlare di bella addormentata: mancano progetti di lotta e forse sono pochi anche i lottatori!

Un tempo ogni mese era sinonimo di qualcosa, allora maggio era il mese delle rose. Bene oggi si deve parlare di agosto come il mese delle bufale e di ottobre come quello dei nuovi licenziamenti: 200.000 secondo stime recenti!

La base leghista è in subbuglio, da un lato ha creduto a lungo a riformette che non hanno dato risultati e dall'altro ha sempre sognato il secessionismo. Questo governo non è nel cuore dell'elettore leghista e quel mondo se ne rende conto ogni giorno di più!

Questa verità è destinata ad aumentare le possibilità di crollo del governo e anche un ritorno all'opposizione della Lega Nord, per la gioia dei conservatori di Roma. E' la quadratura del cerchio, ma io se non vedo non credo.

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