PECUNIA POWER
(diario della crisi: 2009 - Ventiduesimo mese di SESSANTA minimo)
P.S. qualcuno vocifera di un ventennio critico
La recessione: dilagherà nel 2009 alla faccia delle ripresine e il 2010 sarà un anno difficile, ma meno duro
$$$
Un breve intervallo nelle crisi degli altri
19/12/2009
Di F. Allegri
Da novembre la crisi ha dato una tregua a qualcuno, non a tutti. Le feste e lo scudo fiscale hanno avviato una contro tendenza che sarebbe destinata a durare qualche mese, fino alla fine di gennaio (c'è chi crede nella super ripresa, ma io non sono tra questi).
Il giorno 20 gennaio sarà lo spartiacque perché è l'ultimo giorno utile per certi fallimenti dove l'imprenditore che fallisce salva qualcosa, eccetto i posti di lavoro. La questione del rinnovo della cassa integrazione pare risolta positivamente (salvo brutte sorprese) e il tema è scomparso dai mezzi di informazione.
Nella mia mente si è fatta spazio un'idea nuova, compatibile con gli anni di crisi che ho presunto: FINO AD OGGI ABBIAMO AFFRONTATO LE CRISI FINANZIARIE DEGLI ALTRI E IL NOSTRO TURNO NON E' ANCORA ARRIVATO.
Nel corso dell'autunno i nostri politici sono riusciti anche ad attenuarla con tutta una serie di misure mirate legate ai debiti delle imprese differiti di un anno, emersione delle badanti e scudo fiscale internazionale! E' stato un qualcosa in più del solito tampone e questo permette questi pochi mesi di relativa ripresa. Che dire: "Meglio di nulla!"
All'estero hanno fatto peggio. Nei mesi scorsi la finanza internaziona le ha cercato di trovare i soldi da restituire ai governi e alle grandi banche centrali e in parte gli ha trovati attraverso titoli molto rischiosi e ad alto reddito venduti alle imprese in difficoltà finanziarie. Nel breve tali imprese possono usare una parte del capitale ottenuto per pagare gli alti interessi del prestito, ma in seguito dovranno fare profitti. Avremo nuovi problemi, fra qualche mese per ora c'è l'illusione della ripresa!
Gli utili di Goldman Sachs sono la prova di questa situazione. Tale banca disse di voler iniziare a restituire il prestito, non troppo ma sufficiente per illudere i più sprovveduti e poi non è chiaro se l'abbia fatto davvero! Non a caso Moore ha invitato gli americani a non investire in borsa e a portare via i soldi da certe banche. Lui l'avrebbe detto con un buon anticipo, ma ad oggi non so dirvi quanti l'abbiano ascoltato. Mi auguro che qualcuno l'abbia fatto! E' evidente che non sono stati una miriade.
Un fetta grossa della finanza internazionale langue: si teme fino al 20%, quella italiana ha avuto un anno di tregua e vive in una sorta di mondo a parte, salvo speculatori ad est e ad alto rischio (qualcuno ci sarebbe).
Ci sono problemi in Francia, Germania e soprattutto in USA e Cina. Vedremo quello che accadrà dalla fine di gennaio! L'Italia avrebbe un sentiero in più per aggirare parte della crisi e a dire il vero è quello che ha tentato di percorrere Berlusconi nei mesi scorsi: LA RICERCA DI QUALCHE NUOVO MERCATO, ANCHE SE DI PAESI DITTATORIALI! Questo è uno dei due motivi degli strani pellegrinaggi fatto dal nostro capo del governo nei mesi scorsi, forse è il primo, ma certamente non va omesso il rinvio dei processi!
Non so dirvi quanto valga questa strada, ma non si deve tralasciare ogni tentativo, soprattutto non illudersi sulla ripresa a breve dei nostri soci europei. Bisogna percorrere tale sentiero, senza irritare gli alleati che hanno l'economia allo sfascio. Sono giochi di equilibrismo che la politica italiana ha sempre saputo fare!
Si avvicinano 6 mesi difficili per tutti, forse meno per l'Italia, ma non balocchiamoci e speriamo che la politica smetta di discutere di protesi al seno! Ci sarebbe anche una cittadinanza da rispettare visto che si stanno spegnendo molte televisioni.
Il 2010 sarà l'anno della disoccupazione internazionale, addirittura maggiore di quella di questi mesi, da non credere. Sia in USA che in Inghilterra e anche in Germania: questi sono i veri epicentri del terremoto, altro che Grecia o Dubai!
La nuova tempesta in arrivo è diversa dalle precedenti, vuole colpire molti e il suo nome è Inflazione. Tenete d'occhio anche il debito pubblico mentre non importa ascoltare le critiche politiche e in generale il solito teatrino e soprattutto procuratevi un bel terreno in campagna!
____________________________________________________________________
leggi i pezzi precedenti: 26 - 27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 - 33 - 34 - 35 - 36 - 37 - 38 - 39 - 40 - 41 - 42 - 43 - 44 - 45 - 46 - 47 - 48 - 49 - 50 - 51 - 52 - 53 - 54 - 55 - 56 - 57 - 58 - 59 - 60 - 61 - 62 - 63 - 64 - 65 - 66 - 67 - 68 - 69 - 70 - 71 - 72 - 73 - 74 - 75 - 76 - 77 - 78 - 79 - 80 - 81 - 82 - 83 - 84 - 85 - 86 - 87 - 88 - 89 - 90 - 91 - 92 - 93 - 94 - 95 - 96 - 97 - 98 - 99 - 100 - 101 - 102 - 103 - 104 - 105
ULTIMI ARTICOLI POSTATI
105 - 11/12/2009 B. Clinton e la nascita della precarietà del lavoro
104 - 07/12/2009 Crisi e diritto al lavoro di una vita
103 - 13/11/2009 Su Robert Fisk e la morte del dollaro
102 - 28/10/2009 La stampa empolese scopre la crisi mentre avanza la riforma finanziaria di Obama
101 - 22/10/2009 Posto fisso: Precisazione su un diritto poco difeso
100 - 07/10/2009 Nasce il coordinamento delle liste civiche: IL PROGRAMMA ECONOMICO
99 - 03/10/2009 Da qualche giorno è scomparsa la profezia sulla ripresa del 2010
98 - 26/09/2009 L'ultimo progetto e la debolezza della lega "delle riforme" del Nord
97 - 25/09/2009 Contro le gabbie salariali: lo spettro che manderà in disgrazia la Lega
96 - 22/09/2009 Elogio delle banche pubbliche e cooperative se non prestano ad interessi esosi!
95 - 16/09/2009 La crisi! Quale crisi? Che, per caso il mondo è in crisi?
94 - 24/08/2009 Tutte le crisi in corso e timide speranze americane
93 - 20/08/2009 La crisi e la fantomatica locomotiva cinese
92 - 17/08/2009 Crisi a giorni alterni e in fronte alla lega
91 - 12/08/2009 I rischi della piccola industria e le gabbie salariali
90 - 30/07/2009 La nuova ondata di crisi doppia è attesa per settembre e ottobre
89 - 17/07/2009 La crisi fra i solleoni di luglio
88 - 06/07/2009 Crisi oltre ogni jella
87 - 05/07/2009 La crisi nei giorni del G 8
86 - 12/06/2009 Il G 20 due mesi dopo
85 - 02/06/2009 La crisi USA vista in profondità
84 - 26/05/2009 Il terremoto della recessione
83 - 21/05/2009 Recessione e nuove povertà
82 - 15/05/2009 Come si esce dalla crisi? Se si esce!
81 - 13/05/2009 Il furto scientifico del lavoro
80 - 10/05/2009 Perché non hanno fatto fallire le banche USA?