CRITICA  LOCALE

LA  LETTERA  DI  RALPH  NADER

( nostra esclusiva la versione italiana )

 [31 Dicembre 2009]

Distribuitela, grazie

Essi ci stanno dileggiando (no ai CEO di Wall Street)

Di Ralph Nader

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Amici,

Warren Buffet dice che il salario dei dirigenti è il “test di acidità” della riforma aziendale.

Una società che non può tenere gli alti salari sotto controllo è una società fuori controllo.

L’intuito di Buffett si applica bene agli sforzi congressuale per la riforma di Wall Street.

Se i loro sforzi non mirano a controllare i pacchetti dei compensi oltraggiosi di Wall Street, allora siate sicuri che non faranno strada in altri campi.

Il Congresso non ha fatto nulla per controllare il salario a Wall Street, eccetto che vociare in modo futile alle audizioni del congresso.

Quasi 40 anni fa, fondai Public Citizen per avere un rappresentante permanente della gente a Washington, D.C.

Oggi scrivo per sollecitarvi a contribuire oggi a sostegno della Campagna di Public Citizen per controllare Wall Street.

Per favore date il vostro contributo di $25, $50, $100, $500, $1.000 – o di quanto voi potete donare.*

Contribuite prima di stanotte a mezzanotte e il vostro dono sarà gestito dollaro dopo dollaro a un piccolo gruppo di donatori di Public Citizen nominati – fino a $100.000!

Per favore aiutate Public Citizen a raggiungere questo obiettivo, così potranno lanciare la loro Campagna per Controllare Wall Street.

Nessun tema irrita la cittadinanza – giustamente – come il salario del dirigente. Giustamente non perché esso caratterizza l’avarizia dei dirigenti, ma perché mostra che i capi destabilizzeranno le loro imprese per il proprio arricchimento.

Wall Street non riformerà se stesso.

Solo il governo può imporre le riforme.

Ed essi agiranno solo se l’offesa conduce alla mobilitazione e a domande concrete.

Public Citizen è l’organizzazione con la capacità di farlo accadere. Con il vostro aiuto.

Proprio ora, Wall Street deride l’America.

Le mega imprese di Wall Street sarebbero fuori dagli affari senza i trilioni di dollari dell’aiuto economico e del sostegno del governo.

Ora, con quei sostegni ancora da restituire, Wall Street è pronta a dare $140 miliardi di premi e compensi per il 2009. Vergogniamoci se permetteremo a Wall Street di dileggiarci in quel modo.

In AIG – che ha avuto $180 miliardi tra esborsi e garanzie del contribuente – un furore causato dai bonus dati a Febbraio di questo anno costrinse i venditori a restituire i $45 milioni di premi riscossi.

Cacciamoli, essi hanno restituito solo (quasi) un terzo di quella somma.

In qualche modo, i venditori di AIG pensano che il governo li stia maltrattando nell’affare.

“Al fine di negoziare”, un dirigente AIG disse al The Washington Post, “ci deve essere buona fede e verità e il governo ha mostrato che quelle due cose non esistono per loro.”

E’ duro da immaginare tale livello di arroganza.

Per noi, la gente è proprietaria di AIG.

Il nostro governo possiede l’ottanta per cento delle azioni di questa multinazionale. Il governo non deve chiedere nulla agli impiegati di AIG.

Semplicemente esso può dire a loro cosa fare.

Persino nella bancarotta Lehman brother, i venditori si preparano a intascare $50 milioni dei bonus di pagamento del 2009.

Il principio per tali pagamenti è sempre lo stesso: Il grande talento chiede il grande salario.

Orwelliano!

Certo, il genere di talento che mandò in bancarotta le sue imprese!

Per non menzionare la devastazione dell’economia nazionale.

I dirigenti e i grandi venditori considerano questi premi come un privilegio aziendale. Questo porta a falsificare i conti, falsificare la contabilità e a gonfiare i profitti.

Un rapporto recente di Public Citizen ha scoperto che i CEO di 10 imprese di Wall Street che fallirono e/o ebbero i soldi dei contribuenti hanno pagato un totale di $28,9 milioni all’anno negli anni passati dal crollo di Wall Street. Quel totale è 575 volte il reddito del 2007 della famiglia media americana.

Ecco cosa Public Citizen ritiene che dovrebbe esser fatta:

* Assoggettare il premio speciale per il 2009 di Wall Street a una tassa speciale inattesa.

*Assoggettare gli alti salari delle imprese salvate a stretti controlli.

* Legare tutti i premi salariali di Wall Street ai risultati di lungo termine.

* Dare agli azionisti, che sono i proprietari, l’autorità di decidere – non solo di consigliare – i salari per i loro dirigenti ingaggiati.

* Eliminare le scappatoie fiscali che consentono assurdamente ai venditori di hedge fund di pagare meno tasse dei metalmeccanici.

Questo programma può partire nel 2010. Se Public Citizen avrà le risorse che gli servono per realizzare l’obiettivo.

Per favore donate quello che potete oggi.

Il vostro aiuto a Public Citizen nelle 2 settimane passate è stato molto generoso, ma manca poco all’obiettivo dei $ 100.000 che servono a Public Citizen per lanciare la sua campagna per controllare Wall Street fino ai pezzi più grandi.

Potete contribuire $25, $50, $100, $500, $1.000 – o quanto potete permettervi – proprio ora, così Public Citizen potrà avere più forza?*

Ricordate, il vostro dono prima di stanotte a mezzanotte sarà gestito dollaro dopo dollaro, fino a $100.000 in collaborazione.

Aiutate Public Citizen a darvi la buona notizia di aver superato l’obiettivo con il Nuovo Anno.

Voi potete energizzare ulteriormente il muscolo della giustizia di Public Citizen. Insieme, noi possiamo fare la differenza.

Avanti verso un futuro più giusto:

Ralph Nader.

P.S. Per favore fate la vostra donazione oggi, prima della fine dell’anno, così una Public Citizen rinvigorità potrà uscire dai blocchi urlando nel gennaio 2010.

Il vostro contributo sarà impegnato dollaro – dopo - dollaro – fino a $100.000 – se lo darete prima di stanotte a mezzanotte!

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*I finanziamenti non sono possibili all'estero e il nostro intento era quello di dare solo un buon esempio di buona politica.

Tradotto da F. Allegri il 04/04/2010

[December 31 2009]

Please share with others.

They Are Sneering at us

By Ralph Nader

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Friend,

Warren Buffett says that executive pay is the “acid test” of corporate reform.

A corporation that can't get top pay under control is a corporation out of control.

Buffett's insight applies equally to congressional efforts at Wall Street reform.

If those efforts don't aim to control Wall Street's outrageous compensation packages, then you can be pretty sure they fall short in other ways.

Congress has not done anything of consequence to control Wall Street pay, except to futilely roar at congressional hearings.

Nearly 40 years ago, I founded Public Citizen to be a permanent representative of the people in Washington, D.C.

I am now writing to urge you to contribute today to support Public Citizen's Campaign to Rein in Wall Street.

Please make your contribution of $25, $50, $100, $500, $1,000 - or whatever you can afford.

Contribute before midnight tonight and your gift will be matched dollar-for-dollar by a small group of committed Public Citizen donors - up to $100,000!

Please help Public Citizen reach this target, so they can elevate their Campaign to Rein in Wall Street.

No issue enrages the citizenry - properly - like executive pay. Not just because it epitomizes executives’ greed, but because it shows the bosses will destabilize their own companies for their own self-enrichment.

Wall Street won't reform itself.

Only the government can impose reforms.

And they will come only if outrage leads to mobilization and concrete demands.

Public Citizen is the organization with the savvy to make that happen. With your help.

Right now, Wall Street mocks America.

The giant Wall Street firms would be out of business but for trillions of dollars in government bailout money and supports.

Now, with those supports still in place, Wall Street is on track to make $140 billion in compensation payments for 2009. Shame on us if we let Wall Street sneer at us like that.

At AIG - which has received $180 billion in taxpayer payouts and guarantees - a furor over bonuses in February of this year resulted in pledges that traders would return $45 million in bonus payments.

Turns out, they have returned only about a third of that sum.

Somehow, the AIG traders think the government is mistreating them in the deal.

“In order to negotiate,” one AIG executive told The Washington Post, “there has to be good faith and trust, and the government has shown those two things don't exist with them.”

It's hard to imagine this level of arrogance.

For We, the People own AIG.

Our government owns 80 percent of the shares in the company. The government doesn't have to ask anything of AIG employees.

It can simply tell them what to do.

Even at bankrupt Lehman Brothers, traders are preparing to pocket $50 million in 2009 bonus payments.

The rationale for these payments is always the same: Top talent demands top pay.

Orwellian!

Sure, the kind of talent that bankrupted their companies!

Not to mention devastated the national economy.

Executives and top traders view outlandish pay as a corporate entitlement. This leads to cooking the books, phony accounting and inflating profits.

A recent Public Citizen report found that the CEOs of 10 Wall Street firms that either failed or received taxpayer bailouts were paid an average of $28.9 million annually in the years leading up to the Wall Street meltdown. That total is 575 times the median American family's 2007 income.

Here's what Public Citizen is saying must be done:

* Subject Wall Street's exorbitant bonus pay for 2009 to a special, extra windfall tax.

* Subject top pay at bailed-out firms to strict controls.

* Tie all Wall Street bonus pay to long-term performance.

* Give shareholders, who are the owners, authority to decide - not just advise - on pay for their hired bosses.

* Eliminate tax loopholes that let hedge fund traders pay an absurdly lower tax rate than auto workers.

This is a program that can catch fire in 2010. If Public Citizen has the resources it needs to drive the issue.

Please donate what you can today.

Your support for Public Citizen in the past two weeks has been very generous, but remains short of the $100,000 target Public Citizen needs to reach to catapult their Campaign to Rein in Wall Street to greater heights.

Can you contribute $25, $50, $100, $500, $1,000 - or whatever you can afford - right now, so Public Citizen can have more impact?

Remember, your gift before midnight tonight will be matched dollar-for-dollar, up to $100,000 in contributions.

Help Public Citizen give you the good news of going over the top by the New Year.

You can energize further Public Citizen's muscle of justice. Together, we can make a difference.

Onward to a more just future,

Ralph Nader

P.S. Please make your donation today, before the end of the year, so a refueled Public Citizen can come out of the blocks roaring in January, 2010.

Your contribution will be matched dollar-for-dollar - up to $100,000 - if you make it before midnight, tonight!

 

La nostra associazione ha ripreso a far parte della redazione allargata della trasmissione "Anno Zero" e fa parte dei 100 siti resistenti selezionati a suo tempo dal movimento contro il conformismo televisivo. Abbiamo trasmesso su empolitica.com la trasmissione RAI per una notte contro l'oscuramento dei programmi televisivi politici.

Le lettere di Nader sono pubblicate anche su Empolitica e spedite alle agenzie di stampa e culturali che possono richiedercele, a titolo gratuito, con una semplice email.

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Sommario delle ultime lettere

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127 - Essi non conoscono la vergogna (su Wall Street)

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116 - Rapporto CBO sull'errore sanitario illecito

115 - Tutto sulle carte di credito in USA

114 - E' ora che i cittadini si riuniscano

113 - Un'idea nuova (sul nuovo libro di Nader)

112 - Tirare ancora i dadi (tassare le transazioni di borsa)

111 - Il significato delle parole (fra stampa e libri)

110 - Lotte per il single payer e alle frodi

109 - Tra la retorica e la realtà (su Obama, i democratici e la riforma sanitaria)

108 - Affarismi sanitari in USA

107 - I premi di analisti e operatori di borsa

106 - Le privatizzazioni in USA (dalle autostrade alle sedi dei parlamenti statali)

105 - La riforma sanitaria in USA

104 - Ritorno in USA (contro la globalizzazione e la Cina)

103 - Praticamente è in discussione (le battaglie politiche estive di Nader)

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101 - La sindrome del tradimento di Obama

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98 - Contro la TV digitale e non solo

97 - lavorare con le proprie mani

96 - Andare alla cieca verso la bancarotta (su GM e Chrysler)

95 - Storia del dominio multinazionale

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