Eugenetica moderna e Selezione
sociale
Dalle bocche inutili della
rivoluzione ai killers in pillole
di
Jotis Salvatore Spasiano
"Mentre tra i selvaggi i deboli di corpo sono
prontamente eliminati, noi civilizzati facciamo
ogni sforzo per arrestare il processo di
eliminazione: costruiamo ospedali per gli idioti e gli infermi, emaniamo
leggi per soccorrere i poveri". Darwin
(Il darwinismo sociale. La sopravvivenza del più
ricco.)
suo cugino Galton
(1822-1911), inventore della parola
eugenetica, scienziato di poco talento,: passò la vita a misurare
scatole craniche, e allineare statistiche sulla criminalità fra le
"classi meno dotate" inglesi. Galton considerò apertamente
l'eugenetica una scienza politica, volta a salvaguardare le "classi
più dotate".
Sia prima sia dopo Darwin, pare che molti abbiano
avuto la stessa inclinazione a giustificare la sopraffazione del più
forte sul più debole. Pare che ancora oggi si giustifichino olocausti
con fini apparentemente positivi e con vantaggi quasi esclusivamente
economici e politici. I mezzi nei secoli sono cambiati, ma la voglia di
selezione sociale No.
Un tempo qualcuno aveva ipotizzato di sopprimere gli
"infetti" o, costruendosi attenuanti, di sterilizzarli,
confinarli, negargli insomma la possibilità di creare scomodo con il
solo fatto di esistere e procreare. Oggi "meglio ancora" si
perpetua, a danno delle persone che non hanno la forza di imporre la
loro esistenza, la sterilizzazione chimica e la soppressione della loro
prole mediante "pilloline" che prese in qualsiasi momento
della gravidanza, eliminano il fardello e levano gli scrupoli.
Pare assurdo, Darwin si "scandalizzava"
dell’assistenza ai deboli. Oggi gli indifesi possono venire soppressi
prima ancora di vagire. Gli indifesi di cui parlo
ovviamente sono quegli uomini che nella loro fase embrionale ancora non
vengono riconosciuti, da certi, come persone.
È con la Rivoluzione del 1789 che ha inizio la
democrazia moderna fatta di eugenetica omicida e di genocidio; è negli
eccidi del settembre 1792 e nella tragedia del 1794 vandeano che vengono
gettate le basi dello sterminio di massa e quelle della sterilizzazione
della società dagli "elementi infetti", entrambe praticate su
vasta scala nei secoli successivi da uomini e regimi che non hanno mai
fatto i conti con la storia.
lo storico francese Jean Dumont descrive gli eccidi
eugenetici di prostitute e di ritardati mentali,
avvenuti nelle prigioni rivoluzionarie francesi del
1792 - prova generale del genocidio pre-malthusiano delle "bocche
inutili" dei "ribaldi" vandeani-, come identici
all'Operazione T4 con cui, nel 1939, il Reich nazionalsocialista tentò
di eliminare tutti gli "imperfetti".
Nell'agosto del 1932 (un anno prima che Hitler
andasse al potere a Berlino) si tenne a New York il terzo Congresso
internazionale di Eugenetica.
Numerose vetrine illuminate esibivano per lo più
teschi di "razze inferiori" estinte o viventi, paragonate con
l'ampia nobile scatola cranica dell'Uomo Bianco.
L'inglese sir Bernard Mallet, presidente della
British Eugenics Society intervenne con la sua relazione: «Riduzione
della fecondità dei socialmente inadeguati». Si trattava, spiegò
l'aristocratico scienziato, dei «pazzi, epilettici, poveri, criminali
specie se recidivi, non-impiegabili, barboni abituali, alcolizzati,
prostitute». Occorreva «limitare la fertilità» attraverso «la
sterilizzazione volontaria»
W. A. Pecker, commissario per le statistiche vitali
in Virginia,nello stesso convegno riferì su «Lo sforzo dello Stato
della Virginia per preservare la Purezza Razziale». Pecker elogiò le
leggi del suo Stato, e deplorò quelle vigenti in Germania «dove un
negro poteva sposare ,senza ostacoli, Tedesche dai capelli chiari e
dagli occhi azzurri».
Solo in Usa la legislazione aveva pienamente
accettato i progressi della scienza eugenetica.
Molti Stati Usa adottavano la sterilizzazione dei
«meno adatti alla vita». Nel 1935, il totale delle sterilizzazioni
eseguite in America giunse a 21.539, di cui la metà in California, come
ha scoperto l'epistemologo francese Pierre Thuillier (La Tentation de l'eugénisme,
su La Recherche, maggio 1984).
Un anno dopo il Congresso di New York,quindi nel ‘33,
la Germania s'era dotata già della sua legge sulla sterilizzazione,
colmando il ritardo.
Quell'anno la Fondazione Rockefeller di New York fece
all'Istituto per gli studi eugenetici e antropologici di Monaco una
donazione di 2,5 milioni di dollari.
Oggi, la fondazione Rockfeller stanzia fondi ben più
sostanziosi per la ricerca sull’ RU486 (nuova potente pillola abortiva
di cui parliamo nella rubrica scienze di questo numero)… a
dimostrazione che i tempi cambiano, ma i vizi No!
A detta di Blondet (Avvenire)il sì britannico e
americano di questi mesi alla clonazione di embrioni umani per scopi
scientifici ha profonde radici storiche ; bastino le legislature del
primo Novecento di alcuni stati americani che 1) promuovevano le
campagne di sterilizzazione dei "meno adatti alla vita", 2)
vietavano i matrimoni misti, 3) si preoccupavano della conservazione
della razza.
L’Europa non fu da meno; e non solo per i crimini
del nazismo.
Dal 1935 al 1996,a 230mila persone, al 90% donne,
"la Svezia negò il diritto di riprodursi, "nel quadro di un
programma basato su teorie eugenetiche" e per ragioni "di
igiene sociale e razziale"": ( Stefania Di Lellis la
Repubblica del 30 marzo '00)
Le leggi del 1934 e del 1941,che regolavano le
campagne di sterilizzazione, furono votate grazie al consenso generale
di tutti i partiti politici - si legge nella relazione - ma la
passività e il silenzio del Parlamento e del governo alle critiche
fatte dal 1947 a questa politica hanno indubbiamente permesso che negli
anni '60 e '70 individui fossero sterilizzati a loro insaputa o senza il
loro assenso".
Le prime rivelazioni stanno alla base
dell'istituzione della Commissione d'inchiesta presieduta da Carl-Gustaf
Andren.
Veniva ipotizzato,dall’inizio, che nel Paese
nordico fossero state
sterilizzate "solo" 60mila persone
"perché ritenute ritardate mentali, patologicamente apatiche o
semplicemente appartenenti a famiglie numerose o povere" e
"solo" fra il 1935 e il 1976. Invece, il professor Andren
rivela oggi che l'eugenismo razziale-razzista della Svezia - attuato con
tanto di istituti a tale scopo specificamente preposti - è proseguito
ben oltre quel 1976 in cui - scrive Di Lellis su la Repubblica -
"entrò in vigore una legge che rendeva obbligatorio il sì degli
interessati. Ora però viene chiarito che gli interventi sono continuati
a pieno ritmo anche successivamente: ben 166mila furono praticati tra il
'76e il '96".
40mila casi in Norvegia (dal 1934), 6mila in
Danimarca (dal 1919), 15mila nei manicomi francesi. E campagne simili
furono condotte anche in Canada, Austria, Stati Uniti".
Hitler e i suoi volevano migliorare la razza, mentre
a muovere gli scandinavi sarebbero state soprattutto motivazioni di
carattere economico: si mirava a ridurre il rischio di produrre
cittadini non sani che potessero in futuro gravare sulla società.
Gli Anni Cinquanta rappresentarono il momento della
svolta: si passò -precisa il rapporto della Commissione Andren -
"da una maggioranza di sterilizzazioni forzate a una maggioranza di
sterilizzazioni con consenso,dall'applicazione delle teorie eugenetiche
e di preservazione della razza a un programma di pianificazione
familiare e di coesione sociale, all'interesse collettivo all'interesse
individuale".
Il tutto era pianificato da leggi non Naziste, sia
chiaro, ma liberali e mercantili. Simili a alle iniziative Americane ,
Inglesi e persino affini a quelle che hanno contrassegnato la storia
dell'India, "libera" e in cerca della democrazia
modernizzatrice, con colossali e massicce campagne di sterilizzazione
volute dal governo di Indira Gandhi e sovvenzionate dall'ONU.
Nei paesi occidentali, la pianificazione delle
nascite, per lo più ha assunto un altro aspetto.
Si è fatta avanti progressivamente una cultura della
prevenzione o dell’eliminazione dell’embrione.
Due calibri diversi certamente. Eppure negli studi
che vagliano il potere effettivo delle pillole anticoncezionali e di
quelle abortive si evidenzia spesso che l’ascesa del consumo di queste
è in relazione con il calo degli aborti. Un po’ come dire l’uno o l’altro,
la prevenzione o l’aborto chimico dei primi mesi, hanno lo stesso
effetto: niente nascite sgradite. Una declinazione in termini nuovi
della selezione sociale Darwiniana, dove però al posto dei poveri e i
malati,da sterilizzare, hanno preso il posto soprattutto le giovani e
quelli che non hanno in aspettative una vita familiare con un bimbo in
più!
Negli ultimi tempi pare si stia
dissolvendo,soprattutto in Italia, l’idea di quella fantomatica fase
pre-embrionale (fantomatica perché l’embrione è, sin dallo zigote)
in cui la persona,in embrione, era soggetta a sperimentazioni di ogni
sorta, clonazione e soppressione compresa.
Ci auguriamo che si proceda su questa strada, prima
con il divieto di sperimentazione sugli embrioni, e poi finalmente con
il riconoscimento all’embrione del suo diritto alla vita sin dal
primissimo istante!
Ci duole invece dover costatare, che in Francia,
Svezia e in mezz’Europa pillole Killers come l’RU486 attentino alla
vita e alla dignità delle madri.
JEAN DUMONT, ... I falsi miti della Rivoluzione
francese, Effedieffe, Milano 1990, pp. 69-
PHILIPPE RAYNAUD, America e Francia:due rivoluzioni a
confronto
FRANÇOIS FURET, L'eredità della rivoluzione
francese, trad. it. Laterza, Bari 1989, pp. 25-46
MARCO RESPINTI, Crimini social democratici ,Percorsi
BLONDET Razza pura Made in USA "Avvenire"
L'urlo silenzioso :
http://web.tiscalinet.it/prolife/
http://digilander.iol.it/jotis.spasiano/Nuova_cartella/politica.htm
"L'embrione fin dal suo concepimento deve essere
trattato come una persona, dovrà essere difeso nella sua integrità,
curato e guarito, per quanto è possibile, come ogni altro essere
umano"
(Catechismo della Chiesa Cattolica, 2274)