«Un accenno, ritengo poi, doveroso - ha detto Giovanni Paolo
II, prima della recita dell' Angelus ai 30.000 fedeli presenti in
piazza san Pietro - fare alle ben note manifestazioni che a Roma si
sono svolte nei giorni scorsi».
«A
nome della Chiesa di Roma - ha detto ancora Giovanni Paolo II -, non
posso non esprimere amarezza per l'affronto recato al Grande
Giubileo dell'anno duemila e per l'offesa ai valori cristiani di una
città che è tanto cara al cuore dei cattolici di tutto il mondo».
La
folla ha applaudito. «La Chiesa - ha ripreso il Papa - non può
tacere la verità,perchè verrebbe meno alla fedeltà verso Dio
Creatore e non aiuterebbe a discernere ciò che è bene da ciò che
è male».
Giovanni
Paolo II è poi entrato nel merito del giudizio morale che la Chiesa
cattolica dà della pratica omosessuale.
«Vorrei
- ha spiegato - a tale riguardo, limitarmi a leggere quanto dice il
catechismo della Chiesa cattolica, il quale, dopo aver rilevato che
gli atti di omosessualità sono contrari alla legge naturale, così
si esprime: 'un numero non trascurabile di uomini e donne presenta
tendenze omosessuali, profondamente radicate'».
«Questa
inclinazione - ha detto ancora il Papa - oggettivamente disordinata
costituisce per la maggior parte di loro, una prova.Perciò devono
essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro
riguardo si eviterà ogni marchio di ingiustadiscriminazione».
«Tali
persone - ha concluso - sono chiamate a realizzare la volontà di
Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio
della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in
conseguenza della loro condizione».
(c)
Il Giorno
L'inaccettabilita'
dell'equiparazione delle coppie di fatto e delle unioni gay con la
famiglia fondata sul matrimonio e' rilanciata dal vescovo di Como
Allessandro Maggiolini, che sulla presenza di politici eministri in
corteo dice: «Temo che qualcuno sarebbe disposto anche a vendersi
la madre per un voto [...]. C'e' molto opportunismo da parte di
certe forza politiche che hanno abbandonato gli ideali della vecchia
sinistra per trasformarsi in partiti radicl-chic salvo poi essere
sempre pronte a strumentalizzare il Papa quando serve».
(c)
Il Giornale, 9-7-2000
«Spero
che finalmente si capisca perchè molti consideravano inopportuna la
sfilata». Così il presidente della Regione Lazio, Francesco
Storace, ha commentato le parole del Pontefice.«Ha ragione il Papa
quando esprime la giusta protesta della Chiesa per il Gay Pride
organizzato in coincidenza del Giubileo: la manifestazione è stata
un evento sbagliato per la data ed il luogo dove è stato
organizzato» gli ha fatto eco Antonio Tajani,presidente del gruppo
parlamentare di Forza Italia al Parlamento Europeo.
(c)
Corriere della Sera
Ma
dopo la condanna di Giovanni Paolo II, la prima reazione, durissima,
è stata quella di Imma Battaglia, presidente del circolo Mario
Mieli organizzatore del World Gay Pride. "[...] E' ora di
smetterla di offenderci". La presidente invita Woityla a
controllare "quando parla di disordine quelli che avvengono
all'interno delle sue gerarchie" e sottolinea "la gravità
di affiancarsi a dittatori come Pinochet e ai violenti di destra,
fascisti che dalle sue posizioni trovano forza e coraggio per
aggredire comunità pacifiche".
Dopo
aver ribadito che la comunità gay è "stanca, indignata e
offesa", Imma Battaglia ha concluso: "Credo che il
messaggio di Cristo non sia quello che questo Papa sta trasmettendo.
Anche perchè l'8 luglio è stata una giornata di grande cristianità".
[...]
"Comprendiamo l'amarezza di Papa Woytjla che esprime il
sentimento comune non solo religioso e certamente non solo dei
cristiani", ha invece detto Adolfo Urso di AN, che parla di
corteo "strumentalizzato dalla sinistra".
[...]
E' Riccardo Pedrizzi, vicepresidente dei senatori di An e
responsabile nazionale del partito per le politiche della famiglia
che mette sotto accusa la Rai e la manifestazione del Gay pride,
mandata in diretta tv. Si riaccende così la polemica. "Per
quale astruso motivo la tv di stato, pagata dagli italiani, deve
dare questa manifestazione in diretta? Perché le famiglie di questo
paese, i bambini, devono vedersi vomitare, nelle proprie case, in
pieno pomeriggio, immagini oscene? Basterebbero e avanzerebbero i
soliti servizi nei tg".
Più
diretto ancora Maurizio Ronconi, senatore del Ccd: "Roberto
Zaccaria, presidente della Rai, dia una spiegazione plausibile di
quello che sta facendo la sua azienda".
[...]
E mentre la sinistra canta vittoria per il successo (???)della
manifestazione, il Polo attacca.
"E'
stato il festival della volgarità e della sguaiataggine, è stato
il festival della faziosità politica con tanto di annesso tiro al
bersaglio verso esponenti politici assenti da parte di una sinistra
che, in crisi con il Quarto Stato, tenta di rifarsi elettoralmente
con il terzo sesso", dichiara il presidente della Commissione
di Vigilanza, Mario Landolfi, deputato di An. Che annuncia che la
diretta di oggi è la prova generale del funerale della Rai.
(c)
La Repubblica
Al
Polo replica a muso duro Pietro Folena dei Ds: 'Abbiamo molto
rispetto _ ha detto _ delle parole del Papa, quello che non
comprendiamo è la strumentalizzazione di alcuni esponenti del
centrodestra su una manifestazione che ha visto in piazza centinaia
di migliaia di persone (???), gay e non gay'. Secondo il senatore
dei Verdi Luigi Manconi 'definire un affronto il Gay Pride significa
chiudere il cuore alla speranza e alla fraternità'. E Marco Rizzo,
coordinatore dei comunisti italiani,aggiunge: 'È stata una
manifestazione gioisa, pacifica e non offensiva'.
(c)
Il Giornale di Sicilia
LE
PAROLE DEL PAPA RINFOCOLANO LO SCONTRO POLO-ULIVO (ANSA) - ROMA, 9
LUG -
Brutto
risveglio per i leader politici che si sono schierati a difesa del
Gay Pride, e che ieri non nascondevano la loro soddisfazione per
aver scommesso su uno svolgimento gioioso ma ordinato e senza
scandalo (???) della manifestazione per le vie di Roma.
Un
capitolo che sembrava ormai chiuso, e che e' stato invece
bruscamente riaperto dal Papa, che all'Angelus haespresso ''amarezza''
per quel corteo, che rappresenta ''un affronto'' al Giubileo e ai
valori dei cristiani.
[...]
il leader del Ccd Pier Ferdinando Casini, che si e' dettonon
sorpreso per la reazione del Pontefice, ha commentato: ''Il Gay
Pride, con i ministri ed i leader della sinistra in prima fila, e'
stato uno spettacolo deprimente''.
[...]
E il leader del Prc Bertinotti ha rimproverato la Chiesa di aver
perso un'occasione per rimediare all' ''errore'' fatto nelle
settimane scorse. In mezzo si sono trovati gli esponenti dei partiti
cattolici del centrosinistra. [...] Dalle prime reazioni, la
coalizione di centrosinistra non e' comunque sembrata a rischio
lacerazioni.
(c)
ANSA