Attenzione: Queste pagine appartenevano a "L'incontro". Non sono verificate dal 2001. Avendo subito perdite consistenti di dati, e soprattutto essendo ormai datate, possono contenere errori e non rispecchiare più il pensiero degli autori. Se sei l'autore di uno o più di questi contenuti contattami a jotis@iol.it   Politica Cultura Scienze  Società  Religione Psiche  Filosofia  Ambiente Arte  Cinema Sport Napoli Università Home

Gli omosessuali militanti sfileranno protestando contro la Religione e contro la Chiesa.  Per intervenire, al news group cattolici e politica clicca qui

Essi si qualificano proprio nell'individuare come nemico, "oltre la destra, anche la Chiesa", come ha dichiarato apertamente lo scrittore Aldo Busi (L'Unità, 12-06-1994), e accusano, il Vaticano di essere "una delle vere impunite dittature dell'Occidente", come fa il travestito Wladimir Luxuria, "direttore artistico" del raduno romano (La Repubblica, 22-06,1999).

 

Accusando la Chiesa di essere "il principale responsabile morale delle violenze e discriminazioni contro gay e lesbiche" (Corriere della Sera, 19-07-1992), Franco Grillini, già presidente dell'ARCIgay, aveva in passato preannunciato "blitz nelle strade e nelle chiese di tutta Italia" (La Stampa, 06-121994).

 

Il bersaglio è chiaramente la Chiesa. "Anche senza le autorizzazioni per la marcia... la manifestazione si terrà lo stesso, e in quel caso punteremo sulla città del Vaticano", ribadisce minaccioso Wladimir Luxuria (L'Unità, 02-04-2000).

Gli omosessuali chiederanno l'abolizione dell'insegnamento religioso nelle scuole, inviteranno gli italiani a boicottare le iniziative cattoliche, a rifiutare l'8 per 1000 alla Chiesa, a manifestare davanti e dentro le chiese... o addirittura ad  occuparle, com'è accaduto più volte negli Stati Uniti e in  Inghilterra, ma anche in Italia, ad esempio a Bologna, dove un gruppo di lesbiche assaltavano e imbrattavano la chiesa di San Giacomo Maggiore, picchiando un prete e un giovane accorso a difenderlo (Il Resto del Carlino, 26-04-1998).

 

Potranno esporre striscioni immorali e/o blasfemi davanti alle basiliche o addirittura in cima ad esse, come è già successo qualche mese fa a Milano, dove dalla terrazza del Duomo veniva esposto uno striscione con la scritta "Orgoglio gay" e sul sagrato i militanti omosessuali provvedevano a diffondere volantini anticristiani con l'ironica firma "Opus gay".

L'offesa pubblica alla Religione si tradurrà come in passato in cerimonie di "sbattezzo" e di apostasia pubblica dalla Fede; sfilate di omosessuali travestiti da suore o da vescovi o da Papa, descritto da Grillini in un comizio pubblico a Roma il 2 luglio 1994 come "quell'uomo artificiale che osa accusarci di essere contro natura"; dai cartelloni con la scritta "Dio è lesbica" oppure "Gesù era gay"; dalle immagini che rappresentano Nostro Signore equivocamente abbracciato a san Giovanni Evangelista; dai tentativi di esporre nelle chiese immagini omosessuali, e via discorrendo.

I manifestanti sfileranno protestando contro quella che la loro rivista Diva chiama "il potere della morale giudaico-cristiana" (La Repubblica, 14-10-1997), proclamando la pretesa di vivere e manifestare la loro sessualità e accusando la castità di essere "contro-natura", "repressiva", "maniacale", come ha fatto il solito Grillini nel 1995; oppure accusando chi si oppone alle loro istanze di essere "un frustrato, un malato", anzi invitando "tutte le persone responsabili d'Italia a sparare a vista contro chi usa questi argomenti", come fece lo scrittore Aldo Busi (L'Unità, 12-06-1994).

 

I manifestanti sfileranno protestando contro la famiglia. Come ha dichiarato Grillini, "al centro della nostra azione c'è uno scontro radicale con chi è aggrappato al concetto tradizionale di famiglia" (Notizie Arci, 16\31-05-1994). L'offesa pubblica alla famiglia verrà espressa ad esempio da coppie omosessuali che porteranno in giro carrozzine con tanto di bambolotti o, peggio ancora, innocenti bambini veri con al collo il cartello: "io ho due papà" (o due mamme).

Fra gli spettacoli pubblici non potranno mancare gli spogliarelli per le strade, le sfilate di moda omosessuale e di modelli e/o  modelle più o meno svestiti, la sfilata di carri allegorici che  irridono alla morale e alla religione, l'improvvisazione di "scene teatrali" con gli occasionali passanti, l'organizzazione di pubblici "fidanzamenti" e "matrimoni" fra omosessuali... Un nuovo Komintern?

La manifestazione romana non è casuale. Anzi, essa fa parte di una offensiva contro la Chiesa e la civiltà cristiana, frutto di una regia ben orchestrata da una rete di organismi che, nel loro insieme, svolgono per la promozione della rivoluzione culturale un ruolo simile a quello che, fino a poco tempo fa, svolgeva il Komintern per la promozione della rivoluzione comunista.

La decisione di convocare questo raduno a Roma, infatti, è stata presa durante il XIX convegno dell'Associazione Internazionale dei gay e delle lesbiche, svoltosi nello scorso settembre a  Johannesburg. La manifestazione romana si situa sulla scia di altre manifestazioni svoltesi in altri paesi.

Uno dei fini di questi eventi ci viene precisato dagli organizzatori di una precedente manifestazione a Parigi: si  vuole "imporre una presenza, anche grazie alla provocazione dei  costumi, degli slogan, dei gesti" (L'Unità, 25-061995).

In tal modo, essi sperano di "cambiare il senso comune del Paese" (Il manifesto, 30-06-1996), ossia manipolare la coscienza naturale del popolo, spingendolo ad accettare il vizio contro natura ed altre aberrazioni, operando così un profondo mutamento nell'opinione pubblica, una vera rivoluzione culturale.

 

L'aggressività rivoluzionaria, che fino a qualche anno fa era appannaggio dei comunisti, è insomma passata a queste minoranze agguerrite. "Ribadiamo che siamo in molti a fare le barricate: il movimento omosessuale italiano è compatto",sentenzia Massimo Quinzi, esponente del consiglio direttivo dei circolo omosessualista "Mario Mieli", che organizza il raduno romano (ANSA, 27-04-2000).

Gli agenti d'iniquità non sono più organizzati in partiti politici, come ai tempi del vecchio comunismo, ma in lobby, ossia in gruppi di pressione politica e culturale, che esercitano una potente influenza sugli stessi poteri dello Stato.

Queste lobby avanzano pretese, pretendono l'appoggio dei "poteri forti", si infiltrano nei gangli vitali della società.

 

Fra i promotori della manovra in Italia bisogna menzionare anzitutto la lobby omosessualista ARCIgay. Essa è composta non da omosessuali comuni, che di solito vivono nell'ombra e nel silenzio, ma da omosessuali militanti, politicamente vicini alla sinistra.

Essi sono abili nel recitare il ruolo di vittime di una "emarginazione" inesistente, nello sbandierare il loro vizio come se fosse un merito e nel pretendere che esso venga addirittura apprezzato come un fattore che contribuisce al bene comune, anziché alla corruzione.

Ma questa lobby, potente anche se piccolissima, non avrebbe alcuna speranza di successo se non godesse dell'appoggio di quasi tutti i "poteri forti", che dominano l'Italia odierna.

Una petizione promossa tempo fa dall'ARCIgay non ha raccolto gran numero di firme, ma ha ricevuto adesioni prestigiose, specialmente nel mondo dello spettacolo e della moda.

L'insignificanza numerica è ammessa dallo stesso Grillini che,agli inizi dell'ARCIgay, coniò lo slogan: "Siamo pochi ma grintosi; vogliamo diventare pericolosi" (Corriere della Sera,07-12-1987).

 

Finanziamento e appoggio politico Gli omosessuali saranno pochi, ma sono certamente ben finanziati.

Le lobby omosessualiste internazionali hanno stanziato 20 miliardi per il raduno romano (Il Giornale, 29-01-2000).

Da parte sua, il Comune di Roma ha stanziato la somma di 350 milioni.

Criticato dall'opposizione per questa pubblica promozione del vizio, il sindaco anti-proibizionista Rutelli, antico compagno di lotta di guru radicali come Marco Pannella e Emma Bonino,ha dichiarato di essere "intenzionato a difendere in prima persona la scelta compiuta dalla giunta".

Infatti, il raduno omosessualista ha avuto sin dall'inizio il consenso di tutte le forze della sinistra italiana, a cominciare dall'allora presidente Massimo D'Alema. "Siamo un paese libero - dichiarava l'onorevole di Gallipoli - che dev'essere aperto e tollerante verso tutte le manifestazioni". (Corriere della Sera, 12-02-2000).

 

© TFP nel mondo, maggio 2000

http://www.tfp.org/

 

 

Giornata mondiale contro la droga:illustre dimenticata. 07-07-'00

Mailing list: preti in difficoltà e in missione! 06-07-'00

Ancora persecuzioni 05-07-'00

PAPA: CHIESA DIALOGA CON ALTRE RELIGIONI MA PROCLAMA CRISTO 

Pecoraro sfida il concordato 05-07-'00

Antropologia Cristiana e omosessualità 04-07-'00

I musulmani hanno diritti , i cattolici no 03-07-'00


Giugno 2000


Michele Batte Villa Gina 30-06-'00

2030, cybersesso e pillole 30 -06 -'00

Quando la fede finisce sotto tiro 30 -06 - '00 ( avvenire )

La storia continua nel sangue dei martiri 30 - 06 - '00 ( avvenire)

Vescovi schedati dall'FBI 29 - 06 -'00

Nicaragua: denuncia dei vescovi 

Albania: prime ordinazioni sacerdotali dopo cinquant'anni

La situazione politica: amnistia

Eutanasia:l'ultima domanda


G.P.II: la persecuzione dei nuovi movimenti religiosi 23-06-'00

Prostituzione: la vergogna ricade sui "consumatori" 23-06-'00

India: Attacchi ai cristiani 22-06-'00

A VATTIMO : se l'estetica diventa fru fru Vittorio Moreno dall'Avvenire del 21-06-'00

Parole che umiliano la dignità di tutti         

A Pechino sconfitti radicali e femministe 21-06-'00

Fecondazione assistita :Una Brutta Pagina per il senato (riferito alle pubb. dell'8 giugno) 21-06-'00

Commissione di inchiesta sulle nuove sette: disegno di legge 21-06-'00


Corea del Sud:Le attese della Chiesa dal summit:
libertà religiosa e riunione di famiglie divise 20-06-'00

Mons. Tagliaferri sul Giubileo dei Giornalisti 20-06-'00

L'eterologa nemica della scienza 19-06-'00

Russia:blitz della polizia in un centro cattolico 17-06-'00

Gli italiani bocciano l'eterologa 17-06-'00

Il Vaticano all' ONU

Formigoni : no agli appoggi ecclesiali alla scuola di stato (14-06-'00)

negli orrori di Villa Gina il Fallimento della "194" (12-06-'00)

Discorso del santo padre sull'etica della comunicazione (4-6-'00)

World gay pride: attacco al papa di Jotis Spasiano e David Botti

Le ragioni di chi crede di Benedetto Maria Fulgione

W.G.P. Marcia sulla Città Santa: non siamo d'accordo di Benedetto Maria fulgione

Josef Tiso :martire slovacco di Rino Camilleri

Scuole cattoliche in centrafica: vescovi all'attacco

Figli in provetta scontro bis

Fecondazione: Stravolto al Senato l'impianto della legge  (07/06/'00)

Corea del Nord profughi rimpatriati condannati al carcere o alla morte 

Monsignor Fisichella: dialogo impossibile.No al gay pride

World-gay-pride  a cura di David Botti

appello dei Vescovi cattolici dell'Eritrea di D. Botti 27/5/00

Fatima e la "illuminata tolleranza" laicistica dal Mattino  a cura di David Botti

G.P.II: Messaggio all'Assemblea Generale della C.E.I. 

Crimini socialdemocratici 1)eugenia in Svezia 2 ) totalitarismo democrazia e giacobinismo 3)Svezia socialdemocratica 4)prima di Hitler

Governo, società e gay pride sintesi da diversi quotidiani a cura di David Botti

 

 

 

 

2001

Novembre

Ottobre

Settembre

Giugno

Maggio

Aprile

Marzo

Febbraio

Gennaio

2000

Dicembre

Novembre

Ottobre

Settembre

    Politica Cultura Scienze  Società  Religione Psiche  Filosofia  Ambiente Arte  Cinema Sport Napoli Università Home