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Il Vaticano All'ONU...: deve restare!
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Protestanti e musulmani sostengono il Vaticano all'Onu
2000 gruppi difendono lo Status dell'osservatore permanente

Citta` del Vaticano 23 maggio- Dopo solo 4 mesi di attivita` il numero di gruppi che sostengono il diritto del Vaticano di sedere alle Nazioni Uniti e` arrivato a oltre 2,000, in rappresentanza di oltre 50 paesi.

La campagna e` cominciata all'inizio di gennaio ed e` stata annunciata pubblicamente a una conferenza stampa all'Onu il 15 marzo (notizie date dall'Istituto cattolico per i diritti della famiglia e umani, C-FAM).

Al momento la campagna e` sostenuta dai piu` importanti gruppi protestanti evangelici del mondo, compreso Focus on the Family, e anche dai piu` importanti gruppi musulmani, fra cui la Fondazione Al-Khoei che fa base a Londra.
Questo gruppo si e` unito alla campagna 3 settimane fa, preoccupato per gli attacchi al Vaticano da parte di gruppi pro-aborto. Al-Khoei e` la piu` grande fondazione Musulmana Shiita e dirige le piu` importanti
universita` del Medio Oriente.

La campagna e` in reazione agli sforzi di estremisti abortisti  per cacciare il Vaticano dalla sua posizione di osservatore permanente all'0nu. Con questa posizione il Vaticano non ha diritto di voto all'Assemblea generale ma il rappresentante del Santo Padre puo` prender parte ai dibattiti.
Con l'aumentare dell'ingerenza dell'Onu nella privacy dei cittadini del mondo, il Vaticano ha deciso di partecipare a una coalizione di stati che hanno impedito numerose iniziative radicali, compreso il tentativo
di  fare dell'aborto un diritto umano riconosciuto universalmente.

Cio` ha irritato i radicali abortisti.
La campagna contro il Vaticano, denominata  "See Change",
comprende associazioni di abortisti per il controllo demografico e associazioni di lesbiche.
Partita un anno fa, ha raccolto il sostegno di solo 498 gruppi.
Questo nonostante la grande pubblicita` ottenuta dall'associazione "Catholics for a Free Choice" ("Cattolici per la libera scelta) anche con
una campagna sul "New York Times." La settimana scorsa i vescovi americani hanno condannato questa associazione per aver promosso l'aborto, dichiarando che il gruppo non puo` essere considerato "cattolico". La Conferenza episcopale americana ha fatto notare che si tratta di una facciata per l'industria internazionale dell'aborto, il cui
bilancio supera i 4 milioni di dollari all'anno.

La presidente di CFFC ha recentemente ammesso la sconfitta della sua campagna. Nel suo bollettino ha scritto che il Vaticano "non puo` certamente aver paura che l'Onu affronti sul serio la questione".
Cosi` sembra che la campagna venga continuata semplicemente per vessare.

Nel 1991 era stata pubblicata una affermazione della Kissling secondo cui aveva "cercato per 20 anni un governo da roversciare" senza finire in prigione e l'aveva "finalmente trovato nella Chiesa Cattolica". (citazione
da C-FAM).

 

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