Dintorni di Sorrento
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Giungendovi via terra vi accoglierà Vico Equense, che appare col suo castello Giusso e che, con il suo austero Monte Faito (1400 mt.) vi permette di passare dal mare alla montagna in pochi minuti. E poi Meta di Sorrento, segreta, i cui antichi casali e le cui spiagge assolate sono tutte da scoprire, Piano di Sorrento, cittadina vivace che miscela con maestria la propria identità marittima a quella rurale e a quella di attivo centro commerciale della penisola; la sua bassa collina è attraversata da stradine strette, costeggiate da alti muri che chiudono antichi agrumeti. E ancora Sant’Agnello, la cui affacciata sul mare, a picco su un costone tufaceo, ha incantato la casa reale dei Borbone ed i principi di tutta Europa, che qui hanno costruito ville da favola. E, affacciata sul mare e contornata dalle sue colline, appare Sorrento, cittadina internazionale, con il suo centro antico, le sue marine, i suoi giardini d’agrumi; e infine si giunge all’amenissima Massa Lubrense, estremo lembo della Penisola, adagiata dinanzi a Capri, un’oasi naturale con innumerevoli percorsi pedonali tra antichi casali, aree archeologiche, macchia mediterranea e panorami indescrivibili sul mare e spiagge d’incanto. Questa terra è stata abitata e amata dall’uomo fin dall’antichità: i greci ne sono stati così affascinati da immaginare che in questi mari vivessero le sirene, al cui canto era impossibile sottrarsi; al mito non hanno resistito i romani, che ne hanno perpetuato la fama delle mille bellezze e infinite risorse naturali. Vi hanno tracciato una strada che la penetra fino all’estrema Punta Campanella e, sul mare hanno costruito approdi, pescherie, ninfei e vasche termali per magnificare le loro ville sontuose, come quella di Pollio Felice, i cui resti ne testimoniano l’imponenza. Durante il medioevo e l’età moderna la popolazione, forte di uno spirito di scambio culturale, non ha temuto i saraceni e non è mai arretrata dal mare, continuando ad abitare nelle bellissime marine: Marina di Aequa, Marina Grande, Marina della Lobra. E gli spagnoli che l’anno governata per tutta l’età moderna l’hanno amata per l’abbondanza di frutta, di pesci e di uccelli, di carni e di formaggi. Dopo di loro nel Settecento, la Penisola Sorrentina è stata riscoperta dal Grand Tour. Gli intellettuali di tutta Europa, come Nietzsche e Ibsen, vi hanno trovato alimento spirituale e culturale inaugurando quel gusto del vivere in villa, che ha reso la Penisola Sorrentina meta ambita di un turismo esclusivo. In un clima ordinato e sicuro, ciascuno trascorrerà la sua vacanza ideale: potrà scegliere tra natura e silenzio, salute e cultura, bagni di mare, cure termali nelle acque dello Scrajo, gite in barca, passeggiate naturalistiche, escursioni su siti archeologici delle necropoli di Aequa e del Deserto e visite ai musei (Museo Mineralogico, Museo Correale, Museo di Villa Fondi), ai centri storici con i loro monasteri e chiostri, come quello di San Francesco in Sorrento, e gli antichi casali con le loro chiese affrescate, come la Cappella di Santa Lucia di Vico Equense, ma anche sport e manifestazioni musicali e cinematografiche di risonanza internazionale, spettacoli teatrali, locali notturni e bar. Qui è festa tutto l’anno: le mille tradizioni culturali locali trovano espressione su un calendario fitto di appuntamenti: dal carnevale alle famosissime processioni della settimana santa che attraversano tutta la Penisola Sorrentina, alle mille sagre estive e autunnali di prodotti tipici ed allietate dalla tarantella sorrentina, antica danza folkloristica, alle ricche manifestazioni natalizie. E ancora l’artigianato, la cui espressione più nota è l’intarsio in legno, ma che vanta anche una produzione cantieristica di barche contese su tutti i mercati. Per finire ai tanti liquori distillati dai prodotti locali: limoni, mandarini, arance e noci. |
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