Dintorni di Sorrento
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Una terra protesa nel mediterraneo, dipinta, descritta e cantata in ogni tempo da artisti, poeti e grandi viaggiatori. Coste frastagliate e inaccessibili si alternano a spiagge amene e dolcissime; cale protette a grotte e baie d’incanto. Ed all’interno pianori, alte e basse colline si alternano a profondi valloni e maestose montagne, dando vita ad un paesaggio unico al mondo, dove grandiosa è stata l’opera dell’uomo, che ha sistemato le zone più impervie trasformandole nelle famose terrazze, gradoni di terra degradanti verso il mare, sui quali ha coltivato aranci, limoni, ulivi e viti. Sono i giardini di delizia dai quali in primavera esala un profumo inebriante di zagara. Il clima mite ed asciutto durante quasi tutto l’anno fa della penisola sorrentina la meta ideale di ogni stagione. Giungendovi via terra vi accoglierà Vico Equense, che appare col suo castello Giusso e che, con il suo austero Monte Faito (1400 mt.) vi permette di passare dal mare alla montagna in pochi minuti. E poi Meta di Sorrento, segreta, i cui antichi casali e le cui spiagge assolate sono tutte da scoprire, Piano di Sorrento, cittadina vivace che miscela con maestria la propria identità marittima a quella rurale e a quella di attivo centro commerciale della penisola; la sua bassa collina è attraversata da stradine strette, costeggiate da alti muri che chiudono antichi agrumeti. E ancora Sant’Agnello, la cui affacciata sul mare, a picco su un costone tufaceo, ha incantato la casa reale dei Borbone ed i principi di tutta Europa, che qui hanno costruito ville da favola. E, affacciata sul mare e contornata dalle sue colline, appare Sorrento, cittadina internazionale, con il suo centro antico, le sue marine, i suoi giardini d’agrumi; e infine si giunge all’amenissima Massa Lubrense, estremo lembo della Penisola, adagiata dinanzi a Capri, un’oasi naturale con innumerevoli percorsi pedonali tra antichi casali, aree archeologiche, macchia mediterranea e panorami indescrivibili sul mare e spiagge d’incanto. Questa terra è stata abitata e amata dall’uomo fin dall’antichità: i greci ne sono stati così affascinati da immaginare che in questi mari vivessero le sirene, al cui canto era impossibile sottrarsi; al mito non hanno resistito i romani, che ne hanno perpetuato la fama delle mille bellezze e infinite risorse naturali. Vi hanno tracciato una strada che la penetra fino all’estrema Punta Campanella e, sul mare hanno costruito approdi, pescherie, ninfei e vasche termali per magnificare le loro ville sontuose, come quella di Pollio Felice, i cui resti ne testimoniano l’imponenza. Durante il medioevo e l’età moderna la popolazione, forte di uno spirito di scambio culturale, non ha temuto i saraceni e non è mai arretrata dal mare, continuando ad abitare nelle bellissime marine: Marina di Aequa, Marina Grande, Marina della Lobra. E gli spagnoli che l’anno governata per tutta l’età moderna l’hanno amata per l’abbondanza di frutta, di pesci e di uccelli, di carni e di formaggi. Dopo di loro nel Settecento, la Penisola Sorrentina è stata riscoperta dal Grand Tour. Gli intellettuali di tutta Europa, come Nietzsche e Ibsen, vi hanno trovato alimento spirituale e culturale inaugurando quel gusto del vivere in villa, che ha reso la Penisola Sorrentina meta ambita di un turismo esclusivo. In un clima ordinato e sicuro, ciascuno trascorrerà la sua vacanza ideale: potrà scegliere tra natura e silenzio, salute e cultura, bagni di mare, cure termali nelle acque dello Scrajo, gite in barca, passeggiate naturalistiche, escursioni su siti archeologici delle necropoli di Aequa e del Deserto e visite ai musei (Museo Mineralogico, Museo Correale, Museo di Villa Fondi), ai centri storici con i loro monasteri e chiostri, come quello di San Francesco in Sorrento, e gli antichi casali con le loro chiese affrescate, come la Cappella di Santa Lucia di Vico Equense, ma anche sport e manifestazioni musicali e cinematografiche di risonanza internazionale, spettacoli teatrali, locali notturni e bar. Qui è festa tutto l’anno: le mille tradizioni culturali locali trovano espressione su un calendario fitto di appuntamenti: dal carnevale alle famosissime processioni della settimana santa che attraversano tutta la Penisola Sorrentina, alle mille sagre estive e autunnali di prodotti tipici ed allietate dalla tarantella sorrentina, antica danza folkloristica, alle ricche manifestazioni natalizie. E ancora l’artigianato, la cui espressione più nota è l’intarsio in legno, ma che vanta anche una produzione cantieristica di barche contese su tutti i mercati. Per finire ai tanti liquori distillati dai prodotti locali: limoni, mandarini, arance e noci. |
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