Ravello
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Ravello adagiata sul contrafforte che divide la valle del Dragone da quella del Reginna, domina dall'alto dai suoi 350 metri d'altezza dal livello del mare, i paesi sottostanti di Minori e Maiori. Ravello, rappresenta un contesto dove effetti atmosferici, luministici e spaziali determinano una visione intensa, unica, dal carattere sublime. Ne avvertì l'arcana magia e ne immortalò il ricordo Giovanni Boccaccio nel suo "Decamerone". Nel 1819 il grande pittore inglese William Turner soggiornò in Italia, spingendosi fino a Ravello. Gli schizzi che eseguì della Costiera Amalfitana sono oggi esposti alla Tate Gallery di Londra. Sulla destra del Duomo (situato nel centro) una torre quadrata segnala l'ingresso alla VILLA RUFOLO, complesso di costruzioni risalenti alla seconda metà del Duecento. Dal vestibolo della torre d'ingresso, decorato di archetti intrecciati alle pareti e nelle volta ed avente agli angoli quattro grosse statue simboleggianti la Carità e l'Ospitalità "virtù assiduamente praticate dai Rufolo", attraverso un viale alberato si giunge al palazzo a tre piani. A sinistra è la Torre maggiore, alta circa trenta metri; a destra è il cortile, a pianta quadrata, simile ad un chiostrino. Attraverso il viale si perviene alla terrazza di Riccardo Wagner, così detta perché qui, il 26 Maggio 1880, la "musicalità di luci e di colori" ispirò al Maestro il quadro scenico del giardino di Klingsor, secondo atto del dramma musicale del Parsifal. Il panorama vertiginoso fa ora da sfondo, ogni estate, al festival wagneriano, tradizionale appuntamento per gli appassionati della musica classica. L'altra villa panoramica di Ravello è VILLA CIMBRONE acquistata successivamente nel 1904 da Ernest William Beckett che, con maestranze locali in quindici anni la trasformò in una villa dove si intrecciano pezzi antichi e moderni. Il gentiluomo inglese, malato di depressione, dopo aver girato il mondo decise di stabilire la sua dimora proprio in questo luogo, dove era riuscito a guarire. Dal Belvedere si può godere uno dei più suggestivi panorami del mondo. "Il più bello!" come ebbe a dire il famoso scrittore Gore Vidal, da anni residente a Ravello. All’ingresso del paese, ci accoglie la chiesa di SANTA MARIA A GRADILLO, romanica, del XII sec, quivi era il sedile nobiliare di Ravello e, per antico privilegio, il luogo in cui si prendeva possesso del Ducato. Proseguendo sul lato esterno, passato l’arco del CASTELLO, un palazzo- fortilizio del 1200, sgorghiamo nell’ampia piazza Vescovado, coi suoi imponenti pini sussurranti: sul fondo è la splendida cattedrale di S. PANTALEONE. Eretta nel 1087, per volontà della nobile famiglia Rufolo, fu cattedra vescovile fino al XIX sec epoca in cui ritornò al metropolitanato di Amalfi. All’esterno, sul fondo della costruzione, il bel campanile duecentesco. Sulla sinistra del duomo, attraverso un’agevole gradinata, si accede alla via S. Giovanni del Toro lungo la quale si susseguono: il duecentesco PALAZZO CONFALONE, col bel cortile ad archi acuti; sulla sinistra, il Municipio, che ha sede nella CASA DI TOLLA del secolo XI; poi ancora, a destra, il suggestivo belvedere PRINCIPESSA DI PIEMONTE che domina la costa da Minori a Capo d’Orso. Usciti in piazza, volgendo a destra del Duomo, una Torre quadrata segna l’ingresso alla VILLA RUFOLO, suggestivo complesso in stile arabo-siculo, venne edificata nel secolo XIII dai Rufolo, forse la più ricca famiglia di Ravello. Passata ai Confalone, ed ai d’Afflitto, venne poi ceduta allo scozzese Francis Neville Reid, che ne ripristinò gran parte, soprattutto nella parte dei giardini: "..malioso e meraviglioso luogo..." ove Richard Wagner esclamò: " il magico giardino di Klingsor è trovato". Qui venne partorito il secondo atto del PARSIFAL...nella sua atmosfera incantata, nel mese di luglio, si tiene l’ormai tradizionale "Festival Wagneriano". Di recente allestimento l’Antiquarium, che accoglie frammenti architettonici e statue d’epoca romana e medioevale, in gran parte provenienti dalla Cattedrale. Uscita da Villa Rufolo seguendo, a destra di questa, la via S.Francesco, si giunge alla Chiesa di SAN FRANCESCO, rifatta nel ‘700, ma di cui ancora si ammira l’originale struttura gotica. Annesso è il convento, fondato nel 1222 dallo stesso San Francesco. Continuando, per via S. Chiara, si passa davanti alla Chiesa di S. CHIARA, dallo splendido pavimento in maiolica settecentesco e, l’ annesso monastero del 1333. La passeggiata si conclude a VILLA CIMBRONE, un edificio con due torri e un cortile, ottenuto assemblando frammenti antichi. Sulla sinistra dell’ingresso, sul mare, il giardino, di aiuole di rose, camelie, ortensie, begonie e piante esotiche; infine, in fondo ad un viale ornato di statue, fantastica terrazza sul mare, il celeberrimo belvedere. Poi la Grotta di Eva, il tempietto di Bacco, il padiglione della sala da tè: siti incantevoli, abbelliti da marmi artistici e da statue ornamentali. |
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