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La
denominazione "Marina di Equa" suggerisce le origini di questo
meraviglioso angolo di costiera che ci riporta all'antico
insediamento abitativo della città che era compreso in una vasta
area denominata Aequana, come ci racconta lo storico Silio
Italico. Questa zona è ricca di testimonianze archeologiche
dell'età preromana e romana, di cui sono esempio i resti della
grande villa imperiale del Pezzolo. Quest'insediamento,
che l'accumulo di materiale vulcanico dell'eruzione del 79 d. C.
dovette danneggiare seriamente, segnando così anche l'inizio
della decadenza di Aequa, meriterebbe scavi sistematici, avendo
già restituito in passato il famoso gruppo di "Eros e Psiche"
del Museo Nazionale di Napoli e la bellissima "Testa di
Filosofo" in Collezione Fienga. Qui sorse, con l'avvento
progressivo del Cristianesimo, la Chiesa episcopale che, per
l'impoverimento progressivo di quell'abitato, fu trasferita dove
precedentemente si era insediato il villaggio preromano che
divenne poi Vico Equense.
Sulla
piazza, a guardia del piccolo porticciolo si innalza la Torre di
Caporivo, parte dell'antico sistema difensivo, ricostruita nel
1608. Proseguendo, dopo il porto si oltrepassa la splendida
spiaggia di sassi detta "delle calcare" fino a raggiungere la
mole di tufo nero con doppi archi gotici e volte a crociera
dell'antica Calcare medievale. Su questo lido, i mastri d'ascia
hanno realizzato nel passato bastimenti capaci di solcare gli
oceani.
Gli abitanti del borgo sono molto devoti a
Sant'Antonio e nella piazza della Marina di Aequa sorge la piccola
chiesetta dedicata al Santo, i pescatori ogni 13 di giugno,
puntualmente, recano in processione solenne sul mare la statua di
Sant'Antonio seguita da barche di ogni forma e misura. Intanto, dai
Casali collinari i fuochi d'artificio segnano il cielo rimbombando
nell'anfiteatro naturale dell'intero territorio. Da quella chiesetta
inizia una stradina che porta all'antichissima Chiesa di Santa Maria
Vecchia, con una ricchissima collezione di ex voto marinareschi di
matrice popolare. Seiano è un elegante luogo di villeggiatura
attrezzato con strutture alberghiere e tutto costellato di ville sul
panorama. Le stradine del borgo sono piccole e tortuose, imponente è
invece la Parrocchia di San Marco, a pianta centrale con alto
tamburo e grossa cupola, edificata su progetto dell'architetto
Bartolomeo Bottiglieri nel 1796. Accanto sorge la Confraternita
della Morte ed Orazione che ogni tre anni ritorna in processione, il
Venerdì Santo.
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