Sorrento - Villa di Pollio Felice
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Alla fine della strada che porta verso il Capo di Sorrento, sorpassato un ponticello, si giunge ai resti di una antica villa romana del I secolo d.C., comunemente chiamata Villa Pollio Felice. La villa era raggiungibile sia da mare che da terra, e l'attuale strada probabilmente ricalca quella che era l'antica strada che da Sorrento conduceva a questa villa patrizia. Il complesso archeologico è in buono stato di conservazione, ed è possibile visitare quelli che sono gli antichi resti delle camere del patrizio, così come entrare in quelle che una volta dovevano essere le struttura termali della casa, comprendenti un calidarium. Sorprendente è poi il bacino naturale della villa, comunicante con il mare, che una volta veniva usato come piscina e come punto di attracco. Si narra che durante il governo dell’imperatore Domiziano un ricco possidente di Pozzuoli, Pollio Felice, volle edificare una villa sulla punta del Capo di Sorrento, essendosi estasiato alla vista di una natura così lussureggiante e di un così privilegiato punto di belvedere da cui si godeva una visione estatica. Ce lo descrive il poeta Publio Papinio Stazio che potette ammirare e godere questa natura oltrechè le splendide opere che Pollio Felice fece eseguire: templi, ville, palazzi, bagni, cisternoni e acquedotti. Scrisse in suo onore due canti nelle Silvae, descrivendo le bellezze che da qui si godevano e la vista della stessa Puteoli (l’odierna Pozzuoli) luogo di origine del padrone di casa. Il Capo di Santa Fortunata - parte del Capo di Sorrento - fu descritto dettagliatamente da Nicola Iovino, fratello del Parroco del Capo, Vincenzo, che nel 1895 lasciò memoria delle sue ricerche. I resti di quello che fu un grande complesso edilizio, che dal Capo conduceva fino a Puolo, prendendo il nome dal suo mecenate, dimostrano la magnificenza delle costruzioni romane che resistono all’incuria dei tempi ed alla barbarie dell’uomo. Oggi questo esteso territorio - in buona parte - è entrato nel patrimonio pubblico comunale. I ruderi si trovano su Punta Santa Fortunata che è una delle due Punte di cui è composto in realtà il Capo di Sorrento (l’altra è Punta San Vincenzo) e costituiscono solo una minima parte della Villa che è la più sontuosa di quelle finora note in Penisola Sorrentina. Per la sua realizzazione furono adottate tutte le tecniche più sofisticate e gli accorgimenti più attenti per la sua realizzazione architettonica, con soluzioni avanzate ed enormi spazi dedicati al decoro ed alla funzionalità della dimora. La villa era articolata in una moltitudine di edifici e si estendeva fino al Capo di Massa, cioè l’altra estremità della Baia di Puolo, ed era famosa per i suoi otto splendidi belvederi.
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