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Posta
alle falde meridionali dei Monti Lattari, che la riparano dai freddi venti del Nord,
Positano gode, grazie a questa sua invidiabile posizione, tutti i vantaggi
di un clima mite ed asciutto. Tutto intorno, a farle corona, si elevano i verdi
Monte Comune, S. Maria del Castello,
Conocchia, S.Angelo a tre Pizzi (alto 1444 m), Campo dei Galli e Paipo, a Sud ed a Est la vista spazia sul mare fino
alla Punta Licosa ed a Capri. Sul mare a tre miglia di distanza dalla costa si
ergono Li Galli o Sirenuse, piccolo arcipelago composto
da tre isolotti; il Gallo lungo, la Rotonda e il Castelluccio, ritenuto da
sempre, mitica dimora delle ammalianti Sirene e divenute in questi ultimi tempi
rifugio degli artisti Massine e Nurejev. Le origini di Positano, come quelle di tante altre città, si perdono nella
notte dei tempi ove si confondono storia e legenda. Come spesso accadeva in
passato, alla mancanza di dati si sopperiva con miti, uno di questi vuole
Positano fondata da Poseidone, il dio del mare Nettuno, per amore della ninfa
Pasitea da lui amata.
Certo è che i Fenici ed i Greci, nei loro viaggi verso occidente, posero piede in
questa contrada allora forse abitata da Oschi o Piceni. I Romani costruirono nei
pressi della spiaggia Grande una ricca villa patrizia, ora sepolta dai giardini
e dalla Chiesa dell'Assunta.
Con la caduta dell'Impero Romano, Positano entrò a far parte della Repubblica di
Amalfi, prima Repubblica Marinara, ed attraversò un periodo floridissimo grazie
al commercio marittimo con gli altri paesi del Mediterraneo. Purtroppo seguirono
anche periodi tristi, specie con la dominazione Angioina ed Aragonese che vide
la nostra contrada più volte esposta alla offese prima dei pirati saraceni e
poi di quelli turchi.
Per difendersi dalle continue incursioni piratesche, i positanesi eressero a
propria difesa tre torri di guardia che ancora oggi fanno bella mostra di sé a
Fornillo, alla Trasita e alla Sponda, ed altre all'interno dell'abitato.
In
questo stesso periodo sempre per sfuggire ai pirati si ampliarono i villaggi
montani di Montepertuso, e Nocelle dove trovarono asilo gli abitanti di Positano
e Laurito. Nel '700 vi fu un periodo molto florido come testimoniano le
numerose ville tardo barocche edificate lungo il versante orientale.
L'unità
d'Italia costrinse molti positanesi, come tanti altri meridionali, ad emigrare
oltre Atlantico dove la fortuna arrise a qualcuno di loro. Dopo la prima guerra
mondiale, nella quale Positano pagò un altissimo tributo di sangue, questo
paese, nel quale già si rifugiavano grandi artisti come Vincenzo Caprile,
divenne asilo per Tanti artisti e letterati russi e tedeschi che la elessero a
loro dimora godendo, finalmente, di pace e tranquillità. Tra i tanti ricordiamo
Seminov, Zagarouiko, Essad Bey, Clavel, Escher, Massine, Kovaliska, Ghillausen
ecc. che con le loro opere fecero conoscere questo angolo di paradiso al mondo
intero. Il boom turistico si è avuto nel secondo dopoguerra, ma pur avendo
avuto un intenso sviluppo, Positano ha saputo conservare la sua caratteristica
peculiare di città verticale e la sua architettura solare con i suoi angoli
suggestivi e panoramici. Grazie al loro innato senso di ospitalità, i positanesi
hanno saputo conquistare e mantenere uno dei primi posti tra le più rinomate
località turistiche del mondo intero. Ma non solo nel campo turistico ha saputo
primeggiare, anche nel campo della moda é un punto di riferimento
internazionale e le innumerevoli botteghe ed eleganti boutique, che costellano le
vie ed i vicoli, soddisfano tutte le esigenze di una clientela cosmopolita. La
sua felice posizione geografica la colloca nel baricentro di un territorio tra i
più ameni e ricchi di storia e di bellezze naturali.

Durante il periodo estivo
una serie di feste patronali, tra le quali ricordiamo quella del 2 luglio a Montepertuso e quella del 15 agosto a Positano, e manifestazioni culturali come
il premio internazionale per l'arte della danza, in onore del grande coreografo
e ballerino Leonide Massine allietano le serate rendendo ancora più piacevole e
suggestivo il soggiorno in questa ridente località denominata "la gemma
della divina costiera".
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