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Al tempo della Repubblica Amalfitana, Atrani era abitata dalle famiglie più nobili. Quì i Dogi venivano incoronati e seppelliti. Devastata dai Pisani ne 1135 risorse nell'epoca del re svevo Manfredi, nella seconda metà del Duecento. Di quel periodo è la Collegiata di Santa Maria Maddalena (1274) poi in seguito trasformata. Presenta una facciata barocca, una cupola maiolicata e la torre campanaria a pianta quadrata, diventata il simbolo di riconoscimento di questo centro. All'interno è conservata una bella tavola di Andrea da Salerno raffigurante l' "Incredulità di San Tommaso". Di più antica costruzione è la Chiesa di S.Salvatore de'Bireto, che si affaccia sulla piazzetta Umberto I. Rimaneggiata in stile neoclassico è in realtà antichissima, essendo stata fondata nel 940. La bella porta in bronzo simile a quella del Duomo di Amalfi fu fatta fondere a Costantinopoli nel 1087 da Pantaleone Viaretta, lo stesso che aveva inviato vent'anni prima la porta del Duomo amalfitano. In questa Chiesa si svolgevano le cerimonie di elezione e di insediamento dei Dogi della Repubblica, a cui veniva imposto solennemente il berretto dogale.
Cosa hanno scritto di Atrani:
Curiosità: Masaniello originario di Atrani. Tommaso Aniello de Fusco, detto Masaniello, (guidò l'insurrezione antispagnola nel 1647 e fu nominato capitano generale del popolo napoletano) era figlio di Ciccio, oriundo di Minori e di Antonia Gargano di Atrani. Poco distante alla piccola chiesa di S.Maria del Bando, immersa in una ricca vegetazione sul versante orientale del monte Aureo, è collocata una suggestiva Grotta detta di Masaniello, perché in essa si sarebbe rifugiato il famoso rivoluzionario. Da visitare: Grotta dei Santi: all'ingresso della galleria, prima di giungere ad Amalfi, una rampa di scale, sulla sinistra, conduce ad una stradina che prima della costruzione della strada rotabile sottostante costituiva l'unico collegamento con la vicina Amalfi, dopo alcuni metri , un viottolo che si inerpica tra terrazzamenti e giardini, conduce alla Grotta dei Santi. Qui sono visibili i ruderi dell'antico monastero benedettino dei SS.Quirico e Giulitta, fondato nel 986. L'entrata alla piccola grotta, decorata con affreschi in stile bizantino risalente al XII sec. è contornata da uno degli archi di sostegno di un antico canale idrico. Tra le figure dei Santi raffigurati negli affreschi vi sono i quattro evangelisti e S. Giorgio. |
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