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Una collettività legata alla sua terra, ricca di vigneti che produce un ottimo vino, coltivata da agricoltori capaci e "testardi" che strappano alla terra frutti genuini come pomodorini di montagna, olio di oliva, patate di terra asciutta, erbe aromatiche. I pescatori-contadini del Fiordo sfidano un mare spesso in burrasca, e il frutto di notti insonni arricchisce la loro tavola, dando origine a piatti originali come totani e patate. E così oggi, a pochi chilometri dalla celebrata Amalfi, si può scegliere una località fuori dal turismo di massa, coscienti di trovare atmosfere rarefatte, pieghe di un territorio nobile ed altero, bellissimo e sostanzialmente poco conosciuto, dove l'asprezza del territorio viene mitigato dalla fantasia degli artisti che, con le loro opere, hanno dato un'identità culturale ad un intero paese: Luigi e Rosario Mazzella, Leone, Padula, Di Meglio, e artisti stranieri come il tedesco Fritz Gilow, il polacco Werner Christian Wontroba, il franco argentino Marco Lopez Bernard. Per questo Furore, aderisce all'Associazione Italiana Paesi Dipinti, ed è una peculiarità di cui, giustamente, va fiera.
Se poi desiderate fare una passeggiata a piedi e vorrete scendere a piedi al fiordo, c'è una suggestiva scalinatella che vi condurrà fino al fiordo. Lungo la strada, si nascondono antiche cartiere, canali, mulini, grotte preistoriche e una magnifica scenografia naturale, con quelle sue casette di pescatori, dove sembra rivivere perennemente un'atmosfera di un tempo remoto. |
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