"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°49 del 2011

Aggiornamento della settimana

- dal 3 al 9 dicembre 2011 -

 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 16 dicembre 2011          


 
 



IL VANGELO DELLA DOMENICA 

LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo

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Preghiera dei fedeli




OMELIA 

 di P. Gregorio Battaglia
           di P. Aurelio Antista
di P. Alberto Neglia

 
N. B. La Lectio, la Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili
         (di norma rispettivamente il sabato sera, la domenica e il lunedì)

*La Lectio di fr. Egidio Palumbo è temporaneamente sospesa per motivi di famiglia

Il 2 febbraio 2010

 é nato il Blog di Tempo Perso

PIETRE VIVE

che viene aggiornato quotidianamente
 e mette così a disposizione in modo facile e veloce
 una o più notizie

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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale


"QUELLI DELLA VIA"





 



NOTA

Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere
un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 





(in continuo aggiornamento)









I NOSTRI TEMPI




  (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


“Non siamo tutti uguali” di don Luigi Ciotti


Tutti, anche quelli che per anni hanno ostentato ottimismo, parlano ormai di crisi economica e di paura del futuro.
Chi sta nel sociale, sul territorio, sulla strada lo tocca con mano da tempo e ne ha segnalato, inascoltato, le avvisaglie. È una crisi da cui non si uscirà facilmente. Se ne uscirà solo - a dispetto di chi, dopo averla provocata, ne promette il superamento grazie a una nuova crescita dietro l’angolo - con trasformazioni sociali profonde. E, soprattutto, non chiudendo gli occhi. Perché la crisi non è uguale per tutti.
Non è uguale per i vecchi che frugano nelle pattumiere e per i 200.000 acquirenti annui di auto di lusso da 100.000 euro e più. Non è uguale per i milioni di giovani senza lavoro o con lavori finti e per chi incrementa rendite miliardarie, evadendo ogni forma di tassazione. Non è uguale per chi muore di lavoro nero e pericoloso pagato quattro euro all'ora e per chi si arricchisce sfruttando quel lavoro. Non è uguale per l’operaio che guadagna 1.000 euro al mese e per l’amministratore delegato che guadagna più di quattrocento volte tanto.
La crisi è una lente di ingrandimento che mostra anche a chi non vuole vedere due mondi diversi e divaricati (accompagnati da una zona grigia che slitta sempre più verso la povertà). Due mondi che non si parlano, dove la parte soddisfatta della società sembra vivere come problema la presenza e la visibilità degli ultimi...

  “Non siamo tutti uguali” di don Luigi Ciotti


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Sulle strade dell'Utopia con il Centro Studi Donati. Il mondo del sapere incontra il disagio del Sud del Mondo - 22 novembre: 2° incontro con Alex Zanotelli: “Le strade di Paolo tra le genti”


Dopo la lezione di Monsignor Bregantini, seguita da un pubblico di oltre 200 persone, appuntamento con “Le strade di Paolo tra le genti”. Don Zanotelli, missionario comboniano, noto per la sua battaglia in difesa dell'acqua come risorsa strategica dei popoli e non oggetto di mercato, parla al pubblico di migrazioni e dell'importanza dell'incontro, con studenti fuori sede, immigrati, rifugiati, con i poveri e gli sfruttati del nostro tempo, prendendo spunto dall'esperienza di Paolo di Tarso, migrante e apostolo delle genti.

  Sulle strade dell'utopia Il mondo del sapere incontra il disagio del Sud del Mondo

Le spese militari in Italia in vent'anni sono quasi raddoppiate: dai 14 miliardi e 464 milioni di euro del 1990 ai 27 miliardi e 914 milioni del 2010. Il dato proviene dall’International Peace Research Institute di Stoccolma (Sipri) ed è stato utilizzato da padre Alex Zanotelli, il missionario comboniano d’origine trentina, per lanciare una petizione contro un ulteriore incremento di fondi destinati a finanziare interventi armati all'estero e il rinnovo del parco armamenti tricolore.
Oggi a Bologna ospite del Centro studi Donati per parlare di accoglienza e del rapporto che lega il nord e il sud del mondo, Zanotelli si è sempre occupato di migranti, poveri, sfrattati e rifugiati. Non solo in Africa, dove ha vissuto per anni e anni, ma anche nel nostro paese, dove da tempo si batte per l’acqua pubblica e contro le spese militari.

  Padre Zanotelli, in missione contro la guerra: “In Italia ogni ora spesi 3 milioni per armi”

Guarda i nostri precedenti post:

  Appello: Manovra e armi: "Il male oscuro" di Alex Zanotelli

  Sulle strade dell'Utopia con il Centro Studi Donati. Il mondo del sapere incontra il disagio del Sud del Mondo - 15 novembre: 1° incontro con Mons. GianCarlo Maria Bregantini: "La lezione scomoda di Tullio Contiero"



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5 Dicembre Giornata mondiale del Volontariato



Nella Giornata mondiale dedicata a chi si rimbocca le maniche per gli altri, il punto sul settore, le promesse del ministro Fornero sul 5 per mille, le reazioni alla manovra.

  Cifre a più zeri, e non si dica che è poca cosa
  Anno europeo del volontariato, aspettative deluse
  Censimento del terzo settore, al via nel marzo 2012
  E in Lombardia, intanto....

“Nella Giornata Internazionale del Volontariato riconosciamo l’impegno di queste persone, il loro ammirevole spirito di servizio e il loro grande lavoro per promuovere il raggiungimento degli obiettivi delle Nazioni Unite. Ogni persona può generare cambiamenti positivi reali. Il volontariato è importante”.

  Giornata del Volontariato per lo sviluppo: l’Italia al guado

Un appello a costruire una cultura del volontariato: lo hanno lanciato oggi, nella Giornata internazionale del volontariato, diverse organizzazioni, fra le quali il Forum Terzo Settore e CSVnet, che hanno organizzato un incontro a Roma dedicato alle 40mila associazioni che ogni giorno operano per il bene comune. Un evento che, tra l’altro, cade nell'anniversario del 150.mo dell’Unità d’Italia e in chiusura dell’Anno europeo del Volontariato. Vi ha preso parte anche il presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, e il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, che ha sottolineato la ricchezza del volontariato per la società. Debora Donnini ha intervistato Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo Settore

  Ascolta l'intervista a Andrea Olivero

Li abbiamo visti spalare via il fango dopo la recente alluvione a Genova, cercare fra le macerie del terremoto all'Aquila o intervenire tutte le volte che ne avevamo bisogno. Ogni giorno, li possiamo scorgere mentre guidano le ambulanze, prestano aiuto ai senza tetto, accudiscono gli anziani, accompagnano i disabili, tengono compagnia ai bambini in ospedale o servono i pasti ai poveri. Garantiscono diritti e dignità laddove lo Stato non è mai arrivato o non arriva più e dove le aziende non possono o non vogliono arrivare. Sono i volontari italiani, oltre 3 milioni e 300 mila secondo le ultime rilevazioni disponibili, che prestano gratuitamente il proprio tempo fuori e dentro le oltre 40mila organizzazioni nate per lo più dopo il 1980. 

  Tre milioni e 300mila persone, lo 0,7% del pil ma il nuovo welfare è di nuovo sulle barricate

Si è tenuta questa mattina, in vista della Giornata Mondiale del Volontariato indetta dalle Nazioni Unite, la cerimonia del Premio del volontariato internazionale FOCSIV 2011. L'appuntamento, giunto quest'anno alla XVIII edizione, si è tenuto a Roma presso la Sala degli Arazzi in RAI (viale Mazzini 14) ed ha visto la partecipazione del cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.

  GIORNATA MONDIALE DEL VOLONTARIATO 2011, FOCSIV PREMIA COME VOLONTARIO DELL'ANNO RICCARDO GIAVARINI

Riccardo Giavarini è il Volontario dell'anno 2011. La Focsiv lo premia per il suo tenace lavoro con i detenuti (specialmente se minorenni, con le prostitute bambine e con gli indios)

  video



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13 febbraio: “Se non ora quando?” - 11 dicembre: “Se non le donne chi?”



“Se non ora quando?” è cresciuto. E si prepara a tornare in piazza con una nuova, forte domanda: “Se non le donne chi?”. Se non le donne chi può aiutare il nostro Paese a uscire da una crisi che non è solo economica, ma anche politica, istituzionale e morale? 10 dieci mesi dopo la grande manifestazione del 13 febbraio, il movimento convoca un nuovo appuntamento per l’11 dicembre alle 14.
Il luogo resta lo stesso che vide materializzarsi la nuova forza delle donne italiane: Piazza del Popolo. Diverso è ovviamente il momento storico... 
Ma la condizione delle donne è rimasta la stessa. Ed allora è proprio da qui che bisogna partire...

  “Se non ora quando?” torna in piazza: proposte per un’Italia da (ri)costruire

  11 dicembre: tutti gli appuntamenti nelle città d’Italia

Margherita Buy e Carla Fracci, Claudia Gerini e Maria Luisa Busi, Paola Turci e Lucrezia Lante della 
Rovere, Lunetta Savino e Veronica Pivetti, Emma Marrone, Erica Mou, Nada e tante altre ci hanno già messo la faccia (e tra di loro, le cantanti anche la musica), nello spot girato da Carlotta Cerquetti e Sara De Simone. Testimonial d’eccezione del nuovo appello lanciato da"Se non ora quando" per chiamare tutte, di nuovo, nove mesi dopo «quel» 13 febbraio, alla mobilitazione di massa.
Appuntamento a piazza del Popolo, a Roma, l'11 dicembre. E contemporaneamente in tutte le altre città d’Italia. Parola d’ordine: «Mai più contro di noi, mai più senza di noi».

  video


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Perché «Se non ora quando?» ha indetto una manifestazione l’11 dicembre? Proprio ora che il governo Berlusconi è stato sostituito da un altro governo?Cioè da un governo di tecnici che sta lavorando per salvare l’Italia dalla catastrofe di una insolvenza?Per dire che il movimento delle donne non smobilita, non ha ottenuto lo scopo, vuole uscire da questa crisi politica ed economica costruendo un Paese in cui le donne possano entrare alla pari nella società e portarvi il segno della loro differenza...

    Cristina Comencini:  Mai più senza le donne


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Ancora storie dell’orrore, nel silenzio indifferente del mondo. Nei campi di prigionia del Sinai 350 profughi eritrei, tra cui donne incinte e bambini, sono in catene da mesi, in attesa che i parenti paghino i predoni beduini per la liberazione. Sono sottoposti a torture indicibili, con poco cibo e poca acqua e la minaccia di espianto degli organi per chi non paga. Almeno sei ostaggi sono stati ammazzati negli ultimi 30 giorni. Altri 370 eritrei sono stati rapiti e trasferiti dai banditi due settimane fa nelle caverne e nei container del deserto di Dio. In tutto sono 720 vite umane. 

    Paolo Lambruschi:  Nel Sinai l'orrore non si ferma

... Una umanità devastata, queste persone di cui stiamo parlando, ammesso che usciranno vivi da questa drammatica situazione, se non finiranno sotto i ferri per fornire il mercato del traffico di organi, queste presone vivranno con questo incubo per tutta la loro vita.
Perché le potenze di questo mondo tacciono difronte a tanto grave crimine contro l'umanità, perché questo silenzio anche dei organismi internazionali per la tutela dei diritti umani? Perché il Parlamento Europeo tace di fronte a tanto orrore? Perché nessuno mette i governi della regione difronte alle loro responsabilità?...

    Mussie Zerai:  Il Silenzio assordante difronte alla tragedia dei profughi Eritrei nel Sinai


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‎5 dicembre, ai microfoni di Radio3 "Tutti stranieri"
Il microfono a questi mondi e a queste storie può raccontarci che siamo tutti stranieri e insieme, se si pensa al recente appello del Presidente della Repubblica sui nati in Italia¸ tutti italiani.

    Tutti stranieri

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Per l'intera giornata Radio 3 ha affidato la conduzione di tutti i programmi a cittadini immigrati o figli di immigrati di seconda generazione. Continuano intanto le iniziative sul tema della cittadinanza ai figli degli extracomunitari residenti in Italia. Le lettere al Forum di Rete G2    

    Laura Bonasera:  Microfono alle seconde generazioni:  "Straniero a chi? Siamo italiani"



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La stragrande maggioranza dei rifugiati dalla Libia non avrà protezione: parte la campagna di Melting Pot in loro difesa

    Christian Elia:  Italia, per una nuova stagione dei diritti dei migranti


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Sono duecento. Forse di più. Si avvicinano un attimo, col viso basso. Poi spariscono dietro le baracche, avvolti in felpe che non riparano dal freddo. I neri della Piana di Gioia Tauro vivono in un mondo parallelo. È un’altra dimensione, questa. Di giorno fra gli agrumeti della Piana, a raccogliere arance per 12 ore. Di notte lungo via Passo Nicotera, a Rosarno, accampati in un ghetto. Così da due mesi. I loro occhi liquidi sembrano parlare. E non importa la conoscenza della lingua, la provenienza. La sofferenza è universale, la comprendi. È quello che trasmettono.

    Biagio Simonetta:  Rosarno, gli africani schiavi della 'ndrangheta Persi negli agrumeti, senza cibo né acqua calda

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In cento lungo le coste salentine. Nuovo sbarco nella mattinata
Gli immigrati, a bordo di una barca lunga venti metri, hanno raggiunto le coste del Capo. Viste le condizioni avverse del mare, i finanzieri del nucleo aeronavale di Taranto, stanno scortando l'imbarcazione a Gallipoli

Potrebbe interessarti:http://www.lecceprima.it/cronaca/sbarco-gallipoli-9-dicembre-2011.html
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   Valentina Murrieri e Vittorio Calosso:  In cento lungo le coste salentine. Nuovo sbarco nella mattinata
In centinaia lungo le coste, profughi intercettati a Leuca

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La crisi economica in Italia ha colpito in particolar modo i giovani. Lo sottolinea il Censis riferendo: «La crisi si è abbattuta come una scure su questo universo: tra il 2007 e il 2010 il numero degli occupati è diminuito di 980.000 unità e tra i soli italiani le perdite sono state pari a oltre 1.160.000 occupati».

   Claudio Tucci:  In cento lungo le coste salentine. Nuovo sbarco nella mattinata
In 4 anni un milione di giovani hanno perso il posto

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   9 dicembre 2011: Giornata Mondiale della Dignità del Bambino Lavoratore

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‎9 Dicembre - Giornata internazionale contro la corruzione

   Corruzione e industria militare: una proposta per il presidente Monti


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SCUOLA






Chi è e cosa può fare Marco Rossi Doria, neosottosegretario all'Istruzione del governo Monti. Per voltare pagina, e non solo rispetto a Berlusconi-Gelmini

    Fiorella Farinelli:  Diamo una Chance alla pubblica istruzione

Sull’insegnamento delle lingue spesso i giornali e la stampa specializzata riciclano luoghi comuni. Da un lato lo studio del cinese si starebbe diffondendo a macchia d’olio, dall’altro il nostro paese, ignorante in inglese, sarebbe ancora relegato a fanalino di coda di un’Europa poliglotta

  Gisella Langè:  L'esperto: senza l'autonomia non si imparano le lingue

L'importante precedente è stato fissato da una recente Sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) dell'Abruzzo e potrebbe stimolare le scuole ad agire direttamente in giudizio - contro il Ministero e l’Ufficio Scolastico Regionale - quando vi sia ad esempio un eccesso di alunni per classe, ma anche in caso di scarsa assegnazione di assistenti per l'autonomia e la comunicazione o di collaboratori scolastici, oltreché per ottenere l'abbattimento di barriere architettoniche o sensopercettive. Ultimo, ma non ultimo, il provvedimento potrebbe essere utilizzato anche quando è insufficiente l'assegnazione di ore di sostegno, specie nei casi di alunni con maggiori difficoltà di apprendimento, a causa della loro disabilità grave

    SUPERANDO:  L'autonomia scolastica consente di ricorrere direttamente contro il Ministero

Prepararsi al lavoro, maturare, accrescere la propria cultura: è questo che i ragazzi vorrebbero dalla scuola. Ma tre su dieci provano sentimenti negativi quando stanno in classe: il 30% si annoia, il 7% si agita, il 2,6% è infelice. Lo dice l'indagine 2011 dell'Eurispes sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza facendo presente che i genitori vorrebbero insegnanti più preparati e chiedono alla scuola maggiori spazi dedicati a fenomeni come bullismo e droghe. 

    DIREGIOVANI:  Che noia stare in classe!

Indagine conoscitiva sulla condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia 2011
Eurispes - Telefono Azzurro

    EURISPES:  Documento di sintesi

Strani giorni sta vivendo la scuola, oggi. Da un lato, a livello nazionale, un ministero che pare finalmente affidarsi a chi della scuola ha (o ha avuto) più o meno vicina pratica diretta e visione prospettica anche dal basso. Dall' altra, a livello di Istituti, il rincorrersi negli «open day» delle diverse proposte d' offerta formativa, tra propri obiettivi educativi, strutture magnificate e così via, nel vitale tentativo di convogliare presso le proprie scuole il maggior numero possibile di studenti.

    Ermanno Paccagnini:  La confusione a scuola

"Al fine di individuare le linee strategiche per un sistema nazionale di valutazione e di miglioramento della qualità dell’istruzione (vedi legge 10/2011 e 98/2011), il MIUR nel 2011 ha avviato due sperimentazioni: “Valorizza”, per premiare i docenti che si distinguono per un generale apprezzamento all’interno della scuola, e “VSQ”, valutazione per lo sviluppo della qualità delle scuole."
"La Fondazione per la Scuola e l'Associazione TreeLLLe, come centri di ricerca indipendenti, sono stati indicati dal MIUR – attraverso un apposito Protocollo – di elaborare un rapporto di ricerca sulla sperimentazione-pilota “Valorizza”. Nel rapporto di ricerca le due Fondazioni illustrano (con l’intervento dei loro esperti) i principali risultati verificati, le osservazioni critiche e costruttive raccolte dalle scuole coinvolte e formulano alcuni suggerimenti in vista di un possibile futuro sviluppo di “Valorizza”".

    Il rapporto (pdf)

    Sintesi del rapporto (pdf)

Per il titolare della Istruzione non è tempo di Grandi riforme, ma di rilaciare e valorizzare il sistema: "E' l'unico modo per garantire un futuro ai giovani"

    Salvo Intravaia:  Il ministro Profumo si presenta Niente "svolte", al centro i ragazzi

Bisogna dire che – da un certo punto di vista – si tratta di un gioco da ragazzi: succedere all’immeritevole Gelmini, rea – oltre che di una delle operazioni più devastanti a carico della scuola pubblica italiana – anche di una serie di gaffe epocali, determinate sostanzialmente da una assoluta mancanza di conoscenza e da un mix esplosivo di protervia e incoscienza, non è esattamente un’impresa titanica. Ci vuole poco. Molto più ci vuole per dire – e, soprattutto, fare - qualcosa di significativo in un settore dalle dimensioni elefantiache, ridotto ai minimi termini dalla “cura da cavallo” annunciata (e poi attuata) nel 2008 da Tremonti e Gelmini. 
Durante il IX congresso dell’Anp (Associazione Nazionale Presidi) qualche giorno fa finalmente il ministro Profumo è uscito allo scoperto,ribadendo la centralità di scuola e università per il rilancio del Paese.

    Marina Boscaino:  Essenza

Archiviato l’ultimo governo Berlusconi, la nuova fase politica si giocherà su questa affermazione del nuovo premier: “Il vero costo della politica è aver guardato per decenni al consenso e non al futuro delle nuove generazioni”.
Se, sull’orlo del baratro, il paese troverà il coraggio di accantonare la prevalenza degli interessi a breve termine, allora, nonostante l’emergenza finanziaria, si riscoprirà il buonsenso contadino secondo il quale, quando le cose vanno male, si tira la cinghia ma non si smette di seminare.

    Fabrizio Dacrema:  Torna la scuola reale





LOTTA ALLA MAFIA





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Napoli 2 - 3 dicembre: La politica contro le mafie



Si è concluso, con l’evento La politica contro le mafie, il primo Orange Campdella città di Napoli: un’iniziativa ideata e promossa dal sindaco Luigi de Magistrisper discutere del rapporto tra lo Stato e le organizzazioni criminali e individuare proposte di cambiamento per una battaglia culturale che parta dal basso.
Orange Camp è un esperimento di democrazia partecipata, che ha chiamato a raccolta cittadini, associazioni e soprattutto giovani da ogni parte d’Italia, per analizzare l’impatto delle economie criminali sul nostro sistema politico ed economico e sulla qualità della nostra vita.

   La politica contro le mafie: a Napoli si parla di legalità

Un laboratorio per analizzare l'impatto delle mafie sui giovani e promuovere strategie di contrasto, ma anche un modo d'interpretare la democrazia partecipata.

   video: Orange Camp, un laboratorio contro le mafie

Giornate di impegno contro la criminalità organizzata: ieri il “barcamp” al Maschio Angioino, dove i ragazzi hanno confrontato le loro idee, oggi un convegno, organizzato dal Comune di Napoli, dal titolo “La Politica contro le mafie”, che ha visto avvicendarsi gli interventi di politici, amministratori, magistrati. 

   NAPOLI: “La Politica contro le mafie”. Tanti giovani alla giornata di impegno contro la criminalità organizzata. Saviano: “sogno di poter tornare a Napoli, passeggiare”.

   L'intervento video di Roberto Saviano, all'#orangecamp La Politica contro le mafie. (video)

"Può esistere uno Stato senza mafia, ma non la mafia senza Stato". Questo il richiamo di Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, rivolto ai giovani per invitarli all'evento "La politica contro le mafie". La conferenza è stata preceduta da un Barcamp (iniziativa definita orangcamp) dove i cittadini hanno potuto fare proposte che sono state sottoposte all'attenzione degli ospiti del Castel dell'Ovo. Relatori: Raffaele Cantone, Giandomenico Lepore, Antonio Di Pietro, Silvana Fucito, Lorenzo Diana. E al richiamo del sindaco di Napoli hanno risposto a centinaia da ogni parte d'Italia approfittando di un soggiorno partenopeo a basso costo grazie a speciali convenzioni con le strutture turistiche della città. A loro disposizione anche una roccaforte storica come il Maschio Angioino

   video: Il servizio di Katiuscia Laner

Le iniziative, tenutesi a Napoli tra il 2 e il 3 dicembre, vogliono affrontare un argomento di vitale importanza in Italia: “La politica contro le mafie”. Di particolare interesse è stato il dibattito organizzato dal Comune di Napoli in quel di Castel dell’Ovo, e diviso in una parte, svoltasi alle 9.30, ed un’altra tenutasi nella sessione pomeridiana. Il parterre dei relatori, che ha preso parte alla tavola rotonda mattutina, era composto da nomi altisonanti, ma soprattutto, quando allo stesso tavolo siedono magistrati, giornalisti, sindaci, società civile e politici nazionali, il contraddittorio si fa acceso. A moderare la discussione, ma a darne anche un po’ di pepe, è stato il noto giornalista Sandro Ruotolo. Molte le personalità di spicco che si sono passate il testimone.

   La politica contro le mafie: De Magistris, Di Pietro e Cantone a confronto

   video: L'evento raccontato dal collettivo Gunpalia


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L’approfondimento Bersaglio Mobile condotto dal direttore del Tg La7 Enrico Mentana. la puntata dal titolo Scacco al re di Gomorra dedicata alla cattura del boss dei Casalesi Michele Zagaria, con ospite Roberto Saviano in collegamento da New York. Il capo dei Casalesi, latitante da 16 anni, si nascondeva in un bunker sotterraneo collegato ad una villetta in località Casapesenna, il suo paese di residenza, nel casertano.

    La7 BERSAGLIO MOBILE:  SCACCO AL RE DI GOMORRA (video)

Per l'autore di "Gomorra", oggi è una giornata bellissima. "Quando ho saputo della cattura mi è venuta voglia di saltare, Zagaria era un manager di tutte le organizzazioni criminali, non solo il re della Camorra". Alla sua caduta si è arrivati perché "qualcuno ha cominciato a collaborare con la giustizia dopo la fine del governo Berlusconi, quando anche l'ex sottosegretario all'Economia e coordinatore regionale del Pdl ha cominciato a perdere potere" Intervista di Laura Pertici

    REPUBBLICA:  Saviano: ''Cosentino è in crisi, per questo è stato preso Zagaria'' (video)

«Più che un boss era un manager della mafia» di Antonio Castaldo

    CORRIERE DELLA SERA:  Saviano: «Preso come un topo in trappola» (video)

L’arresto del boss della camorra Zagaria segna un cambio di passo nella lotta alle organizzazioni mafiose in Italia? Lo abbiamo chiesto a Roberto Saviano, autore di Gomorra e attento osservatore delle cose criminali, collegato da New York.

    EURONEWS:  Saviano: “La fine del governo Berlusconi ha dato nuova linfa all’azione antimafia” (video)

Ignazio Giudice è segretario generale provinciale della Fillea Cgil di Caltanissetta e ci racconta la mafia oggi, la lotta di tanti siciliani per sconfiggerla e le troppe connivenze che la rendono dura a morire

    Stella Spinelli:  Da Gela contro la mafia

Imprenditore antimafia, scampa a minacce e attentati, ma vacilla contro 'un mostro' chiamato burocrazia, che lo sta affossando

    Gaetano Montalbano:  Lasciato solo contro la mafia



FEDE E
SPIRITUALITA'



“NON ABBIATE PAURA” - HOREB N. 59 – 2/2011

TRACCE DI SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI

Credevamo che lo sviluppo scientifico, sociale, economico, un certo benessere diffuso ci avesse emancipati dalla paura, e invece si constata quotidianamente che essa, anche se facciamo fatica a dircelo, condiziona la vita. Rimane al fondo, come  realtà strisciante, dissimulata, ma, quanto meno ce l’aspettiamo, essa affiora e condiziona l’orientamento della vita e le scelte concrete. Essa è connessa all’intimo dell’uomo, ognuno porta in se stesso la paura radicale della contingenza e della morte. Sì, si ha paura di morire e quindi della malattia, della stessa vecchiaia e delle rughe. Si ha paura del futuro per la precarietà del lavoro e per il rischio di rimanere disoccupati. Si ha paura nel mondo degli affetti per la fragilità umana che accompagna le scelte. Si ha paura dell’altro perché potrebbe intaccare i nostri orizzonti, i nostri interessi, i nostri privilegi...

Questo l'incipit dell'Editoriale di Horeb, Quaderni di riflessione e formazione per quanti desiderano coltivare una spiritualità che assuma e valorizzi il quotidiano.

  Editoriale (Pdf)

  Sommario (Pdf)


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  La Bibbia in un frammento


"Effonderò su ogni persona il mio Spirito:
diverranno profeti i vostri figli e figlie, 
i vostri anziani faranno sogni,
i vostri giovani avranno visioni,
su schiavi e schiave effonderò 
il mio Spirito".
(Gioele 3,1-2)

  Gianfranco Ravasi: Siamo tutti profeti



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Chi dice di non aver tempo in realtà è "divorato" dal tempo. dobbiamo imparare ad avere un atteggiamento diverso.

    Enzo Bianchi: reimpara il tempo (video)


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    San Nicola di Bari

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Ha all’incirca quarant’anni. È una bella donna dal volto sciupato e il sorriso spento...
Anche oggi Gesù passa per le strade delle nostre città, delle nostre contrade. E si fa mendicante. E ci interpella. E ci sfida. Lo fa nascondendosi nei panni di questa donna dignitosa e povera...
 
    L'accendino di Betlemme per far luce sui poveri

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Commento al Vangelo della II domenica di Avvento (Mc 1,1-8) di Alberto Maggi



Mc 1,1-8
Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Come sta scritto nel profeta Isaìa: «Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via. Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri», vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.
Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

Marco inizia il suo vangelo con queste parole: “Inizio del vangelo” - vangelo lo sappiamo significa “la buona notizia” - “di Gesù Cristo figlio di Dio”. E qual è questa buona notizia che l’evangelista già ci anticipa? E’ un nuovo rapporto con Dio che non è più basato sull'osservanza della legge, un codice esterno all'uomo, ma sull'accoglienza dello Spirito, una forza dinamica interna all'uomo.
L’evangelista continua questa presentazione aggiungendo: “Come sta scritto nel profeta Isaia…”, ma in realtà presenta tre testi. Il primo è il libro dell’Esodo, il secondo è il profeta Malachia, e infine il terzo del profeta Isaia. Perché questo?
Continua ad ascoltare il commento al Vangelo della II domenica di Avvento (Mc 1,1-8) di Alberto Maggi

   video



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‎"Le Frontiere dello Spirito" puntata del 4 dicembre 2011


Domenica 4 dicembre 2011 "Le Frontiere dello Spirito" la rubrica religiosa scritta e condotta da Maria Cecilia Sangiorgi e dal cardinale Gianfranco Ravasi.

Nella prima parte, il cardinale Ravasi approfondisce le letture tratte dal libro del profeta Isaia (40,1-5.9-11) e un frammento del salmo 84 (85).
A seguire la rubrica di Maria Cecilia Sangiorgi dal titolo "In un mondo in crisi. Una Chiesa in crisi?" Intervista ad Enzo Bianchi, Priore della Comunità di Bose .

Premessa
Mondo in crisi, società in crisi, perdita di sicurezza economica e sociale, incertezza e paura del futuro, perdita di punti di riferimento, disillusioni, proteste, contestazioni a sistemi che pretendono di governare la vita degli uomini. Anche la Chiesa ne è investita, e non solo da fuori come avviene a volte con violenza, ma anche al suo interno con critiche, distacchi, dubbi, richieste di cambiamento. 
Che dimensioni ha questo fenomeno? Quale lettura darne? Lo abbiamo chiesto a P. Enzo Bianchi, fondatore della Comunità monastica di Bose

   il video della puntata intera sul sito Mediaset


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Jesus Dicembre 2011 - Caro Diogneto 36 "Senza Dio?" di Enzo Bianchi



Jesus Dicembre 2011 - Caro Diogneto 36 Senza Dio?

Sempre più spesso, in modo quasi martellante, si afferma che «senza Dio tutto è permesso», citando in modo abusivo Fëdor Dostoevskij. Questo per sostenere che «con Dio o senza Dio tutto cambia» oppure che «se Dio non è affermato, allora c’è perdizione per l’uomo». A partire da tali posizioni vorrei dunque riflettere sull'espressione «senza Dio».
Innanzitutto, che cosa può significare questa espressione per i credenti, in particolar modo per i cristiani? Non può certo significare che vi siano uomini e donne che non stanno davanti a Dio, che non sono sue creature e dunque suoi figli in «Adamo, figlio di Dio» (Lc 3,38). Ogni persona è stata voluta da Dio, è venuta al mondo per vocazione di Dio; Dio la accompagna e la sostiene, anzi la benedice in ogni giorno della sua vita; Dio la ama sempre, anche quando questa persona contraddice la sua volontà, persino nel caso che lo bestemmiasse o lo negasse...

   Caro Diogneto 36 - Senza Dio? di Enzo Bianchi


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‎8 Dicembre: Immacolata Concezione di Maria Santissima



Per molti la festa dell’Immacolata è solo un giorno di vacanza in più. Per i fedeli invece è una festività di importanza notevole, considerando l’enorme devozione mariana diffusa in tutto il mondo.
E’ vero che i devoti di Maria, vengono spesso banalizzati e derisi come “creduloni”, nonostante che le prove concrete di quanto la Vergine medi l’intervento di Dio nella realtà terrena siano molteplici.
Per cercare di capire quanto sia ancora viva la fede in Maria, e quale significato ha questa festività nell'economia della salvezza, ZENIT ha intervistato Padre Mario Piatti icms, direttore della rivista “Maria di Fatima”, organo della Famiglia del Cuore Immacolato di Maria.

   INDAGINE SU MARIA

   video: Il dogma dell'Immacolata


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L'OTTIMISMO DI MARIA di padre Alberto Maggi


... Per “Immacolata” la Chiesa intende che quel groviglio di colpe che impedisce la piena comunicazione di vita tra Dio e l'umanità non pesa su Maria. Questa condizione non è statica, data una volta per sempre, bensì dinamica: la creatura è invitata a collaborare attivamente al dono del Creatore, sintonizzando il suo amore sulla stessa lunghezza d'onda di quello di Dio, “che ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi ed immacolati per mezzo della carità” (Ef 1,4).
Maria viene presentata dagli evangelisti come il segno tangibile di quel che Dio può realizzare con ogni creatura che non metta ostacoli alla potenza del suo amore e si lasci colmare dal suo Spirito. L’Immacolata è il sigillo dell'ottimismo di Dio sull'umanità, il segno di quanto stimi l'uomo, di come abbia bisogno di ogni persona per portare a compimento la sua creazione ed essere Padre per tutti gli uomini (2 Cor 6,18)...

   L'OTTIMISMO DI MARIA di padre Alberto Maggi



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‎"Parole in libertà per una Donna libera" di Mimì Caruso



Oggi la Chiesa ricorda il dogma della Immacolata Concezione di Maria (proclamato l’8 dicembre 1854) ed invita tutti i credenti a meditare sulla “Piena di Grazia” e quindi anch’io sento il dovere di farlo… 
Le mie non sono autorevoli riflessioni di una teologa o biblista, ma solo semplici parole in libertà di una donna qualunque, con tanti dubbi, lacune ed incertezze, parole che mi piace condividere con chi vorrà leggerle, parole su una Donna veramente libera. 
Proprio così io sento Maria: Donna libera!...

   Parole in libertà per una Donna libera di Mimì Caruso


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Omelia di mons. Franco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, per la festa dell'Immacolata


Oggi è festa dell’Immacolata, il nostro cuore è rivolto a Maria, la graziosa, la bella, la splendente. Maria, dopo Gesù, è il capolavoro della creazione perché, più di qualsiasi altra creatura, reca in sé l’impronta e l’immagine del Creatore. Oggi è la festa di Maria, ma è anche la festa dell’amore. Dell’amore vincente di Dio, che raggiunge l’uomo e lo riscatta dalla schiavitù del peccato. L’Immacolata è la prova che Dio non si arrende nonostante le distanze che spesso mettiamo tra noi e Lui. Anzi, non solo non si arrende, ma ci viene a cercare. Tocca il cuore quel: 'Dove sei?' pronunciato da Lui. È il richiamo avvilito di chi non trova più il suo amico e non può più fare la sua passeggiata quotidiana. Le sue non sono parole di giudizio o di rimprovero. Infatti non rinfaccia: ‘ingrato che hai combinato. Non dovevi farmelo!’. Apparentemente questa pagina sembra la sconfitta dell’amore, invece in essa emerge quanto sia forte l’amore che Dio nutre per l’uomo. La conseguenza è Maria, la graziosa, la tutta bella, l’Immacolata. Bernardette, la veggente di Lourdes, quando si trovò dinanzi alla statua della Madonna da collocare nella grotta, scolpita tenendo conto delle sue indicazioni, profondamente delusa esclamò: 'Non è fatta come doveva essere. Maria è molto più bella!'...

   il testo integrale dell'omelia di mons. Franco Montenegro




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CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni


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Lussemburgo 28 e 29 novembre: Incontro del Consiglio d’Europa sulla dimensione religiosa del dialogo interculturale



Senza l’aiuto della religione non si costruisce l’Europa. Specialmente in un contesto sempre più multiculturale, dove i valori comuni, se relativizzati, rischiano di essere svuotati di contenuto e di autorevolezza. È sulla base di queste considerazioni che arriva l’appello a sostenere il progetto di una piattaforma stabile di dialogo fra il Consiglio d’Europa e i rappresentanti delle religioni, dei gruppi non confessionali e dei media. La richiesta è arrivata al termine dell’incontro sul «Ruolo dei media nella promozione del dialogo interculturale, della tolleranza e della mutua comprensione: libertà d’espressione dei media e rispetto della diversità culturale e religiosa», organizzato in Lussemburgo dallo stesso Consiglio d’Europa, al quale hanno partecipato leader religiosi, rappresentanti di organizzazioni internazionali e professionisti dell’informazione. È stata in particolare Anne Brasseur, dell’assemblea parlamentare dello stesso organismo, a proporre di dare seguito concreto alla raccomandazione già posta all'attenzione del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa.

   Senza fede non si fa l'Europa

“La dimensione religiosa del dialogo interculturale”: è questo il tema del dibattito voluto dal Consiglio d'Europa che ha riunito oggi e domani a Lussemburgo esponenti di diverse religioni insieme con esperti di scambi culturali e rappresentanti di media.

   Leggi e ascolta: Incontro al Consiglio d'Europa sull'importanza della dimensione religiosa nella storia dei popoli

Per Radio Vaticana Fausta Speranza, ha parlato con padre Laurent Mazas, delegato del Pontificio Consiglio per la Cultura alla Conferenza, circa il cammino che ha portato a una consapevolezza nuova dell'importanza delle religioni per il dialogo

   Leggi e ascolta: Lussemburgo: chiuso l'incontro del Consiglio d'Europa su religioni, dialogo e culture

Il Consiglio d'Europa ha chiesto ai leader religiosi di essere protagonisti del dialogo. Perché non si può parlare di cultura o identità dei popoli senza il concorso di tutte le fedi.

   E l'Europa fa appello alle religioni


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"Umanesimo e bellezza, ieri ed oggi" - Il Cortile dei Gentili a Firenze (video)


I video dell'incontro promosso dal "Cortile dei Gentili", un'istituzione voluta da Benedetto XVI per aprire un dialogo serio e rispettoso tra credenti e agnostici o atei.
"Umanesimo e bellezza, ieri ed oggi"

Il 17 ottobre 2011 il "Cortile dei Gentili" è stato accolto da Firenze nella spledida cornice di Palazzo dei Cinquecento. Il tema è stato Umanesimo e bellezza, ieri ed oggi e sono interventi ospiti di eccezione, il Cardinale Gianfranco Ravasi, Moni Ovadia, Erri De Luca, Sergio Givone, Antonio Paolucci, fino all'attore Marco Massimiliano Lenzi. 
A Firenze si sono incontrate persone con storie e provenienze diverse, tutti accomunati dall’interesse per l’uomo e la passione per il bello. Anzi, di più: accomunati dal tentativo di definire il concetto stesso di bellezza, sfuggente e misterioso. E la Bellezza, forse, come auspicato dal Cardinale Ravasi, è forse la possibilità migliore che abbiamo a disposizione contro la lacerante indifferenzam, la "mucillagine", bruttura dell'Umanità contemporanea. 
La Chiesa si propone come baluardo moderno per riportare al mondo la bellezza non ancora perduta, ma come? il Direttore degli Uffizi, Il Professor Natali, propone che il luogo privilegiato dell'incontro umano con il Divino, gli altari della chiesa, ritornino ai vecchi splendori, comunichino bellezza già solo al primo sguardo. In questo modo, l'uomo, laddove credente, è più vicino a Dio, laddove non indifferente, più vicino a quel Dio Sconosciuto evocato da Benedetto XVI e, laddove indifferente, un tentativo possibile di grattare via la mucillagine dell'indifferenza.

Introduzione Antonio Natali
 Direttore della Galleria degli Uffizi.
Secondo il direttore degli Uffizi è necessario che sugli altari delle Chiese risplendano delle opere d'arte di valore artistico alto. In questo modo, la bellezza si fa veicolo dei valori necessari al riscatto etico, cosi che anche nel dialogo tra credenti e non credenti si comprenda la complessità e l'importanza del concetto di bellezza in relazione all'umanità.

  video

Cardinale Gianfranco Ravasi
Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura nonché della Pontificia Commissione 
per i Beni Culturali della Chiesa e responsabile del "Cortile dei Gentili"
Introduce il tema dell'evento fiorentino: La potenza della bellezza' evocata nel Siracide, ha ricordato il cardinale Ravasi, va riproposta al giorno d'oggi anche perché è oscura, 'capace di creare un fremito'. 'La bellezza ferisce, ma proprio così richiama l'uomo al suo destino ultimo', scriveva in un saggio il cardinale Ratzinger. Mentre il poeta rumeno Emil Cioran irrideva i teologi che perdono tempo a spiegare l'esistenza di Dio, quando basta un'opera di Bach a provarla. Senza l'arte Dio rischia di rimanere un'astrazione e la fede è incapace di parlare al cuore dell'uomo. Ma la bellezza, come condizione metafisica del bene, può e deve essere anche il territorio di incontro fra credenti e non-credenti, linguaggio universale di riscatto etico, per costruire un nuovo umanesimo. Bisogna superare la banalità, la mucillagine che è quell'indifferenza del nostro tempo che nulla assorbe e nulla ascolta E la forza della bellezza della parola deve lacerare questa barriera incolore e lagnosa.

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Marco Massimiliano Lenzi
Il poeta legge un brano del 1486, tratto dal Oratio de Hominis Dignitate, di Pico della Mirandola

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Primo duetto:

Moni Ovadia
si definisce "saltimbanco" e racconta una storia per ricordare che l'arte è la forma più completa di conoscenza:
"Una ghemarà del Talmud ebraico dice: una moglie bella, una casa bella e degli strumenti, intesi come strumenti di creazione, gradevoli, allargano l'orizzonte della conoscenza dell'uomo. La bellezza, l'arte quindi, sono strumenti di conoscenza. Noi abbiamo una visione limitata e occlusiva della conoscenza come atto concettuale e mentale. Il bello è una forma di conoscenza attraverso l'emozione e l'emozione è strumento di conoscenza"
  "Arte e memoria, radici religiose della cultura"

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Sergio Givone
Il prof. Givone come studioso di estetica ha invitato a riscoprire la bellezza come luogo che, da Platone a Kant, è sempre stato territorio di confronto sui grandi temi.
"L'oggi del Grande Inquisitore"

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Marco Massimiliano Lenzi 
Il poeta legge una poesia del 1987 che si intitola
Per Firenze, di Heleno Oliveira

  video

Secondo duetto:

Erri de Luca
Erri De Luca descrive la bellezza come energia, forza politica e forza di resistenza dell'umanità:
"La bellezza è un'energia del mondo. Il mondo è stato creato con questa intenzione di bellezza. Per poterlo sostenere, per poterlo far stare in piedi, per poterlo far girare, le regole che riguardano il funzionamento della macchina mondo, rispondono ad un principio di bellezza. Bisogna semplicemente assecondarlo. Non dobbiamo inventare niente, dobbiamo semplicemente seguire questo scorrere dell'energia della bellezza, che è alla base della vita sia biologica sia dell'universo".
 "Chi parla nell'arte. L'ispirazione, le fonti"

  video

Antonio Paolucci
 Il Prof. Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, invitando il pubblico a rimirare gli affreschi nel salone dei Cinquecento, voluti dal Vasari per glorificare la potenza di Cosimo de' Medici, ha illustrato la capacità dell'arte di essere 'minacciosamente persuasiva'. D'altro canto, proprio le sale dei musei vaticani, ha aggiunto, mostrano come la Chiesa abbia considerato per secoli l'eloquente bellezza quasi 'ombra di Dio. Una Chiesa che oggi, purtroppo, ha lamentato lo storico dell'arte, vive una preoccupante fase di afasia espressiva, facendo eco, quasi, al Presidente degli Uffizi di Firenze.
"L'arte che parla, o cerca di parlare"

  video

Conclusioni
Le Conclusioni della giornata di Firenze

  video



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Sant'Ambrogio: primo discorso alla Città e alla Diocesi del cardinale Scola


Nella Basilica di Sant’Ambrogio, il cardinale Scola ha tenuto il Discorso alla Città e alla Diocesi, in occasione della celebrazione vigiliare del patrono. Il Discorso è un appuntamento tradizionale per l’Arcivescovo di Milano: per il cardinale Scola si è trattato della prima occasione da quando si è insediato sulla Cattedra di Ambrogio. In Basilica erano presenti le autorità e i rappresentanti delle istituzioni di tutto il territorio diocesano, le famiglie regionali e gli esponenti delle diverse comunità etniche di Milano...

  Scola: la crisi come travaglio e transizione all’inizio del terzo millennio

  IL TESTO INTEGRALE DEL DISCORSO ALLA CITTÀ (pdf)
  INTERVISTA AL CARDINALE
  PHOTOGALLERY

  video del discorso del Cardinale Scola


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Il preludio al primo discorso alla città del cardinale di Milano Angelo Scola è stato un monito rivolto a chi, nel Vangelo di Luca, è l’uomo ricco che pensa: «Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia bevi e divertiti». «Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?» è l'interrogativo che ha posto Scola per aprire il suo discorso dalla basilica di Sant'Ambrogio.
Un discorso urbi et orbi non scontato, in cui si è letta poca Milano e molta visione globale.

  Edoardo Caprino: Crisi, la versione di Scola

L’ha consegnato a un quotidiano nazionale, che l’ha anticipato in prima pagina. Il discorso alla città è un appuntamento atteso dai politici lombardi con il Cardinale, che nella vigilia della festività di Sant’Ambrogio li incontra nella basilica per esprimere l’incoraggiamento e l’aiuto della Chiesa di Milano. «Insieme possiamo intraprendere questo cammino. Assicuro la mia disponibilità e di tutta la Chiesa ambrosiana. In questo “ritorno a casa” sento che Milano e la Lombardia mi stanno appassionando ogni giorno di più. Una metropoli che deve tirar fuori tutte le sue risorse, non deve lasciarne più nessuna implicita, per dare un contributo unico e originale alla famiglia umana».

  Carlo Genovese: Il primo discorso alla città del cardinal Scola


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"La Chiesa: locomotiva o rimorchio?" di Fabio Pipinato



La motrice della Chiesa è fatta di molti laici, preti, vescovi che lottano, sul campo, a fianco dei più poveri. Con tutte le difficoltà che questo comporta. Il lavoro, sempre, si scontra con le autorità politiche. Pazienza. Questa Chiesa di frontiera è spesso e per fortuna ingenua e chinandosi verso il povero non protegge a dovere la schiena.
Andiamo per ordine. Dal mondo al piccolo paesino di periferia.
Mondo. G20 di Cannes. 5 novembre. Il 19 ottobre, con largo anticipo, la sala stampa vaticana – che è alle dirette dipendenze della segreteria di Stato – annunciò una conferenza stampa da tenersi il 24 ottobre per presentare l'ottimo documento “Iustitia et pax” sulla crisi finanziaria mondiale...
Italia. Ricordate le parole dure e tardive contro il governo nazionale, anche se mai menzionato, del Card. Bagnasco? Dopo anni di “malessere di base” finalmente arrivarono come un fulmine a ciel sereno. Da lì a poco, a rimorchio, l'intervento di Mons. Crociata: “la Chiesa non fa e non disfa governi”...
Caput mondi. Ad inizio anno la Caritas di Roma presentò un audiolibro con gli scritti del compianto Luigi DiLiegro dal titolo: Dove Dio è accampato; nulla di straordinario. La prefazione è di un tal Napolitano Giorgio che abita in collina. Il Comune di Roma, a fine anno, ha messo in moto le ruspe per allontanare, per la terza volta, i baraccati nella pineta di Ostia...
Policoro. Quando il rimorchio non è a traino ma diventa un tutt'uno con la motrice si trasforma in bilico. Ed allora... si fa politica davvero. L'esempio ce lo dà un paesino in provincia di Matera ove nacque il «Progetto Policoro», promosso dalla Conferenza episcopale italiana anche con l'8 x 1000 per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro...

  La Chiesa: locomotiva o rimorchio?

  Per approfondire proponiamo alcuni tra i nostri precedenti post sugli argomenti trattati nell'articolo:
  • Commenti alla Nota del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace: "PER UNA RIFORMA DEL SISTEMA FINANZIARIO INTERNAZIONALE NELLA PROSPETTIVA DI UN’AUTORITÀ PUBBLICA A COMPETENZA UNIVERSALE"
  • IL PROGETTO CULTURALE DI RUINI NELLA SITUAZIONE ITALIANA OGGI di Sergio Tanzarella
  • Commenti alla prolusione di Angelo Bagnasco al consiglio permanente della Cei
  • "L’ipocrisia di proclamarsi politici cattolici" di mons. Luigi Bettazzi
  • Cattolici e berlusconismo
  • Il governo Monti e l'impegno dei Cattolici


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La Chiesa e l'Ici


A proposito delle polemiche sulla Chiesa e l'Ici, riaffiorate soprattutto in questi giorni, proponiamo alcuni articoli di opposte posizioni lasciando a chi legge una personale valutazione.

La Chiesa si autoesenta, sacrifici mai. Resta attaccata ai suoi privilegi, ma è prodiga di consigli sull’equità della manovra...
Nessuno trascura l’aiuto sistematico che è venuto in questi anni alle fasce più povere da parrocchie, episcopato e organizzazioni come la Caritas o Sant'Egidio. Ma ora è il momento di gesti straordinari e di uno sfoltimento di privilegi come avviene in tutto il Paese. Ci sono fatti molto precisi su cui la gerarchia non ha mai dato risposta e che costituiscono privilegi inaccettabili specialmente nella drammatica situazione economica attraversata dal Paese. Ne elenchiamo alcuni, che indignano egualmente credenti e diversamente credenti...

  La Chiesa non fa sacrifici

C’è un fantasma che s’aggira per l’Italia. Il fantasma dell’Ici «non pagata» dalla Chiesa cattolica sulle attività a fini di lucro che si svolgono all'ombra dei campanili. Il fanta­sma che sarebbe figlio di un’ingiusta esenzione di legge.
I fantasmi non esistono, e questo in particolare è una pura invenzione. Nessuna legge sta­bilisce un simile «privilegio»...
Chi dice il contrario mente sapendo di mentire. E chi riaccende ciclicamente la campagna di mistificazione sull’«Ici non pagata» non lo fa per caso, ma perché intende creare confusio­ne e, nella confusione, colpire e sfregiare un doppio bersaglio: la Chiesa e l’intero mondo del non profit...

  La vergogna dell'Ici

E' di circa 50 mila il numero degli immobili ecclesiastici presenti in tutta Italia. Di questi almeno 30mila sono adibiti ad attività imprenditoriali. Già nel 2005 la Cassazione stabilì che l'esenzione dall'Ici poteva essere applicata solo quando all'interno dell'immobile si svolgesse un'attività meritoria e legata al culto.

  Manovra lacrime e sangue, Monti dimentica la Chiesa. Niente Ici sugli immobili del Vaticano

La posizione della Cassazione è chiara: le amministrazioni locali non devono attendere una nuova legge per bussare alle casse della Chiesa, per ora esclusa dal pagamento dalla nuova manovra. Il cardinal Bertone: un problema da studiare

  Santa Ici, i comuni possono pretendere subito il contributo del Vaticano

Dedicato a chi non crede alla favole nere ma ai numeri veri e alla carità cristiana O anche per chi crede solo ai suoi occhi

  il dossier di AVVENIRE: CONTRO LA MONTATURA


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A proposito delle polemiche sulla Chiesa e l'Ici: ecco un esempio di mobilitazione di decine di migliaia di ingenui. E un po' tafazisti. Che hanno abboccato.

  Francesco Anfossi: Ici e Chiesa, la campagna col trucco

Nella metropolitana, nei bar, persino nelle riunioni scolastiche dei genitori va in voga un argomento. Cosa fa la Chiesa contro la crisi economica? E giù tutta una serie di luoghi comuni: alcuni verosimili, altri ideologici o immaginari.

  Aurelio Molè: La crisi e i cattolici

Parli dell'Ici e scatta la polemica sulle esenzioni alla Chiesa. Era successo ad agosto, con la manovra bis del governo Berlusconi. Succede oggi, dopo il varo del pacchetto targato Monti. E il punto è sempre lo stesso: le esenzioni concesse alla Chiesa, che secondo molti dovrebbero essere cancellate soprattutto in un momento in cui a tutti si chiedono sacrifici. Iniziative e prese di posizioni non mancano.

  Giacomo Galeazzi: Bufera sull'esenzione

Se si vuole polemizzare è un conto, se si vuole discutere per risolvere i problemi un altro». Il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio liquida con poche parole gli scenari da battaglia tra «clericali convinti e laici furiosi», che «non rendono un buon servizio a nessuno», e da presidente dell’Anci lancia la sua proposta per «eliminare ogni ambiguità» sugli obblighi di pagamento - ma pure sulle esenzioni - in tema di Ici, o meglio di Imu, per la Chiesa.

  Alessandra Rubenni: Delrio: «Ici per la Chiesa? Censire gli spazi commerciali»

In un momento di sacrifici generalizzati, la Chiesa esentata dall’Ici infiamma il dibattito su entrambe le sponde del Tevere

  Giacomo Galeazzi: Esenzioni per il Vaticano. Si allarga il fronte del "no"

Non è vero che la Chiesa "non paga l'Ici". Ma, come dice il cardinale Bagnasco, si possono rendere ancora più chiari i punti della normativa. Che riguarda tutti: laici e cattolici.

  Francesco Anfossi: Bagnasco, nessuna preclusione a migliorare la legge

  Francesco Anfossi: Senza fine di lucro: parla il professor Dalla Torre

  Alberto Chiara: Ici, monsignor Nosiglia: «La Chiesa non ha paura della verità»

  FamigliaCristiana.it e Agd : L'Ici e le esenzioni, cosa dice la legge




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POLITICA


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Decreto salva-Italia - Interventi ed opinioni


Il capo del Governo ha presentato il contenuto della manovra prima alla Camera e poi al Senato. Si tratta di "uno sforzo grande e urgentissimo, che non sarà sufficiente se ciascun cittadino non collaborerà", ha affermato il professore. "Questo è un momento storico, bisogna essere fedeli all'Italia". Poi ha assicurato che l'Italia non fallirà, perché oltre ai sacrifici la manovra prevede anche lo sviluppo.

  Monti al Parlamento: «Sforzo grande ma l'Italia non fallirà»

... Il segnale è arrivato, ma la strada è lunga e ardua per tutti. La disponibilità ai duri sacrifici che questo “grande Paese”, come giustamente è stato definito ancora una volta da Mario Monti, oggi offre – che, in particolare, offre quel ceto medio allargato che ne rappresenta la spina dorsale – ha precise condizioni. Le ha illustrate lo stesso presidente del Consiglio quando ha rivendicato una prospettiva lunga pur nella brevità dei limiti temporali di questa legislatura. Così le parole-chiave servizio, responsabilità, condivisione, coesione, giustizia, equità, libertà diventano anche criteri di giudizio per valutare il governo e la politica. E anche per auto-valutarci, tutti e ciascuno. In un sistema connesso e globalizzato, infatti, tutti contano, tanto.

  Il segnale è arrivato

Sta per pronunciare la parola sacrifici ma tutte le lettere dopo le prime due le muoiono in gola e Elsa Fornero scoppia in lacrime. E’ un momento incredibile, un salto improvviso in un altro mondo, quello delle emozioni e dei portafogli vuoti. Fino a quel momento si stava parlando di pensioni, finestre, contributi. Per lei, Elsa Fornero, ministro del Welfare - una delle più grandi esperte in materia previdenziale sono le parole di una vita.

  Le lacrime della Fornero: non riesce a pronunciare la parola “sacrificio”

  video

La manovra del governo Monti era «necessaria» ma «poteva essere più equa, si è fatto ancora poco. Si sono fatti passi ma l'esecutivo potevano essere ancora più equanime» lo afferma monsignor Giancarlo Bregantini, responsabile della Commissione Cei per i Problemi sociali e il Lavoro.

  Cei: "La manovra poteva essere più equa"

Una manovra “durissima ma necessaria, che può e deve essere resa più equa dallo sforzo congiunto delle forze politiche responsabili in Parlamento”. È il commento delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani (Acli) al decreto “Salva Italia” del presidente del Consiglio Mario Monti...
“Ci aspettavamo più coraggio contro le corporazioni e gli sprechi della politica e decisioni diverse sulla previdenza”: questo il parere di Carlo Costalli, presidente del Movimento Cristiano Lavoratori (Mcl)...

  MANOVRA ECONOMICA: IL PARERE DELLE ASSOCIAZIONI ACLI E MCL 

“L’equità non è arrivata. Almeno per le famiglie”. È critico verso la manovra economica del governo Monti il Forum delle associazioni familiari, per il quale “come sempre sarà la famiglia con figli a pagare per tutti”.

  MANOVRA ECONOMICA: FORUM ASS. FAMILIARI, “SARÀ LA FAMIGLIA CON FIGLI A PAGARE”

I sindacati bocciano la manovra soprattutto per quanto riguarda gli interventi in materia previdenziale e avvertono: «è un duro colpo per lavoratori e pensionati, con queste misure pagano i soliti noti». Dalla riunione di oggi con il Governo i leader di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti sono usciti, pur con differenze nei toni, molto contrariati e si sono augurati che le misure annunciate possano essere mitigate. 

  L'ira dei sindacati: "Pagano i soliti" Marcegaglia: "Era indispensabile"

Ci sono momenti in cui scontentare tutti è un dovere e certamente questo, in Italia, è uno di quei momenti. Il bivio davanti al quale si trova il nostro Paese non ammette vie diversive, né incertezze. Lo testimonia il tono drammatico con il quale il premier lo ha indicato.
Il messaggio di Monti segna l’atterraggio dal mondo delle illusioni e delle favole nel quale abbiamo vissuto, per troppo tempo, a quello di una realtà, per troppo tempo, nascosta e ignorata. La irrituale commozione per la quale il ministro del lavoro e della previdenza, Elsa Fornero, ha dovuto interrompere l’esposizione della riforma pensionistica è stata l’immagine più efficace di quella «catastrofe», evocata ieri, al limite della quale ci troviamo.

  I sacrifici e la svolta promessa

  video: Monti presenta il decreto salva-Italia

  Ecco il decreto salva-Italia spiegato punto per punto


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Decreto salva-Italia - Interventi ed opinioni / 2


Più e più volte, presentando la sua manovra nelle diverse sedi - alla conferenza stampa coi giornalisti prima italiani e poi stranieri, alla Camera e infine al Senato -Mario Monti ha sostenuto di aver seguito tre criteri: rigore, equità, sviluppo. E' vero, ma non certo in parti uguali. Lo ha fatto, secondo me, più o meno nella stessa proporzione di un piatto di pastasciutta: un etto di spaghetti, un cucchiaio di salsa di pomodoro, un pizzico di parmigiano. Dove l'equità non è per niente l'ingrediente - base, ma il condimento. Scegliete voi quale.

  L'equità relativa

Tendiamo a dimenticare che in tutti i monoteismi, il cuore non è la sede di passioni o sentimenti sconnessi dalla ragione. Nelle tre Scritture, compresa la musulmana, il cuore è l'organo dove alloggiano la mente, la conoscenza, il distinguo.
Se il cuore di una persona trema, se quello del buon Samaritano addirittura si spacca alla vista del dolore altrui, vuol dire che alla radice delle emozioni forti, vere, c'è un sapere tecnico del mondo. Per questo il pianto del ministro Fornero, domenica quando Monti ha presentato alla stampa la manovra, ha qualcosa che scuote nel profondo. 

  Le lacrime e le parole

Grazie Ministro, per le sue lacrime. Può sembrare strano che si ringrazi una persona perché ha pianto. Ed ancor più strano che si dica che avevamo bisogno di quelle lacrime. Sì, ne avevamo bisogno. Il suo pianto autentico, spontaneo, giunto a interrompere un’emozione profonda che si leggeva nella tensione del volto, nel movimento delle mani che accompagnavano le parole, quasi ad esorcizzarne la durezza, l’ha fatta passare dall’altra parte. Da quella di noi che l’ascoltavamo. Con il cuore in gola. Perché, oggi, un po’ tutti il cuore in gola ce l’abbiamo. 

  Grazie ministro, per le sue lacrime

Diversi e articolati i giudizi delle associazioni della società civile sulla manovra finanziaria “Salva Italia” presentata ieri in Parlamento dal presidente del Consiglio Mario Monti.
Leggi tutto: Manovra Monti: “renderla più equa”, “rigore pagato dalla povera gente”
Le misure presentate da Monti sono un'amara medicina per un'Italia in condizioni davvero critiche. Ma ora ci attende una ricostruzione basata su principi di equità e solidarietà.

  Manovra, e ora una ricrescita etica

Manovra: pagheranno le famiglie

  intervista all'economista Luigi Campiglio, esperto di dinamiche familiari: "Equità ne vedo poca" (audio)
 
La manovra del governo Monti non è equa e poteva essere fatta meglio, ma gli italiani ritengono molto o abbastanza condivisibili una quindicina (su 25) dei punti che contiene e, comunque, pensano che i loro partiti di riferimento faranno bene ad approvarla in fretta.

  La manovra? "Non è equa ma va approvata alla svelta"




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La tradizionale cura da cavallo salverà o ammazzerà il paziente Italia? Il precedente greco non rassicura… L’Infedele invita a ragionare in diretta sulla manovra economica varata dal governo Monti. Rispettabile, autorevole, perfino sensibile come dimostrano le lacrime di Elsa Fornero, ma com’era inevitabile corrispondente a una visione dell’economia conservatrice, in coerenza alla dottrina insegnata dai professori che l’hanno elaborata...

  Gad Lerner: L’Infedele: tasse lacrime e forbici

Tra gli ospiti di Gad Lerner: Eugenio Scalfari, Raffaele Cattaneo e Michela Murgia

  L'INFEDELE: Tasse, lacrime e forbici (video puntata integrale)


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Antonio Catricalà (sottosegretario alla Presidenza del Consiglio) ed Elsa Fornero (ministro del Lavoro e Politiche sociali) sono gli ospiti di Giovanni Floris a Ballarò

In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza (video)

  BALLARO': DUE MINISTRI A BALLARÒ (video puntata integrale)

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Audiointervista, a cura di Francesco Anfossi, all'economista Luigi Campiglio, esperto di dinamiche familiari: "Equità ne vedo poca".

  Luigi Campiglio: Manovra: pagheranno le famiglie (audio)

Nella sua prima audizione alle commissioni congiunte Difesa di Camera e Senato il neo ministro della Difesa, l'ammiraglio Giampaolo Di Paola, non ha usato giri di parole per sottolineare le priorità dello strumento militare italiano. Presentando le linee programmatiche del suo dicastero Di Paola ha dichiarato che l'attuale struttura della Difesa «ha un dimensionamento non più sostenibile, questo è un fatto da cui trarre le dovute conseguenze».

    Gianandrea Gaiani:  Riconfigurare le forze armate: strada in salita per il ministro Di Paola

Tracciabilità del contante a 1.000 ero e non a 500 o meno.
Gli evasori ringraziano.
Nessuna misura sulla deducibilità (affitti in nero, idraulici, lavoro nero, fatture mancate eccetera). Gli evasori ringraziano doppiamente.

  Caterina Soffici: Manovra, gli evasori ancora la fanno franca

Riceviamo e pubblichiamo un appello degli insegnanti universitari Conpass critici contro le misure del nuovo esecutivo riguardanti il blocco degli scatti d'anzianità che andranno a penalizzare i giovani docenti

  IL FATTO QUOTIDIANO: I docenti accusano: “Dal governo Monti altri tagli indiscriminati all’Università”

La campagna Sbilanciamoci! dà un giudizio negativo sulla manovra presentata dal Governo Monti. “Esprimiamo riserve su molte delle misure contenute nella manovra presentata alle Camere lo scorso 5 dicembre. Ci sono alcuni provvedimenti in parte condivisibili, ma l’insieme della manovra non è equa, colpisce i lavoratori, i pensionati, i cittadini, salva i grandi patrimoni e non contiene adeguate misure per la crescita e lo sviluppo” - riporta il comunicato della campagna.

  UNIMONDO: Sbilanciamoci!: “Manovra senza equità, recessiva, non taglia le spese militari”

“Penso che il Ponte sullo Stretto di Messina possa essere un ulteriore incubatore di sviluppo e di crescita per un’area di importanza strategica per tutto il paese”. A pronunciare queste parole, il 20 ottobre 2009, era Mario Ciaccia, amministratore delegato e direttore generale di BIIS - Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo (gruppo IntesaSanpaolo), neo-viceministro dell’Economia, delle infrastrutture e dei trasporti, accanto al collega Corrado Passera, già amministratore delegato di Intesa Sanpaolo.

  Antonio Mazzeo: Quel viceministro banchiere del Ponte sullo Stretto

Il peso ''velenoso'' degli ''immensi'' capitali della criminalita' organizzata nella crisi economica internazionale, la necessita' di ''aggredire il tesoro'' dei narcotrafficanti, lo ''strapotere'' e la mancanza di scrupoli delle banche ma anche la responsabilita' del governo Berlusconi che ''non ha preparato'' l'Italia per la bufera finanziaria che stava arrivando: ha spaziato su vari argomenti Roberto Saviano in una conferenza a New York assieme all'economista Nouriel Roubini, incentrata su ''L'Italia e gli Usa: due prospettive sulla crisi economica''.

  ANSA: Saviano a New York, criminalita' 'veleno' per sistema sano

Lo scrittore a New York per una conferenza insieme all'economista Roubini: "Almeno 400 miliardi di dollari ogni anno vengono riciclati dalle banche americane", soldi della mafia che "mancano al sistema sano". Poi attacca il governo Berlusconi: "Non ha preparato il paese"

  REPUBBLICA: Crisi, Saviano: "C'è un tesoro da aggredire gli immensi flussi di denaro della criminalità"




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 BENEDETTO XVI
 



      Angelus - 4 dicembre 2011

      Angelus - 8 dicembre 2011

      Udienza - 7 dicembre 2011, Il gioiello dell'Inno di giubilo

   Discorso"Oratorio natalizio delle Alpi" e proiezione del film "Dal cielo in terra - Avvento e Natale nelle Prealpi Bavaresi", offerti al Papa dalla Bayerischer Rundfunk(2 dicembre 2011)


       DiscorsoAtto di venerazione alla Madonna in Piazza di Spagna in occasione della Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria (8 dicembre 2011)



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  (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)



Benedetto XVI Angelus, 8 dicembre 2011




Benedetto XVI Angelus, 8 dicembre 2011

Cari fratelli e sorelle!
Quest’oggi la Chiesa celebra solennemente il concepimento immacolato di Maria...
Anche a noi è donata la «pienezza della grazia» che dobbiamo far risplendere nella nostra vita, perché «il Padre del Signore nostro Gesù Cristo – scrive San Paolo – ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale … e ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati … predestinandoci a essere per lui figli adottivi» (Ef 1, 3-5). Questa figliolanza la riceviamo per mezzo della Chiesa, nel giorno del Battesimo...
Cari amici, in attesa di compiere questo pomeriggio, com'è consuetudine, l’omaggio a Maria Immacolata in Piazza di Spagna, rivolgiamo ora la nostra fervida preghiera a Colei che intercede presso Dio, perché ci aiuti a celebrare con fede il Natale del Signore ormai vicino...

  il testo dell'Angelus dell'8 Dicembre 2011

  video



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OPINIONI E COMMENTI

Nel pomeriggio di ieri, festa dell'Immacolata Concezione di Maria, Benedetto XVI ha compiuto il tradizionale atto di venerazione alla Beata Vergine Maria, deponendo un omaggio floreale ai piedi del monumento in Piazza di Spagna a Roma. Ma il dono più bello, ha ricordato, "è la nostra preghiera", il ringraziamento per il dono della fede e il bene che riceviamo da Dio e la supplica "per ogni difficoltà che la vita ci fa incontrare". E nella sua preghiera, il Papa ha ringraziato la Madre Immacolata, per "essere sempre con noi" e le ha chiesto di vegliare sulla Città, confortare i malati, incoraggiare i giovani, sostenere le famiglie. 

  "Immacolata, donaci la gioia di sentirci amati da Dio" (video)




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  1) La newsletter è settimanale;

 

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      http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm

 

  3) Il  servizio omelia di P. Gregorio on-line (mp3) alla pagina

            http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm