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Il 2 febbraio 2010
é nato il Blog di Tempo Perso
PIETRE VIVE
che viene aggiornato quotidianamente
e mette così a disposizione in modo facile e veloce
una o più notizie
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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale
"QUELLI DELLA VIA"
NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Cari Fratelli e Sorelle, la Giornata
Mondiale del Migrante e del Rifugiato offre l’opportunità, per tutta la Chiesa,
di riflettere su un tema legato al crescente fenomeno della migrazione, di
pregare affinché i cuori si aprano all’accoglienza cristiana e di operare perché
crescano nel mondo la giustizia e la carità, colonne per la costruzione di una
pace autentica e duratura. “Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni
gli altri” (Gv 13,34) è l’invito che il Signore ci rivolge con forza e ci
rinnova costantemente: se il Padre ci chiama ad essere figli amati nel suo
Figlio prediletto, ci chiama anche a riconoscerci tutti come fratelli in
Cristo.
Da questo legame profondo tra tutti gli
esseri umani nasce il tema che ho scelto quest’anno per la nostra riflessione:
“Una sola famiglia umana”, una sola famiglia di fratelli e
sorelle in società che si fanno sempre più multietniche e interculturali, dove
anche le persone di varie religioni sono spinte al dialogo, perché si possa
trovare una serena e fruttuosa convivenza nel rispetto delle legittime
differenze...
“Una sola famiglia
umana” MESSAGGIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI PER LA
GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO
Quando toccò
a lui compilare il documento di ingresso negli Stati Uniti, Albert Einstein
rispose alla domanda: Razza, scrivendo: Umana.
L'aneddoto famoso è ancora e ancora citato perché la terra non smette di essere
attraversata da creature di razza umana cacciate dalle guerre, dai pregiudizi,
dalla cattiveria e la stupidità dei loro simili e dalle catastrofi capricciose
della natura.
Ero straniero e mi avete
accolto (pdf)
Sessant’anni fa entrò in funzione l’Alto
Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). A pochi mesi di
distanza, nel luglio del 1951, fu poi promulgata la Convenzione di Ginevra
relativa allo status dei rifugiati. Da allora, in tutte le sue operazioni
l’Agenzia ha aiutato milioni di persone sia durante le emergenze umanitarie che
a ricostruirsi le proprie vite, assistendole nel ritorno a casa o attraverso il
reinsediamento in nuovi paesi...
LA LORO STORIA E' LA NOSTRA
STORIA. DA 60 ANNI AL FIANCO DEI RIFUGIATI
Quest'anno l’Alto Commissariato delle
Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) dedica la Giornata Mondiale del Rifugiato,
che si celebra ogni 20 giugno, al 60° anniversario della Convenzione di Ginevra
del 28 luglio 1951 relativa allo Status dei Rifugiati. Si tratta del primo
accordo internazionale che impegna gli stati firmatari a concedere protezione a
chi fugge dalle persecuzioni per motivi di razza, religione, nazionalità,
appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per opinione
politica.
Giornata Mondiale del
Rifugiato: popoli in fuga, ma domande di asilo in
calo
L'Italia non è terra per profughi: mentre
in tutto il mondo ci si appresta a celebrare - il 20 giugno - la Giornata
mondiale del rifugiato, il governo italiano, con un decreto legge lampo, allunga
a 18 mesi i tempi di detenzione nei Cie e stringe un accordo con l'opposizione
libica al fine di rimpatriare i profughi di guerra.
Si celebra la Giornata
mondiale del rifugiato mentre il governo riduce i profughi in
carcerati
L'European migration network (Emn) ha
stilato un dizionario in trecento parole, tradotte nelle principali lingue
dell'Unione europea, dal quale ha appunto escluso la parola
"clandestino". E non è solo un problema formale...
Le parole giuste da usare
sull'immigrazione e non è "political correctness", ma solo
civiltà
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In contrasto con ogni direttiva europea in
materia di immigrazione, il governo ha ripristinato, tra l'altro, la procedura
di espulsione coattiva immediata per tutti gli extracomunitari clandestini,
prolungando inoltre il periodo di permanenza nei CIE (Centri di identificazione
ed espulsione) fino a 18 mesi, accentuando ancor di più l'aspetto punitivo e
carcerario del provvedimento
Immigrati, le nuove decisioni
del governo Si accentua l'aspetto punitivo e
carcerario
Blitz del governo. Il consiglio dei
ministri di oggi ha approvato un decreto legge che porta a 18 mesi il limite
massimo della reclusione nei centri di identificazione e espulsione, oggi
fissato a sei mesi.
Cie: sale a 18 mesi il limite
del trattenimento
Video: GUANTANAMO, ITALIA - Centro di identificazione ed espulsione
di Palazzo San Gervasio (Basilicata)
Cosa fanno quattro parlamentari italiani dopo che i telegiornali nazionali
danno la notizia di un pestaggio in un centro di espulsione? Tre vanno a
visitare il centro e ne chiedono la chiusura. Il quarto non soltanto non si
muove da Roma ma giustifica addirittura la censura in nome della privacy dei
reclusi! Non è una barzelletta tratta da "I colmi dei parlamentari", bensì la
cronaca della giornata di ieri...
Quattro parlamentari e un
pestaggio
Sono 13, ma presto ne apriranno altri.
Cie sta per centro d'identificazione e espulsione. Ci finiscono uomini e donne
colpevoli di aver lasciato scadere il proprio documento di soggiorno...
Ecco le storie che abbiamo raccolto dalle varie citta'. In continuo
aggiornamento.
Cie
LETTERA AL MINISTRO DELL'INTERNO, MARONI, DI ORDINE
E FNSI
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"Orrore
umano e vuoto politico" Comunicato di Pax Christi
Non ha senso logico e umano chiedere la fine
della guerra in Libia (obiettivo certamente buono) per fare meglio la guerra
contro persone in cerca di vita e di dignità. Pax Christi Italia interviene
nuovamente nella tragedia della guerra in Libia con un forte comunicato: Orrore
umano e vuoto politico. “In una terra ospitale educhiamo all’accoglienza”.
Per ricostruire la sua credibilità davanti
al suo elettorato, molto confuso dopo le recenti sconfitte alle elezioni
amministrative e ai quattro eferendum, la Lega Nord, assieme al governo di cui
fa parte, rilancia la logica dell’esclusione e della discriminazione,
ripristinando le misure che l’Europa aveva dichiarato inammissibili.
La cosa più grave è l’allungamento dei
tempi di trattenimento nei CIE (Centri di Identificazione e di Espulsione). Come
è possibile trattenere un anno e mezzo una persona solo perché
straniera?
Viene distrutto ogni trattato
internazionale. Sembra di essere tornati a prima del 1948. A prima della
Dichiarazione Diritti umani e della Costituzione italiana...
Orrore umano e vuoto politico.
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Popoli in fuga, 44
milioni di profughi
Presentato il
Rapporto 2011 dell'Alto Commissariato per i rifugiati. Mai raggiunto un numero
così alto negli ultimi 15 anni. E troppi sono anche i minori: 15.500 hanno
chiesto asilo.
Sono 43,7 milioni
le persone costrette alla fuga in tutto il mondo. Non sono state mai così tante
negli ultimi 15 anni. Di queste, i 4/5 sono accolti da Paesi in via di sviluppo
e ciò avviene in un periodo segnato da una crescente ostilità nei confronti di
rifugiati in molti Paesi industrializzati. È quanto indica il rapporto
statistico annuale dell'Alto Commissariato dell'Onu per i Rifugiati (Unhcr)
pubblicato oggi in concomitanza con la Giornata mondiale del rifugiato.
Si celebra oggi la Giornata Mondiale del Rifugiato che quest’anno coincide, tra
l’altro, con il 60.mo anniversario della fondazione dell’Alto Commissariato Onu
per i rifugiati. Ieri a Lampedusa, meta di flussi migratori soprattutto dal Nord
Africa, l’Alto Commissario António Guterres ha incontrato i richiedenti asilo e
le autorità locali. La Chiesa da sempre è presente tra i rifugiati e gli
sfollati. Al microfono di Fabio Colagrande, l'arcivescovo Antonio
Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i
migranti e gli itineranti, spiega quali situazioni umanitarie oggi preoccupino
il dicastero vaticano:
Sono 43 milioni e 700 mila le persone che nel mondo sono costrette a fuggire. I
4/5 sono accolti da Paesi in via di sviluppo. Le cifre arrivano dal "Global
Trends 2010", il Rapporto statistico annuale dell’Alto Commissariato delle
Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr). Pubblicato oggi, il Rapporto è stato
presentato a Roma dall’Alto commissario, Antonio Guterres che ieri a Lampedusa
ha incontrato i richiedenti asilo e le autorità locali. Proprio oggi, infatti,
ricorre la Giornata mondiale del Rifugiato. Alla conferenza stampa c’era Debora Donnini
Immigrati, troppi diritti violati
Il decreto Maroni prolunga fino a 18 mesi la permanenza nei Cie e
prevede l'allontamento coatto dall'Italia per i clandestini. Dure (e
motivate) critiche della società civile.
Jean Touadi: «Peggio di un carcere».
Intervista di Maurizio Bongioanni a Massimo Zucchetti, docente al Politecnico di Torino
“Una particolare fatica nella
gestione dei migranti”: è quella denunciata dal direttore di Caritas
italiana, mons. Vittorio Nozza, durante i lavori del MigraMed meeting,
l’incontro in corso in questi giorni a Roma tra le Caritas nazionali
del Mediterraneo direttamente investite dall’emergenza provocata dalle
rivolte in Nord-Africa e dall’attuale situazione siriana.
PACE
La Perugia-Assisi comincia
dalla città tunisina dov’è scoppiata la rivoluzione araba. La partenza
è prevista per giovedì 23 giugno. Flavio Lotti: “La prossima
Perugia-Assisi sarà innanzitutto una marcia per la fratellanza dei
popoli”.
(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
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Aldo Capitini e i 50 anni della Perugia-Assisi
Convegno nazionale organizzato da: Movimento Nonviolento, Pax Christi Italia, Tavola per la Pace e Centro per la Pace del Comune di Bolzano
Qual' e' lo stato di salute dei
valori della non violenza e della coesistenza pacifica? Fra i tanti
possibili spunti per porsi questa domanda Tg1 Persone ha scelto il
Cinquantenario della Marcia per la Pace Perugia - Assisi che esordì nel
1961 da un'idea di Aldo Capitini, profeta italiani della non violenza.
Quest'anno la Marcia ha un prologo internazionale: il primo atto
dell'evento sara' infatti a cura di un gruppo di giovani tunisini che
si mettera' in cammino da Sidi Bouzid, citta' simbolo della primavera
araba. Il movimento non violento ha insomma una dimensione sempre piu'
internazionale come confermano il Presidente Emerito di Pax Christi,
monsignor Luigi Bettazzi e lo studioso di Gandhi Enrico Peyretti. "La
non violenza e' l'arma dei forti -aggiunge l'indiano Neelakanta
Radhakrishnan, studioso e attivista gandhiano- E' tutt'altro che un
sogno. Ma bisogna impegnarsi perche' nella societa', nella scuola, nei
luoghi di lavoro le persone trovino occasioni concrete per svilupppare
le proprie potenzialita' pacifiche." Sulle origini dell'ideale
gandhiano interviene anche Swami Kriyananda, fondatore delle Comunita'
Ananda: "La pratica della non violenza e' uno dei principi indicati dai
grandi maestri dello yoga per progredire sul sentiero
spirituale."Grazie!!
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Libertà religiosa
Un fatto è certo: come ai tempi di Vismara, anche oggi essere cristiani a queste
latitudini è tutt’altro che una scelta semplice. Nel suo ultimo rapporto
annuale, in aprile, la Commissione Usa per la libertà religiosa ha inserito il
Myanmar tra i Paesi «di particolare preoccupazione». Eppure, a sentire alcuni
degli interlocutori incontrati nel corso del viaggio (preti, vescovi, suore e
numerosi catechisti) qualche motivo di speranza c’è.
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Infanzia
Scuola: 800.000 i
giovani che abbandonano precocemente la scuola e fermi alla licenza
media, quasi 19 su 100. Nel Lazio oltre 14.000 tra interruzioni e
abbandoni
Disabilità
Oltre un miliardo di persone vive con qualche forma di disabilità. Questo
corrisponde approssimativamente al 15% della popolazione mondiale. Almeno un
quinto di costoro, qualcosa come 110-190 milioni di individui è costretto ad
affrontare difficoltà “molto significative” nella vita di tutti i giorni.
Inoltre, le percentuali di disabilità stanno aumentando, a causa
dell’invecchiamento della popolazione e dell'aumento globale delle malattie
croniche. Questa la fotografia scattata dal primo Rapporto Mondiale sulla Disabilità, messo a
punto da Oms e Banca mondiale.
In
una nota l'ufficio provinciale ha diffidato i dirigenti scolastici a
far frequentare le scuole superiori ad alunni ultradiciottenni con
disabilità, pena a loro carico l'addebito contabile dello stipendio
degli insegnanti di sostegno. Insorgono le associazioni che minacciano
di rivolgersi al Tar. Nocera, vicepresidente della Fish: "Una vicenda
assurda"
Rapporto
di Associazione Treelle, Caritas e Fondazione Giovanni Agnelli sugli
alunni disabili nella scuola italiana. In classe ce ne sono 62 mila in
più rispetto a 10 anni fa, il totale arriva a 200 mila: è il 2,24%
dell'intera popolazione scolastica. Maggiore incidenza nella secondaria
di 1° grado (3,3%), boom di presenze in quelle di 2° grado (+118%).
Sempre di più gli stranieri: per loro problemi doppi. E resta vivo il
rischio abbandono. E per il futuro, centri risorse e sperimentazione
La
manifestazione contro i tagli al sociale davanti a Montecitorio si
rivela un successo per il mondo del terzo settore: alcune migliaia di
persone per una presenza oltre ogni aspettativa. Straordinaria la
mobilitazione di migliaia di persone con disabilità fisica e
sensoriale: per Fish e Fand un altro successo di piazza. Forte
protagonismo delle associazioni: l'entusiasmo di Uic, Anmic, Ens,
Fiadda, Angsa, Coordown
La rivoluzione
nei Paesi del Nordafrica sta davvero continuando? «Questa è una pretesa
romantica – taglia corto Malika Zeghal, politologa dell’università di Harvard,
tunisina d’origine –. E dimostra che le politiche rivoluzionarie devono essere
riaffermate perché non sono più scontate». Zeghal lo afferma con chiarezza
davanti agli studiosi del Comitato scientifico della «Fondazione Oasis», riuniti
all’isola di San Servolo, a Venezia. Studiosa di movimenti islamisti e in
particolare di processi istituzionali nel mondo musulmano, Zeghal ha pubblicato
approfonditi saggi sul ruolo delle religioni in situazioni di conflitto.
Dall’Egitto al Marocco. Di ritorno dalla Tunisia, la professoressa Zeghal
racconta di aver sentito dire ripetutamente che «abbiamo fallito nella nostra
rivoluzione».
IDP. Internally displaced people, sfollati interni. Secondo i
dati dell'UNHCR, l'Alto
commissariato per i rifugiati ONU, nel Paese sono ancora oltre 400mila, con
un trend in aumento dall'inizio del 2011. Cittadini che si muovono a causa del
conflitto ma che, non oltrepassando frontiere internazionali, non godono degli
stessi diritti di profughi e rifugiati. Alessandra Morelli è vice rappresentante
UNHCR per l'Afghanistan e ci ha aggiornato sulla diaspora causata dalle
operazioni militari.
Il dossier di PEACEREPORTER
Un Paese fuori controllo nelle mani dei trafficanti di droga
Intervista a Iannis Varoufakis, professore di economia all'Università nazionale di Atene.
Debtocracy è un documentario
diffuso sulla Rete. Un materiale utile per riuscire a capire meglio il
paradosso del rischio default della Grecia
(In meno di dieci giorni lo hanno visto quasi 600mila persone)
La settimana scorsa un caro amico italiano si è dimostrato incredulo e stupito
al racconto degli ultimi avvenimenti spagnoli che gli ho fatto in una lunga
telefonata da Barcellona. Parlandone con lui, persona politicamente attiva e
interessata ai movimenti sociali di questo terzo millennio, ho capito subito che
in Italia poco si informa, poco si dice e poco si sa di quello che sta avvenendo
nella penisola iberica.
Il sentimento più diffuso tra i
manifestanti è che la strada sia ancora in salita, ma viste le piazze
piene e la simpatia popolare sembra avere il profumo di una piccola,
prima conquista
La Freedom Flotilla pronta a partire. Intervista a Thomas Sommer, tra i coordinatori del progetto
Parliamo di una scelta che farà commuovere molti, almeno speriamo. Un gruppo di anziani giapponesi ha chiesto il permesso di pulire la centrale nucleare contaminata di Fukushima.
Più di 200 pensionati si sono offerti volontari per prendere il posto dei giovani che stanno esponendo i loro corpi ad altissimi livelli di radiazioni.
I
NOSTRI TEMPI /
Interventi ed opinioni |
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Per Aung San Suu Kyi la pace è il valore più importante per lo sviluppo
del Myanmar e invita alla “cooperazione” per raggiungere l’obiettivo. Ma nel
Paese si ripetono i casi di violenze, soprattutto nel nord, dove è riesploso il
conflitto fra l’esercito governativo birmano e le milizie ribelli Kachin.
Attivisti per i diritti umani denunciano casi di stupro e omicidio – avvenuti
nelle scorse settimane – per mano di un gruppo di soldati contro donne
appartenenti alla minoranza etnica.
Come compleanno, Aung San Suu Kyi chiede
“pace”.
Vedi il nostro post del 16-11-10: Aung San Suu Kyi
libera
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Una ricerca del Censis ritrae il Bel Paese come prigioniero dell'oggi,
poco propenso a guardare al domani.
Indro Montanelli lo diceva spesso: «Siamo
un Paese di contemporanei, senza antenati né posteri». E
chiosava amaro: «Ma un Paese che ignora il proprio ieri non può avere un
domani». Come sovente gli accadeva anche in questo aveva visto lontano. Manca
poco al decimo anniversario della sua scomparsa e una ricerca del Censis, fresca
di pubblicazione, sembra fatta apposta per dargli ragione.
L'Italia inchiodata al
presente
Gli italiani sembrano sempre più
imprigionati nel presente. Con uno scarso senso della storia e senza visione del
futuro. Al desiderio si è sostituita la voglia, alle passioni le emozioni, al
progetto l’annuncio. In un mondo dominato dalle emozioni, conta solo quello che
si prova nel presente, non la tensione che porta a guardare lontano.
Italiani imprigionati nel
presente
Per il 54,7% degli italiani siamo un Paese
in cui conta l’interesse individuale
Egoismo e indifferenza non bastano
più?
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Il 13 febbraio abbiamo riempito le piazze per difendere la nostra
dignità di donne e riscattare l’immagine del Paese.
La mobilitazione ha contribuito a portare tante donne al
governo delle città e a risvegliare uno straordinario spirito civico.
Ma sono solo primi segnali.
La fotografia dell’ultimo rapporto ISTAT ci conferma che
l’immagine deformata delle donne, così presente nei media e nella pubblicità, è
solo l’altra faccia della diffusa resistenza a fare spazio alla libertà
femminile...
Se non ora quando un paese
per donne
La presentazione del programma definitivo avverrà in
occasione dell’incontro con la stampa, il 27 giugno ore 12.00 presso la
Federazione Nazionale della Stampa a Roma, Corso Vittorio Emanuele II n. 349
video
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Altro che campioni di
nichilismo, vuoti, sconfitti, indifferenti, volubili, depressi,
solitari... Se questa è l'idea che vi siete fatti dei nativi digitali,
di questi adolescenti nuovi di zecca, estranei alla cultura del
castigo, leggete il nuovo libro di Francesco Stoppa, un analista
lacaniano che lavora a
Pordenone. Magari cambierete idea. Perché è tutt'altro che il solito
bollettino delle catastrofi. La restituzione, anche a dispetto del
sottotitolo che insinua una buona dose di problematicità: "Perché si è
rotto il patto tra le generazioni" Dice Stoppa: «È molto alto il prezzo
che pagano questi ragazzi in una società immobilizzata nel suo eterno
presente, dove i padri sembrano aver miseramente fallito il passaggio
di testimone alla generazione dei figli. Eppure, invisibili allo
sguardo scettico degli adulti, stanno tracciando inediti sentieri di
rivitalizzazione del mondo culturale, costruendo anche una loro
singolare capacità di restituzione dell'eredità ricevuta... ».
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A 86 anni, Zigmunt Bauman è uno dei più illustri studiosi della società
postmoderna. Preoccupato osservatore di un mondo del quale denuncia la mancanza
di punti di riferimento stabili, ha richiamato l’attenzione sulla liquidità
delle relazioni e dei valori e sui rischi che comporta la perdita del senso di
comunità. Il suo sguardo sui grandi cambiamenti sociali lo ha condotto a
lanciare più volte l’allarme sulle conseguenze dei mutamenti in atto sul piano
etico e su quello della concezione dell’uomo.
Il 9 aprile scorso, Bauman è intervenuto a Roma all’interno della
manifestazione Libri come. Festa del libro e della lettura
dove, con la lucidità che lo caratterizza, ha analizzato i cambiamenti che
sono stati introdotti dallo sviluppo dei social network, prendendo le mosse
dall’impressionante crescita di Facebook. Ripercorro qualche passaggio della
relazione di Bauman, prima di introdurre qualche ulteriore elemento di
riflessione.
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Per
capire quanto sia vitale l’investimento sulla formazione in carcere,
basta osservare il gruppo di 50 detenute di "Rebibbia Femminile"
ricevere, nella cerimonia di chiusura, l’attestato del corso per
Badanti organizzato dall'Istituto Nazionale Malattie della Povertà-San
Gallicano.
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ROM
Quelli che sono riusciti a frequentare la scuola nonostante i 540 sgomberi di Milano sono stati promossi. E con ottimi voti.
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
MAFIA
- Non archiviate il caso, da 7 anni aspetto la verità su mio figlio Attilio
Da sette anni un`attesa infinita per avere la
risposta definitiva sulla morte di Attilio Manca. Un anno fa il GIP di Viterbo
si è riservato di decidere sulla terza richiesta di archiviazione. La madre
dell`urologo ucciso Angela Manca chiede un supplemento di indagini. Ci sono
almento cinque domande a cui non è mai stata data risposta. E sono tutte legate
alla latitanza di Bernardo Provenzano.
Lettera aperta della sig.ra Angela
Manca
La denuncia di intimidazioni
subite dalla Famiglia Manca
Per saperne di più:
Presentazione del libro "L'enigma di
Attilio Manca. Verità e giustizia nell'isola di Cosa Nostra" di Joan
Queralt alla Biblioteca Comunale, Palazzo D'Amico a Milazzo (ME) sono
intervenuti:
- Antonino Monteleone (moderatore della
serata, giornalista, Exit la 7) Pasquale Campagna (fratello di Graziella
Campagna) Angela e Gianluca Manca (familiari di Attilio) Olga Nassis
(traduttrice del libro).
Video prima
parte (Angela Manca)
seconda
parte (Angela Manca)
terza
parte (Antonino Monteleone e Pasquale
Campagna)
quarta parte (Pasquale
Campagna)
quinta parte (Olga Nassis)
sesta parte (Antonino Monteleone e
Gianluca Manca)
settima parte (Gianluca Manca)
... Mi accostai al libro anche
stimolata dalla curiosità di trovarmi di fronte ad un libro tra quelli messi,
per così dire, all'Indice. Via via che andavo avanti con la traduzione mi resi
conto di trovarmi di fronte a un testo letterario maturo e complesso che alterna
al racconto di cronaca riflessioni letterarie e che ha l'obiettivo narrativo di
fare chiarezza su fatti e circostanze.
Attilio Manca; un suicidio di
mafia di Olga Nassis
Visita il sito ufficiale su Attilio Manca
Cerchiamo la verità e
la giustizia sulla morte di Attilio Manca
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Leggete con molta attenzione questo brano, per favore. Con molta, molta attenzione:
«Cari genitori italiani, pensate ai diritti dei lavoratori stranieri.
Nessuno li ha difesi. E adesso tanti lavoratori italiani sono diventati
stranieri in casa propria. Voglio dire: nel giro di pochi anni hanno
perso diritti e le loro condizioni di lavoro sono peggiorate. Lo stesso
è accaduto per gli studenti. Prima si è iniziato a tagliare fondi e
diritti ai più deboli, ai meno tutelati: disabili e studenti di origine
straniera. Poi tagli e soppressione di diritti hanno riguardato tutti.
Anche i nostri figli. Si inizia sempre così: attaccando le minoranze, i
meno protetti. Se non siamo capaci di difendere i più deboli, non
difendiamo neppure noi stessi».
Le
prove Invalsi per l'esame di terza media hanno finalmente svelato
quello che il ministro Mariastella Gelmini pensa dei professori
italiani. Poco competenti, troppo di sinistra? Macché. Il ministro
Gelmini ha una certezza: i professori italiani sono dei santi.
La Flc pubblica un appello per chiedere la modifica del DPR 122/2009 nella parte
in cui prevede la prova nazionale InValSi come parte integrante dell’esame.
“LA
LOTTA SPIRITUALE” - HOREB N. 58 – 1/2011
TRACCE DI
SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI
Ci racconta S.
Atanasio che dopo i primi passi nella vita spirituale, Antonio, padre dei monaci
del deserto, è sconvolto da una tempesta di pensieri. È il «diavolo, nemico di
ogni bene e invidioso», che non sopporta che un giovane si decida a vivere
sedotto dallo sguardo di Dio e dal suo abbraccio e lo sollecita in tanti modi
perché torni a vivere secondo le abitudini più normali: «Dapprima cercò di
allontanarlo dalla vita ascetica, ispirandogli il ricordo delle sue proprietà,
la cura per la sorella, l’affetto per i congiunti, l’amore per il danaro e la
famiglia [...]. Insomma, gli suscitò nella mente una tempesta di pensieri per
distrarlo dalla via del bene sulla quale si era incamminato». In altri termini,
sottolinea il primo biografo di Antonio, l'esperienza cristiana, pur avendo
origine nel dono di Dio, coinvolge, poi, la nostra responsabilità ad accogliere
il dono e a consentirgli di maturare ed esprimersi nel nostro vissuto.
L’esistenza
nuova, quindi, non va da sé, c’è un “io” che sotto vari pretesti vuole
riprendersi i suoi spazi e vuole organizzare la vita secondo una sua logica di
banalità, di indifferenza o di potere, per cui, nel momento in cui ci si decide
per Dio inizia la lotta. Paolo lo aveva già evidenziato: «Non quello che voglio
io faccio, ma quello che detesto» (Rm 7,15)...
Questo l'incipit dell'Editoriale di Horeb,
Quaderni di riflessione e formazione per quanti desiderano coltivare una
spiritualità che assuma e valorizzi il quotidiano.
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FRATERNITÀ CARMELITANA DI POZZO DI GOTTO (ME)
INCONTRI ESTATE 2011
Leggi il programma degli incontri:
Sede incontri: Barcellona
Pozzo di Gotto (ME) - via Ugo Foscolo, 54 - telefono: 090.9762800
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RAI RADIOTRE - "UOMINI E PROFETI" - "LEGGERE LA BIBBIA":
Ultimi capitoli
del II Libro dei re, ultimi capitoli di questa sezione della Bibbia denominata
“Profeti anteriori”, penultima puntata prima delle riproposte estive. Oggi, con
l’aiuto di Enzo Bianchi, priore della Comunità di Bose,
analizzeremo la tragedia che pone fine alla monarchia dell’antico Israele: nel
587 Nabucodonosor, re di Babilonia, entra in Gerusalemme. Brucia il tempio, la
reggia e tutte le case di Gerusalemme, uccide parte della popolazione, i
rimanenti li deporta in Babilonia. Finita la storia di Israele? Dove è andata a
finire la fedeltà di Dio? Eppure c’erano stati anche due grandi re, Ezechia e
Giosia. A quale insostenibile prova Il Signore di Israele ha voluto sottoporre
il suo popolo? Profezia di che cosa questi libri? Lo vedremo.
Secondo Libro dei Re, cap. 19 -25 Il fuoco su Gerusalemme: deportati a
Babilonia con Enzo Bianchi domenica 19 giugno
Ascolta la puntata (audio)
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RAI RADIOTRE - "UOMINI E PROFETI" - "FEDI E MONDO":
Una intera
famiglia di Firenze, Roberto, Gabriella e
Costanza Ugolini, ha buttato nel lago di Van le chiavi della
propria casa ed è andata ad abitare nella Turchia dell’Est, vicino a lago Van,
quasi al confine con Georgia, Armenia, Azerbaigian, Iran, Iraq, per condividere
la povera esistenza quotidiana di bambini, donne, uomini che vivono
nell’indigenza, spesso nella provvisorietà di un’esistenza da profughi, nella
precarietà di chi non conosce il proprio domani. Eppure, la grande dignità di
ciascuno di loro, la profonda solidarietà tra chi non ha altro che la nuda
esistenza e l’amicizia, fa scoprire “riserve di senso” a chi viene dal ricco
Occidente, in cui gli oggetti inutili sembrano a volte soffocarci. La famiglia
Ugolini ci racconta il senso della loro esperienza, Mentre Yasemin
Taşkin riflette con noi sulla nuova situazione che si è creata in
Turchia dopo le elezioni.
Turchia orientale: condividere inverni con Yasemin
Taşkin, Roberto Ugolini, Gabriella Ugolini, Costanza
Ugolini sabato 18
giugno 2011
Ascolta la puntata (audio)
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La Bibbia in un
frammento
"Per me il vivere è Cristo e il morire un guadagno."
(Filippesi 1,21)
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(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Nella domenica dopo Pentecoste i cristiani
d’occidente celebrano il mistero della Tri-unità di Dio, del Dio uno e tre volte
santo. Dio è una comunione d’amore tra Padre, Figlio e Spirito santo, comunione
che non rimane chiusa in sé ma che si apre a noi uomini, chiamati ad accogliere
e a rispondere a tale amore...
Trinità
Le tre letture bibliche orientano l’odierna
celebrazione della Triunità divina verso la contemplazione del Dio estroverso,
del Dio che si comunica all’uomo, del Dio il cui amore è per il mondo, insomma
del Deus pro nobis. Del resto, il dogma trinitario non è altro che “lo sforzo
ostinato di andare sino in fondo all’affermazione giovannea per cui ‘Dio è
amore’ (1Gv 4,8)” (Rémi Brague)...
Il Dio trinitario è il Dio che non sta
senza l’uomo. E l’uomo, situandosi per fede in Cristo e lasciandosi guidare
dallo Spirito abita l’agape, l’amore, e così conosce la comunione con Dio. Con
il Dio che è amore. L’agape, infatti, è il cuore della vita trinitaria.
Santissima Trinità
L’icona della Trinità: Dio Ha
visitato il Suo popolo (pdf)
Preghiera
contemplativa della beata Elisabetta della Trinità, carmelitana. Per chi crede
che l'infinito Amore-comunione sia il destino di ogni uomo e per coloro che
hanno nel cuore l'inquietudine della ricerca...
Video: Elevazione alla
Trinità
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... Di fatto oggi Medjugorje, benché non possa essere definito
ufficialmente un santuario «mariano», è uno dei luoghi-simbolo della venerazione
alla Madonna come Lourdes e Fatima. Sono migliaia i casi di guarigioni
inspiegabili e di conversioni repentine. E le folle che giungono qui sono
davvero impressionanti. Si parla di 30 milioni di pellegrini in questi
trent’anni...
Medjugorje, un mistero lungo
30 anni
Un fenomeno «ecclesiale» davanti al quale «sia i
teologi che i fedeli sono chiamati a non rimanere passivi» perché la decisione
finale sull’autenticità delle presunte apparizioni sia il frutto di un
«discernimento condiviso da tutti». Per padre Stefano De Fiores, mariologo della
Pontificia facoltà teologica Marianum, ciò che da 30 anni accade a Medjugorje ha
assunto un’importanza tale da non poter lasciare indifferenti. Testimonianza ne
è il fatto che il Papa ha voluto «avocare a sé, con l’aiuto di una Commissione
internazionale, la decisione ufficiale sulla veridicità delle "visioni" e dei
messaggi».
De Fiores: un fenomeno che
chiede discernimento
... Ero tra i primi a giungere in quel
luogo aspro e remoto, dal nome significativo: Medjugorje, in mezzo ai monti. Dal
passaparola più che dai media, che davano solo poche e imprecise notizie, avevo
saputo che un gruppo di giovanissimi affermava di «vedere la Gospa», la Signora,
la Madonna...
Trent'anni sono passati da quel giugno 1981
in cui tutto ebbe inizio...
Quei dialoghi con la Madonna
Il dilemma di Medjugorje di Vittorio Messori
30 anni fa iniziano le controverse
apparizioni a Medjugorje, villaggio della Bosnia Erzegovina. Da allora milioni
di pellegrini si sono recati in questo piccolo paese dell'ex Jugoslavia. Mentre
sono in molti a parlare di miracoli e conversioni gli scienziati e la chiesa si
dividono tra favorevoli e contrari. Questa puntata su RAINEWS24 riscostruisce le
vicende e le storie su Medjugorje.
video: I misteri di
Medjugorje.
Sabato 25 Giugno Medjugorje celebrerà
il 30° Anniversario delle apparizioni della Madonna. La vigilia, Venerdì 24
Giugno, alle ore 6:00 del mattino inizierà la tradizionale Marcia della pace
internazionale...
Il 30° Anniversario delle
apparizioni della Madonna a Medjugorje
Per saperne di
più:
Il dossier scientifico su
Medjugorje
Video RAIDUE
La storia siamo noi - I segreti di Medjugorje
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6ª
Giornata per la Salvaguardia del creato - 1 settembre 2011 - "In una terra
ospitale, educhiamo all'accoglienza"
Una “occasione di un’ulteriore immersione nella storia, per ritrovare le
radici della solidarietà, partendo da Dio, che creò l’uomo a sua immagine e
somiglianza, con il mandato di fare della terra un giardino accogliente, che
rispecchi il cielo e prolunghi l’opera della creazione”: con queste parole la
Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la
pace, e la Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo, presentano
congiuntamente il Messaggio per la 6ª Giornata per la salvaguardia del creato,
che verrà celebrata il 1° settembre. I vescovi italiani propongono ai fedeli di
riflettere sul tema “In una terra ospitale, educhiamo all’accoglienza”, unendo
due concetti: la tutela dell’ambiente e la solidarietà umana.
La Cei: custodendo il Creato si
impara l’accoglienza
Il tema della 6ª Giornata per la
salvaguardia del creato è assai significativo nel contesto del dibattito
ecclesiale e culturale odierno. Esso si articola in quattro punti, in continuità
con l’argomento trattato l’anno passato, Custodire il creato, per coltivare la
pace, nella linea degli Orientamenti pastorali dell’Episcopato italiano per il
decennio corrente: «La comunità cristiana offre il suo contributo e sollecita
quello di tutti perché la società diventi sempre più terreno favorevole
all’educazione. Favorendo condizioni e stili di vita sani e rispettosi dei
valori, è possibile promuovere lo sviluppo integrale della persona, educare
all’accoglienza dell’altro e al discernimento della verità, alla solidarietà e
al senso della festa, alla sobrietà e alla custodia del creato, alla mondialità
e alla pace, alla legalità, alla responsabilità etica nell’economia e all’uso
saggio delle tecnologie» (Educare alla vita buona del Vangelo, n. 50).
Nella pagina del sito della CEI si trovano anche:
- Messaggio dei vescovi
- Sussidio 6ª Giornata 2011
- FOCUS per approfondimento
- Cosa fare?
- Per approfondire
- In rete
- Celebrazione della Parola
- Manifesto Giornata Creato
2011.pdf
6ª Giornata per la Salvaguardia
del creato - 1 settembre 2011 "In una terra ospitale, educhiamo
all'accoglienza"
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«Gloria a Dio e pace sulla terra»: il tema
della Convocazione ecumenica internazionale sulla pace (Iepc), decisa dal
Consiglio ecumenico delle Chiese e svoltasi a Kingston, in Giamaica, dal 17 al
25 maggio, è stato modulato in diversificati e non facilmente riassumibili modi
dai mille rappresentanti delle Chiese convenuti ai Caraibi; ma, volendo
sintetizzare il senso del grande incontro così come condensato nel messaggio
finale, si potrebbe tradurlo così: «Non esiste guerra giusta, esiste solo pace
giusta».
Giusta è solo la pace. A
Kingston il movimento ecumenico dice no ad ogni guerra
(…). Da ovunque veniate, qualsiasi sia la
vostra tradizione religiosa, che siate ortodossi, cattolici, protestanti o
carismatici, evangelici liberi o liberali, conservatori o radicali, tutti siamo
qui perché vogliamo essere amici di Gesù, rabbino, profeta e più che profeta. A
ognuno di noi dice: «Voi siete miei amici, se farete ciò che vi comando… Questo
il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi».
Qualcuno da qualche parte è escluso da questo amore? Questa la risposta che Gesù
ha dato ai suoi amici: «Avete udito che fu detto: “Ama il prossimo tuo e odia il
tuo nemico”. Io però vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi
perseguitano». Così parlò, visse e morì l’Uomo in cui vediamo il volto di Dio
(…).
Riuniti a Kingston da ogni angolo della
terra, Gesù parla ora, a tutti noi, campione piccolo ma rappresentativo del suo
popolo santificato. Vogliamo ascoltarlo?...
L’UNICA VITTORIA POSSIBILE
Carissime, carissimi, vi scriviamo qui
l'introduzione della recente pubblicazione del Cipax con la traduzione del
Documento preparatorio alla "Convocazione internazionale ecumenica sulla pace"
decisa dal Consiglio ecumenico delle Chiese per il maggio 2011 in Giamaica. E'
un testo importante ed impegnativo...
Pace giusta
Messaggio finale della Convocazione
ecumenica internazionale per la pace (Kingston 17-25/5/2011)
Gloria a Dio e pace sulla terra
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CHIESA
E SOCIETA'
/
interventi
ed opinioni |
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Gad Lerner intervista l'arcivescovo di Milano
Dionigi Tettamanzi
Tettamanzi: chi mi succederà colga la sfida
dell´integrazione. Sobrietà e solidarietà sono parole che mi sono care. Sono
parte della tradizione delle nostre terre e decisive per il futuro della
città.
"Che errore definirmi l'imam di
Milano la mia unica colpa è cercare il dialogo"
Paradossale - che poi diventi realtà è un’altra
cosa - è la notizia uscita prepotentemente dopo la vittoria di Pisapia
sull’eventuale nomina a cardinale di Milano di Angelo Scola
Il nuovo cardinale di Milano: un “esperto in Umanità”.
Pretendiamo troppo?
Sembra proprio che la partita dei futuri
equilibri politico-ecclesiali si giochi in gran parte a Milano.
A Milano molti cattolici, dal
vertice alla base, hanno partecipato al
cambiamento
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È
imminente la nomina dell'attuale patriarca di Venezia ad arcivescovo
della sua diocesi natale. Storia e ritratto di un uomo cresciuto alla
scuola di due grandi maestri: Giussani e Ratzinger
Ritornare come arcivescovo e cardinale a Milano, nella stessa
arcidiocesi che quarant'anni fa neppure l'aveva voluto ordinare prete,
è una bella rivincita per Angelo Scola.
Fosse stata decisa collegialmente, dall'alto clero e dai maggiorenti
del laicato milanese, la sua nomina non sarebbe mai passata. Men che
meno se Benedetto XVI avesse dato retta al suo segretario di stato, il
cardinale Tarcisio Bertone. Il mite Joseph Ratzinger è stato su questo
inflessibile. Un nome, un solo nome, il papa aveva in mente per la
diocesi più grande e più prestigiosa del mondo. E l'ha tenuto fermo
contro ogni opposizione.
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Il Vangelo che abbiamo
ricevuto
Uno spazio libero di comunione, confronto e
ricerca sinodale
«Ma voi non così»
(Luca 22, 25)
4° incontro
nazionale
ROMA - 17-18 Settembre 2011 - Domus Pacis - Via di Torre Rossa,
94
Alle amiche e agli
amici interessati a continuare l’esperienza di comunione e dialogo de “Il
vangelo che abbiamo ricevuto”
Può forse sembrare “stravagante”,
vagante fuori, fuori dalla realtà, che dei credenti, pur sentendosi
inestricabilmente compagni di viaggio delle donne e degli uomini del nostro
tempo, pur avendo amici tra non credenti o diversamente credenti - e dunque
partecipi con loro delle fatiche e delle gioie, dei drammi e delle attese che
segnano questa nostra stagione - diano come tema al loro convenire quello
dell’eucaristia.
Qualcuno dall’esterno potrebbe giudicarlo
un tema privato, che soffre una sorta di soffocamento nei confini della chiesa,
un restringersi dentro celebrazioni di una liturgia che vede oggi un convenire
di pochi. Non c’è altro, altro di più urgente, all’interno della chiesa e della
società, su cui confrontarci? Non sono altri i nodi da esplorare, civili,
politici, ecclesiali? Non corriamo forse il pericolo di essere fuori dalla
storia?
La domanda ci inquieta. Se non altro perché
svela drammaticamente, impietosamente, quale immagine di rito, al pronunciarsi
della parola “eucaristia”, oggi si accenda in non poche donne e uomini del
nostro tempo. Ci chiediamo che cosa ci ha portato a questa deriva che sembra
suggerire l’immagine della privatezza, dell’esclusività, della non contiguità,
della ininfluenza del rito sulla vita.
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Pierluigi
Di Piazza “Fuori dal Tempio”
A Zugliano, un paesino alla periferia sud di Udine, c’è un sacerdote
che, a buon diritto, può essere considerato un esponente locale della Teologia
della Liberazione.
Don Pierluigi Di Piazza è un friulano della
Carnia. Gente schiva, montanari di poche parole, molto concreti. Da alcuni anni
ha costruito, partendo da una mirabile iniziativa di “economia solidale e
sociale”, un centro di accoglienza che ha voluto dedicare ad Ernesto Balducci,
anch’egli testimone della liberazione evangelica. «Non è stata una dedica
formale – afferma lo stesso don Pierluigi – ma l’assunzione dell’impegno di
accoglierne il messaggio, le intuizioni, le prospettive».
“Fuori dal Tempio”
Pierluigi Di Piazza: 35 anni dalla parte dei più
deboli
Video: Storia del Centro di accoglienza Balducci (interviste ai volontari e a Don Di
Piazza)
Seguo con attenzione le
interviste con esponenti di punta o di frontiera del mondo cattolico pubblicate
su “Vita Nuova”. Con particolare interesse ho letto l’intervista a
don Pierluigi Di Piazza, la cui opera ho conosciuto direttamente già molti anni
fa e che tuttora ammiro. Ma alcune sue affermazioni mi hanno lasciato perplesso
sia per il loro contenuto sia per un atteggiamento di scontato e rassegnato
dissenso con la Chiesa.
Lettera su don Pierluigi Di
Piazza
Per saperne di più dell'ultimo libro di Pierluigi Di
Piazza
FUORI DAL TEMPIO - La
Chiesa al servizio dell'umanità
In
occasione dell’uscita del suo ultimo libro Fuori dal tempio (Laterza, 2011),
abbiamo incontrato don Pierluigi Di Piazza, il sacerdote friulano fondatore e
animatore dal 1992 del Centro di accoglienza e di cultura della solidarietà
“Ernesto Balducci” di Zugliano (Ud).
Fuori dal
tempio
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Ruolo e
compito dei cattolici e dei loro valori nel tempo presente
... La consapevolezza della sfida che si propone nel tempo presente è, dunque,
emersa. Serve di saper rispondere con una preparazione e un’azione adeguate, se
non si vuole che la chiamata a «una nuova generazione di cattolici» impegnati
nella sfera pubblica non rimanga, alla fine, un grido nel deserto.
Tre dei più acuti analisti
della società italiana, il laico Luca Ricolfi e i cattolici Giuseppe De
Rita e Luca Diotallevi, hanno fornito dell’esito dei referendum
sull’acqua un giudizio molto critico.
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POLITICA
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Almeno 15 mila persone hanno affollato il
prato del parco di Villa Angeletti, prima periferia di Bologna per assistere a
“Signori entra il lavoro. Tutti in piedi”.
La manifestazione è stata organizzata da
Michele Santoro e lo staff di Annozero in collaborazione con la Fiom per i 110
anni di attività del sindacato ed ha ottenuto sulla rete un grandissimo
successo, grazie anche alla potenza dei social network, che hanno unito
virtualmente migliaia di spettatori.
Visita il sito “Tutti in
piedi”
Guarda i video di:
- Roberto Benigni: "Voi
siete l'Italia migliore"
- Antonio Ingroia, grande magistrato
siciliano
- La
precaria Maurizia Russo Sperna a Brunetta:
- ''Io
rappresento il fallimento della sua innovazione''
- Marco Travaglio: prima
parte
- Marco Travaglio:
seconda parte
- Elisa
Anzaldo giornalista rai, sul tg di Minzolini
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Ospiti di Gad Lerner: Luigi De Magistris, Paolo Limonta, Andrea
Gibelli, Gilberto Oneto, Massimo Mucchetti, Gianluigi Nuzzi
Con la puntata numero 39 Ballarò chiude una stagione, la nona, in cui
il programma ha battuto il proprio record di ascolto con un eccezionale 16,99 di
share medio e quasi cinque milioni di spettatori. Maurizio Crozza, oltre alla consueta copertina
satirica, è protagonista di una divertente sorpresa nel corso della serata.
Si è parlato dell’Italia che si scopre appesa a Pontida e che attende
l'ennesima verifica di Silvio Berlusconi domani in parlamento. mentre
l’Europa trema davanti alla crisi greca. Tra gli ospiti di Giovanni
Floris, oltre a un intervento di Giuliano Amato, il ministro del
lavoro Maurizio Sacconi, la presidente dei senatori del PD Anna
Finocchiaro, il sindaco di Verona Flavio Tosi della Lega Nord, il
sindaco di Firenze Matteo Renzi del PD, l’imprenditrice Luisa
Todini, il vicedirettore di Repubblica Massimo Giannini, il
presidente di Rcs libri Paolo Mieli, il presidente della Ipsos Nando
Pagnoncelli.
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(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
Le analisi dell´esito del voto sono un indicatore non meno interessante del
risultato del voto. Prendiamo come caso esemplare il modo con il quale leader
politici e commentatori di area centro-destra hanno descritto i cittadini che
hanno reso possibile il quorum e poi la sconfitta delle leggi passate da questa
maggioranza: "arrabbiati", "terrorizzati", "emotivi". Aggettivi che parlano di
attori irrazionali...
Alla fine dei conti, dunque, pare che gli emotivi, gli irrazionali e gli
impauriti siano da cercarsi fuori dalla cittadinanza ordinaria, la quale ha
dimostrato di essere molto politica perché ha identificato la politica con
riflessioni su ciò che è giusto e conveniente per la società tutta. Ha
dimostrato di sapere che cosa significa avere autorità democratica: saper dire
Sì e No ragionando con la propria testa, senza obbedire. La lunga stagione delle
docilità sembra proprio finita.
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... Alla crisi non si
risponde solo imponendo la cinghia più stretta, e instillando nel
popolo paure incongrue. Si risponde con la trasparenza d'informazioni:
sulle tasse che non si possono abbassare, sul calo demografico che solo
l'immigrazione frenerà, sugli ingredienti della crescita che sono la
giustizia, la legalità, il merito, il prezzo che possono pagare i più
fortunati e ricchi...
"Primopiano" del n. 26 di Famiglia Cristiana
Un ministro, in una manifestazione pubblica, si è permesso di definire
i precari «la parte peggiore d’Italia». Frase, a dir poco, infelice.
Come la penosa giustificazione che ne è seguita. Preoccupa che un
membro del Governo offenda così una delle fasce sociali più sofferenti
del Paese. È assurdo.
Come muoversi nell'Italia del si che ha detto no
Da questa tornata referendaria ho imparato dieci cose da tenere a mente per le sfide che verranno...
Bisogna impedire in fretta di far sapere agli italiani non tanto di eventuali
scandali ma cosa pensano davvero parlamentari e ministri. Dobbiamo credere che
regni ancora l’armonia, per farlo è necessario chiudere al più presto porte e
finestre affinché la rissa si svolga tutta tra le porte di casa. L’urgenza
adesso è quella di rimettere in piedi la Grande Recita, i problemi veri possono
aspettare ancora un giro.
Alcuni conservano solo il simbolo, eppure continuano a
incassare milioni di euro dallo Stato. Colpa della Legge mille proroghe
del 2006, che garantisce il finanziamento anche ai partiti 'fantasma'
Regina Cæli - 19 giugno 2011
Udienza
- 22 giugno 2011
Visita Pastorale alla
Diocesi di San Marino-Montefeltro (19 giugno 2011)
Omelia Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo (23 giugno
2011)
OPINIONI E COMMENTI
Nella grande disputa che si è riaccesa su come interpretare i
cambiamenti del magistero della Chiesa nella storia, con una speciale
attenzione alla svolta del Concilio Vaticano II, i sostenitori
entusiasti della "rottura" hanno finora taciuto.
La tesi da essi sostenuta è che il Concilio, nella sua volontà di
ritornare alle "origini", ha rotto con elementi importanti della
tradizione della Chiesa del secondo millennio, in particolare col
modello occidentale di Chiesa e di papato prodotto dal Concilio di
Trento e prima ancora dalla riforma gregoriana del secolo XI.
L'intervento pubblicato più sotto interrompe il loro silenzio ed entra in pieno in questa rilettura della storia.
Ne è autore il professor Enrico Morini, uno storico che insegna
all'università di Bologna, la città che ha dato il nome alla "scuola"
che rappresenta la punta più avanzata, in chiave progressista,
dell'interpretazione del Concilio Vaticano II come "rottura" rispetto a
una parte della tradizione.
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1)
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2) Il
servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:
http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm
3) Il servizio omelia di P.
Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm
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