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Il 2 febbraio 2010
é nato il Blog di Tempo Perso
PIETRE VIVE
che viene aggiornato quotidianamente
e mette così a disposizione in modo facile e veloce
una o più notizie
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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale
"QUELLI DELLA VIA"
NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
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Lo speciale del CORRIERE
I rischi dell'"industria della solidarietà" all'opera per la crisi alimentare in Corno d'Africa.
Un flusso enorme di persone continua
a raggiungere il Kenya e i campi profughi di Dadaab, che ad oggi
accolgono 420 mila persone. L’Unhcr tenta di diminuire gli arrivi
intervenendo anche nelle regioni somale amministrate dal movimento
islamista Al Shabaab. L’intervista a Bruno Geddo, responsabile
dell’Unhcr per la Somalia
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Per sostenere gli interventi in corso si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite
C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale: “Carestia Corno d’Africa 2011”.
Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:
ƒ UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119
ƒ Banca Prossima, via Aurelia 796, Roma - Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474
ƒ Intesa Sanpaolo, via Aurelia 396/A, Roma – Iban: IT 95 M 03069 05098 100000005384
ƒ Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113
ƒ CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001 (orario d’ufficio)
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Approfondimento della rubrica
"Agenda del Mondo" della RAI, trasmessa il 21 agosto 2011 sulle
condizioni di vita dei bambini in Perù. In un contesto sociale di
grande povertà, i bambini sono costretti a lavorare dedicandosi alla
fabbricazione artigianale di mattoni e alla raccolta e selezione dei
rifiuti oppure vengono lasciati soli. ...
IL VIDEO: "Agenda del Mondo" - 21 agosto 2011
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I nuovi schiavi
A scuola studiamo che la
schiavitù è stata abolita nella seconda metà dell’Ottocento e ci sembra
assurdo che solo duecento anni fa un essere umano poteva essere
proprietà di un altro essere umano. Ma che succede nella realtà? Esiste
ancora la schiavitù? O peggio, una nuova forma più insidiosa di
schiavitù, che si realizza attraverso la negazione dei diritti
fondamentali e il rispetto per la persona umana.
Tre storie raccontano i nuovi schiavi:
- "Miss Lagos", detta così per la sua bellezza, una piccola regina ridotta in schiavitù nell’inferno della prostituzione,
- Aboubakar venuto dal Mali a lavorare in Puglia e massacrato di botte per aver preteso il giusto salario,
- James,
ghanese che ha attraversato il deserto, la Libia, ed è sopravvissuto
alla pericolosissima traversata via mare fino all’Italia per arrivare a
Rosarno in Calabria, dove è stato aggredito, malmenato e lasciato mezzo
morto in un campo.
Guarda:
Video Rai.TV - Doc 3 - 2011 - Schiavi - Doc 3
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Crisi mondiale/esportazione militare
Nonostante la crisi mondiale,
l’esportazione militare regge. Dati, numeri, partner e paesi coinvolti
nel commercio italiano di armamenti.
Eppure, un cambiamento di rotta è possibile.
L’anello forte
La crisi economica, lo
abbiamo già detto in altre occasioni, sta iniziando a farsi sentire
anche sui capitoli di spesa pubblici legati alla struttura militare che
sono tradizionalmente i più "intoccabili" per gli Stati. Paesi
importanti (e da sempre "big spenders" nell'ambito della difesa) come
Gran Bretagna, Germania e Francia hanno da alcuni mesi annunciato
grossi tagli nel settore, così come si apprestano a fare in maniera
pesante gli stessi USA sotto la Presidenza Obama.
come cambieranno le spese militari nel mondo
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10 ragioni per tagliare la spesa militare
Flavio
Lotti, coordinatore della Tavola della pace, entra nel merito definendo
il nostro sistema militare «anacronistico, insostenibile e inutilmente
offensivo». E invita alla mobilitazione il 25 settembre: da Perugia ad
Assisi.
«Non è un discorso ideologico ma decisamente pragmatico. Non è un
problema di coscienza ma di utilità pubblica. È venuto il tempo di
tagliare e rivedere completamente la nostra spesa militare. È giusto
continuare a spendere in questo modo almeno 24 miliardi di euro
all'anno? Ce lo possiamo permettere? È questo il modo migliore per
garantire la nostra sicurezza? Oppure ce ne sono altri?10 ragioni per
tagliare la spesa militare
10 ragioni per tagliare la spesa militare
Tempo di crisi e di tagli. Si
cerca di ridurre in ogni direzione tranne che nella difesa e nelle
armi. E questa la critica del padre comboniano padre Alessandro
Zanotelli che lancia l’allarme sul fiorente commercio della guerra.
Padre Zanotelli: «Sulle armi non si taglia mai»
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(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
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La
Commissione Bilancio ha
concluso ieri sera i propri lavori, ignorando gli appelli delle persone
con disabilità: nel silenzio pressoché generale sono confermati i
40 miliardi di tagli previsti dalla “riforma” assistenziale e
fiscale.
La stretta economica: anche invalidi e disabili nel mirino. E scatta la protesta
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L’impianto dei diritti umani
vince su tutto, e su tutto vince la vita. Noi questa regola di civiltà
ce l’abbiamo scritta chiara, e non solo nella tradizione, nella
Costituzione, nella coscienza. Non solo nei trattati e nelle
convenzioni internazionali sui rifugiati, sui richiedenti asilo. Ce
l’abbiamo scritta per espresso nell’art. 17 di una legge del 1998
(n.40), che testualmente sancisce il divieto assoluto di espulsione o
di respingimento «verso uno Stato in cui lo straniero possa essere
oggetto di persecuzione per motivi di razza, di sesso, di lingua, di
cittadinanza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni
personali o sociali».
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
"Nella scuola entri l'educazione alla solidarietà" di Bruno Forte
«Bello spettacolo quello di
Madrid invasa da centinaia di migliaia di giovani venuti dai cinque
continenti per assistere alla Giornata mondiale della gioventù,
presieduta da Benedetto XVI, che per diversi giorni ha trasformato la
capitale spagnola in un'affollata Torre di Babele... »
... È a partire da queste
considerazioni del premio Nobel peruviano che vorrei proporre alcune
riflessioni dedicate soprattutto ai ragazzi e ai giovani che iniziano
in questi giorni il nuovo anno scolastico. Non è difficile ritenere che
essi avvertano in maniera più o meno consapevole la grave situazione di
difficoltà che sta attraversando il nostro Paese, insieme peraltro
all'intero Occidente. La crisi annunciatasi tre anni fa ha mostrato
progressivamente i suoi effetti drammatici sul mondo del lavoro e sulla
vita quotidiana delle nostre famiglie: la menzogna che aveva indotto
molti a ritenere equivalenti l'economia reale e quella virtuale dei
giochi finanziari, ha prodotto conseguenze devastanti in Paesi, la cui
stabilità era finora ritenuta immune da rischi, e si fa sentire da noi
nel settore produttivo e dell'occupazione, nella fatica di molte
famiglie a tirare avanti fino alla fine del mese, nei provvedimenti da
"lacrime e sangue" di cui chi governa dovrà farsi carico, con la
speranza che - fra tanti sconcertanti tentennamenti - sia salvaguardata
al massimo l'equità e l'attenzione ai più deboli...
Nella scuola entri l'educazione alla solidarietà di Bruno Forte
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L’1 settembre di ogni anno è il
primo giorno per i docenti italiani, che sono troppi, per i bidelli che
sono più dei carabinieri, e per il personale amministrativo, quello che
in Presidenza si affanna tra iscrizioni, certificati e circolari,
troppi anche loro. Dovevo scriverne di quel primo giorno…non ce l’ho
fatta. L’ho mantenuto un “fatto privato”. Il primo collegio dei
docenti, il nuovo preside, l’inizio della programmazione, i compiti
assegnati, i nuovi colleghi (precari), i vecchi colleghi (precari
anch’essi con minore consapevolezza)…Un rito che si ripete ogni anno
e..però… vedo intorno a me visi sempre più rassegnati e già stanchi.
Leggo la nausea, se mai si potesse leggere.
Una ministra con pettinatura nuova di zecca lancia numeri come al
lotto, forse se li è sognati stanotte, un paese intero le dà credito,
persino a sinistra, nell’accogliere quei numeri falsati, per
raccontarci tra le righe che “tutto è a posto, tutto è in ordine e
l’anno scolastico inizierà regolarmente e mai come oggi è andata così
bene”. Magia dei numeri...
Quest'anno,
per la prima volta, i docenti possono cercare una cattedra in tutte le
province italiane. Così 30 mila insegnanti del sud si sono inseriti
nelle graduatorie al nord. Risultato: litigi, ricorsi, casino totale
Proteste,
polemiche e scioperi. L'era Gelmini si apre nel caos. Eppure
statistiche e storie dimostrano che il degrado si può evitare. Con prof
più giovani, nuove tecnologie e meno noia
Un semplice e chiaro. Con un appello e la possibilità di sottoscriverlo. Parte da qui una battaglia di civiltà, dall’indirizzo www.appellogiovani.it.
Il titolo: «L’Italia è un Paese per vecchi? Il "Decreto Gelmini" chiude
ai giovani l’accesso all’abilitazione all’insegnamento». Si tratta di
una pacata ma ferma mobilitazione che, nelle intenzioni dei promotori -
Coordinamento liste per il diritto allo studio (Clds) in testa - vuole
difendere le giovani generazioni, il futuro della scuola, quello
dell’università e dunque il futuro del Paese. Come?..
Attenzione
all’appello, «comprensione per la preoccupazione», ma anche «certezza
di aver operato per salvaguardare i diritti di tutti: precari e giovani
aspiranti docenti». E soprattutto «di non aver mentito ai giovani sulla
reale situazione, cioè nessuna certezza sul posto di lavoro».
All’indomani della pubblicazione su Avvenire dell’appello
pubblico «in difesa delle giovani generazioni, del futuro della scuola,
dell’università e del nostro Paese», il ministro della Pubblica
Istruzione Mariastella Gelmini decide di dare una risposta pubblica
alla questione sollevata.
Comincia
un nuovo anno, ma i problemi sono sempre gli stessi. Tagli agli
istituti pubblici, docenti poco motivati, studenti abbandonati a sé
stessi. E mentre aumenta la divisione fra tecnici e licei d'élite, gli
insegnanti statali si preparano a un anno di battaglie
Le inchieste di REPUBBLICA
Dopo la denuncia di Re- Le Inchieste, avviata una verifica per
individuare i responsabili della fuga di notizie. Gli inquirenti:
"Qualcuno ha violato il segreto d'ufficio, questo avrebbe arrecato un
ingiusto vantaggio sugli altri concorrenti"
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Radio Padania,
ascoltata con pazienza e costanza, rivela il vero volto del Carroccio:
qui deputati e senatori, sindaci ed elettori danno libero sfogo ai loro
pensieri più profondi. Una profondità non già d’animo, quanto di
pancia. E pancia è spesso troppo lontana dal cervello. Avviene così che
il leghista Alberto Torazzi attacca i magistrati del sud dai microfoni
dell’emittente padana
TRACCE DI
SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI
Credevamo che lo sviluppo
scientifico, sociale, economico, un certo benessere diffuso ci avesse
emancipati dalla paura, e invece si constata quotidianamente che essa,
anche se facciamo fatica a dircelo, condiziona la vita. Rimane al
fondo, come realtà strisciante, dissimulata, ma, quanto meno ce
l’aspettiamo, essa affiora e condiziona l’orientamento della vita e le
scelte concrete. Essa è connessa all’intimo dell’uomo, ognuno porta in
se stesso la paura radicale della contingenza e della morte. Sì, si ha
paura di morire e quindi della malattia, della stessa vecchiaia e delle
rughe. Si ha paura del futuro per la precarietà del lavoro e per il
rischio di rimanere disoccupati. Si ha paura nel mondo degli affetti
per la fragilità umana che accompagna le scelte. Si ha paura dell’altro
perché potrebbe intaccare i nostri orizzonti, i nostri interessi, i
nostri privilegi...
Questo l'incipit dell'Editoriale di Horeb,
Quaderni di riflessione e formazione per quanti desiderano coltivare una
spiritualità che assuma e valorizzi il quotidiano.
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Estratto della relazione
"Preghiera e speranza" di Alberto Neglia tenuta il 4 agosto 2011 nell'ambito
della SETTIMANA DI SPIRITUALITÀ - ESTATE 2011 - “IL CORAGGIO
DI SPERARE OGGI” promossa dalla Fraternità Carmelitana di
Pozzo di Gotto (ME)
Anticipazione in attesa del video integrale.
Video
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Estratto della relazione
"Preghiera e speranza" di Alberto Neglia tenuta il 4 agosto 2011 nell'ambito
della SETTIMANA DI SPIRITUALITÀ - ESTATE 2011 - “IL CORAGGIO
DI SPERARE OGGI” promossa dalla Fraternità Carmelitana di
Pozzo di Gotto (ME)
Anticipazione in attesa del video integrale.
Video
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"Preghiera e speranza" di p. Alberto Neglia (video)
"Preghiera e speranza"
di p. Alberto Neglia
Video della relazione integrale tenuta il 4 agosto 2011 nell'ambito
della Settimana di Spiritualità - Estate 2011 - "IL CORAGGIO DI
SPERARE OGGI" promossa dalla Fraternità Carmelitana di Pozzo di
Gotto (ME).
GUARDA IL VIDEO
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(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
Questa
è la storia di Giulia Gabrieli, 14 anni, malata di tumore. Sappiate fin
da subito che Giulia ce l'ha fatta. È vero, non è guarita: è morta la
sera del 19 agosto, a casa sua...
per chi volesse approfondire e leggere anche la storia di Chiara Badano proponiamo il post:
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"... La correzione fraterna richiede
un profondo senso di fede... Il testo non dice: “Se tuo fratello ha
peccato contro di te”. In quel caso, rivelerà Gesù, vi è il perdono
senza misura (cf. Mt 18,21-22). La maturità di fede consiste nel
sentirsi feriti dal peccato in quanto tale, non soltanto dall’offesa
personale. La correzione fraterna si oppone al silenzio complice, alla
pigrizia di chi non vuole inimicarsi l’altro, ai meccanismi di
autogiustificazione sempre pronti a trovare buoni motivi per non
intervenire e non denunciare il male là dove è commesso. A livello
ecclesiale la correzione corrisponde a una parola audace e profetica
pronunciata a qualunque prezzo, perché di mezzo c’è il Vangelo..."
(LUCIANO MANICARDI Comunità di Bose)
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In due domeniche di agosto, in
due diversi luoghi, il professor Pietro De Marco ha ascoltato due
omelie tipiche di quel cattolicesimo colto, postmoderno, che va per la
maggiore in alcune chiese e monasteri.
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Nella tradizione della Chiesa
indivisa, le Scritture sante e la Parola di Dio in esse contenuta sono
sempre state la fonte viva della vita spirituale del credente. Nella
tradizione delle Chiese d’Oriente, la lettura della Bibbia è sempre una
lettura nello Spirito, e quindi anche nella comunità dei credenti
radunata dallo stesso Spirito, in unità vivente tra adempimento dei
comandamenti, preghiera e rendimento di grazie nella liturgia.
Il XIX Convegno ecumenico
internazionale di spiritualità ortodossa (Bose, 7-10 settembre 2011),
che raccoglie alcuni tra i maggiori biblisti e i più autorevoli
esponenti delle diverse Chiese ortodosse, desidera mettere a tema
questa essenziale unità di Scrittura santa ed esegesi nello Spirito,
Parola di Dio e vita spirituale, realizzata in forme e modi diversi tra
Oriente e Occidente, ma con una forte convergenza sulla realtà
pneumatica della Scrittura.
Senza pretendere di esaurire
tutta la ricchezza di questa tradizione, il convegno intende
concentrarsi su tre momenti principali. Un primo momento sarà dedicato
alle ermeneutiche della Bibbia elaborate dai padri della Chiesa; un
secondo aspetto approfondirà la dimensione ecclesiale della Parola di
Dio. Si rifletterà non solo sulla tradizione del passato, ma anche
sull’oggi delle diverse chiese: dalla celebrazione liturgica
all’importanza della Bibbia per la teologia ortodossa, dal rapporto tra
esegesi storico-critica e lettura ecclesiale della Bibbia a quello tra
esegesi e vita spirituale. Il terzo momento esplora la realtà della
presenza della Scrittura nella vita dei credenti, grazie anche alla
testimonianza del monachesimo contemporaneo: come la Scrittura plasma
la vita spirituale? Come ispira le decisioni (personali/comunitarie)?
Come la Scrittura interroga la vita? Come la vita interroga la
Scrittura?
Comunicato stampa
Leggi anche:
Programma dei giorni
Progetto e comitato scientifico
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
“Signore
da chi andremo? L’Eucaristia per la vita quotidiana” - XXV Congresso
Eucaristico Nazionale - Ancona 3 /11 settembre 2011.
"Il
Congresso Eucaristico è un convenire di popolo, quindi un appuntamento
a cui tutti sono invitati, non semplicemente a guardare, ma a
partecipare.
Attorno all’Eucaristia noi elaboriamo un progetto caratterizzato da 3
C: le Celebrazioni, che si terranno sul territorio della Metropolia; la
Carità, che nasce dall’Eucaristia e che ci impegna a vivere la
fraternità, si tradurrà in due opere-segno; la Cultura, a partire dalla
mostra che inaugureremo sabato 3 settembre presso la Mole Vanvitelliana
di Ancona, con circa ottanta produzioni artistiche sul tema
dell’Eucaristia, provenienti anche dai Musei Vaticani; e domenica 4, a
sera, sarà invece la volta del concerto del «nostro» Maestro
Allevi" (Mons. Edoardo Menichelli)
(Fonte: Arcidiocesi di Ancona Osimo)
Ad Ancona l'apertura del Congresso eucaristico nazionale. Intervista con mons. Menichelli
video
Per approfondire:
- Il sito ufficiale del XXV Congresso Eucaristico Nazionale
- Il Dossier di Avvenire
Vedi anche il nostro precedente post:
Madrid e Ancona, unite dalla fede
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(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
Un popolo gioioso e desideroso
di testimoniare la propria fede si è radunato ad Ancona per il 25°
Congresso eucaristico. Gli interventi del cardinale Bagnasco e di
monsignor Crociata.
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Il
mondo sembra implodere, ingoiato nel grande gorgo creato dalle sue
stesse contraddizioni, e la Chiesa parla di Eucaristia. Nelle
cancellerie, ma anche in tutte le famiglie, si fanno e si rifanno conti
che non tornano mai, guardando preoccupati, talora disperati, a un
domani prossimo di frigoriferi mezzi vuoti e di bollette difficili e
persino impossibili da pagare, e ad Ancona ci viene ricordato di un
pane e di un vino che ogni giorno si fanno carne e sangue di un uomo,
il Figlio di Dio, e che ci sazieranno per sempre. Agli occhi di chi non
crede, e anche di chi magari crede ma se n’è dimenticato, non potrebbe
esserci una distanza maggiore tra "realtà" e "fede". Tra quelli che,
nel pensiero corrente, sono i "problemi concreti", contrapposti alle
"cose di chiesa". Un abisso paradossale. Perfino surreale, per qualcuno.
L'uomo come «bussola»
dell'agire sociale. È la visione che il cardinale Angelo Bagnasco,
presidente dei vescovi italiani, ha prospettato nell'omelia della Messa
che ha celebrato nel Duomo di Ancona, nell'ambito del XXV Congresso
Eucaristico Nazionale che domenica sarà concluso dal Papa.
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
«Grazie alle nostre gemelline
per avere fatto un pezzo di strada insieme. Tutti i figli sono un dono
meraviglioso. Sempre, anche quando hanno dei problemi. Bisogna
accoglierli, anche se una diagnosi prenatale può essere problematica.
Questo è il nostro messaggio, che vogliamo mandare a medici e
famiglie». Sono parole del papà e della mamma di Rebecca e Lucia...
La fede incrollabile dei genitori "Per noi sono state un dono"
L'ultimo saluto a Rebecca e
Lucia, le gemelline siamesi unite per il torace e l'addome, nate con un
unico cuore e un fegato lo scorso giugno e scomparse la sera di martedi
al Policlinico Sant'Orsola, è stato dell'arcivescovo di Bologna,
cardinal Carlo Caffarra che ha impartito una benedizione alle salme
delle due piccole e ha portato il suo conforto ai loro genitori.
L'addio di Caffarra alle gemelline "Due nuovi angeli in cielo"
Intervista a don Giovanni Nicolini
«Questa storia è diventata un
simbolo perché è stata caricata di sensazionalità e trattata con enfasi
quando è passata sotto i riflettori dei mezzi di comunicazione. Anche
per questo io non avrei voluto che si sapesse. Per un mese è stata
vissuta dai genitori in silenzio e quando tutto resta nella
riservatezza si svolge in modo molto più semplice»
"Troppo clamore, serviva da subito più silenzio" Don Nicolini e un dolore diventato mediatico (pdf)
La conclusione dolorosa e
annunciata della breve vita di Lucia e Rebecca, queste dieci settimane
di agonia senza speranza che sono state l´intera esistenza terrena
delle due gemelline siamesi, ci obbliga a rimeditare la tempesta di
opinioni e di sentimenti che ciascuno di noi ha provato.
Rispetto per una scelta impossibile
Finisce così,
nel più prevedibile e triste degli esiti la storia delle gemelline: una
vicenda terribile che a chi non urla parla della fragilità della
condizione umana, del mistero dell'esistenza e della luce —
troppa, tagliente — che la può d'improvviso illuminare proprio
quando la prova si fa più amara e dura. Su questa vicenda, prima di
riporla nell'ombra della pietas che anche in questo frangente
sembra sempre poca, si possono provare a fare tre sommesse
considerazioni.
Una luce tagliente (pdf)
Nessuno si faceva troppe
illusioni, ma che le piccole stessero combattendo rimaneva un fatto. E
ce n’era un altro, quasi incredibile e decisamente sorprendente per la
stessa équipe medica che lo registrava: se una andava in maggiore
sofferenza fisica, l’altra si faceva fisiologicamente carico di
entrambe, raddoppiando i suoi "sforzi" per compensare le momentanee
difficoltà della sorella. Fino all’altra sera, quando entrambe non ce
l’hanno più fatta.
La forza di Rebecca e Lucia: una vita in pochi mesi
Nel sorridere alle due piccole
vite che hanno lasciato questa terra, e abbracciare il dolore dei loro
genitori, sarebbe bello essere tutti d’accordo nel ritenere che
l’altrettanto dolorosa scelta di chi “non fa assaporare la vita” sia
ugualmente degna di rispetto come quella dei genitori di Laura e
Rebecca.
Un sorriso per Lucia e Rebecca
Guarda anche il nostro precedente post:
Lucia e Rebecca: un solo cuore... nei nostri cuori!
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
... Molto si è parlato e si
parla del rarefarsi delle vocazioni alla vita sacerdotale, pensando
però, soprattutto, al clero secolare, quello delle diocesi, delle
parrocchie. Ma forse meno si è detto, almeno nel mondo laico, dell'
inarrestabile declino numerico delle innumerevoli congregazioni di
religiosi e, in modo ancor più accentuato, di religiose...
Ma sia tra gli uomini che tra
le donne ha agito anche lo spirito conciliare, con la riscoperta del
«sacerdozio universale» con la conseguente rivalutazione del laicato,
dunque con la consapevolezza che per essere cristiani sino in fondo la
vita religiosa non è la via obbligata...
Quale volto nuovo assumerà la vita consacrata per intero al perfezionamento personale e al servizio del prossimo?...
Declino degli ordini religiosi È la fine di una grande storia? di Vittorio Messori
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"Vivere il perdono oggi"
Si è svolta il 27 agosto la conferenza di Enzo Bianchi sul perdono in una basilica gremitissima di fedeli.
Il rischio di un egoismo senza e contro l'altro
Si definisce un ‘amante’ di Celestino V il priore del monastero
ecumenico di Bose Enzo Bianchi noto teologo e conferenziere in
un’intervista pubblicata sul quindicinale Vola in distribuzione in
questi giorni: “Fin da bambino – afferma il priore -ho sempre amato la
figura di questo Santo e quando entrai nella Basilica di San Benedetto
a Norcia mi colpì la scritta in latino
incisa sull'altare dedicato a Celestino V “Non ci fu uno
prima di lui, né dopo di lui uguale a lui”. Da ragazzo ricopiai questa
frase all'interno di un quaderno che conservo tutt’ oggi. Amo
come monaco questo Santo perché offrì una testimonianza monastica
straordinaria ed arrivò al Papato con cuore evangelico”.
Agli aquilani, poi, raccomanda di non cedere alla tentazione
dell’egoismo dopo una tragedia così grande: “Ritengo che davanti ad una
tragedia come quella del 6 aprile molte persone siano tentate da forme
di egoismo, che diventa un pensare a se stessi non solo senza gli
altri, ma anche contro gli altri. Si scatenano così forme di gelosia,
di invidia, di concorrenza e di volere per noi soli ciò che invece
appartiene a tutti. Inoltre, la situazione socio - politica attuale è
talmente devastata che coloro che soffrono di una tragedia come quella
che ha colpito L’Aquila non riescono forse ad avere l’aiuto, la
franchezza e la chiarezza per progettare un cammino in cui poter
sperare”.
Infine, Enzo Bianchi si sofferma su ciò di cui, secondo lui hanno più
bisogno gli aquilani del post-sisma: “Credo che con la presenza, col
silenzio e con la vicinanza, più che con le parole, vadano accompagnate
le persone che soffrono. In particolare vanno aiutate in modo che
possano ritrovare nella speranza, nella comunione e nei rapporti con
gli altri la forza di ricominciare a vivere. Per molti infatti si
tratta di ricominciare una vita nuova”.
testo della conferenza (doc)
Lectio locandina.jpg
(Fonte: Arcidiocesi di L'Aquila)
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(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
Le chiese d'oriente e
d'occidente celebrano oggi la nascita di Maria, la madre del Signore...
La festa della Natività di Maria, molto amata dalle chiese ortodosse e
orientali, ricorda la nascita di colei che sarà «terra del cielo»,
ovvero il grembo offerto dall'umanità perché si compia l'incarnazione
del Verbo nella storia degli uomini, compimento dell'economia salvifica
di Dio.
Santa Maria,
Madre del Signore,
la tua fede ci guida.
Volgi lo sguardo
verso i tuoi ,figli,
Terra del cielo.
La strada è lunga e su di noi la notte scende:
intercedi presso il Cristo,
Terra del cielo
(Canto bizantino-slavo alla Madre di Dio)
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LA GMG 2011
Dal 16 al 21 agosto a Madrid si
è svolta la 26ª edizione della Giornata mondiale della gioventù. Ed è
emerso il volto di una nuova generazione, il popolo di Joseph
Ratzinger: giovani preoccupati per il futuro buio, ma decisi a non
smettere di sognare un mondo migliore. Ne abbiamo parlato con il
cardinale Christoph Schönborn.
... Riprendo un'affermazione
non mia che però mi ha sempre colpito molto: non basta fare il bene
(quello che la maggior parte dei volontari ha fatto), ma bisogna farlo
bene, questo insegna il Vangelo...
CHIESA
E SOCIETA'
/
interventi
ed opinioni |
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Nel corso del tempo, la Chiesa
«si è umanamente adattata ai compromessi umani» e invece dovremmo
imparare ad «ascoltare le sollecitazioni che lo Spirito non fa mancare»
e «compiere gesti concreti e significativi di distacco dai beni
materiali e di testimonianza dello spirito di povertà vissuto e
richiesto da Gesù per chi vuol essere suo discepolo». È la riflessione
di mons. Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea e già presidente di
Pax Christi, intervistato da Adista sulla questione dei patrimoni e dei
beni ecclesiastici: dall’otto per mille all’Ici, dagli immobili ai
cappellani militari, un colloquio “a tutto campo” in cui Bettazzi
invita la Chiesa a riscoprire il sogno del Concilio della «Chiesa dei
poveri». (luca kocci)
MONS. BETTAZZI: «LA CHIESA SI DISTACCHI DAI BENI MATERIALI»
Vedi anche il nostro precedente post:
La Chiesa e le tasse. Giuste pretese o attacco alla Chiesa?
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L'addio a Venezia del card. Angelo Scola che da oggi è arcivescovo di Milano
“Venezia faro dell’umanità” è
il titolo quasi unanime dei giornali che raccontano il saluto che
Venezia ha tributato ieri al card. Angelo Scola in partenza per il
nuovo incarico di arcivescovo di Milano. “Non è mancata la «gratitudine
al Signore per questo decennio». Né la richiesta di «perdono, a coloro
che volontariamente o involontariamente avessi potuto offendere in
questo cammino. Se ho peccato contro questa Chiesa ho soprattutto
peccato di omissione». Né poteva mancare la rilettura di quanto sta
avvenendo a questa Chiesa – e a lui, chiamato ad essere il nuovo
arcivescovo di Milano – secondo il filtro della Parola di Dio: «Perché
Cristo è la nostra vita siamo qui questa sera. Perché Cristo è la
nostra vita noi ci disponiamo a seguire un disegno che ci supera. E
ancora: «Ogni prova, compreso il distacco, è per un di più, è per il
nostro bene».
"Incamminati verso un'unica meta, Cristo è la nostra vita": il saluto del card. Angelo Scola
Ultimo giorno del “Patriarca” Scola a Venezia. Le immagini
Video
dell'omelia pronunciata dal Cardinale Angelo Scola mercoledì 7
settembre, nella Basilica Cattedrale di San Marco, in occasione della
solenne concelebrazione eucaristica di congedo dal Patriarcato di
Venezia
Prima il saluto ai sacerdoti e
ai vescovi del Nordest nella Basilica della Salute, poi l’ultimo giro
nella gondola con 18 rematori lungo il Canal Grande per raccogliere
tutto l’affetto dei veneziani, infine la commossa concelebrazione nella
Basilica di San Marco. E qui la rassicurazione del cardinale Angelo
Scola, arcivescovo eletto di Milano, per 10 anni patriarca della città
della laguna.
Scola a Venezia: «Questo distacco ci rende più uniti»
Guarda anche i video:
- Il saluto alla città di Venezia
- “I miei dieci anni con Venezia”, un’intervista di “bilancio”
Da oggi è a tutti gli effetti
pastore della Diocesi, dopo il rito della “presa di possesso canonico”,
presieduto in Duomo per procura da monsignor Carlo M. Redaelli, vescovo
titolare di Lambesi
Il cardinale Angelo Scola Arcivescovo di Milano
Video: presa di possesso canonico della Diocesi di Milano del card. Scola
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L'affettuoso saluto di Milano al cardinale Tettamanzi
Migliaia di fedeli hanno partecipato al Pontificale di Santa Maria Nascente in Duomo che ha segnato il
congedo del cardinale Tettamanzi. Presenti numerose autorità e
venti vescovi concelebranti. Al termine della celebrazione, grande
festa di folla sul sagrato
«Grazie a voi e grazie al Signore, perché tutto è dono del suo amore»
Approfondimenti:
Il testo dell'omelia
Photogallery
Lo Speciale del sito della Diocesi di Milano
Video dell'omelia
... Più di 2.250 uscite dalla
curia di piazza Fontana, in nove anni, solo sul territorio diocesano,
nel conto tenuto dall’ispettore di Polizia che lo scorta. Visite sempre
in mezzo alla gente da cui «pareva non volersi staccare mai»,
informandosi di tutto e stringendo le mani a tutti, che sempre gli
hanno chiesto: «Ritorni a trovarci»...
Quante volte, a quante critiche il cardinale ha fatto spallucce dicendo
«seguo solo il Vangelo». E intanto tracciava il solco, per la sua
Chiesa...
L'abbraccio a Tettamanzi
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Nella puntata della Chiesa
nella Città in onda su TELENOVA al giovedì, si parla in studio dei nove
anni del cardinale Tettamanzi alla guida della Diocesi di Milano.
Annamaria Braccini, conduttrice della trasmissione, ne parla con
Foschini, giornalista del Corriere della Sera.
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
"Il profumo dei gelsomini" di Silvano Fausti
".... La parola «democrazia», anche se mai usata nella Bibbia, ne è il
concetto basilare. Il popolo che Dio liberò dalla mano dei potenti,
deve mantenersi libero: «Fratelli, siete chiamati a libertà». Però la
libertà non è fare i propri interessi, ma essere a servizio gli uni
degli altri (Galati 5,13s). Nella Bibbia Dio è re e noi siamo suoi
figli. Ognuno è re, perché uguale a lui, sacerdote, perché in comunione
con lui come Padre, e profeta, perché conosce la verità che fa
accettare gli altri come fratelli.
La critica biblica alla monarchia è spietata: leggi Giudici 9,8-15,
favola diffusa in molte culture dell’antichità e sempre attuale. Quando
Israele vuole un re, Dio svela con esattezza le malefatte che sempre
farà chi vuol dominare (1Samuele 8,1ss). Presso ogni popolo il re è
immagine di Dio, uomo ideale e ideale di ogni uomo: è libero di fare
ciò che gli piace. ..." (Silvano Fausti)
Il profumo dei gelsomini di Silvano Fausti
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“Il villaggio di cartone” di Ermanno Olmi, un film per riflettere
“Vorrei suggerire ai cattolici
di ricordarsi di essere cristiani”. E se lo dice Ermanno Olmi,
tutti sull'attenti, è il caso di stare a sentire. Il grande
ottuagenario del nostro cinema (80 anni compiuti lo scorso 24 luglio)
ha presentato alla Mostra di Venezia, fuori concorso, il nuovo film “Il
villaggio di cartone”: storia di una chiesa sconsacrata che viene, se
ci passate il termine, “riconsacrata” dagli immigrati clandestini che
la eleggono a propria dimora, per sfuggire a una giustizia degli uomini
che spesso riesce a essere disumana.
Olmi: «Cristo è negli immigrati»
«Quando la carità
è un rischio, proprio quello è il momento di fare carità». Il
senso dell’ultimo film di Ermanno Olmi, Il villaggio di cartone ,
presentato ieri a Venezia fuori concorso, è contenuto tutto in questa
frase che ci riporta a uno dei temi chiave del cinema dell'ottantenne
regista. Affrontato però questa volta in maniera per certi versi
«rivoluzionaria». La carità diventa così la scoperta nell’altro della
propria felicità, dell’uomo delle origini. Gesto d’amore quasi estremo,
l’unico capace di spalancare davvero le porte del futuro per l’umanità
intera.
Gli immigrati di Olmi «Un inno alla carità»
Più
che di un film si tratta di un sermone. Appassionato, vibrante di buoni
sentimenti ma pur sempre una lezione a tesi sulla malattia di una
società che, pur se in costanza di fede, tra il bene e il male ha
imparato meglio il male. Chi vuole fare un
viaggio nell'essenza stessa della cristianità secondo le
dottrine del maestro Ermanno Olmi non può prescindere da Il villaggio
di cartone , soggetto e sceneggiatura dello stesso Olmi che si è
avvalso delle considerazioni di Claudio Magris e di monsignor
Gianfranco Ravasi presentato fuori concorso tra gli Eventi di Venezia...
Olmi: inginocchiamoci davanti ai migranti più che al Crocifisso...
Dopo aver inchiodato i libri di un morto sapere in Centochiodi , l'
ottantenne Olmi ora si fa iconoclasta, spazzando via idoli e orpelli.
«Quel Cristo di cartapesta è il simulacro di una fede vuota davanti a
cui tutti si genuflettono - ribadisce -. Quando non è più la casa di
Dio, bisogna abbattere il Tempio. E ricostruire in tre giorni, come
dice Cristo, il Tempio dell' uomo». Di cartone oggi però non è solo la
religione. «Anche la politica, l' economia, una certa cultura che
dietro orpelli subdoli cela il nulla. Ci si affanna sul disastro
economico, ma la vera manovra per salvare il Paese sarebbe una manovra
morale, ritrovare l' integrità. Ma temo sia un discorso da dopolavoro,
da Cral...». Anche la Chiesa non sembra occuparsene troppo. «La Chiesa
non è quella di Roma. La Chiesa siamo noi. Noi dobbiamo rinnovarci,
aprirci all'altro. Cos' è più importante dell' accoglienza? Vorrei
suggerire ai cattolici di ricordarsi più spesso di essere anche
cristiani»...
Applausi ai clandestini di Olmi «Dai cattolici più accoglienza»
Video
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POLITICA
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
MANOVRA E CASTA: C'E' DA FIDARSI?
Puntata di "In onda - LA7" del 7/09/2011.
Il voto tedesco che ha salvato l'intero sistema apre il dibattito su
cosa sta accadendo nel nostro paese. Se ne parla con Gianantonio
Stella, Sergio Rizzo, Mario Giordano e Tito Boeri
video
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(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
Non c'è traccia di «scelte epocali» e risparmi milionari. Via anche la norma sull'ineleggibilità dei corrotti
Indennità e vitalizi d'oro, la beffa dei tagli alla politica e le promesse non mantenute
Basta!!! Adesso indignazione nonviolenta!!!
Suor Rita: "SONO PROFONDAMENTE INDIGNATA"!
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Di
cose da dire sulla manovra ce ne sarebbero tantissime. Ad esempio che
nessuno ci ripagherà mai dell’enorme costo, innanzitutto economico, che
graverà sulle famiglie italiane per l’incredibile leggerezza dei nostri
governanti: il fatto di avere rimandato così a lungo le decisioni, il
fatto di avere montato e smontato la manovra per troppe volte, il fatto
di avere tagliato così poco la spesa pubblica e incrementato così tanto
le tasse, tutti questi fatti costeranno molti miliardi di euro, e
saremo noi cittadini - non certo i politici - a pagare il conto.
Il
taglio c’è, ma per la casta si riduce. Certo, qualcosa si muove, ma
alla fine, lima di qua e taglia sopra, ecco che per gli onorevoli la
«coperta» degli emolumenti si allarga di nuovo. E, infatti, nel rush
finale del maxiemendamento le norme sul contributo di solidarietà si
alleggeriscono.
La
manovra che cambiava ogni giorno, con effetti devastanti. Le misure
dannose, come quella sull'Iva. E le decisioni ridicole, come quella
sulle festività. Senza capire niente di quello che sta succedendo in
questo Paese. Sarà anche vero che la recessione è mondiale, ma il
nostro governo l'ha affrontata peggio di tutti
Dopo
il clamore scatenato dalla pubblicazione del menù di Palazzo Madama sul
nostro sito, il presidente Schifani ha deciso di darsi una mossa e
rimuovere il privilegio. Così da questa settimana i prezzi del
ristorante sono aumentati. E le reazioni dei tavoli non si sono fatte
attendere: "Da oggi non mi vedrete più"
Alla
faccia delle polemiche sui privilegi della politica, i consiglieri si
sono concessi vacanze da record. Il primato spetta al Trentino: 76
giorni
OPINIONI E COMMENTI
Le
autorità berlinesi hanno negato l'uso di grandi cartelloni, normalmente
usati per le elezioni, per ospitare manifesti di benvenuto per
Benedetto XVI nella sua prima visita da Papa nella capitale tedesca.
Il
superiore dei tradizionalisti ribadisce alla vigilia di un
incontro-chiave a Roma di non essere disposto a nessun compromesso. E
svela qualche interessante retroscena...
Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella
carità e nella verità
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servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:
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3) Il servizio omelia di P.
Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm
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