"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°36 del 2011

Aggiornamento della settimana

- dal 3 al 9 settembre 2011 -

 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 16 settembre 2011          


 
 



IL VANGELO DELLA DOMENICA 
LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo


N. B. La Lectio viene sospesa per il periodo estivo



OMELIA 

 di P. Gregorio Battaglia
  di P. Aurelio Antista
di P. Alberto Neglia

 


Il 2 febbraio 2010

 é nato il Blog di Tempo Perso

PIETRE VIVE

che viene aggiornato quotidianamente
 e mette così a disposizione in modo facile e veloce
 una o più notizie

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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale


"QUELLI DELLA VIA"





 




NOTA

Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere
un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 





EMERGENZA
CORNO D'AFRICA



Lo speciale del CORRIERE
I rischi dell'"industria della solidarietà" all'opera per la crisi alimentare in Corno d'Africa.

  CORRIERE:   Emergenza  Somalia


Un flusso enorme di persone continua a raggiungere il Kenya e i campi profughi di Dadaab, che ad oggi accolgono 420 mila persone. L’Unhcr tenta di diminuire gli arrivi intervenendo anche nelle regioni somale amministrate dal movimento islamista Al Shabaab. L’intervista a Bruno Geddo, responsabile dell’Unhcr per la Somalia 

  NIGRIZIA: Dadaab, 1.300 profughi al giorno (testo+audio)


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Per sostenere gli interventi in corso si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite 
C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale: “Carestia Corno d’Africa 2011”.
Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:
ƒ UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119  
ƒ Banca Prossima, via Aurelia 796, Roma - Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474
ƒ Intesa Sanpaolo, via Aurelia 396/A, Roma – Iban: IT 95 M 03069 05098 100000005384 
ƒ Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113 
ƒ CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001 (orario d’ufficio)

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I NOSTRI TEMPI



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Perù - I bambini costretti a lavorare o lasciati soli


Approfondimento della rubrica "Agenda del Mondo" della RAI, trasmessa il 21 agosto 2011 sulle condizioni di vita dei bambini in Perù. In un contesto sociale di grande povertà, i bambini sono costretti a lavorare dedicandosi alla fabbricazione artigianale di mattoni e alla raccolta e selezione dei rifiuti oppure vengono lasciati soli. ...

  IL VIDEO: "Agenda del Mondo" - 21 agosto 2011


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I nuovi schiavi


A scuola studiamo che la schiavitù è stata abolita nella seconda metà dell’Ottocento e ci sembra assurdo che solo duecento anni fa un essere umano poteva essere proprietà di un altro essere umano. Ma che succede nella realtà? Esiste ancora la schiavitù? O peggio, una nuova forma più insidiosa di schiavitù, che si realizza attraverso la negazione dei diritti fondamentali e il rispetto per la persona umana. 
Tre storie raccontano i nuovi schiavi:
  • "Miss Lagos", detta così per la sua bellezza, una piccola regina ridotta in schiavitù nell’inferno della prostituzione,
  • Aboubakar venuto dal Mali a lavorare in Puglia e massacrato di botte per aver preteso il giusto salario,
  • James, ghanese che ha attraversato il deserto, la Libia, ed è sopravvissuto alla pericolosissima traversata via mare fino all’Italia per arrivare a Rosarno in Calabria, dove è stato aggredito, malmenato e lasciato mezzo morto in un campo.
Guarda:
  Video Rai.TV - Doc 3 - 2011 - Schiavi - Doc 3


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Crisi mondiale/esportazione militare

Nonostante la crisi mondiale, l’esportazione militare regge. Dati, numeri, partner e paesi coinvolti nel commercio italiano di armamenti.
Eppure, un cambiamento di rotta è possibile.

  L’anello forte

La crisi economica, lo abbiamo già detto in altre occasioni, sta iniziando a farsi sentire anche sui capitoli di spesa pubblici legati alla struttura militare che sono tradizionalmente i più "intoccabili" per gli Stati. Paesi importanti (e da sempre "big spenders" nell'ambito della difesa) come Gran Bretagna, Germania e Francia hanno da alcuni mesi annunciato grossi tagli nel settore, così come si apprestano a fare in maniera pesante gli stessi USA sotto la Presidenza Obama.

  come cambieranno le spese militari nel mondo

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‎10 ragioni per tagliare la spesa militare


Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della pace, entra nel merito definendo il nostro sistema militare «anacronistico, insostenibile e inutilmente offensivo». E invita alla mobilitazione il 25 settembre: da Perugia ad Assisi. 

«Non è un discorso ideologico ma decisamente pragmatico. Non è un problema di coscienza ma di utilità pubblica. È venuto il tempo di tagliare e rivedere completamente la nostra spesa militare. È giusto continuare a spendere in questo modo almeno 24 miliardi di euro all'anno? Ce lo possiamo permettere? È questo il modo migliore per garantire la nostra sicurezza? Oppure ce ne sono altri?10 ragioni per tagliare la spesa militare

  10 ragioni per tagliare la spesa militare

Tempo di crisi e di tagli. Si cerca di ridurre in ogni direzione tranne che nella difesa e nelle armi. E questa la critica del padre comboniano padre Alessandro Zanotelli che lancia l’allarme sul fiorente commercio della guerra.

  Padre Zanotelli: «Sulle armi non si taglia mai»

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  Tagli all’assistenza: azione dimostrativa della FISH (testo+video)

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La Commissione Bilancio ha concluso ieri sera i propri lavori, ignorando gli appelli delle persone con disabilità: nel silenzio pressoché generale sono confermati i 40 miliardi di tagli previsti dalla “riforma” assistenziale e fiscale.

  FISH: Assistenza: la Commissione Bilancio conferma i tagli


La stretta economica: anche invalidi e disabili nel mirino. E scatta la protesta

  RAI TG3: PAGARE PIÙ DEGLI ALTRI (video)

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L’impianto dei diritti umani vince su tutto, e su tutto vince la vita. Noi questa regola di ci­viltà ce l’abbiamo scritta chiara, e non solo nella tradizione, nella Costituzio­ne, nella coscienza. Non solo nei trat­tati e nelle convenzioni internaziona­li sui rifugiati, sui richiedenti asilo. Ce l’abbiamo scritta per espresso nell’art. 17 di una legge del 1998 (n.40), che te­stualmente sancisce il divieto assolu­to di espulsione o di respingimento «verso uno Stato in cui lo straniero pos­sa essere oggetto di persecuzione per motivi di razza, di sesso, di lingua, di cittadinanza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali o so­ciali».

  Giuseppe Anzani: Dovere di civiltà






SCUOLA



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‎"Nella scuola entri l'educazione alla solidarietà" di Bruno Forte

«Bello spettacolo quello di Madrid invasa da centinaia di migliaia di giovani venuti dai cinque continenti per assistere alla Giornata mondiale della gioventù, presieduta da Benedetto XVI, che per diversi giorni ha trasformato la capitale spagnola in un'affollata Torre di Babele... »
... È a partire da queste considerazioni del premio Nobel peruviano che vorrei proporre alcune riflessioni dedicate soprattutto ai ragazzi e ai giovani che iniziano in questi giorni il nuovo anno scolastico. Non è difficile ritenere che essi avvertano in maniera più o meno consapevole la grave situazione di difficoltà che sta attraversando il nostro Paese, insieme peraltro all'intero Occidente. La crisi annunciatasi tre anni fa ha mostrato progressivamente i suoi effetti drammatici sul mondo del lavoro e sulla vita quotidiana delle nostre famiglie: la menzogna che aveva indotto molti a ritenere equivalenti l'economia reale e quella virtuale dei giochi finanziari, ha prodotto conseguenze devastanti in Paesi, la cui stabilità era finora ritenuta immune da rischi, e si fa sentire da noi nel settore produttivo e dell'occupazione, nella fatica di molte famiglie a tirare avanti fino alla fine del mese, nei provvedimenti da "lacrime e sangue" di cui chi governa dovrà farsi carico, con la speranza che - fra tanti sconcertanti tentennamenti - sia salvaguardata al massimo l'equità e l'attenzione ai più deboli...

  Nella scuola entri l'educazione alla solidarietà di Bruno Forte


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L’1 settembre di ogni anno è il primo giorno per i docenti italiani, che sono troppi, per i bidelli che sono più dei carabinieri, e per il personale amministrativo, quello che in Presidenza si affanna tra iscrizioni, certificati e circolari, troppi anche loro. Dovevo scriverne di quel primo giorno…non ce l’ho fatta. L’ho mantenuto un “fatto privato”. Il primo collegio dei docenti, il nuovo preside, l’inizio della programmazione, i compiti assegnati, i nuovi colleghi (precari), i vecchi colleghi (precari anch’essi con minore consapevolezza)…Un rito che si ripete ogni anno e..però… vedo intorno a me visi sempre più rassegnati e già stanchi. Leggo la nausea, se mai si potesse leggere.
Una ministra con pettinatura nuova di zecca lancia numeri come al lotto, forse se li è sognati stanotte, un paese intero le dà credito, persino a sinistra, nell’accogliere quei numeri falsati, per raccontarci tra le righe che “tutto è a posto, tutto è in ordine e l’anno scolastico inizierà regolarmente e mai come oggi è andata così bene”. Magia dei numeri...

  Mila Spicola: Gelmini, sono troppi. Lasciali a casa

Quest'anno, per la prima volta, i docenti possono cercare una cattedra in tutte le province italiane. Così 30 mila insegnanti del sud si sono inseriti nelle graduatorie al nord. Risultato: litigi, ricorsi, casino totale

  Roberta Carlini: 2011, la guerra dei prof

Proteste, polemiche e scioperi. L'era Gelmini si apre nel caos. Eppure statistiche e storie dimostrano che il degrado si può evitare. Con prof più giovani, nuove tecnologie e meno noia

  Daniela Minerva e Mariaveronica Orrigoni: La scuola è da rifare

Un semplice e chiaro. Con un appello e la possibilità di sottoscriverlo. Parte da qui una battaglia di civiltà, dall’indirizzo www.appellogiovani.it. Il titolo: «L’Italia è un Paese per vecchi? Il "Decreto Gelmini" chiude ai giovani l’accesso all’abilitazione all’insegnamento». Si tratta di una pacata ma ferma mobilitazione che, nelle intenzioni dei promotori - Coordinamento liste per il diritto allo studio (Clds) in testa - vuole difendere le giovani generazioni, il futuro della scuola, quello dell’università e dunque il futuro del Paese. Come?..

  Vito Salinaro: «Vietato insegnare» Italia avara con i giovani

Attenzione all’appello, «comprensione per la preoccupazione», ma anche «certezza di aver operato per salvaguardare i diritti di tutti: precari e giovani aspiranti docenti». E soprattutto «di non aver mentito ai giovani sulla reale situazione, cioè nessuna certezza sul posto di lavoro». All’indomani della pubblicazione su Avvenire dell’appello pubblico «in difesa delle giovani generazioni, del futuro della scuola, dell’università e del nostro Paese», il ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini decide di dare una risposta pubblica alla questione sollevata.

  Enrico Lenzi: Gelmini: «Cattedra vietata ai giovani? Non è vero»

Comincia un nuovo anno, ma i problemi sono sempre gli stessi. Tagli agli istituti pubblici, docenti poco motivati, studenti abbandonati a sé stessi. E mentre aumenta la divisione fra tecnici e licei d'élite, gli insegnanti statali si preparano a un anno di battaglie

  Manuel Massimo:  "Noi, in classe senza certezze" Così la scuola peggiora l'Italia

Le inchieste di REPUBBLICA
Dopo la denuncia di Re- Le Inchieste, avviata una verifica per individuare i responsabili della fuga di notizie. Gli inquirenti: "Qualcuno ha violato il segreto d'ufficio, questo avrebbe arrecato un ingiusto vantaggio sugli altri concorrenti"

  Salvo Intravaia: Prèsidi, concorso con il trucco la polizia postale apre un'indagine




LOTTA ALLA MAFIA



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  La sindaca di Rosarno sfida il boss della ’ndrangheta


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Radio Padania, ascoltata con pazienza e costanza, rivela il vero volto del Carroccio: qui deputati e senatori, sindaci ed elettori danno libero sfogo ai loro pensieri più profondi. Una profondità non già d’animo, quanto di pancia. E pancia è spesso troppo lontana dal cervello. Avviene così che il leghista Alberto Torazzi attacca i magistrati del sud dai microfoni dell’emittente padana

  NARCOMAFIE: “Con magistrati padani non avremmo la mafia al nord”, parola di leghista





FEDE E
SPIRITUALITA'



“NON ABBIATE PAURA” - HOREB N. 59 – 2/2011

TRACCE DI SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI

Credevamo che lo sviluppo scientifico, sociale, economico, un certo benessere diffuso ci avesse emancipati dalla paura, e invece si constata quotidianamente che essa, anche se facciamo fatica a dircelo, condiziona la vita. Rimane al fondo, come  realtà strisciante, dissimulata, ma, quanto meno ce l’aspettiamo, essa affiora e condiziona l’orientamento della vita e le scelte concrete. Essa è connessa all’intimo dell’uomo, ognuno porta in se stesso la paura radicale della contingenza e della morte. Sì, si ha paura di morire e quindi della malattia, della stessa vecchiaia e delle rughe. Si ha paura del futuro per la precarietà del lavoro e per il rischio di rimanere disoccupati. Si ha paura nel mondo degli affetti per la fragilità umana che accompagna le scelte. Si ha paura dell’altro perché potrebbe intaccare i nostri orizzonti, i nostri interessi, i nostri privilegi...

Questo l'incipit dell'Editoriale di Horeb, Quaderni di riflessione e formazione per quanti desiderano coltivare una spiritualità che assuma e valorizzi il quotidiano.

  Editoriale (Pdf)

  Sommario (Pdf)


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Alberto Neglia: ‎"La Speranza cristiana - Alla ricerca del Dio vivente" - Frammenti di Spiritualità - n. 7


Estratto della relazione "Preghiera e speranza" di Alberto Neglia tenuta il 4 agosto 2011 nell'ambito della SETTIMANA DI SPIRITUALITÀ - ESTATE 2011 - “IL CORAGGIO DI SPERARE OGGI” promossa dalla Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)

Anticipazione in attesa del video integrale.


  Video


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Alberto Neglia: ‎"RESPIRARE IN MODO NUOVO - Pregare sempre per trasformare la vita" - Frammenti di Spiritualità - n. 8


Estratto della relazione "Preghiera e speranza" di Alberto Neglia tenuta il 4 agosto 2011 nell'ambito della SETTIMANA DI SPIRITUALITÀ - ESTATE 2011 - “IL CORAGGIO DI SPERARE OGGI” promossa dalla Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)

Anticipazione in attesa del video integrale.


  Video


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‎"Preghiera e speranza" di p. Alberto Neglia (video)


"Preghiera e speranza"
di p. Alberto Neglia

Video della relazione integrale tenuta il 4 agosto 2011 nell'ambito della Settimana di Spiritualità - Estate 2011 - "IL CORAGGIO DI SPERARE OGGI" promossa dalla Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME).

  GUARDA IL VIDEO


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Questa è la storia di Giulia Gabrieli, 14 anni, malata di tumore. Sappiate fin da subito che Giulia ce l'ha fatta. È vero, non è guarita: è morta la sera del 19 agosto, a casa sua...

  L'inno alla vita di Giulia

per chi volesse approfondire e leggere anche la storia di Chiara Badano proponiamo il post:

  "Le Frontiere dello Spirito" puntata del 10 aprile 2011

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‎"... La correzione fraterna richiede un profondo senso di fede... Il testo non dice: “Se tuo fratello ha peccato contro di te”. In quel caso, rivelerà Gesù, vi è il perdono senza misura (cf. Mt 18,21-22). La maturità di fede consiste nel sentirsi feriti dal peccato in quanto tale, non soltanto dall’offesa personale. La correzione fraterna si oppone al silenzio complice, alla pigrizia di chi non vuole inimicarsi l’altro, ai meccanismi di autogiustificazione sempre pronti a trovare buoni motivi per non intervenire e non denunciare il male là dove è commesso. A livello ecclesiale la correzione corrisponde a una parola audace e profetica pronunciata a qualunque prezzo, perché di mezzo c’è il Vangelo..." (LUCIANO MANICARDI Comunità di Bose)

  XXIII domenica del tempo Ordinario

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In due domeniche di agosto, in due diversi luoghi, il professor Pietro De Marco ha ascoltato due omelie tipiche di quel cattolicesimo colto, postmoderno, che va per la maggiore in alcune chiese e monasteri.

  Pietro De Marco: DUE OMELIE, DUE FIABE





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LA PAROLA DI DIO NELLA VITA SPIRITUALE
XIX Convegno Ecumenico Internazionale di spiritualità ortodossa Bose, 7 - 10 settembre 2011 in collaborazione con le Chiese Ortodosse



Nella tradizione della Chiesa indivisa, le Scritture sante e la Parola di Dio in esse contenuta sono sempre state la fonte viva della vita spirituale del credente. Nella tradizione delle Chiese d’Oriente, la lettura della Bibbia è sempre una lettura nello Spirito, e quindi anche nella comunità dei credenti radunata dallo stesso Spirito, in unità vivente tra adempimento dei comandamenti, preghiera e rendimento di grazie nella liturgia.
Il XIX Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa (Bose, 7-10 settembre 2011), che raccoglie alcuni tra i maggiori biblisti e i più autorevoli esponenti delle diverse Chiese ortodosse, desidera mettere a tema questa essenziale unità di Scrittura santa ed esegesi nello Spirito, Parola di Dio e vita spirituale, realizzata in forme e modi diversi tra Oriente e Occidente, ma con una forte convergenza sulla realtà pneumatica della Scrittura.
Senza pretendere di esaurire tutta la ricchezza di questa tradizione, il convegno intende concentrarsi su tre momenti principali. Un primo momento sarà dedicato alle ermeneutiche della Bibbia elaborate dai padri della Chiesa; un secondo aspetto approfondirà la dimensione ecclesiale della Parola di Dio. Si rifletterà non solo sulla tradizione del passato, ma anche sull’oggi delle diverse chiese: dalla celebrazione liturgica all’importanza della Bibbia per la teologia ortodossa, dal rapporto tra esegesi storico-critica e lettura ecclesiale della Bibbia a quello tra esegesi e vita spirituale. Il terzo momento esplora la realtà della presenza della Scrittura nella vita dei credenti, grazie anche alla testimonianza del monachesimo contemporaneo: come la Scrittura plasma la vita spirituale? Come ispira le decisioni (personali/comunitarie)? Come la Scrittura interroga la vita? Come la vita interroga la Scrittura?

  Comunicato stampa

Leggi anche:

  Programma dei giorni

  Progetto e comitato scientifico

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“Signore da chi andremo? L’Eucaristia per la vita quotidiana” - XXV Congresso Eucaristico Nazionale - Ancona 3 /11 settembre 2011.


"Il Congresso Eucaristico è un convenire di popolo, quindi un appuntamento a cui tutti sono invitati, non semplicemente a guardare, ma a partecipare.
Attorno all’Eucaristia noi elaboriamo un progetto caratterizzato da 3 C: le Celebrazioni, che si terranno sul territorio della Metropolia; la Carità, che nasce dall’Eucaristia e che ci impegna a vivere la fraternità, si tradurrà in due opere-segno; la Cultura, a partire dalla mostra che inaugureremo sabato 3 settembre presso la Mole Vanvitelliana di Ancona, con circa ottanta produzioni artistiche sul tema dell’Eucaristia, provenienti anche dai Musei Vaticani; e domenica 4, a sera, sarà invece la volta del concerto del «nostro» Maestro Allevi" (Mons. Edoardo Menichelli)
(Fonte: Arcidiocesi di Ancona Osimo)

Ad Ancona l'apertura del Congresso eucaristico nazionale. Intervista con mons. Menichelli

  video

Per approfondire:

  • Il sito ufficiale del XXV Congresso Eucaristico Nazionale
  • Il Dossier di Avvenire
Vedi anche il nostro precedente post:

  Madrid e Ancona, unite dalla fede

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Un popolo gioioso e desideroso di testimoniare la propria fede si è radunato ad Ancona per il 25° Congresso eucaristico. Gli interventi del cardinale Bagnasco e di monsignor Crociata.

  Ancona, un popolo testimone

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Il mondo sembra implodere, ingoiato nel grande gorgo creato dalle sue stesse contraddizioni, e la Chiesa parla di Eucaristia. Nelle cancellerie, ma anche in tutte le famiglie, si fanno e si rifanno conti che non tornano mai, guardando preoccupati, talora disperati, a un domani prossimo di frigoriferi mezzi vuoti e di bollette difficili e persino impossibili da pagare, e ad Ancona ci viene ricordato di un pane e di un vino che ogni giorno si fanno carne e sangue di un uomo, il Figlio di Dio, e che ci sazieranno per sempre. Agli occhi di chi non crede, e anche di chi magari crede ma se n’è dimenticato, non potrebbe esserci una distanza maggiore tra "realtà" e "fede". Tra quelli che, nel pensiero corrente, sono i "problemi concreti", contrapposti alle "cose di chiesa". Un abisso paradossale. Perfino surreale, per qualcuno. 

 Salvatore Mazza:  Il vero realismo

L'uomo come «bussola» dell'agire sociale. È la visione che il cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi italiani, ha prospettato nell'omelia della Messa che ha celebrato nel Duomo di Ancona, nell'ambito del XXV Congresso Eucaristico Nazionale che domenica sarà concluso dal Papa.

 AVVENIRE:  Bagnasco: l'uomo come bussola dell'agire sociale

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La lezione di Lucia e Rebecca


«Grazie alle nostre gemelline per avere fatto un pezzo di strada insieme. Tutti i figli sono un dono meraviglioso. Sempre, anche quando hanno dei problemi. Bisogna accoglierli, anche se una diagnosi prenatale può essere problematica. Questo è il nostro messaggio, che vogliamo mandare a medici e famiglie». Sono parole del papà e della mamma di Rebecca e Lucia...

  La fede incrollabile dei genitori "Per noi sono state un dono" 

L'ultimo saluto a Rebecca e Lucia, le gemelline siamesi unite per il torace e l'addome, nate con un unico cuore e un fegato lo scorso giugno e scomparse la sera di martedi al Policlinico Sant'Orsola, è stato dell'arcivescovo di Bologna, cardinal Carlo Caffarra che ha impartito una benedizione alle salme delle due piccole e ha portato il suo conforto ai loro genitori.

  L'addio di Caffarra alle gemelline "Due nuovi angeli in cielo"

Intervista a don Giovanni Nicolini
«Questa storia è diventata un simbolo perché è stata caricata di sensazionalità e trattata con enfasi quando è passata sotto i riflettori dei mezzi di comunicazione. Anche per questo io non avrei voluto che si sapesse. Per un mese è stata vissuta dai genitori in silenzio e quando tutto resta nella riservatezza si svolge in modo molto più semplice»

  "Troppo clamore, serviva da subito più silenzio" Don Nicolini e un dolore diventato mediatico (pdf)

La conclusione dolorosa e annunciata della breve vita di Lucia e Rebecca, queste dieci settimane di agonia senza speranza che sono state l´intera esistenza terrena delle due gemelline siamesi, ci obbliga a rimeditare la tempesta di opinioni e di sentimenti che ciascuno di noi ha provato.

  Rispetto per una scelta impossibile

Finisce così, nel più prevedibile e triste degli esiti la storia delle gemelline: una vicenda terribile che a chi non urla parla della fragilità della condizione umana, del mistero dell'esistenza e della luce — troppa, tagliente — che la può d'improvviso illuminare proprio quando la prova si fa più amara e dura. Su questa vicenda, prima di riporla nell'ombra della pietas che anche in questo frangente sembra sempre poca, si possono provare a fare tre sommesse considerazioni.

  Una luce tagliente (pdf)

Nessuno si faceva troppe illusioni, ma che le piccole stessero combattendo rimaneva un fatto. E ce n’era un altro, quasi incredibile e decisamente sorprendente per la stessa équipe medica che lo registrava: se una andava in maggiore sofferenza fisica, l’altra si faceva fisiologicamente carico di entrambe, raddoppiando i suoi "sforzi" per compensare le momentanee difficoltà della sorella. Fino all’altra sera, quando entrambe non ce l’hanno più fatta.

  La forza di Rebecca e Lucia: una vita in pochi mesi

Nel sorridere alle due piccole vite che hanno lasciato questa terra, e abbracciare il dolore dei loro genitori, sarebbe bello essere tutti d’accordo nel ritenere che l’altrettanto dolorosa scelta di chi “non fa assaporare la vita” sia ugualmente degna di rispetto come quella dei genitori di Laura e Rebecca.

  Un sorriso per Lucia e Rebecca

Guarda anche il nostro precedente post:

  Lucia e Rebecca: un solo cuore... nei nostri cuori!

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Declino degli ordini religiosi È la fine di una grande storia? di Vittorio Messori


... Molto si è parlato e si parla del rarefarsi delle vocazioni alla vita sacerdotale, pensando però, soprattutto, al clero secolare, quello delle diocesi, delle parrocchie. Ma forse meno si è detto, almeno nel mondo laico, dell' inarrestabile declino numerico delle innumerevoli congregazioni di religiosi e, in modo ancor più accentuato, di religiose... 
Ma sia tra gli uomini che tra le donne ha agito anche lo spirito conciliare, con la riscoperta del «sacerdozio universale» con la conseguente rivalutazione del laicato, dunque con la consapevolezza che per essere cristiani sino in fondo la vita religiosa non è la via obbligata...
Quale volto nuovo assumerà la vita consacrata per intero al perfezionamento personale e al servizio del prossimo?...

  Declino degli ordini religiosi È la fine di una grande storia? di Vittorio Messori

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‎"Vivere il perdono oggi" - Conferenza di Enzo Bianchi sul perdono - Basilica Santa Maria di Collemaggio L’Aquila


"Vivere il perdono oggi"

Si è svolta il 27 agosto la conferenza di Enzo Bianchi sul perdono in una basilica gremitissima di fedeli.

Il rischio di un egoismo senza e contro l'altro

Si definisce un ‘amante’ di Celestino V il priore del monastero ecumenico di Bose Enzo Bianchi noto teologo e conferenziere in un’intervista pubblicata sul quindicinale Vola in distribuzione in questi giorni: “Fin da bambino – afferma il priore -ho sempre amato la figura di questo Santo e quando entrai nella Basilica di San Benedetto a Norcia mi colpì la scritta in latino incisa sull'altare dedicato a Celestino V “Non ci fu uno prima di lui, né dopo di lui uguale a lui”. Da ragazzo ricopiai questa frase all'interno di un quaderno che conservo tutt’ oggi. Amo come monaco questo Santo perché offrì una testimonianza monastica straordinaria ed arrivò al Papato con cuore evangelico”.
Agli aquilani, poi, raccomanda di non cedere alla tentazione dell’egoismo dopo una tragedia così grande: “Ritengo che davanti ad una tragedia come quella del 6 aprile molte persone siano tentate da forme di egoismo, che diventa un pensare a se stessi non solo senza gli altri, ma anche contro gli altri. Si scatenano così forme di gelosia, di invidia, di concorrenza e di volere per noi soli ciò che invece appartiene a tutti. Inoltre, la situazione socio - politica attuale è talmente devastata che coloro che soffrono di una tragedia come quella che ha colpito L’Aquila non riescono forse ad avere l’aiuto, la franchezza e la chiarezza per progettare un cammino in cui poter sperare”.
Infine, Enzo Bianchi si sofferma su ciò di cui, secondo lui hanno più bisogno gli aquilani del post-sisma: “Credo che con la presenza, col silenzio e con la vicinanza, più che con le parole, vadano accompagnate le persone che soffrono. In particolare vanno aiutate in modo che possano ritrovare nella speranza, nella comunione e nei rapporti con gli altri la forza di ricominciare a vivere. Per molti infatti si tratta di ricominciare una vita nuova”.

  testo della conferenza (doc)

  Lectio locandina.jpg

(Fonte: Arcidiocesi di L'Aquila)

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Le chiese d'oriente e d'occidente celebrano oggi la nascita di Maria, la madre del Signore... La festa della Natività di Maria, molto amata dalle chiese ortodosse e orientali, ricorda la nascita di colei che sarà «terra del cielo», ovvero il grembo offerto dall'umanità perché si compia l'incarnazione del Verbo nella storia degli uomini, compimento dell'economia salvifica di Dio. 

Santa Maria,
Madre del Signore,
la tua fede ci guida.
Volgi lo sguardo 
verso i tuoi ,figli,
Terra del cielo.
La strada è lunga e su di noi la notte scende:
intercedi presso il Cristo,
Terra del cielo
(Canto bizantino-slavo alla Madre di Dio)

  Nascita della Vergine Maria


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LA GMG 2011

Dal 16 al 21 agosto a Madrid si è svolta la 26ª edizione della Giornata mondiale della gioventù. Ed è emerso il volto di una nuova generazione, il popolo di Joseph Ratzinger: giovani preoccupati per il futuro buio, ma decisi a non smettere di sognare un mondo migliore. Ne abbiamo parlato con il cardinale Christoph Schönborn.

 Serena Sartini:  Indignados di Dio

... Riprendo un'affermazione non mia che però mi ha sempre colpito molto: non basta fare il bene (quello che la maggior parte dei volontari ha fatto), ma bisogna farlo bene, questo insegna il Vangelo...

 Mario Bussetti:  GMG di Madrid. Un bilancio critico (pdf)



CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni



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«LA CHIESA SI DISTACCHI DAI BENI MATERIALI» intervista di Adista a mons. Luigi Bettazzi

Nel corso del tempo, la Chiesa «si è umanamente adattata ai compromessi umani» e invece dovremmo imparare ad «ascoltare le sollecitazioni che lo Spirito non fa mancare» e «compiere gesti concreti e significativi di distacco dai beni materiali e di testimonianza dello spirito di povertà vissuto e richiesto da Gesù per chi vuol essere suo discepolo». È la riflessione di mons. Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea e già presidente di Pax Christi, intervistato da Adista sulla questione dei patrimoni e dei beni ecclesiastici: dall’otto per mille all’Ici, dagli immobili ai cappellani militari, un colloquio “a tutto campo” in cui Bettazzi invita la Chiesa a riscoprire il sogno del Concilio della «Chiesa dei poveri». (luca kocci)

  MONS. BETTAZZI: «LA CHIESA SI DISTACCHI DAI BENI MATERIALI»

Vedi anche il nostro precedente post:
  La Chiesa e le tasse. Giuste pretese o attacco alla Chiesa?


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L'addio a Venezia del card. Angelo Scola che da oggi è arcivescovo di Milano


“Venezia faro dell’umanità” è il titolo quasi unanime dei giornali che raccontano il saluto che Venezia ha tributato ieri al card. Angelo Scola in partenza per il nuovo incarico di arcivescovo di Milano. “Non è mancata la «gratitudine al Signore per questo decennio». Né la richiesta di «perdono, a coloro che volontariamente o involontariamente avessi potuto offendere in questo cammino. Se ho peccato contro questa Chiesa ho soprattutto peccato di omissione». Né poteva mancare la rilettura di quanto sta avvenendo a questa Chiesa – e a lui, chiamato ad essere il nuovo arcivescovo di Milano – secondo il filtro della Parola di Dio: «Perché Cristo è la nostra vita siamo qui questa sera. Perché Cristo è la nostra vita noi ci disponiamo a seguire un disegno che ci supera. E ancora: «Ogni prova, compreso il distacco, è per un di più, è per il nostro bene».

  "Incamminati verso un'unica meta, Cristo è la nostra vita": il saluto del card. Angelo Scola

  Ultimo giorno del “Patriarca” Scola a Venezia. Le immagini

  Video dell'omelia pronunciata dal Cardinale Angelo Scola mercoledì 7 settembre, nella Basilica Cattedrale di San Marco, in occasione della solenne concelebrazione eucaristica di congedo dal Patriarcato di Venezia

Prima il saluto ai sacerdoti e ai vescovi del Nordest nella Basilica della Salute, poi l’ultimo giro nella gondola con 18 rematori lungo il Canal Grande per raccogliere tutto l’affetto dei veneziani, infine la commossa concelebrazione nella Basilica di San Marco. E qui la rassicurazione del cardinale Angelo Scola, arcivescovo eletto di Milano, per 10 anni patriarca della città della laguna. 

  Scola a Venezia: «Questo distacco ci rende più uniti»

  Guarda anche i video:
  • Il saluto alla città di Venezia
  • “I miei dieci anni con Venezia”, un’intervista di “bilancio”

Da oggi è a tutti gli effetti pastore della Diocesi, dopo il rito della “presa di possesso canonico”, presieduto in Duomo per procura da monsignor Carlo M. Redaelli, vescovo titolare di Lambesi

  Il cardinale Angelo Scola Arcivescovo di Milano

  Video: presa di possesso canonico della Diocesi di Milano del card. Scola


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L'affettuoso saluto di Milano al cardinale Tettamanzi


Migliaia di fedeli hanno partecipato al Pontificale di Santa Maria Nascente in Duomo che ha segnato il congedo del cardinale Tettamanzi. Presenti numerose autorità e venti vescovi concelebranti. Al termine della celebrazione, grande festa di folla sul sagrato

  «Grazie a voi e grazie al Signore, perché tutto è dono del suo amore»

Approfondimenti:

  Il testo dell'omelia
  Photogallery
  Lo Speciale del sito della Diocesi di Milano

  Video dell'omelia

... Più di 2.250 uscite dalla curia di piazza Fontana, in nove anni, solo sul territorio diocesano, nel conto tenuto dall’ispettore di Polizia che lo scorta. Visite sempre in mezzo alla gente da cui «pareva non volersi staccare mai», informandosi di tutto e stringendo le mani a tutti, che sempre gli hanno chiesto: «Ritorni a trovarci»...
Quante volte, a quante critiche il cardinale ha fatto spallucce dicendo «seguo solo il Vangelo». E intanto tracciava il solco, per la sua Chiesa...

    L'abbraccio a Tettamanzi

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Nella puntata della Chiesa nella Città in onda su TELENOVA al giovedì, si parla in studio dei nove anni del cardinale Tettamanzi alla guida della Diocesi di Milano. Annamaria Braccini, conduttrice della trasmissione, ne parla con Foschini, giornalista del Corriere della Sera.

 TELENOVA:  8 settembre 2011 - La Chiesa nella Città


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‎"Il profumo dei gelsomini" di Silvano Fausti


".... La parola «democrazia», anche se mai usata nella Bibbia, ne è il concetto basilare. Il popolo che Dio liberò dalla mano dei potenti, deve mantenersi libero: «Fratelli, siete chiamati a libertà». Però la libertà non è fare i propri interessi, ma essere a servizio gli uni degli altri (Galati 5,13s). Nella Bibbia Dio è re e noi siamo suoi figli. Ognuno è re, perché uguale a lui, sacerdote, perché in comunione con lui come Padre, e profeta, perché conosce la verità che fa accettare gli altri come fratelli. 
La critica biblica alla monarchia è spietata: leggi Giudici 9,8-15, favola diffusa in molte culture dell’antichità e sempre attuale. Quando Israele vuole un re, Dio svela con esattezza le malefatte che sempre farà chi vuol dominare (1Samuele 8,1ss). Presso ogni popolo il re è immagine di Dio, uomo ideale e ideale di ogni uomo: è libero di fare ciò che gli piace. ..." (Silvano Fausti)

  Il profumo dei gelsomini di Silvano Fausti

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“Il villaggio di cartone” di Ermanno Olmi, un film per riflettere


“Vorrei suggerire ai cattolici di ricordarsi di essere cristiani”. E se lo dice Ermanno Olmi, tutti sull'attenti, è il caso di stare a sentire. Il grande ottuagenario del nostro cinema (80 anni compiuti lo scorso 24 luglio) ha presentato alla Mostra di Venezia, fuori concorso, il nuovo film “Il villaggio di cartone”: storia di una chiesa sconsacrata che viene, se ci passate il termine, “riconsacrata” dagli immigrati clandestini che la eleggono a propria dimora, per sfuggire a una giustizia degli uomini che spesso riesce a essere disumana. 

  Olmi: «Cristo è negli immigrati»

«Quando la carità è un rischio, proprio quello è il momento di fare carità». Il senso dell’ultimo film di Ermanno Ol­mi, Il villaggio di cartone , presentato ie­ri a Venezia fuori concorso, è contenu­to tutto in questa frase che ci riporta a uno dei temi chiave del cinema dell'ot­tantenne regista. Affrontato però que­sta volta in maniera per certi versi «ri­voluzionaria». La carità diventa così la scoperta nell’altro della propria felicità, dell’uomo delle origini. Gesto d’amore quasi estremo, l’unico capace di spalancare davvero le porte del futuro per l’umanità intera.

 
  Gli immigrati di Olmi «Un inno alla carità»

Più che di un film si tratta di un sermone. Appassionato, vibrante di buoni sentimenti ma pur sempre una lezione a tesi sulla malattia di una società che, pur se in costanza di fede, tra il bene e il male ha imparato meglio il male. Chi vuole fare un viaggio nell'essenza stessa della cristianità secondo le dottrine del maestro Ermanno Olmi non può prescindere da Il villaggio di cartone , soggetto e sceneggiatura dello stesso Olmi che si è avvalso delle considerazioni di Claudio Magris e di monsignor Gianfranco Ravasi presentato fuori concorso tra gli Eventi di Venezia...

 
  Olmi: inginocchiamoci davanti ai migranti più che al Crocifisso

... Dopo aver inchiodato i libri di un morto sapere in Centochiodi , l' ottantenne Olmi ora si fa iconoclasta, spazzando via idoli e orpelli. «Quel Cristo di cartapesta è il simulacro di una fede vuota davanti a cui tutti si genuflettono - ribadisce -. Quando non è più la casa di Dio, bisogna abbattere il Tempio. E ricostruire in tre giorni, come dice Cristo, il Tempio dell' uomo». Di cartone oggi però non è solo la religione. «Anche la politica, l' economia, una certa cultura che dietro orpelli subdoli cela il nulla. Ci si affanna sul disastro economico, ma la vera manovra per salvare il Paese sarebbe una manovra morale, ritrovare l' integrità. Ma temo sia un discorso da dopolavoro, da Cral...». Anche la Chiesa non sembra occuparsene troppo. «La Chiesa non è quella di Roma. La Chiesa siamo noi. Noi dobbiamo rinnovarci, aprirci all'altro. Cos' è più importante dell' accoglienza? Vorrei suggerire ai cattolici di ricordarsi più spesso di essere anche cristiani»...

 
Applausi ai clandestini di Olmi «Dai cattolici più accoglienza»

  Video

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POLITICA


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MANOVRA E CASTA: C'E' DA FIDARSI?


MANOVRA E CASTA: C'E' DA FIDARSI?

Puntata di "In onda - LA7" del 7/09/2011.

Il voto tedesco che ha salvato l'intero sistema apre il dibattito su cosa sta accadendo nel nostro paese. Se ne parla con Gianantonio Stella, Sergio Rizzo, Mario Giordano e Tito Boeri

 video

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Non c'è traccia di «scelte epocali» e risparmi milionari. Via anche la norma sull'ineleggibilità dei corrotti

  Indennità e vitalizi d'oro, la beffa dei tagli alla politica e le promesse non mantenute


Basta!!! Adesso indignazione nonviolenta!!!

  Sacconi, le suore violentate per spiegare la manovra

Suor Rita: "SONO PROFONDAMENTE INDIGNATA"!

  Suor Rita Giaretta: ''Sacconi mi fa pena'' - Video - Repubblica Tv - la Repubblica.it


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Di cose da dire sulla manovra ce ne sarebbero tantissime. Ad esempio che nessuno ci ripagherà mai dell’enorme costo, innanzitutto economico, che graverà sulle famiglie italiane per l’incredibile leggerezza dei nostri governanti: il fatto di avere rimandato così a lungo le decisioni, il fatto di avere montato e smontato la manovra per troppe volte, il fatto di avere tagliato così poco la spesa pubblica e incrementato così tanto le tasse, tutti questi fatti costeranno molti miliardi di euro, e saremo noi cittadini - non certo i politici - a pagare il conto.

  Luca Ricolfi: Sprecata l'ultima munizione

Il taglio c’è, ma per la casta si riduce. Certo, qualcosa si muove, ma alla fine, lima di qua e taglia sopra, ecco che per gli onorevoli la «coperta» degli emolumenti si allarga di nuovo. E, infatti, nel rush finale del maxiemendamento le norme sul contributo di solidarietà si alleggeriscono. 

  Paolo Festuccia: Supertassa, la Casta si fa lo sconto

La manovra che cambiava ogni giorno, con effetti devastanti. Le misure dannose, come quella sull'Iva. E le decisioni ridicole, come quella sulle festività. Senza capire niente di quello che sta succedendo in questo Paese. Sarà anche vero che la recessione è mondiale, ma il nostro governo l'ha affrontata peggio di tutti

 Tito Boeri:  Crisi: B. ha sbagliato tutto

Dopo il clamore scatenato dalla pubblicazione del menù di Palazzo Madama sul nostro sito, il presidente Schifani ha deciso di darsi una mossa e rimuovere il privilegio. Così da questa settimana i prezzi del ristorante sono aumentati. E le reazioni dei tavoli non si sono fatte attendere: "Da oggi non mi vedrete più"

 Cipria Limondo: Senatori, è finita la pacchia

Alla faccia delle polemiche sui privilegi della politica, i consiglieri si sono concessi vacanze da record. Il primato spetta al Trentino: 76 giorni

 Primo Di Nicola: Le Regioni? Chiuse per ferie





 BENEDETTO XVI
 



      Angelus - 4 settembre 2011

     Udienza - 7 settembre 2011, "Sorgi, Signore! Salvami!": Salmo 3





OPINIONI E COMMENTI


Le autorità berlinesi hanno negato l'uso di grandi cartelloni, normalmente usati per le elezioni, per ospitare manifesti di benvenuto per Benedetto XVI nella sua prima visita da Papa nella capitale tedesca.

 Marco Tosatti: Berlino scortese con il Papa

Il superiore dei tradizionalisti ribadisce alla vigilia di un incontro-chiave a Roma di non essere disposto a nessun compromesso. E svela qualche interessante retroscena...

 Alessandro Speciale: Lefebvriani: “Non accetteremo mai il Concilio”






 
   Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella carità e nella verità  

         

 


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