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N. B. La Lectio e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili
Il 2 febbraio 2010
é nato il Blog di Tempo Perso
PIETRE VIVE
che viene aggiornato quotidianamente
e mette così a disposizione in modo facile e veloce
una o più notizie
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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale
"QUELLI DELLA VIA"
NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
|
DONNE
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Quello di domenica sarà un evento trasversale
che non vuole giudicare o
accusare, ma ribellarsi al modello di donna-oggetto.
Leggi le
interviste a:
-
Don Gallo: “Purtroppo le donne
sono ancora subordinate all’uomo” -
Suor Giaretta: “Scenderò
in piazza come donna, consacrata e
cittadina” -
Massimo Gramellini: “Aderisco per combattere una certa idea del corpo
femminile”
CORRIERE DELLA
SERA La dignità delle donne - Gli
interventi
REPUBBLICA Tutti gli
appelli (video)
In piazza per la dignità delle
donne gli appuntamenti in Italia e all'estero (mappa)
Vedi anche il nostro precedente post SE NON ORA,
QUANDO? del 2 Febbraio
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Rilanciamo un servizio di AsiaNews sull'assassinio - 200 frustate - di una
ragazzina stuprata e giudicata colpevole da un "tribunale" di villaggio e da un
imam in Bangladesh. Non è un episodio isolato.
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VITA
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
La Chiesa invita la società italiana a riflettere sul
valore della vita. Il 6 febbraio si celebra la Giornata nazionale per la vita,
giunta alla sua 33esima edizione. Il tema scelto quest'anno dai vescovi è
"Educare alla pienezza della vita": una chiamata, dunque, alla
responsabilità educativa degli adulti nei confronti delle nuove generazioni, a
partire dal valore più forte e urgente, quello della vita.
Ogni
messaggio, quando è davvero significativo, porta in sé una forza che suscita
libera corrispondenza in chi lo riceve. “Educare alla pienezza della vita” è il
messaggio che i nostri vescovi hanno pensato per la 33esima Giornata nazionale
per la vita. È un messaggio che ha acceso in me – e spero in tanti di noi,
soprattutto in quanti hanno responsabilità pubbliche – echi forti e riflessioni
conseguenti, due in particolare. La prima è nella “testa” di questa nuova
chiamata all’impegno e vorrei fosse nella testa di ognuno, e nasce dal verbo
«educare» . La seconda è posta nel “cuore” di questo coinvolgente testo e mi
piacerebbe che fosse parte del cuore di tutti, e prorompe dalla parola
«riconoscenza»...
Ci viene detto grazie Ma
c'è tanto da fare e da dare
il testo integrale del Messaggio per la
33ª Giornata Nazionale per la vita:
“Educare alla pienezza
della vita”
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Due anni fa moriva - o veniva lasciata morire - Eluana Englaro e l'anniversario,
invece che un giorno del ricordo di un crudele dramma, uno di quelli che domani,
dopodomani o stasera possono capitare in tutte le famiglie, si avvia a diventare
motivo di battaglia tra due fazioni opposte, non solo ideologizzate ma anche
politicizzate, ferme su posizioni che paiono inconciliabili: battaglia furibonda
intorno a una legge che regoli il fine vita...
Isabella Bossi Fedrigotti: Un dialogo per la vita
EGITTO
Il dossier di PeaceReporter sulla rivolta degli egiziani contro
Mubarak
PEACEREPORTER: Egitto, il
tramonto dell'ultimo Faraone
Il giorno della preghiera, l'incognita sulle
prossime ore in una piazza già affollatissima
Silvia Mollicchi: Da
piazza Tahrir, il giorno dopo il discorso del Faraone (audio)
Quello in atto dal 25 gennaio è un movimento di popolo. Tra i
protagonisti, di certo i giovani. Poi i Fratelli musulmani e l’esercito che li
tiene d’occhio. Mentre i cristiani stanno alla finestra.
Henri Boulad e Soliman Chafik: Egitto, chi fa la rivoluzione?
SUD SUDAN
La comunità sud-sudanese in Uganda brinda alla
vittoria schiacciante del si al referendum per la secessione e progetta un
avvenire luminoso
Tommaso Cinquemani: Sud Sudan, la
diaspora sogna il futuro
La corruzione, le montagne di rifiuti che nessun progetto delle Ong presenti,
prevede di raccogliere. E poi le colline di bottiglie di plastica, il colera, un
milione di persone nelle tendopoli, molte delle quali aspirano ad una casa che
non hanno mai avuto. I progetti concreti di Terre des Hommes
Carlo Ciavoni: Haiti, le fatiche della ricostruzione E la gente si sente esclusa dal progetto
In Italia i rappresentanti della società civile haitiana raccontano il Paese a
un anno dal terremoto
Carlo Ciavoni: Haiti, la società civile alza la voce
Dopo diversi anni il governo diffonde i dati sul
tasso di omicidi ogni centomila abitanti. I numeri sono impressionanti
Alessandro Grandi: la piaga della violenza
Tra novembre e dicembre 2010 a causa delle
intense e continue precipitazioni ci sono stati numerosi smottamenti in molti
stati del paese. Il bilancio: 29 morti e più di cento mila sfollati
Barbara Meo Evoli: dopo le
inondazioni
Rafah chiusa per i moti egiziani, la Striscia
bombardata e privata di un magazzino medico chiave. Situazione sempre più
grave
Forse si temeva che anche loro, a poche settimane dalle ultime
rivelazioni stile Wikileaks che sembravano definitivamente screditare l’Anp,
potessero scendere in piazza e chiedere le dimissioni di Abu Mazen, un po’ sulla
scia delle rivoluzioni dei vicini egiziani, tunisini e algerini. Forse si
volevano semplicemente evitare disordini. Ma, qualsiasi fosse la ragione dietro
all’interruzione, da parte delle forze dell’ordine palestinesi, di una
manifestazione di fronte all’ambasciata egiziana di Ramallah, alla comunità
internazionale non é piaciuto.
I
NOSTRI TEMPI /
Interventi ed opinioni |
Ricchezza e generosità
Il Presidente del Consiglio, due giorni fa, ha testualmente affermato: “Sono un
ricco signore che può passare il resto della vita ad aprire ospedali per i bambini in tutto il mondo per tutta la
vita”. Sarei dell’avviso di prenderlo in parola.
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Nella Scuola dell'Infanzia di Fossalta di
Piave in Veneto per aiutare una piccola di origine africana le maestre si
privano di un pasto alla settimana, ma il primo cittadino dice
no
Il sindaco leghista ordina “Non
fatela mangiare”
Tanta solidarietà tra i cittadini: un ex
consigliere di Fossalta di Piave azzera l'affitto per la famiglia della bambina.
Ma il sindaco va avanti e dà dell'integralista al padre
Quella bimba non resterà più
senza mensa
Da tre giorni il caso della bambina di
Fossalta di Piave a cui le maestre avevano ceduto il loro pasto, incorrendo
nelle ire del sindaco, faceva discutere l’Italia. Tutti i giornalisti cercavano
– ovviamente – un loro parere: ma fino ad ora le protagoniste del caso non
avevano detto una parola. Cinque insegnanti per cinquanta bambini, nell’asilo
“flauto magico”, quasi una famiglia. Eppure le maestre – come i genitori – non
volevano intervenire per non alimentare polemiche inutili. Poi, ieri mattina, la
goccia che ha fatto traboccare il vaso. Con due esternazioni ai due principali
quotidiani veneti, il sindaco Sensini le riempiva di accuse incredibili. Fra cui
quella di essere “maestre comuniste”. E poi quella di non aver fatto “le furbe”.
È stato a questo punto che Laura Camerotto e Giuliana Fornasier (le uniche due
assunte a tempo indeterminato) hanno deciso che, a nome di tutte, dovevano
intervenire.
“Ci dicono comuniste perché
sfamiamo una bambina”
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Spaccano il cuore le urla e il pianto di
Elena, la donna rumena di etnia rom che la sera di domenica 6 febbraio ha visto
morire inceneriti quattro suoi figli. Elena Patrizia aveva 11 anni,
Fernando 3, Sebastian 7, Raoul 5. Sono morti alla periferia di Roma,
lungo la via Appia Nuova, nell'incendio della loro baracca di
plastica.
Può piangere così una
madre?
... Raul, Fernando, Patrizia e Sebastian
erano bambini, proprio come tutti gli altri, che fino a due giorni fa giocavano,
ridevano, piangevano, bisticciavano, facevano i capricci. Ed erano persone,
piccole, ma persone. Ed è così che bisogna pensare a loro, non come a semplici
numeri che allungano la triste lista nera di morti annunciate, né come
l'ennesima scintilla che riaccende polemiche e scatena nuove accuse reciproche.
Polemiche sui bimbi Rom morti a
Roma. Domani lutto del cittadino
"Hai mai visto - mi dice Sneja - un
funerale di bimbi celebrato in slavo antico? Gettano fiori lungo la strada, e
nelle bare ci mettono di tutto, anche l'Efferalgan e il Vicks Vaporub perché non
si sa mai, ci si può raffreddare durante il viaggio verso il
paradiso".
Sneja la zingara e le baracche della morte "Ecco come
vivono gli invisibili di Roma"
Raul, Fernando, Patrizia, Sebastian, una
manciata di anni in quattro, le speranze avvolte dalle fiamme. La loro mamma,
Liliana, è piegata dal dolore, sembra voler scomparire in quella stanza fredda
di obitorio. Guarda il sindaco Gianni Alemanno e il presidente Napolitano con
occhi fissi, non le interessa di questa sfilata di autorità, ringrazia
educatamente, ma è lontana. «Non avevo che loro», dice parlando a se stessa.
«Non è stata colpa mia». Si batte il petto Liliana, come se volesse punirsi per
non essere riuscita a proteggere i suoi bambini
"Siamo nomadi, nessuno ci
vuole"
Le esperienze sul campo della Comunità di
Sant'Egidio e di giovani studiosi. L'equivoco di considerarli ancora nomadi,
quando la stanzialità è per tutti ormai un dato di fatto. "E' dalla frequenza
scolastica che si deve partire, perché poi i risultati si colgono e sono
importanti". Ma da sola non basta
Rom, integrarli non è facile ma
si può Le voci di chi lavora negli accampamenti
Certo, c’è stata la solidarietà vera e
sincera del presidente della Repubblica, e poi anche il lutto cittadino
proclamato dal sindaco di Roma Gianni Alemanno, ma il giorno dopo il rogo
costato la vita a quattro bambini rom è stato soprattutto un momento di veleni,
polemiche, denunce e dolore.
Rom: pro e
contro
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(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA")
Veglia di
preghiera in memoria di Sebastian, Patrizia, Fernando e Raul - Omelia del
Cardinale Vicario Agostino Vallini Basilica di S. Maria in Trastevere, 9
febbraio 2011
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Sebastian,
Patrizia, Fernando, Raul. Quattro bambini rom invisibili perché nascosti come
oggetto di vergogna, sfida al decoro dei quartieri della capitale. Continuamente
spostati da una parte all’altra della città perché a "qualcuno" davano fastidio.
Oggi non sono più tra noi: i loro anni sono stati rubati da una morte assurda,
nel XXI secolo.
Arsi vivi,
investiti, folgorati, affogati, assiderati, morti in culla. È una lista
straziante di dolore incomprensibile, fatta di nomi, volti storie da tutta
Italia
Sono una
minoranza sparuta. Ma la politica e le istituzioni non riescono - o non vogliono
- affrontare il problema. I Rom in Italia sono lo 0,3% della popolazione... E l’Italia non sa sfruttare le risorse a disposizione: per l’inclusione sociale
spendiamo il 9% del Fondo sociale europeo, quando la media Ue è il 14%...
Molti di meno e molto più stanziali di quello che si pensa. E sul loro conto
pesano pregiudizi figli di una discriminazione antica...
"È stato un incendio doloso". E scava per trovare i giochi dei figli. Quattro
candele accese sulla sedia altarino con i ricordi dei bimbi morti nel rogo.
Ospitati da Action. Una colletta dei senza casa per far partire anche altri
quattordici parenti
«Più facile educare un cane»: intervista sconfessata dal partito. Lei: «Frase
infelice, ma il problema c'è»
Le farneticanti affermazioni radiofoniche di Tiziana
Maiolo, secondo cui «è più facile educare un cane che un bambino rom», condite
con la consueta salsa demagogica sulle «case agli italiani», portano il
dibattito (se ancora lo si può chiamare così) definitivamente fuori dal
perimetro della democrazia, della tutela dei diritti dell’uomo, di un minimo
rispetto della dignità umana.
In allegato inchiesta di Popoli
dal titolo "Si fa presto a dire sgombero" (pdf)
Veglia per la morte dei piccoli Sebastian, Patrizia, Eldeban e Raoul. Una
ricerca di RomaTre sui bambini rom e sinti: interventi pubblici fallimentari
La verità è che la politica degli sgomberi a raffica, inutili e costosi,
effettuati a Roma come nel resto d’Italia senza predisporre soluzioni
alternative, si rivela per quella che è: una truffa. Con l’aggravante
dell’ipocrisia
Il 40% degli intervistati pensa anche che siano tantissimi, uno o due
milioni, invece sono in tutto appena 170 mila
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Le due giornate di discussione e dibattito
per la Carta Mondiale dei Migranti sono state la dimostrazione concreta di un
progetto di scrittura collettivo. La portata innovativa del documento
rivendicativo, che vuole apertamente distinguersi dalle precedenti dichiarazioni
universali, è leggibile in ogni parola della Carta, scritta a partire dalla
ricchezza dei punti di vista delle persone migranti, per la prima volta
protagoniste e non oggetto di decisioni esterne ed estranee ai processi
migratori.
Gorée ritorna all’Umanità
con la Carta Mondiale dei Migranti
Oggi sono stato testimone di un evento che
assume un significato simbolico molto forte: il World migrants forum. Si tratta
di un incontro di migranti, soprattutto africani, riuniti in assemblea per
elaborare una Carta mondiale per i loro diritti, partendo dallo slogan: «Una
carta per un mondo senza muri». Provocatoriamente hanno indetto questa loro
assemblea (2-3-4 febbraio) nell'isola di Gorée, a Dakar, da dove sono partiti
milioni di schiavi per le Americhe, in quella vergognosa tratta Atlantica. Con
un gruppo di comboniani e comboniane abbiamo assistito al dibattito di questi
immigrati, iniziato nel 2006 dai sans papiers di Marsiglia, continuato in questi
anni nei vari continenti, per concludersi a Gorée, con l'approvazione della
"Carta mondiale dei migranti". Carta che verrà poi presentata al Forum sociale
mondiale (Dakar 6-11 febbraio).
Per un mondo senza
muri
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FORUM SOCIALE MOMDIALE
Sabato 5 febbraio si è aperto il
Forum mondiale di teologia e liberazione (Fmtl) al Collegio Sacré Coeur di
Dakar. Il Fmtl, promosso dall’associazione dei teologi del Terzo mondo, per la
prima volta è incluso nel Forum sociale mondiale. Vuole essere il tentativo di
costruire una spiritualità ecumenica in chi opera nei movimenti sociali. Per la
seconda volta si è tenuto in Africa (dopo Nairobi 2007).
La teologia che
libera
Il contributo di Raffaella Chiodo sul
Social Forum Mondiale di Dakar in Senegal dal rapporto "Europa 2.0: prospettive
ed evoluzioni del sogno europeo" a cura di Nicola Vallinoto e Simone
Vannuccini.
Il debito dell'Europa:
risarcire l'Africa
Vedi anche il nostro post del 9 gennaio Forum Sociale Mondiale e
Forum Mondiale di Teologia e Liberazione
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(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA")
Tra oggi e domani, il Forum sociale deciderà quali sfide lanciare e dove
si terrà il prossimo appuntamento. Non mancano polemiche per la forte
disorganizzazione, imputata al governo. Intanto i movimenti italiani hanno
deciso che dal 25 giugno al 25 luglio si terranno a Genova iniziative per
ritornare su quel che accadde nel 2001.
Wsf, si tirano le somme
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Al Forum sociale mondiale di Dakar, Naomy Klein ha messo in guardia
sull’utilizzo abnorme della tecnica per il profitto. E i teologi si sono
soffermati sulla relazione tra le religioni africane e la terra – madre.
I cambiamenti climatici e la critica dei teologi all’Impero del denaro,
divenuto una vera e propria “religione”, sono stati al centro di alcuni
dibattiti dell’8 febbraio.
Il contributo di un comboniano che vive a lavora nella baraccopoli di
Korogocho (Kenya). Ecco con quale spirito partecipa al WSF.
Nel celebrare l’Eucaristia inaugurale del Forum, in un quartiere
popolare, il card. Sarr ha ricordato come Sinodo africano e Forum sociale
condividono gli stessi valori. E ha sottolineato che la dimensione politica è
inaggirabile
Superiore alle aspettative la marcia inaugurale lungo le vie di Dakar.
Tanti africani e tante donne. Oggi parte il confronto sui grandi temi:
cancellazione del debito e sovranità alimentare, condivisione dei saperi e
rispetto delle diversità.
L'undicesimo World Social Forum di Dakar si
focalizza sul Brasile emergente e l'Africa. Nessuno spazio viene concesso alla
discussione sui problemi del Vecchio Continente.
La penultima giornata del WSF ha visto dibattere tre temi principali:
cambiamenti climatici (verso Rio+20), difesa dell’acqua (Appello di Dakar),
diritti dei migranti (Carta di Gorée).
... Prima ancora della lotta alla mafia è importante sconfiggere la “mafiosità” che
è in noi, che ci porta a cedere al compromesso delle raccomandazioni e del voto
di scambio, e che costituisce il giusto habitat per il proliferare indisturbato
degli affari mafiosi...
Una Carta etica per i professionisti modenesi. Contro corruzione e mafie, i
professionisti hanno deciso da che parte stare. La Carta è destinata a fare
scuola.
Nel nome di Giorgio Ambrosoli, liquidatore del Banco Ambrosiano, di Serafino
Famà, avvocato penalista di Catania. Di Marco Biagi, giuslavorista. E di tanti
altri che hanno perso la vita nell'esercizio della propria professione, oggi a
Modena è nato un impegno concreto: una carta etica dei professionisti. A
presentarla nella città emiliana il coordinamento unitario delle professioni
della città, Libera e Libera informazione.
Maurizio Prestieri, capo camorrista, è accusato di aver ordinato trenta omicidi.
Adesso collabora con i giudici. Così racconta la sua
vita
Coca, donne e casinò: l'irresistibile ascesa e la vita dorata del boss di
Secondigliano Paolo Di Lauro e del suo braccio destro Maurizio Prestieri, oggi
pentito
Alle ultime amministrative 45 violazioni, tutte al Centro e al Sud.
Pisanu: «Ma il fenomeno è di certo più ampio»
Come si sa, le iscrizioni a scuola si fanno entro il 12 febbraio. Per tutte le
scuole: infanzia, primoe secondo ciclo. Secondo il ministero non ci sono i
rinvii e le incertezze degli anni scorsi: si sono superate le criticità
riguardanti l' applicazione della riforma. Dal suo punto di vista il ministero
ha ragione: ha avviato un processo di "semplificazione" per cui a breve le
iscrizioni si faranno d' ufficio, perchéi genitori non avranno più niente da
scegliere. Cominciando dalla scuola dell' infanzia.
Il leader dell'associazione nazionale presidi e alte professionalità, Giorgio
Rembado: "Non si possono fare guerre di principio su una celebrazione così
importante, le lezioni non svolte si potranno recuperare". Il ministro La Russa:
"Proporrò un decreto perché sia una festa vera"
Dal 25 aprile al 4 novembre le altre feste contestate
Sospeso un viaggio su tre. Gli insegnanti: "Troppe responsabilità e ci hanno
anche tolto la diaria. Meglio restare in classe". Gli albergatori: danni per
oltre 100 milioni
I supplenti meridionali potranno
chiedere il trasferimento nelle scuole del nord. Ovviamente anche il contrario,
anche se meno frequente. E’ la Corte Costituzionale, a bocciare le regole del
ministero dell'Istruzione che invece prevedevano di inserire in fondo alle
graduatorie chi non apparteneva alle province di riferimento indipendentemente
dal punteggio. L'Italia è una sola e i titoli di studio hanno lo stesso valore
in tutto il territorio nazionale, spiega la Consulta
Aveva ragione l’Anief: i trasferimenti dei
docenti precari della scuola debbono avvenire mantenendo il punteggio
originario. In 15.000 ora dovranno essere ricollocati a ‘pettine’ ed i meglio
posizionati anche tentare di chiedere il ruolo retroattivo. Viale Trastevere:
rifaremo le graduatorie, ma con un emendamento congeleremo presto il meccanismo.
La polemica entra anche nei palazzi della politica: per il Pd così il Governo
discrimina i candidati del Sud
Il friulano, il sardo, l'occitano in classe. Ecco tutti i progetti per
recuperare, diffondere e valorizzare le culture linguistiche "altre". Anche se
nella scuola dell'obbligo la lingua ufficiale "standard" non se la passa troppo
bene
Per decenni le aule sono state il luogo di incontro e di avvicinamento tra ceti
diversi. Oggi le cose sono cambiate radicalmente: sotto il velo della
"meritocrazia" il nostro Paese è tornato ad essere classista in modo feroce
Sì è svolta nei giorni 27 e 28 gennaio 2011, presso l’antico Spedale del Bigallo
di Bagno a Ripoli (Firenze), la seconda edizione del Festival dei Saperi,
rassegna internazionale annuale sul lifelong learning.
"Il disastro educativo è all'origine della
bassa occupabilità dei nostri giovani. Un disastro educativo che ha un'origine
molto nota, gli anni Settanta".
Nell'ultimo libro di Paola Mastrocola la sconfitta degli insegnanti. Con un
titolo provocatorio: "Togliamo il disturbo"
Fraternità Carmelitana di Pozzo
di Gotto
I MERCOLEDì DELLA BIBBIA – 2011
Dal 26 Gennaio al 30 Marzo
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"CELEBRARE DIO CON LA VITA" HOREB n. 57 – 2010
TRACCE DI
SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
I MERCOLEDÌ DELLA BIBBIA
2011
"DAL TESORO DELLO
SCRIBA Lettura del Vangelo di
Matteo"
promossi
dalla Fraternità
Carmelitana di Pozzo di
Gotto (ME)
1°
Incontro del 26 Gennaio
2011
Introduzione al Vangelo di
Matteo
Il Discorso sul
Monte: Mt. 5-7 di P. Gregorio
Battaglia
Video
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"A
Sua Immagine": Mese della Famiglia: se aiutiamo la famiglia, aiutiamo l'Italia
Come vivono le famiglie nel nostro Paese? L’Italia promuove politiche famigliari
adeguate? Quali sono le principali difficoltà che incontrano le famiglie oggi?
Quanto costa un figlio? In compagnia di Rosario Carello cercheremo di dare una
risposta a tali quesiti.
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"Le
Frontiere dello Spirito" puntata del 6 febbraio 2011
Domenica 6 febbraio 2011 "Le Frontiere
dello Spirito", la rubrica religiosa scritta e condotta da Maria Cecilia
Sangiorgi e monsignor Gianfranco Ravasi.
Nella prima parte, monsignor Ravasi ha
approfondito le letture tratte dal libro del profeta Isaia (58,7-10)
A seguire - come sempre - la poesia di
padre Turoldo "Nella Tua luce vediamo la luce", letta dall'attrice Paola
Morales.
Nella seconda parte del programma "Volti e
storie", curata da Maria Cecilia Sangiorgi, il servizio
* card. Angelo Scola: un "OASIS" per
cristiani e musulmani
la puntata integrale del 6 Febbraio (video)
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RAI RADIOTRE - "UOMINI E PROFETI":
Tra mito e storia,
ecco che con Giosuè si entra nella terra promessa: con le acque del Giordano che
si aprono come quelle del Mar Rosso, le trombe dell’esercito che squillano così
forte da far crollare le mura di Gerico, con il sole e la luna che, sopra
Gabaon, si fermano nel cielo. Episodio, quest’ultimo, che il Sant’Uffizio usò
per negare il moto della terra intorno al sole, costringendo Galileo all’abiura
della teoria copernicana (1663). Tutto il libro di Giosuè, con la mitica
conquista della terra che lì si racconta, segna una cesura nel racconto
dell’epopea biblica. La terra, lungamente promessa e lungamente agognata, è
conquistata. Il territorio diviso tra le dodici tribù, non senza turbolenze e
confusi presagi. A raccontarci la seconda parte del Libro di Giosuè, è
Silvia Giacomoni, autrice di una riscrittura, per l’editore
Salani, di tutto l’Antico Testamento. Con quali criteri? Assumendosi quali
rischi? Usando quale linguaggio?
Libro di Giosuè capitoli 12-24 Sole, fermati in Gabaon con
Silvia Giacomoni Domenica 6
febbraio 2011
Ascolta la puntata (audio)
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RAI RADIOTRE - "FEDI E MONDO":
La nostra
riflessione di oggi parte dai grandi sommovimenti in corso in tutto il Nord
Africa, e da un’opera dello scrittore Keniota Ngugi wa Thiong’o, Spostare il
centro del mondo. La lotta per le libertà culturali. Occorre forse spostare il
centro del mondo dall’Occidente al altre aree, non solo perché l’economia ce lo
impone, ma anche perché lo esige una domanda di giustizia, di libertà, di
democrazia di molti popoli, indipendentemente dalle loro religioni e dalle loro
convinzioni. Quello che sta accadendo in queste ultime settimane – in Tunisia,
Egitto, ma anche Yemen, e in altre zone della penisola araba, in Sudan e anche
in Turchia – ci porta a considerare le grandi novità che stanno accadendo in
quelle parti di mondo. Quali grandi sorprese ne potrebbero derivare? E quali
spostamenti, anche nella coscienza, nella mentalità, nel modo di guardare le
cose di noi tutti? Siamo capaci di uscire dagli stereotipi nei quali ci siamo
rinchiusi? Siamo capaci di guardare al nuovo costruttivamente? Siamo capaci di
vedere che cosa c’è dietro le convinzioni anti-islamiche dell’Occidente? Quale
onda lunga potranno innescare questi movimenti? Ne parliamo con Pier
Cesare Bori, particolarmente legato alla Tunisia, con Elisa
Ferrero studiosa di questioni arabe e infine Sergio
Tanzarella ci racconterà una storia: una storia ormai antica ma che
mostra un modo diverso di coniugare i rapporti tra Oriente e Occidente, tra Nord
e Sud, ma soprattutto tra violenza e non violenza: la storia di un obiettore di
coscienza alla guerra d’Algeria.
Spostare l’asse del mondo con Pier Cesare Bori,
Elisa Ferrero, Sergio
Tanzarella Sabato 5 febbraio 2011
Ascolta la puntata (audio)
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
da IL QUADERNO DI FEBBRAIO 2011 di
OREUNDICI Il Dio in cui
non credo: che cosa vuol dire? Quando ci rivolgiamo a Dio, abbiamo
bisogno di sapere a chi ci rivolgiamo. Abbiamo bisogno di un cammino di
liberazione perché senza avvedercene abbiamo costruito degli dei: dei bisogni,
delle illusioni, dei progetti che in un certo senso adoriamo. Per arrivare al
Dio vero è necessario passare attraverso rinunzie, abbandoni, cambiamenti
essenziali. Il primo idolo dal quale dobbiamo liberarci è la
ricchezza.
ARMONIZZARE LA RAGIONE E IL
CUORE cominciamo con l'essere più umani di Arturo
Paoli
Cari amici, una immagine di Dio di cui
non vergognarmi è il pensiero che mi porto dentro dal nostro convegno invernale,
svoltosi a Roma ai primi di gennaio, sul tema “Il Dio in cui non credo”. Sono
ancora tante le immagini di Dio che circolano nelle nostre comunità e nella
nostra società che non hanno niente a che vedere con Dio: sono rappresentazioni
di un dio fatto a nostra immagine e somiglianza.
L'editoriale di Mario De
Maio
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È il silenzio il custode dell’inizio: sta
oltre ogni parola ciò di cui si potrebbe parlare solo prescindendo dalle
condizioni già poste del dire. Pensare puramente l’inizio equivarrebbe a pensare
quanto precede le strutture stesse del pensiero, per affacciarsi a ciò che è
“fuori” dello spazio e “prima” del tempo: il vagheggiato “primo mattino del
mondo” sfugge alla ricerca del soggetto, che, per quanto si sforzi, non è in
grado di uscire da queste categorie dello spazio e del tempo. L’ultimo approdo
dell’indagine volta a scrutare l’inizio è dunque il senso del mistero che tutto
avvolge, la percezione dell’incompiutezza di ogni sforzo teso dal basso a voler
offrire una spiegazione totale. La posta in gioco è alta, perché abbraccia il
senso del vivere e del morire umano: perciò essa ci riguarda tutti, come
mostrano i possibili esiti della risposta alla domanda sulle origini di tuto ciò
che esiste.
LA CREAZIONE E LE ORIGINI DEL
MONDO di Bruno Forte (pdf)
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Sono passati cinque anni dalla morte di don
Andrea Santoro, cinque anni da quella domenica 5 febbraio 2006, quando la
minoranza cristiana che vive in Turchia ha ricevuto un colpo terribile,
destinato purtroppo a non rimanere isolato. Erano passate da poco le 15, quando
le televisioni locali diedero la notizia che un prete italiano era stato ucciso
a Trebisonda, Trabzon in turco, città sul Mar Nero un tempo nota per il suo
cosmopolitismo e per la sua tolleranza, oggi culla dell’ultra nazionalismo. Don
Andrea Santoro, sacerdote fidei donum della diocesi di Roma, è stato ucciso
mentre stava pregando nella chiesa di Santa Maria...
Don Andrea Santoro, eredità
di speranza
Ecco come Sandro Magister dava la
notizia corredandola da testimonianze e documenti...
Beati i miti. Vita e martirio di un prete in
missione in Turchia
Per saperne di più su don Andrea
Santoro visita il sito Associazione Don Andrea
Santoro onlus
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"Le attese dell'uomo d'oggi" di p. Felice Scalia sJ Gesuita, teologo dell’Istituto Ignatianum di
Messina
Incontro tenuto il 24 gennaio 2011 e promosso dalla
Scuola di Formazione per la vita Cristiana "Scegliere Dio per amico" - Vicariato
di Barcellona P.G. (ME)
"... il mondo di oggi é in attesa? Nonostante tutto,
il mondo anche oggi é in attesa di salvezza ... c'è un malessere planetario...
c'é un senso di insicurezza diffusa di incertezza.. un grido di moltitudine
ferite nel corpo e nell'anima... Cosa é salvezza? Possiamo dire che l'uomo é
concretamente salvo... se trova una risposta ai suoi molteplici bisogni e alle
sue domande esistenziali di fondo (che senso ha la mia vita? dove è il bene?
dove il male?)... l'uomo vive di pane, non dobbiamo mai dimenticarlo anche
quando siamo in chiesa, e lo attende questo pane, pensate al passo del Vangelo
Mt 4.4 e noterete come Gesù era a questa esigenza di pane, pane significa cibo,
ma pane significa anche vestito, casa, sicurezza, denaro; però l'uomo non vive
solo di pane, vive di lavoro, di affetti, di amore, di amicizia, di dignità.. di
Parola che esce dalla bocca di Dio... vive del senso che dà alla sua vita... se
questo pane si cade nella disperazione e di conseguenza nell'angoscia... e la
vita diventa senza senso... quanta depressione... diventiamo disumani...
"
ASCOLTA TUTTA LA RELAZIONE
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Le applicazioni
per iPhone e per iPad sono in continua espansione e sullo store ne possiamo
trovare a migliaia, ma questa di certo le supera tutte. Vuoi confessarti e non sei
nelle vicinanze di una chiesa? Nessun problema prendi pure il tuo iPhone fai
partire l’App “Confession” e il gioco è fatto.
iPhone
ed iPad ora ci si può pentire grazie a
Confession
Confession,
a Roman Catholic App: ora potete pentirvi anche su
iPhone
Ironia della sorte: la
prima applicazione per così dire «approvata dalla Chiesa» è stata sviluppata per
due prodotti di Apple quando fu (forse) per aver mangiato una «apple», una mela,
che Adamo ed Eva furono cacciati dal Paradiso Terrestre, dando così inizio alla
peccaminosa storia degli esseri umani.
La
confessione? Con l'aiuto dell'iPhoneUn'app permette ai
cattolici fare penitenza attraverso lo smartphone. Realizzata con l'aiuto di
ecclesiastici, è al centro di polemiche. La Chiesa: "Non può sostituire il
sacramento, irrinunciabile il rapporto con il confessore"
Confessione anche sull'iPhone
ma il Vaticano: "Non è valida"
La tecnologia può essere uno strumento utile per
avvicinare ai Sacramenti aiutando la ricerca spirituale, ma davanti alla
celebrazione dei «segni efficaci della Grazia» si ferma «sulla porta». Ecco
perché, ad esempio, «non si può parlare in nessun modo di "Confessione per
iPhone"». La sottolineatura è venuta ieri da padre Federico Lombardi, direttore
della Sala stampa vaticana, che, parlando ai giornalisti, ha voluto chiarire la
notizia, rilanciata nei giorni scorsi in maniera distorta da alcuni media,
secondo cui, grazie a una nuova applicazione, sarebbe possibile confessarsi
tramite iPhone, il noto cellulare intelligente della Apple.
«Nessuna
Confessione attraverso i cellulari»
In maniera paradossale
vorremmo colmare le distanze con l’altro attraverso uno strumento mediatico,
qualunque esso sia, non rendendoci conto che così non facciamo altro che
aumentare la ferita che più di ogni altra offende qualunque uomo, e che la
Bibbia così denuncia: «Non è bene che l’uomo sia solo».
Il perdono è relazione. Non può essere
elettronico
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XIX
Giornata Mondiale del Malato
Il tema della XIX
Giornata Mondiale del Malato è: "Dalle sue piaghe siete stati guariti" (1 Pt
2,24)
Il tema si inquadra nel
percorso triennale di programmazione pastorale “Educare alla vita nella
fragilità. Sfida e profezia per la pastorale della salute”, sulla base degli
Orientamenti Pastorali CEI per il prossimo decennio “Educare alla vita buona del
Vangelo”.
il Il Messaggio del
Santo Padre: “Dalle
sue piaghe siete stati guariti”
Dalla Diocesi di Milano:
11
febbraio Lo sguardo rivolto ai piccoli che soffrono
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SETTIMANA TEOLOGICA 2011 - Diocesi DI MESSINA
"A CHI APPARTIENI? SOLITUDINI E LEGAMI"
Seconda
giornata 8 febbraio 2011
RELAZIONI:
- "Ascolto e oblio della Parola:
per una identità cristiana"
di Don Giuseppe Bellia,
Biblista
Presbitero della Chiesa di Catania, insegna Teologia
biblica e Archeologia biblica presso la Facoltà Teologica di Sicilia di Palermo
e coordina il Comitato promotore di Studi Neotestamentari e Anticocristiani
dell’ABI. Dirige inoltre le collane Studi per Sciascia Editore e Studia biblica
di Città Nuova, La nube, la via per Il Pozzo di Giacobbe e la rivista Il
diaconato in Italia. Tra le sue pubblicazioni diversi saggi e volumi sul
pentateuco sapienziale, sulla storiografia protocristiana e sulla teologia delle
religioni oltre a pubblicazioni di carattere specialistico e pastorale sui
ministeri e la vita cristiana
- "Appartenenze plurali nel vivere
insieme"
di Milena Santerini, Pedagogista
È Ordinario di Pedagogia generale. Dottore di ricerca in
Pedagogia presso l''Università Cattolicadi Milano. Insegnamenti: Pedagogia generale, Pedagogia
sociale e interculturale (Corso di Laurea in Scienze dell'educazione), Pedagogia della
persona e delle emergenze educative (Laurea Magistrale in Scienze pedagogiche).
Coordinatrice del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria. Direttore del Centro
di ricerca sulle relazioni interculturali. Direttore scientifico del Master in "Formazione
interculturale. Competenze per l'integrazione e l'inclusione sociale".
GUARDA IL
VIDEO
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SETTIMANA TEOLOGICA 2011 - DIOCESI DI MESSINA
"A CHI APPARTIENI? SOLITUDINI E LEGAMI"
Terza giornata
9 febbraio 2011
RELAZIONI:
- “Crisi delle appartenenze nella
società liquida”
di Franco
Garelli,
È professore ordinario di Sociologia dei processi
culturali, e insegna anche Sociologia delle religioni nella Facoltà di Scienze
Politiche dell'Università di Torino, di cui attualmente è Preside. Nel corso
della sua carriera ha svolto numerosi studi e ricerche sia a livello nazionale
che internazionale su due tematiche prevalenti: l'analisi degli stili di vita e
dei modelli di comportamento dei giovani nella modernità avanzata; e i fenomeni
religiosi nella società contemporanea, prestando particolare attenzione non
soltanto ai cambiamenti che coinvolgono le confessioni religiose storiche, ma
anche le nuove forme della religiosità e i gruppi spirituali
emergenti.
E' membro dell'Associazione Italiana di Sociologia (AIS),
all'interno della quale ha ricoperto per vari anni il ruolo di Coordinatore
della Sezione di Sociologia delle religioni; fa parte del Direttivo
dell’International Society for the Sociology of Religion (ISSR). E'
editorialista del quotidiano "La Stampa".
- “Soli si muore. Conoscersi e
cambiare attraverso la vita sociale” di Domenico Barrilà, psicoterapeuta
Psicoterapeuta e analista adleriano, svolge attività
clinica da oltre vent'anni. È stato didatta propedeutico della Società Italiana
di Psicologia Individuale e docente presso la Scuola di Psicoterapia
dell'Istituto Adler di Milano. Collabora con diverse testate, in particolare con
Club3 e Madre, ed è autore di volumi ristampati e tradotti, tra cui T"Voler
bene"T, "TC'è una logica nei bambini",T "TLa mente e il cuore"T, "TCome nasce lo
stile di vita", "Punti di vista con delittoT. TQuando le relazioni diventano
sopraffazione"T, "TPer un posto nel mondo. Gli adolescenti all'esame della vita
sociale",T T"Educhiamo i nostri bambini con creatività", "Il coraggio di essere
coraggiosi", "Inadeguati non si nasce".
GUARDA IL
VIDEO
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La crisi del
senso di appartenenza è tra gli elementi che stanno minando la società
contemporanea. Il dubbio è che questa crisi possa coinvolgere, in un modo o
nell’altro, anche la Chiesa. Ma a fugare questo timore, e anzi a ragionare in
chiave propositiva e volta al futuro, è stato il vescovo Mariano Crociata,
segretario generale della Conferenza episcopale italiana, nella cattedrale di
Messina. Di quella prolusione, tenuta il 7 febbraio in occasione della Settimana
teologica 2011 della diocesi siciliana, pubblichiamo qui ampi stralci.
Dialogo interreligioso
Nel discorso dell’Angelus di capodanno, Benedetto XVI ha annunciato che a
venticinque anni dalla storica iniziativa di Giovanni Paolo II – l’incontro ad
Assisi di rappresentanti delle diverse religioni del mondo per una preghiera per
la pace – lo “spirito di Assisi” poteva avere una nuova manifestazione, poteva
essere rivissuto in un nuovo incontro con la partecipazione del papa
nell’ottobre di quest’anno.
CHIESA
E SOCIETA'
/
interventi
ed opinioni |
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
... Ma il «Cortile dei Gentili » quale realtà materiale evoca?
Dobbiamo a questo proposito riferirci alla planimetria del tempio
di Gerusalemme, soprattutto nella tipologia offerta dall'imponente edificio
voluto dal re Erode a partire dal 20 a.C. e distrutto nel 70 d. C. dalle armate
romane di Tito. Là, infatti, oltre alle aree riservate alle donne, agli
israeliti, ai sacerdoti e al santuario propriamente detto, si apriva uno spazio
al quale potevano accedere appunto i pagani in visita a Gerusalemme. Era,
questo, il «Cortile dei Gentili », un'aulé in greco a cui forse fa cenno il
libro dell'Apocalisse quando nella misurazione simbolica del tempio imposta a
Giovanni si dichiara: «Il cortile (aulé) esterno del tempio lascialo da parte e
non misurarlo perché è stato consegnato ai Gentili (éthne) che calpesteranno la
città santa» (11,2)...
Un Cortile per laici e cristiani
di Gianfranco Ravasi
Il cardinale, presidente del
Pontificio consiglio per la cultura, terrà una serie di incontri voluti dal Papa
con intellettuali atei. Per far cadere i muri tra fede e scienza.
Ravasi nel cortile dei
gentili di Alberto Bobbio
Teologo della speranza e della croce,
Jürgen Moltmann chiede ai cristiani di «riversarsi» nel mondo dei non credenti
per annunciare quel Dio «che sta con i senza Dio». Il pensatore protestante
saluta come «urgente e necessaria» l’apertura di un confronto fra laici e
cristiani su Dio, come suggerito da Benedetto XVI.
Atei e credenti uniti dalla
speranza di Lorenzo Fazzini
Non confinarsi nella mistica meditativa, ma
interrogarsi (e agire) insieme sull’umanità comune e l’amore vero. Acuto come
suo solito, sferzante nella critica vista come occasione di crescita, Maurice
Bellet, filosofo e teologo francese, chiede al prossimo «Cortile dei gentili» di
Parigi un soprassalto di umanesimo.
Atei e credenti, insieme oltre
la crisi di Lorenzo Fazzini
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Il dialogo tra credenti e non credenti non deve limitarsi a cercare un minimo
comun denominatore, ma affrontare le questioni fondamentali della vita di ogni
essere umano.
Con [l'iniziativa del "cortile dei Gentili] attendo, oltre quel dialogo
ricordato, un aiuto per coloro che desiderano uscire da una concezione povera
del credere. Vorrei invitare il laico a non considerare la teologia un reperto
archeologico o mitologico, perché ha una sua dignità "scientifica"; mentre il
credente comprenda le ragioni profonde della teologia e non la veda come
ostacolo: la intenda come un sussidio, una componente fondamentale per
percorrere le strade della fede
«Bisogna costruire un confronto che
non sia scontro, nel quale anche i valori siano comunicati ma senza
perdere la propria identità: una sorta di convivenza culturale, molto
delicata e complessa».
POLITICA
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Anticipiamo il commento del sociologo Franco
Garelli (Famiglia Cristiana n. 7, in edicola dal 9 febbraio) sul "caso Ruby" che
ha coinvolto il Premier.
Non è che la Chiesa ha sbagliato qualcosa
nell’“educare” i suoi fedeli? Ecco un interrogativo ricorrente in questi giorni,
a commento di sondaggi su come la pensano i cattolici praticanti sul caso Ruby.
Ne emerge uno scenario inquietante. Tra chi va a Messa alla domenica, il 28 per
cento è indulgente verso Berlusconi, il 16 continua ad ammirarlo, il 6 si
dichiara ancora suo tifoso; gli indignati sono il 13 per cento e i critici il
37. Dunque, fifty-fifty.
Ma il dato di maggior rilievo è il fatto
che i più scandalizzati dalle recenti vicende di Arcore e dintorni (e
dall’immagine che se ne dà delle donne) si ritrovano tra quanti non entrano mai
in chiesa o lo fanno solo una tantum o nelle grandi festività.
“Festini” di Arcore, cattolici
divisi
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Lo scontro sulle dimissioni di Berlusconi arriva al momento più caldo.
Intanto il Governo si propone di varare importanti piani per rilanciare l'economia. Tra paralisi, ripartenza, scandali, la
politica e gli Italiani è il tema centrale della puntata di
Ballarò.
Tra gli ospiti di Giovanni Floris il ministro del
lavoro e delle politiche sociali Maurizio Sacconi, il vicesegretario del
PD Enrico Letta, Carolina Lussana della Lega Nord, Guglielmo Epifani, il giornalista Antonio
Polito, il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli.
In
apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza.
“L’Italia
è finita nel pantano perché la politica è diventata una melassa
informe” dichiara Nichi Vendola, che promette di “destrutturare il
centrosinistra com’è adesso” e si candida a guidarlo. Mentre lo scontro
istituzionale fra governo e magistratura raggiunge un livello senza
precedenti, l’indignazione per gli scandali sessuali si esprime nel
raduno del PalaSharp a Milano e nella manifestazione delle donne del 13
febbraio e si affida ad esponenti della società civile come Roberto
Saviano. Come si esce da questa situazione di stallo? Vendola ha la
forza politica per unire tutto il centrosinistra? Qual è la sua
proposta politica, economica, sociale e culturale per sfidare
Berlusconi alla guida del Paese? Ospiti di Michele Santoro il leader di
Sinistra, Ecologia e Libertà Nichi Vendola, l’economista Irene Tinagli
e i giornalisti Lucia Annunziata, Pierluigi Battista e Nicola Porro
ANNOZERO: Via con te? (puntata intera)
Ma che la misura sia ormai colma, lo dimostrano le dure dichiarazioni, del
tutto dissonanti da quelle pronunciate con labbra imburrate dei vertici
ecclesiastici, di associazioni, movimenti, gruppi del laicato cattolico, sia a
livello diocesano che nazionale; le parole scandalizzate di intellettuali ed
esponenti del mondo ecclesiale; gli editoriali della stampa diocesana (v. Adista
n. 08/11); le lettere di protesta pubblicate da tante testate cattoliche.
C’è qualcosa di peggio delle elezioni
anticipate nell’anno del centocinquantesimo anniversario dell’unità
d’Italia e con l’economia in una situazione di profondo rosso? Forse
sì, qualcosa di peggio c’è... Il peggio, rispetto a elezioni
anticipate, è la stagnazione, la palude, un governo inerte che annaspa
e lentamente sprofonda nelle sabbie mobili...
«Forte disagio per l'attuale situazione socio-politica»,
grande allarme per la «confusione morale ingenerata anche dalla tendenza a
giustificare l'incoerenza tra i valori proclamati in pubblico e i comportamenti
privati». Questo il duro richiamo pronunciato all'indirizzo della politica
italiana dai vescovi della Lombardia tutta
Conferenza Episcopale Lombarda: Comunicato (pdf)
Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella
carità e nella verità
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2) Il
servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:
http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm
3) Il servizio omelia di P.
Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm
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