"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°6 del 2011

Aggiornamento della settimana

- dal 5 all'11 febbraio 2011 -

 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 18 febbraio 2011          


 
 


IL VANGELO DELLA DOMENICA 
LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo



OMELIA 

 di P. Gregorio Battaglia 
  di P. Aurelio Antista
di P. Alberto Neglia


 

N. B. La Lectio e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili


Il 2 febbraio 2010

 é nato il Blog di Tempo Perso

PIETRE VIVE

che viene aggiornato quotidianamente
 e mette così a disposizione in modo facile e veloce
 una o più notizie

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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale


"QUELLI DELLA VIA"





 




NOTA

Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere
un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 









DIRITTI


DONNE
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SE NON ORA, QUANDO? /2


Quello di domenica sarà un evento trasversale che non vuole giudicare o accusare, ma ribellarsi al modello di donna-oggetto.

  Leggi le interviste a:

  • Don Gallo: “Purtroppo le donne sono ancora subordinate all’uomo”
  • Suor Giaretta: “Scenderò in piazza come donna, consacrata e cittadina”
  • Massimo Gramellini: “Aderisco per combattere una certa idea del corpo femminile”

  CORRIERE DELLA SERA La dignità delle donne - Gli interventi

  REPUBBLICA Tutti gli appelli (video)

  In piazza per la dignità delle donne gli appuntamenti in Italia e all'estero (mappa)

  Vedi anche il nostro precedente post SE NON ORA, QUANDO? del 2 Febbraio


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Rilanciamo un servizio di AsiaNews sull'assassinio - 200 frustate - di una ragazzina stuprata e giudicata colpevole da un "tribunale" di villaggio e da un imam in Bangladesh. Non è un episodio isolato.

  Marco Tosatti: Giustizia per Hena Begum


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VITA

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33ª Giornata nazionale per la vita


La Chiesa invita la società italiana a riflettere sul valore della vita. Il 6 febbraio si celebra la Giornata nazionale per la vita, giunta alla sua 33esima edizione. Il tema scelto quest'anno dai vescovi è "Educare alla pienezza della vita": una chiamata, dunque, alla responsabilità educativa degli adulti nei confronti delle nuove generazioni, a partire dal valore più forte e urgente, quello della vita.

Ogni messaggio, quando è davvero significativo, porta in sé una forza che suscita libera corrispondenza in chi lo riceve. “Educare alla pienezza della vita” è il messaggio che i nostri vescovi hanno pensato per la 33esima Giornata nazionale per la vita. È un messaggio che ha acceso in me – e spero in tanti di noi, soprattutto in quanti hanno responsabilità pubbliche – echi forti e riflessioni conseguenti, due in particolare. La prima è nella “testa” di questa nuova chiamata all’impegno e vorrei fosse nella testa di ognuno, e nasce dal verbo «educare» . La seconda è posta nel “cuore” di questo coinvolgente testo e mi piacerebbe che fosse parte del cuore di tutti, e prorompe dalla parola «riconoscenza»...
  Ci viene detto grazie Ma c'è tanto da fare e da dare

  il testo integrale del Messaggio per la 33ª Giornata Nazionale per la vita: “Educare alla pienezza della vita”


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Due anni fa moriva - o veniva lasciata morire - Eluana Englaro e l'anniversario, invece che un giorno del ricordo di un crudele dramma, uno di quelli che domani, dopodomani o stasera possono capitare in tutte le famiglie, si avvia a diventare motivo di battaglia tra due fazioni opposte, non solo ideologizzate ma anche politicizzate, ferme su posizioni che paiono inconciliabili: battaglia furibonda intorno a una legge che regoli il fine vita...

 
Isabella Bossi Fedrigotti:
  Un dialogo per la vita





AFRICA



EGITTO


Il dossier di PeaceReporter sulla rivolta degli egiziani contro Mubarak

 
PEACEREPORTER:
  Egitto, il tramonto dell'ultimo Faraone

Il giorno della preghiera, l'incognita sulle prossime ore in una piazza già affollatissima

 
Silvia Mollicchi:
  Da piazza Tahrir, il giorno dopo il discorso del Faraone  (audio)

Quello in atto dal 25 gennaio è un movimento di popolo. Tra i protagonisti, di certo i giovani. Poi i Fratelli musulmani e l’esercito che li tiene d’occhio. Mentre i cristiani stanno alla finestra.

 
Henri Boulad e Soliman Chafik:
  Egitto, chi fa la rivoluzione?


SUD SUDAN


La comunità sud-sudanese in Uganda brinda alla vittoria schiacciante del si al referendum per la secessione e progetta un avvenire luminoso

  
Tommaso Cinquemani
: Sud Sudan, la diaspora sogna il futuro


HAITI


La corruzione, le montagne di rifiuti che nessun progetto delle Ong presenti, prevede di raccogliere. E poi le colline di bottiglie di plastica, il colera, un milione di persone nelle tendopoli, molte delle quali aspirano ad una casa che non hanno mai avuto. I progetti concreti di Terre des Hommes


  
Carlo Ciavoni
: Haiti, le fatiche della ricostruzione E la gente si sente esclusa dal progetto

In Italia i rappresentanti della società civile haitiana raccontano il Paese a un anno dal terremoto

  
Carlo Ciavoni
: Haiti, la società civile alza la voce


VENEZUELA


Dopo diversi anni il governo diffonde i dati sul tasso di omicidi ogni centomila abitanti. I numeri sono impressionanti

 
Alessandro Grandi
: la piaga della violenza

Tra novembre e dicembre 2010 a causa delle intense e continue precipitazioni ci sono stati numerosi smottamenti in molti stati del paese. Il bilancio: 29 morti e più di cento mila sfollati

  Barbara Meo Evoli: dopo le inondazioni




ISRAELE/PALESTINA




Rafah chiusa per i moti egiziani, la Striscia bombardata e privata di un magazzino medico chiave. Situazione sempre più grave

  Vittorio Arrigoni:  Gaza, catastrofe umanitaria

Forse si temeva che anche loro, a poche settimane dalle ultime rivelazioni stile Wikileaks che sembravano definitivamente screditare l’Anp, potessero scendere in piazza e chiedere le dimissioni di Abu Mazen, un po’ sulla scia delle rivoluzioni dei vicini egiziani, tunisini e algerini. Forse si volevano semplicemente evitare disordini. Ma, qualsiasi fosse la ragione dietro all’interruzione, da parte delle forze dell’ordine palestinesi, di una manifestazione di fronte all’ambasciata egiziana di Ramallah, alla comunità internazionale non é piaciuto.

  Michela Perathoner:   Territori Palestinesi: la protesta corre, ma resta sui social network



I NOSTRI TEMPI /

  Interventi ed opinioni

Ricchezza e generosità

Il Presidente del Consiglio, due giorni fa, ha testualmente affermato: “Sono un ricco signore che può passare il resto della vita ad aprire ospedali per i bambini in tutto il mondo per tutta la vita”. Sarei dell’avviso di prenderlo in parola.

  Fabio Pipinato:   Ospedali e bambini. Preso in parola

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Da Fossalta di Piave storie di ordinaria... crudeltà e... solidarietà


Nella Scuola dell'Infanzia di Fossalta di Piave in Veneto per aiutare una piccola di origine africana le maestre si privano di un pasto alla settimana, ma il primo cittadino dice no

  Il sindaco leghista ordina “Non fatela mangiare”

Tanta solidarietà tra i cittadini: un ex consigliere di Fossalta di Piave azzera l'affitto per la famiglia della bambina. Ma il sindaco va avanti e dà dell'integralista al padre

  Quella bimba non resterà più senza mensa

Da tre giorni il caso della bambina di Fossalta di Piave a cui le maestre avevano ceduto il loro pasto, incorrendo nelle ire del sindaco, faceva discutere l’Italia. Tutti i giornalisti cercavano – ovviamente – un loro parere: ma fino ad ora le protagoniste del caso non avevano detto una parola. Cinque insegnanti per cinquanta bambini, nell’asilo “flauto magico”, quasi una famiglia. Eppure le maestre – come i genitori – non volevano intervenire per non alimentare polemiche inutili. Poi, ieri mattina, la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Con due esternazioni ai due principali quotidiani veneti, il sindaco Sensini le riempiva di accuse incredibili. Fra cui quella di essere “maestre comuniste”. E poi quella di non aver fatto “le furbe”. È stato a questo punto che Laura Camerotto e Giuliana Fornasier (le uniche due assunte a tempo indeterminato) hanno deciso che, a nome di tutte, dovevano intervenire.

      “Ci dicono comuniste perché sfamiamo una bambina”

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Elena Patrizia, Sebastian, Raoul e Fernando... solo bambini!


Spaccano il cuore le urla e il pianto di Elena, la donna rumena di etnia rom che la sera di domenica 6 febbraio ha visto morire inceneriti quattro suoi figli. Elena Patrizia aveva 11 anni, Fernando 3, Sebastian 7, Raoul 5. Sono morti alla periferia di Roma, lungo la via Appia Nuova, nell'incendio della loro baracca di plastica.

  Può piangere così una madre?

... Raul, Fernando, Patrizia e Sebastian erano bambini, proprio come tutti gli altri, che fino a due giorni fa giocavano, ridevano, piangevano, bisticciavano, facevano i capricci. Ed erano persone, piccole, ma persone. Ed è così che bisogna pensare a loro, non come a semplici numeri che allungano la triste lista nera di morti annunciate, né come l'ennesima scintilla che riaccende polemiche e scatena nuove accuse reciproche.

  Polemiche sui bimbi Rom morti a Roma. Domani lutto del cittadino


"Hai mai visto - mi dice Sneja - un funerale di bimbi celebrato in slavo antico? Gettano fiori lungo la strada, e nelle bare ci mettono di tutto, anche l'Efferalgan e il Vicks Vaporub perché non si sa mai, ci si può raffreddare durante il viaggio verso il paradiso".

  Sneja la zingara e le baracche della morte "Ecco come vivono gli invisibili di Roma"

Raul, Fernando, Patrizia, Sebastian, una manciata di anni in quattro, le speranze avvolte dalle fiamme. La loro mamma, Liliana, è piegata dal dolore, sembra voler scomparire in quella stanza fredda di obitorio. Guarda il sindaco Gianni Alemanno e il presidente Napolitano con occhi fissi, non le interessa di questa sfilata di autorità, ringrazia educatamente, ma è lontana. «Non avevo che loro», dice parlando a se stessa. «Non è stata colpa mia». Si batte il petto Liliana, come se volesse punirsi per non essere riuscita a proteggere i suoi bambini

  "Siamo nomadi, nessuno ci vuole"

Le esperienze sul campo della Comunità di Sant'Egidio e di giovani studiosi. L'equivoco di considerarli ancora nomadi, quando la stanzialità è per tutti ormai un dato di fatto. "E' dalla frequenza scolastica che si deve partire, perché poi i risultati si colgono e sono importanti". Ma da sola non basta

  Rom, integrarli non è facile ma si può Le voci di chi lavora negli accampamenti

Certo, c’è stata la solidarietà vera e sincera del presidente della Repubblica, e poi anche il lutto cittadino proclamato dal sindaco di Roma Gianni Alemanno, ma il giorno dopo il rogo costato la vita a quattro bambini rom è stato soprattutto un momento di veleni, polemiche, denunce e dolore.

  Rom: pro e contro

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Veglia di preghiera in memoria di Sebastian, Patrizia, Fernando e Raul - Omelia del Cardinale Vicario Agostino Vallini Basilica di S. Maria in Trastevere, 9 febbraio 2011

  Agostino Vallini: «Non chiudiamo il cuore al grido dei poveri»

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Sebastian, Patrizia, Fernando, Raul. Quattro bambini rom invisibili perché nascosti come oggetto di vergogna, sfida al decoro dei quartieri della capitale. Continuamente spostati da una parte all’altra della città perché a "qualcuno" davano fastidio. Oggi non sono più tra noi: i loro anni sono stati rubati da una morte assurda, nel XXI secolo.

  Marco Impagliazzo: È tempo di fare i conti con l’antigitanismo

Arsi vivi, investiti, folgorati, affogati, assiderati, morti in culla. È una lista straziante di dolore incomprensibile, fatta di nomi, volti storie da tutta Italia

  Luca Liverani: La strage dei bambini: quasi cento morti in 25 anni

Sono una minoranza sparuta. Ma la politica e le istituzioni non riescono - o non vogliono - affrontare il problema. I Rom in Italia sono lo 0,3% della popolazione... E l’Italia non sa sfruttare le risorse a disposizione: per l’inclusione sociale spendiamo il 9% del Fondo sociale europeo, quando la media Ue è il 14%...
Molti di meno e molto più stanziali di quello che si pensa. E sul loro conto pesano pregiudizi figli di una discriminazione antica...

  Luca Liverani: Rom, sono 150mila in Italia

"È stato un incendio doloso". E scava per trovare i giochi dei figli. Quattro candele accese sulla sedia altarino con i ricordi dei bimbi morti nel rogo. Ospitati da Action. Una colletta dei senza casa per far partire anche altri quattordici parenti

  Paolo Boccacci: Nel campo Elena urla il suo dolore "Sono indagata, ora devo uccidermi?"

«Più facile educare un cane»: intervista sconfessata dal partito. Lei: «Frase infelice, ma il problema c'è»

  CORRIERE DELLA SERA: Maiolo choc sui bimbi rom Poi le scuse e le dimissioni (testo+audio)

Le farneticanti affermazioni radiofoniche di Tiziana Maiolo, secondo cui «è più facile educare un cane che un bambino rom», condite con la consueta salsa demagogica sulle «case agli italiani», portano il dibattito (se ancora lo si può chiamare così) definitivamente fuori dal perimetro della democrazia, della tutela dei diritti dell’uomo, di un minimo rispetto della dignità umana.

In allegato inchiesta di Popoli dal titolo "Si fa presto a dire sgombero" (pdf)

  POPOLI: Maiolo e i rom: le scuse non bastano

Veglia per la morte dei piccoli Sebastian, Patrizia, Eldeban e Raoul. Una ricerca di RomaTre sui bambini rom e sinti: interventi pubblici fallimentari

  Simona De Santis: Bandiere a mezz'asta per lutto cittadino e Roma s'interroga sulla tutela dei minori


La verità è che la politica degli sgomberi a raffica, inutili e costosi, effettuati a Roma come nel resto d’Italia senza predisporre soluzioni alternative, si rivela per quella che è: una truffa. Con l’aggravante dell’ipocrisia

  Gad Lerner: Il lutto e la politca dei buttafuori

Il 40% degli intervistati pensa anche che siano tantissimi, uno o due milioni, invece sono in tutto appena 170 mila

  Mariolina Iossa: Il pregiudizio degli italiani «I rom? Zingari e basta» (testo + video)

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Forum Mondiale dei Migranti


Le due giornate di discussione e dibattito per la Carta Mondiale dei Migranti sono state la dimostrazione concreta di un progetto di scrittura collettivo. La portata innovativa del documento rivendicativo, che vuole apertamente distinguersi dalle precedenti dichiarazioni universali, è leggibile in ogni parola della Carta, scritta a partire dalla ricchezza dei punti di vista delle persone migranti, per la prima volta protagoniste e non oggetto di decisioni esterne ed estranee ai processi migratori.

           Gorée ritorna all’Umanità con la Carta Mondiale dei Migranti

Oggi sono stato testimone di un evento che assume un significato simbolico molto forte: il World migrants forum. Si tratta di un incontro di migranti, soprattutto africani, riuniti in assemblea per elaborare una Carta mondiale per i loro diritti, partendo dallo slogan: «Una carta per un mondo senza muri». Provocatoriamente hanno indetto questa loro assemblea (2-3-4 febbraio) nell'isola di Gorée, a Dakar, da dove sono partiti milioni di schiavi per le Americhe, in quella vergognosa tratta Atlantica. Con un gruppo di comboniani e comboniane abbiamo assistito al dibattito di questi immigrati, iniziato nel 2006 dai sans papiers di Marsiglia, continuato in questi anni nei vari continenti, per concludersi a Gorée, con l'approvazione della "Carta mondiale dei migranti". Carta che verrà poi presentata al Forum sociale mondiale (Dakar 6-11 febbraio).

         Per un mondo senza muri

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FORUM SOCIALE MOMDIALE

Forum mondiale di teologia e liberazione


Sabato 5 febbraio si è aperto il Forum mondiale di teologia e liberazione (Fmtl) al Collegio Sacré Coeur di Dakar. Il Fmtl, promosso dall’associazione dei teologi del Terzo mondo, per la prima volta è incluso nel Forum sociale mondiale. Vuole essere il tentativo di costruire una spiritualità ecumenica in chi opera nei movimenti sociali. Per la seconda volta si è tenuto in Africa (dopo Nairobi 2007).

  La teologia che libera

Il contributo di Raffaella Chiodo sul Social Forum Mondiale di Dakar in Senegal dal rapporto "Europa 2.0: prospettive ed evoluzioni del sogno europeo" a cura di Nicola Vallinoto e Simone Vannuccini.

  Il debito dell'Europa: risarcire l'Africa

  Vedi anche il nostro post del 9 gennaio Forum Sociale Mondiale e Forum Mondiale di Teologia e Liberazione


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Tra oggi e domani, il Forum sociale deciderà quali sfide lanciare e dove si terrà il prossimo appuntamento. Non mancano polemiche per la forte disorganizzazione, imputata al governo. Intanto i movimenti italiani hanno deciso che dal 25 giugno al 25 luglio si terranno a Genova iniziative per ritornare su quel che accadde nel 2001.

 
Wsf, si tirano le somme
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Al Forum sociale mondiale di Dakar, Naomy Klein ha messo in guardia sull’utilizzo abnorme della tecnica per il profitto. E i teologi si sono soffermati sulla relazione tra le religioni africane e la terra – madre.

  Alex Zanotelli: La privatizzazione della terra sfida le teologie

I cambiamenti climatici e la critica dei teologi all’Impero del denaro, divenuto una vera e propria “religione”, sono stati al centro di alcuni dibattiti dell’8 febbraio.

  Alex Zanotelli: Il pianeta sacrificato all’Idolo

Il contributo di un comboniano che vive a lavora nella baraccopoli di Korogocho (Kenya). Ecco con quale spirito partecipa al WSF.

  Paolo La Torre: Sconfiggere il mito dello sviluppo

Nel celebrare l’Eucaristia inaugurale del Forum, in un quartiere popolare, il card. Sarr ha ricordato come Sinodo africano e Forum sociale condividono gli stessi valori. E ha sottolineato che la dimensione politica è inaggirabile

  Gian Paolo Pezzi: L’arcivescovo di Dakar: giustizia, pace, sviluppo

Superiore alle aspettative la marcia inaugurale lungo le vie di Dakar. Tanti africani e tante donne. Oggi parte il confronto sui grandi temi: cancellazione del debito e sovranità alimentare, condivisione dei saperi e rispetto delle diversità.

  Gianni Ballarini: WSF, la partecipazione è donna (testo + audio)

L'undicesimo World Social Forum di Dakar si focalizza sul Brasile emergente e l'Africa. Nessuno spazio viene concesso alla discussione sui problemi del Vecchio Continente.

  Alessandra Fava: L'Europa alla periferia del mondo

La penultima giornata del WSF ha visto dibattere tre temi principali: cambiamenti climatici (verso Rio+20), difesa dell’acqua (Appello di Dakar), diritti dei migranti (Carta di Gorée).

  Alex Zanotelli: Le assemblee della speranza




LOTTA ALLE MAFIE

... Prima ancora della lotta alla mafia è importante sconfiggere la “mafiosità” che è in noi, che ci porta a cedere al compromesso delle raccomandazioni e del voto di scambio, e che costituisce il giusto habitat per il proliferare indisturbato degli affari mafiosi...

  NARCOMAFIE: Notti contro le mafie, parola ai giovani

Una Carta etica per i professionisti modenesi. Contro corruzione e mafie, i professionisti hanno deciso da che parte stare. La Carta è destinata a fare scuola.

  Giovanni Tizian: Mafie dal colletto bianco: a Modena la prima Carta etica dei professionisti

Nel nome di Giorgio Ambrosoli, liquidatore del Banco Ambrosiano, di Serafino Famà, avvocato penalista di Catania. Di Marco Biagi, giuslavorista. E di tanti altri che hanno perso la vita nell'esercizio della propria professione, oggi a Modena  è nato un impegno concreto: una carta etica dei professionisti. A presentarla nella città emiliana il coordinamento unitario delle professioni della città, Libera e Libera informazione.

  LIBERA INFORMAZIONE: Ciotti: «L'etica è nutrimento della democrazia»

Maurizio Prestieri, capo camorrista, è accusato di aver ordinato trenta omicidi. Adesso collabora con i giudici. Così racconta la sua vita

  Roberto Saviano: Autoritratto di un boss il libro mastro della camorra

Coca, donne e casinò: l'irresistibile ascesa e la vita dorata del boss di Secondigliano Paolo Di Lauro e del suo braccio destro Maurizio Prestieri, oggi pentito

  Roberto Saviano: Grand Hotel camorra la seconda parte del reportage


Alle ultime amministrative 45 violazioni, tutte al Centro e al Sud. Pisanu: «Ma il fenomeno è di certo più ampio»

  CORRIERE DELLA SERA: Politica e criminalità, i dati dell'Antimafia


SCUOLA


Come si sa, le iscrizioni a scuola si fanno entro il 12 febbraio. Per tutte le scuole: infanzia, primoe secondo ciclo. Secondo il ministero non ci sono i rinvii e le incertezze degli anni scorsi: si sono superate le criticità riguardanti l' applicazione della riforma. Dal suo punto di vista il ministero ha ragione: ha avviato un processo di "semplificazione" per cui a breve le iscrizioni si faranno d' ufficio, perchéi genitori non avranno più niente da scegliere. Cominciando dalla scuola dell' infanzia.

  Franco Buccino: Che cosa resta della scuola dopo la cura dimagrante

Il leader dell'associazione nazionale presidi e alte professionalità, Giorgio Rembado: "Non si possono fare guerre di principio su una celebrazione così importante, le lezioni non svolte si potranno recuperare". Il ministro La Russa: "Proporrò un decreto perché sia una festa vera"

  REPUBBLICA: Presidi contro la Gelmini "Niente lezioni il 17 marzo"

Dal 25 aprile al 4 novembre le altre feste contestate

  Flavia Amabile: Le Feste della discordia

Sospeso un viaggio su tre. Gli insegnanti: "Troppe responsabilità e ci hanno anche tolto la diaria. Meglio restare in classe". Gli albergatori: danni per oltre 100 milioni

  Corrado Zunino: La battaglia delle gite scolastiche lo sciopero dei prof divide gli studenti

I supplenti meridionali potranno chiedere il trasferimento nelle scuole del nord. Ovviamente anche il contrario, anche se meno frequente. E’ la Corte Costituzionale, a bocciare le regole del ministero dell'Istruzione che invece prevedevano di inserire in fondo alle graduatorie chi non apparteneva alle province di riferimento indipendentemente dal punteggio. L'Italia è una sola e i titoli di studio hanno lo stesso valore in tutto il territorio nazionale, spiega la Consulta

  Flavia Amabile: Supplenti del sud anche al nord

Aveva ragione l’Anief: i trasferimenti dei docenti precari della scuola debbono avvenire mantenendo il punteggio originario. In 15.000 ora dovranno essere ricollocati a ‘pettine’ ed i meglio posizionati anche tentare di chiedere il ruolo retroattivo. Viale Trastevere: rifaremo le graduatorie, ma con un emendamento congeleremo presto il meccanismo. La polemica entra anche nei palazzi della politica: per il Pd così il Governo discrimina i candidati del Sud

  Alessandro Giuliani: La Consulta stravolge le graduatorie: ‘code’ incostituzionali. Ma il Miur si rifugia nel Milleproroghe

Il friulano, il sardo, l'occitano in classe. Ecco tutti i progetti per recuperare, diffondere e valorizzare le culture linguistiche "altre". Anche se nella scuola dell'obbligo la lingua ufficiale "standard" non se la passa troppo bene

  Manuel Massimo: Unità d'Italia, dialetti alla riscossa e minoranze linguistiche in cattedra

Per decenni le aule sono state il luogo di incontro e di avvicinamento tra ceti diversi. Oggi le cose sono cambiate radicalmente: sotto il velo della "meritocrazia" il nostro Paese è tornato ad essere classista in modo feroce

  Marco Lodoli: E la lotta di classe si sposta tra i banchi

Sì è svolta nei giorni 27 e 28 gennaio 2011, presso l’antico Spedale del Bigallo di Bagno a Ripoli (Firenze), la seconda edizione del Festival dei Saperi, rassegna internazionale annuale sul lifelong learning.

  Marco da Vela: Educazione degli adulti, a che punto siamo?

"Il disastro educativo è all'origine della bassa occupabilità dei nostri giovani. Un disastro educativo che ha un'origine molto nota, gli anni Settanta".

  TUTTOSCUOLA: Sacconi: causa della disoccupazione è il 'disastro educativo'

Nell'ultimo libro di Paola Mastrocola la sconfitta degli insegnanti. Con un titolo provocatorio: "Togliamo il disturbo"

  Pietro Citati: Perché ormai i nostri ragazzi pensano che studiare sia inutile





FEDE E
SPIRITUALITA'




Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto

I MERCOLEDì DELLA BIBBIA – 2011

Dal 26 Gennaio al 30 Marzo

  DAL TESORO DELLO SCRIBA

    Lettura del Vangelo di Matteo  


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"CELEBRARE DIO CON LA VITA" HOREB n. 57 – 2010

TRACCE DI SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI

   Editoriale (Pdf)

   Sommario (Pdf)


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"Il Discorso sul Monte Mt 5-7" relazione di P.Gregorio Battaglia

I MERCOLEDÌ DELLA BIBBIA 2011
"DAL TESORO DELLO SCRIBA  Lettura del Vangelo di Matteo"
promossi dalla Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)

1° Incontro del 26 Gennaio 2011 

Introduzione al Vangelo di Matteo

Il Discorso sul Monte: Mt. 5-7 di P. Gregorio Battaglia

   Video

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"A Sua Immagine": Mese della Famiglia: se aiutiamo la famiglia, aiutiamo l'Italia

Come vivono le famiglie nel nostro Paese? L’Italia promuove politiche famigliari adeguate? Quali sono le principali difficoltà che incontrano le famiglie oggi? Quanto costa un figlio? In compagnia di Rosario Carello cercheremo di dare una risposta a tali quesiti.

   Guarda il video della puntata del 6 febbraio

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"Le Frontiere dello Spirito" puntata del 6 febbraio 2011

Domenica 6 febbraio 2011 "Le Frontiere dello Spirito", la rubrica religiosa scritta e condotta da Maria Cecilia Sangiorgi e monsignor Gianfranco Ravasi.
Nella prima parte, monsignor Ravasi ha approfondito le letture tratte dal libro del profeta Isaia (58,7-10)
A seguire - come sempre - la poesia di padre Turoldo "Nella Tua luce vediamo la luce", letta dall'attrice Paola Morales.
Nella seconda parte del programma "Volti e storie", curata da Maria Cecilia Sangiorgi, il servizio
* card. Angelo Scola: un "OASIS" per cristiani e musulmani

   la puntata integrale del 6 Febbraio (video)

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 RAI RADIOTRE - "UOMINI E PROFETI":

Tra mito e storia, ecco che con Giosuè si entra nella terra promessa: con le acque del Giordano che si aprono come quelle del Mar Rosso, le trombe dell’esercito che squillano così forte da far crollare le mura di Gerico, con il sole e la luna che, sopra Gabaon, si fermano nel cielo. Episodio, quest’ultimo, che il Sant’Uffizio usò per negare il moto della terra intorno al sole, costringendo Galileo all’abiura della teoria copernicana (1663). Tutto il libro di Giosuè, con la mitica conquista della terra che lì si racconta, segna una cesura nel racconto dell’epopea biblica. La terra, lungamente promessa e lungamente agognata, è conquistata. Il territorio diviso tra le dodici tribù, non senza turbolenze e confusi presagi. A raccontarci la seconda parte del Libro di Giosuè, è Silvia Giacomoni, autrice di una riscrittura, per l’editore Salani, di tutto l’Antico Testamento. Con quali criteri? Assumendosi quali rischi? Usando quale linguaggio?

Libro di Giosuè capitoli 12-24
Sole, fermati in Gabaon
con Silvia Giacomoni
Domenica 6 febbraio 2011



     Ascolta la puntata (audio)



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 RAI RADIOTRE - "FEDI E MONDO":

La nostra riflessione di oggi parte dai grandi sommovimenti in corso in tutto il Nord Africa, e da un’opera dello scrittore Keniota Ngugi wa Thiong’o, Spostare il centro del mondo. La lotta per le libertà culturali. Occorre forse spostare il centro del mondo dall’Occidente al altre aree, non solo perché l’economia ce lo impone, ma anche perché lo esige una domanda di giustizia, di libertà, di democrazia di molti popoli, indipendentemente dalle loro religioni e dalle loro convinzioni. Quello che sta accadendo in queste ultime settimane – in Tunisia, Egitto, ma anche Yemen, e in altre zone della penisola araba, in Sudan e anche in Turchia – ci porta a considerare le grandi novità che stanno accadendo in quelle parti di mondo. Quali grandi sorprese ne potrebbero derivare? E quali spostamenti, anche nella coscienza, nella mentalità, nel modo di guardare le cose di noi tutti? Siamo capaci di uscire dagli stereotipi nei quali ci siamo rinchiusi? Siamo capaci di guardare al nuovo costruttivamente? Siamo capaci di vedere che cosa c’è dietro le convinzioni anti-islamiche dell’Occidente? Quale onda lunga potranno innescare questi movimenti? Ne parliamo con Pier Cesare Bori, particolarmente legato alla Tunisia, con Elisa  Ferrero studiosa di questioni arabe e infine Sergio Tanzarella ci racconterà una storia: una storia ormai antica ma che mostra un modo diverso di coniugare i rapporti tra Oriente e Occidente, tra Nord e Sud, ma soprattutto tra violenza e non violenza: la storia di un obiettore di coscienza alla guerra d’Algeria.


Spostare l’asse del mondo
con Pier Cesare Bori, Elisa  Ferrero, Sergio Tanzarella
Sabato 5 febbraio 2011



     Ascolta la puntata (audio)

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ARMONIZZARE LA RAGIONE E IL CUORE di Arturo Paoli

da IL QUADERNO DI FEBBRAIO 2011 di OREUNDICI
Il Dio in cui non credo: che cosa vuol dire? Quando ci rivolgiamo a Dio, abbiamo bisogno di sapere a chi ci rivolgiamo. Abbiamo bisogno di un cammino di liberazione perché senza avvedercene abbiamo costruito degli dei: dei bisogni, delle illusioni, dei progetti che in un certo senso adoriamo. Per arrivare al Dio vero è necessario passare attraverso rinunzie, abbandoni, cambiamenti essenziali. Il primo idolo dal quale dobbiamo liberarci è la ricchezza.
  ARMONIZZARE LA RAGIONE E IL CUORE cominciamo con l'essere più umani di Arturo Paoli

Cari amici, una immagine di Dio di cui non vergognarmi è il pensiero che mi porto dentro dal nostro convegno invernale, svoltosi a Roma ai primi di gennaio, sul tema “Il Dio in cui non credo”. Sono ancora tante le immagini di Dio che circolano nelle nostre comunità e nella nostra società che non hanno niente a che vedere con Dio: sono rappresentazioni di un dio fatto a nostra immagine e somiglianza.
  L'editoriale di Mario De Maio   

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LA CREAZIONE E LE ORIGINI DEL MONDO di Bruno Forte


È il silenzio il custode dell’inizio: sta oltre ogni parola ciò di cui si potrebbe parlare solo prescindendo dalle condizioni già poste del dire. Pensare puramente l’inizio equivarrebbe a pensare quanto precede le strutture stesse del pensiero, per affacciarsi a ciò che è “fuori” dello spazio e “prima” del tempo: il vagheggiato “primo mattino del mondo” sfugge alla ricerca del soggetto, che, per quanto si sforzi, non è in grado di uscire da queste categorie dello spazio e del tempo. L’ultimo approdo dell’indagine volta a scrutare l’inizio è dunque il senso del mistero che tutto avvolge, la percezione dell’incompiutezza di ogni sforzo teso dal basso a voler offrire una spiegazione totale. La posta in gioco è alta, perché abbraccia il senso del vivere e del morire umano: perciò essa ci riguarda tutti, come mostrano i possibili esiti della risposta alla domanda sulle origini di tuto ciò che esiste.

  LA CREAZIONE E LE ORIGINI DEL MONDO  di Bruno Forte (pdf)

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Ricordo di don Andrea Santoro


Sono passati cinque anni dalla morte di don Andrea Santoro, cinque anni da quella domenica 5 febbraio 2006, quando la minoranza cristiana che vive in Turchia ha ricevuto un colpo terribile, destinato purtroppo a non rimanere isolato. Erano passate da poco le 15, quando le televisioni locali diedero la notizia che un prete italiano era stato ucciso a Trebisonda, Trabzon in turco, città sul Mar Nero un tempo nota per il suo cosmopolitismo e per la sua tolleranza, oggi culla dell’ultra nazionalismo. Don Andrea Santoro, sacerdote fidei donum della diocesi di Roma, è stato ucciso mentre stava pregando nella chiesa di Santa Maria...

  Don Andrea Santoro, eredità di speranza

Ecco come Sandro Magister dava la notizia corredandola da testimonianze e documenti...

  Beati i miti. Vita e martirio di un prete in missione in Turchia

  Per saperne di più su don Andrea Santoro visita il sito Associazione Don Andrea Santoro onlus


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"Le attese dell'uomo d'oggi" di p. Felice Scalia sJ


"Le attese dell'uomo d'oggi" di p. Felice Scalia sJ Gesuita, teologo dell’Istituto Ignatianum  di Messina
Incontro tenuto il 24 gennaio 2011  e  promosso dalla Scuola di Formazione per la vita Cristiana "Scegliere Dio per amico" - Vicariato di Barcellona P.G. (ME)

"... il mondo di oggi é in attesa? Nonostante tutto, il mondo anche oggi é in attesa di salvezza ... c'è un malessere planetario... c'é un senso di insicurezza diffusa di incertezza.. un grido di moltitudine ferite nel corpo e nell'anima... Cosa é salvezza? Possiamo dire che  l'uomo é concretamente salvo... se trova una risposta ai suoi molteplici bisogni e alle sue domande esistenziali di fondo (che senso ha la mia vita? dove è il bene? dove il male?)... l'uomo vive di pane, non dobbiamo mai dimenticarlo anche quando siamo in chiesa, e lo attende questo pane, pensate al passo del Vangelo Mt 4.4 e noterete come Gesù era  a questa esigenza di pane, pane significa cibo, ma pane significa anche vestito, casa, sicurezza, denaro; però l'uomo non vive solo di pane, vive di lavoro, di affetti, di amore, di amicizia, di dignità.. di Parola che esce dalla bocca di Dio... vive del senso che dà alla sua vita... se questo pane si cade nella disperazione e di conseguenza nell'angoscia... e la vita diventa senza senso... quanta depressione... diventiamo disumani... "

  ASCOLTA TUTTA LA RELAZIONE

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Confessione con l'iPhone? sì... forse... no!

Le applicazioni per iPhone e per iPad sono in continua espansione e sullo store ne possiamo trovare a migliaia, ma questa di certo le supera tutte.
Vuoi confessarti e non sei nelle vicinanze di una chiesa? Nessun problema prendi pure il tuo iPhone fai partire l’App “Confession” e il gioco è fatto.

 
iPhone ed iPad ora ci si può pentire grazie a Confession

  Confession, a Roman Catholic App: ora potete pentirvi anche su iPhone

Ironia della sorte: la prima applicazione per così dire «approvata dalla Chiesa» è stata sviluppata per due prodotti di Apple quando fu (forse) per aver mangiato una «apple», una mela, che Adamo ed Eva furono cacciati dal Paradiso Terrestre, dando così inizio alla peccaminosa storia degli esseri umani.

  La confessione? Con l'aiuto dell'iPhone

Un'app permette ai cattolici fare penitenza attraverso lo smartphone. Realizzata con l'aiuto di ecclesiastici, è al centro di polemiche. La Chiesa: "Non può sostituire il sacramento, irrinunciabile il rapporto con il confessore"

  Confessione anche sull'iPhone ma il Vaticano: "Non è valida" 

La tecnologia può essere uno strumento utile per avvicinare ai Sacramenti aiutando la ricerca spirituale, ma davanti alla celebrazione dei «segni efficaci della Grazia» si ferma «sulla porta». Ecco perché, ad esempio, «non si può parlare in nessun modo di "Confessione per iPhone"». La sottolineatura è venuta ieri da padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa vaticana, che, parlando ai giornalisti, ha voluto chiarire la notizia, rilanciata nei giorni scorsi in maniera distorta da alcuni media, secondo cui, grazie a una nuova applicazione, sarebbe possibile confessarsi tramite iPhone, il noto cellulare intelligente della Apple.

  «Nessuna Confessione attraverso i cellulari»

In maniera paradossale vorremmo colmare le distanze con l’altro attraverso uno strumento mediatico, qualunque esso sia, non rendendoci conto che così non facciamo altro che aumentare la ferita che più di ogni altra offende qualunque uomo, e che la Bibbia così denuncia: «Non è bene che l’uomo sia solo».

  Il perdono è relazione. Non può essere elettronico

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XIX Giornata Mondiale del Malato

Il tema della XIX Giornata Mondiale del Malato è: "Dalle sue piaghe siete stati guariti" (1 Pt 2,24)
Il tema si inquadra nel percorso triennale di programmazione pastorale “Educare alla vita nella fragilità. Sfida e profezia per la pastorale della salute”, sulla base degli Orientamenti Pastorali CEI per il prossimo decennio “Educare alla vita buona del Vangelo”.

  il Il Messaggio del Santo Padre: “Dalle sue piaghe siete stati guariti”

  Dalla Diocesi di Milano: 11 febbraio Lo sguardo rivolto ai piccoli che soffrono

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Seconda Giornata della SETTIMANA TEOLOGICA "A CHI APPARTIENI?" - DIOCESI DI MESSINA


SETTIMANA TEOLOGICA 2011 - Diocesi DI MESSINA  

"A CHI APPARTIENI? SOLITUDINI E LEGAMI"

Seconda giornata  8 febbraio 2011

RELAZIONI: 

  • "Ascolto e oblio della Parola: per una identità cristiana"
             di Don Giuseppe Bellia, Biblista
Presbitero della Chiesa di Catania, insegna Teologia biblica e Archeologia biblica presso la Facoltà Teologica di Sicilia di Palermo e coordina il Comitato promotore di Studi Neotestamentari e Anticocristiani dell’ABI. Dirige inoltre le collane Studi per Sciascia Editore e Studia biblica di Città Nuova, La nube, la via per Il Pozzo di Giacobbe e la rivista Il diaconato in Italia. Tra le sue pubblicazioni diversi saggi e volumi sul pentateuco sapienziale, sulla storiografia protocristiana e sulla teologia delle religioni oltre a pubblicazioni di carattere specialistico e pastorale sui ministeri e la vita cristiana
  • "Appartenenze plurali nel vivere insieme"
             di Milena Santerini, Pedagogista
È Ordinario di Pedagogia generale. Dottore di ricerca in Pedagogia presso l''Università Cattolicadi Milano. Insegnamenti: Pedagogia generale, Pedagogia sociale e interculturale (Corso di Laurea in Scienze dell'educazione), Pedagogia della persona e delle emergenze educative (Laurea Magistrale in Scienze pedagogiche). Coordinatrice del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria. Direttore del Centro di ricerca sulle relazioni interculturali. Direttore scientifico del Master in "Formazione interculturale. Competenze per l'integrazione e l'inclusione sociale". 

  GUARDA IL VIDEO

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Terza Giornata della SETTIMANA TEOLOGICA "A CHI APPARTIENI?" - DIOCESI DI MESSINA

SETTIMANA TEOLOGICA 2011 - DIOCESI DI MESSINA  

"A CHI APPARTIENI? SOLITUDINI E LEGAMI"

Terza giornata 
 9 febbraio 2011

RELAZIONI:
  •  “Crisi delle appartenenze nella società liquida” di Franco Garelli,
È professore ordinario di Sociologia dei processi culturali, e insegna anche Sociologia delle religioni nella Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Torino, di cui attualmente è Preside. Nel corso della sua carriera ha svolto numerosi studi e ricerche sia a livello nazionale che internazionale su due tematiche prevalenti: l'analisi degli stili di vita e dei modelli di comportamento dei giovani nella modernità avanzata; e i fenomeni religiosi nella società contemporanea, prestando particolare attenzione non soltanto ai cambiamenti che coinvolgono le confessioni religiose storiche, ma anche le nuove forme della religiosità e i gruppi spirituali emergenti.

E' membro dell'Associazione Italiana di Sociologia (AIS), all'interno della quale ha ricoperto per vari anni il ruolo di Coordinatore della Sezione di Sociologia delle religioni; fa parte del Direttivo dell’International Society for the Sociology of Religion (ISSR). E' editorialista del quotidiano "La Stampa".
  • “Soli si muore. Conoscersi e cambiare attraverso  la vita sociale” di Domenico Barrilà, psicoterapeuta
Psicoterapeuta e analista adleriano, svolge attività clinica da oltre vent'anni. È stato didatta propedeutico della Società Italiana di Psicologia Individuale e docente presso la Scuola di Psicoterapia dell'Istituto Adler di Milano. Collabora con diverse testate, in particolare con Club3 e Madre, ed è autore di volumi ristampati e tradotti, tra cui T"Voler bene"T, "TC'è una logica nei bambini",T "TLa mente e il cuore"T, "TCome nasce lo stile di vita", "Punti di vista con delittoT. TQuando le relazioni diventano sopraffazione"T, "TPer un posto nel mondo. Gli adolescenti all'esame della vita sociale",T T"Educhiamo i nostri bambini con creatività", "Il coraggio di essere coraggiosi", "Inadeguati non si nasce".

  GUARDA IL VIDEO

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La crisi del senso di appartenenza è tra gli elementi che stanno minando la società contemporanea. Il dubbio è che questa crisi possa coinvolgere, in un modo o nell’altro, anche la Chiesa. Ma a fugare questo timore, e anzi a ragionare in chiave propositiva e volta al futuro, è stato il vescovo Mariano Crociata, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, nella cattedrale di Messina. Di quella prolusione, tenuta il 7 febbraio in occasione della Settimana teologica 2011 della diocesi siciliana, pubblichiamo qui ampi stralci.

  Mariano Crociata: Non è più la società dell’appartenenza




Dialogo interreligioso


Nel discorso dell’Angelus di capodanno, Benedetto XVI ha annunciato che a venticinque anni dalla storica iniziativa di Giovanni Paolo II – l’incontro ad Assisi di rappresentanti delle diverse religioni del mondo per una preghiera per la pace – lo “spirito di Assisi” poteva avere una nuova manifestazione, poteva essere rivissuto in un nuovo incontro con la partecipazione del papa nell’ottobre di quest’anno.

  Enzo Bianchi: Ritorno ad Assisi




CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni



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Il "Cortile dei Gentili" - Spazio di confronto fra laici e cristiani

... Ma il «Cortile dei Gentili » quale realtà materiale evoca?
Dobbiamo a questo proposito riferirci alla planimetria del tempio di Gerusalemme, soprattutto nella tipologia offerta dall'imponente edificio voluto dal re Erode a partire dal 20 a.C. e distrutto nel 70 d. C. dalle armate romane di Tito. Là, infatti, oltre alle aree riservate alle donne, agli israeliti, ai sacerdoti e al santuario propriamente detto, si apriva uno spazio al quale potevano accedere appunto i pagani in visita a Gerusalemme. Era, questo, il «Cortile dei Gentili », un'aulé in greco a cui forse fa cenno il libro dell'Apocalisse quando nella misurazione simbolica del tempio imposta a Giovanni si dichiara: «Il cortile (aulé) esterno del tempio lascialo da parte e non misurarlo perché è stato consegnato ai Gentili (éthne) che calpesteranno la città santa» (11,2)...

  Un Cortile per laici e cristiani di Gianfranco Ravasi

Il cardinale, presidente del Pontificio consiglio per la cultura, terrà una serie di incontri voluti dal Papa con intellettuali atei. Per far cadere i muri tra fede e scienza.

  Ravasi nel cortile dei gentili di Alberto Bobbio

Teologo della speranza e della croce, Jürgen Moltmann chiede ai cristiani di «riversarsi» nel mondo dei non credenti per annunciare quel Dio «che sta con i senza Dio». Il pensatore protestante saluta come «urgente e necessaria» l’apertura di un confronto fra laici e cristiani su Dio, come suggerito da Benedetto XVI.

  Atei e credenti uniti dalla speranza di Lorenzo Fazzini

Non confinarsi nella mistica meditativa, ma interrogarsi (e agire) insieme sull’umanità comune e l’amore vero. Acuto come suo solito, sferzante nella critica vista come occasione di crescita, Maurice Bellet, filosofo e teologo francese, chiede al prossimo «Cortile dei gentili» di Parigi un soprassalto di umanesimo.

  Atei e credenti, insieme oltre la crisi di Lorenzo Fazzini

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Il dialogo tra credenti e non credenti non deve limitarsi a cercare un minimo comun denominatore, ma affrontare le questioni fondamentali della vita di ogni essere umano.

  ZENIT:  Card. Ravasi: il dialogo con i non credenti affronti “questioni radicali”

Con [l'iniziativa del "cortile dei Gentili] attendo, oltre quel dialogo ricordato, un aiuto per coloro che desiderano uscire da una concezione povera del credere. Vorrei invitare il laico a non considerare la teologia un reperto archeologico o mitologico, perché ha una sua dignità "scientifica"; mentre il credente comprenda le ragioni profonde della teologia e non la veda come ostacolo: la intenda come un sussidio, una componente fondamentale per percorrere le strade della fede

  Armando Torno:  Il «cortile» dove si incontrano fede e ragione


«Bisogna costruire un confronto che non sia scontro, nel quale anche i valori siano comunicati ma senza perdere la propria identità: una sorta di convivenza culturale, molto delicata e complessa».

  Gian Guido Vecchi:  Ravasi e il multiculturalismo: meglio l’interculturalità (pdf)



POLITICA


    (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


“Festini” di Arcore, cattolici divisi


Anticipiamo il commento del sociologo Franco Garelli (Famiglia Cristiana n. 7, in edicola dal 9 febbraio) sul "caso Ruby" che ha coinvolto il Premier.

Non è che la Chiesa ha sbagliato qualcosa nell’“educare” i suoi fedeli? Ecco un interrogativo ricorrente in questi giorni, a commento di sondaggi su come la pensano i cattolici praticanti sul caso Ruby. Ne emerge uno scenario inquietante. Tra chi va a Messa alla domenica, il 28 per cento è indulgente verso Berlusconi, il 16 continua ad ammirarlo, il 6 si dichiara ancora suo tifoso; gli indignati sono il 13 per cento e i critici il 37. Dunque, fifty-fifty.
Ma il dato di maggior rilievo è il fatto che i più scandalizzati dalle recenti vicende di Arcore e dintorni (e dall’immagine che se ne dà delle donne) si ritrovano tra quanti non entrano mai in chiesa o lo fanno solo una tantum o nelle grandi festività.

  “Festini” di Arcore, cattolici divisi

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Lo scontro sulle dimissioni di Berlusconi arriva al momento più caldo. Intanto il Governo si propone di varare importanti piani per rilanciare l'economia. Tra paralisi, ripartenza, scandali, la politica e gli Italiani è il tema centrale della puntata di Ballarò.

Tra gli ospiti di Giovanni Floris il ministro del lavoro e delle politiche sociali Maurizio Sacconi, il vicesegretario del PD Enrico Letta, Carolina Lussana della Lega Nord, Guglielmo Epifani, il giornalista Antonio Polito, il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli.

In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza.

  BALLARO': La politica e gli Italiani (video)


“L’Italia è finita nel pantano perché la politica è diventata una melassa informe” dichiara Nichi Vendola, che promette di “destrutturare il centrosinistra com’è adesso” e si candida a guidarlo. Mentre lo scontro istituzionale fra governo e magistratura raggiunge un livello senza precedenti, l’indignazione per gli scandali sessuali si esprime nel raduno del PalaSharp a Milano e nella manifestazione delle donne del 13 febbraio e si affida ad esponenti della società civile come Roberto Saviano. Come si esce da questa situazione di stallo? Vendola ha la forza politica per unire tutto il centrosinistra? Qual è la sua proposta politica, economica, sociale e culturale per sfidare Berlusconi alla guida del Paese? Ospiti di Michele Santoro il leader di Sinistra, Ecologia e Libertà Nichi Vendola, l’economista Irene Tinagli e i giornalisti Lucia Annunziata, Pierluigi Battista e Nicola Porro

  ANNOZERO: Via con te? (puntata intera)


Ma che la misura sia ormai colma, lo dimostrano le dure dichiarazioni, del tutto dissonanti da quelle pronunciate con labbra imburrate dei vertici ecclesiastici, di associazioni, movimenti, gruppi del laicato cattolico, sia a livello diocesano che nazionale; le parole scandalizzate di intellettuali ed esponenti del mondo ecclesiale; gli editoriali della stampa diocesana (v. Adista n. 08/11); le lettere di protesta pubblicate da tante testate cattoliche.

  ADISTA: Ascolta, si fa sera! A Bagnasco, l'appello di preti e parroci da tutta Italia

C’è qualcosa di peggio delle elezioni anticipate nell’anno del centocinquantesimo anniversario dell’unità d’Italia e con l’economia in una situazione di profondo rosso? Forse sì, qualcosa di peggio c’è... Il peggio, rispetto a elezioni anticipate, è la stagnazione, la palude, un governo inerte che annaspa e lentamente sprofonda nelle sabbie mobili...

  Federico Geremicca: La palude è peggio del voto


«Forte disagio per l'attuale situazione socio-politica», grande allarme per la «confusione morale ingenerata anche dalla tendenza a giustificare l'incoerenza tra i valori proclamati in pubblico e i comportamenti privati». Questo il duro richiamo pronunciato all'indirizzo della politica italiana dai vescovi della Lombardia tutta

  P. F.: I vescovi lombardi: situazione che crea disagio (pdf)

  Conferenza Episcopale Lombarda: Comunicato (pdf)





 BENEDETTO XVI
 

      Angelus  -   6 febbraio 2011

 

      Udienza  -  San Pietro Canisio (2 febbraio 2011)


      Omelia Santa Messa e Rito di Ordinazione Episcopale (5 febbraio 2011)


      Discorso ai partecipanti alla Plenaria della Congregazione per l'Educazione Cattolica (dei Seminari e degli Istituti di Studio) (7 febbraio 2011)


     Messaggio XIX Giornata Mondiale del Malato, 2011




OPINIONI E COMMENTI


... La messa non è uno spettacolo e va celebrata con dignità e decoro... Il Papa incarica il cardinale Antonio Cañizares Llovera, ministro del Culto divino, di ripristinare la «fedeltà alla disciplina liturgica» contro l’improvvisazione, la faciloneria, il pressappochismo, il permissivismo nelle celebrazioni. Nelle comunità sono in pericolo la sacralità delle funzioni religiose, la solidità della fede e l’appartenenza all’unità della Chiesa, perciò d’ora in poi della disobbedienza si occuperà la Congregazione del culto divino, che adesso vigilerà sulla liturgia invece che sui sacramenti...

 Giacomo Galeazzi: Messa non è show

Il portavoce della Santa Sede ha smentito l'ipotesi che Benedetto XVI stia preparando un documento per limitare il rinnovamento liturgico promosso dal Concilio Vaticano II.

 ZENIT: Smentito un documento del Papa con restrizioni liturgiche









 
   Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella carità e nella verità  

         

 


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   AVVISI: 

  1) La newsletter è settimanale;

 

  2) Il servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:

      http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm

 

  3) Il  servizio omelia di P. Gregorio on-line (mp3) alla pagina

            http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm