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N. B. La Lectio viene aggiornata appena disponibile
Il 2 febbraio 2010
é nato il Blog di Tempo Perso
PIETRE VIVE
che viene aggiornato quotidianamente
e mette così a disposizione in modo facile e veloce
una o più notizie
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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale
"QUELLI DELLA VIA"
NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
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REFERENDUM 12/13 GIUGNO
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
IMPORTANTE:
REFERENDUM 12/13 Giugno
4 Sì per dire NO -
Per un solo momento... accantoniamo le
ideologie, il tifo politico, le rivalità, le differenze, ogni motivo di
contrasto e di litigio. Per un solo momento... ricordiamoci che siamo tutti
sulla stessa barca in balìa d'una bufera che potrebbe affondarla con tutti noi
sopra. Per un solo momento... pensiamo al bene comune, al nostro, a quello di
ogni famiglia; pensiamo al meglio per i nostri figli, per i nostri nipoti, per
il Pianeta che ci ospita, e per ogni forma di vita che vi è ospitata. Per un
solo momento... pensiamo a salvare il salvabile, tutti insieme. Andiamo tutti al
voto referendario e crociamo sulle schede: SI SI SI SI. Per un solo momento...
tutti riuniti nel segno d'un solo obbiettivo comune. Per un solo momento...
tutti vincitori senza alcuno sconfitto!
PARTECIPA: E' UN TUO DIRITTO! PARTECIPA: E'
UN TUO DOVERE!
SISTEMA PER VINCERE IL
REFERENDUM
... Abbiamo una possibilità nuova per
imporre alla politica la volontà dei cittadini, per riprendere il potere di
decidere che tipo di democrazia e di sviluppo vogliamo avere.
Il 12-13 giugno 2011 si terranno i
Referendum per cancellare le leggi sull'energia nucleare, la privatizzazione
dell'acqua e il "legittimo impedimento" che mette i ministri al riparo dalla
giustizia...
"Quattro sì per cambiare
l'Italia"
... Questo è il tratto unificante dei
quesiti referendari. Il bene comune dell' acqua sottratto alle pretese
speculative. Il bene comune della salute e dell' ambiente sottratto al rischio
nucleare. Il bene comune della legalità sottratta ad una giustiziaa due velocità
prodotta dal legittimo impedimento. Il caso o l' astuzia della ragione o la
Provvidenza hanno fatto sì che si producesse una congiunzione così
significativa. In un colpo solo possiamo dare alla vita, ai bisogni, all'
eguaglianza, al futuro un senso che sembrava perduto...
Il diritto
restituito
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Sappiamo veramente su cosa andiamo a votare fra sette giorni?
Al di là dello specifico giuridico dei
quesiti referendari, e prima di dividerci in favorevoli e contrari, la questione
è se sappiamo valutarne esattamente contenuti e conseguenze.
Chi ci guadagna dai
referendum
Valanga di appelli, digiuni e slogan sulle
testate diocesane, un milione di copie per 190 giornali: con poche eccezioni
tutti a favore delle abrogazioni
Referendum, i settimanali
cattolici fanno campagna per i quattro Sì
“Dacci la nostra acqua quotidiana”.
Parafrasando le parole del Padre nostro il vescovo della Diocesi di Reggio
Emilia e Guastalla Adriano Caprioli ha esortato tutti i cittadini a recarsi alle
urne il 12-13 giugno per votare “sì” ai referendum in difesa dell’acqua
pubblica. Una presa di posizione netta quella della Chiesa cattolica reggiana
che va aggiungersi alla firma del manifesto della campagna “Acqua, dono di Dio e
bene comune” promossa dalla Rete interdiocesiana Nuovi stili di vita che vede
l’adesione di ben 25 diocesi italiane.
Referendum sull’acqua, appello del
vescovo di Reggio Emilia: "Votate sì"
Che
passione! L’iniquità, che sembra vincente e insuperabile, può essere sconfitta.
Si diffonde in queste ore l’emozione della libertà, la passione per la
democrazia, esercizio di intelligenza e di creatività civile. I referendum
smascherano il gelo del cuore chiuso dall’avidità, il desiderio perverso di fare
affari gettando il Paese contemporaneamente nella trappola del nucleare,
nell’assurda privatizzazione di un bene universale come l’acqua, nonché nella
pretesa di monopolizzare il potere esecutivo del governo ponendolo al di sopra
di ogni legge.
QUATTRO SI. la passione della democrazia sconfigge
l’avidità
Intervista
a Alex Zanotelli: 2sì per la vita, 2 sì per la madre!
Riproponiamo (già pubblicato nel nostro precedente post Acqua, dono di Dio e bene
comune - Il sì dei cattolici ) l’appello 9 giugno: religiosi a pane e
acqua
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Esiste una teologia della liberazione tutta
italiana, una chiesa che è purtroppo minoritaria ma ha contribuito alla
formazione civile degli italiani. Ha attraversato il Novecento, è stata isolata,
spesso condannata. Don Primo Mazzolari, padre Ernesto Balducci, don
Milani...
Questa teologia della liberazione che
annovera tra i maestri indimenticabili don Milani arriva fino a oggi: don Andrea
Gallo e la sua difesa dei valori della costituzione, padre Alex Zanotelli e la
sua instancabile campagna in giro per l’Italia per difendere l’acqua pubblica
contro la privatizzazione. Proprio all’acqua che deve restare un bene di tutti è
dedicato uno degli scritti di don Milani inclusi nel libro. (A che serve avere
le mani pulite se si tengono in tasca) E’ una lettera del 1955 inviata al
direttore del Giornale del Mattino Ettore Bernabei. Il titolo è L’acqua è di
tutti, ne proponiamo un estratto, da leggere per prepararsi ai referendum del
prossimo giugno...
“L’acqua è di tutti”, quando
don Milani parlava dell’importanza di un bene pubblico
Una ricognizione su quali danni ha
provocato in Italia la privatizzazione dell’acqua e sulle risposte messe in atto
dalla cittadinanza attiva. Per arrivare alle urne con le idee chiare sull’acqua
bene comune e sulla sua gestione pubblica.
Sì acqua, sì
democrazia
Per lui l’acqua è madre e sorella, un bene
essenziale, escluso che qualcuno possa rubarla. Padre Alex Zanotelli,
missionario comboniano, di battaglie ne ha combattute tante, sempre in prima
fila per la pace, la non-violenza, i più deboli. L’idea che qualcuno possa
privatizzare l’acqua gli fa commettere il suo unico peccato capitale: andare su
tutte le furie.
l'intervista a Alex Zanotelli a
cura di Flavia Amabile: "Per i cattolici l'acqua è la
sorella e la madre Sarebbe da cretini privatizzarla"
(pdf)
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Il 12-13 giugno 2011 dovremo votare uno dei
referendum più importanti degli ultimi vent’anni. Il risultato che ne uscirà,
condizionerà la nostra vita e, forse, quella dei nostri figli.
In questi mesi si sono mosse moltissime
persone per raccogliere firme e sono stati creati diversi comitati per i vari
temi referendari. Da cittadino comune interessato alla politica, ho tentato di
farmi un’opinione sul nucleare, sulla privatizzazione dell’acqua e sul legittimo
impedimento. Mio malgrado mi sono accorto che non esisteva una vera informazione
imparziale che esponesse i pro ed i contro di ogni tema. Persino i vari comitati
non spiegano i temi ma si limitano piuttosto ad elencare i fattori negativi,
accentuandoli e strumentalizzandoli.
Ho deciso così di creare una fonte di
informazione pressoché imparziale che fosse rivolta a tutti i cittadini che
desiderino comprendere i temi referendari e formarsi una posizione a
riguardo.
Guarda il sito: Voto il 12-13 giugno
C'è chi lo dice sottovoce e chi tenta di
fare il pompiere - come il quotidiano della Cei Avvenire che invita a «non
politicizzare» il voto - ma la posizione della Chiesa e dei cattolici su
referendum del 12-13 giugno è quasi unanime: andare a votare - e già questa è
un'indicazione piuttosto netta - e votare sì. Non solo ai due quesiti
sull'acqua, dove il consenso è ampio e trasversale, dal Vaticano alle Comunità
di base, ma anche agli altri due, su nucleare e legittimo impedimento,
quest'ultimo carico di inevitabili risvolti politici.
Cei, Acli e Pax Christi:
quattro Sì per la legalità e il creato. Cl resta sola
“Andare a votare perché è in gioco la
democrazia e il nostro futuro”. Don Nandino Capovilla, coordinatore nazionale di
Pax Christi Italia, dà voce al cattolicesimo di base che vuole voltare
pagina
Pax Christi: votiamo Sì per
i beni comuni (pdf)
Se tutti i quesiti referendari proposti ai
cittadini il 12 e 13 giugno sono importanti e gravidi di conseguenze sulla
nostra vita e sulla vita del popolo italiano nel futuro prossimo e remoto, mi
pare che quello più carico di immediate e dirette conseguenze politiche sia
quello che riguarda il cosiddetto “legittimo impedimento”.
Verso il referendum 12 e 13
giugno: legittima indignazione
video: Don Ciotti
sui referendum: ''4 sì per il bene comune''
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Perché è democrazia. Quella vera. Quella
che lo dice la parola stessa. Il popolo è sovrano e il popolo decide...
Domenica vado a
votare
Un'analisi accurata del Direttore della
Rivista Aggiornamenti Sociali, p. Giacomo Costa, conduce, attraverso la storia
dell'istituto referendario e l'esame del contesto attuale, a comprendere le
ragioni per le quali è importante, in questo momento storico, andare a
votare.
Referendum: perché andare a
votare
...
È meglio votare, perché è vero che la Costituzione prevede un quorum per la
validità della consultazione, ma da lì a dire che i costituenti avevano in mente
campagne dei partiti per il non voto ce ne corre, è un insulto alla
memoria...
Perché è meglio
votare
... Se i referendum raggiungono il quorum, la
cosa importante, quella che veramente segnala che in Italia sta succedendo
qualcosa di nuovo, sarà il ritorno della partecipazione...
Se arriva il
quorum
I lavoratori oppure agli studenti
fuori sede, possono votare in un comune diverso dalla loro città di
residenza?
Votare fuori
città
A parte ai referendum col meccanismo dei
rappresentanti di lista grazie al quale una piccola parte di noi riuscirà a
votare, noi fuori sede siamo di fatto privi del diritto di voto.
Non possiamo accettare che questa
situazione si protragga ancora, approfittiamo del momento di attenzione dei
media sulle tematiche elettorali e facciamoci vedere e sentire, usciamo
dall’invisibilità!
11 giugno 2011
FlashMob IOVOTOFUORISEDE nelle principali città
italiane
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... La politica è una pasta il cui lievito
è l'emozione che persevera, non c'è svolta storica che non sia stata originata e
nutrita da passioni tenaci, trasformatrici. L'emozione può iniettare nel cuore
fatalismo ma può anche rimettere in moto quello che è immobile, aprire gli occhi
quando hanno voglia di chiudersi, e tanto più disturba tanto più scuote,
sveglia...
La serenità presentata d'un tratto come via
aurea non ha nulla a vedere con le virtù della calma politica: con la paziente
rettifica di errori, con la saggezza dell'imperturbabilità. È un invito al
torpore, alla non conoscenza dei fatti, alla non vigilanza su presente e futuro.
Sembra una rottura di continuità nell'arte comunicativa del premier ma ne è il
prolungamento. Ancora una volta gioca con passioni oscure: con la tendenza
viziosa degli umani a procrastinare, a nutrire rancore verso chi fa domande
scomode, a non farsi carico di difficili correzioni concernenti l'energia, gli
stili di vita, la terra che lasceremo alle prossime generazioni. L'emozione
accesa da Fukushima obbliga a guardare in faccia i rischi, a studiarli. Lo
stesso obbligo è racchiuso nel referendum sulla gestione privata dell'acqua, e
in quello sulla legge non eguale per tutti. Di Pietro ha ragione: mettere sui
referendum il cappello di destra o sinistra è un insulto agli elettori, chiamati
a compiere scelte che dureranno ben più di una legislatura. È sminuire laforza
che può avere l'emozione, quando non finisce in passività e
rinuncia...
"La forza
dell'emozione" di Barbara Spinelli
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Trovo ottimo per tono e contenuto il dibattito che si è svolto qui sui
referendum per i quali voteremo domenica e lunedì. Io avevo annunciato il mio
“sì” a tutti (vedi post del 1° giugno) e mantengo quella posizione ma ora sono
più informato e apprezzo in particolare le “ riflessioni” del senatore del Pd e
mio amico della Fuci Stefano Ceccanti... riflessioni
che lo portano a due “sì” e a due “no”.
Da Locri a Chieti a Reggio Emilia a Brescia, anche diocesi e vescovi si
schierano per il doppio sì ai referendum sull’acqua. Le parole d’ordine sono ad
effetto. “L’acqua non si vende”. “No alla proprietà dell’acqua e quindi della
vita altrui”. Come se fosse la proprietà dell’acqua – che resta pubblico
demanio! – il nocciolo del contendere.Tra i vescovi, il solo che abbia preso posizione a favore del no è quello di
Trieste, Giampaolo
Crepaldi,
già segretario del pontificio consiglio per la giustizia e la pace e
giudicato un “falco” del campo conservatore.Ma in campo cattolico non
sono soltanto a destra i sostenitori di un affido del servizio idrico a
imprese che possono essere sia pubbliche che private, in un quadro di
sussidiarietà e di poliarchia.
Il problema mondiale della crisi idrica esige riflessioni e risoluzioni
internazionali che permettano di soddisfare il diritto basilare all'accesso a
fonti d'acqua sane e sicure per la vita per i quasi due miliardi di esseri umani
che attualmente ne sono deprivati. Occorre sempre ricordare che «il diritto
all'acqua, come tutti i diritti dell'uomo, si basa sulla dignità umana, e non su
valutazioni di tipo meramente quantitativo, che considerano l'acqua solo come un
bene economico. Senza acqua la vita è minacciata. Dunque il diritto dell'acqua è
un diritto universale e inalienabile» (PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E
DELLA PACE, Compendio della dottrina sociale della Chiesa, Libreria
Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2004, n. 485). Tale problema non è affatto
nuovo per l'umanità, e non deve meravigliare che la Bibbia proponga paradigmi di
relazioni umane legate all'accesso e all'uso dell'acqua.
In tempi di censure e silenzi imposti, anche una preghiera può destare sospetti.
Specie se il pensiero è rivolto ai referendum del 12 e 13 giugno.
Sono un milione e
quattrocentomila le firme raccolte a supporto dei quesiti referendari
presentati dal comitato «Sì acqua pubblica»: il triplo di quelle
formalmente necessarie, cifra mai raggiunta nella storia del
referendum, nonostante la scarsa attenzione dimostrata dal sistema
politico e mediatico nazionale. Il dato conferma la rilevanza del tema
dell’acqua nella percezione dell’opinione pubblica, nonché la vitalità
e la capacità di mobilitazione a partire dal livello locale dei
movimenti politici e sociali che ne chiedono una gestione pubblica. Un
fenomeno non solo italiano, come testimoniato dal successo del
referendum tenutosi di recente a Berlino, con cui il 98% dei votanti si
è espresso contro la privatizzazione della società di gestione dei
servizi idrici della città
La Nestlè propone la borsa dell'acqua, mentre la
Regione Toscana propone l'azionariato popolare
Oltre due decenni di esperienza nel settore, visitando una sessantina di
reattori in tre continenti, con la convinzione che le precauzioni prese negli
impianti rendessero impossibile una catastrofe. Poi Three Miles Island,
Chernobyl, Fukushima: tre disastri in meno di 30
anni...
... La partita è politica, e in
politica si gioca anche il rapporto con la Creazione. Per questo la
svolta ecologica nella Chiesa non è solo teologica, reclama scelte e
culture politiche di cambiamento. In effetti è il ceto politico degli
Stati l'interlocutore dell'intervento del Papa. "Una riflessione seria
- dice Ratzinger - deve essere condotta e delle soluzioni precise e
fattibili vanno proposte. L'insieme dei governanti deve impegnarsi a
proteggere la natura e aiutarla ad assolvere al suo ruolo essenziale
per la sopravvivenza dell'umanità"...
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Privacy
(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
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Informazione
Lo sportello anti-querele voluto da Roberto è uno strumento innovativo creato
per aiutare i giornalisti più deboli, quelli dei blog e dei piccoli giornali – i
più esposti sul fronte delle inchieste e della cronaca – a resistere sul piano
legale di fronte a comportamenti minacciosi e intimidatori, ad abusi legali
quali le querele per diffamazione puramente strumentali, e le richieste di danni
immotivate che, anche quando sono del tutto infondate, funzionano da bavaglio
finché – ma ci vuole qualche anno – una sentenza dichiari che il fatto non
sussiste. In Italia molte notizie vengono oscurate in questo modo
I profughi nel mezzo della battagli tra il regime
e i dimostranti si dividono
Una delle icone della rivoluzione forse non
esiste, ma non è l'unico punto oscuro
Pioggia di missili Usa sul Waziristan: decine di
morti e di feriti con gravi problemi alle vie respiratorie, alla pelle e agli
occhi che indicherebbero l'uso di sostanze nocive negli ordigni utilizzati
Un altro tassello nella strategia di
accerchiamento della Cina
Hrw denuncia arresti e abusi contro i giovani del
movimento 25 Febbraio
I
NOSTRI TEMPI /
Interventi ed opinioni |
... Gran parte delle proposte possibili per arginare la deriva in atto ha il sapore
dell’utopia, ma la storia è percorsa da eventi fino a pochi anni prima
inimmaginabili. Agenti del cambiamento possono essere i multiformi soggetti che
credono nell’uguaglianza e nei diritti e per essi lavorano. La loro visibilità,
per occhi distratti, è scarsa, ma la loro azione efficace, capace di coinvolgere
settori sempre più ampi di società...
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
“I confini della libertà
economica”: è questo tema il filo conduttore dei vari incontri in
programma alla sesta edizione del Festival di Economia di Trento (2 - 5 giugno).
Per la prima volta, Nigrizia e Afriradio saranno presenti a questa ormai
consolidata mostra-convegno culturale, raccontandovi alcuni degli appuntamenti
più importanti riguardanti i temi dell’immigrazione, globalizzazione e povertà.
Nigrizia e Afriradio al
Festival di Economia di Trento 2011
Visita il sito del Festival che riporta
slides, video, audio e foto di ogni singolo intervento con
le versioni in inglese e italiano degli speech dei grandi economisti
stranieri.
Sebbene il Festival fosse dedicato
all’economia ho tratto molti spunti per orientare la ricerca di opportunità di
investimento nel prossimo futuro. Si è infatti parlato del declino
dell’Occidente ma anche della forza dei paesi emergenti. Del capovolgimento dei
rapporti di potere tra America e Europa e Asia, dell’impatto dell’immigrazione,
della lotta alla povertà, delle politiche industriali e del relativo ruolo dei
Governi nell’orientarle a favore della società. Il tema demografico e della
scarsità crescente delle materie prime atte a soddisfare i bisogni alimentari ed
emergetici della popolazione mondiale è stato più volte messo al centro del
dibattito. A questo tema si è ben innestato quello della “Primavera Araba” con
il Nord Africa in ebollizione e il desiderio di libertà dei popoli oppressi che
sta raggiungendo anche gli Stati Arabi, dove l’interesse delle superpotenze
rimane la stabilità dell’approvvigionamento petrolifero più che il miglioramento
delle condizioni di vita del popolo.
Pensieri sul Festival
dell’Economia di Trento
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Si
è concluso domenica scorsa il Festival dell'Economia di Trento. Già
alla sua sesta edizione non ha perso in attrazione e interesse che per
la presenza dei relatori, ma anche di uditori e testimoni può ben
vantare un raggio internazionale. Il tema di questa edizione “I confini
della libertà economica” era già in se stesso una provocazione, perché
è forte ancora il mantra della libertà dell'attività economica come
condizione sine qua non perché l'economia possa svilupparsi. Principio
con accenti anche morali. Non è forse vero che uno dei “peccati” più
gravi che oggi siaddita è la turbativa di mercato? Eppure anche l'economia ha i suoi limiti...
All’economia italiana servono 250mila immigrati l’anno per i prossimi 10
anni. Lo dice lo stesso governo Berlusconi. Come ha spiegato Emma Bonino,
intervenendo al Festival dell’economia di Trento.
Considerata una delle menti più brillanti e influenti del pensiero
economico, Esther Duflo non delude. La sua analisi sullo stato attuale delle
politiche di sviluppo economico e lotta alla povertà abbatte pregiudizi
consolidati e mette in discussione dogmi come il microcredito.
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
"Voci, volti e maschere dell'era digitale"
è il tema del Festival della comunicazione 2011 che, giunto alla sesta edizione,
si tiene a Padova dal 3 all'8 giugno. Il programma prevede oltre una settantina
di ospiti tra relatori, artisti, giornalisti, esperti una decina di "canali" di
interesse, oltre sessanta diversi appuntamenti che interesseranno gran parte
della città.
Il Festival si propone di riportare
l'attenzione del pubblico sull'esperienza del comunicare affrontando i temi più
significativi del momento e offrendo occasioni di aggregazione e spettacolo
incontrando le realtà e le possibilità del territorio che di volta in volta lo
ospita.
Guarda il
video di presentazione della VI edizione del Festival della
Comunicazione
Visita il sito del
Festival della Comunicazione
L'informazione è malata e i fatti rischiano
di essere manipolati dalla stampa. Al Festival della comunicazione la
testimonianza di don Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana.
Don Sciortino: smascherare la
realtà
Guarda il video: Mentana e Sciortino, questo
è oggi il giornalismo
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Immigrati
Il 10 giugno inizia una trasmissione su Rai3. In quattro documentari,
altrettanti immigrati tornano a casa, raccontando se stessi e il proprio Paese.
Nel progetto, anche Wwf e Oxfam
Trailer di RADICI un viaggio a ritroso: là dove partono gli
immigrati. Tappe in Bolivia, Marocco, Bosnia, Senegal. Protagonisti, quattro
stranieri da tempo in Italia.
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Sport
E' universalmente riconosciuto che praticare uno sport fa bene alla formazione
umana ed etica dei ragazzi
Dossier di FAMIGLIA CRISTIANA Sport:
dall'etica alla formazione
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Riciclaggio di soldi mediante sponsorizzazioni, partite truccate, scommesse
clandestine e legali fondi neri; totonero e doping il grande affare del mondo
ultra', le "mani" sulle scuole calcio. Le mani della criminalità sul pallone.
Dalla Lombardia al Lazio, abbracciando la Campania, la Basilicata, Calabria,
toccando la Puglia, con sospetti in Abruzzo e con un radicamento profondo
nell'isola siciliana. E con il Nord Italia sicuramente non immune da questa
onda di illegalita' applicata al calcio. In un dossier che aggiorna quello
presentato a luglio 2010, Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie
pubblica estratti del libro inchiesta " Le
mafie nel pallone - Storia dell'illegalità diffusa nel gioco piu' truccato del
mondo" del giornalista Daniele Poto edito dal Edizioni Gruppo
Abele.
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Giovedì 9 giugno ore 10 alla Fnsi, corso
Vittorio Emanuele II 349, Roma. Una giornata di riflessione e di esame sul
lavoro e l´esperienza che da anni svolgono le donne a diverso titolo impegnate
sul fronte dell´Antimafia
L´Asr chiama a confronto le "Donne
dell´Antimafia"
Donne dell’Antimafia. Alla Federazione
della stampa a Roma questa mattina un dibattito guidato da Rita Mattei,
presidente di Stampa romana, presenti magistrati donna, funzionarie di ps e
soprattutto giornaliste.
Donne
dell’Antimafia
La cultura della Legalità e delle Regole
declinata al femminile, perché le donne hanno coraggio, intelligenza,
veridicità, capacità professionali e organizzative; le donne esprimono con forza
un valore aggiunto che si affina nella lotta quotidiana alle mafie, ma che
specularmente viene utilizzato con successo dalle stesse mafie nella loro
organizzazione di potere piramidale. Donne “contro” le mafie oggi fa rima anche
con donne “dentro” le mafie. Questo il quadro emerso dalla giornata di
riflessione sul tema, organizzata dall’ASR presso la FNSI per accendere i
riflettori sul problema nel Lazio.
Donne dell'antimafia -
un'iniziativa dell'Associazione stampa romana
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Nell’anno del trionfo mondiale Azzurro (2006) l’Italia calcistica veniva colpita
al suo interno dallo scandalo Calciopoli. Cinque anni dopo l’Italia non ha vinto
la coppa del Mondo, ma ancora una volta l’universo del pallone si trova a che
fare con un nuovo caso vergognoso
Era il 1994 quando Rita Borsellino sposò l’idea dell’Arci: organizzare una
Carovana che portasse messaggi di speranza, di antimafia sociale, di voglia di
riscatto. Partendo da Corleone, nel cuore di una Sicilia “bellissima e
disgraziata” come l’aveva definita suo fratello Paolo, ucciso poco meno di due
anni prima. Sono trascorsi 18 anni da quella decisione, da quella prima
esperienza on the road, e di strada la Carovana ne ha fatta veramente tanta
“Un autonomo sodalizio”. Così il Procuratore capo di Torino Gian Carlo Caselli
definisce la ‘ndrangheta in Piemonte. “Autonoma ma con radicamenti innegabili al
sud, in Calabria”, aggiunge Giuseppe Pignatone, procuratore di Reggio. E la
duplice presenza di Caselli e Pignatone restituisce la portata dell’operazione
“Minotauro”. Cinque anni d’indagine “portati avanti da uomini straordinari con
mezzi ordinari” afferma quasi commosso, in conferenza stampa, il colonnello De
Vita
“LA
LOTTA SPIRITUALE” - HOREB N. 58 – 1/2011
TRACCE DI
SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI
Ci racconta S.
Atanasio che dopo i primi passi nella vita spirituale, Antonio, padre dei monaci
del deserto, è sconvolto da una tempesta di pensieri. È il «diavolo, nemico di
ogni bene e invidioso», che non sopporta che un giovane si decida a vivere
sedotto dallo sguardo di Dio e dal suo abbraccio e lo sollecita in tanti modi
perché torni a vivere secondo le abitudini più normali: «Dapprima cercò di
allontanarlo dalla vita ascetica, ispirandogli il ricordo delle sue proprietà,
la cura per la sorella, l’affetto per i congiunti, l’amore per il danaro e la
famiglia [...]. Insomma, gli suscitò nella mente una tempesta di pensieri per
distrarlo dalla via del bene sulla quale si era incamminato». In altri termini,
sottolinea il primo biografo di Antonio, l'esperienza cristiana, pur avendo
origine nel dono di Dio, coinvolge, poi, la nostra responsabilità ad accogliere
il dono e a consentirgli di maturare ed esprimersi nel nostro vissuto.
L’esistenza
nuova, quindi, non va da sé, c’è un “io” che sotto vari pretesti vuole
riprendersi i suoi spazi e vuole organizzare la vita secondo una sua logica di
banalità, di indifferenza o di potere, per cui, nel momento in cui ci si decide
per Dio inizia la lotta. Paolo lo aveva già evidenziato: «Non quello che voglio
io faccio, ma quello che detesto» (Rm 7,15)...
Questo l'incipit dell'Editoriale di Horeb,
Quaderni di riflessione e formazione per quanti desiderano coltivare una
spiritualità che assuma e valorizzi il quotidiano.
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FRATERNITÀ CARMELITANA DI POZZO DI GOTTO (ME)
INCONTRI ESTATE 2011
Leggi il programma degli incontri:
Sede incontri: Barcellona
Pozzo di Gotto (ME) - via Ugo Foscolo, 54 - telefono: 090.9762800
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RAI RADIOTRE - "UOMINI E PROFETI" - "LEGGERE LA BIBBIA":
Il profeta Elia,
caratterizzato da gesti clamorosi, da atteggiamenti contraddittori, non ha una
fine ordinaria: viene “rapito in cielo” dal Signore, su un carro
di fuoco trainato da cavalli di fuoco. Ma prima di andarsene compie un gesto
carico di significato per la vita spirituale di tutti i tempi: getta il suo
mantello su Eliseo, profeta a sua volta, che così ne raccoglie l’eredità. Ad
indicare che quando una esistenza finisce altre raccolgono il suo frutto, e ad
indicare che nella catena delle generazioni nessuno è solo. Il secondo Libro dei
Re procede poi con una serie di racconti che narrano i miracoli compiuti da
Eliseo. Molti di quei gesti verranno poi ripetuti da Gesù di Nazareth. Come
dobbiamo leggere questa ripetizione? Come una reinterpretazione? Ne parliamo con
Enzo Bianchi, priore della Comunità di Bose, al quale chiediamo anche di
condurci nella complessa storia della decadenza dei re di Israele e di Giuda,
che, come vedremo, porterà alla catastrofe.
Secondo Libro dei Re cap. 1-5 Il mantello su
Eliseo con Enzo Bianchi domenica 5 giugno 2011
Ascolta la puntata (audio)
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RAI RADIOTRE - "UOMINI E PROFETI" - "FEDI E MONDO":
È vero che sempre,
in qualunque situazione ci si trovi, vi è la possibilità di fare in bene,
anziché il male? Anche in condizioni di costrizione assoluta? Lo dimostrano i
tanti che, durante i totalitarismi, o le dittature, o le guerre hanno saputo
spezzare la catena del male e, con un loro gesto, salvare una vita, o almeno
consolare una vita umana. Ma che cosa intendiamo quando parliamo di “bene” e
“male”? È la “bontà insensata” di cui parla V. Grossman, o una scelta etica? E
la nostra coscienza è sempre in grado di dirci che cosa sia il bene? E che cos’è
la coscienza? Non è anch’essa una dimensione “mobile”, che dipende in parte
dalle circostanze in cui ci troviamo a vivere? E dunque come possiamo essere
certi che ci indichi una via di “bene” o di “male”? E al di fuori delle
situazioni estreme, nel nostro mondo “normale”, valgono le stesse possibilità di
scelta? Sono tante le questioni che oggi ci poniamo. Ne parliamo con
Stefano Levi Della Torre, con Gabriele Nissim,
presidente del Comitato per la foresta dei giusti, e con Cesare
Moreno, fondatore a Napoli, con altri, della attività Maestri di
strada
Le scintille del bene con Stefano Levi Della
Torre, Gabriele Nissim, Cesare
Moreno sabato 4 giugno 2011
Ascolta la puntata (audio)
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La Bibbia in un
frammento
"Il Signore è lo
Spirito e dove c'è lo Spirito del Signore, c'è
libertà. ” (2Corinzi 3,17)
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
... In verità, l’ascensione di Gesù al
cielo, evento inenarrabile con le nostre parole capaci solo di raccontare fatti
umani, non è stata un distacco e neppure la conclusione di una vicenda, quella
della vita di Gesù. Infatti, se si leggono con intelligenza i racconti
dell’ascensione, in essi non è narrato un “addio”, ma piuttosto un invio dei
discepoli, una missione da Gerusalemme fino ai confini del mondo. I discepoli,
andati nel mondo, predicheranno il Vangelo a ogni creatura (cf. Mc 16,15) e
faranno innanzitutto l’esperienza della vicinanza, della presenza di Gesù;
saranno anzi consapevoli di essere solo degli uomini e delle donne al servizio
della missione di Gesù, l’inviato del Padre...
Ascensione - La
trascendenza dell'alterità di Enzo Bianchi
Guida alla lettura
dell'icona dell'Ascensione a cura di Fr. Egidio Palumbo
della Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto.
“Mi
è stato dato ogni potere in cielo e in terra”.
Ma il
tuo potere, Signore,
non è
come il nostro potere,
come la
tua pace non è la nostra pace:
è il
potere del sole che sprigiona la vita,
è la
gloria dell’umile esaltato davanti a tutta la
creazione,
è il
potere di amare e perdonare e salvare:
Signore, fa’ che almeno la tua Chiesa non conosca altri
poteri,
in
attesa di essere anche lei partecipe della tua Ascensione.
Amen.
(P. David M. Turoldo)
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“L’uomo da sempre e ancor di più oggi è
alla ricerca di senso, di significato, di andare in profondità. Facendosi
pellegrino verso un luogo sacro si riappropria di una modalità di incontro con
Dio che lo mette in strada, riscopre la sua minorità, recuperando i valori ad
essa connessi: la sobrietà, la semplicità, l’essenzialità, il gusto dell’andare
verso la meta, il gusto di incontrarsi e di stare insieme, il raccontare, il
pregare, contemplare, ammirare, stupire”.
Con queste parole don Mario Lusek,
Direttore dall’Ufficio Nazionaleper la pastorale del tempo libero, turismo e
sport, presenta il Convegno “Signore da chi andremo? Pellegrini, cercatori di
Dio”, che si svolge da giovedì 2 a sabato 4 giugno a Fano.
Pellegrini, cercatori di
Dio
Programma (pdf)
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CHIESA
E SOCIETA'
/
interventi
ed opinioni |
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
La nuova Milano c’era già nei suoi
discorsi, quando parlava di città dei cittadini, umiltà dell’ascolto, bisogno di
umanità in una metropoli «luminosa ma spesso confusa sulla sua identità». E
adesso che il potere si riflette in quegli appelli dal pulpito del Duomo, nei
messaggi ripetuti sulla responsabilità di chi governa, sull’onestà da
perseguire, sull’esempio da dare e sulla violenza verbale da mettere al bando,
sembra quasi un obbligo dire che senza il cardinale Dionigi Tettamanzi non ci
sarebbe stata la svolta di Milano.
Tettamanzi «Regaliamo umanità a
Milano» di Giangiacomo Schiavi (pdf)
Migliaia i cresimandi che allo stadio
Meazza di San Siro hanno incontrato l’arcivescovo Dionigi Tettamanzi
«Cento giorni cresimandi 2011:
Tutti i colori dello spirito»
Carissimi cresimandi, genitori, catechisti,
educatori: siate tutti benvenuti! Questo stadio si riempie oggi del colore e
della gioia della vostra presenza e ci fa sentire la bellezza del nostro essere
Chiesa. Sì, siamo tutti riuniti intorno al Signore Gesù, riempiti del suo
Spirito, investiti della potenza di Dio che ci manda nel mondo per rinnovarlo,
per trasformarlo in un mondo d’amore.
l'intervento dell'arcivescovo : CAPOLAVORI DI DIO, PLASMATI
DALLO SPIRITO (pdf)
La polemica di Mario Giordano su "il
Giornale"
... Il cardinal Tettamanzi, ormai, fa le
prediche così: sulle spalle il rosso cardinalizio, nel cuore il rosso politico.
Più che parlare ai fedeli, sembra che parli all’Infedele. Manca solo Gad Lerner
a reggergli il microfono...
E Tettamanzi benedice il
compagno Pisapia
La risposta di Marco Tarquinio su
"Avvenire"
... l’arcivescovo aveva chiuso l’incontro
con i ragazzi prossimi alla Cresima suggerendo loro di meditare la pagina
evangelica del Buon Samaritano sino a scoprirci dentro il «segreto della gioia».
Potrebbe essere una buona e saggia riflessione anche per chi scrive sui
giornali, e soprattutto sul Giornale...
Quell’insolente sguardo come di
guerra
E intanto... Giuliano
Pisapia conferma l’attenzione alle periferie che è stata al centro della sua
campagna elettorale. Sceglie il Corvetto, un quartiere vivace e pieno di
risorse, ma anche violento e problematico, per una delle sue prime visite da
sindaco: partecipa alla festa della Comunità di Sant’Egidio “Living Together”,
al Polo Ferrara di Milano. “Vorrei che la città fosse tutti i giorni così” ha
detto Pisapia commentando la festa che con il linguaggio dello spettacolo ha
mostrato un altro volto possibile, anzi già esistente, del Corvetto come di
tante altre zone della città: un cantiere di integrazione tra stranieri,
italiani, rom, giovani e anziani...
Pisapia, buona la
prima
Guarda il nostro post:
«Milano, una città dal terreno
buono» Discorso del cardinale Tettamanzi
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Un gruppo di giovani sorridenti,
incamminati insieme verso una stessa meta, e sotto la manina ormai a tutti
familiare che "clicca" su "Parteciperò", proprio come avviene nei social network
quando si vuole esprimere la propria intenzione di esser parte di un evento che
ci sta a cuore.
Un'immagine che nella solennità
dell'Ascensione, vedremo campeggiare in tutte le parrocchie del nostro Paese per
celebrare la XLV Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che avrà per
tema "Verità, annuncio e autenticità di vita nell'era digitale".
Nel file "XLV Giornata Mondiale delle
Comunicazioni Sociali - Verità, annuncio e autenticità di vita nell'era
digitale" ci sono il messaggio di Bendetto XVI (reso noto lo scorso 24 gennaio,
per la festa di San Francesco di Sales) e due brevi riflessioni a firma di mons.
Domenico Pompili, Direttore dell'Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali,
e di don Ivan Maffeis, Vicedirettore.
"XLV Giornata Mondiale
delle Comunicazioni Sociali - Verità, annuncio e autenticità di vita nell'era
digitale" (pdf) Don Giuseppe Lonia, Direttore
dell'Ufficio per le comunicazioni sociali dell'Arcidiocesi di Messina-Lipari -S.
Lucia del Mela, ha curato un reportage in due parti per raccontare il convegno
"Abitanti digitali", celebrato a Macerata dal 19 al 21 maggio. Le due parti del
reportage sono disponibili, insieme ad una ricca "fotogallery" e ad una serie di
altri contributi in vista della Giornata Mondiale delle Comunicazioni
Sociali
Guarda: Messina: reportage da
"Abitanti digitali" (testi e video)
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Lettera agli
amici n.52 Pentecoste
2011
Cari amici e ospiti, quanti di voi ci frequentano con maggiore
assiduità o seguono gli interventi del Priore su giornali e periodici avranno
notato una nostra crescente preoccupazione per la situazione ecclesiale,
italiana ma non solo. Avvertiamo un clima di stanchezza, di fatica, di
scoramento che qualcuno ha riassunto in un’espressione molto efficace: “Manca il
respiro”. Quello che già anni fa era stato definito uno “scisma sommerso” ha
assunto più i tratti di un sofferto silenzio, di un ritrarsi in disparte
riflettendo su un grigiore che come nebbia autunnale sembra avvolgere e
intridere tutto. Anche tra di noi, i più anziani, che han conosciuto lo slancio
della primavera conciliare, vedono sfuocarsi sempre più le speranze nate allora
dalla fede salda e dall’audacia profetica non di singole figure ma della massima
autorità magisteriale cattolica: un concilio ecumenico cum Petro et sub Petro. I
più giovani risentono del clima da orizzonte chiuso con cui deve quotidianamente
confrontarsi la loro generazione cui viene negata la credibilità stessa di un
possibile futuro migliore. Sì, dire che “manca il respiro” non significa solo
avvertire l’affanno di polmoni affaticati o non irrorati da aria fresca, ma vuol
dire anche constatare che “il nostro respiro” di credenti, lo Spirito del
Signore risorto trova ostacoli nell’aprire mente e cuore alla sua volontà di
pace e vita piena...
Perseverare nella
speranza
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I«Il vento cambia», dice un manifesto del Partito democratico. Si potrebbe
dire che è già cambiato...
In questa sede vorrei occuparmi di un tema per nulla marginale, quantunque
ancora non affrontato: il rapporto della Chiesa italiana con questo risultato,
con questo cambio di direzione del vento...
Qualcosa
sta cambiando. E non è solo il vento del Nord. Credenti che si
indignano. Narratori che scrivono di sante e madonne. E tutto in modo
poco convenzionale, al di fuori dei recinti specialistici...
Accade così che in questo strano Paese inchiodato, deturpato,
narcotizzato (nuntereggae più) alcuniprendono la parola, rompono gli steccati.
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POLITICA
L'INFEDELE
Berlusconi si
trincera nel bunker del governo dopo la disfatta elettorale. Ma reggerà l'onda
durto del nucleare, del legittimo impedimento e dell'acqua pubblica? I
referendum del 12 e 13 giugno sono il nuovo appuntamento dell'opposizione che
vuole travolgere le difese del centrodestra. Con una valanga di no alle centrali
nucleari, allo scudo giudiziario per i potenti e alla privatizzazione degli
acquedotti.
L'Infedele e la sfida dei referendum con Ilvo Diamanti, Carlin
Petrini, Maurizio Paniz, Ilaria DAmico, Maurizio Landini, Renata Pisu,
Margherita Hack, Oscar Giannino e i portavoce della protesta sul territorio
A pochi giorni dai risultati delle amministrative si apre una nuova, forse decisiva, battaglia: quella dei referendum.
Tra gli ospiti di Giovanni Floris il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi del PdL, la presidente del PD Rosy Bindi, Bruno Tabacci di Alleanza per l'Italtalia, il presidenti deii Verdi Angelo Bonelli, il giornalista Oscar Giannino, la direttrice dell'Unità Concita De Gregorio, il direttore del Giornale Alessandro Sallusti, la giurista ambientale Francesca Santolini.
In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza
L’esito del referendum può determinare il futuro del governo Berlusconi? La
maggioranza andrà in crisi o riuscirà a tagliare le tasse e riformare la
giustizia? Ospiti di Michele Santoro: il leader del Partito Democratico Pier
Luigi Bersani, il Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di
Pietro e il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Roberto Castelli.
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... La rabbia anziché esplodere in violenza, come in passato è accaduto, si è
trasformata in partecipazione. Il risentimento ha preso il verso della satira,
si è fatto ironia. La politica del sorriso ha vinto su quella delle urla. Le
parole di senso sugli insulti. E’ una vittoria fragile, va curata e fatta
crescere come una pianta: va coltivata...
"È inutile
continuare il dialogo con chi cerca di imitare Ponzio Pilato senza averne la
statura". È durissima, inattesa nei contenuti, la risposta di Michele Santoro al
presidente della Rai Paolo Garimberti che era intervenuto questa mattina sui
contenuti della puntata di ieri di Annozero.
... A me pare, insomma, che sia cambiato il clima d' opinione. Che si stia chiudendo
un ciclo ventennale fondato, per evocare Albert Hirschman, sui valori privati.
Sul mito dell' individuo, della competitività e del mercato. Su un linguaggio
aggressivo, carico di paure. Dove parole come solidarietà e bene comune sono
tabù. Sulla sfiducia e il distacco verso tutte le istituzionie dallo Stato.
Questo ciclo si sta chiudendo e forse si è chiuso. Per stanchezza e per fatica.
In fondo, lo straordinario consenso di cui gode il presidente Giorgio Napolitano
ne è prova. Testimonia una diffusa domanda di unità e di riconoscimento. Ma
anche di dignità... Una "svolta mite". Riflette una domanda di normalità, interpretata da leader
politici normali. Poco mediatici. Che non gridano e non urlano, non insultano e
non minacciano. Una svolta mite. Confermarla non sarà facile né automatico...
L’idea della libertà dei servi circola con sempre maggiore insistenza nell’opinione pubblica.
Dunque si può vincere anche sulla spinta dell’indignazione...
Si tratta adesso di passare dalla liberazione alla ricostruzione. La prima
occasione la offrono i referendum di domenica prossima...
Regina Cæli - 5 giugno 2011
Udienza
- 8 giugno 2011,
Viaggio Apostolico in Croazia
Viaggio Apostolico in Croazia
in occasione della Giornata Nazionale delle Famiglie Cattoliche
Croate (4-5 giugno 2011)
Pagina Speciale PENTECOSTE 2011
OPINIONI E COMMENTI
Quando parla di famiglia, come quando parla di ambiente, lo fa sulla base della
morale naturale, in dialogo con tutti, cosciente che per la sopravvivenza
dell’umanità è necessario coniugare «la tecnologia con una forte dimensione
etica», e uno stile di vita sobrio «che rispetti l’alleanza tra uomo e
natura».
... Come è stato notato in
Europa (dopo le sue conferenze nella sala dei Bernardins a Parigi e
nella hall di Westminster a Londra) al «carisma» di Benedetto XVI
appartiene anche la capacità di parlare di «valori umani» con parole
che prescindono da una specifica cultura confessionale. Ma che invitano
ad una chiara interiorizzazione di valori fondamentali in una società
civile in cui il dialogo, l’altruismo, la sincerità, l’assunzione di
responsabilità sociali, politiche, economiche, l’onestà, l’autentico
spirito di democrazia, la serenità dei rapporti sociali possono
incarnare precetti evangelici fondamentali. Poi, coerentemente con il
suo essere pastore, ricorda ai fedeli che la declinazione cattolica di
questa visione comporta una certa concezione del ruolo tra individuo e
società, di quello tra politica e attività legislativa, tra economia e
lavoro, fino al fondamentale rapporto tra uomo e donna, alla sessualità
umana, al ruolo della famiglia e della difesa del matrimonio. Dov’è la
notizia? A Zagabria il Papa non ha attaccato, né condannato, le coppie
di fatto: ha, più semplicemente, invitato i fedeli cattolici a non
scegliere la convivenza come modello per la realizzazione cristiana
della propria vita affettiva. Quando parla ai cattolici, Joseph
Ratzinger sarà libero di dire loro cose cattoliche?
Due fondazioni della Curia sono finite nel mirino della Guardia di Finanza per
un buco nel bilancio. C'è di pi§ l'autista dello stesso monsignore che sarebbe
imparentato con una famiglia mafiosa locale
...
L'attuale sistema di nomina e revoca dei vescovi da parte del papa
nella Chiesa cattolica romana è semplicemente dato per scontato come un
metodo ordinato per diritto divino, qualcosa che ilSignore stesso avrebbe comandato. Ma non è affatto questo il nostro caso.
Sabato prossimo Benedetto XVI riceverà in udienza più di 1500 zingari. Ci
saranno rom, sinti, manouches, kalé, yenish e travellers
... La rosa di candidati verrà presentata domani a papa Ratzinger, al quale spetta
la parola finale. L´eventuale nomina a Milano aprirà ora la corsa per la
successione al patriarcato di Venezia...
Angelo Scola, teologo vicino a Comunione e Liberazione, è stimato da Ratzinger
da molti anni. E la sua stretta vicinanza a Cl, molto potente in Lombardia,
viene anzi considerata dagli osservatori come tutt'altro che un ostacolo...
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2) Il
servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:
http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm
3) Il servizio omelia di P.
Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm
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