"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°48 del 2011

Aggiornamento della settimana

- dal 26 novembre al 2 dicembre 2011 -

 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 9 dicembre 2011          


 
 



IL VANGELO DELLA DOMENICA 

LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo

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Preghiera dei fedeli




OMELIA 

di P. Gregorio Battaglia
           di P. Aurelio Antista
di P. Alberto Neglia

 
N. B. La Lectio, la Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili
         (di norma rispettivamente il sabato sera, la domenica e il lunedì)

*La Lectio di fr. Egidio Palumbo è temporaneamente sospesa per motivi di famiglia

Il 2 febbraio 2010

 é nato il Blog di Tempo Perso

PIETRE VIVE

che viene aggiornato quotidianamente
 e mette così a disposizione in modo facile e veloce
 una o più notizie

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la pagina sociale


"QUELLI DELLA VIA"





 




NOTA

Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere
un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 






(in continuo aggiornamento)








I NOSTRI TEMPI



  (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


Sono quasi un milione i minori, figli dell’immigrazione, che vivono in Italia; oltre 570.000 nati nel nostro Paese e in più di 700.000 frequentano le nostre scuole... perché non possono essere riconosciuti come CITTADINI ITALIANI?


Frank Sinatra, Lady Gaga, Nancy Pelosi, Joe di Maggio, Dean Martin, Luisa Veronica Ciccone (in arte Madonna), Robert de Niro, Martin Scorsese, Rocky Marciano, Francis Ford Coppola, John Fante, Ani di Franco, Nicholas Cage... e l’elenco potrebbe continuare. Sono nomi di italo-americani famosi. Persone che hanno dato lustro a due Paesi: gli Stati Uniti d’America, dove sono nati o emigrati da piccoli insieme ai genitori, e l’Italia, dove parte della loro storia affonda le radici. Nessuno si permetterebbe di dire oggi a Madonna o a Martin Scorsese “tu non sei un vero americano”. Purtroppo questo succede tutti i giorni ai figli dei migranti qui in Italia.

  Chi sono oggi i nostri fratelli

In una settimana il Capo dello Stato ha chiesto due volte la riforma della cittadinanza. Dopo 20 anni il nuovo clima politico potrebbe riuscire a cambiare una legge pensata per un Paese ormai completamente diverso.

  E se fosse la volta buona?

  video: Incontro del Presidente Napolitano con i "nuovi cittadini italiani"

Quando si litiga sarebbe meglio sapere perché. Si sta invece scatenando un’intempestiva tempesta: materia del contendere è lo ius soli, un istituto che riguarda il riconoscimento della cittadinanza ai figli di stranieri nati sul territorio. Ma la materia appare poco chiara agli stessi contendenti. È bene cominciare con il chiarire che in Italia lo ius soli c’è già...

  Cinque anni: la chiave per la cittadinanza

Per il Capo dello Stato il Paese deve aprire a nuove "energie" che rinnovino una "società vecchia e sclerotizzata". Il timore del Carroccio è che tra qualche anno l’attuale milione di minori residenti, in larga parte al Nord, e scolarizzati possa andare al voto. Tutti gli altri schieramenti sono però con il Quirinale. E anche il Governo Monti.

  Stranieri in Italia, Per Napolitano è assurdo negargli la cittadinanza. La  Lega insorge

Si discute di cittadinanza agli immigrati. La storia vera di Sergio, ucraino. Ha appena avuto un bimbo, e si chiede perché non possa considerarlo italiano.

  Italiani per tutti, non per lo Stato

Parliamo di più di mezzo milione di minorenni. I quali, stanchi di essere definiti dall’esterno, chiariscono chi sono: “Non siamo immigrati, non veniamo da un altro paese, non abbiamo attraversato frontiere, siamo qui dall'inizio della nostra vita, ci sentiamo italiani, con tutti i diritti e doveri di ogni cittadino di questo paese”.

  Italiani come noi. Nati qui, a scuola con i nostri figli: solo il sangue vecchio delle leghe respinge la loro giovinezza

«Chi nasce in Italia è italiano»: il presidente della Provincia «sposa» Napolitano e lo «ius soli». Il riconoscimento simbolico ai figli di genitori immigrati

  Ricci: «“Cittadinanza onoraria” ai bambini nati nella nostra provincia»


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2 Dicembre Giornata Internazionale per l’Abolizione della Schiavitù


“Milioni di esseri umani vivono ancora in condizioni di degrado e disumanità abissali.”. E’ la denuncia che il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, lancia attraverso un messaggio in occasione dell’odierna Giornata internazionale per l’abolizione della schiavitù. Ban Ki-moon sottolinea le differenti forme di schiavitù “moderne” come il lavoro forzato, la tratta di esseri umani, il traffico di organi, i matrimoni forzati, il reclutamento di bambini soldato. Il 2 dicembre, richiama la data dell’adozione, da parte dell’Assemblea Generale, della Convenzione Onu del 1949 sulla soppressione del traffico di persone e sullo sfruttamento della prostituzione. Al microfono di Lev Sordi, la riflessione di Mauro Palma presidente del Comitato Europeo per la prevenzione della tortura e dei trattamenti inumani e degradanti

  Leggi e ascolta il servizio di Radio Vaticana

  Leggi il messaggio di Ban Ki Moon (Testo integrale tradotto in italiano)

Il 2 dicembre ricorre la “Giornata Internazionale per l’Abolizione della Schiavitù”. Può anche – a prima vista – sembrare inappropriato il concetto. Più che incuriosire, fa sorgere dubbi la proposizione. Si è portati, quali destinatari dell’annuncio, a ritenere una stonatura l’aver inserito il sostantivo, inequivocabile, per caratterizzare il proposito dell’annullamento, della soppressione, della abrogazione e perfino della distruzione.

  2 Dicembre Giornata Internazionale per l’Abolizione della Schiavitù

Sono immagini datate, viste probabilmente in qualche film sugli antichi romani o in un documentario in bianco e nero sul colonialismo. Uomini costretti alle catene, sfruttati fino all’osso per soddisfare i capricci del padrone. Oggi non è così, tutto questo non esiste più. Figuriamoci, con lo stato di diritto, la democrazia, le moderne costituzioni, non è ammissibile disporre a piacimento di un altro essere umano, decidere della sua vita ed ordinarne la morte, quando non serve più.
Ma siamo sicuri? 

  Abolizione della schiavitù: obiettivo raggiunto?



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Roma "Per un mondo senza pena di morte" VI Congresso Internazionale dei ministri della giustizia



La Giornata Internazionale di Cities for Life si svolge a Roma, martedì 29 novembre, con il VI Congresso internazionale dei Ministri della Giustizia: ‘Dalla moratoria all'abolizione della pena capitale No Justice Without Life’, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio. Insieme al Ministro della Giustizia italiano Paola Severino intervengono i Ministri della Giustizia di numerosi paesi (Francia, Benin, Burkina Faso, Capo Verde, Repubblica Centrafricana, Costa d’Avorio, Eritrea, Gabon, Guinea, Lesotho, Mali, Niger, Rwanda, Tanzania, Cambogia, Ecuador, Honduras, Norvegia, Kenya, Sudafrica, Sud Sudan, El Salvador) e personalità di governo di Mongolia, Filippine, Guinea Bissau, Mozambico, Burundi, insieme ad una delegazione di deputati e senatori dell’Illinois, ultimo stato USA ad avere abolito la pena capitale. Mercoledì 30 novembre gli ospiti saranno ricevuti dal Presidente del Senato Renato Schifani.

  Comunità di Sant’Egidio: Giornata Internazionale delle Città contro la Pena di morte

Cari Amici, Onorevoli Ministri e Autorità,
In alcune immagini è stata raccolta la storia di come un piccolo seme sta diventando un “contagio positivo” per le società civili. Più di 1400 città, in soli 9 anni, si sono unite alla Giornata Internazionale delle Città per la Vita, anche in paesi che utilizzano ancora la pena di morte. Non l’avrebbe immaginato il Granduca Pietro Leopoldo di Toscana quando, in anticipo sui tempi, aboliva per legge la tortura e le esecuzioni capitali, il 30 novembre 1786. Aveva capito come la certezza della pena e non la pena più terribile è la vera difesa della società. Per questo la Comunità di Sant’Egidio ha promosso questa mobilitazione mondiale.

  Il cammino verso l'abolizione mondiale della pena di morte: dati e progressi nella relazionedi Mario Marazziti al Congresso Internazionale dei Ministri della Giustizia a Roma



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Sulle strade dell'Utopia con il Centro Studi Donati. Il mondo del sapere incontra il disagio del Sud del Mondo - 15 novembre: 1° incontro con Mons. GianCarlo Maria Bregantini: "La lezione scomoda di Tullio Contiero"


Due incontri per ragionare sul rapporto tra il mondo del sapere e il Sud del Mondo e sul ruolo che studenti e docenti delle nostre università possono assumersi per il miglioramento delle condizioni di vita di chi vive nella parte più povera e sottosviluppata del pianeta.

  Sulle strade dell'Utopia con il Centro Studi Donati. Il mondo del sapere incontra il disagio del Sud del Mondo

SULLE STRADE DELL'UTOPIA
La lezione scomoda di Tullio Contiero

martedì 15 novembre – ore 21
aula absidale di S. Lucia – via de’ Chiari 25A
Università e Sud del Mondo
incontro con
Mons. GianCarlo Maria Bregantini
Arcivescovo di Campobasso-Bojano e Presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace della Conferenza Episcopale Italiana

intervengono
Ivano Dionigi 
Magnifico Rettore dell’Alma Mater Studiorum
Antonio Allori 
Vicario Episcopale Carità e cooperazione missionaria tra le Chiese

introduce
Guido Mocellin 
Caporedattore de “Il Regno” e direttore de “I Martedì”


  VIDEO - SULLE STRADE DELL'UTOPIA - parte I

  VIDEO - SULLE STRADE DELL'UTOPIA - parte II

  VIDEO - SULLE STRADE DELL'UTOPIA - parte III

Leggi:
  Emi presenta: Sulle strade dell’Utopia di Pier Maria Mazzola

  la scheda del libro Sulle strade dell'utopia Vita e scritti di Tullio Contiero




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Essere Chiesa al Sud - Essere donne al Sud


Ci sono degli incontri con persone significative che aprono orizzonti e danno slancio al cuore per partire. Così l’incontro, all’auditorium del Villaggio del Fanciullo a Pozzuoli, con padre Giancarlo, come si fa chiamare Sua Eccellenza Monsignor Bregantini, arcivescovo di Campobasso- Bojano.
... Erano in tanti ad ascoltare il suo intervento che ha inaugurato la scuola di formazione all’impegno sociale e politico. Con un linguaggio appassionato, vivace nelle espressioni ne individua il fondamento, i principi guida e traccia un itinerario di impegno, un manifesto potremmo chiamarlo, attraverso una serie di parole chiave. Padre Giancarlo ama giocare con le parole e costruisce continuamente dei binomi, spesso termini, espressioni mutuate dal linguaggio corrente alle quali affianca parole illuminanti e cariche di futuro...

  Essere Chiesa al Sud

  L'AUDIO DELLA CONFERENZA DI MONS. BREGANTINI

Quando si parla di legalità chissà come mai ci viene subito in mente il Sud...
Non possiamo tacere è il titolo dell’ultimo libro scritto da Mons. Bregantini, che è stato per 25 anni vescovo della diocesi della Locride, e sulla necessità di non tacere si sono sempre espressi Piero Grasso, Don Ciotti, Nicola Gratteri e tanti altri impegnati nella lotta contro la criminalità organizzata. Credo che il non possiamo tacere riguardi anche le donne, e che l’attenzione delle donne su questo aspetto della nostra società sia importante... Il non possiamo tacere riguarda in particolare noi donne del Sud, noi, che abbiamo un’abilità in più a riconoscere il malaffare travestito da perbenismo, possiamo con le nostre testimonianze, invitare tutte le donne a tenere gli occhi aperti, a diventare sentinelle della legalità..

  Donne, sentinelle della legalità

  Vedi anche il nostro post precedente:
«Non possiamo tacere – Le parole e la bellezza per vincere la mafia» di monsignor Giancarlo Bregantini



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Salviamoci con il Pianeta di Alex Zanotelli



Come uscire dalla crisi ecologica che sta devastando la Terra. Se nel discute a Durban. E ciascuno di noi può fare qualcosa, anche attraverso la Rete per la giustizia ambientale e sociale. Servono «risposte responsabili, credibili e solidali», ha detto Benedetto XVI ieri all’Angelus. 

Si è aperta oggi a Durban (Sudafrica) la 17 Conferenza (COP 17), per rispondere alla sempre più drammatica crisi ecologica. I rappresentanti di tutti i governi del mondo dovranno in dieci giorni trovare delle vie per bloccare il surriscaldamento del Pianeta. Dopo i fallimenti della Conferenza di Copenhagen (2009) e di Cancun (2010), un'altra sconfitta a Durban l'umanità non se la può permettere.
Con i governi del Nord del mondo concentrati sui problemi della finanza, la crisi ecologica è passata in secondo ordine. Purtroppo anche i media (sia stampa che tivù) non hanno acceso i riflettori su questo problema fondamentale, rivelandosi così profondamente funzionali a questo Sistema economico-finanziario.

  Salviamoci con il Pianeta di Alex Zanotelli



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Un gesto estremo, come quello di Lucio Magri, ci interpella e suscita risposte diverse



Mercoledì scorso per l'ultima volta Lucio Magri s'era affacciato a Montecitorio e, incontrandoli in Transatlantico, aveva salutato così i vecchi amici della politica: «Ho deciso, vado in Svizzera, il mio tempo è passato, non ho più niente da rivendicare, grazie di tutto...». Inutili i tentativi di dissuaderlo. Sopraffatto dalla depressione e annichilito dalla morte della sua inseparabile compagna, Mara Caltagirone, stroncata da un tumore tre anni fa, Magri venerdì scorso ha fatto l' ultima scelta radicale della sua vita: il suicidio assistito. 

  Il suicidio assistito di Magri - Polemiche tra laici e cattolici

Di fronte a un gesto estremo come quello di Lucio Magri è naturale che negli animi si accendano le passioni e che da queste sorgano giudizi di approvazione o disapprovazione a seconda delle provenienze culturali. Ogni coscienza responsabile sa però che la complessa situazione del nostro mondo non ha certo bisogno di “kamikaze del pensiero” che ripetono aprioristicamente convinzioni vecchie di secoli.
Ha bisogno piuttosto di analisi pacate e di conoscenza oggettiva perché l’etica non divenga un motivo in più di divisione, ma realizzi la sua vera missione di far vivere in armonia gli esseri umani. E in questa prospettiva si impone alla mente una prima inderogabile condizione: rispetto.
Aggiungo che se c’è una situazione in cui hanno senso le parole di Gesù «non giudicare» (Matteo 7,1), è proprio quella nella quale un essere umano sceglie di porre fine alla sua vita. Sostengo in altri termini che, di contro a una tradizione secolare che non ha esitato a condannare nel modo più crudo i suicidi, oggi il compito della teologia e della fede responsabile è di sospendere il giudizio, offrire dati, produrre analisi, al fine di generare pietas.

  Il momento della pietas di Vito Mancuso

"Il tema della fragilità e delle cose che finiscono, invecchiano e scompaiono accompagna ciascuno di noi ma è bandito dal discorso pubblico. E' proibito parlarne perché viviamo nella cultura dell'eterno presente". Il commento di Concita De Gregorio, la Repubblica, che, su questo argomento, ha pubblicato "Così è la vita, imparare a dirsi addio" (Einaudi). Conduce Silvia Luperini 

    De Gregorio: ''Magri ha alzato il velo sul tabù della morte'' 

La decisione di Lucio Magri ci mette di fronte a vicende dolorose che non è possibile affrontare solo con leggi o regolamenti. Teniamoci la contraddizione: la scelta è un bene prezioso ma se lo fa chi ami ti ribelli...
 
  Disporre della propria vita lusso supremo della civiltà di Adriano Sofri

... L’ansia di aiutare a morire sembra la declinazione post moderna della carità: appare compassionevole, e pietosa. Noi, però, continuiamo a credere che carità è aiutare a vivere. È stare accanto a un malato grave, o al più solo dei vecchi in un ospizio. Testimoniando con le nostre povere facce di uomini che non siamo soli, e non siamo polvere... 

  L'ultimo viaggio di Magri naufragio della speranza di Marina Corradi

“Di fronte a una decisione di questo tipo non si possono dare giudizi: si può solo riflettere sul mistero della vita”, don Andrea Gallo, fondatore e animatore della comunità di San Benedetto al Porto di Genova, è stato un grande amico di Lucio Magri, l’ex dirigente della DC e del PCI, uno dei fondatori del Manifesto che ha deciso di trasferirsi in una clinica Svizzera per porre fine alla sua esistenza con il suicidio assistito. Un decisione estrema, che ripropone il drammatico dilemma dell’eutanasia. 

  Suicidio assistito di Lucio Magri, Don Gallo: "Non giudico ma gli avrei chiesto di non morire"


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Come siamo piccoli davanti alla grande incognita! quando muore un amico, tanto più se di morte "diversa", parliamo soprattutto di noi. Ed è giusto, perché l'altro è ormai "fuori" e i discorsi diventano commemorazioni e, poi, storia.
Continueremo per un po' a parlare delle depressioni, discuteremo forse a lungo di eutanasia, e anche di libertà, di amore, perfino di dipendenza coniugale...

    Giancarla Codrignani:  Lucio e il volo (pdf)

Magri, come ha scritto Napolitano alManifesto svolse «un ruolo di rilievo nella politica italiana, dando prova di talento e spirito indipendente». E poi Magri scomparso suicida ieri l’altro in Svizzera a 79 anni, era tutt’altro che uomo avulso dalle cose. Era un dirigente politico e un uomo di cultura che faceva della coerenza esistenziale e dell’unità tra fare e pensare un tutt’uno. Sempre e all’estremo.

    Bruno Gravagnuolo:  Addio a Lucio Magri, l'eretico che volle restare comunista

... Il primo e doveroso sentimento è la pietà, la compassione (patire con) per Lucio Magri e per gli amici e colleghi di lavoro che a lui erano profondamente legati. Hanno tentato di dissuaderlo, ma questa volta senza successo. Nessuno può pretendere di giudicare la persona, il grado di libertà-responsabilità di decisioni così estreme. Il giudizio ultimo è affidato alla sua coscienza e, se credente, a Dio, giusto e misericordioso giudice.
Il rispetto e la comprensione della persona, tuttavia, non conducono a condividere o giustificare gesti così estremi. Nessuno ha un dominio incondizionato e assoluto sulla vita, così che possa arbitrariamente decidere se, come e quando darsi la morte...

    Luigi Lorenzetti:  Lucio Magri, un messaggio nefasto

Tre giorni fa la morte “pianificata” di Lucio Magri in una clinica svizzera. Oggi sul nostro giornale si confrontano due punti di vista opposti. Quello di Marco Travaglio: “Il medico salva, non uccide”. E quello di Paolo Flores d’Arcais: “Liberi di vivere e morire”. Decidere della propria vita significa anche poter delegare la propria fine ad altre persone? Ecco le opinioni dei due editorialisti.

    IL FATTO QUOTIDIANO:  Diritto di vivere. E anche di morire?


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Il convegno dell'Amci di sabato 26 novembre ha affrontato il tema della malattia, che resta legata al "mistero" del soffrire da affrontare "passandoci in mezzo"

    Stefano Stimamiglio:  Passare attraverso il dolore

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Fragile, eterodiretta, isolata. È la società italiana secondo l'analisi del 45mo rapporto del Censis

    Angelo Miotto:  Censis: verso il default sociale

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... Perciò torna a celebrare i suoi morti l'arcivescovo di Messina, Monsignor Calogero La Piana, lo stesso che parlò di una cappa massonica in cui la città sta avvolta. Lo stesso che celebrò i funerali dei 37 morti nella cattedrale di Messina. I 37 di Giampilieri, Scaletta, Altolia, Briga Marina. Oggi è Saponara, assieme ad altri 23 comuni. E lui non risparmia parole dure: "Sdegno verso gli sciacallaggi di chi denuncia e non agisce". Ad ascoltarlo tutto il messinese, tutt'e due i versanti della tragedia...
    Manuela Modica:  Alluvione, i funerali a Saponara tornano i palloncini di Giampilieri



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DAL MONDO



Intervista Bothaina Kamel, giornalista, unica donna candidata alle future presidenziali

    Laura Cappon:  Egitto, futuro al femminile

L’ex presidente della Costa d’Avorio, accusato di crimini di guerra e contro l’umanità, è in carcere all’Aia su mandato della Corte penale internazionale. Human Rights Watch: completare le inchieste

    NIGRIZIA:  Cpi, arrestato Gbagbo

A prescindere dal risultato, scontato, le presidenziali svoltesi lunedì sono soprattutto un test sulla stabilità di un Paese che cerca faticosamente di lasciarsi definitivamente alle spalle una delle guerre più spaventose di sempre

    Alberto Tundo:  R.D. Congo, un voto incerto

Secondo il sito “sendmoneyafrica”, portale lanciato lo scorso novembre dalla Banca mondiale, sono i senegalesi gli africani che beneficiano in Italia dei costi più bassi per spedire il loro denaro al paese d’origine. Mentre la destinazione più costosa sembra essere la Nigeria. 

    Fortuna Ekutsu Mambulu:  Rimesse low cost, in testa i senegalesi

Il Kordofan Meridionale (Sudan) è stato teatro di ripetute tragedie. I nuba hanno subito aggressioni ambientali, economiche, culturali. Oggi Khartoum sta di nuovo bombardando quelle terre. Nel silenzio del mondo. Serve la reazione di tutti per evitare un genocidio. Ecco l'appello, a cui si può aderire inviando un'email a forum@nigrizia.it.

    NIGRIZIA:  Fermare il massacro! Firma l'appello per popoli dei Monti Nuba

Il 6 dicembre il parlamento voterà una risoluzione in vista di una legge che condannerà la vendita del sesso con la penalizzazione del cliente

    Alessandra Fava:  Francia. Abolire la prostituzione?

Il vice-premier Clegg accusa gli istituti di credito britannici di 'razzismo'

    Luca Galassi:  Gran Bretagna, le banche dei bianchi

Oltre due milioni e mezzo di persone hanno sfilato per le città dell'Inghilterra, durante quella che è stata definita la più grande azione di protesta del settore pubblico inglese dal 1979

    Carlotta Comparetti:  L'Inghilterra si mobilita contro la riforma

Ritorno alla guerra fredda, ricostituzione di una simil-Urss e rafforzamento delle forze politiche comuniste e nazionaliste a discapito del partito di Putin, dato in forte calo alle elezioni del 4 dicembre

    Enrico Piovesana:  Russia, ritorno al passato

Colossi minerari pagheranno il 30 percento di tasse. Il governo redistribuisce i profitti nei settori più deboli

    Luca Galassi:  Australia, il governo batte cassa




SCUOLA





La Fondazione Agnelli fotografa le "medie" inferiori in Italia: qualità scolastica peggiorata e insegnanti demotivati. La ricetta: tempo pieno e docenti reclutati con chiamata diretta.

    Simonetta Pagnotti:  Scuola media, il nostro anello debole

Gli insegnanti della scuola media sono i meno soddisfatti della loro preparazione complessiva, a dirlo è il "Rapporto sulla scuola in Italia 2011" della Fondazione Giovanni Agnelli. Ma sono anche i meno stressati.

  ORIZZONTE SCUOLA:  Media. Docenti insoddisfatti della propria preparazione, ma non stressati e assenteisti

Iniziativa dei genitori della scuola media Malaspina: per raggranellare soldi hanno ideato un concorso a premi, vendendo biglietti della lotteria a 2.50 euro l'uno. E i premi piacciono soprattutto ai più giovani

    IL TIRRENO:  La scuola si finanzia con una lotteria

Cancellare le riforme "devastanti" del ministro Gelmini. Investire in infrastrutture e docenti, a cominciare dai precari. Aumentare le sezioni e diminuire il numero di alunni per classe. Le proposte della Federazione dei lavoratori della conoscenza

    Flc Cgil:  Ecco come si ricostruisce la scuola

Nessuno sa come verrà assicurato a 300 mila alunni l'insegnamento della prima lingua veicolare d'Europa. La causa della carenza di personale, secondo Flc Cgil, i tagli dell'ex ministro Gelmini. Sono rimasti solo 6.500 specialisti e i corsi per formarli procedono a rilento

    Salvo Intravaia:  Bambini, l'inglese è a rischio - Senza docente 15 mila classi

Il 25% degli alunni non si sente sicuro. Lo rivela la terza indagine su "Conoscenza e percezione del rischio sismico", presentata da Cittadinanzattiva e Dipartimento della Protezione Civile. Uno studio che fa il punto anche sulle regole da seguire e su quello che possono fare i genitori per informarsi meglio

    Valeria Pini:  Scuole vecchie e fatiscenti "In classe con la paura del sisma"

Tutta da cambiare, scriveva due settimane fa sul suo blog il neo sottosegretario all'Istruzione

    Marco Rossi Doria:  La scuola secondo Marco Rossi Doria


    L'APPELLO PER LA SCUOLA DEI PRÈSIDI ROMANI




LOTTA ALLA MAFIA


  (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


«Non possiamo tacere – Le parole e la bellezza per vincere la mafia» di monsignor Giancarlo Bregantini


«Per combattere la mafia non basta denunciare la negatività, come fanno Saviano e altri autori». Secondo l’arcivescovo di Campobasso mons. Giancarlo Bregantini, già vescovo nella sanguinosa terra di Locri (Calabria), la denuncia del male è un servizio indispensabile, molto coraggioso, ma insufficiente. Dovrebbe essere accompagnato – non accade sempre – da pagine di speranza, fondate sulle esperienze positive, sul bene che anima tanti uomini e donne, sui piccoli concreti passi che ogni giorno contrastano la mafia. Pagine che mons. Bregantini ha firmato di suo pugno nel recente, appassionato volume «Non possiamo tacere – Le parole e la bellezza per vincere la mafia» (Piemme).

   Il bene che avanza

   video: Presentazione del libro presso l'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa - Napoli

Monsignor Giancarlo Bregantini presenta il suo ultimo libro e racconta come le comunità cristiane possano, debbano non chinare il capo di fronte al crimine. (fonte: Famiglia Cristiana)

   video: Mons. Bregantini, a testa alta

Il libro del vescovo Bregantini, "Non possiamo tacere" racconta esperienze. i cinque livelli narrativi: spiritualità, etica, cultura, politica, economia.

   non possiamo tacere

«Il film Cento giorni a Palermo racconta la vicenda del generale dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, uomo che affrontò e sconfisse il terrorismo delle Brigate Rosse, ucciso dalla mafia nel capoluogo siciliano insieme alla moglie, Emanuela Setti Carraro. È una pellicola di forte drammaticità, che non si limita a raccontare una storia, ma interroga fortemente le coscienze. 
Guardarla in carcere, come mi è capitato di fare a Crotone, tra i detenuti per associazione mafiosa, significa sperimentare un’ottica rovesciata. 
Laddove ci sarebbe stato il silenzio trattenuto da parte di spettatori “normali” davanti alla scena, carica di tensione, dell’agguato e della morte del generale, in carcere riecheggiavano invece applausi e fischi di approvazione per gli assassini, come davanti a una vicenda in cui si fossero invertiti i ruoli dei buoni e dei cattivi. 
Capivo che quei volti, illuminati a tratti dalle luci di proiezione, avevano visto davvero quel tipo di scene, o meglio, le avevano vissute da protagonisti. 
Ho capito in quel momento, con evidenza netta, che pur visionando lo stesso film, fra me e loro, fra la gente perbene e la mafia, c’erano due modi opposti di guardare le stesse cose. 
Quell’esperienza illuminante mi ha fatto pensare che l’antimafia deve cominciare proprio da qui, dalla consapevolezza di avere di fronte una “cultura altra”, “alternativa” nel senso più estremo del termine.» 
(da una pagina del libro di Giancarlo Bregantini, arcivescovo)


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‘NDRANGHETA: OPERAZIONE “INFINITO” - Arresti eccellenti - Intervista a Saviano: Contro le mafie vince ancora il metodo Falcone



NORD-SUD. L’operazione incastra due magistrati (uno in manette), un consigliere regionale pdl, un medico e un maresciallo della Finanza.

«Non hai capito chi sono io, sono una tomba, peggio di... ma io dovevo fare il mafioso, non il giudice»: diceva così, il gip di Palmi, Giancarlo Giusti, al telefono con il capomafia Giulio Lampada...

   L’amore dei giudici per la ’ndrangheta

Stalle e salotti, la cupola mafiosa è ovunque. Il malaffare infetta ogni settore della città: imprenditoria, giustizia, univeristà e municipalizzate. E i voti vengono chiesti direttamente ai boss. L'analisi di Attilio Bolzoni

   La cupola di Reggio Calabria

Magistrato e mafioso, come un Giano bifronte. Accusa che ha dell’incredibile ma, se hanno ragione gli inquirenti milanesi, il tesoriere della ‘ndrangheta lombarda era proprio lui: Vincenzo Giglio, 51 anni, presidente anche di Corte d’Assise, esponente di spicco della corrente di sinistra di «Magistratura democratica», docente di diritto penale alla Scuola di specializzazione per le professioni legali dell’Università statale Mediterranea di Reggio Calabria. Uomo e magistrato rispettato e impegnato sul fronte dell’antimafia.

   Vincenzo Giglio, giudice e mafioso? Era esponente di ‘magistratura democratica’, ora agli arresti

L'arresto del giudice Vincenzo Giglio, accusato di aver favorito il clan Lampada e le attività della 'ndrangheta ha colto di sorpresa anche i volontari reggini di Libera, l'associazione di Don Ciotti da sempre in prima linea contro le mafie. Giglio infatti ha partecipato a convegni, incontri e raccolte firme organizzati da Libera, come ha spiegato a Radio Capital il responsabile locale Mimmo Nasone, che è anche un insegnante di scuola media. (intervista di Niccolò Carratelli)

   Guarda il video: Giudice arrestato, Libera: collaborava con noi, siamo amareggiati

Non bastano intercettazioni o dichiarazioni di pentiti. Per colpire al cuore la 'ndrangheta, come Cosa Nostra o la camorra, bisogna usare grande prudenza e continui riscontri. Ovvero il sistema d'indagine rigoroso proprio del giudice ucciso nel 1992. E' quel che ha fatto Ilda Boccassini anche nell'ultima inchiesta contro le 'ndrine. Con la quale si dimostra di nuovo che le cosche sono penetrate nel tessuto più insospettabile della società civile. L'analisi di Roberto Saviano, in studio Laura Pertici

  
video: Contro le mafie vince ancora il metodo Falcone

Sabato 3 dicembre alle ore 17.30 a Reggio Calabria presso il salone dell’Istituto San Vincenzo de’ Paoli con ingresso da via Mazzini, nell'ambito delle attività de “ILTREDIOGNI MESE”, avrà luogo un’ASSEMBLEA PUBBLICA del movimento per fare il punto della situazione e decidere le iniziative da portare avanti nei prossimi mesi.

   Assemblea Pubblica ReggioNonTace 3 Dicembre 2011

   Guarda anche il nostro precedente post:
LOTTA ALLE MAFIE - Reggio Calabria: "Solidarietà al pm Lombardo. Stavolta contiamoci!!! " manifestazione promossa dal Movimento"Reggio Non Tace!"



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Vincenzo Giglio, 51 anni, è stato arrestato oggi con l'accusa di favorire la 'ndrangheta. Ma come presidente della Corte d'Assise del Tribunale di Reggio Calabria e soprattutto delle sezione Misure di Prevenzione, finora era considerato uno dei magistrati più accaniti contro la mafia calabrese e più esperti nella gestione dei patrimoni sequestrati. Per questo spesso interveniva nei convegni organizzati sulle cosche. Anche da Libera e dalla corrente di sinistra di cui faceva parte, Magistratura Democratica
L'intervista al giudice Giglio alla fine di questo servizio è tratta dal canale YouTube del giornalista free lance Daniele Pallotta

    Laura Pertici:  Così parlò Giglio, il giudice anti 'ndrine (video)

Dall’usura ai videopoker, fino agli agganci con il mondo della politica. Sono gli interessi della cosca della ‘ndrangheta dei Valle, strettamente legata a quella dei Lampada, e con base tra Milano e Pavia, documentati nelle ultime indagini della Dda di Milano che nei mesi scorsi hanno portato prima in carcere e poi a processo il patriarca del clan Francesco Valle, 73 anni, e alla condanna, tra gli altri, del figlio del boss, Carmine Valle. Ma il clan Lampada aveva voglia di inserirsi all’interno dei lavori legati alla realizzazione di un nuovo scalo aeroportuale a Milazzo.

    Enrico Di Giacomo:  L’INCHIESTA DELLA DDA DI MILANO, L’INTERCETTAZIONE SULL’AEROPORTO DI MILAZZO - La cosca lombarda guardava con interesse anche alla costruzione del nuovo aeroporto messinese: Valle Lampada riciclavano per Condello e puntavano su Milazzo

Le direzioni distrettuali antimafia di Milano e Reggio Calabria illustrano i punti chiave dell'indagine che ha portato in carcere la "zona grigia" sospettata di favorire la 'ndrangheta.

    Elisa Chiari:  Anche a Milano si cercano le talpe

    Elisa Chiari:  Relazioni pericolose

    Rosanna Biffi:  Cosche alla milanese

    Rosanna Biffi:  Corsico, il sindaco da battaglia

È una rivoluzione per chi si occupa di mafie. La sentenza del Tribunale di Milano del 19 novembre, con le 110 condanne al processo sulla ‘ndrangheta al Nord, e l'inchiesta che ha portato all'arresto di un giudice cambiano la storia del potere - non solo criminale - del nostro Paese.

    Roberto Saviano:  Mafie al Nord, la maschera caduta

Il cuore sta a Reg­gio Calabria, hanno ripetuto ieri gli inqui­renti, ma la più temibile organizzazione criminale del nostro Paese ha un raggio d’azione che giunge facilmente sino a Mi­lano e nel resto dell’Italia settentrionale, investendo anche una «zona grigia» inter­nazionale di cui le cronache si accorgono a intermittenza, come accadde nell’ago­sto del 2007 in occasione della strage di Duisburg, in Germania.

    Alessandro Zaccuri:  Mai spazio per «loro»



FEDE E
SPIRITUALITA'



“NON ABBIATE PAURA” - HOREB N. 59 – 2/2011

TRACCE DI SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI

Credevamo che lo sviluppo scientifico, sociale, economico, un certo benessere diffuso ci avesse emancipati dalla paura, e invece si constata quotidianamente che essa, anche se facciamo fatica a dircelo, condiziona la vita. Rimane al fondo, come  realtà strisciante, dissimulata, ma, quanto meno ce l’aspettiamo, essa affiora e condiziona l’orientamento della vita e le scelte concrete. Essa è connessa all’intimo dell’uomo, ognuno porta in se stesso la paura radicale della contingenza e della morte. Sì, si ha paura di morire e quindi della malattia, della stessa vecchiaia e delle rughe. Si ha paura del futuro per la precarietà del lavoro e per il rischio di rimanere disoccupati. Si ha paura nel mondo degli affetti per la fragilità umana che accompagna le scelte. Si ha paura dell’altro perché potrebbe intaccare i nostri orizzonti, i nostri interessi, i nostri privilegi...

Questo l'incipit dell'Editoriale di Horeb, Quaderni di riflessione e formazione per quanti desiderano coltivare una spiritualità che assuma e valorizzi il quotidiano.

  Editoriale (Pdf)

  Sommario (Pdf)


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  La Bibbia in un frammento


" Il Signore,
alla voce
dell'arcangelo
e al suono della
tromba di Dio,
discenderà
dal cielo.
E prima
risorgeranno
i morti in Cristo
e quindi noi,
ancora vivi,
saremo rapiti
con loro...
"
(1 Tessalonicesi 4,16-17)

  Gianfranco Ravasi: Al suono della tromba



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(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"

La venuta escatologica del Signore: questo il centro dell’annuncio che proviene dalla pagina evangelica. In Isaia troviamo l’implorazione che il Signore intervenga e porti la salvezza a un popolo che vive nell’angoscia e nelle tenebre; nel vangelo Gesù chiede di vigilare in vista della venuta finale del Figlio dell’uomo che avverrà nella notte del mondo; Paolo, rivolgendosi a una comunità lacerata da divisioni, ribadisce che il nome dei cristiani è “quelli che attendono la manifestazione di Gesù Cristo” (1Cor 1,7)...

    I domenica d'Avvento


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Enzo Bianchi: inizia a camminare
La seconda delle "video lettere" di Enzo Bianchi in preparazione dell'Avvento. L'ascolto come attenzione d'amore verso Dio e verso il prossimo.

    Enzo Bianchi: va verso il tuo cuore


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‎"I poveri portatori di speranza” di Gregorio Battaglia (video)



"I poveri portatori di speranza” di P. Gregorio Battaglia

Video della relazione integrale tenuta il 5 agosto 2011 (pomeriggio) nell'ambito della Settimana di Spiritualità - Estate 2011 - "IL CORAGGIO DI SPERARE OGGI" promossa dalla Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME).

   GUARDA IL VIDEO



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‎"Le Frontiere dello Spirito" puntata del 27 novembre 2011


Domenica 20 novembre 2011 "Le Frontiere dello Spirito" la rubrica religiosa scritta e condotta da Maria Cecilia Sangiorgi e dal cardinale Gianfranco Ravasi.

Nella prima parte, il cardinale Ravasi approfondisce le letture tratte dal libro del profeta Isaia (63,16b-17.19b; 64,2-7) e un frammento del salmo 79 (80).
Nella seconda parte del programma, curata da Maria Cecilia Sangiorgi, il servizio "Benedettini d'Africa" racconta la storia della comunità benedettina Keur Moussa nel Senegal.
.

   il video della puntata intera sul sito Mediaset


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‎"L’uscita dalla crisi è possibile qui e ora" di Silvano Fausti


La nostra generazione è delusa, ha paura della crisi e di ciò che verrà. 
Il biblista Silvano Fausti spiega come il vangelo della prima domenica di Avvento di quest'anno (B) offra una chiave di lettura nel buio della notte.«Bisogna quindi cominciare ad aprire gli occhi e riconoscere i segni di bene».

   L’uscita dalla crisi è possibile qui e ora


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CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni


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‎"Il dio vuoto" di Roberto Mancini in Mosaico di Pace


L’homo oeconomicus ha dimostrato tutta la sua stupidità e il deserto che può creare intorno a sé. Che fare contro l’idolatria del denaro?

Il sistema dei Mercati, con la finanza speculativa che domina su tutto il mondo, si sta mangiando vive l’umanità e la natura. Questo sistema opera ed è obbedito come un dio. Un dio vuoto, fatto di denaro che circola, si moltiplica o si brucia e, circolando, rovina la vita delle persone e del mondo vivente...

  Il dio vuoto di Roberto Mancini


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Siria: espulso il gesuita italiano Paolo Dall’Oglio




La notizia è di quelle che, da qualche tempo ormai, narrano di una pressione crescente da parte di regimi arabi formalmente laici contro le minoranze cristiane, in particolare quella cattolica. Ma il provvedimento contro il gesuita italiano Paolo Dall’Oglio ha un valore diverso.
Non solo alla luce del contesto siriano, ma anche dell’attività svolta da Dall’Oglio in Siria ormai da trent’anni. È del fine settimana scorso l’annuncio dato dal governo di Bashar al Assad di aver rivolto al responsabile della comunità monastica di Mar Mousa l’invito, tramite il vescovo cattolico di padre Dall’Oglio, a lasciare il paese.

  Un gesuita in Siria

«La mia espulsione è stata decisa ma non è ancora stata stabilita la data, inoltre c’è ancora spazio per un intervento del vescovo, attualmente all’estero»: a parlare è Paolo Dall’Oglio, il gesuita italiano da oltre trent’anni in Siria, che il governo di Damasco vorrebbe allontanare dal Paese per il suo impegno nella riconciliazione nazionale. Popoli.info lo ha raggiunto telefonicamente...

    Paolo Dall'Oglio: "Ancora uno spiraglio perché io resti in Siria"

Sono in forse gli appuntamenti italiani di Paolo Dall’Oglio, atteso a Milano alla Cattedra del dialogo e a Roma per la presentazione del suo ultimo libro (“Innamorato dell’Islam, credente in Gesù”, Jaca Book). Il gesuita ha fatto domanda di un «visto di rientro» per un viaggio nel Kurdistan iracheno che avrebbe dovuto poi proseguire in Italia, ma il visto gli è stato negato dall'Ufficio passaporti. Paolo Dall’Oglio è stato inoltre informato della «sospensione della residenza» in Siria (pur vivendo a Deir Mar Musa da tre decenni, non gli è mai stata concessa la cittadinanza: fino a ieri De Mussa simboleggiava la convivenza pacifica ed ecumenica tra musulmani e cristiani, esempio di pace per l’intero Medioriente – ndr). «C’è un desiderio dello Stato siriano – spiega telefonicamente- di controllare in modo più diretto la comunicazione fuori dal Paese di intellettuali indipendenti».

  Il gesuita innamorato dell’Islam espulso dopo 30 anni dalla Siria: “fa politica” perché parla di riconciliazione e democrazia

Perché dopo trent'anni vogliono cacciarla dalla Siria?
«Indico una via d’uscita dalla crisi diversa da quella che il governo sta perseguendo, tutto qui».
Paolo Dall’Oglio, gesuita romano che ha vissuto a Damasco la maggiore parte dei suoi 57 anni, parla dalla comunità monastica di Mar Musa da lui fondata nel deserto a nord della capitale siriana, con monache e monaci di varie nazionalità impegnati nel dialogo tra Cristianesimo e Islam che ospitano ogni anno migliaia di musulmani, cattolici, ortodossi e visitatori. Ieri la notizia di un decreto di espulsione: mentre lui da fine tessitore parla di dialogo interreligioso, il regime tuona contro il «complotto» di mondo arabo e Occidente. 

  Il gesuita scrittore espulso dalla Siria: "Mi hanno lasciato solo"

  Appello di Natale 2011 di Padre Paolo Dall’Oglio




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UOMINI E PROFETI Fedi e Mondo: "Manca il respiro nella chiesa italiana?" con Giorgio Campanini, Saverio Xeres, Marco Politi


UOMINI E PROFETI
Fedi e Mondo
26 novembre 2011
Si torna a parlare del rapporto chiesa-laicità in relazione a quello che viene chiamato il “ritorno” dei cattolici in politica. Ma in realtà il “popolo” dei cattolici, soprattutto italiani, patisce da tempo una eccessiva separatezza tra clero e laici, una carenza di collegialità, un libero e sereno confronto sui temi che stanno a cuore ai credenti come ai non credenti. Qualcuno arriva a dire che nella chiesa “manca il respiro”. A che cosa è dovuto questo senso di asfitticità? Quali sono le cause che rendono il “caso italiano” così particolare? E quale è il ruolo di questo papato? Se vi è una “crisi” della chiesa, può preludere a mutamenti positivi?

Ne parliamo con uno storico di pensiero politico cattolico,Giorgio Campanini, con un sacerdote docente di storia della chiesa, Saverio Xeres, e con il vaticanista Marco Politi.

Ascolta Manca il respiro nella chiesa italiana?


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POLITICA



L’Infedele segue in diretta il drammatico contagio che sta avvicinandoci al default. Chi sono gli appestati, e quali gli untori? Ha senso fare un processo alla Germania che si oppone a prestiti della Banca Centrale Europea in soccorso ai paesi più indebitati?...

  Gad Lerner: L’Infedele e l'euro: chi sono gli appestati?

Se la Germania rifiuta di pagare i debiti altrui, chi finira' nel precipizio? L'infedele Italia-Germania, lunedì alle 21.10 anche in diretta web. Tra gli ospiti: Alessandro Penati, Manfred Kolbe, Giuseppe Vita, Vladimiro Giacchè, Maurizio Ricci, Massimo Mucchetti

  L'INFEDELE: Italia-Germania: Europa kaputt? (video puntata integrale)


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Il presidente dell’Istat Enrico Giovannini, l’economista Giacomo Vaciago sono gli ospiti di Ballarò. Si parla delle scelte del governo tecnico mentre l’Europa rischia di finire solo dieci anni dopo l’arrivo della moneta unica: saranno le pensioni il centro della manovra di Mario Monti? O la casa, con il ritorno dell’Ici, o comunque il fisco con una patrimoniale progressiva? Più hai e più paghi? Gli altri ospiti di Giovanni Floris sono il presidente nazionale delle Acli Andrea Oliviero, la tributarista Livia Salvini, il vicedirettore della banca d’investimento Akros Gianluca Verzelli, il segretario del PdL Angelino Alfano, la presidente del PD Rosy Bindi, il direttore del Giornale Alessandro Sallusti, il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli. 

In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza (video)

  BALLARO': ICI, patrimoniale e pensioni. L'Italia di Monti  (video puntata integrale)

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C'è un che di inquietante, in questa crisi. Al di là delle ragioni finanziarie, monetarie, politiche che l'hanno prodotta e la alimentano. Tanto rilevanti - queste ragioni - da aver prodotto l'impensabile: una maggioranza di unità - o almeno: di non belligeranza - nazionale, dove coabitano, da separati in casa, Centrosinistra e PdL. Un governo di tecnici a far politica al posto dei politici. C'è un che di inquietante, in questa crisi, perché ci fa sentire vulnerabili - noi italiani.

  Ilvo Diamanti: La crisi del N-euro

... Ma non possiamo tacere, con rammarico, una prima “nota stonata”. Pronti a ricrederci, se smentiti dai fatti. La totale assenza, nello spartito, della parola famiglia. Negli anni recenti (da Prodi, a Berlusconi e Monti), siamo passati da un ministero per la Famiglia, al sottosegretariato, al nulla attuale. Bruttissimo segnale. Anche per la forte presenza di ministri cattolici nel Governo. Sebbene in passato ci siano state più parole, passerelle e promesse che impegni concreti...

    FAMIGLIA CRISTIANA:  La nota stonnata del Governo Monti

Trecento autorevoli economisti italiani e stranieri, De Cecco, Nuti, Artoni, Bosi, Paladini, Pivetti per citare solo alcuni italiani, hanno sottoscritto un documento perché il nostro paese non accetti supinamente politiche errate e controproducenti che ci sono “richieste dall’Europa” e che  peggioreranno irrimediabilmente la crisi nostra e dell’Unione. Purtroppo il nuovo Presidente del Consiglio, la sinistra parlamentare e i suoi organi di informazione hanno lasciato alla destra, anche nel dibattito parlamentare, uno strumentale monopolio di queste idee.

  Francesco Lo Sardo: Squarci sulla ricetta Monti: partiti nervosi, ma tengono



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 BENEDETTO XVI
 



      Angelus - 27 novembre 2011

      Udienza - 30 novembre 2011, La preghiera attraversa tutta la vita di Gesù

      DiscorsoAi partecipanti alla Plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici (25 novembre 2011)


       DiscorsoAgli studenti partecipanti all'Incontro promosso dalla Fondazione "Sorella Natura" (28 novembre 2011) 

       DiscorsoAi partecipanti alla Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia (1° dicembre 2011)

       DiscorsoAi Membri della Commissione Teologica Internazionale (2 dicembre 2011)




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“Vegliate!”. Questo è l’appello di Gesù nel Vangelo di oggi. Lo rivolge non solo ai suoi discepoli, ma a tutti: “Vegliate!” (Mt 13,37). E’ un richiamo salutare a ricordarci che la vita non ha solo la dimensione terrena, ma è proiettata verso un “oltre”, come una pianticella che germoglia dalla terra e si apre verso il cielo. Una pianticella pensante, l’uomo, dotata di libertà e responsabilità, per cui ognuno di noi sarà chiamato a rendere conto di come ha vissuto, di come ha utilizzato le proprie capacità: se le ha tenute per sé o le ha fatte fruttare anche per il bene dei fratelli. (Benedetto XVI - Angelus 27-11-2011)

    Video dell'Angelus integrale


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OPINIONI E COMMENTI



Ieri, il Santo Padre ha aperto il ciclo delle catechesi d’Avvento, guardando a Gesù, alla sua preghiera «che attraversa tutta la sua vita, come un canale segreto che irriga l’esistenza».

  Gennaro Matino: Quella finestra che fa entrare il cielo



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  1) La newsletter è settimanale;

 

  2) Il servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:

      http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm

 

  3) Il  servizio omelia di P. Gregorio on-line (mp3) alla pagina

            http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm