"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"
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NEWSLETTER n°48 del 2011
Aggiornamento della settimana -
dal 26 novembre al 2 dicembre 2011 -
Prossima NEWSLETTER prevista per il 9 dicembre 2011 | | ||||||||||||||
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N. B. La Lectio, la Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili (di norma rispettivamente il sabato sera, la domenica e il lunedì) *La Lectio di fr. Egidio Palumbo è temporaneamente sospesa per motivi di famiglia Il 2 febbraio 2010 é nato il Blog di Tempo Perso PIETRE VIVE che viene aggiornato quotidianamente e mette così a disposizione in modo facile e veloce una o più notizie --------------------------------------------- Siamo anche in FaceBook con la pagina sociale "QUELLI DELLA VIA"
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)Frank
Sinatra, Lady Gaga, Nancy Pelosi, Joe di Maggio, Dean Martin, Luisa
Veronica Ciccone (in arte Madonna), Robert de Niro, Martin Scorsese,
Rocky Marciano, Francis Ford Coppola, John Fante, Ani di Franco,
Nicholas Cage... e l’elenco potrebbe continuare. Sono nomi di
italo-americani famosi. Persone che hanno dato lustro a due Paesi: gli
Stati Uniti d’America, dove sono nati o emigrati da piccoli insieme ai
genitori, e l’Italia, dove parte della loro storia affonda le radici.
Nessuno si permetterebbe di dire oggi a Madonna o a Martin Scorsese “tu
non sei un vero americano”. Purtroppo questo succede tutti i giorni ai
figli dei migranti qui in Italia.
Chi sono oggi i nostri fratelli E se fosse la volta buona?
video: Incontro del Presidente Napolitano con i "nuovi cittadini italiani"
Quando
si litiga sarebbe meglio sapere perché. Si sta invece scatenando
un’intempestiva tempesta: materia del contendere è lo ius soli, un
istituto che riguarda il riconoscimento della cittadinanza ai figli di
stranieri nati sul territorio. Ma la materia appare poco chiara agli
stessi contendenti. È bene cominciare con il chiarire che in Italia lo
ius soli c’è già...
Cinque anni: la chiave per la cittadinanza Per
il Capo dello Stato il Paese deve aprire a nuove "energie" che
rinnovino una "società vecchia e sclerotizzata". Il timore del
Carroccio è che tra qualche anno l’attuale milione di minori residenti,
in larga parte al Nord, e scolarizzati possa andare al voto. Tutti gli
altri schieramenti sono però con il Quirinale. E anche il Governo Monti.
Stranieri in Italia, Per Napolitano è assurdo negargli la cittadinanza. La Lega insorge Si
discute di cittadinanza agli immigrati. La storia vera di Sergio,
ucraino. Ha appena avuto un bimbo, e si chiede perché non possa
considerarlo italiano.
Italiani per tutti, non per lo Stato Parliamo
di più di mezzo milione di minorenni. I quali, stanchi di essere
definiti dall’esterno, chiariscono chi sono: “Non siamo immigrati, non
veniamo da un altro paese, non abbiamo attraversato frontiere, siamo
qui dall'inizio della nostra vita, ci sentiamo italiani, con
tutti i diritti e doveri di ogni cittadino di questo paese”.
Italiani come noi. Nati qui, a scuola con i nostri figli: solo il sangue vecchio delle leghe respinge la loro giovinezza «Chi
nasce in Italia è italiano»: il presidente della Provincia «sposa»
Napolitano e lo «ius soli». Il riconoscimento simbolico ai figli di
genitori immigrati
Ricci: «“Cittadinanza onoraria” ai bambini nati nella nostra provincia» -------------------------------------------- “Milioni di esseri umani vivono ancora in condizioni di degrado e disumanità abissali.”. E’ la denuncia che il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, lancia attraverso un messaggio in occasione dell’odierna Giornata internazionale per l’abolizione della schiavitù. Ban Ki-moon sottolinea le differenti forme di schiavitù “moderne” come il lavoro forzato, la tratta di esseri umani, il traffico di organi, i matrimoni forzati, il reclutamento di bambini soldato. Il 2 dicembre, richiama la data dell’adozione, da parte dell’Assemblea Generale, della Convenzione Onu del 1949 sulla soppressione del traffico di persone e sullo sfruttamento della prostituzione. Al microfono di Lev Sordi, la riflessione di Mauro Palma presidente del Comitato Europeo per la prevenzione della tortura e dei trattamenti inumani e degradanti Leggi e ascolta il servizio di Radio Vaticana Leggi il messaggio di Ban Ki Moon (Testo integrale tradotto in italiano) Il
2 dicembre ricorre la “Giornata Internazionale per l’Abolizione della
Schiavitù”. Può anche – a prima vista – sembrare inappropriato il
concetto. Più che incuriosire, fa sorgere dubbi la proposizione. Si è
portati, quali destinatari dell’annuncio, a ritenere una stonatura
l’aver inserito il sostantivo, inequivocabile, per caratterizzare il
proposito dell’annullamento, della soppressione, della abrogazione e
perfino della distruzione. 2 Dicembre Giornata Internazionale per l’Abolizione della Schiavitù Sono
immagini datate, viste probabilmente in qualche film sugli antichi
romani o in un documentario in bianco e nero sul colonialismo. Uomini
costretti alle catene, sfruttati fino all’osso per soddisfare i
capricci del padrone. Oggi non è così, tutto questo non esiste più.
Figuriamoci, con lo stato di diritto, la democrazia, le moderne
costituzioni, non è ammissibile disporre a piacimento di un altro
essere umano, decidere della sua vita ed ordinarne la morte, quando non
serve più. Ma siamo sicuri? Abolizione della schiavitù: obiettivo raggiunto? -------------------------------------------- La
Giornata Internazionale di Cities for Life si svolge a Roma, martedì 29
novembre, con il VI Congresso internazionale dei Ministri della
Giustizia: ‘Dalla moratoria all'abolizione della pena capitale No
Justice Without Life’, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio.
Insieme al Ministro della Giustizia italiano Paola Severino
intervengono i Ministri della Giustizia di numerosi paesi (Francia,
Benin, Burkina Faso, Capo Verde, Repubblica Centrafricana, Costa
d’Avorio, Eritrea, Gabon, Guinea, Lesotho, Mali, Niger, Rwanda,
Tanzania, Cambogia, Ecuador, Honduras, Norvegia, Kenya, Sudafrica, Sud
Sudan, El Salvador) e personalità di governo di Mongolia, Filippine,
Guinea Bissau, Mozambico, Burundi, insieme ad una delegazione di
deputati e senatori dell’Illinois, ultimo stato USA ad avere abolito la
pena capitale. Mercoledì 30 novembre gli ospiti saranno ricevuti dal
Presidente del Senato Renato Schifani.
Comunità di Sant’Egidio: Giornata Internazionale delle Città contro la Pena di morte Cari Amici, Onorevoli Ministri e Autorità,
In
alcune immagini è stata raccolta la storia di come un piccolo seme sta
diventando un “contagio positivo” per le società civili. Più di 1400
città, in soli 9 anni, si sono unite alla Giornata Internazionale delle
Città per la Vita, anche in paesi che utilizzano ancora la pena di
morte. Non l’avrebbe immaginato il Granduca Pietro Leopoldo di Toscana
quando, in anticipo sui tempi, aboliva per legge la tortura e le
esecuzioni capitali, il 30 novembre 1786. Aveva capito come la certezza
della pena e non la pena più terribile è la vera difesa della società.
Per questo la Comunità di Sant’Egidio ha promosso questa mobilitazione
mondiale.
Il cammino verso l'abolizione mondiale della pena di morte: dati e progressi nella relazionedi Mario Marazziti al Congresso Internazionale dei Ministri della Giustizia a Roma -------------------------------------------- Due
incontri per ragionare sul rapporto tra il mondo del sapere e il Sud
del Mondo e sul ruolo che studenti e docenti delle nostre università
possono assumersi per il miglioramento delle condizioni di vita di chi
vive nella parte più povera e sottosviluppata del pianeta.
Sulle strade dell'Utopia con il Centro Studi Donati. Il mondo del sapere incontra il disagio del Sud del Mondo SULLE STRADE DELL'UTOPIA
La lezione scomoda di Tullio Contiero martedì 15 novembre – ore 21 aula absidale di S. Lucia – via de’ Chiari 25A Università e Sud del Mondo incontro con Mons. GianCarlo Maria Bregantini Arcivescovo di Campobasso-Bojano e Presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace della Conferenza Episcopale Italiana intervengono Ivano Dionigi Magnifico Rettore dell’Alma Mater Studiorum Antonio Allori Vicario Episcopale Carità e cooperazione missionaria tra le Chiese introduce Guido Mocellin Caporedattore de “Il Regno” e direttore de “I Martedì”
VIDEO - SULLE STRADE DELL'UTOPIA - parte I
VIDEO - SULLE STRADE DELL'UTOPIA - parte II VIDEO - SULLE STRADE DELL'UTOPIA - parte III Leggi: Emi presenta: Sulle strade dell’Utopia di Pier Maria Mazzola la scheda del libro Sulle strade dell'utopia Vita e scritti di Tullio Contiero --------------------------------------------
Ci
sono degli incontri con persone significative che aprono orizzonti e
danno slancio al cuore per partire. Così l’incontro, all’auditorium del
Villaggio del Fanciullo a Pozzuoli, con padre Giancarlo, come si fa
chiamare Sua Eccellenza Monsignor Bregantini, arcivescovo di
Campobasso- Bojano.
...
Erano in tanti ad ascoltare il suo intervento che ha inaugurato la
scuola di formazione all’impegno sociale e politico. Con un linguaggio
appassionato, vivace nelle espressioni ne individua il fondamento, i
principi guida e traccia un itinerario di impegno, un manifesto
potremmo chiamarlo, attraverso una serie di parole chiave. Padre
Giancarlo ama giocare con le parole e costruisce continuamente dei
binomi, spesso termini, espressioni mutuate dal linguaggio corrente
alle quali affianca parole illuminanti e cariche di futuro...
Essere Chiesa al Sud
L'AUDIO DELLA CONFERENZA DI MONS. BREGANTINI
Quando si parla di legalità chissà come mai ci viene subito in mente il Sud...
Non
possiamo tacere è il titolo dell’ultimo libro scritto da Mons.
Bregantini, che è stato per 25 anni vescovo della diocesi della
Locride, e sulla necessità di non tacere si sono sempre espressi Piero
Grasso, Don Ciotti, Nicola Gratteri e tanti altri impegnati nella lotta
contro la criminalità organizzata. Credo che il non possiamo tacere
riguardi anche le donne, e che l’attenzione delle donne su questo
aspetto della nostra società sia importante... Il non possiamo
tacere riguarda in particolare noi donne del Sud, noi, che abbiamo
un’abilità in più a riconoscere il malaffare travestito da perbenismo,
possiamo con le nostre testimonianze, invitare tutte le donne a tenere
gli occhi aperti, a diventare sentinelle della legalità.. Donne, sentinelle della legalità Vedi anche il nostro post precedente: «Non possiamo tacere – Le parole e la bellezza per vincere la mafia» di monsignor Giancarlo Bregantini -------------------------------------------- Come
uscire dalla crisi ecologica che sta devastando la Terra. Se nel
discute a Durban. E ciascuno di noi può fare qualcosa, anche attraverso
la Rete per la giustizia ambientale e sociale. Servono «risposte
responsabili, credibili e solidali», ha detto Benedetto XVI ieri
all’Angelus.
Si
è aperta oggi a Durban (Sudafrica) la 17 Conferenza (COP 17), per
rispondere alla sempre più drammatica crisi ecologica. I rappresentanti
di tutti i governi del mondo dovranno in dieci giorni trovare delle vie
per bloccare il surriscaldamento del Pianeta. Dopo i fallimenti della
Conferenza di Copenhagen (2009) e di Cancun (2010), un'altra sconfitta
a Durban l'umanità non se la può permettere. Con
i governi del Nord del mondo concentrati sui problemi della finanza, la
crisi ecologica è passata in secondo ordine. Purtroppo anche i media
(sia stampa che tivù) non hanno acceso i riflettori su questo problema
fondamentale, rivelandosi così profondamente funzionali a questo
Sistema economico-finanziario. Salviamoci con il Pianeta di Alex Zanotelli -------------------------------------------- Mercoledì scorso per l'ultima volta Lucio Magri s'era affacciato a Montecitorio e, incontrandoli in Transatlantico, aveva salutato così i vecchi amici della politica: «Ho deciso, vado in Svizzera, il mio tempo è passato, non ho più niente da rivendicare, grazie di tutto...». Inutili i tentativi di dissuaderlo. Sopraffatto dalla depressione e annichilito dalla morte della sua inseparabile compagna, Mara Caltagirone, stroncata da un tumore tre anni fa, Magri venerdì scorso ha fatto l' ultima scelta radicale della sua vita: il suicidio assistito. Il suicidio assistito di Magri - Polemiche tra laici e cattolici Di fronte
a un gesto estremo come quello di Lucio Magri è naturale che negli
animi si accendano le passioni e che da queste sorgano giudizi di
approvazione o disapprovazione a seconda delle provenienze culturali.
Ogni coscienza responsabile sa però che la complessa situazione del
nostro mondo non ha certo bisogno di “kamikaze del pensiero” che
ripetono aprioristicamente convinzioni vecchie di secoli. Ha
bisogno piuttosto di analisi pacate e di conoscenza oggettiva perché
l’etica non divenga un motivo in più di divisione, ma realizzi la sua
vera missione di far vivere in armonia gli esseri umani. E in questa
prospettiva si impone alla mente una prima inderogabile condizione:
rispetto.
Aggiungo
che se c’è una situazione in cui hanno senso le parole di Gesù «non
giudicare» (Matteo 7,1), è proprio quella nella quale un essere umano
sceglie di porre fine alla sua vita. Sostengo in altri termini che, di
contro a una tradizione secolare che non ha esitato a condannare nel
modo più crudo i suicidi, oggi il compito della teologia e della fede
responsabile è di sospendere il giudizio, offrire dati, produrre
analisi, al fine di generare pietas.
Il momento della pietas di Vito Mancuso "Il
tema della fragilità e delle cose che finiscono, invecchiano e
scompaiono accompagna ciascuno di noi ma è bandito dal discorso
pubblico. E' proibito parlarne perché viviamo nella cultura dell'eterno
presente". Il commento di Concita De Gregorio, la Repubblica, che, su
questo argomento, ha pubblicato "Così è la vita, imparare a dirsi
addio" (Einaudi). Conduce Silvia Luperini De Gregorio: ''Magri ha alzato il velo sul tabù della morte'' La
decisione di Lucio Magri ci mette di fronte a vicende dolorose che non
è possibile affrontare solo con leggi o regolamenti. Teniamoci la
contraddizione: la scelta è un bene prezioso ma se lo fa chi ami ti
ribelli... Disporre della propria vita lusso supremo della civiltà di Adriano Sofri ...
L’ansia di aiutare a morire sembra la declinazione post moderna della
carità: appare compassionevole, e pietosa. Noi, però, continuiamo a
credere che carità è aiutare a vivere. È stare accanto a un malato
grave, o al più solo dei vecchi in un ospizio. Testimoniando con le
nostre povere facce di uomini che non siamo soli, e non siamo
polvere... L'ultimo viaggio di Magri naufragio della speranza di Marina Corradi “Di
fronte a una decisione di questo tipo non si possono dare giudizi: si
può solo riflettere sul mistero della vita”, don Andrea Gallo,
fondatore e animatore della comunità di San Benedetto al Porto di
Genova, è stato un grande amico di Lucio Magri, l’ex dirigente della DC
e del PCI, uno dei fondatori del Manifesto che ha deciso di trasferirsi
in una clinica Svizzera per porre fine alla sua esistenza con il
suicidio assistito. Un decisione estrema, che ripropone il drammatico
dilemma dell’eutanasia.
Suicidio assistito di Lucio Magri, Don Gallo: "Non giudico ma gli avrei chiesto di non morire" -------------------------------------------- Come siamo piccoli davanti alla
grande incognita! quando muore un amico, tanto più se di morte
"diversa", parliamo soprattutto di noi. Ed è giusto, perché l'altro è
ormai "fuori" e i discorsi diventano commemorazioni e, poi, storia.
Continueremo per un po' a parlare delle depressioni, discuteremo forse a lungo di eutanasia, e anche di libertà, di amore, perfino di dipendenza coniugale... Giancarla Codrignani: Lucio e il volo (pdf) Magri, come ha scritto
Napolitano alManifesto svolse «un ruolo di rilievo nella politica
italiana, dando prova di talento e spirito indipendente». E poi Magri
scomparso suicida ieri l’altro in Svizzera a 79 anni, era tutt’altro
che uomo avulso dalle cose. Era un dirigente politico e un uomo di
cultura che faceva della coerenza esistenziale e dell’unità tra fare e
pensare un tutt’uno. Sempre e all’estremo.
Bruno Gravagnuolo: Addio a Lucio Magri, l'eretico che volle restare comunista ... Il primo e doveroso
sentimento è la pietà, la compassione (patire con) per Lucio Magri e
per gli amici e colleghi di lavoro che a lui erano profondamente
legati. Hanno tentato di dissuaderlo, ma questa volta senza successo.
Nessuno può pretendere di giudicare la persona, il grado di
libertà-responsabilità di decisioni così estreme. Il giudizio
ultimo è affidato alla sua coscienza e, se credente, a Dio, giusto e
misericordioso giudice.
Il rispetto e la comprensione della persona, tuttavia, non conducono a condividere o giustificare gesti così estremi. Nessuno ha un dominio incondizionato e assoluto sulla vita, così che possa arbitrariamente decidere se, come e quando darsi la morte... Luigi Lorenzetti: Lucio Magri, un messaggio nefasto Tre giorni fa la morte
“pianificata” di Lucio Magri in una clinica svizzera. Oggi sul nostro
giornale si confrontano due punti di vista opposti. Quello di Marco Travaglio: “Il medico salva, non uccide”. E quello di Paolo Flores d’Arcais: “Liberi di vivere e morire”.
Decidere della propria vita significa anche poter delegare la propria
fine ad altre persone? Ecco le opinioni dei due editorialisti.
IL FATTO QUOTIDIANO: Diritto di vivere. E anche di morire? --------------------------------------------------------------- Il convegno dell'Amci di sabato
26 novembre ha affrontato il tema della malattia, che resta legata al
"mistero" del soffrire da affrontare "passandoci in mezzo"
Stefano Stimamiglio: Passare attraverso il dolore --------------------------------------------------------------- Fragile, eterodiretta, isolata. È la società italiana secondo l'analisi del 45mo rapporto del Censis
Angelo Miotto: Censis: verso il default sociale --------------------------------------------------------------- ... Perciò torna a celebrare i suoi morti l'arcivescovo di Messina, Monsignor Calogero La Piana, lo stesso che parlò di una cappa massonica in cui la città sta avvolta. Lo stesso che celebrò i funerali dei 37 morti nella cattedrale di Messina. I 37 di Giampilieri, Scaletta, Altolia, Briga Marina. Oggi è Saponara, assieme ad altri 23 comuni. E lui non risparmia parole dure: "Sdegno verso gli sciacallaggi di chi denuncia e non agisce". Ad ascoltarlo tutto il messinese, tutt'e due i versanti della tragedia... Manuela Modica: Alluvione, i funerali a Saponara tornano i palloncini di Giampilieri ---------------------------------------------------------------
Intervista Bothaina Kamel, giornalista, unica donna candidata alle future presidenziali
Laura Cappon: Egitto, futuro al femminile L’ex
presidente della Costa d’Avorio, accusato di crimini di guerra e contro
l’umanità, è in carcere all’Aia su mandato della Corte penale
internazionale. Human Rights Watch: completare le inchieste
NIGRIZIA: Cpi, arrestato Gbagbo A prescindere
dal risultato, scontato, le presidenziali svoltesi lunedì sono
soprattutto un test sulla stabilità di un Paese che cerca faticosamente
di lasciarsi definitivamente alle spalle una delle guerre più
spaventose di sempre
Alberto Tundo: R.D. Congo, un voto incerto Secondo
il sito “sendmoneyafrica”, portale lanciato lo scorso novembre dalla
Banca mondiale, sono i senegalesi gli africani che beneficiano in
Italia dei costi più bassi per spedire il loro denaro al paese
d’origine. Mentre la destinazione più costosa sembra essere la Nigeria.
Fortuna Ekutsu Mambulu: Rimesse low cost, in testa i senegalesi Il Kordofan Meridionale (Sudan)
è stato teatro di ripetute tragedie. I nuba hanno subito aggressioni
ambientali, economiche, culturali. Oggi Khartoum sta di nuovo
bombardando quelle terre. Nel silenzio del mondo. Serve la reazione di
tutti per evitare un genocidio. Ecco l'appello, a cui si può aderire
inviando un'email a forum@nigrizia.it.
NIGRIZIA: Fermare il massacro! Firma l'appello per popoli dei Monti Nuba Il 6 dicembre il
parlamento voterà una risoluzione in vista di una legge che condannerà
la vendita del sesso con la penalizzazione del cliente
Alessandra Fava: Francia. Abolire la prostituzione? Il vice-premier Clegg accusa gli istituti di credito britannici di 'razzismo'
Luca Galassi: Gran Bretagna, le banche dei bianchi Oltre due milioni e mezzo di
persone hanno sfilato per le città dell'Inghilterra, durante quella che
è stata definita la più grande azione di protesta del settore pubblico
inglese dal 1979
Carlotta Comparetti: L'Inghilterra si mobilita contro la riforma Ritorno alla
guerra fredda, ricostituzione di una simil-Urss e rafforzamento delle
forze politiche comuniste e nazionaliste a discapito del partito di
Putin, dato in forte calo alle elezioni del 4 dicembre
Enrico Piovesana: Russia, ritorno al passato Colossi minerari pagheranno il 30 percento di tasse. Il governo redistribuisce i profitti nei settori più deboli
Luca Galassi: Australia, il governo batte cassa
La
Fondazione Agnelli fotografa le "medie" inferiori in Italia: qualità
scolastica peggiorata e insegnanti demotivati. La ricetta: tempo pieno
e docenti reclutati con chiamata diretta.
Simonetta Pagnotti: Scuola media, il nostro anello debole Gli
insegnanti della scuola media sono i meno soddisfatti della loro
preparazione complessiva, a dirlo è il "Rapporto sulla scuola in Italia
2011" della Fondazione Giovanni Agnelli. Ma sono anche i meno stressati.
ORIZZONTE SCUOLA: Media. Docenti insoddisfatti della propria preparazione, ma non stressati e assenteisti Iniziativa dei genitori della
scuola media Malaspina: per raggranellare soldi hanno ideato un
concorso a premi, vendendo biglietti della lotteria a 2.50 euro l'uno.
E i premi piacciono soprattutto ai più giovani
IL TIRRENO: La scuola si finanzia con una lotteria Cancellare
le riforme "devastanti" del ministro Gelmini. Investire in
infrastrutture e docenti, a cominciare dai precari. Aumentare le
sezioni e diminuire il numero di alunni per classe. Le proposte della
Federazione dei lavoratori della conoscenza
Flc Cgil: Ecco come si ricostruisce la scuola Nessuno sa come verrà
assicurato a 300 mila alunni l'insegnamento della prima lingua
veicolare d'Europa. La causa della carenza di personale, secondo Flc
Cgil, i tagli dell'ex ministro Gelmini. Sono rimasti solo 6.500
specialisti e i corsi per formarli procedono a rilento
Salvo Intravaia: Bambini, l'inglese è a rischio - Senza docente 15 mila classi Il 25% degli alunni non si
sente sicuro. Lo rivela la terza indagine su "Conoscenza e percezione
del rischio sismico", presentata da Cittadinanzattiva e Dipartimento
della Protezione Civile. Uno studio che fa il punto anche sulle regole
da seguire e su quello che possono fare i genitori per informarsi meglio
Valeria Pini: Scuole vecchie e fatiscenti "In classe con la paura del sisma" Tutta da cambiare, scriveva due settimane fa sul suo blog il neo sottosegretario all'Istruzione
Marco Rossi Doria: La scuola secondo Marco Rossi Doria L'APPELLO PER LA SCUOLA DEI PRÈSIDI ROMANI
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)«Per
combattere la mafia non basta denunciare la negatività, come fanno
Saviano e altri autori». Secondo l’arcivescovo di Campobasso mons.
Giancarlo Bregantini, già vescovo nella sanguinosa terra di Locri
(Calabria), la denuncia del male è un servizio indispensabile, molto
coraggioso, ma insufficiente. Dovrebbe essere accompagnato – non accade
sempre – da pagine di speranza, fondate sulle esperienze positive, sul
bene che anima tanti uomini e donne, sui piccoli concreti passi che
ogni giorno contrastano la mafia. Pagine che mons. Bregantini ha
firmato di suo pugno nel recente, appassionato volume «Non possiamo
tacere – Le parole e la bellezza per vincere la mafia» (Piemme).
Il bene che avanza video: Presentazione del libro presso l'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa - Napoli Monsignor
Giancarlo Bregantini presenta il suo ultimo libro e racconta come le
comunità cristiane possano, debbano non chinare il capo di fronte al
crimine. (fonte: Famiglia Cristiana)
video: Mons. Bregantini, a testa alta Il libro del vescovo Bregantini, "Non possiamo tacere" racconta esperienze. i cinque livelli narrativi: spiritualità, etica, cultura, politica, economia. non possiamo tacere «Il
film Cento giorni a Palermo racconta la vicenda del generale dei
carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, uomo che affrontò e sconfisse
il terrorismo delle Brigate Rosse, ucciso dalla mafia nel capoluogo
siciliano insieme alla moglie, Emanuela Setti Carraro. È una pellicola
di forte drammaticità, che non si limita a raccontare una storia, ma
interroga fortemente le coscienze.
Guardarla
in carcere, come mi è capitato di fare a Crotone, tra i detenuti per
associazione mafiosa, significa sperimentare un’ottica rovesciata.
Laddove
ci sarebbe stato il silenzio trattenuto da parte di spettatori
“normali” davanti alla scena, carica di tensione, dell’agguato e della
morte del generale, in carcere riecheggiavano invece applausi e fischi
di approvazione per gli assassini, come davanti a una vicenda in cui si
fossero invertiti i ruoli dei buoni e dei cattivi.
Capivo
che quei volti, illuminati a tratti dalle luci di proiezione, avevano
visto davvero quel tipo di scene, o meglio, le avevano vissute da
protagonisti.
Ho
capito in quel momento, con evidenza netta, che pur visionando lo
stesso film, fra me e loro, fra la gente perbene e la mafia, c’erano
due modi opposti di guardare le stesse cose.
Quell’esperienza
illuminante mi ha fatto pensare che l’antimafia deve cominciare proprio
da qui, dalla consapevolezza di avere di fronte una “cultura altra”,
“alternativa” nel senso più estremo del termine.»
(da una pagina del libro di Giancarlo Bregantini, arcivescovo)
-------------------------------------------- NORD-SUD. L’operazione incastra due magistrati (uno in manette), un consigliere regionale pdl, un medico e un maresciallo della Finanza. «Non hai capito
chi sono io, sono una tomba, peggio di... ma io dovevo fare il mafioso,
non il giudice»: diceva così, il gip di Palmi, Giancarlo Giusti, al
telefono con il capomafia Giulio Lampada... L’amore dei giudici per la ’ndrangheta Stalle
e salotti, la cupola mafiosa è ovunque. Il malaffare infetta ogni
settore della città: imprenditoria, giustizia, univeristà e
municipalizzate. E i voti vengono chiesti direttamente ai boss.
L'analisi di Attilio Bolzoni La cupola di Reggio Calabria Magistrato
e mafioso, come un Giano bifronte. Accusa che ha dell’incredibile ma,
se hanno ragione gli inquirenti milanesi, il tesoriere della
‘ndrangheta lombarda era proprio lui: Vincenzo Giglio, 51 anni,
presidente anche di Corte d’Assise, esponente di spicco della corrente
di sinistra di «Magistratura democratica», docente di diritto penale
alla Scuola di specializzazione per le professioni legali
dell’Università statale Mediterranea di Reggio Calabria. Uomo e
magistrato rispettato e impegnato sul fronte dell’antimafia. Vincenzo Giglio, giudice e mafioso? Era esponente di ‘magistratura democratica’, ora agli arresti L'arresto
del giudice Vincenzo Giglio, accusato di aver favorito il clan Lampada
e le attività della 'ndrangheta ha colto di sorpresa anche i volontari
reggini di Libera, l'associazione di Don Ciotti da sempre in prima
linea contro le mafie. Giglio infatti ha partecipato a convegni,
incontri e raccolte firme organizzati da Libera, come ha spiegato a
Radio Capital il responsabile locale Mimmo Nasone, che è anche un
insegnante di scuola media. (intervista di Niccolò Carratelli)
Guarda il video: Giudice arrestato, Libera: collaborava con noi, siamo amareggiati Non
bastano intercettazioni o dichiarazioni di pentiti. Per colpire al
cuore la 'ndrangheta, come Cosa Nostra o la camorra, bisogna usare
grande prudenza e continui riscontri. Ovvero il sistema d'indagine
rigoroso proprio del giudice ucciso nel 1992. E' quel che ha fatto Ilda
Boccassini anche nell'ultima inchiesta contro le 'ndrine. Con la quale
si dimostra di nuovo che le cosche sono penetrate nel tessuto più
insospettabile della società civile. L'analisi di Roberto Saviano,
in studio Laura Pertici video: Contro le mafie vince ancora il metodo Falcone Sabato
3 dicembre alle ore 17.30 a Reggio Calabria presso il salone
dell’Istituto San Vincenzo de’ Paoli con ingresso da via
Mazzini, nell'ambito delle attività de “ILTREDIOGNI MESE”,
avrà luogo un’ASSEMBLEA PUBBLICA del movimento per fare il punto della
situazione e decidere le iniziative da portare avanti nei prossimi mesi. Assemblea Pubblica ReggioNonTace 3 Dicembre 2011
Guarda anche il nostro precedente post:
LOTTA ALLE MAFIE - Reggio Calabria: "Solidarietà al pm Lombardo. Stavolta contiamoci!!! " manifestazione promossa dal Movimento"Reggio Non Tace!" -------------------------------------------- Vincenzo
Giglio, 51 anni, è stato arrestato oggi con l'accusa di favorire la
'ndrangheta. Ma come presidente della Corte d'Assise del Tribunale di
Reggio Calabria e soprattutto delle sezione Misure di Prevenzione,
finora era considerato uno dei magistrati più accaniti contro la mafia
calabrese e più esperti nella gestione dei patrimoni sequestrati. Per
questo spesso interveniva nei convegni organizzati sulle cosche. Anche
da Libera e dalla corrente di sinistra di cui faceva parte,
Magistratura Democratica
L'intervista al giudice Giglio alla fine di questo servizio è tratta dal canale YouTube del giornalista free lance Daniele Pallotta Laura Pertici: Così parlò Giglio, il giudice anti 'ndrine (video) Dall’usura ai videopoker, fino
agli agganci con il mondo della politica. Sono gli interessi della
cosca della ‘ndrangheta dei Valle, strettamente legata a quella dei
Lampada, e con base tra Milano e Pavia, documentati nelle ultime
indagini della Dda di Milano che nei mesi scorsi hanno portato prima in
carcere e poi a processo il patriarca del clan Francesco Valle, 73
anni, e alla condanna, tra gli altri, del figlio del boss, Carmine
Valle. Ma il clan Lampada aveva voglia di inserirsi all’interno
dei lavori legati alla realizzazione di un nuovo scalo aeroportuale a
Milazzo.
Le direzioni distrettuali
antimafia di Milano e Reggio Calabria illustrano i punti chiave
dell'indagine che ha portato in carcere la "zona grigia" sospettata di
favorire la 'ndrangheta.
Elisa Chiari: Anche a Milano si cercano le talpe Elisa Chiari: Relazioni pericolose Rosanna Biffi: Cosche alla milanese Rosanna Biffi: Corsico, il sindaco da battaglia È una rivoluzione per chi si
occupa di mafie. La sentenza del Tribunale di Milano del 19 novembre,
con le 110 condanne al processo sulla ‘ndrangheta al Nord, e
l'inchiesta che ha portato all'arresto di un giudice cambiano la storia
del potere - non solo criminale - del nostro Paese.
Roberto Saviano: Mafie al Nord, la maschera caduta Il cuore sta a Reggio
Calabria, hanno ripetuto ieri gli inquirenti, ma la più temibile
organizzazione criminale del nostro Paese ha un raggio d’azione che
giunge facilmente sino a Milano e nel resto dell’Italia
settentrionale, investendo anche una «zona grigia» internazionale di
cui le cronache si accorgono a intermittenza, come accadde nell’agosto
del 2007 in occasione della strage di Duisburg, in Germania.
Alessandro Zaccuri: Mai spazio per «loro»
“NON ABBIATE PAURA” - HOREB N. 59 – 2/2011
TRACCE DI
SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI
Credevamo che lo sviluppo
scientifico, sociale, economico, un certo benessere diffuso ci avesse
emancipati dalla paura, e invece si constata quotidianamente che essa,
anche se facciamo fatica a dircelo, condiziona la vita. Rimane al
fondo, come realtà strisciante, dissimulata, ma, quanto meno ce
l’aspettiamo, essa affiora e condiziona l’orientamento della vita e le
scelte concrete. Essa è connessa all’intimo dell’uomo, ognuno porta in
se stesso la paura radicale della contingenza e della morte. Sì, si ha
paura di morire e quindi della malattia, della stessa vecchiaia e delle
rughe. Si ha paura del futuro per la precarietà del lavoro e per il
rischio di rimanere disoccupati. Si ha paura nel mondo degli affetti
per la fragilità umana che accompagna le scelte. Si ha paura dell’altro
perché potrebbe intaccare i nostri orizzonti, i nostri interessi, i
nostri privilegi...
Questo l'incipit dell'Editoriale di Horeb,
Quaderni di riflessione e formazione per quanti desiderano coltivare una
spiritualità che assuma e valorizzi il quotidiano.
Editoriale (Pdf)Sommario (Pdf)--------------------------------------------------------------- La Bibbia in un frammento " Il Signore,
alla voce dell'arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo e quindi noi, ancora vivi, saremo rapiti con loro..." (1 Tessalonicesi 4,16-17)
Gianfranco Ravasi: Al suono della tromba |
CHIESA
E SOCIETA'
/ |
In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza (video)
BENEDETTO XVI |
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