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N. B. La Lectio e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili
Il 2 febbraio 2010
é nato il Blog di Tempo Perso
PIETRE VIVE
che viene aggiornato quotidianamente
e mette così a disposizione in modo facile e veloce
una o più notizie
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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale
"QUELLI DELLA VIA"
NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
|
La Resurrezione apre orizzonti nuovi: l'annuncio che il Cristo Risorto non ci
lascia soli ed è, malgrado le tante situazione difficili, sempre con noi in
ogni momento, doni a tutti speranza e forza.
Buona Pasqua!
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Pagina speciale di TEMPO PERSO in continuo aggiornamento
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Luigi Manconi e Valentina
Calderone hanno scritto un libro importante, grave, che fa rabbrividire per quel
che racconta, "Quando hanno aperto la cella. Stefano Cucchi e gli altri", con
una prefazione di Gustavo Zagrebelsky. Chissà che venga letto da chi ha
responsabilità nell’amministrazione della giustizia e ha conservato sentimenti
di umanità e che serva a inquietare un’opinione pubblica distratta e
dimentica...
È un libro prezioso che non
vuole essere «un atto di accusa contro la polizia» e le forze dell’ordine, ma
documentare con rigore comportamenti e modi di pensare che vanno cancellati,
riformati, se l’Italia vuole veramente essere un Paese civile.
Quando hanno aperto la
cella è ricco di fatti e di analisi. Gli autori scoprono tra l’altro il ruolo
appassionato delle donne, madri, mogli, figlie, sorelle, l’anello forte, il loro
non mollare nella ricerca della verità quando la sentono
violata.
Troppe tragedie senza una
ragione
Le donne e gli uomini
vittime di questa violenza di Stato, i fantasmi che popolano le 13 storie del
lavoro di Manconi e Calderone, hanno dei nomi e cognomi, delle vite ancora
giovani da vivere, fulminate all´improvviso da burocrazie della sicurezza e
della contenzione ora ottuse ora crudeli. All´anagrafe sono cittadini uguali
agli altri, ma di un´uguaglianza solo formale, perché con loro, cittadini di
serie b (operai, falegnami, maestri elementari, fotografi, tossici,
extracomunitari), privi di costosissimi principi del Foro al loro fianco nel
momento del giudizio (almeno per quei pochi per cui un processo si è celebrato),
nudi di fronte alla legge perché soggetti, loro sì, soltanto alla legge, la
giustizia penale, le forze dell´ordine, la polizia penitenziaria, non mostrano
né lentezza, né inefficienza. Sono spietate. Impermeabili all´ascolto, al buon
senso, persino alle grida di dolore, al rantolo che annuncia la morte. In una
cella di sicurezza di una caserma, sul letto di contenzione di un ospedale
psichiatrico, in un pronto soccorso dopo un pestaggio.
Quelle vite di serie B spezzate
dal carcere
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Il 24-25-26 giugno nelle carceri italiane
i detenuti daranno vita a una mobilitazione contro la tortura del carcere e nel
carcere. All’esterno degli istituti di pena si mobiliteranno associazioni,
partiti, sindacati, movimenti e organizzazioni della società civile.
Potrebbe segnare il primo passo verso la fine dell’embargo alla Striscia di
Gaza. Una svolta che, a quasi quattro anni dalla presa del potere a Gaza da
parte di Hamas – e dal blocco imposto da Israele al milione e mezzo di abitanti –
viene accolta con entusiasmo sia dalla popolazione civile che dalle associazioni che da anni protestano contro le misure di
sicurezza adottate nei confronti dei palestinesi della Striscia.
Nell'ambito della cooperazione militare con la
Germania Tel Aviv perfeziona l'acquisto del sesto sottomarino tedesco in dieci
anni
Il regime di Damasco tiene il passo, ma la rabbia
delle vittime aumenta
Latitante da quindici anni, il boia di Srebrenica
si faceva chiamare Milorad Komadic
Arrestato, dopo quindici anni di latitanza, il boia di Srebrenica
L'arresto di Mladić apre una pagina nuova per la Serbia e per l'intera
regione. Nel ventennale dell'inizio della dissoluzione della Jugoslavia, il
segnale che la lunga transizione dell'ex Paese socialista è arrivata a termine.
Dopo migliaia di vittime. Nostro commento
È stato arrestato il generale serbo Ratko Mladic, accusato di molti massacri
durante la guerra di Bosnia. Sarà trasferito all'Aja nelle prigioni del
Tribunale penale internazionale
Toma la calle, prendi la strada, occupala. Il ritorno delle istanze della
democrazia partecipativa nell'evidenza della grande rete che ha unito decine di
città di Spagna. Madrid, Puerta del Sol, il video reportage di Valeria
Pugliese.
Iniziano a smontare la piazza-accampamento, a
Puerta del Sol. Il Movimento si scioglie? Per nulla, anzi. La strategia decisa è
quella di trasferire la discussione a livello ancora più capillare, dentro i
barrios, i quartieri
La protesta si è spostata nella vicina Ronda San
Pere. Alle due del pomeriggio, i feriti sono saliti a 65. E i ragazzi gridano:
"Torniamo alla piazza."
Dopo la repressione delle forze dell'ordine sui manifestanti in piazza Catalunya
a Barcelona, PeaceReporter ha intervistato Pere Duran Nadal, uno dei portavoce
degli indignados
I
NOSTRI TEMPI /
Interventi ed opinioni |
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Prima di invadere le piazze della Spagna
l’indignazione spopolava nelle librerie di Francia. Indignez-vous! , un
libriccino di 22 pagine (in pratica, un lungo articolo) si è diffuso tra milioni
di francesi alla velocità di un virus. In Italia e in altri Paesi ha già scalato
le classifiche fino a influenzare anche sul piano pratico gli Indignados di
questo "maggio spagnolo". L’autore è un diplomatico dall’età venerabile e dallo
spirito giovanile, Stéphane Hessel, che abbiamo incontrato in una libreria
milanese, nel corso di una sua trionfale settimana in Italia. La sua stessa
biografia è un programma politico e un inno alla libertà.
Hessel: l'indignazione non ha
età
L’incontro di Lettera43.it con l’autore di
"Indignatevi!".
La versione di
Hessel
A colloquio con il 94enne autore del
pamphlet che dopo la Francia sta conquistando l’Italia, a Torino per Biennale
Democrazia
Stéphane Hessel: indignarsi non basta adesso
impegnatevi
(Da poco è stato pubblicato in Francia, ed
in Italia il 19 Maggio, èdito da Salani, “Impegnatevi”, un
nuovo libricino in cui l’anziano scrittore non discostandosi dai temi che hanno
contraddistinto la sua prima opera esorta i giovani francesi, e non solo
francesi, a ribellarsi a questa società che tende ad isolarli sempre di più, una
società che offre scarsissime opportunità di lavoro e spiragli per il
futuro.)
Sono soprattutto giovani. Hanno invaso le
piazze di Madrid per chiedere maggiore rappresentanza e più lavoro. Contageranno
il resto d'Europa?
La Spagna cambia con gli
Indignados
Da Madrid a Barcellona va in scena la
rivolta generazionale. Giovani precari, disoccupati, studenti, ma anche
pensionati hanno organizzato mobilitazioni in decine di città in vista delle
amministrative del 22 maggio: "Non diamo indicazione né di voto né di
astensione. E questo fa paura, siamo una rivoluzione etica"
“Yes we camp”, in Spagna arriva
il movimento 15-M
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Il movimento ha già rivoluzionato la scena politica in Spagna e può allargarsi
anche ad altri Paesi europei. Ecco che cosa chiede per lavoro, ambiente e
sicurezza
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Dimenticare. Nessuno può pensare che questo
padre abbia dimenticato la figlia. E infatti nessuno lo pensa, tutti noi
accorriamo attorno al buco nero che si è aperto nella sua mente e assistiamo
ammutoliti al suo dolore. Stiamo immobili e in silenzio davanti alla voragine
che si è spalancata nella mente di quest' uomo temendo che anche la più innocua
delle parole possa torturare la sua condizione di sovresposto, di senza
pelle.
Quel buco nero che si apre
nella mente
Distrazione significa, letteralmente,
essere trascinati via da ciò che in quel momento dovrebbe occuparti la mente più
di ogni altra cosa. Chissà da che cosa è stata trascinata via la mente del papà
della piccola Elena, la mattina di mercoledì, alle 8.30, quando ha chiuso la
portiera della sua auto per andare a lavorare come tutti i giorni. Producendo
una voragine, un buio, un vuoto, proprio là dove invece dovevano esserci
presenza, protezione e cura
Vuoto e Pietà il Coraggio
di una Donna
Psicopatologia della vita quotidiana, una
delle opere più famose di Sigmund Freud fu pubblicata nel 1901. Parlando di
lapsus e di amnesie, di sogni e di atti mancati, il padre della psicoanalisi e
della moderna psicoterapia metteva in evidenza il modo in cui l'inconscio e le
sue follie irrompono normalmente nella vita della persona normale.
Condizionandoci e riportandoci di continuo all'imperfezione del nostro
funzionamento mentale, al dubbio di cui non dovremmo mai liberarci sulla nostra
capacità di essere davvero padroni, in ogni momento, del nostro pensiero e delle
nostre azioni. La consapevolezza di questa imperfezione dovrebbe essere (e
spesso è) un segno importante del nostro livello di maturità personale. Lo
dimostra, meglio di qualsiasi altro esempio, il modo appassionato, fermo, pieno
di dolore e di pietà in cui la madre della bambina morta tragicamente a Teramo
difende oggi il suo compagno. Parlandone come di un padre straordinario.
Riuscendo a restargli vicina anche dall'interno di uno strazio come quello da
cui è palesemente travolta. Usando la dolcezza della comprensione invece della
lama fredda del giudizio nel momento in cui quelli che vengono colpiti così
duramente sono i suoi affetti più cari. La sua stessa vita. Vale la pena di
riflettere davvero molto seriamente su questa straordinaria lezione di
stile.
Quell'isola di follia in
agguato e dentro ognuno di noi Ci si può scordare di un figlio? La madre di
Elena difende suo marito nonostante la tragedia. Ed è una lezione
straordinaria
Le psicologhe che lo
assistono: all´inizio non riusciva neanche a piangere, poi ha iniziato a
ricordare Per papà Lucio un doppio rimorso "A metà mattina tornai in macchina e
non vidi che lei era ancora lì" "Dovevo prendere un documento, ho sentito un
gemito ma pensavo fosse uno dei nostri cani"
Video «Parla la mamma di Elena»
Elena non c’è più, ma grazie a lei,
Tommaso, un bambino ligure di nove mesi che aveva poche ore di vita, ha un
fegato nuovo e un futuro davanti a sè. Una bambina di due anni, in attesa di
trapianto, vivrà con il cuore di Elena. Un terzo piccolo paziente riceverà i
reni.
Elena ha dato la vita a tre
bambini
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... A Lucio non serve certo un processo per capire la sua colpa. Nessuna sentenza lo
farà mai sentire innocente e nessuna pena sarà paragonabile al dolore per la
perdita di Elena. Lucio non avrà un’altra possibilità con sua figlia per non
sbagliare. A Lucio va il mio abbraccio, per quanto poco conti. Mai, neanche per
un istante, potrei dire con certezza che una fatalità del genere di certo non mi
capiterà. Le parole e le azioni possono poco, ma se tutti insieme proviamo a
spingere con Lucio quel masso, può essere che un giorno sulla pietra, spuntino
un paio d’ali.
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
" Sono vent’anni che il Canale di Sicilia è attraversato
dalle barche di chi viaggia senza passaporto verso la riva nord del
Mediterraneo. Eppure una cosa così si era mai vista. Dall’inizio dell’anno è una
strage senza precedenti. Sono già almeno 1.408 i nomi che mancano all’appello.
Uomini, donne e bambini annegati al largo di Lampedusa. In soli cinque mesi.
...."
1510 morti nel Mediterraneo in cinque
mesi di Gabriele Del Grande
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Ancora immagini di salvataggi di immigrati in mare. La Guardia di Finanza ha
diffuso il video dell'ennesimo intervento in favore di un barcone proveniente
dalle coste africane con a bordo molti bambini piccoli.
Il consiglio comunale
di Brescia, destra e sinistra insieme, chiede al Governo di chiarire la
situazione degli immigrati che protestano per avere il permesso di
soggiorno.
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DISARMO
Dopo che 3 dicembre 2008 l’Italia ha firmato la Convenzione di Oslo che mette al bando
le bombe cluster finalmente il 18 maggio scorso, con 522 voti favorevoli
su 526 (4 astenuti), si è concluso alla Camera l’iter parlamentare per sua la
ratifica.
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Ricorre oggi in tutto il mondo la giornata
dedicata alla biodiversità, l’International Day for Biological Diversity (IDB).
Il 22 maggio è infatti la data scelta dalle Nazioni Unite per celebrare la
diversità biologica, patrimonio naturale e vitale inestimabile, minacciato dalla
costante perdita di ricchezza conseguente al degrado ambientale, all’eccessivo
sfruttamento delle risorse ed ai cambiamenti climatici che mettono a rischio
gran parte delle specie viventi, tra fauna e flora.
Giornata internazionale
della biodiversità, si celebra il 22 maggio in tutto il mondo la diversità
biologica
Il 22 maggio, come ogni anno fin dal 2002,
la comunità internazionale celebra la Giornata Mondiale sulla Diversità
Biologica, voluta dalle Nazioni Unite per sensibilizzare il grande pubblico
sulle questioni legate alla biodiversità. Il tema di questa edizione sarà la
lotta alle specie aliene invasive (Invasive Alien Species - IAS), identificate
come una fra le più gravi minacce alla biodiversità ma soprattutto al benessere
del pianeta e quindi della società umana.
Giornata Mondiale sulla
Diversità Biologica
La parola “biodiversità” è oggi molto
usata. Sempre più frequentemente i media riportano frasi allarmanti sul tema
della biodiversità e della sua progressiva perdita. Ma di cosa parliamo quando
ci riferiamo alla biodiversità?
Giornata internazionale della diversità
biologica.
La saggia Bagheera, l’amico Baloo, l’astuto
Kaa e la feroce Shere Khan... Questa è solo una parte della “biodiversità
animata" che Walt Disney e i suoi fumetti hanno regalato e continuano a regalare
a tutti noi. Ma oggi nella Giornata internazionale della diversità biologica e
nell’Anno internazionale delle foreste scopriamo che “La Disney stampa libri per
bambini con la carta fabbricata distruggendo le ultime foreste pluviali
dell'Indonesia”, ha spiegato Robin Averbeck del Rainforest Action Network (RAN).
“È ora che la Disney si adegui alle altre imprese e adotti una politica di
acquisti che non la renda complice della deforestazione
Nella giornata della
biodiverità il pericolo è Il libro della giungla?
Il documento (2002) del PONTIFICIO
CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E DELLA PACE:
GIORNATA MONDIALE DELLA
DIVERSITÀ BIOLOGICA Sviluppare una rinnovata consapevolezza del ruolo speciale
dell'umanità nei confronti dell'ambiente
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La campagna della società civile “Sulla fame non si
specula” ha raggiunto il suo primo obiettivo. Dopo
Giuliano Pisapia, ieri sera anche Letizia Moratti ha aderito
all’appello e dichiarato che sottoscriverà il Codice di Condotta che impegna il Comune di Milano a non
investire in fondi speculativi legati al cibo. Il dato importante è che il
prossimo sindaco di Milano - chiunque sarà - ha preso l'impegno che la nostra
campagna aveva chiesto.
Il nostro Paese è
responsabile di oltre il 40 per cento del "buco" negli aiuti pubblici allo
sviluppo. In totale le promesse finanziarie tradite ammontano a 19 miliardi di
euro.
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
"Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro
tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri
uomini", a citare la celebre frase di John Fitzerald Kennedy fu
a suo tempo Giovanni Falcone, un uomo che ha speso tutta la sua vita nella lotta
alla mafia. Oggi ricorre il diciannovesimo anniversario della strage di Capaci
in cui persero la vita oltre al magistrato Giovanni Falcone,
la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta
Vito Schifani, Antonio Montinaro e
Rocco Dicillo "colpevoli" di essere uomini dello Stato che
combattevano la criminalità organizzata.
Numerose sono le manifestazioni che si
svolgeranno in tutt'Italia per ricordarlo, noi vogliamo farlo citando alcune
delle frasi da lui pronunciate:
-
L'importante non è stabilire se uno ha
paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare
dalla stessa. Altrimenti non è più coraggio, è incoscienza! Giovanni Falcone
-
Perché
una società vada bene, si muova nel progresso, nell'esaltazione dei valori della
famiglia, dello spirito, del bene, dell'amicizia, perché prosperi senza
contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani
migliore, basta che ognuno faccia il suo dovere. -
La
lotta alla mafia non può fermarsi a una sola stanza, la lotta alla mafia deve
coinvolgere l’intero palazzo. All’opera del muratore deve affiancarsi quella
dell’ingegnere. Se pulisci una stanza non puoi ignorare che altre stanze possono
essere sporche, che magari l’ascensore non funziona, che non ci sono le scale...
Io vado a Roma per contribuire a costruire il palazzo. -
Un'affermazione
del genere mi costa molto, ma se le istituzioni continuano nella loro politica
di miopia nei confronti della mafia, temo che la loro assoluta mancanza di
prestigio nelle terre in cui prospera la criminalità organizzata non farà che
favorire sempre di più Cosa Nostra. -
Si
muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo
grande. Si muore spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze, perché
si è privi di sostegno. In Sicilia la mafia colpisce i servitori dello Stato che
lo Stato non è riuscito a proteggere -
Bisogna
però rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e grave, e che va
combattuto non pretendendo l'eroismo di inermi cittadini, ma coinvolgendo nella
lotta le forze migliori delle istituzioni - La
mafia, lo ripeto ancora una volta, non è un cancro proliferato per caso su un
tessuto sano. Vive in perfetta simbiosi con la miriade di protettori, complici,
informatori, debitori di ogni tipo, grandi e piccoli maestri cantori, gente
intimidita o ricattata che appartiene a tutti gli strati della società. Questo è
il terreno di coltura di Cosa Nostra con tutto quello che comporta di
implicazioni dirette o indirette, consapevoli o no, volontarie o obbligate, che
spesso godono del consenso della popolazione
-
Un uomo coraggioso muore una sola volta... un codardo
cento volte al giorno.
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Sono passati 19 anni esatti dall’eccidio di Capaci nel quale persero la vita
Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta.
L’Italia non è più quella di allora, tutto è cambiato. Gli impresari dell’epoca
oggi fanno i politici e la politica tutta è ridotta a triste cabaret.
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Un nuovo disco e un
concerto per sostenere l'attività dell'Associazione fondata da don Luigi Ciotti.
È l'ultima, generosa, fatica del compositore e chitarrista Maurizio
Colonna.
(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
A Bologna sciopero della fame di genitori e insegnanti. Tutti insieme -
elementari, medie e superiori - per difendere la scuola pubblica dai tagli. Dal
19 maggio la protesta davanti al provveditorato, giorno e notte Servizio di Rita
Cavallo
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Sembrerebbe - quello recentemente presentato da due
senatori - un Disegno di Legge volto ad aiutare le scuole nel migliorare la
propria offerta formativa, in particolare per gli alunni con disabilità, e
invece non si tratta affatto di garantire risorse e servizi in più, ma è
praticamente come dire: «Siccome devo risparmiare, comprati i servizi che non
riesco a garantirti!», ovvero «non ti garantisco più un servizio essenziale al
diritto allo studio». Con una mano, dunque, si tagliano pesantemente i fondi
alla scuola pubblica, con l'altra si offrono soluzioni che aprono la strada alla
privatizzazione. E questo - oltre a creare ulteriori disuguaglianze proprio tra
gli alunni con disabilità - è un grave rischio per l'intera scuola pubblica
italiana
Scontro sul disegno di legge: pagheranno le famiglie. I senatori che hanno
presentato la proposta: così taglieremo le spese. Insorgono gli insegnanti:
servizio già carente
La disabilità, se privatizzata, può essere un grande affare. Immaginate le
grandi centrali del privato sociale (lo dico? Lo dico: alla Comunione e
liberazione, per intendersi) che prendono in appalto in questa o in quella
scuola, in questo o in quel quartiere, in questa o in quella regione, il
servizio del sostegno.
I circuiti del sistema formativo nazionale sotto la lente del Rapporto annuale
dell'Istat. Scuole e università non brillano e la crisi si fa sentire anche
sull'esercizio del diritto allo studio. Proprio nella scuola, gli abbandoni
prematuri continuano a essere una spina nel fianco del sistema scolastico. Nel
2010, dice l'Istat, "la percentuale di chi ha lasciato gli studi senza
conseguire un diploma di scuola superiore si è attestata al 18,8%, ben lontano
dalla soglia del 10% indicata nella Strategia Europa 2020, e a fronte di una
media europea del 14,4%...
a cura di
Mimì Caruso
“LA
LOTTA SPIRITUALE” - HOREB N. 58 – 1/2011
TRACCE DI
SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI
Ci racconta S.
Atanasio che dopo i primi passi nella vita spirituale, Antonio, padre dei monaci
del deserto, è sconvolto da una tempesta di pensieri. È il «diavolo, nemico di
ogni bene e invidioso», che non sopporta che un giovane si decida a vivere
sedotto dallo sguardo di Dio e dal suo abbraccio e lo sollecita in tanti modi
perché torni a vivere secondo le abitudini più normali: «Dapprima cercò di
allontanarlo dalla vita ascetica, ispirandogli il ricordo delle sue proprietà,
la cura per la sorella, l’affetto per i congiunti, l’amore per il danaro e la
famiglia [...]. Insomma, gli suscitò nella mente una tempesta di pensieri per
distrarlo dalla via del bene sulla quale si era incamminato». In altri termini,
sottolinea il primo biografo di Antonio, l'esperienza cristiana, pur avendo
origine nel dono di Dio, coinvolge, poi, la nostra responsabilità ad accogliere
il dono e a consentirgli di maturare ed esprimersi nel nostro vissuto.
L’esistenza
nuova, quindi, non va da sé, c’è un “io” che sotto vari pretesti vuole
riprendersi i suoi spazi e vuole organizzare la vita secondo una sua logica di
banalità, di indifferenza o di potere, per cui, nel momento in cui ci si decide
per Dio inizia la lotta. Paolo lo aveva già evidenziato: «Non quello che voglio
io faccio, ma quello che detesto» (Rm 7,15)...
Questo l'incipit dell'Editoriale di Horeb,
Quaderni di riflessione e formazione per quanti desiderano coltivare una
spiritualità che assuma e valorizzi il quotidiano.
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RAI RADIOTRE - "UOMINI E PROFETI" - "LEGGERE LA BIBBIA":
Abbiamo lasciato
Salomone, che, dopo un esordio di saggezza e magnificenza, si inabissa nelle sue
colpe, conducendo così la monarchia faticosamente conquistata alla rovina. Il
regno, alla sua morte, si divide in due: regno del nord, Israele, che nominerà
re Roboamo, figlio di Salomone; e regno del sud, Giuda, che avrà come re
Geroboamo. Segue il racconto della successione dei re dei due regni, finché si
giunge ad Achab, che incrocerà la sua vicenda con quella del profeta Elia.
Abbiamo già incontrato vari veggenti e profeti nel corso di queste nostre
letture bibliche – uno degli ultimi Natan, che svela a David il suo peccato – e
altri ne incontreremo, soprattutto quando leggeremo i cosiddetti “profeti
posteriori” (Isaia, Geremia, Ezechiele…): veri e propri testi di teologia, oltre
che di grande poesia. Ma già con il profeta Elia incontriamo un nuovo tipo di
profezia: con una teologia elaborata, con una altissima densità simbolica, e con
problematiche di sottile modernità. Alla figura di Elia ci introduce
Giorgio Tourn, pastore della chiesa valdese, che unisce la
passione per la Bibbia all’amore per la storia.
Primo Libro dei Re cap. 12-18 Elia, un uomo di Tisbi con
Giorgio
Tourn Domenica
22 maggio 2011
Ascolta la puntata (audio)
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RAI RADIOTRE - "UOMINI E PROFETI" - "FEDI E MONDO":
Un luogo aspro e
tenace, scavato nella pietra, disegnato dal vento e dalla luce: un antico
monastero in Siria, a 80 chilometri a nord di Damasco, il Monastero di san Mosè
l’abissino, risalente al VI secolo, ha ripreso vita da poco meno di una
trentina d’anni, grazie a Paolo Dall’Oglio, che vi ha fondato una comunità
monastica. Con quali prospettive? Con quali speranze? Superando quali
difficoltà? Paolo Dall’Oglio racconta la sua storia di gesuita,
diventato poi monaco, proprio perché convinto che è nell’incontro con l’altro
che il cristiano mette alla prova se stesso, e profondamente persuaso che il
mondo musulmano ha un compito da portare avanti per tutta l’umanità: quello di
mostrare la fratellanza di tutti gli esseri umani. A dispetto dei
fondamentalismi, a dispetto delle chiusure, a dispetto delle reciproche
diffidenze e ostilità. E questo, anche nella Siria che vive lo spettro della
guerra civile. Con Roberto Tottoli parleremo poi di un
trattato di diritto islamico dell’VIII secolo, per chiederci quale potrebbe
essere il possibile utilizzo di una antica legislazione nelle forme moderne
della democrazia islamica.
Deir Mar Musa: un monastero nel deserto con Paolo
Dall’Oglio Legge islamica: la radice nella
modernità con Roberto Tottoli Sabato 21 maggio 2011
Ascolta la puntata (audio)
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La Bibbia in un
frammento
Benedetto l’uomo che confida nel Signore: è come un albero piantato lungo
un ruscello, verso la corrente stende le sue radici..., le sue foglie
rimangono verdi..., non cessa di produrre frutti. (Geremia 17,7-8)
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
"Che ci sia la fine del mondo, per molti è
indiscutibile, perché l’ha dichiarato più volte Gesù; si tratta solo di sapere
quando avverrà. È dall’anno Mille in poi che puntualmente giungono predizioni
certissime su questa fine, di volta in volta rimandata a causa di un
ripensamento del Padreterno, o per merito delle preghiere, delle
penitenze e dei digiuni dei suoi figli migliori.
Attualmente la fine è stata fissata, salvo
proroghe o ripensamenti del Signore, per il 21 dicembre 2012. Ne fanno fede
calendari maya, profezie, visioni certe e affidabili. Disastri naturali,
quali sconvolgenti terremoti e spaventosi tsunami, sono solo un piccolo anticipo
di quel che accadrà con l’imminente fine del mondo.
Se è così, conviene prepararsi in tempo
all’avvenimento ...."
l'articolo pubblicato su "Nigrizia" -
Maggio 2011:"La fine del
mondo" di Alberto Maggi
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Nella teologia e nella pietà cristiane, l'appellativo
di Dio come Padre è centrale. Sorprende che ricorra con sconcertante sobrietà
nell'AT, benché tale designazione di Dio non sia marginale in relazione al
popolo d'Israele e assuma progressivamente un ruolo fondamentale. Abitualmente
questa metafora è usata in riferimento alla missione di Dio nei confronti di
Israele. Inoltre, per esprimere la consapevolezza del popolo di appartenere e di
essere dipendente da questo Dio: la metafora veicola perciò una peculiare
intimità che caratterizza la vita d'Israele con il Signore.
Leggi tutto l'articolo pubblicato "Missione Oggi" -
Maggio 2011:
"Osea: missione come
compassione"
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Intervento di don Virginio Colmegna,
Presidente della Casa della Carità, sul tema "Ripartire dai poveri nella Polis e
nella Chiesa" del 7 maggio 2011 nell'ambito del convegno nazionale 2011 "Guai a
voi poveri! Chi salverà il mondo?” della rivista "Missione Oggi".
GUARDA IL VIDEO
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Anti-idolatrico e anti-ideologico, il priore di
Barbiana vedeva se stesso come il maestro che deve risvegliare la libertà e lo
spirito critico dei futuri cittadini
Il testo di cui pubblichiamo in questa
pagina un brano è tratto dalla premessa a un volume, in uscita per Chiarelettere
con il titolo A che serve avere le mani pulite
se si tengono in tasca, in cui sono raccolti alcuni scritti di
don Lorenzo Milani, il priore di Barbiana, relativi alla vicenda che nel 1965 lo
coinvolse in un processo per apologia di reato, per avere difeso l’obiezione di
coscienza alla leva militare. Don Milani (Firenze 1923-1967) è stato un prete
scomodo per la Chiesa, che nel 1954 lo esiliò in una minuscola comunità sopra
Firenze: Sant’Andrea a Barbiana. Di qui, con i suoi ragazzi avviò una
straordinaria avventura umana e spirituale, culminata nel maggio del 1967 con la
pubblicazione di Lettera a una professoressa.
Don Milani il Vangelo secondo
Socrate di Roberta De Monticelli
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Ogni autentica esperienza dell’amore si fonda su un’evidenza elementare: la
persona, in quanto tale, è corpore et anima unus, come insegna Gaudium et spes
(n. 14). L’amore e l’amare sono di tutto l’uomo e non sopportano alcun dualismo
né alcuna separazione. Ogni divisione inflitta agli amanti nell’esperienza
concreta del loro amore ha l’amaro sapore della violenza.
Oggi, in Occidente, una tra le più diffuse
radici del dualismo antropologico è una sorta di «spiritualismo disincarnato».
L’uomo, contro ogni immediata evidenza, non viene più considerato come unità
duale di anima e di corpo, ma viene ridotto ad un’unica dimensione. A parole si
esalta lo spirito, ma poi ci si concentra quasi esclusivamente sul corpo
riduttivamente considerato, come con sempre maggior successo sostengono alcune
correnti della neuroetica. Nulla di più lontano dalla equilibrata visione
cristiana della persona. Per essa l’autoevidenza del corpo veicola la dimensione
spirituale dell’io. La visione cristiana, infatti, parla del corpo come
sacramento di tutta la persona.
“L’eros, l’agape e l’uomo a una
dimensione” di Angelo Scola
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È per tale motivo che consigliamo questo ritratto "visivo" della vita di don
Lorenzo Milani, un sacerdote che aveva confessato: «Dove è scritto che il prete
debba farsi voler bene? A Gesù o non è riuscito o non è importato». È per questo
che, se l'ultima foto è quella della sua tomba, vale ciò che di lui scriveva
Enzo Biagi: «È sepolto nel cimitero di Barbiana, sperduto e vuoto paese abitato
dagli spiriti. Ma don Lorenzo parla ancora».
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La morte cruenta di questi monaci, che ha riportato all'attenzione dei
cristiani d'occidente la possibilità del martirio presente in ogni vita
veramente cristiana, ha trasmesso a ogni uomo capace di ascolto la convinzione
che solo chi ha una ragione per cui è disposto a morire ha veramente una ragione
per cui vale la pena di vivere.
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CHIESA
E SOCIETA'
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interventi
ed opinioni |
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Il tema della Esposizione Universale di Milano 2015 è Nutrire il Pianeta.
Energia per la vita, argomento di profonda attualità per il futuro delle
prossime generazioni. In vista dell’importante avvenimento è stata promossa da
Expo Milano 2015 una serie di quattro incontri dedicati nel loro complesso a
“Expo e Chiesa: un dialogo aperto verso il 2015”.
Fondazione Giorgio Cini e Expo
2015 "Abitare il mondo domani. Quale identità sociale?"
Programma
Si è tenuto mercoledì 18 maggio, alla
Fondazione Giorgio Cini di Venezia (Isola di San Giorgio Maggiore), il quarto e
conclusivo incontro di un ciclo dedicato a «Expo e Chiesa: un dialogo aperto
verso il 2015», promosso da Expo Milano 2015, sul tema “Abitare il mondo domani.
Quale identità sociale?” . Qui di seguito il testo integrale dell’intervento
pronunciato dal Patriarca
“Abitare il mondo domani. Quale
identità sociale?”
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Non facile il compito che si è dato Franco Cardini nel suo recente
Cristiani perseguitati e persecutori: affrontare il tema
del rapporto tra cristianesimo e violenza subita e inflitta non attraverso una
«conta» delle vittime di persecuzioni religiose nei duemila anni di
cristianesimo, né con una contrapposizione del numero di uccisi o
dell'efferatezza dei crimini compiuti da parte di opposti schieramenti, ma
piuttosto attraverso una ben più approfondita disamina di un nodo e un'epoca
cruciali: come e perché tra il I e il VI secolo d.C. i cristiani da perseguitati
diventano anche persecutori. Un lavoro accurato da storico onesto e documentato,
quale è Cardini, svolto «non al fine di giudicare e tanto meno di condannare,
ma, semplicemente, per comprendere».
Lo spunto è fornito dall'amara realtà che
si è venuta affermando in questi ultimi trent'anni: la rinascita di «appelli a
guerre sante», l'apparire di «nuovi carnefici e nuove vittime tali anche e
magari soprattutto nel nome di Dio».
All'attacco nel nome di
Dio di Enzo Bianchi
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Rabbia giustificata, è la disperazione dei
poveri, dice mons. Bregantini. Le fabbriche non sono solo dei padroni. I vescovi
liguri: sacrifici condivisi da tutti.
Fincantieri, i vescovi con
gli operai
Sul
piano di ridimensionamento di Fincantieri e sulle conseguenze non solo
economiche e sociali, si sofferma al microfono di Federico Piana l’arcivescovo
di Campobasso – Boiano, mons. Giancarlo Maria Bregantini, presidente
della Commissione episcopale della Cei per i problemi sociali e il
lavoro.
Ascolta l'intervista a Radio
Vaticana
Monsignor Bregantini esprime il "rammarico"
della Cei per la decisione di licenziare un gran numero di lavoratori. "Quanto
sta avvenendo è come la mano di Dio che ci avverte". Ma "le violenze non sono
mai giustificate". La replica dell'azienda: "Cerchiamo soluzioni condivise, ogni
decisione sarà presa dopo la trattativa con i sindacati".
La preoccupazione dei
vescovi "Esplode la rabbia dei poveri"
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Comunicato di NOI SIAMO CHIESA
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Severa denuncia del presidente nella sua prolusione alla 63esima Assemblea
Generale dell'Episcopato Italiano. "Dibattito ridotto a litigio perenne, la
gente si sta disamorando". "Serve nuova generazione di politici cattolici".
Allarme disoccupazione giovanile, critiche sulle politiche per l'immigrazione. E
sulla pedofilia: "Infame emergenza non ancora
superata"
"Non finiremo mai
di ribadire che l'unità nazionale è un valore imprescindibile, e una conquista
irrinunciabile. Tutto il resto, le varie proposte, anche il federalismo
solidale, deve essere al servizio di questa unità di popolo e nazione". Lo ha
detto il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, illustrando i lavori della 63/ma
Assemblea nazionale dei vescovi conclusasi oggi a Roma.
Il giornale
La Padania è uno di quelli che non rinunciano alla sciabola e ai punti
esclamativi, lo sappiamo bene. Ieri – in questo tempo elettorale – ha invece
scelto il fioretto e il punto interrogativo addirittura per chiedersi di quale
«Conferenza episcopale» si stia parlando e, magari, straparlando. La firma del
professor Reguzzoni, del resto, offre garanzia almeno contro frettolosità e
superficialità polemiche.
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Chiesa e pedofilia
... i principi da seguire sono chiari: ascolto e accoglienza di
vittime e familiari, programmi di prevenzione, educazione dei seminaristi e
«formazione permanente» del clero, trasparenza e «cooperazione con le autorità
civili» perché «l'abuso di minori non è solo un delitto canonico ma anche un
crimine»...
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POLITICA
L'INFEDELE
Ora che il popolo le ha giocato un brutto scherzo, la destra
prova a spaventarlo: volete Milano zingaropoli? Volete l'invasione
musulmana? Volete per Napoli un sindaco-sceriffo?
La paura e la speranza sono i sentimenti di una primavera italiana che sta terremotando la politica.
Brlusconi ha fatto il suo tempo? Ma esiste davvero un'alternativa?
L'Infedele e il cambio di stagione con Gad Lerner Piero Bassetti, Davide Boni, Ombretta Colli, Gilberto Oneto, Lella Costa, Conchita Sannino, Antonio D'Amato e un intervista a Claudio Bisio.
Mentre a pochi giorni dal voto l'Istat dipinge un paese più
povero, le parti politiche sembrano ormai affrontarsi per la battaglia
decisiva. E' quello per il sindaco di Milano lo scontro finale? E' qui
che si gioca il futuro governo di Berlusconi?
ani
Tra gli ospiti di Giovanni Floris il segretario del PD Pierluigi Bers, il ministro della Difesa Ignazio La Russa, l'economista Irene Tinagli, il direttore di Europa Stefano Menichini, il vicedirettore del Giornale Nicola Porro, il giornalista e scrittore Sergio Rizzo del Corriere della sera, il presidente della Ipsos Nando Paglioncelli..
In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza
Cosa accadrà dopo i ballottaggi? Ci sarà una crisi di Governo? Esploderà la
ribellione dei giovani senza futuro come in Spagna?
Ospiti di Michele Santoro:
il leader di Sinistra, Ecologia e Libertà Nichi Vendola, Maurizio Lupi del
Popolo della Libertà, Matteo Salvini della Lega Nord e Bruno Tabacci di Alleanza
per l’Italia
ANNO ZERO: E se domani (video puntata intera)-----------------------------------------------------------------------------
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Per il momento, senza bisogno di attese, sono state scritte due brutte
pagine: una da un primo ministro e proprietario di televisioni che si
arroga prerogative inaccessibili agli avversari politici; l’altra da un
giornalismo Tv che non tiene dritta la schiena ma si genuflette.
... è questo che gli italiani si aspettano da un presidente del Consiglio?...
Nel dibattito in
vista dei ballottaggi prevalgono arroganza e ridicolo. Ma con questi
atteggiamenti si negano decenni di storia civile di Milano, città socialmente
aperta e generosa.
Serve una metropoli capace di dare parola e dignità a chi è ai suoi margini.
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Vedendo Berlusconi
che batte sulla spalla di Obama al G8, ci è venuto in mente il Gassman del
“Sorpasso”, che propone uno dei suoi affarucci al Commendatore durante una cena
in balera.
“Abbiamo perso una battaglia, non la guerra”. “Abbiamo ancora un forte
arsenale”. E così via. No, non si sta parlano della guerra in Libia (quasi
dimenticata), sono purtroppo frasi della campagna elettorale a Milano. Ma
ciò che mi ha molto colpito e preoccupato, sono le parole di Formigoni, lunedì
scorso. Il Presidente della Lombardia si presenta in tv con il volto sorridente,
pacifico, sornione. E alla fine la bordata: ‘Bisogna dire alla gente che
Pisapia è quello che vuole le moschee’. Come una minaccia.
Il cardinale dal Vaticano parla della stagione del cambiamento che sta arrivando
per la città "Servono persone giuste e lungimiranti per dare spazio alla
rinascita anziché al tramonto"
UN FERMENTO che non si vedeva da anni. Appelli, volantinaggi, assemblee, giri
vorticosi di mail, polemiche che a volte prendono toni molto accesi, come
raramente è accaduto in passato. Il voto a Milano ha rimesso in moto la voglia
di contare in politica dei cattolici, un' area che in questi lunghi anni di
amministrazione di centrodestra ha covato un mal di pancia esploso in queste
ultime settimane, convincendo a prendere posizione anche chi era abituato ad
assistere senza intervenire al dibattito politico.
Quelli che, complice l'Imam Dionigi Tettamanzi, come La Padania definì
l'Arcivescovo uscente, vogliono far piangere con Pisapia sindaco la Madonnina,
alla vista di una landa cittadina lordata da migliaia di islamici e di Rom
brutti, sporchi e cattivi.
PeaceReporter ospita uno speciale sulle elezioni
comunali di Milano, secondo turno, realizzato dalla redazione di Magzine, quotidiano on
line dell'Università Cattolica, scuola di Giornalismo, sotto il coordinamento di
Matteo Scanni. Da sabato e fino a lunedì una pioggia di video, storie,
aggiornamenti e analisi sulla giornata elettorale, i dati del ballottaggio in
una occasione storica per il capoluogo lombardo.
Se il capo del governo italiano, che a differenza dei suoi colleghi di Russia,
Canada, Giappone e Francia, non è stato invitato a nessun incontro bilaterale
(uno di quei faccia a faccia in cui si possono anche dire cose riservate),
avesse avuto la possibilità di scambiare due parole con il Presidente degli
Stati Uniti che cosa gli avrebbe potuto chiedere?
Scrivo a voi, donne e uomini che credete in Cristo, abitanti nelle città di
Milano, di Napoli, di Cagliari e di tutti gli altri Comuni, piccoli e grandi,
chiamati alle urne per il ballottaggio delle amministrative del 29/30 maggio
2011. Scrivo a voi, preti, religiosi e religiose di professione che vivete nelle
città degli uomini e siete tesi con le vostre comunità alla «Teologia del Bene
Comune», cuore del vangelo incarnato nell’intimo della Storia e che noi
chiamiamo un po’ pomposamente «Dottrina Sociale della Chiesa».
Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella
carità e nella verità
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newsletter è settimanale;
2) Il
servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:
http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm
3) Il servizio omelia di P.
Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm
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