"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°21 del 2011

Aggiornamento della settimana

- dal 21 al 27 maggio 2011 -

 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 3 giugno 2011          


 
 


IL VANGELO DELLA DOMENICA 
LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo



OMELIA 

di P. Gregorio Battaglia 
  di P. Aurelio Antista
di P. Alberto Neglia


 

N. B. La Lectio e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili


Il 2 febbraio 2010

 é nato il Blog di Tempo Perso

PIETRE VIVE

che viene aggiornato quotidianamente
 e mette così a disposizione in modo facile e veloce
 una o più notizie

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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale


"QUELLI DELLA VIA"





 




NOTA

Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere
un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 






La Resurrezione apre orizzonti nuovi: l'annuncio che il Cristo Risorto non ci lascia soli ed è, malgrado le tante situazione difficili, sempre con noi in ogni momento, doni a tutti speranza e forza.

Buona Pasqua!
 


"QUARESIMA/PASQUA 2011"

Pagina speciale di TEMPO PERSO in continuo aggiornamento

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DIRITTI


     (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)

Morire di carcere in un Paese civile


Luigi Manconi e Valentina Calderone hanno scritto un libro importante, grave, che fa rabbrividire per quel che racconta, "Quando hanno aperto la cella. Stefano Cucchi e gli altri", con una prefazione di Gustavo Zagrebelsky. Chissà che venga letto da chi ha responsabilità nell’amministrazione della giustizia e ha conservato sentimenti di umanità e che serva a inquietare un’opinione pubblica distratta e dimentica...
È un libro prezioso che non vuole essere «un atto di accusa contro la polizia» e le forze dell’ordine, ma documentare con rigore comportamenti e modi di pensare che vanno cancellati, riformati, se l’Italia vuole veramente essere un Paese civile.
Quando hanno aperto la cella è ricco di fatti e di analisi. Gli autori scoprono tra l’altro il ruolo appassionato delle donne, madri, mogli, figlie, sorelle, l’anello forte, il loro non mollare nella ricerca della verità quando la sentono violata.

  Troppe tragedie senza una ragione

Le donne e gli uomini vittime di questa violenza di Stato, i fantasmi che popolano le 13 storie del lavoro di Manconi e Calderone, hanno dei nomi e cognomi, delle vite ancora giovani da vivere, fulminate all´improvviso da burocrazie della sicurezza e della contenzione ora ottuse ora crudeli. All´anagrafe sono cittadini uguali agli altri, ma di un´uguaglianza solo formale, perché con loro, cittadini di serie b (operai, falegnami, maestri elementari, fotografi, tossici, extracomunitari), privi di costosissimi principi del Foro al loro fianco nel momento del giudizio (almeno per quei pochi per cui un processo si è celebrato), nudi di fronte alla legge perché soggetti, loro sì, soltanto alla legge, la giustizia penale, le forze dell´ordine, la polizia penitenziaria, non mostrano né lentezza, né inefficienza. Sono spietate. Impermeabili all´ascolto, al buon senso, persino alle grida di dolore, al rantolo che annuncia la morte. In una cella di sicurezza di una caserma, sul letto di contenzione di un ospedale psichiatrico, in un pronto soccorso dopo un pestaggio.

  Quelle vite di serie B spezzate dal carcere


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Il 24-25-26 giugno nelle carceri italiane i detenuti daranno vita a una mobilitazione contro la tortura del carcere e nel carcere. All’esterno degli istituti di pena si mobiliteranno associazioni, partiti, sindacati, movimenti e organizzazioni della società civile.

  ASSOCIAZIONE LIBERARSI: Il carcere in Italia è un luogo di tortura




MEDIO ORIENTE

Potrebbe segnare il primo passo verso la fine dell’embargo alla Striscia di Gaza. Una svolta che, a quasi quattro anni dalla presa del potere a Gaza da parte di Hamas – e dal blocco imposto da Israele al milione e mezzo di abitanti – viene accolta con entusiasmo sia dalla popolazione civile che dalle associazioni che da anni protestano contro le misure di sicurezza adottate nei confronti dei palestinesi della Striscia.

  Michela Perathoner: L’Egitto riapre il valico di Rafah, ma continua l’embargo alla Striscia di Gaza

Nell'ambito della cooperazione militare con la Germania Tel Aviv perfeziona l'acquisto del sesto sottomarino tedesco in dieci anni

  Luca Galassi: Israele, le armi tedesche

Il regime di Damasco tiene il passo, ma la rabbia delle vittime aumenta

  Noemi Deledda: Siria, dov'è Assad?




SERBIA

Latitante da quindici anni, il boia di Srebrenica si faceva chiamare Milorad Komadic

  Gabriele Battaglia: Capolinea per Mladic

Arrestato, dopo quindici anni di latitanza, il boia di Srebrenica

  PEACEREPORTER: Dossier Ratko Mladic

L'arresto di Mladić apre una pagina nuova per la Serbia e per l'intera regione. Nel ventennale dell'inizio della dissoluzione della Jugoslavia, il segnale che la lunga transizione dell'ex Paese socialista è arrivata a termine. Dopo migliaia di vittime. Nostro commento

  Andrea Rossini: La nuova Serbia

È stato arrestato il generale serbo Ratko Mladic, accusato di molti massacri durante la guerra di Bosnia. Sarà trasferito all'Aja nelle prigioni del Tribunale penale internazionale

  Alberto Bobbio: Mladic, preso il boia dei Balcani



SPAGNA


Toma la calle, prendi la strada, occupala. Il ritorno delle istanze della democrazia partecipativa nell'evidenza della grande rete che ha unito decine di città di Spagna. Madrid, Puerta del Sol, il video reportage di Valeria Pugliese.

  Valeria Pugliese: Toma la calle (video)

Iniziano a smontare la piazza-accampamento, a Puerta del Sol. Il Movimento si scioglie? Per nulla, anzi. La strategia decisa è quella di trasferire la discussione a livello ancora più capillare, dentro i barrios, i quartieri

  Angelo Miotto: La democrazia del consenso del Movimento 15 M

  Il manifesto degli 'Indignati' spagnoli

  Le proposte degli 'Indignati' spagnoli


La protesta si è spostata nella vicina Ronda San Pere. Alle due del pomeriggio, i feriti sono saliti a 65. E i ragazzi gridano: "Torniamo alla piazza."

  Michele Primi: Barcellona: manganelli sul movimento 15 M (testo+video)

  Brutalità della polizia contro gli 'Indignati' (video)

  Brutalità della polizia contro gli 'Indignati'2 (video)

Dopo la repressione delle forze dell'ordine sui manifestanti in piazza Catalunya a Barcelona, PeaceReporter ha intervistato Pere Duran Nadal, uno dei portavoce degli indignados

  Antonio Marafioti: ''Mai vista tanta bestialità''






I NOSTRI TEMPI /

  Interventi ed opinioni




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L'indignazione non ha età - l'invito di Stéphane Hessel: prima "Indignatevi!" e poi “Impegnatevi” e i giovani rispondono?


Prima di invadere le piazze della Spagna l’indignazione spopolava nelle librerie di Francia. Indignez-vous! , un libriccino di 22 pagine (in pratica, un lungo articolo) si è diffuso tra milioni di francesi alla velocità di un virus. In Italia e in altri Paesi ha già scalato le classifiche fino a influenzare anche sul piano pratico gli Indignados di questo "maggio spagnolo". L’autore è un diplomatico dall’età venerabile e dallo spirito giovanile, Stéphane Hessel, che abbiamo incontrato in una libreria milanese, nel corso di una sua trionfale settimana in Italia. La sua stessa biografia è un programma politico e un inno alla libertà.

  Hessel: l'indignazione non ha età

L’incontro di Lettera43.it con l’autore di "Indignatevi!".

  La versione di Hessel

A colloquio con il 94enne autore del pamphlet che dopo la Francia sta conquistando l’Italia, a Torino per Biennale Democrazia

  Stéphane Hessel: indignarsi non basta adesso impegnatevi

(Da poco è stato pubblicato in Francia, ed in Italia il 19 Maggio, èdito da Salani, “Impegnatevi”, un nuovo libricino in cui l’anziano scrittore non discostandosi dai temi che hanno contraddistinto la sua prima opera esorta i giovani francesi, e non solo francesi, a ribellarsi a questa società che tende ad isolarli sempre di più, una società che offre scarsissime opportunità di lavoro e spiragli per il futuro.)


Sono soprattutto giovani. Hanno invaso le piazze di Madrid per chiedere maggiore rappresentanza e più lavoro. Contageranno il resto d'Europa?

  La Spagna cambia con gli Indignados

Da Madrid a Barcellona va in scena la rivolta generazionale. Giovani precari, disoccupati, studenti, ma anche pensionati hanno organizzato mobilitazioni in decine di città in vista delle amministrative del 22 maggio: "Non diamo indicazione né di voto né di astensione. E questo fa paura, siamo una rivoluzione etica"

  “Yes we camp”, in Spagna arriva il movimento 15-M


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Il movimento ha già rivoluzionato la scena politica in Spagna e può allargarsi anche ad altri Paesi europei. Ecco che cosa chiede per lavoro, ambiente e sicurezza

  Il manifesto degli Indignados (video)

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Può un padre dimenticare un figlio?


Dimenticare. Nessuno può pensare che questo padre abbia dimenticato la figlia. E infatti nessuno lo pensa, tutti noi accorriamo attorno al buco nero che si è aperto nella sua mente e assistiamo ammutoliti al suo dolore. Stiamo immobili e in silenzio davanti alla voragine che si è spalancata nella mente di quest' uomo temendo che anche la più innocua delle parole possa torturare la sua condizione di sovresposto, di senza pelle.

  Quel buco nero che si apre nella mente

Distrazione significa, letteralmente, essere trascinati via da ciò che in quel momento dovrebbe occuparti la mente più di ogni altra cosa. Chissà da che cosa è stata trascinata via la mente del papà della piccola Elena, la mattina di mercoledì, alle 8.30, quando ha chiuso la portiera della sua auto per andare a lavorare come tutti i giorni. Producendo una voragine, un buio, un vuoto, proprio là dove invece dovevano esserci presenza, protezione e cura

 
Vuoto e Pietà il Coraggio di una Donna

Psicopatologia della vita quotidiana, una delle opere più famose di Sigmund Freud fu pubblicata nel 1901. Parlando di lapsus e di amnesie, di sogni e di atti mancati, il padre della psicoanalisi e della moderna psicoterapia metteva in evidenza il modo in cui l'inconscio e le sue follie irrompono normalmente nella vita della persona normale. Condizionandoci e riportandoci di continuo all'imperfezione del nostro funzionamento mentale, al dubbio di cui non dovremmo mai liberarci sulla nostra capacità di essere davvero padroni, in ogni momento, del nostro pensiero e delle nostre azioni. La consapevolezza di questa imperfezione dovrebbe essere (e spesso è) un segno importante del nostro livello di maturità personale. Lo dimostra, meglio di qualsiasi altro esempio, il modo appassionato, fermo, pieno di dolore e di pietà in cui la madre della bambina morta tragicamente a Teramo difende oggi il suo compagno. Parlandone come di un padre straordinario. Riuscendo a restargli vicina anche dall'interno di uno strazio come quello da cui è palesemente travolta. Usando la dolcezza della comprensione invece della lama fredda del giudizio nel momento in cui quelli che vengono colpiti così duramente sono i suoi affetti più cari. La sua stessa vita. Vale la pena di riflettere davvero molto seriamente su questa straordinaria lezione di stile.

 
Quell'isola di follia in agguato e dentro ognuno di noi Ci si può scordare di un figlio? La madre di Elena difende suo marito nonostante la tragedia. Ed è una lezione straordinaria

  Le psicologhe che lo assistono: all´inizio non riusciva neanche a piangere, poi ha iniziato a ricordare Per papà Lucio un doppio rimorso "A metà mattina tornai in macchina e non vidi che lei era ancora lì" "Dovevo prendere un documento, ho sentito un gemito ma pensavo fosse uno dei nostri cani"

  Video «Parla la mamma di Elena»

Elena non c’è più, ma grazie a lei, Tommaso, un bambino ligure di nove mesi che aveva poche ore di vita, ha un fegato nuovo e un futuro davanti a sè. Una bambina di due anni, in attesa di trapianto, vivrà con il cuore di Elena. Un terzo piccolo paziente riceverà i reni.

 
Elena ha dato la vita a tre bambini

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... A Lucio non serve certo un processo per capire la sua colpa. Nessuna sentenza lo farà mai sentire innocente e nessuna pena sarà paragonabile al dolore per la perdita di Elena. Lucio non avrà un’altra possibilità con sua figlia per non sbagliare. A Lucio va il mio abbraccio, per quanto poco conti. Mai, neanche per un istante, potrei dire con certezza che una fatalità del genere di certo non mi capiterà. Le parole e le azioni possono poco, ma se tutti insieme proviamo a spingere con Lucio quel masso, può essere che un giorno sulla pietra, spuntino un paio d’ali.

  Barbara Tamborini: La morte di Elena

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1510 morti nel Mediterraneo in cinque mesi


" Sono vent’anni che il Canale di Sicilia è attraversato dalle barche di chi viaggia senza passaporto verso la riva nord del Mediterraneo. Eppure una cosa così si era mai vista. Dall’inizio dell’anno è una strage senza precedenti. Sono già almeno 1.408 i nomi che mancano all’appello. Uomini, donne e bambini annegati al largo di Lampedusa. In soli cinque mesi.  ...."

  1510 morti nel Mediterraneo in cinque mesi di Gabriele Del Grande

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Ancora immagini di salvataggi di immigrati in mare. La Guardia di Finanza ha diffuso il video dell'ennesimo intervento in favore di un barcone proveniente dalle coste africane con a bordo molti bambini piccoli.

  GUARDIA DI FINANZA: Lampedusa, la Gdf salva in mare immigrati (video)


Il consiglio comunale di Brescia, destra e sinistra insieme, chiede al Governo di chiarire la situazione degli immigrati che protestano per avere il permesso di soggiorno.

  Annachiara Valli: Da Brescia un richiamo al Governo

 Annachiara Valli: Il comunicato del Consiglio provinciale delle Acli di Brescia

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DISARMO

Dopo che 3 dicembre 2008 l’Italia ha firmato la Convenzione di Oslo che mette al bando le bombe cluster finalmente il 18 maggio scorso, con 522 voti favorevoli su 526 (4 astenuti), si è concluso alla Camera l’iter parlamentare per sua la ratifica.

  Giorgio Beretta: Bombe cluster: dopo la ratifica del Trattato, l’Italia deve bandirne il finanziamento


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Giornata Mondiale della Diversità Biologica


Ricorre oggi in tutto il mondo la giornata dedicata alla biodiversità, l’International Day for Biological Diversity (IDB). Il 22 maggio è infatti la data scelta dalle Nazioni Unite per celebrare la diversità biologica, patrimonio naturale e vitale inestimabile, minacciato dalla costante perdita di ricchezza conseguente al degrado ambientale, all’eccessivo sfruttamento delle risorse ed ai cambiamenti climatici che mettono a rischio gran parte delle specie viventi, tra fauna e flora.

   Giornata internazionale della biodiversità, si celebra il 22 maggio in tutto il mondo la diversità biologica

Il 22 maggio, come ogni anno fin dal 2002, la comunità internazionale celebra la Giornata Mondiale sulla Diversità Biologica, voluta dalle Nazioni Unite per sensibilizzare il grande pubblico sulle questioni legate alla biodiversità. Il tema di questa edizione sarà la lotta alle specie aliene invasive (Invasive Alien Species - IAS), identificate come una fra le più gravi minacce alla biodiversità ma soprattutto al benessere del pianeta e quindi della società umana.

   Giornata Mondiale sulla Diversità Biologica

La parola “biodiversità” è oggi molto usata. Sempre più frequentemente i media riportano frasi allarmanti sul tema della biodiversità e della sua progressiva perdita. Ma di cosa parliamo quando ci riferiamo alla biodiversità?

   Giornata internazionale della diversità biologica.

La saggia Bagheera, l’amico Baloo, l’astuto Kaa e la feroce Shere Khan... Questa è solo una parte della “biodiversità animata" che Walt Disney e i suoi fumetti hanno regalato e continuano a regalare a tutti noi. Ma oggi nella Giornata internazionale della diversità biologica e nell’Anno internazionale delle foreste scopriamo che “La Disney stampa libri per bambini con la carta fabbricata distruggendo le ultime foreste pluviali dell'Indonesia”, ha spiegato Robin Averbeck del Rainforest Action Network (RAN). “È ora che la Disney si adegui alle altre imprese e adotti una politica di acquisti che non la renda complice della deforestazione

   Nella giornata della biodiverità il pericolo è Il libro della giungla?

Il documento (2002) del PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E DELLA PACE:

  GIORNATA MONDIALE DELLA DIVERSITÀ BIOLOGICA Sviluppare una rinnovata consapevolezza del ruolo speciale dell'umanità nei confronti dell'ambiente

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La campagna della società civile Sulla fame non si specula ha raggiunto il suo primo obiettivo. Dopo Giuliano Pisapia, ieri sera anche Letizia Moratti ha aderito all’appello e dichiarato che sottoscriverà il Codice di Condotta che impegna il Comune di Milano a non investire in fondi speculativi legati al cibo. Il dato importante è che il prossimo sindaco di Milano - chiunque sarà - ha preso l'impegno che la nostra campagna aveva chiesto.

  SULLA FAME NON SI SPECULA: Milano non speculerà sul cibo

Il nostro Paese è responsabile di oltre il 40 per cento del "buco" negli aiuti pubblici allo sviluppo. In totale le promesse finanziarie tradite ammontano a 19 miliardi di euro.

  Luciano Scalettari: G8, l'Italia maglia nera



LOTTA ALLE MAFIE




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Ricordando Giovanni Falcone


"Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini", a citare la celebre frase di John Fitzerald Kennedy fu a suo tempo Giovanni Falcone, un uomo che ha speso tutta la sua vita nella lotta alla mafia. Oggi ricorre il diciannovesimo anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita  oltre al magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo "colpevoli" di essere uomini dello Stato che combattevano la criminalità organizzata.

Numerose sono le manifestazioni che si svolgeranno in tutt'Italia per ricordarlo, noi vogliamo farlo citando alcune delle frasi da lui pronunciate:
  • L'importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Altrimenti non è più coraggio, è incoscienza! Giovanni Falcone
  • Perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell'esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell'amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il suo dovere.
  • La lotta alla mafia non può fermarsi a una sola stanza, la lotta alla mafia deve coinvolgere l’intero palazzo. All’opera del muratore deve affiancarsi quella dell’ingegnere. Se pulisci una stanza non puoi ignorare che altre stanze possono essere sporche, che magari l’ascensore non funziona, che non ci sono le scale... Io vado a Roma per contribuire a costruire il palazzo.
  • Un'affermazione del genere mi costa molto, ma se le istituzioni continuano nella loro politica di miopia nei confronti della mafia, temo che la loro assoluta mancanza di prestigio nelle terre in cui prospera la criminalità organizzata non farà che favorire sempre di più Cosa Nostra.
  • Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande. Si muore spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze, perché si è privi di sostegno. In Sicilia la mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere
  • Bisogna però rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e grave, e che va combattuto non pretendendo l'eroismo di inermi cittadini, ma coinvolgendo nella lotta le forze migliori delle istituzioni
  • La mafia, lo ripeto ancora una volta, non è un cancro proliferato per caso su un tessuto sano. Vive in perfetta simbiosi con la miriade di protettori, complici, informatori, debitori di ogni tipo, grandi e piccoli maestri cantori, gente intimidita o ricattata che appartiene a tutti gli strati della società. Questo è il terreno di coltura di Cosa Nostra con tutto quello che comporta di implicazioni dirette o indirette, consapevoli o no, volontarie o obbligate, che spesso godono del consenso della popolazione 
  • Un uomo coraggioso muore una sola volta... un codardo cento volte al giorno.
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Sono passati 19 anni esatti dall’eccidio di Capaci nel quale persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta. L’Italia non è più quella di allora, tutto è cambiato. Gli impresari dell’epoca oggi fanno i politici e la politica tutta è ridotta a triste cabaret.

  Francesco Maria Toscano: Falcone, 19 anni senza verità e senza giustizia

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Un nuovo disco e un concerto per sostenere l'attività dell'Associazione fondata da don Luigi Ciotti. È l'ultima, generosa, fatica del compositore e chitarrista Maurizio Colonna.

  Giorgio Vitali: Nei segreti della musica che "Libera"




SCUOLA


   (SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"


A Bologna sciopero della fame di genitori e insegnanti. Tutti insieme - elementari, medie e superiori - per difendere la scuola pubblica dai tagli. Dal 19 maggio la protesta davanti al provveditorato, giorno e notte Servizio di Rita Cavallo

  TG3 Sciopero della fame per genitori ed insegnanti (video)

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Sembrerebbe - quello recentemente presentato da due senatori - un Disegno di Legge volto ad aiutare le scuole nel migliorare la propria offerta formativa, in particolare per gli alunni con disabilità, e invece non si tratta affatto di garantire risorse e servizi in più, ma è praticamente come dire: «Siccome devo risparmiare, comprati i servizi che non riesco a garantirti!», ovvero «non ti garantisco più un servizio essenziale al diritto allo studio». Con una mano, dunque, si tagliano pesantemente i fondi alla scuola pubblica, con l'altra si offrono soluzioni che aprono la strada alla privatizzazione. E questo - oltre a creare ulteriori disuguaglianze proprio tra gli alunni con disabilità - è un grave rischio per l'intera scuola pubblica italiana

  SUPERANDO: Quel Disegno di Legge è un rischio per l'intera scuola italiana

Scontro sul disegno di legge: pagheranno le famiglie. I senatori che hanno presentato la proposta: così taglieremo le spese. Insorgono gli insegnanti: servizio già carente

  Salvo Intravaia: Blitz Pdl: "Diamo ai privati il sostegno ai disabili"

La disabilità, se privatizzata, può essere un grande affare. Immaginate le grandi centrali del privato sociale (lo dico? Lo dico: alla Comunione e liberazione, per intendersi) che prendono in appalto in questa o in quella scuola, in questo o in quel quartiere, in questa o in quella regione, il servizio del sostegno.

  Carlo Chianura: Il grande affare

I circuiti del sistema formativo nazionale sotto la lente del Rapporto annuale dell'Istat. Scuole e università non brillano e la crisi si fa sentire anche sull'esercizio del diritto allo studio. Proprio nella scuola, gli abbandoni prematuri continuano a essere una spina nel fianco del sistema scolastico. Nel 2010, dice l'Istat, "la percentuale di chi ha lasciato gli studi senza conseguire un diploma di scuola superiore si è attestata al 18,8%, ben lontano dalla soglia del 10% indicata nella Strategia Europa 2020, e a fronte di una media europea del 14,4%...

  CONQUISTE DEL LAVORO: FORMAZIONE. Allarme scuola e università


 Speciale Scuola di Tempo Perso

       a cura di Mimì Caruso



FEDE E
SPIRITUALITA'



“LA LOTTA SPIRITUALE” - HOREB N. 58 – 1/2011

TRACCE DI SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI

Ci racconta S. Atanasio che dopo i primi passi nella vita spirituale, Antonio, padre dei monaci del deserto, è sconvolto da una tempesta di pensieri. È il «diavolo, nemico di ogni bene e invidioso», che non sopporta che un giovane si decida a vivere sedotto dallo sguardo di Dio e dal suo abbraccio e lo sollecita in tanti modi perché torni a vivere secondo le abitudini più normali: «Dapprima cercò di allontanarlo dalla vita ascetica, ispirandogli il ricordo delle sue proprietà, la cura per la sorella, l’affetto per i congiunti, l’amore per il danaro e la famiglia [...]. Insomma, gli suscitò nella mente una tempesta di pensieri per distrarlo dalla via del bene sulla quale si era incamminato». In altri termini, sottolinea il primo biografo di Antonio, l'esperienza cristiana, pur avendo origine nel dono di Dio, coinvolge, poi, la nostra responsabilità ad accogliere il dono e a consentirgli di maturare ed esprimersi nel nostro vissuto.
L’esistenza nuova, quindi, non va da sé, c’è un “io” che sotto vari pretesti vuole riprendersi i suoi spazi e vuole organizzare la vita secondo una sua logica di banalità, di indifferenza o di potere, per cui, nel momento in cui ci si decide per Dio inizia la lotta. Paolo lo aveva già evidenziato: «Non quello che voglio io faccio, ma quello che detesto» (Rm 7,15)...

Questo l'incipit dell'Editoriale di Horeb, Quaderni di riflessione e formazione per quanti desiderano coltivare una spiritualità che assuma e valorizzi il quotidiano.

  Editoriale (Pdf)

  Sommario (Pdf)


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 RAI RADIOTRE - "UOMINI E PROFETI" - "LEGGERE LA BIBBIA":

Abbiamo lasciato Salomone, che, dopo un esordio di saggezza e magnificenza, si inabissa nelle sue colpe, conducendo così la monarchia faticosamente conquistata alla rovina. Il regno, alla sua morte, si divide in due: regno del nord, Israele, che nominerà re Roboamo, figlio di Salomone; e regno del sud, Giuda, che avrà come re Geroboamo. Segue il racconto della successione dei re dei due regni, finché si giunge ad Achab, che incrocerà la sua vicenda con quella del profeta Elia.
Abbiamo già incontrato vari veggenti e profeti nel corso di queste nostre letture bibliche – uno degli ultimi Natan, che svela a David il suo peccato – e altri ne incontreremo, soprattutto quando leggeremo i cosiddetti “profeti posteriori” (Isaia, Geremia, Ezechiele…): veri e propri testi di teologia, oltre che di grande poesia. Ma già con il profeta Elia incontriamo un nuovo tipo di profezia: con una teologia elaborata, con una altissima densità simbolica, e con problematiche di sottile modernità.
Alla figura di Elia ci introduce Giorgio Tourn, pastore della chiesa valdese, che unisce la passione per la Bibbia all’amore per la storia.



Primo Libro dei Re cap. 12-18
Elia, un uomo di Tisbi
con
Giorgio Tourn
Domenica 22 maggio 2011


     Ascolta la puntata (audio)


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 RAI RADIOTRE - "UOMINI E PROFETI" - "FEDI E MONDO":

Un luogo aspro e tenace, scavato nella pietra, disegnato dal vento e dalla luce: un antico monastero in Siria, a 80 chilometri a nord di Damasco, il Monastero di san Mosè l’abissino, risalente  al VI secolo, ha ripreso vita da poco meno di una trentina d’anni, grazie a Paolo Dall’Oglio, che vi ha fondato una comunità monastica. Con quali prospettive? Con quali speranze? Superando quali difficoltà? Paolo Dall’Oglio racconta la sua storia di gesuita, diventato poi monaco,  proprio perché convinto che è nell’incontro con l’altro che il cristiano mette alla prova se stesso, e profondamente persuaso che il mondo musulmano ha un compito da portare avanti per tutta l’umanità: quello di mostrare la fratellanza di tutti gli esseri umani. A dispetto dei fondamentalismi, a dispetto delle chiusure, a dispetto delle reciproche diffidenze e ostilità. E questo, anche nella Siria che vive lo spettro della guerra civile.
Con Roberto Tottoli parleremo poi di un trattato di diritto islamico dell’VIII secolo, per chiederci quale potrebbe essere il possibile utilizzo di una antica legislazione nelle forme moderne della democrazia islamica.


Deir Mar Musa: un monastero nel deserto
con  Paolo Dall’Oglio
Legge islamica: la radice nella modernità
con Roberto Tottoli
Sabato 21 maggio 2011


     Ascolta la puntata (audio)


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La Bibbia in un frammento

Benedetto l’uomo che confida nel Signore: è come un albero piantato lungo un ruscello, verso la corrente stende le sue radici..., le sue foglie rimangono verdi..., non cessa di produrre frutti. (Geremia 17,7-8)

  Gianfranco Ravasi:  L'albero e il ruscello


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  (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)

"La fine del mondo" di Alberto Maggi


 "Che ci sia la fine del mondo, per molti è indiscutibile, perché l’ha dichiarato più volte Gesù; si tratta solo di sapere quando avverrà. È dall’anno Mille in poi che puntualmente giungono predizioni certissime su questa fine, di volta in volta rimandata a causa di un ripensamento del Padreterno, o per merito delle preghiere, delle penitenze e dei digiuni dei suoi figli migliori.
Attualmente la fine è stata fissata, salvo proroghe o ripensamenti del Signore, per il 21 dicembre 2012. Ne fanno fede calendari maya, profezie, visioni certe e affidabili. Disastri naturali, quali sconvolgenti terremoti e spaventosi tsunami, sono solo un piccolo anticipo di quel che accadrà con l’imminente fine del mondo. 
Se è così, conviene prepararsi in tempo all’avvenimento ...."

  l'articolo pubblicato su "Nigrizia" - Maggio 2011:"La fine del mondo" di Alberto Maggi

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"Osea: missione come compassione" di Flavio Dalla Vecchia


Nella teologia e nella pietà cristiane, l'appellativo di Dio come Padre è centrale. Sorprende che ricorra con sconcertante sobrietà nell'AT, benché tale designazione di Dio non sia marginale in relazione al popolo d'Israele e assuma progressivamente un ruolo fondamentale. Abitualmente questa metafora è usata in riferimento alla missione di Dio nei confronti di Israele. Inoltre, per esprimere la consapevolezza del popolo di appartenere e di essere dipendente da questo Dio: la metafora veicola perciò una peculiare intimità che caratterizza la vita d'Israele con il Signore. 

Leggi tutto l'articolo pubblicato "Missione Oggi" - Maggio 2011:

  "Osea: missione come compassione"

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"Ripartire dai poveri nella Polis e nella Chiesa" intervento di don Virginio Colmegna


Intervento di don Virginio Colmegna, Presidente della Casa della Carità, sul tema "Ripartire dai poveri nella Polis e nella Chiesa" del 7 maggio 2011 nell'ambito del convegno nazionale 2011 "Guai a voi poveri! Chi salverà il mondo?” della rivista "Missione Oggi".

  GUARDA IL VIDEO

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Don Milani il Vangelo secondo Socrate


Anti-idolatrico e anti-ideologico, il priore di Barbiana vedeva se stesso come il maestro che deve risvegliare la libertà e lo spirito critico dei futuri cittadini

Il testo di cui pubblichiamo in questa pagina un brano è tratto dalla premessa a un volume, in uscita per Chiarelettere con il titolo A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca, in cui sono raccolti alcuni scritti di don Lorenzo Milani, il priore di Barbiana, relativi alla vicenda che nel 1965 lo coinvolse in un processo per apologia di reato, per avere difeso l’obiezione di coscienza alla leva militare. Don Milani (Firenze 1923-1967) è stato un prete scomodo per la Chiesa, che nel 1954 lo esiliò in una minuscola comunità sopra Firenze: Sant’Andrea a Barbiana. Di qui, con i suoi ragazzi avviò una straordinaria avventura umana e spirituale, culminata nel maggio del 1967 con la pubblicazione di Lettera a una professoressa.

  Don Milani il Vangelo secondo Socrate di Roberta De Monticelli

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“L’eros, l’agape e l’uomo a una dimensione” di Angelo Scola

Ogni autentica esperienza dell’amore si fonda su un’evidenza elementare: la persona, in quanto tale, è corpore et anima unus, come insegna Gaudium et spes (n. 14). L’amore e l’amare sono di tutto l’uomo e non sopportano alcun dualismo né alcuna separazione. Ogni divisione inflitta agli amanti nell’esperienza concreta del loro amore ha l’amaro sapore della violenza.
Oggi, in Occidente, una tra le più diffuse radici del dualismo antropologico è una sorta di «spiritualismo disincarnato». L’uomo, contro ogni immediata evidenza, non viene più considerato come unità duale di anima e di corpo, ma viene ridotto ad un’unica dimensione. A parole si esalta lo spirito, ma poi ci si concentra quasi esclusivamente sul corpo riduttivamente considerato, come con sempre maggior successo sostengono alcune correnti della neuroetica. Nulla di più lontano dalla equilibrata visione cristiana della persona. Per essa l’autoevidenza del corpo veicola la dimensione spirituale dell’io. La visione cristiana, infatti, parla del corpo come sacramento di tutta la persona.

  “L’eros, l’agape e l’uomo a una dimensione” di Angelo Scola

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È per tale motivo che consigliamo questo ritratto "visivo" della vita di don Lorenzo Milani, un sacerdote che aveva confessato: «Dove è scritto che il prete debba farsi voler bene? A Gesù o non è riuscito o non è importato». È per questo che, se l'ultima foto è quella della sua tomba, vale ciò che di lui scriveva Enzo Biagi: «È sepolto nel cimitero di Barbiana, sperduto e vuoto paese abitato dagli spiriti. Ma don Lorenzo parla ancora».

  Gianfranco Ravasi:   Album privato di una fede pubblica

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La morte cruenta di questi monaci, che ha riportato all'attenzione dei cristiani d'occidente la possibilità del martirio presente in ogni vita veramente cristiana, ha trasmesso a ogni uomo capace di ascolto la convinzione che solo chi ha una ragione per cui è disposto a morire ha veramente una ragione per cui vale la pena di vivere.

  21 maggio I 7 monaci trappisti dell'Atlas (+1996), martiri

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CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni

  (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


«Expo e Chiesa: un dialogo aperto verso il 2015»


Il tema della Esposizione Universale di Milano 2015 è Nutrire il Pianeta. Energia per la vita, argomento di profonda attualità per il futuro delle prossime generazioni. In vista dell’importante avvenimento è stata promossa da Expo Milano 2015 una serie di quattro incontri dedicati nel loro complesso a “Expo e Chiesa: un dialogo aperto verso il 2015”.

  Fondazione Giorgio Cini e Expo 2015 "Abitare il mondo domani. Quale identità sociale?"

  Programma

Si è tenuto mercoledì 18 maggio, alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia (Isola di San Giorgio Maggiore), il quarto e conclusivo incontro di un ciclo dedicato a «Expo e Chiesa: un dialogo aperto verso il 2015», promosso da Expo Milano 2015, sul tema “Abitare il mondo domani. Quale identità sociale?” . Qui di seguito il testo integrale dell’intervento pronunciato dal Patriarca

  “Abitare il mondo domani. Quale identità sociale?”

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"All'attacco nel nome di Dio" di Enzo Bianchi


Non facile il compito che si è dato Franco Cardini nel suo recente Cristiani perseguitati e persecutori: affrontare il tema del rapporto tra cristianesimo e violenza subita e inflitta non attraverso una «conta» delle vittime di persecuzioni religiose nei duemila anni di cristianesimo, né con una contrapposizione del numero di uccisi o dell'efferatezza dei crimini compiuti da parte di opposti schieramenti, ma piuttosto attraverso una ben più approfondita disamina di un nodo e un'epoca cruciali: come e perché tra il I e il VI secolo d.C. i cristiani da perseguitati diventano anche persecutori. Un lavoro accurato da storico onesto e documentato, quale è Cardini, svolto «non al fine di giudicare e tanto meno di condannare, ma, semplicemente, per comprendere».
Lo spunto è fornito dall'amara realtà che si è venuta affermando in questi ultimi trent'anni: la rinascita di «appelli a guerre sante», l'apparire di «nuovi carnefici e nuove vittime tali anche e magari soprattutto nel nome di Dio».

  All'attacco nel nome di Dio di Enzo Bianchi

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Fincantieri, la collera dei poveri e mons. Giancarlo Maria Bregantini



Rabbia giustificata, è la disperazione dei poveri, dice mons. Bregantini. Le fabbriche non sono solo dei padroni. I vescovi liguri: sacrifici condivisi da tutti.

  Fincantieri, i vescovi con gli operai

Sul piano di ridimensionamento di Fincantieri e sulle conseguenze non solo economiche e sociali, si sofferma al microfono di Federico Piana l’arcivescovo di Campobasso – Boiano, mons. Giancarlo Maria Bregantini, presidente della Commissione episcopale della Cei per i problemi sociali e il lavoro.

  Ascolta l'intervista a Radio Vaticana 

Monsignor Bregantini esprime il "rammarico" della Cei per la decisione di licenziare un gran numero di lavoratori. "Quanto sta avvenendo è come la mano di Dio che ci avverte". Ma "le violenze non sono mai giustificate". La replica dell'azienda: "Cerchiamo soluzioni condivise, ogni decisione sarà presa dopo la trattativa con i sindacati".

  La preoccupazione dei vescovi "Esplode la rabbia dei poveri"

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Comunicato di NOI SIAMO CHIESA

  Comunicato stampa su assemblea CEI di lunedì prossimo (pdf)

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Severa denuncia del presidente nella sua prolusione alla 63esima Assemblea Generale dell'Episcopato Italiano.  "Dibattito ridotto a litigio perenne, la gente si sta disamorando". "Serve nuova generazione di politici cattolici". Allarme disoccupazione giovanile, critiche sulle politiche per l'immigrazione. E sulla pedofilia: "Infame emergenza non ancora superata"

  REPUBBLICA: Cei, l'affondo di Bagnasco "Politica noiosa e rissosa"

"Non finiremo mai di ribadire che l'unità nazionale è un valore imprescindibile, e una conquista irrinunciabile. Tutto il resto, le varie proposte, anche il federalismo solidale, deve essere al servizio di questa unità di popolo e nazione". Lo ha detto il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, illustrando i lavori della 63/ma Assemblea nazionale dei vescovi conclusasi oggi a Roma.

  AVVENIRE: Bagnasco: unità d'Italia «valore imprescindibile»

  CEI: Comunicato finale (pdf)

Il giornale La Padania è uno di quelli che non rinunciano alla sciabola e ai punti esclamativi, lo sappiamo bene. Ieri – in questo tempo elettorale –  ha invece scelto il fioretto e il punto interrogativo addirittura per chiedersi di quale «Conferenza episcopale» si stia parlando e, magari, straparlando. La firma del professor Reguzzoni, del resto, offre garanzia almeno contro frettolosità e superficialità polemiche.

  Marco Tarquinio: Quell’interrogativo «padano» e il buon pane che non si fa a fette


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Chiesa e pedofilia

... i principi da seguire sono chiari: ascolto e accoglienza di vittime e familiari, programmi di prevenzione, educazione dei seminaristi e «formazione permanente» del clero, trasparenza e «cooperazione con le autorità civili» perché «l'abuso di minori non è solo un delitto canonico ma anche un crimine»...

  Gian Guido Vecchi: «Sportelli» antipedofilia aperti in tutte le diocesi


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POLITICA


L'INFEDELE
Ora che il popolo le ha giocato un brutto scherzo, la destra prova a spaventarlo: volete Milano zingaropoli? Volete l'invasione musulmana? Volete per Napoli un sindaco-sceriffo?
La paura e la speranza sono i sentimenti di una primavera italiana che sta terremotando la politica.
Brlusconi ha fatto il suo tempo? Ma esiste davvero un'alternativa?
L'Infedele e il cambio di stagione con Gad Lerner Piero Bassetti, Davide Boni, Ombretta Colli, Gilberto Oneto, Lella Costa, Conchita Sannino, Antonio D'Amato e un intervista a Claudio Bisio.

  L'INFEDELE: Pauropoli: Ci prendono per scemi? (video)


Mentre a pochi giorni dal voto l'Istat dipinge un paese più povero, le parti politiche sembrano ormai affrontarsi per la battaglia decisiva. E' quello per il sindaco di Milano lo scontro finale? E' qui che si gioca il futuro governo di Berlusconi?
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Tra gli ospiti di Giovanni Floris il segretario del PD Pierluigi Bers, il ministro della Difesa Ignazio La Russa, l'economista Irene Tinagli, il direttore di Europa Stefano Menichini, il vicedirettore del Giornale Nicola Porro, il giornalista e scrittore Sergio Rizzo del Corriere della sera, il presidente della Ipsos Nando Paglioncelli..

In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza

  BALLARO': Le forti tensioni politiche (video)

Cosa accadrà dopo i ballottaggi? Ci sarà una crisi di Governo? Esploderà la ribellione dei giovani senza futuro come in Spagna?
Ospiti di Michele Santoro: il leader di Sinistra, Ecologia e Libertà Nichi Vendola, Maurizio Lupi del Popolo della Libertà, Matteo Salvini della Lega Nord e Bruno Tabacci di Alleanza per l’Italia

  ANNO ZERO: E se domani (video puntata intera)

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  ANNO ZERO: E SE DOMANI - COPERTINA  (video)

Per il momento, senza bisogno di attese, sono state scritte due brutte pagine: una da un primo ministro e proprietario di televisioni che si arroga prerogative inaccessibili agli avversari politici; l’altra da un giornalismo Tv che non tiene dritta la schiena ma si genuflette.

  L'arroganza a reti unificate

... è questo che gli italiani si aspettano da un presidente del Consiglio?...

  Legittimi dubbi

Nel dibattito in vista dei ballottaggi prevalgono arroganza e ridicolo. Ma con questi atteggiamenti si negano decenni di storia civile di Milano, città socialmente aperta e generosa.

  Se l'arroganza umilia la politica

Serve una metropoli capace di dare parola e dignità a chi è ai suoi margini.

  «Zingaropoli islamica»: le parole in libertà e la parola necessaria

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Vedendo Berlusconi che batte sulla spalla di Obama al G8, ci è venuto in mente il Gassman del “Sorpasso”, che propone uno dei suoi affarucci al Commendatore durante una cena in balera.

  Giorgio Vecchiato: Ma dov'è finito lo stile della politica?

“Abbiamo perso una battaglia, non la guerra”. “Abbiamo ancora un forte arsenale”. E così via. No, non si sta parlano della guerra in Libia (quasi dimenticata), sono purtroppo frasi della campagna elettorale a Milano. Ma ciò che mi ha molto colpito e preoccupato, sono le parole di Formigoni, lunedì scorso. Il Presidente della Lombardia si presenta in tv con il volto sorridente, pacifico, sornione. E alla fine la bordata: ‘Bisogna dire alla gente che Pisapia è quello che vuole le moschee’. Come una minaccia.

  Renato Sacco: Le armi delle moschee


«Non è il momento di stare zitti: bisogna fermare questo imbarbarimento livoroso e al limite del razzismo. Per questo ho reso pubblico il mio voto a Milano». Parla don Virginio Colmegna, già numero uno della Caritas ambrosiana e da sempre impegnato nel sociale

  Mauro Munafò: 'Io, prete, non posso più tacere'

Il cardinale dal Vaticano parla della stagione del cambiamento che sta arrivando per la città "Servono persone giuste e lungimiranti per dare spazio alla rinascita anziché al tramonto"

  Zita Dazzi: Tettamanzi: "Forti e saggi per la primavera di Milano"

UN FERMENTO che non si vedeva da anni. Appelli, volantinaggi, assemblee, giri vorticosi di mail, polemiche che a volte prendono toni molto accesi, come raramente è accaduto in passato. Il voto a Milano ha rimesso in moto la voglia di contare in politica dei cattolici, un' area che in questi lunghi anni di amministrazione di centrodestra ha covato un mal di pancia esploso in queste ultime settimane, convincendo a prendere posizione anche chi era abituato ad assistere senza intervenire al dibattito politico.

  Zita Dazzi: Appelli e volantini, il ritorno dei cattolici

Quelli che, complice l'Imam Dionigi Tettamanzi, come La Padania definì l'Arcivescovo uscente, vogliono far piangere con Pisapia sindaco la Madonnina, alla vista di una landa cittadina lordata da migliaia di islamici e di Rom brutti, sporchi e cattivi.

  Alberto Statera: Il solidarismo ambrosiano e l’affarismo ciellino


PeaceReporter ospita uno speciale sulle elezioni comunali di Milano, secondo turno, realizzato dalla redazione di Magzine, quotidiano on line dell'Università Cattolica, scuola di Giornalismo, sotto il coordinamento di Matteo Scanni. Da sabato e fino a lunedì una pioggia di video, storie, aggiornamenti e analisi sulla giornata elettorale, i dati del ballottaggio in una occasione storica per il capoluogo lombardo.

  PEACEREPORTER: MILANO IN BALLO

  Angelo Bertani:  Se i cattolici abbandonano Berlusconi

Se il capo del governo italiano, che a differenza dei suoi colleghi di Russia, Canada, Giappone e Francia, non è stato invitato a nessun incontro bilaterale (uno di quei faccia a faccia in cui si possono anche dire cose riservate), avesse avuto la possibilità di scambiare due parole con il Presidente degli Stati Uniti che cosa gli avrebbe potuto chiedere?

  Cesare Martinetti: L'occasione persa del Cavaliere

Scrivo a voi, donne e uomini che credete in Cristo, abitanti nelle città di Milano, di Napoli, di Cagliari e di tutti gli altri Comuni, piccoli e grandi, chiamati alle urne per il ballottaggio delle amministrative del 29/30 maggio 2011. Scrivo a voi, preti, religiosi e religiose di professione che vivete nelle città degli uomini e siete tesi con le vostre comunità alla «Teologia del Bene Comune», cuore del vangelo incarnato nell’intimo della Storia e che noi chiamiamo un po’ pomposamente «Dottrina Sociale della Chiesa».

  Paolo Farinella: Appello alle donne e agli uomini cattolici praticanti ai preti, monaci, frati e suore chiamati a votare nel ballottaggio del 29/30 Maggio 2011





 BENEDETTO XVI
 

     Regina Cæli - 22 maggio 2011

     Udienza  - 25 maggio 2011

    Discorso ai Dirigenti, Docenti e Studenti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore (21 maggio 2011)

    Collegamento con la Stazione Spaziale Internazionale (21 maggio 2011)

    Santo Rosario con i Vescovi della Conferenza Episcopale Italiana (26 maggio 2011)

    Discorso ai partecipanti all'Assemblea Generale della Caritas Internationalis (27 maggio 2011)


 
OPINIONI E COMMENTI


Rosario con i vescovi italiani per i 150 anni dell'Unità. Stop al lavoro precario e nuovi politici, che non si occupino dei propri interessi. L'affidamento dell'Italia alla Madonna.

 Alberto Bobbio: Il Papa prega per l'Italia

La decisione, clamorosa, di cancellare la presenza dei monaci nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme, dov’erano presenti da cinque secoli, è un altro dei segni di come il «governo gentile» di Benedetto XVI sappia essere decisionista e drastico quando si tratta di eliminare quella «sporcizia» nella Chiesa la cui presenza proprio il cardinale Ratzinger denunciò durante la Via Crucis di sei anni fa.

 Andrea Tornielli: Un altro colpo di Ratzinger alla "sporcizia" nella Chiesa



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   Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella carità e nella verità  

         

 


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  2) Il servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:

      http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm

 

  3) Il  servizio omelia di P. Gregorio on-line (mp3) alla pagina

            http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm