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Il 2 febbraio 2010
é nato il Blog di Tempo Perso
PIETRE VIVE
che viene aggiornato quotidianamente
e mette così a disposizione in modo facile e veloce
una o più notizie
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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale
"QUELLI DELLA VIA"
NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Sui diritti umani l’Italia resta inadempiente
Un anno fa, il Consiglio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (abbrev. “Consiglio”) presentava all’Italia novantadue raccomandazioni nell’ambito
della Revisione Periodica Universale (UPR) in tema di rispetto e
promozione dei diritti umani nel nostro Paese. A un anno esatto da
quelle raccomandazioni, il Comitato per la Promozione e Protezione dei Diritti Umani (abbrev.
“Comitato”) ha presentato il primo rapporto di monitoraggio sulla base
delle indicazioni dell'Onu, un documento che non vuole essere
unicamente “una denuncia delle carenze e delle inadempienze del nostro
Paese in materia di diritti umani”, ma intende “contribuire ad
instaurare un dialogo puntuale e costruttivo con le istituzioni e
sollecitare e collaborare allo sviluppo di strategie, politiche e
azioni di rafforzamento della promozione e protezione dei diritti umani in Italia”.
Sui diritti umani l’Italia resta inadempiente
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«I popoli della fame
interpellano oggi in maniera drammatica i popoli dell’opulenza. La
Chiesa trasale davanti a questo grido d’angoscia». Così scriveva Paolo
VI nell'enciclica Populorum Progressio del 1967. A più
di quarant’anni di distanza, torna ad alzarsi, con rinnovato vigore, la
voce del Papa. Stavolta è Benedetto XVI che, nel discorso tenuto ieri
alla Fao, rilancia: «È urgente un modello di sviluppo che consideri non
solo l’ampiezza economica dei bisogni o l’affidabilità tecnica delle
strategie da perseguire, ma anche la dimensione umana di ogni
iniziativa e sia capace di realizzare un’autentica fraternità, facendo
leva sul richiamo etico a "dar da mangiare agli affamati" che
appartiene al sentimento di compassione e di umanità iscritto nel cuore
di ogni persona».
Noi il problema noi la soluzione
Non "possiamo tacere": "il cibo
è diventato oggetto di speculazione", "milioni di bambini" non hanno da
mangiare, "sono condannati a morte precoce, a un ritardo nel loro
sviluppo fisico e psichico o costretti a forme di sfruttamento pur di
ricevere un minimo di nutrimento". Il Papa si appella ai governi e agli
organismi internazionali e chiede alla comunità internazionale di
passare dalle parole ai fatti, di uscire dalla logica delle
"emergenze", di agire concretamente per uno "sviluppo solidale". Non si
morirebbe di fame, ha ammonito, se l'"agire sociale" non fosse vittima
della stessa logica di "egoismo" di cui sono vittime le persone.
Il Papa: sul cibo non si speculi «Agire per sviluppo solidale»
Video: Il Papa incontra la FAO in udienza in Vaticano
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PACE (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Guerre dimenticate? Dimenticate la guerra!
Si è fatto
coraggio. Ha cambiato il tono della voce. E dopo una lunga pausa ha
scandito forte al microfono: «Credo sia arrivato il momento. Forse la
nostra presenza in Afghanistan va rivista. Certamente va rivista». E un
boato di applausi ha riempito la grande chiesa di Ancona. Questo
particolare lo ricordano perfettamente tutte le migliaia di persone con
cui abbiamo camminato la sera del 31 dicembre scorso per ricordare al
Paese e alla comunità ecclesiale che la pace esige di essere
continuamente rimessa in “marcia”, per scuotere il nostro torpore di
cittadini e di cristiani che dimenticano troppo facilmente tanto
l'art.11 della Costituzione quanto il Vangelo della pace.
Ma la
“colpa” di mons. Giancarlo Bregantini, criticato appena le agenzie
hanno battuto la notizia, era evidente: si era dimenticato che certi
discorsi è meglio non tirarli fuori, meglio non immischiarsi nella
politica e nelle strategie della politica estera. Insomma, faccia il
vescovo e lasci stare la guerra. Che si tratti di quella in Afghanistan
o in Libia poco importa.
Guerre dimenticate? Dimenticate la guerra! di Nandino Capovilla
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... Certamente utile sarebbe
boicottare le ragioni economiche delle guerre: vivere, individualmente
e collettivamente, in modo tale da non rendere necessari i conflitti
per le risorse e lo sfruttamento di quelle altrui. Ma questo richiede
l’impegno quotidiano dei grandi numeri. Fuori discussione per ora.
A
conclusione del seminario nazionale della Tavola della pace che si è
svolto a Perugia l’1 e 2 luglio 2011 in preparazione della Marcia
Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli del 25
settembre, il Coordinatore Nazionale della Tavola della pace, Flavio
Lotti, ha diffuso il seguente appello:
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Libertà religiosa
(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
Il
nuovo codice - inizialmente promosso dal World Council of Churches
(Wcc) con sede a Ginevra, che unisce una vasta gamma di protestanti e
di chiese ortodosse – afferma che la conversione "è l'opera dello Spirito Santo".
I cristiani dovrebbero "comportarsi con integrità, carità, umiltà e
compassione e abbandonare ogni arroganza, condiscendenza e disprezzo”
verso le altre religioni.Il codice sostiene che la libertà religiosa e
il "diritto di professare pubblicamente, praticare, propagare e
cambiare la propria religione" sono basati sulla dignità umana e chiede
ai governi "di garantire che la libertà di religione è rispettata
correttamente e in modo completo."
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La giovane rapita e sposata
dopo una islamizzazione forzata non è riuscita, nonostante l’intervento
dell’APMA (All Pakistan Minorities Alliance), a incontrare la sua
famiglia di origine. Gli avvocati: “Se la ragazza è consenziente,
perché impedire ai suoi genitori di vederla?”
Libertà d'informazione
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Stasera la Notte della Rete per dire no alla censura sul web
Passa
dalla rete alla piazza la protesta contro l’annunciata delibera
dell’Agcom che domani, 6 luglio, dovrebbe approvare il provvedimento
con cui l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni potrà oscurare
siti internet stranieri e rimuovere da quelli italiani contenuti
sospettati di violare il diritto d’autore in modo automatico e
prescindendo da qualsiasi accertamento dell’Autorità giudiziaria.
Ieri il gruppo Valigia Blu ha manifestato davanti alla sede dell’Agcom
a Roma con la “Protesta dei palloncini” liberando in cielo oltre 500
palloncini biodegradabili con la scritta coloratissima “Rete libera
tutti”.
Stasera la Notte della Rete per dire no alla censura sul web
Agcom, la protesta contro la delibera sul web
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Mentre la High
Court stende la lista dei giornalisti e dei manager che ora
rischiano la prigione, noi ci limitiamo a domandarci: vale la pena di
ripensare questa professione? Di restituirle una dignità che non
significa in alcun modo censurare o nascondere le notizie, eludere o
evitare di disturbare il potere, ma certo non si può pensare che la
ragione sociale di una testata possa essere esclusivamente quella di
spiare non visti l’intimità altrui.
Varato
il regolamento. I contenuti coperti da diritti d'autore verranno
rimossi su segnalazione, ma nessuno stop alla navigazione. Azione non
sostitutiva rispetto all'iter giudiziario, e distinzione tra siti
commerciali e personali. Calabrò: "Eliminate le ambiguità". Di Pietro:
"Riforma resta urgente"
Nel momento in cui scrivo più di 147.000 persone hanno sottoscritto (me
compreso, ovviamente) su avaaz.org ( una comunità caratterizzata per il
lancio di campagne d'opinione on line) questa lettera che ha scosso i
membri dell'Autorità per le comunicazioni (AGCom).
Lo
scambio di lettere tra Calabrò e Di Pietro, la serata in teatro a Roma,
il discorso in anteprima di Juan Carlos De Martin, gli audio golemici
di Gianluca Nicoletti: qui i commenti, i link alle iniziative online e
gli aggiornamenti Twitter
«La
mia libertà finisce dove inizia la vostra». Per appoggiare il
provvedimento dell’Agcom a protezione del copyright su internet, c’è
chi ha tirato in ballo addirittura Martin Luther King. E il testo
approvato ieri dall’Agcom sembra essere stato creato proprio su
ispirazione di questa celebre frase.
Dopo 22 anni di guerra e altri
6 di incessanti tensioni con Khartoum, il Sudan meridionale celebra il
suo sogno: l’avvenuta secessione dall’ex nemico. Ma, a pochi giorni
dalle celebrazioni del 9 luglio, pace e riconciliazione appaiono ancora
lontani. A parlare di quanto sta avvenendo (nell'intervista in audio) è
mons. Michael Didi (nella foto), vescovo della diocesi di El
Obeid, che comprende il territorio di Abyei e Kadugli.
“Riconoscere immediatamente il nuovo Stato del Sud
Sudan e avviare relazioni diplomatiche per contribuire allo
sviluppo del nuovo paese e di relazioni di buon vicinato tra il Sud
Sudan e il vicino Sudan”. Sono queste le principali richieste che Campagna
Italiana per il Sudan ha fatto al Governo italiano e alle forze
parlamentari in occasione della presentazione del dossier “Un
nuovo Sudan: il Sud”
Alla vigilia della nascita del Sud Sudan
Un obiettivo fortemente voluto
e ora raggiunto. Ma sul terreno rimangono sfide non da poco. Si
chiamano pluralismo politico, lotta alla corruzione, politiche di
sviluppo, sicurezza del nuovo stato. E grande attenzione alle mosse di
Khartoum in Darfur, sui Monti Nuba e nel Kordofan Meridionale.
La Campagna Sudan propone
un’ampia analisi di ciò che sta accadendo con la nascita del Sud Sudan.
E chiede al governo italiano di riconoscere subito il nuovo stato e di
agire per stabilizzare la regione.
Sono
africani adesso i signori della cocaina che gesticono il narcotraffico
nelle aree occidentali del continente nero, e si impongono man mano sui
'colleghi' latinoamericani
Attentati quasi quotidiani, in un'escalation cominciata a maggio. La setta islamica sta cambiando pelle e alzando il tiro
Diciotto vittime e rastrellamenti in corso nella città simbolo dell'insurrezione
In un nuovo rapporto sulla
Siria, Amnesty International sostiene che "i metodi brutali usati nelle
devastanti operazioni di sicurezza a Tell Kalakh possono costituire
crimini contro l'umanità". Il rapporto, intitolato "Repressione in
Siria: il terrore a Tell Kalakh" (in inglese in.pdf),
denuncia decessi in carcere, torture e detenzioni
arbitrarie nel contesto dell'offensiva condotta a maggio
dall'esercito e dalla polizia siriana contro gli abitanti della città,
situata vicino al confine libanese.
Una legge di Hamas vieta agli uomini
di tagliare i capelli alle donne, che non possono mostrarsi col capo
scoperto. Arrestato un 'coiffeur' che si rivolgeva a una clientela
anche femminile
Maria Elena Delia, tra i coordinatori, traccia il punto della situazione e le prossime mosse della Flotilla
I
NOSTRI TEMPI /
Interventi ed opinioni |
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Sono oltre 1.200 i partecipanti
attesi all'incontro nazionale «Se non ora quando» in programma a Siena
sabato e domenica. Dopo aver rinunciato alla prima sede del Santa Maria
della Scala per l'alto numero di adesioni, l'evento si terrà al Prato
di Sant'agostino.
Se non ora quando? Chi va a Siena alzi la mano
La città di Siena e tutta la
provincia si preparano ad accogliere con calore il primo incontro
nazionale dei Comitati “Se non ora quando?”, nati con la mobilitazione
delle donne nelle piazze italiane il 13 febbraio scorso. Piazza
Sant’Agostino sarà il cuore di un movimento che parla, dialoga e si
confronta sul futuro del Paese, a partire dal ruolo delle donne. Una
mobilitazione giusta, trasversale e senza colore politico, che è
riuscita a coinvolgere un numero crescente di persone che si sono
riconosciute nell’urgenza, che la frase di Primo Levi racchiude, di far
sentire la propria voce e assumersi la responsabilità del proprio
futuro. Non c’è tempo da perdere, sono d’accordo, perché un’Italia dove
c’è più rispetto e opportunità per le donne, è un’Italia che funziona
meglio, è un Paese migliore.
Bezzini: “Benvenute alle donne di “Se non ora quando?”, la loro battaglia di civiltà è la nostra”
Le adesioni sono lievitate un giorno
dopo l' altro spazzando via le previsioni della vigilia. Altro che due
o trecento donne in rappresentanza dei 120 comitati di «Se non ora
quando?» che avevano animato le manifestazioni del 13 febbraio scorso,
dopo il caso Ruby. Sul blog del movimento sono cominciate a piovere
iscrizioni da ogni parte d' Italia, da Napoli, da Massa Carrara e da
Parma hanno organizzato persino dei pullman per arrivare a Siena. Donne
singole, studentesse, professioniste, precarie, operaie, pensionate.
Un' onda che approderà sabato 9 e domenica 10 di un caldo fine
settimana di luglio, nella città toscana pure lontana dal maree dai
richiami della spiaggia.
E le donne tornano a occupare la piazza
Il 9 e il 10 luglio ci ritroveremo a
Siena: una piattaforma aperta per dare voce a chi si è riconosciuto nel
movimento del 13 febbraio. Quello che ha detto «basta» e che ora vuole
scrivere l’agenda per l’Italia di domani
«Se non ora quando un Paese per donne? Ecco perché è tempo di tornare a parlarci»
Guarda il sito di SE NON ORA QUANDO?
Guarda il nostro precedente post: Se non ora quando un paese per donne - Siena 9/10 luglio
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Le donne di "Se non ora quando"
vogliono diventare un movimento sociale, organizzato e duraturo nel
tempo. E questa è la prima buona notizia che arriva dall´annunciata due
giorni di Siena (domani, sabato 9, e domenica 10). La seconda è che,
con loro, si affaccia non solo un bacino elettorale, ma anche una
promessa di ricambio della classe dirigente politica.
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
L'Italia
tiene... ma terrebbe meglio se...
Il ministro
dell'Economia spiega le ragioni delle sue scelte. La politica del rigore, la
famiglia, la questione meridionale.
Tremonti:
l'Italia tiene perché...
... ma terrebbe meglio
così
La finanziaria alternativa
presentata da Sbilanciamoci, una rete di 47 associazioni impegnate a creare un
nuovo modello di sviluppo fondato su giustizia, ambiente e
pace.
La manovra del
Governo? “Iniqua, sbagliata e autolesionista”
La
contromanovra nei dettagli: le politiche fiscali
Taglia le armi,
aiuta il welfare e la bioedilizia
Per
approfondire:
- In Gazzetta, il testo
integrale del Decreto per lo sviluppo, D.L. 13 maggio 2011 n. 70
- Decreto
Sviluppo 2011 - Approvato dalla Camera il Maxiemendamento al disegno legge di
conversione
- Il bluff del
decreto sviluppo
- La
contromanovra di sbilanciamoci
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Banca
Etica esprime “profonda
preoccupazione” per alcune delle norme contenute nella manovra
economica del Governo. “La proposta diaumentare l’imposta di bollo
sulla custodia titoli da 34,20 euro l’anno a 120 euro
l'anno appare iniqua e dannosa” – afferma il presidente di
Banca Etica, Ugo Biggeri.
“Triplicare un’imposta senza prevedere una forma reale di progressività
è una misura enormemente regressiva. Si colpiscono i piccoli
risparmiatori e si incoraggia la speculazione”.
“E' un perfetto esempio di legge 'ad aziendam' con la quale non solo si vanifica la sentenza del Consiglio di Stato sulla valutazione di impatto ambientale,
ma si decide deliberatamente di ignorare – per fare l’interesse
dell’Enel – l’impatto ambientale e sanitario di una centrale a carbone
nel cuore di una delle aree, il Delta del Po, più fragili e a rischio
del Paese”. Così le associazioni ambientaliste Greenpeace, Legambiente, WWF eItalia Nostra definiscono
la norma nella nuova manovra finanziaria del Governo che favorisce lo
smantellamento di centrali alimentate ad olio per trasformarle in
centrali a carbone
Le risorse culturali ci sono, ma serve un cambio di mentalità
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L'immigrazione
non solo come fenomeno da gestire ma anche come necessita' per l'Europa
che, da qui al 2050, soffrira' per un 'buco' di 50 milioni di
lavoratori: un approccio diverso al fenomeno migratorio quello
contenuto nel rapporto del Consiglio d'Europa stilato da un gruppo di
nove eminenti personalita'
l tema immigrazione, fenomeno
relativamente recente per l'Italia rispetto a molti altri Paesi
europei, è stato ancora una volta fra gli argomenti al centro
dell'ultima edizione del Festival dell'Economia. Autorevoli
relatori hanno approfondito il fenomeno sotto diversi aspetti: il
governo dei flussi migratori, i confini dell'Europa, il contributo dei
cittadini immigrati all'economia dei Paesi meta di migrazioni. E
ancora: l'apporto al mercato del lavoro dei cittadini stranieri
altamente qualificati e il traffico di esseri umani. Tutto ciò
contribuisce ad alimentare un dibattito che, nel caso italiano, parte
da un bagaglio di letteratura scientifica elaborata anche in base
all'esperienza sul campo di Paesi di lunga tradizione migratoria, come
Francia, Germania e Inghilterra.
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Oggi tutti i problemi sono planetari. La scena in cui si rappresenta la nostra vicenda umana è il Villaggio Globale.
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
MAFIA, DOPO LE OPERAZIONI ANTIMAFIA"GOTHA" E "POZZO"
COLPITO IL CUORE DI "COSA NOSTRA"
MESSINESE
Barcellona P.G. (ME). I
pentiti raccontano gli organigrammi mafiosi e la lunga mattanza degli anni '90.
Sono partiti i primi arresti, ma c'è molta attesa per nuovi colpi di scena che
possono riguardare personaggi insospettabili appartenenti a un livello
superiore...
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- TUTTI I RETROSCENA DELL’OPERAZIONE ANTIMAFIA DEI
ROS E DELLA DIA DI MESSINA
- Salgono a 25 gli arresti per mafia
- TROVATO UN NUOVO CIMITERO DELLA
MAFIA
-
Cosa Nostra messa in ginocchio
- Interrogati in carcere i primi otto
indagati
- Ecco come le imprese pagavano il pizzo. Ricostruita
dai collaboratori di giustizia la “ripartizione dei pani” all’interno della
cosca..
- I RETROSCENA
DELL’OPERAZIONE ANTIMAFIA ‘GOTHA’: Gli
ordini arrivavano da una commissione
- GLI ASPETTI INEDITI DELLE OPERAZIONI ANTIMAFIA
‘POZZO 2′ E ‘GOTHA’: Il controllo dei Mazzarroti sugli uffici tecnici. Si
continua a scavare nel nuovo “cimitero” della mafia. Le azioni militari decise
dal gruppo D’Amico
- I pentiti raccontano la lunga mattanza. Quando un
delitto veniva “pagato” cinque milioni delle vecchie lire. Numerosi gli errori
sul “bersaglio”
IL DOCUMENTO-
L'Ordinanza di custodie cautelari dell'operazione
antimafia "Pozzo 2"
- LA PRIMA PARTE
- LA SECONDA PARTE
(L’ANALISI DELLE SINGOLE POSIZIONI PROCESSUALI)
- LA TERZA PARTE
(L’ANALISI DELLE SINGOLE POSIZIONI PROCESSUALI)
- QUARTA PARTE
(L’ANALISI DELLE SINGOLE POSIZIONI
PROCESSUALI)
“Barcellona può rinascere: ora tocca a
noi” di
Carmen Fasolo
Questo lo slogan pennellato su lenzuola bianche
collocate in diversi luoghi determinanti di Barcellona Pozzo di Gotto a partire
dalle 22.30 di ieri 30 giugno 2011. Un segnale tangibile e inequivocabile che è
stato situato a ridosso di chiese, scuole, piazze e del Tribunale della città
del Longano. Il Comitato spontaneo, che ha organizzato l’iniziativa, è sostenuto
dall’Oratorio Salesiano ed è composto da liberi cittadini e associazioni
territoriali tra cui l’Associazione antiracket “Liberti tutti”, il Movimento
“Città Aperta”, il Circolo “Arci Città Futura”, l’Associazione Smasher e diverse
altre.
L’utilizzo nello slogan del verbo presente sembra voler
sottolineare, semmai ce ne fosse bisogno, l’assoluta consapevolezza che non é
più possibile indugiare: Barcellona deve riappropriarsi della sua storia e della
sua libertà dal regime mafioso.
Dopo l’ultima inchiesta antimafia
che la magistratura ha svolto sul territorio barcellonese, dopo gli ultimi
avvisi di garanzia e gli ultimi arresti, la società civile ha capito che le
istituzioni della legalità e le forze dell’ordine hanno una missione ben precisa
e chiedono aiuto e sostegno. La risposta non si è fatta attendere: manifestare,
combattere, andare contro a quel sistema di disvalori al quale molti cittadini
sembrano rassegnati, provare a promuovere gesti di legalità nella quotidianità.
La società civile sembra voler puntualizzare, come ha già fatto in recenti
circostanze, che è ben cosciente che è tempo di scegliere da che parte stare, è
tempo di fare comunità affinché ci si liberi di un cappio che stringe in una
morsa feroce l’economica e la società tutta del territorio di Barcellona Pozzo
di Gotto. Un invito,
inoltre, viene fatto a tutti i cittadini: esporre un lenzuola bianco, con lo
stesso messaggio.
La comunità può, se lo vuole, far sorgere un nuovo sistema di valori. Insieme si
può…
(Fonte: http://www.ilcarrettinodelleidee.com/notizie/barcellona-puo-rinascere-ora-tocca-a-noi.html )
I nostri post più recenti sulla
mafia:
- MAFIA - Non archiviate il caso, da 7 anni aspetto la verità su
mio figlio Attilio
- Il nostro grazie a Giovanni Paolo II per... la condanna alla
mafia
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“La Sicilia è irredimibile ",
citando Sciascia, ed a volte verrebbe voglia di pensarla letteralmente
così. Il riferimento è d’obbligo se si pensa alla recente cronaca
politica siciliana. L’isola è attualmente rappresentata da un
Parlamento regionale che in soli tre anni, ha visto la presenza in Sala
d'Ercole di 27 deputati indagati per reati vari su 90.
”La criminalità organizzata al
Nord, ovvero qual è il ruolo che le Associazioni, gli Enti Locali, e il
Sindacato possono attivare contro l’omertà, e per attivare la legalità”.
“Dove c’è pizza c’è mafia”,
dichiaro’ uno dei pochi pentiti della ‘ndrangheta
all’indomani della strage di Duisburg. E non solo pizza, ma
ristoranti, pub, centri commerciali. Utilizzati dalle mafie
come lavanderia di denaro sporco. E’ di pochi giorni fa
l’ultima operazione delle Forze dell’Ordine. Nella capitale
della pizza, gli uomini della Dia di Napoli, coadiuvati da
Carabinieri e Guardia di Finanza, su mandato della Dda
partenopea hanno posto i sigilli alla pizzeria
“Regina Margherita”.
Sigilli non solo alla sede napoletana ma anche a quelle di
Genova, Bologna e Torino. Esempio di glocal che diventa
mafioso.
"DISPERSIONE E SFIDUCIA nella
scuola portano l'istruzione italiana in coda all'Europa". A lanciare
l'allarme è l'Unione degli studenti, che chiama in causa la Gelmini.
"Giorni fa, il Censis dichiarava che un giovane su due ha perso la
fiducia nella scuola. Ora il rapporto di Save the Children dichiara che
in Italia 800 mila giovani tra i 18 e i 26 hanno abbandonato la
scuola senza concluderla negli ultimi sei anni. Un peso sconvolgente
che ci porta in coda all'Europa e che rappresenta un problema economico
ma soprattutto sociale enorme per l'Italia".
Novità spunta ultima versione:trasferiti pure in altri ministeri
Le
norme - contenute nella manovra approvata ieri dal Consiglio dei
Ministri e concernenti la mobilità del personale docente dichiarato
permanentemente inidoneo per motivi di salute - devono essere
assolutamente modificate.
Le cifre lasciano pochi
dubbi su quel che accadrà, in particolare alle superiori. Il
ministero ha calcolato che per il prossimo anno scolastico, il 2012-13,
ci sarà bisogno di 26 nuovi prof abilitati, in media poco più di uno
per regione.
“LA
LOTTA SPIRITUALE” - HOREB N. 58 – 1/2011
TRACCE DI
SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI
Ci racconta S.
Atanasio che dopo i primi passi nella vita spirituale, Antonio, padre dei monaci
del deserto, è sconvolto da una tempesta di pensieri. È il «diavolo, nemico di
ogni bene e invidioso», che non sopporta che un giovane si decida a vivere
sedotto dallo sguardo di Dio e dal suo abbraccio e lo sollecita in tanti modi
perché torni a vivere secondo le abitudini più normali: «Dapprima cercò di
allontanarlo dalla vita ascetica, ispirandogli il ricordo delle sue proprietà,
la cura per la sorella, l’affetto per i congiunti, l’amore per il danaro e la
famiglia [...]. Insomma, gli suscitò nella mente una tempesta di pensieri per
distrarlo dalla via del bene sulla quale si era incamminato». In altri termini,
sottolinea il primo biografo di Antonio, l'esperienza cristiana, pur avendo
origine nel dono di Dio, coinvolge, poi, la nostra responsabilità ad accogliere
il dono e a consentirgli di maturare ed esprimersi nel nostro vissuto.
L’esistenza
nuova, quindi, non va da sé, c’è un “io” che sotto vari pretesti vuole
riprendersi i suoi spazi e vuole organizzare la vita secondo una sua logica di
banalità, di indifferenza o di potere, per cui, nel momento in cui ci si decide
per Dio inizia la lotta. Paolo lo aveva già evidenziato: «Non quello che voglio
io faccio, ma quello che detesto» (Rm 7,15)...
Questo l'incipit dell'Editoriale di Horeb,
Quaderni di riflessione e formazione per quanti desiderano coltivare una
spiritualità che assuma e valorizzi il quotidiano.
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FRATERNITÀ CARMELITANA DI POZZO DI GOTTO (ME)
INCONTRI ESTATE 2011
Leggi il programma degli incontri:
Sede incontri: Barcellona
Pozzo di Gotto (ME) - via Ugo Foscolo, 54 - telefono: 090.9762800
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La Bibbia in un
frammento
Come
la pioggia e la neve scendono giù dal cielo, e non vi ritornano senza
averla irrigata, fecondata e fatta germogliare, per dare seme al
seminatore e pane a chi mangia, così sarà della parola uscita dalla mia
bocca. (Isaia 55, 10-11)"
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...
Perché l'altro, lo straniero, da hostis deve diventare hospes, amico,
fratello? Una persona di fede risponde con le parole del Testo sacro.
Un filosofo, tuttavia, non può farlo. Neppure, però, può arrestarsi di
fronte a questo scandalo per la nostra ragione. Perché dobbiamo
comprendere che l'altro è in noi...
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Abbiamo già espresso su queste colonne la nostra sofferenza per la
liturgia che dovrebbe essere luogo di comunione ed è diventata luogo di
conflitto nella chiesa, ma proprio perché crediamo che l’eucarestia è il dono
più grande che il Signore Gesù ci ha lasciato, vogliamo ancora ascoltarla e
lasciarci istruire dal suo magistero silenzioso ma eloquente.
In quasi tutte le comunità cattoliche
l’eucarestia è celebrata quotidianamente. Nei giorni feriali poche persone vi
partecipano: sovente sono donne e anziane – anche loro sempre di meno – pochi
gli uomini, praticamente assenti i giovani. Qualcuno potrà lamentarsi che
vengono celebrate in modo troppo quotidiano, che manca la ricchezza del canto o
della festa, che sono prive di una bellezza capace di meravigliare, che non si
impongono e non richiamano spettatori... Eppure, se celebrate seriamente e con
consapevolezza, saranno “umili” eucaristie ma sempre con la verità di “cene del
Signore”. Sì, povere e umili celebrazioni, ma il criterio per giudicarle non è
la loro capacità di “fascino”, bensì se fanno risuonare per quanti vi
partecipano l’“evangelo”, la buona notizia della morte e risurrezione di Gesù
Cristo, se sono fonte di fiducia per la vita, fonte di speranza per il futuro,
fonte di amore fraterno nella vita di famiglia e negli incontri, nel tessuto
sociale dove i cristiani sono collocati, vivendo e lavorando con gli altri
uomini...
Caro Diogneto -
31
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A me piace paragonare i contenitori della Parola di Dio – Bibbia,
liturgia e pastorale della comunità – alla navicella spaziale che contiene i
messaggi provenienti dall'etere. Compito degli scienziati e dei tecnici
particolarmente delicato e decisivo per la riuscita delle missioni nello spazio
è individuare l'angolo di incidenza giusto per il rientro dall'atmosfera della
navicella sulla terra. Se l'angolo è esatto i messaggi giungono e possono essere
letti, se è errato, la navicella si fracassa a terra e
tutto lo sforzo risulta inutile. Fuori
immagine, uno degli elementi di calcolo per una pastorale che voglia fare
arrivare la Parola agli uomini d'oggi è costituito dai segni del
tempo.
La pastorale non va in
vacanza di Vittorio Cristelli
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“Il P.I.L. misura tutto,
eccetto ciò che rende la vita degna di essere vissuta. Può dirci tutto
sul nostro paese, ma non se possiamo essere orgogliosi di esserne
cittadini”. Mi viene spontaneo tornare al discorso che Robert Kennedy
pronunciò all'Università del Kansas nel marzo 1968 – solo tre
mesi prima di essere assassinato – ogni volta che sento parlare di
manovre fiscali, crescita economica, sviluppo sostenibile, deficit
pubblico... Sì, perché credo che siano argomenti che non riguardano
solo politici ed economisti, ma che dovrebbero aprire la riflessione
alla qualità della nostra vita quotidiana e della convivenza nella
società civile. E tematiche di questo genere dovrebbero essere
affrontate con uno sguardo più ampio, non limitato a facili
contrapposizioni tra economia di mercato e stato sociale o improbabili
alternative secche tra crescita dei consumi e povertà incombente.
La sobrietà che ci fa crescere
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ASCOLTARE LA VITA quelle scelte non volute... le migliori di Arturo Paoli dal QUADERNO DI LUGLIO 2011 di OREUNDICI
Sento l’esistenza come un dono
estremamente prezioso, in costante ricerca di equilibrio tra due
eccessi: o venire riempita di cose vane e inutili, oppure essere
lasciata troppo nel vuoto, tanto da suscitare domande del tipo: perché
vivo? qual è il senso che devo dare alla mia vita? La fretta,
l’agitazione, il dover fare molte cose e non sapere come darvi ordine,
possono ingombrare la mente e il cuore; ma anche l’ozio, il non sapere
che cosa fare possono essere pericolosi...
La vita è una successione di
avvenimenti che danno consistenza, valore alla persona: esisto per
qualcosa, per qualcuno. Il vero senso della vita è quello di prepararci
all’immortalità: quali sono le cose vere cui mi devo dedicare, i valori
essenziali della vita? che senso devo dare alla mia esistenza? Questa
ricerca costante è utile non soltanto perché alimenta l’area religiosa,
ma anche perché consente di vivere con più serietà, di avvertire minore
ostilità nei confronti della vita, di guardarla con più distacco, senza
lasciarsi dominare e scoraggiare da certi avvenimenti che
inevitabilmente ci toccano e ci turbano...
ASCOLTARE LA VITA quelle scelte non volute... le migliori di Arturo Paoli
Cari amici, Non
amiamo qualcuno o qualcosa perché è perfetto ma lo rendiamo perfetto
amandolo: per questo abbiamo bisogno di tempo. Questa espressione, che
ci aiuta a riflettere sul rapporto tra il tempo e l'amore, rivoluziona
tutta l'impostazione che normalmente diamo alla vita e alle relazioni.
Di solito pretendiamo che l’oggetto o la persona del nostro amore siano
perfetti. L'itinerario che ci propone questa frase è invece quello di
investire di amore le cose o le persone per trasformarle, lasciandoci
trasformare, lentamente nel tempo.
L'EDITORIALE di Mario De Maio di OREUNDICI di Luglio
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CHIESA
E SOCIETA'
/
interventi
ed opinioni |
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Tradizionale
momento di bilancio su quanto fatto e occasione per programmare ed
organizzare gli impegni futuri; ma anche opportunità per approfondire e
discutere a tutto campo l’attualità politica ed ecclesiale del Paese.
Alla XIII assemblea nazionale di Noi Siamo Chiesa (che in gennaio ha
compiuto 15 anni di vita), svoltasi alla Cascina Contina (Milano), si
sono trovati in tanti, provenienti dalle diverse realtà locali in cui
si articola il movimento. Tra loro, particolarmente significativa la
presenza di Luigi Pedrazzi, tra i fondatori e principali animatori
dell’Associazione il Mulino, di cui è attualmente presidente, una delle
voci di spicco dell’area del cattolicesimo democratico.
Nella sua introduzione il coordinatore nazionale, Vittorio Bellavite,
ha ricordato e commentato i nodi principali su cui si è sviluppato
l’impegno di Noi Siamo Chiesa: pedofilia, nomina dei vescovi,
crocifisso, testamento biologico, rapporti tra gerarchia ecclesiastica
e governo, beatificazione di papa Wojtyla, critica alla lettura fatta
da Cei e Vaticano sui 150 anni dell’Unità d’Italia.
Molti e stimolanti gli interventi che hanno scandito i lavori.
DARE VOCE E CORAGGIO AI DELUSI E AI “DISPERSI”. XIII ASSEMBLEA NAZIONALE DI NOI SIAMO CHIESA
il programma: Domenica 19 giugno alla cascina Contina (Milano) la XIII assemblea nazionale di "Noi Siamo Chiesa"
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La stessa fede in Dio finisce per essere ridotta, in questo contesto
culturale, a distintivo identitario, un modo per rivestire gli
interessi col manto religioso, ciò che rende possibile - è accaduto -
invocare il nome di Dio e la difesa delle "radici cristiane"
dell'Europa per giustificare politiche oltraggioseverso il prossimo, il
forestiero, il povero, l'immigrato, il Rom, il diverso...
...
Nessun dubbio che siano principi fondamentali e quindi condivisibili.
Anzi, a ben guardare, sono universali e quindi accessibili e
sostenibili anche dai non credenti. Ma da qualcuno ne è stato fatto un
“credo” che sorpassa quello niceno-costantinopolitano e pure i dieci
comandamenti, ivi compreso il comandamento sintetico dell'amore di Dio
e del prossimo, formulato da Gesù. Ne è nato un codice su cui giurare e
da usare come clava contro tutti quelli che non si riconoscono nel
proprio schieramento. Quant'è lontana la lucida impostazione di Paolo
VI, per il quale da un'unica fede possono nascere opzioni politiche
diverse, nessuna delle quali però può arrogarsi il diritto diparlare a nome dell'intera Chiesa!..
Il Vaticano salva il San Raffaele di Milano, e il Segretario di Stato TarcisioBertone nomina uomini di sua fiducia nel nuovo board dell’ospedaled’eccellenza fondato da don Luigi Verzé... Con questa mossa la Segreteria di Stato vaticana controllerà di fatto il San Raffaele, gravato da quasi un miliardo di debiti.
Nei giorni scorsi il Vaticano aveva manifestato «vivo interesse» a
sostenere l’ospedale «nel processo di risanamento in corso e nella
gestione delle attività ospedaliere, sanitarie e di ricerca».
... Benedetto
XVI ha esortato più volte, in questi sei anni di pontificato, sia le
istituzioni pubbliche sia le società religiosamente motivate a
ritrovare la loro «anima» allo scopo di «dare nuova consistenza ai
valori etici e giuridici di riferimento e quindi all'azione pratica»...
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I
settimanali diocesani salveranno l'informazione? Si potrebbe rispondere
di sì, a giudicare dalla vitalità e dalla "tenuta" della stampa
cattolica locale. Una stampa che, tra l'altro, spesso finisce per occupare le pagine dei giornali nazionali, facendo discutere e creando opinione.
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POLITICA
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Anche i vescovi in trincea: basta misure ad personam
Anche
la Cei ha detto no. Di primo mattino un attacco frontale di “Avvenire”
condanna senza appello la norma salva-Fininvest. La firma è del
direttore Marco Tarquinio, in una nota ben visibile al centro
della prima pagina... Contemporaneamente, sul piano del
cattolicesimo sociale, arriva il pesante attacco di
“Famiglia cristiana” all'intera manovra Tremonti. “Una
manovra non equa”, che colpisce i soliti noti: famiglie
e lavoratori a reddito fisso...
Anche i vescovi in trincea: basta misure ad personam (pdf)
Per approfondire
leggi anche i testi integrali degli articoli citati:
- Errori da correggere
- I sacrifici? Ai soliti noti
ed inoltre:
- Doppio disonore
- Manovra, il testo integrale delle dichiarazioni di Berlusconi sulla norma “salva-Mondadori”
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(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
...
Il punto è che tra diaria, spese d’ufficio, risarcimenti telefonici e
altro, in realtà un deputato si porta a casa 14 mila euro netti al mese,
esclusi i gettoni per gli incarichi particolari (un presidente di
Commissione viene pagato per il disturbo due mila euro netti). Ovunque
viaggia in Italia (in aereo, in auto, in treno) non paga un centesimo.
Fruisce di un rimborso di oltre mille euro per i trasferimenti
Fiumicino-Montecitorio. Gode di un’assicurazione sanitaria che gli
permette di farsi rimborsare persino le terme e i massaggi shiatsu. E a
fine mandato la sua liquidazione, per cinque anni, ammonta a 46.819
euro, che è la liquidazione di un dipendente statale dopo 40 anni di
lavoro. Ma il punto è che dopo essere tanto sbandierata, dalla Manovra
è sparita la cancellazione del privilegio dei privilegi: il vitalizio...
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Non bastano le rettifiche imbarazzate, le scuse e gli abbracci dopo le gaffes, le
smentite tardive, le retromarce, per constatare come nella compagine di
governo oggi scarseggino addirittura i prerequisiti minimi della lealtà
reciproca. E non nell'ordinaria amministrazione. Ma nel fuoco di una
manovra economica che, oltre ai numeri e alle cifre, dovrebbe
trasmettere al mondo e all'opinione pubblica un'immagine di
credibilità. Una credibilità che, in queste condizioni, appare però
sempre più evanescente e controversa.
Meditare
sull'onestà dei politici significa che da quest'epoca usciremo - se ne
usciremo - a condizione di capire in concreto cosa sia la morale
pubblica, e come la sua cronica violazione abbia prodotto una
propensione al vizio quasi naturale, che va ben oltre la disubbidienza
alle leggi. Soprattutto, significa guardare al fenomeno Berlusconi come
a qualcosa che è dentro, non fuori di noi: la cultura dell'illegalità,
i conflitti d'interesse vissuti non come imbarazzo ma come risorsa, non
sono qualcosa che nasce con lui ma hanno radici più profonde, non
ancora estirpate
Il
paese vive momenti drammatici e occorrerebbe un'assunzione generale di
responsabilità. Purtroppo non c'è da essere molto ottimisti.
Angelus - 3 luglio 2011
Discorso
- Visita alla sede de L’Osservatore Romano, in occasione del 150° anniversario di fondazione del Quotidiano (5 luglio 2011)
Discorso
- Inaugurazione della mostra: "Lo splendore della verità, la bellezza della carità - Omaggio degli artisti a Benedetto XVI per il 60° di Sacerdozio" (4 luglio 2011)
60° ANNIVERSARIO ORDINAZIONE SACERDOTALE
OPINIONI E COMMENTI
Riportiamo il Messaggio del
Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti
per la prossima Giornata Mondiale del Turismo, che si celebrerà il 27
settembre prossimo sul tema "Turismo e avvicinamento delle culture".
Intervista
con il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la
Promozione dell'Unità dei Cristiani, sulla scissione nella chiesa
cattolica dopo il Vaticano II, una "cava" nella quale ognuno ha attinto
con differenti intepretazioni
I
temi della fede, la fiducia nella Parola, il laicato, le
vocazioni, linee guida della azione pastorale del vescovo di
Magonza, sono al centro della conversazione che il cardinale tedesco ha
realizzato con il periodico dei padri dehoniani italiani. E di fiducia
si sente la mancanza nella società di oggi così come della speranza
cristiana che spesso i credenti stentano a comunicare con la loro
testimonianza di vita.
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L'
idea di partenza era scrivere «ancora un piccolo fascicolo» sui
«racconti dell' infanzia» a completare la sua opera su Gesù. La scorsa
estate Benedetto XVI aveva cominciato la stesura, come d' abitudine a
matita, di una quarantina di pagine. Ma nel frattempo il manoscritto è
cresciuto, il «piccolo fascicolo» si è fatto più consistente e
arriverebbe a superare il centinaio. Così ormai ci siamo: il Papa parte
domani per le vacanze a Castel Gandolfo, dove potrà completare la terza
e ultima parte del suo Gesù di Nazaret...
Benedetto XVI è da questo giovedì nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, dove trascorrerà l'estate.
Vi resterà fino a settembre, tranne nei giorni in cui parteciperà alla
Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid (dal 18 al 21 agosto) e in
quelli del viaggio in Germania (Berlino, Erfurt e Friburgo in
Brisgovia, dal 22 al 25 settembre).
Durante il periodo estivo si sospendono le udienze private e speciali.
Nel mese di luglio non si celebreranno neanche le udienze generali del
mercoledì, che il Papa riprenderà il 3 agosto.
Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella
carità e nella verità
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1)
La
newsletter è settimanale;
2) Il
servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:
http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm
3) Il servizio omelia di P.
Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm
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