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N. B. La Lectio e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili
Il 2 febbraio 2010
é nato il Blog di Tempo Perso
PIETRE VIVE
che viene aggiornato quotidianamente
e mette così a disposizione in modo facile e veloce
una o più notizie
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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale
"QUELLI DELLA VIA"
NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
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LIBERTA' RELIGIOSA
In rapida successione, il Senato spagnolo (18 gennaio) e il Parlamento europeo
(20 gennaio) hanno approvato due risoluzioni che condannano gli attacchi contro
le minoranze cristiane in Egitto, Nigeria, Filippine, Cipro, Iran e Iraq. Prima,
l’aveva fatto la Francia. Implicitamente o esplicitamente in queste
dichiarazioni si rifiuta la strumentalizzazione della religione nei conflitti di
natura politica, attuando al contempo un’energica difesa della libertà
religiosa.
“Un esame di coscienza collettivo e per un accostamento esigente dell’Europa al
problema della tutela delle minoranze cristiane in diversi Paesi” è l'auspicio
formulato da Massimo Introvigne di fronte al dramma della discriminazione e
persecuzione dei cristiani nel mondo.
DONNE
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Sono scese in piazza con i ‘se’ e i ‘ma’. Anche con molti ‘però’. Perché le
donne sono fatte così: partecipano, ma precisano. Soltanto una piccola parte del
milione che erano e che hanno inondato le strade d’Italia, condividevano in
tutto e per tutto le parole delle organizzatrici della manifestazione.
Un milione di
radical-chic?
Solo le donne hanno dimostrato quel
coraggio che all'estero non vedevano. È la forza della dignità - della donna e
della persona - scritta nella Costituzione. Trasversali, coerenti, indignate,
stanche di essere umiliate dal potere: abbiamo mostrato che sappiamo “fare
politica” (e comunicare) meglio di lorsignori
Dalle suore alle prostitute
le donne vogliono cambiare
Perché certo, la mobilitazione è partita
sulla rabbia di vedere la nostra dignità calpestata, ma dovunque dal mondo del
lavoro alla famiglia, c'è una disparità che penalizza le donne. Ieri in Italia
un milione di donne hanno detto basta anche a tutto questo. E andranno
avanti.
"Ma che radical chic in
piazza E' stata la voce di tutte le donne"
Non sarà più la stessa, l’Italia, da oggi.
Perché le donne, che in ogni luogo e in ogni epoca hanno dettato il tempo delle
rivoluzioni, sono state capaci ancora una volta di rispondere all'appello
sebbene esauste, deluse da questa politica, sfiduciate e mortificate. Ancora una
volta hanno preso il soprabito per uscire, per camminare in piazze sgombre di
insegne, di esibire i loro volti autentici, così diversi da quelli che vediamo
in tv e di essere le protagoniste.
Un tempo
nuovo
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(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA")
L'intervento di suor Eugenia Bonetti in piazza del Popolo, a Roma, durante la
manifestazione in difesa della dignità della
donna.
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“Apprendo adesso che siamo un
milione nelle piazze di tutta Italia”: lo ha annunciato l'attrice
Angela Finocchiaro dal palco di piazza del Popolo a Roma nel corso
della manifestazione “Se non ora quando?” Senza bandiere di partito ma
con molti tricolori le donne di centinaia di piazze italiane hanno
chiesto più dignità e rispetto e le dimissioni per il presidente del
Consiglio, Silvio Berlusconi.
Non sarà più la stessa, l’Italia, da oggi. Perché le donne, che in ogni luogo e
in ogni epoca hanno dettato il tempo delle rivoluzioni, sono state capaci ancora
una volta di rispondere all'appello sebbene esauste, deluse da questa politica,
sfiduciate e mortificate.
La straordinaria
partecipazione delle donne alle manifestazioni in duecentocinquanta piazze
italiane è certamente un segnale significativo sul ruolo che possono svolgere le
donne che spesso con angoscia affrontano nella quotidianità problemi molto
difficoltosi.
Partecipazione oltre ogni attesa, molti giovani, in piazza del Popolo a Roma
anche tantissimi uomini. Una marea di sciarpe bianche e nessun simbolo politico
come chiesto dalle organizzatrici. A unire tutti l'idea di una dignità che non
si può più dimenticare di pretendere
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FAMIGLIA
I bambini hanno, prima ancora che diritto, necessità che qualcuno assuma nei
loro confronti responsabilità e comportamenti genitoriali, ovvero la
responsabilità di dare loro un posto nel mondo.
Siamo sicuri che, per un bambino, avere soltanto un genitore invece di due sia
una condizione necessariamente peggiore? probabilmente no, soprattutto se quel
bambino prima era solo al mondo...
Tutto questo
chiasso sulla sentenza della Cassazione in merito all’adozione di una bambina
russa da parte di una donna italiana single, io non lo capisco.
Preoccupato. Per
una tendenza ormai dilagante: quella di privilegiare una cultura “virtuale”,
basata su idee e desideri di parte, senza considerare il dato empirico, in
questo caso quello psicologico e sociale: che i bambini hanno bisogno di due
genitori e che la famiglia non è solo “prendersi cura” di qualcuno. Al sociologo
Pierpaolo Donati la sentenza della Cassazione non è piaciuta.
Un “falso”
problema giuridico. Perché il diritto agisce laddove esistono problemi sociali,
e il problema della mancanza di coppie che adottino bambini nel nostro Paese non
esiste. «Al contrario – spiega Alberto Gambino, docente di Diritto privato alla
Università Europea – forse bisognerebbe pensare a semplificare le norme per
rendere più agevole la procedura già esistente».
"I casi
eccezionali, già oggi previsti dalla legge, che consentono l'adozione di minori
da parte di adulti single devono restare, appunto, delle eccezioni, e non
diventare un improprio grimaldello per reclamare un'allargamento delle maglie
della legislazione". Così commenta Francesco Belletti,
presidente del Forum delle associazioni familiari, la pronuncia della Corte di
Cassazione, che invita il legislatore a "provvedere ad un ampliamento
dell'ambito di ammissibilità dell'adozione di un minore da parte di una persona
singola".
Secondo il testo anche le «famiglie unipersonali di
donne» potrebbero accedere alle risorse previste. Comprese anche le mamme sole
con i figli. Ma si tace sui padri.
Sulla (pre-sunta)
apertura della Cassa-zione alle adozioni da parte dei single resta da
sottolineare un aspetto niente affatto secondario. L’ennesimo tentativo di
separare la genitorialità dal generare e il generare dalla complementarietà di
una coppia. Si è "genitori", infatti, in quanto si "genera": i bambini sono
figli non di una famiglia, ma di una coppia.
ACQUA
(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA")
"Il Festival di Sanremo è il più grande evento mediatico dell’anno: televisioni,
radio, giornali saranno tutti presenti. È per questo - scrivomo i promotori
dell'iniziativa - che abbiamo deciso, come Coordinamento nazionale nello scorso
dicembre di essere presenti come Comitato Referendario "2 Sì per l’Acqua Bene
comune": l’obiettivo è di arrivare, tramite i media presenti, al “grande
pubblico”, perché se vogliamo vincere i referendum dobbiamo arrivare a tutti.
Conferire alle donne africane il Nobel per la Pace 2011. Lo chiede la
Campagna Noppaw. Partita aperta e incerta. Ma è già positivo che si cominci a
comprendere che la donna è la spina dorsale del continente.
Lo sviluppo incontrollato, il bracconaggio e i disordini legati alle guerre
civili stanno mettendo in pericolo alcuni luoghi africani che, per la loro
unicità, sono stati dichiarati Patrimonio Mondiale dell'Umanità. A lanciare
l'allarme è l'UNESCO ma tutta la comunità internazionale dovrebbe assumersi ora
la responsabilità di tutelare questi siti dal valore inestimabile.
I media internazionali tendono a trattare tutti
allo stesso modo teatri molto differenti, dove non mancano gli elementi in
comune, ma tante sono anche le peculiarità
LIBIA
Ore di attesa e di tensione in tutta la Libia per
il 'giorno della collera'
Dopo la rivoluzione dei gelsomini e piazza Tahrir, l’ondata di sommosse
nel mondo arabo contagia anche la vicina Libia e il regime del colonnello
Muammar Gheddafi trema. Da Benghazi le proteste dilagano in tutto il paese. Il
sistema italiano di controllo delle frontiere marittime rischia di collassare.
(In audio l'intervista, del 14 febbraio, di Ismail Ali Farah a Marco
Benedettelli, giornalista e collaboratore di Afriradio, e Valeria Carlini, responsabile relazioni
esterne e comunicazione del Consiglio Italiano per i Rifugiati)
EGITTO
Nella città sul Mar Rosso dove si respira la presenza di
Mubarak, «E' malato, lasciatelo in pace»
Francesca Paci: Sharm, sette giorni di solitudine
Il Cairo si sveglia, per la prima volta dopo
trenta anni, con la sensazione di essere padrona del proprio destino
Silvia Mollicchi: Egitto, il giorno dopo (audio)
TUNISIA
Un reportage racconta le violenze e le speranze,
tra la gente della capitale tunisina
Gilberto Mastromatteo: Per
le strade di Tunisi
Ben Alì in fuga, poteri al premier ed elezioni in
sessanta giorni. Troppo presto per capire se il futuro, per i tunisini, è
adesso
Christian Elia: Tunisia, aspettando il
futuro
Tunisi è una città fantasma: i cittadini si
organizzano, tra ansia e speranza
Gilberto Mastromatteo: Tunisia, il tempo sospeso
UGANDA
Il presidente uscente Museveni, che si presenta per la quarta volta, è
largamente favorito. Ma deve fare i conti con altri sette candidati. Tra cui
l’agguerrito Besigye, che contesta che si possa votare senza un documento di
riconoscimento… Perplessi anche gli osservatori internazionali.
Elio Boscaini: Uganda, una poltrona per otto
Duri scontri in Iran, la protesta torna in piazza
dopo un lungo silenzio
Martina Lacerenza: La
rabbia di Teheran
A Vancouver diecimila persone manifestano contro
gli omicidi di native e prostitute: dal 1970 sono state uccise più di tremila
donne
Michela Corallo: Canada, l'altra
marcia delle donne
I
NOSTRI TEMPI /
Interventi ed opinioni |
L’Italia è gremita di borghi spopolati, di paesi che in
meno di quarant’anni da cinque-seimila abitanti sono arrivati ad averne meno di
mille, spesso anche meno di cento. Il nostro territorio si sta “sgarrupando” in
tutti i sensi, anche perché la manutenzione che la società agro-pastorale
assicurava ancora in tempi recenti, è venuta meno. Ma se al posto di costruire i
“centri di accoglienza” ed altre brutte strutture dove “ospitare” gli immigrati,
offrissimo loro di ripopolare le nostre colline e i nostri territori di
montagna? E se al posto di altri carabinieri o addirittura dei contingenti di
forze armate, facessimo incontrare i fuggiaschi con i molti sindaci di quei
territori dove lo spopolamento sta creando deserti tanto belli in cartolina
quanto solitari e improduttivi nella realtà quotidiana? Se al posto di
marginalizzazione ed espulsione si proponessero leggi per aprire loro i mille
canali di una possibile integrazione fatta di lavori socialmente utili e la loro
intelligenza e la loro preparazione venissero applicate a favore di ciò che per
mancanza di abitanti e di buone volontà il nostro territorio sta perdendo?
«L’intervento di Benigni al festival lo
farei vedere nelle scuole, per far capire ai ragazzi cos’è l’Italia»: così Gianni Morandi alla consueta conferenza stampa
all’Ariston all’indomani della serata sui 150 anni dell’unità d’Italia.
Per i
cattolici tre riflessioni sulla nazione
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Il mondo del volontariato da oggi fino a
domenica si ritrova a Lucca per la prima fiera nazionale del volontariato dal
titolo “Villaggio Solidale”. "Un grande salone di levatura nazionale di quello
che viene definito il 'quarto settore' che metterà a confronto settore pubblico
e privato e tutte le strutture che sviluppano servizi volti a contribuire al
bene comune e all’uguaglianza economica e sociale" - affermano i promotori. La
manifestazione di fatto apre l'Anno Europeo del Volontariato e si concentra su
quattro temi principali: servizi, partecipazione, educazione e
innovazione.
Lucca: apre i battenti
“Villaggio Solidale”, fiera nazionale del volontariato
Più che un salone del volontariato, il
primo in Italia con queste modalità, sembra una super fabbrica con improbabili
catene di montaggio e reparti attivissimi. Tutti impegnati verso uno stesso
obiettivo: costruire il grande motore della solidarietà. Impresa difficile in
questa epoca di modernità edonistica ed egoista, tempi nei quali la divisione
sembra trionfare sull’unione e l’«io» dilatato si è divorato il «noi».
Lucca diventa «Villaggio
Solidale» Il volontariato diventa protagonista
Consulta
il programma
dettagliato della manifestazione
Visita
il sito
Villaggio Solidale Salone del volontariato italiano
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Anticipiamo il testo del "Primo piano" in uscita con il numero 8 di Famiglia
Cristiana.
È
giusto dare atto al Governo e al ministro Maroni di essersi mossi con
tempestività per fronteggiare l’ondata migratoria in arrivo dalla sponda Sud del
Mediterraneo, sconvolta dai rivolgimenti politici. Non sono mancate le
sbavature: dal Centro di accoglienza di Lampedusa, tenuto inspiegabilmente
chiuso per tre giorni, alle insistite polemiche contro l’Unione europea
(criticare chi dovrebbe aiutarci non è una strategia vincente!), ma non si può
dire che la crisi umanitaria ci abbia colti impreparati.
Migranti: l'Italia fa
dietrofront
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Dopo le avvisaglie è l’ora della tempesta.
Attesa, annunciata, temuta. Adesso il mare vomita braccia, facce, vestiti,
pianti. Duemila immigrati tra l’altra sera e ieri (senza contare gli altri 600
avvistati alle 22,30), e altri ancora ne arrivano, già partiti dai porti
tunisini e diretti qui a Lampedusa. Una marea umana che gli aerei e le navi
portano via come il catino cerca di svuotare una barca allagata...
Un esodo, un’intera generazione di ventenni
che dalla Tunisia prende il largo per toccare le coste d’Europa con il sogno di
arrivare in Francia. È saltato il tappo dei controlli, la morsa delle autorità,
«adesso o mai più, ce l’abbiamo fatta», dice Ahmed, infreddolito e sorridente
sulla banchina prima che qualcuno lo porti via. E il Centro di accoglienza resta
chiuso, come se questa non fosse emergenza, come se non ci fosse nessuno da
ricevere.
Quasi 3 mila arrivi in 48 ore
Sull'isola torna la tempesta
Negli ultimi tre giorni gli approdi
sono stati quasi 3 mila. Ma il centro di accoglienza resta chiuso e molti
migranti sono stati costretti a rimanere sul molo. Le carrette del mare,
intanto, continuano ad arrivare. Ponte aereo per i trasferimenti in massa a Bari
e Crotone
Emergenza umanitaria a
Lampedusa Sbarcati altri trecento tunisini
La notte scorsa non ha chiuso occhio, don
Stefano Nastasi, parroco di Lampedusa. Fino alle 6 di questa mattina tentava di
sistemare un gruppo di immigrati clandestini arrivati ieri su un barcone nella
parrocchia, "Ma sono troppi. Dove li sistemiamo?", si sfoga il prete. Ecco
perche' don Stefano Nastasi chiede al Viminale "di riaprire al piu' presto il
Centro di permanenza temporanea. "Il ministro Maroni - dice all'ADNKRONOS - non
puo' lasciare centinaia di immigrati arrivati nelle ultime ore, infreddoliti,
sulla banchina del molo. Va trovata una soluzione al piu' presto".
Parroco di Lampedusa si riapra centro di
accoglienza
Mentre il Centro di accoglienza resta
chiuso e i suoi 800 letti vuoti, centinaia di tunisini sbarcati dai barconi
dormono all'addiaccio, in condizioni igieniche spaventose.
Lampedusa, nessuna
umanità
Nuovi sbarchi di immigrati a
Lampedusa.
Ascolta la riflessione di mons.
Perego della Fondazione "Migrantes" a Radio Vaticana
(testo+audio)
Ultime da
Lampedusa!
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Dopo giorni diversi giorni di
continui sbarchi dalla Tunisia e le pressanti richieste delle
organizzazioni umanitarie il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha
autorizzato ieri la riapertura del centro di permanenza temporanea di
Lampedusa.
«Quella a cui stiamo assistendo è un fenomeno completamente diverso
dall’immigrazione del passato – osserva il parroco di Lampedusa, don Stefano –.
Non è gente stremata da un lungo viaggio, non si vedono volti malati e sfruttati
dai contrabbandieri di vite. Questo è un fenomeno legato ai fatti che hanno
sconvolto la Tunisia. Tutti mi hanno raccontato la stessa storia. Lavoravano
per aziende straniere che quando è caduto il regime, per mancanza di
sicurezza, hanno chiuso le attività. Senza lavoro non c’è pane, per mogli e
figli. Non resta che partire in cerca di un altro futuro.
SGOMBERI ROM
Passato un anno le promesse fatte dall'Amministrazione comunale di Roma sono
rimaste solo parole". E' la denuncia dell'associazione "21 Luglio" che ieri ha
presentato il dossier "Report Casilino 900. Parole e immagini di una diaspora senza
diritti”. Il 15 febbraio dell'anno scorso, il sindaco Alemanno aveva chiuso i cancelli e mandato le ruspe a
distruggere le case del campo rom più grande d'Europa: un accampamento nel quale
i rom erano presenti fin dagli anni cinquanta.
Dei rom e dei
sinti (non chiamiamoli zingari) abbiamo da sempre due opinioni, entrambe
sbagliate: tutti straccioni, oppure intrisi di colore romantico
Crisi finanziaria
Sulla fame non si specula. È un concetto semplice, che in Europa sta mobilitando
sempre più associazioni e gruppi della società civile, soprattutto chi lavora
nel Sud del mondo e gli effetti delle impennate dei prezzi dei beni alimentari
li vede da vicino. Cereali, olio, latte e zucchero non sono mai stati così cari
dal 1990.
Che la crisi economica globale abbia aumentato i tassi di povertà e di
esclusione sociale è ormai un dato incontrovertibile. Come lo è il fatto che la
forbice fra la paga di un dipendente e quella dei suoi supermanager abbia
raggiunto un divario che non ha precedenti nella storia degli ultimi decenni. E
tuttavia non è facile definire gli effetti della crisi, in parte perché molto
spesso chi ne è maggiormente colpito diventa invisibile, e in parte perché le
sue conseguenze hanno una distribuzione a macchia di leopardo e dipendono dalle
politiche di contrasto alla povertà messe in atto per mitigarne gli effetti.
Il primo studio approfondito sul legame tra le difficoltà economiche, la
depressione e i tentativi di togliersi la vita
Una «Nuova social
card», estesa a più soggetti, più "ricca" di soldi e servizi. Un nuovo strumento
rafforzato per combattere in maniera efficace la povertà assoluta. È la proposta
delle Acli, elaborata da un gruppo di esperti, che verrà presentata martedì in
un convegno al quale interverrà il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. Un
piano che, per diversi aspetti, si interseca con il progetto di riforma
abbozzato dal governo.
Le novità introdotte nel milleproroghe non
intervengono sui criteri ancora troppo restrittivi dell'età e della cittadinanza
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Il convegno che si è svolto venerdì 28 gennaio 2011 presso l'auditorium
Marco Biagi di Modena. L’iniziativa è stata promossa dal Comitato Unitario delle
Professioni di Modena e da Libera e Libera Informazione.
Sono intervenuti:
- Dott. Ing. Pietro BALUGANI,Presidente
Comitato Unitario delle Professioni di Modena
- Dott. Roberto ALFONSO, Procuratore della
Repubblica presso il Tribunale di Bologna
- Dott. Matteo RICHETTI, Presidente
dell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna
- Don Luigi CIOTTI, Fondatore e Presidente
di Libera “Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”
Video
Carta etica delle professioni
intellettuali (.pdf 25 kB)
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Parte da Castell'Alfero, in provincia di
Asti, l'avventura de "La Pace va Per...Corsa", manifestazione a
tappe promossa da Libera che vedrà protagonista Giuseppe Papaluca, il
barbiere-maratoneta che ha già firmato alcune imprese negli anni passati come la
Mosca-Roma o la Hammann-Baghdad. Attraverso questa corsa che prenderà il via il
18 febbraio e lo porterà alla conclusione il 17 marzo a Matera, si vogliono
ricordare le vittime di mafia, proprio nell'anniversario dell'unità d'Italia.
Bisogna ricordare anche questo pezzo d'Italia, questi eroi che hanno lasciato la
vita per un'Italia più pulita, più giusta, dove la legge ed il diritto si ergono
come collante naturale della società civile.
La pace va
per...corsa
La Carovana sarà
seguita con un diario giornaliero sul sito www.libera.it, con il supporto di
Foto e Video
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Tiberio Bentivoglio è un piccolo imprenditore calabrese, gestisce da quasi
vent’anni un’attività commerciale di rivendita di prodotti sanitari e per la
prima infanzia nella zona nord di Reggio Calabria. E da quasi vent’anni è
soggetto a richieste estorsive da parte della ‘ndrangheta. Bentivoglio però non
ha mai accettato di pagare il pizzo e ha regolarmente denunciato le
intimidazioni ricevute.
Già prima dell’unificazione del paese sotto la dinastia sabauda, alcuni miti
resistenti che i viaggiatori europei dell’ultimo Settecento avevano irradiato
della Sicilia, a partire da quello di Palermo «città felicissima», prendevano a
venir meno: non senza fondamento.
Martedì 15 febbraio 2011 alle ore 16.30 presso la
Provincia di Roma - Sala della Pace, via IV Novembre 119/a (Roma), Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie,
insieme alle associazioni Equorete, C.N.C.A. Lazio, daSud, Gioventù Attiva e Action
Diritti, hanno presentato i risultati della prima campagna di monitoraggio
sull'effettivo riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie nel Comune di
Roma e in alcuni Comuni della Provincia di Roma.
Scaricabile il dossier Riprendiamoci il maltolto Dalla confisca all'effettivo riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie a Roma e Provincia
Intervista al Prefetto Mario Morcone, direttore dell'Agenzia nazionale sui
beni confiscati
Sui terreni confiscati ai boss nascerà una cooperativa di Libera Terra
Un modello di sviluppo nella legalità che ha introdotto innovazioni
significative
Dalla morte alla
vita, dalla violenza alla speranza, dall’economia mafiosa al lavoro pulito.
Contrada Virgilio nel comune di Naro. Sessantacinque ettari di fertile terra
siciliana. Poco più di venti anni fa un coraggioso "giudice ragazzino" indagava
per sequestrarli alla potente famiglia mafiosa agrigentina dei Guarneri. Era
Rosario Livatino, magistrato profondamente convinto dell’importanza della lotta
al potere economico delle cosche. Pagò con la vita questa scelta, ucciso
dal piombo dei killer mafiosi il 21 settembre 1990. Ora quei terreni torneranno
alla vita e daranno grano dorato e un lavoro pulito e onesto.
L'idea è dei Semi
di Serra, un'associazione di genitori di Roppolo, paesino del Piemonte: uno
spot in difesa della Scuola pubblica statale.
All'iniziativa hanno aderito altri genitori da varie
parti d'Italia. Anche la redazione di Megachip ha dato il proprio contributo
Il ministro Gelmini mette in campo la riforma del sistema di valutazione della
scuola: nelle pieghe del milleproroghe approvato ieri al Senato ci sono due
commi, inseriti in corsa nel maxi emendamento del governo, che mettono mano alla
questione, affidando al corpo degli ispettori il compito di dare le ‘pagelle’ a
istituti e insegnanti.
Chi come me si è spaccato la schiena su versioni e poesie, ora si ritrova con un
pugno d'aria Tutti giorni questo Paese si burla di me e del mio lavorare per
guadagnare 1.250 euro al mese
Mi piacerebbe ci fossero tre scuole. Pulite, chiare. Mi piacerebbe che i giovani
potessero scegliere fra tre direzioni ben distinte.Nonsono capace di fare una
proposta operativa concreta e reale. Ma posso provare a dire quello che ho in
mente, in modo estremamente semplice. Una scuola per il lavoro. Una scuola per
la comunicazione. Una scuola per lo studio. Ecco le mie tre scuole.
Olga Ravello: Io,
a cura di
Mimì Caruso
Fraternità Carmelitana di Pozzo
di Gotto
I MERCOLEDì DELLA BIBBIA – 2011
Dal 26 Gennaio al 30 Marzo
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"CELEBRARE DIO CON LA VITA" HOREB n. 57 – 2010
TRACCE DI
SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI
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"A
Sua Immagine": Mese della Famiglia: se aiutiamo la famiglia, aiutiamo l'Italia
Continua il ciclo di puntate di A Sua Immagine dedicato alla famiglia. Che cosa
significa famiglia nell’attuale contesto sociale? Cosa succede se una famiglia è
provata dal dolore per la malattia di un proprio caro? In compagnia di Rosario
Carello cercheremo di comprendere il valore della famiglia, in cui si esprime il
vero significato dell’amore, che porta a donare se stessi per portare la
felicità all’altro. Si cercherà di indagare se la malattia può divenire in
ambito famigliare una risorsa per la crescita nell’amore.
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
"Le
Frontiere dello Spirito" puntata del 13 febbraio 2011
Domenica 13 febbraio 2011 "Le Frontiere dello Spirito", la
rubrica religiosa scritta e condotta da Maria Cecilia Sangiorgi e monsignor
Gianfranco Ravasi.
Nella
prima parte, monsignor Ravasi ha approfondito le letture tratte dal libro del
Siràcide (15,16-21)
A
seguire - come sempre - la poesia di padre Turoldo "Nella Tua luce vediamo la
luce", letta dall'attrice Paola Morales.
Nella
seconda parte del programma "Volti e storie", curata da Maria
Cecilia Sangiorgi, il servizio: "Dal Maghreb al medio Oriente sorprese
ed incognite"
Con l'intervista al professor Vittorio
Emanuele Parsi, docente di Relazioni Internazionali all’Università Cattolica di
Milano, viene esaminata la crisi e la rivolta in Nord Africa e in Medio Oriente.
la puntata integrale del 13 Febbraio (video)
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RAI RADIOTRE - "UOMINI E PROFETI":
Le religioni continuano, anche nel
tempo della secolarizzazione globale, ad alimentare violenze, aggressioni,
divisioni, stragi in molte parti del mondo. È sempre più evidente che i moventi
delle tensioni vano ricercati soprattutto in questioni di ordine politico,
sociale, culturale. Tuttavia è vero anche che le diverse appartenenze alle fedi
sembrano fomentare i contrasti invece che spegnerli, cementare sussulti
identitari invece di creare distensioni. Perché? È dentro le Scritture dei vari
“credo” che va cercata l’origine delle conflittualità? O nel modo in cui le
Scritture sono state e sono interpretate? E sarebbe possibile una loro lettura
in chiave meno identitaria e più universalistica senza però “tradirne” la
portata di “verità” e di “promessa”? Per quali vie sarebbe possibile arrivare a
questo? A un anno dall’inizio di “Leggere la Bibbia” – una lettura
sistematica del testo biblico affidata al dialogo con interpreti e lettori delle
Scritture di diversa provenienza (ebrei, cattolici, protestanti, musulmani,
laici, ortodossi) – si impone una pausa, per riflettere su alcune parole
particolarmente “difficili” che abbiamo incontrato nella lettura del testo: come
può un Dio di tutti comandare lo “sterminio” di alcuni popoli? Quale credito è
possibile dare alla “verità” di tutti se si ritiene di possedere la verità? È
sarà mai possibile coniugare islam e modernità?
Il sangue di Dio. Religioni e violenza
con Maria Cristina
Bartolomei, Enzo Bianchi, Benedetto Carucci
Viterbi, Daniele Garrone, Stefano Levi Della
Torre, Alberto Ventura
Domenica 13 febbraio 2011
Ascolta la puntata (audio)
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RAI RADIOTRE - "FEDI E MONDO":
Ogni testo sacro va accostato con rispetto, con serietà, con pazienza. Tanto più
quelli in cui stentiamo a riconoscere un linguaggio, in cui la logica ci sfugge
e saremmo tentati di addomesticarne le asprezze. Se apriamo il libro dell’ I
Ching, il Libro dei Mutamenti, troviamo una struttura complessa di segni e
parole, che facilmente ci induce in una tentazione di semplificazione. Per
rispettarne la complessità ci rivolgiamo a Augusto Shantena
Sabbadini, che dalle ricerche di fisica teorica è passato a
interrogare i testi delle antiche sapienze. Sabbadini ci racconta l’origine
remota di questo testo, che risale alle antiche divinazioni dei segni lasciati
dal fuoco su ossa e gusci di animali quasi due millenni prima della nostra era,
e ci mostra come sia possibile interrogarlo ancora oggi: a patto che si formuli
con chiarezza la domanda che gli vogliamo porre, che siamo disposti a
intraprendere un cammino di cui non conosciamo l’esito, che non chiediamo al
libro di sostituirsi a noi nella responsabilità della nostra scelta. Vedremo
allora come una modalità di pensiero guidata dal “caso” e non dalla “causalità”
possa aprire impensati sviluppi nella logica e nella vita.
I Ching. Il Libro dei
Mutamenti
con
Augusto
Shantena Sabbadini
Sabato 12 febbraio 2011
Ascolta la puntata (audio)
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È un fatto che
molti musulmani, soprattutto donne, si soffermano davanti alle grotte innalzate
nel mondo per onorare Maria oppure, passandovi accanto, volgono a lei il
pensiero e la invocano.
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
«Il rapporto tra mistero
creduto e celebrato si manifesta in modo peculiare nel valore teologico
e liturgico della bellezza. La liturgia, infatti, come del resto la rivelazione
cristiana, ha un intrinseco legame con la bellezza: è veritatis splendor.
Nella liturgia rifulge il Mistero pasquale mediante il quale Cristo stesso ci
attrae a sé e ci chiama alla comunione. [...] (Benedetto XVI)
LA BELLEZZA IN OGNI ASPETTO DEL RITO
LITURGICO
Testo integrale della
lezione del Maestro delle cerimonie pontificie, mons. Guido
Marini, all''inaugurazione del master in Architettura, Arte Sacra, e
Liturgia Roma del Pontificio Ateneo “Regina Apostolorum” - 3 dicembre 2010
-
Celebrare con arte il mistero di Dio (PDF)
«Si deve anche osservare, a
suo tempo, il sacro silenzio, come parte della celebrazione. La sua natura
dipende dal momento in cui ha luogo nelle singole celebrazioni. Così, durante
l’atto penitenziale e dopo l’invito alla preghiera, il silenzio aiuta il
raccoglimento [singuli ad seipsos convertuntur]; dopo la lettura o
l’omelia, è un richiamo a meditare brevemente ciò che si è ascoltato; dopo la
Comunione, favorisce la preghiera interiore di lode e di supplica [in corde suo Deum laudant
et orant].
Anche prima della stessa celebrazione è bene [laudabiliter] osservare il silenzio in
chiesa, in sagrestia e nel luogo dove si assumono i paramenti e nei locali
annessi, perché tutti possano prepararsi devotamente e nei giusti modi alla
sacra celebrazione».
GLI SPAZI DI SILENZIO ALL’INTERNO DELLA
CELEBRAZIONE
"La sacra liturgia porta d’accesso alla sacratissima umanità di Cristo"
Conferenza tenuta il 15.07.2010 dal Rev.do Mons Nicola
Bux, teologo, Consultore dell'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo
Pontefice, Consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede, Consultore
della Congregazione per le Cause dei Santi, vicepreside e docente di liturgia
comparata nell'Istituto Ecumenico di Bari, docente di teologia dei sacramenti
nell'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Bari, consulente della rivista
teologica internazionale "Communio".
Guarda
il video:
"La sacra liturgia porta d’accesso alla sacratissima umanità di Cristo"
... Una liturgia munita di
bellezza non va a cercare aggiunte, decorazioni, ornamenti, pizzi da noi
apposti, non si nutre di fasto, né abbisogna di ieraticità... Si tratta di
predisporre tutto ciò di cui il Signore ha bisogno per esprimersi... la bellezza
della liturgia è quella di azioni, di gesti umanissimi, reali, strappati alla
banalità, alla routine e resi eloquenti, carichi di significato; è la bellezza
della materia chiamata, convocata a una trasfigurazione...
Bellezza.
Andare a messa con arte di Enzo Bianchi
(pdf)
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Nella lettera di presentazione di «YouCat» (Youth Cathechism), la versione
del catechismo per i giovani che verrà diffusa tra i partecipanti alla Giornata
mondiale della gioventù di Madrid l’estate prossima, il Papa scrive ai giovani
che il catechismo «ci parla del nostro stesso destino». Perciò, dice, «dovete
conoscere quello che credete; dovete conoscere la vostra fede con la stessa
precisione con cui uno specialista di informatica conosce il sistema operativo
di un computer; dovete conoscerla come un musicista conosce il suo pezzo».
Conoscere Dio: una questione
seria In tutti gli zaini del pellegrino ci sarà
un regalo speciale che il Papa ha voluto per i giovani: lo YouCat. YouCat è
l'abbreviazione di Youth Catechism, cioè un catechismo diretto in modo speciale
ai giovani, una spiegazione contemporanea della fede cattolica. Lo YouCat
contiene domande e risposte, commenti, illustrazioni e immagini e sommari dei
termini chiave. Inoltre, citazioni della Bibbia, di santi e di grandi maestri
della fede cattolica. Tutto con l'obiettivo di rendere la comprensione della
fede accessibile ai partecipanti alla GMG!
YouCat, un catechismo per i
giovani
Testo integrale della Prefazione scritta da
Benedetto XVI a Youcat, sussidio al Catechismo della Chiesa Cattolica destinato
ai giovani
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Il teologo risponde
Perché la Chiesa è così intransigente verso qualunque forma di aborto? Non pensa
che talora è l’unica soluzione per uscire da una situazione difficile e
complessa? Qualche volta la vittima più sofferente è proprio la donna che chiede
di abortire. Perché infierire ancora su di lei con una condanna?
CHIESA
E SOCIETA'
/
interventi
ed opinioni |
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
"Crediamo con tutte le
nostre forze che questo mondo, dove Dio ci ha messo, è per noi il luogo della
nostra santità" (Madeleine Delbrêl)
Tema: Il lavoro: vocazione
di ogni persona nel mondo
-
Sussidio (pdf) -
Scheda
di lavoro per il Consiglio pastorale (pdf) -
Scheda
sui cambiamenti in atto nella società (pdf) -
Scheda
- commento alla liturgia (pdf)
CONVEGNO della VIGILIA:
Programma
Al convegno per la Giornata
della Solidarietà il bilancio di due anni di Fondo famiglia lavoro.
Il cardinale propone una
nuova forma di compartecipazione al superamento delle difficoltà di
molti.
Per
una “concittadinanza nuova”
L'intervento
dell'Arcivescovo (pdf)
«Da tempo la politica
italiana appare più concentrata a far parlare di sé che non a occuparsi delle
difficoltà che le persone concrete incontrano». In un’intervista al Corriere,
l’arcivescovo di Milano, Dionigi Tettamanzi, chiede a chi governa di dare
«esempio di sobrietà».
«La politica è lontana
dalle persone» (pdf)
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In occasione della festa dei santi patroni
della città, il vescovo di Brescia, monsignor Monari, invita i poliitici al
rispetto della dignità umana e le comunità all'accoglienza.
«Cattolici, difendete gli
immigrati»
Lettera del vescovo Luciano Monari alle
comunità cristiane della diocesi di Brescia sulla pastorale per gli
immigrati
“Stranieri, ospiti,
concittadini” (pdf)
Omelia del
vescovo Luciano Monari per la Festa dei S.S. Faustino e Giovita
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“Fratello
ateo, nobilmente pensoso, alla ricerca di un Dio che io non so darti.
Attraversiamo insieme il deserto, di deserto in deserto andiamo oltre la foresta
delle fedi. Liberi e nudi verso il Nudo Essere e là dove anche la parola muore
abbia fine il nostro cammino”. Questi i versi di David Maria Turoldo che il
cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio della cultura
ha posto a sigillo dell’anteprima bolognese de “Il Cortile dei gentili”, la
struttura di dialogo tra credenti e non credenti nata su suggerimento del Santo
Padre.
A
Bologna, il cardinale Ravasi inaugura il “Cortile dei
gentili”
(testo+audio)
La figura di Emil
Cioran (1911-1995), una specie di ateo-credente, è servita per aprire la
riflessione del primo incontro del Cortile dei Gentili.
Emil
Cioran, l'ateo-credente, apre il Cortile dei Gentili
Una gremita e attenta
aula Magna dell’Università di Bologna, primo ateneo laico d’Europa, ha
ascoltato, per quasi tre ore, il Rettore Ivano Dionigi e sua Eminenza il
Cardinale Gianfranco Ravasi dialogare su temi quali l’esistenza di Dio, la vita
e la morte, il rapporto tra fede e scienza, assieme ad alcuni studiosi in quello
che è stato il primo appuntamento del Cortile dei Gentili. Si è trattato del
preludio italiano del solenne evento che, in marzo, a Parigi (in collegamento
con il Pontefice) vedrà coinvolte istituzioni culturali come la Sorbona,
l’Unesco, l’Académie de France e la stessa Notre Dame.
Il
“Cortile dei Gentili” parte da Bologna: sintesi
dell’evento
«Siamo venuti qui per
vedere la Luna e scopriamo invece la bellezza della terra». Queste parole, prese
in prestito dalle prime frasi pronunciate dall’astronauta Aldrin, mentre il suo
piede toccava il suolo della luna e lui, da lì, ammirava la forma lontana del
nostro pianeta, le ha dette ieri Vincenzo Balzani nel suo intervento al ‘Cortile
dei Gentili’.
Attraversiamo
insieme il deserto
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Credere è difficile, ma essere atei non lo è da meno. C’è qualche motivo
perché atei e credenti si confrontino sulle loro reciproche difficoltà, sui loro
pensieri, parole, opere e scelte, in modo che forse possano trovare armonia di
argomentazioni senza rinunciare ognuno alla propria identità? Oppure
devono continuare a vivere su sponde differenti, ignorandosi o peggio
lanciandosi anatemi? La sfida è davvero straordinaria e i risultati lo possono
essere altrettanto
"Uno spazio dove gli uomini possano in una qualche maniera agganciarsi a Dio,
senza conoscerlo e prima che abbiano trovato l'accesso al suo mistero": queste
parole pronunciate da Benedetto XVI nel dicembre 2009 hanno dato vita al nuovo
"Cortile dei Gentili", spazio di ricerca e soprattutto di dialogo e confronto
fra credenti e non credenti nel panorama odierno.
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Uno dei «capolavori» politici del berlusconismo è stata la frattura creata nel
mondo cattolico. Ad esso si è presentato e si presenta come la diga
anti-laicista, semplicemente garantendo il pacchetto dei «valori non
negoziabili». Il resto dovrebbe rimanere il peccato personale del Cavaliere,
stigmatizzabile solo come tale. Gli ultimi attacchi di Berlusconi alla
magistratura avrebbero dovuto modificare l’atteggiamento politico della
consistente componente cattolica che lo sostiene. Se il comportamento pratico di
quest’ultima continua a rimanere elusivo, il mondo cattolico italiano non sarà
più in grado di offrire una classe politica capace di guidare il Paese in nome
dell’etica pubblica e nella pluralità delle sue componenti.
Trasparenza e
corresponsabilità "sono i due binari su cui il Sovvenire ha camminato e deve
continuare a camminare". Anche e soprattutto nel decennio dell’educazione. Il
sostegno economico alla Chiesa, infatti, lungi dall’essere una materia solo
contabile, "si presenta come una grande occasione formativa". Il cardinale
Angelo Bagnasco apre così il XIV Convegno nazionale degli Incaricati diocesani
del settore che da molti viene identificato con l’8xmille e che invece è molto
di più.
Convegno
degli Incaricati Diocesani per il Sovvenire - Il testo del discorso del card. Bagnasco
Provo con questo articolo a sintetizzare l’esito di un importante sondaggio,
svolto dalla Swg per conto dei Cristiano sociali, sull’atteggiamento dei
cattolici praticanti nei confronti del governo e degli scandali legati al
presidente Berlusconi.
... l’impressione è che
Vaticano e gerarchia ecclesiastica non si vogliano pronunciare
sull’unico quesito che sta sul tavolo. Quesito ben chiaro a tutte le
democrazie occidentali. La permanenza di Silvio Berlusconi alla guida
del governo italiano risponde a una idea di “bene comune” e di etica
pubblica?...
Da Settimana n. 5 del 6 febbraio 2011 (settimanale di attualità pastorale)
Cara
Settimana, da un punto di vista cristiano è semplicemente sconcertante assistere a
ciò che sta avvenendo inItalia in questo
tempo. Un paese civile non avrebbe alcuna remora nel prendere atto e
neldenunciare con forza lo
squallore politico, sociale ed etico che sta avvilendo il nostro paese.
Questa lettera è una lettera aperta e sta già circolando nella nostra città(Modena) tra
cattolici e tra persone che comunque hanno a cuore queste questioni. Non abbiamo
alcuna intenzione di raccogliere firme, tuttavia sappiamo che nei suoi contenuti
essenziali essa è largamente condivisa da tantissimi.
POLITICA
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
«L’attività di Pm e giudici non sottende
disegni eversivi. Va rispettata. E questo vale anche per il premier», dice il
vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura.
Dagli attacchi alle Procure al processo
breve. Michele Vietti, vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura
(Csm), affronta tutti i punti di attrito tra il potere esecutivo e quello
giudiziario in un'intervista a tutto campo che Famiglia Cristiana pubblicherà
sul n. 8 in edicola dal 16 febbraio. Anticipiamo il testo integrale.
Vietti: «La legge è uguale. Per
tutti»
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Berlusconi pensa di fare causa allo Stato,
Frattini preannuncia ricorso alla corte europea contro i giudici di
Milano, un milione di donne scendono in piazza contro il premier. In
questo clima Napolitano avverte: "se continua così finisce la
legislatura". Se ne discute a Ballarò.
Tra gli ospiti di
Giovanni Floris la presidente del PD Rosy Bindi, il presidente dei
deputati del PdL Fabrizio Cicchitto, il vicepresidente di FLI Italo
Bocchino, Anna Maria Bernini del PdL, il politologo statunitense
Edward Luttwak, il direttore dell’Espresso Bruno Manfellotto, il direttore del Tempo
Mario Sechi, il presidente della Ipsos Nando
Pagnoncelli.
In apertura la coperina satirica di Maurizio Crozza.
Ospiti di Michele Santoro: Gad Lerner, l’eurodeputata del Pd Debora
Serracchiani, l’attrice Ambra Angiolini, il segretario de La Destra Francesco
Storace e la deputata del Pdl Beatrice Lorenzin
ANNOZERO: Resistere! (puntata intera)
Scelte attraverso un sistema automatico computerizzato
Al ministro Frattini, che ci accusa di malanimo verso Berlusconi, vorremmo dire
che non è buona norma estrapolare un paio di righe da un articolo, ignorando il
resto.
«Il premier si rimetta serenamente alla magistratura. E la Chiesa abbia il
coraggio di alzare la voce su questo premier la cui immoralità sta prima di
tutto nel non perseguire l'interesse dei cittadini, ma solo i suoi». Parla
Domenico Mogavero, prelato di frontiera in Sicilia, da sempre in prima linea
contro la mafia
E in un sondaggio sul sito Internet del settimanale cattolico più della metà dei
lettori chiede al premier di dimettersi
Dice il presidente del
Consiglio che un golpe morale è in atto contro di lui, e che a
cospirare sono le procure, i giornali, le donne che domenica hanno
manifestato contro un premier giudicato indegno della carica che
ricopre. Dice ancora, anticipando quella che sarà la sua strategia
difensiva: «Io sono un uomo separato esono libero di fare quel che voglio a casa mia. Vogliono farmi dimettere e basta».
Ma l’Italia è davvero berlusconiana?
- Non è solo Nichi Vendola a indicare Rosy Bindi come candidato premier
dell'alleanza democratica. Ieri a Montecitorio, dopo l'intervista del
governatore della Puglia a Repubblica, molti democratici commentavano anche lo
scambio di battute tra Romano Prodi e la Bindi durante la festa dei 60 anni del
presidente Pd celebrata sabato scorso. "Ti auguro di diventare presidente del
Consiglio, sei la persona giusta", ha detto il Professore alla festeggiata.
"Bersani è il candidato alla presidenza del consiglio per il Pd ma i democratici
devono cominciare a pensare a una leader donna". Rosy Bindi interviene alla
conferenza delle donne democratiche e sgombera il campo dalle con il segretario sulla candidatura alla
premiership.
Abbiamo provato a scegliere le donne, impegnate in politica e nella società, che
potrebbero ricoprire la carica. Ecco i loro profili, aiutateci a scegliere.
Angelus
- 13 febbraio 2011
Udienza
- San Giovanni della Croce (16 febbraio 2011)
OPINIONI E COMMENTI
Sarà articolata in cinque momenti la beatificazione di Giovanni Paolo II, in
programma domenica 1° maggio. Ne dà notizia un comunicato della Sala Stampa
della Santa Sede, informando che la cerimonia verrà preceduta da una veglia che
si svolgerà nella sera di sabato 30 aprile - dalle 20 alle 21 la preparazione,
dalle 21 alle 22.30 la celebrazione - al Circo Massimo.
La Santa Sede presenterà il secondo libro di Benedetto XVI su Gesù di Nazaret il
10 marzo, secondo quanto ha reso noto questo venerdì la Sala Stampa
vaticana.
Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella
carità e nella verità
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2) Il
servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:
http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm
3) Il servizio omelia di P.
Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm
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