"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°14 del 2011

Aggiornamento della settimana

- dal 2 all'8 aprile 2011 -

 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 15 aprile 2011          


 
 


IL VANGELO DELLA DOMENICA 
LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo



OMELIA 

 di P. Gregorio Battaglia 
  di P. Aurelio Antista
di P. Alberto Neglia


 

N. B. La Lectio e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili


Il 2 febbraio 2010

 é nato il Blog di Tempo Perso

PIETRE VIVE

che viene aggiornato quotidianamente
 e mette così a disposizione in modo facile e veloce
 una o più notizie

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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale


"QUELLI DELLA VIA"





 




NOTA

Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere
un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 





"QUARESIMA/PASQUA 2011"

Pagina speciale di TEMPO PERSO in continuo aggiornamento

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DIRITTI

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Rischio razzismo in Italia?


«Vietato l'ingresso agli animali ed agli immigrati. La direzione». Il cartello sta affisso all'esterno di un bar a Montesacro, Roma, e ha suscitato l'indignazione di un marocchino di 45 anni, regolare nella capitale, che lo ha immortalato con una foto e denunciato la palese discriminazione al suo avvocato.

  «Ingresso vietato agli immigrati» Il cartello in un bar a Roma



Per qualche giorno un gruppo di "imprenditori meritocratici" ha portato avanti una campagna fortemente discriminatori su internet, nei social network e con manifesti in provincia di Milano. Chiedevano di escludere i lavoratori disabili dalle loro aziende, in fondo, affermavano, "le aziende sono fatte per produrre, per garantire lavoro ai propri dipendenti, per dare stipendio a chi se lo merita. Con la scusa degli obblighi di legge hanno riempito le aziende di persone che non rendono come le altre.". Insomma: fuori i disabili dalle aziende!

  Italia, disabili? No, grazie


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  Insulti razzisti a Waraba Geas: "Perché tutti zitti?"

  "Negra" e "scimmia" ad Abiola l'italiana

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Anche dopo una lunga serie di leggi discriminatorie, lo straniero in Italia conserva dei diritti. Un glossario sulle varie situazioni in cui può trovarsi, dalla richiesta di asilo fino all`irregolarità (che può arrivare anche dopo l`ingresso regolare). E qualche consiglio utile per lo straniero che viene fermato dalle forze di polizia. Ecco come far valere i propri diritti e chiedere tutela legale.

  Fulvio Vassallo: Irregolari, richiedenti asilo oppure regolari. i clandestini non esistono


PACE

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Il 2 aprile giornata nazionale di mobilitazione contro la guerra/2


Giornata di mobilitazione nazionale contro la guerra in Libia - Roma 2 Aprile

Dal cuore Barocco di Roma, dalla piazza del Bernini e del Borromini, Emergency lancia la dichiarazione di pace alla guerra. Sì, una dichiarazione di pace, perché neanche contro la guerra si può usare quella parola che risuona come una bestemmia. Emergency denuncia l'ultima guerra - giusta o umanitaria così come la politica la fa passare - dichiarata alla Libia. Perché non esiste una guerra che sia giusta e nemmeno umanitaria. Sul palco, campeggiano le parole di Albert Einstein: "La guerra non si può umanizzare, si può solo abolire". Si deve abolire.

  Emergency a Roma contro la guerra


Vedi i video degli interventi di:

  Gino Strada

  Massimo Zucchetti


Il prossimo appuntamento: Assisi 15/16 e 17 Aprile
“Quello che sta accadendo alle nostre porte di casa, nel Mediterraneo e in Medio Oriente ci impone una nuova e più grande assunzione di responsabilità. Abbiamo bisogno innanzitutto di capire e di riflettere. E poi abbiamo bisogno di rinnovare la mobilitazione contro le armi, la guerra e ogni forma di repressione della voglia di libertà e democrazia esplosa in tanti paesi. Il nostro fermo no alla guerra deve essere accompagnato da un altrettanto forte impegno per la difesa dei diritti umani. Ne discuteremo ad Assisi il 15, 16 e 17 aprile. Non mancare!”

  Il 15, 16 e 17 aprile ad Assisi

  Vedi il nostro post Il 2 aprile giornata nazionale di mobilitazione contro la guerra

 

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  Gli attivisti per la pace: il digiuno contro la guerra

 

Dalla guerra in Libia all'allarme nucleare in Giappone, è quantomai urgente riflettere sulla pace

  Agenzia NEV: “Osare la pace per fede” esorta le chiese a sostenere la Convocazione di Kingston

Siamo TUTTI responsabili. Certo chi ha fomentato l'odio razziale e la caccia al migrante ha la responsabilità maggiore. Ma è parimenti responsabile chi è rimasto inerte di fronte al montante razzismo

  Giovanni Sarubbi: Siamo tutti responsabili

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ACQUA

Ci stiamo muovendo a grandi passi verso il referendum sull’acqua, voluto da tanti cittadini attivi. Si andrà a votare il 12 e il 13 giugno. Due “sì” sull’acqua bene comune e un “sì” per fermare il nucleare.

  Alez Zanotelli: L’acqua nell’urna






GIAPPONE


Rilascio "controllato" dell'acqua contaminata di Fukushima nel Pacifico

  Gabriele Battaglia: Giappone, un fiume radioattivo sfocia nel mare


Dopo il sisma e lo tsunami dell'11 marzo 2011 e con la crisi nucleare ancora in corso, a quasi un mese di distanza, un'altra forte scossa di assestamento il 7 aprile  ha colpito il Giappone nord-orientale causando ulteriori morti e feriti e una perdita d'acqua nella centrale nucleare di Onagawa. Si è così rinnovato il dolore di una popolazione duramente provata.

  Terremoto in Giappone: gli aiuti della Caritas

Una troupe a Fukushima armata di contatore geiger

  CORRIERE:  Una troupe a Fukushima armata di contatore geiger (video)

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Il terremoto ha colpito le regioni nordorientali del Paese, le stesse devastate l’11 marzo scorso. Perdite di acqua dalla centrale di Onagawa, senza innalzamento del livello delle radiazioni fuori dell’impianto. La Toyota riprenderà l’assemblaggio delle automobili dal 18 al 27 aprile.

  ASIA NEWS: Nuovo sisma nel Giappone devastato: quattro morti e cento feriti







AFRICA



Elezioni politiche, presidenziali e governatoriali. Il gigante africano va alle urne tra sogni di grandezza e lo spettro del caos politico

  Alberto Tundo: Nigeria, aprile di fuoco


Il primo ministro etiopico, Meles Zenawi, avverte gli “elementi destabilizzanti” e punta il dito contro l’Eritrea: “non assisteremo passivamente alle aggressioni”. Zenawi tenta di frenare il dissenso interno, in vista di una grande manifestazione popolare indetta il prossimo maggio. Intanto 121 detenuti politici, arrestati lo scorso marzo, sono stati accusati di terrorismo.

  Ismail Ali Farah: Etiopia, Zenawi mostra i muscoli

Non so quale impatto avrà il via libera dato dall’Onu all’azione militare contro Gheddafi. Ma nutro grandi aspettative di fronte alla sollevazione giovanile in corso contro le dittature che hanno oppresso l’intero mondo arabo. Il vento di libertà che soffia dal Nord Africa fino al Golfo può davvero sprigionare un cambiamento epocale. Bisogna sostenerlo.

  Gad Lerner: L’arma contro Gheddafi

Dal primo aprile, importanti gruppi europei e statunitensi s’impegnano a garantire la tracciabilità delle materie prime provenienti dalle zone in conflitto nell’est della Repubblica democratica del Congo. L’hanno stabilito due organismi indipendenti di cui fanno parte anche le multinazionali, applicando in anticipo una legge Usa che entrerà in vigore nel 2012.

  Fortuna Ekutsu Mambulu: Rd Congo, parte l’operazione “minerali puliti”

Le forze del presidente Ouattara si preparano a lanciare l'offensiva contro Gbagbo. Ad Abidjan ore di attesa e di paura

  Alberto Tundo: Costa d'Avorio, verso lo scontro finale




AFGANISTAN


Nel sud dell'Afghanistan le truppe Usa hanno costruito una barriera di cemento lunga 80 chilometri che taglia villaggi, campi e canali

  Simona Olivieri: Un muro contro i talebani

Raid Usa contro gli ex esponenti del regime talebano che trattano con i ribelli. Fagocitati dalla corruzione i fondi per il programma di reintegrazione dei combattenti

  Enrico Piovesana: Afghanistan, una pace difficile



I NOSTRI TEMPI /

  Interventi ed opinioni




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Sbarchi, quanta improvvisazione - "Primopiano" del n. 15 di Famiglia Cristiana

Anticipiamo il "Primopiano" del n. 15 di Famiglia Cristiana, in edicola dal 6 aprile. Il flusso di migranti mette in crisi la politica di corto respiro. Senza visioni del bene comune.
Lega di lotta e di governo. Roma e Padania. Ha funzionato per anni, con eccellenti rendite elettorali. Ora, con l’emergenza profughi, i nodi vengono al pettine. Con evidenti contraddizioni, dovendo «far buon viso a cattiva sorte». Il ministro degli Interni, Roberto Maroni, per decongestionare Lampedusa ordina tendopoli e centri di accoglienza in tutte le Regioni, escluso l’Abruzzo. Impone un principio elementare di solidarietà nazionale: tutto il Paese deve accogliere una quota di tunisini. Ma i governatori delle Regioni rispondono picche. Si raccoglie quel che si è seminato.

   Sbarchi, quanta improvvisazione


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IMMIGRAZIONE E ACCOGLIENZA

Mons. Montenegro celebrerà la Veglia di Pasqua a Lampedusa

 Il vescovo di Agrigento celebrerà la Veglia Pasquale sull’isola di Lampedusa.
«Nella nostra famiglia, in questo momento, sono gli abitanti di Lampedusa, ad avere bisogno di tutta la nostra vicinanza e del nostro affetto». Con queste parole mons. Francesco Montenegro, spiega la decisione di celebrare la Pasqua non nella cattedrale di Agrigento ma nella parrocchia di san Gerlando a Lampedusa. «In questi giorni in cui mi sono recato spesso nell’isola – afferma l’arcivescovo – ho visto la gente felice di vedermi e di avermi accanto. Stiamo vivendo la Quaresima, l’augurio è che la Pasqua per i lampedusani e i migranti possa essere vissuta pienamente. Per noi la Pasqua ha un significato, non è un ricordo».

   IMMIGRAZIONE E ACCOGLIENZA, LA PASQUA DI LAMPEDUSA

Una strategia d’intervento unitario per Lampedusa. A promuoverla è l’arcidiocesi di Agrigento che, in questo modo, intende dare il proprio contributo per far fronte all’emergenza dell’isola.
L’iniziativa è stata presentata oggi in conferenza stampa ad Agrigento. Come “segno di attenzione” a Lampedusa e “vicinanza alla comunità cristiana”, l’arcivescovo, mons. Francesco Montenegro, ha comunicato che celebrerà la Veglia Pasquale non nella cattedrale di Agrigento ma nella parrocchia san Gerlando di Lampedusa.

   La veglia sull'isola la celebrerà l'arcivescovo Francesco Montenegro nella notte di Pasqua

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Immigrati. Bossi: “Foera di ball”. Per i cristiani, invece, Gesù si fa solidale con tutti gli innocenti, gli emarginati, gli scartati, i poveri della storia.


Una settantina di cadaveri, quasi certamente di migranti morti durante una traversata verso le coste italiane, sono stati recuperati davanti alle coste libiche, nei pressi di Tripoli.

  Gesuiti: recuperati 70 cadaveri di migranti davanti alle coste libiche

I 68 cadaveri recuperati a largo di Tripoli portano a 15.828 il numero delle persone morte nel tentativo di raggiungere l’Europa. Chi volesse approfondire la questione può andare a consultare il sito di Fortress Europe e il corrispondente blog di Gabriele Del Grande. Ma attenzione: la cifra è largamente sottostimata. Perché si riferisce solo ai casi accertati, cioè segnalati da articoli di stampa, da organizzazioni umanitarie, oltre che naturalmente dalle autorità degli Stati. Le barche dei migranti partono clandestinamente e “muoiono” clandestinamente. Spesso non se ne sa nulla

  La guerra del Mediterraneo e la nostra vergogna  

La rapida evoluzione della situazione libica, i cui sviluppi delle scorse settimane nessuno era stato in grado di prevedere, ha spiazzato non soltanto le principali cancellerie occidentali ma anche una delle diplomazie più antiche, quella della Santa Sede. Il Vaticano è sembrato in un primo momento avallare l’intervento autorizzato dall’Onu per fermare la repressione sui civili da parte del raiss di Tripoli, salvo poi, una settimana dopo, assumere una posizione più problematica, accompagnata dalla richiesta del cessate il fuoco.

  Le incognite che turbano il Vaticano

La Conferenza episcopale italiana risolve quasi in 20 per cento del problema di Roberto Maroni e dei presidenti delle Regioni. In strutture della Chiesa italiana, case di accoglienza di associazioni e conventi, verranno ospitati 2500 degli immigrati arrivati a Lampedusa: Le strutture si trovano in 93 diocesi. Duecento immigrati resteranno a Lampedusa ospiti della Casa della Fraternità della parrocchia dell’isola, dove lavoreranno a rotazione volontari della Caritas italiana di diverse diocesi. Per l’accoglienza degli immigrati la Cei non chiederà nemmeno un euro allo Stato: “Provvederemo a tutto”, ha spiegato questa mattina ai giornalisti il Segretario generale della Conferenza episcopale monsignor Mariano Crociata: “Alloggio, cibo e vestiario”.

  Lampedusa, la Cei soccorre Maroni

Mettiamo che io sia un tunisino di vent'anni su uno spiazzo di Lampedusa. Aspetto di essere imbarcato ma sotto il maestrale il mare urla e biancheggia. La polizia ci ha tolto, uno per uno, le cinture dei calzoni e i lacci delle scarpe...
Mettiamo che io sia un poliziotto di vent'anni e stia ritirando lacci e cinture a questi tunisini, ragazzi per lo più, che continuano a dire "Italia Italia" e "Libertà libertà". Mi hanno mandato qua - avrei voluto venirci in vacanza - e da 48 ore stiamo occupandoci, senza dormire e mangiando male, di questi disgraziati che non mangiano e non dormono...
Mettiamo che io sia un abitante di Lampedusa, non so, un pescatore. Non ho niente, davvero, contro questi spiaggiati...
Mettiamo che io sia io...

  Se io fossi un tunisino

Da settimane tutti - ma proprio tutti – lamentano l’assenza dell’Europa, la sua sordità e la sua avarizia. Ed è anche vero. Ma, come scriveva Don Milani, nulla è più ingiusto che «far parti uguali fra disuguali». E, allora, va detto che, per quanto riguarda l’accoglienza dei profughi l’Italia è davvero “diseguale” rispetto ad altri paesi.

  L’anomalia Italia fra una finta carità e numeri impietosi


Per i cristiani "Gesù è il Re e il Pastore del suo popolo, e la croce è il suo trono, ed è da qui che egli inaugura il suo Regno di giustizia, di amore e di pace. Dalla croce egli regge, governa, guida e discerne la giustizia e l’empietà; dalla croce, proprio perché Re e Pastore secondo Dio (Sal 72), egli si fa solidale con tutti gli innocenti, gli emarginati, gli scartati, i poveri della storia. Veramente il suo essere Re e Pastore, rivelandosi tale nel momento di estrema debolezza e fragilità, non segue la logica di questo mondo, perché – come scrive Paolo – «quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti; quello che è ignobile e disprezzato per il mondo, quello che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono» (1Cor 1,27-28)." (fr. Egidio Palumbo - 30.03.2011)

  Video

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Giornata di lutto e di silenzio per la tragedia al largo di Lampedusa


Giornata di lutto e di silenzio. Nel mare sono naufragate le vite e le speranze di troppa gente che cercava pane scappando dalla guerra. Che fosse la guerra di Gheddafi o quella della miseria, poco importa. Sia di silenzio questa giornata per riflettere sulle responsabilità di ciascuno. Sia di preghiera. Se ne conoscessimo i nomi uno per uno e poi le storie, avremmo l’indignazione e il pianto. E forse chiederemmo perdono. Naufraghi nelle nostre coscienze. (Tonio Dell'Olio da "Mosaico dei giorni" di oggi)

  Emergenza Nord Africa: l'impegno della Caritas


  l'intervista a mons. Vittorio Nozza, direttore della Caritas (pdf)

  l'intervista a mons. Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento: «Morti che pesano sulla coscienza di tutti»

Guarda lo spazio di approfondimento del Tg3 di oggi dedicato proprio all'emergenza umanitaria all'indomani dell'immane tragedia in mare, in collegamento con Chiara Saraceno e Laura Boldrini FUORI TG (video)

Ora sappiamo la «verità» sull’immigrazione. Credevamo di saperla anche prima, ma era una bugia... Ora sappiamo che non scappano da una vita misera. Scappano dalla morte, e attraversano la morte pur di scappare...

  La legge della disperazione

  L'ultimo tratto della traversata è il cimitero per migliaia di migranti

  Quella fossa comune sotto il Canale di Sicilia

  ... I profughi che arrivano alle nostre coste e alle nostre isole appartengono a questi esclusi a priori, a questi corridori nella corsa della vita condannati a partire quando gli altri sono quasi già arrivati e quindi perdenti già prima della gara...

  Un dolore senza nome

Centinaia di morti annegati. L’ultima tragedia del mare, del mare "nostro", divenuto troppo spesso negli ultimi anni una azzardata via di scampo verso la speranza a prezzo del rischio di morte, adesso chiede forse qualcosa di più del pianto e del raccapriccio.

  L’insidia più estrema

È il modo più facile per imparare il mare, fare il morto. Alcuni sono scampati perfino al deserto così, facendo il morto. Avvistati dall´alto degli elicotteri e degli aerei, "non sollevano il braccio", dicono i soccorritori. Non fanno il morto, sono morti, a centinaia. Si sono aggiunti alle migliaia cui il Mediterraneo dei nostri anni fa da fossa comune.

  400 dollari per morire

... In fondo se ogni porzione di territorio si prendesse in carico alcune di queste persone, si raggiungerebbero numeri affrontabili senza troppo sacrificio. Se riuscissimo a mettere in moto questa grande operazione politica, in grado di parlare alla gente e farla uscire dalla paura del diverso, dalla paura che ci attanaglia a ogni angolo, daremmo l´esempio più grande che possiamo dare. Coscienti che tanta della nostra economia vive del loro lavoro

  Un impegno di tutti a ospitare i migranti

La Chiesa segue "con viva apprensione" l'ultima "emergenza" da immigrazione, segnata dalla "tragedia di centinaia di morti in mare", con il "Mediterraneo che rischia di diventare cimitero di un popolo in fuga". Lo spiega il segretario della Cei, mons. Mariano Crociata, segnalando "la resistenza di alcune parti della opinione pubblica del Paese... soprattutto del centro e del nord, a condividere il carico" dell'ondata di immigrati. "La prospettiva dell'ospitalità - denuncia il presule - rischia di dividere l'Italia, pochi giorni dopo che abbiamo celebrato i 150 anni dell'unità d'Italia". Mons. Crociata è intervenuto sulla immigrazione davanti alla Commissione presbiteriale italiana.

  Sbarchi dal Nord Africa, le reazioni ecclesiali

  Video

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   Niente tendopoli, rischiamo barricate si dia un anno di permesso a tutti

È quasi un moto di indignazione e di dolore per la nuova tragedia in mare, quello che viene fuori dalle parole lucide di Laura Boldrini, portavoce dell'Alto commissariato Onu per i Rifugiati (Unhcr). «...Sorprendono questi naufragi nel Mar Mediterraneo in questo momento pieno di mezzi ed è assurdo che si possa morire in questo modo...»

   CANALE DI SICILIA (2): DECINE DI CORPI IN MARE, SUPERSTITI IN STATO DI SHOCK


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Gli sbarchi a Lampedusa e la difficile gestione del problema a livello nazionale. Ma anche i morti, i drammi consumati e le storie di vita affidate a quei barconi. Il Mediterraneo è divenuto ancora una volta teatro in cui s’intrecciano le speranze di alcuni e le polemiche accese di altri. SIR ne parla con Franco Cardini, storico e docente di storia medievale all’Università di Firenze.

  SIR: Nell'interesse di tutti


Gli eventi del sud Mediterraneo hanno preso l’Europa, intesa come singoli Stati, dai più grandi ai più piccoli, e come Unione Europea, alla sprovvista. Le reazioni sono state contraddittorie e in ordine sparso. Ora sembra che si stiano prendendo le misure e ci si avvii ad una prospettiva più seria, più stabile e più lungimirante. Si intrecciano infatti almeno tre temi. Il primo è la questione dello sviluppo interno ai Paesi del sud Mediterraneo, il secondo l’emigrazione, il terzo la stabilità e gli indirizzi dei diversi sistemi politici.

  Francesco Bonini: Dopo la bufera

C'è solo una striscia di mare a separare chi cerca riscatto e benessere da chi, quello stesso tragitto, lo ha compiuto trent’anni fa. Mazara del Vallo, provincia di Trapani: qui c’è una delle comunità tunisine più consistenti d’Italia. I primi maghrebini sono giunti alla fine degli anni Settanta e con fatica sono riusciti a innestarsi nel tessuto economico, contribuendo alla ricchezza e allo sviluppo della città. Oggi chi parla rappresenta la seconda, in molti casi la terza generazione: sono italiani, disillusi e critici. Una generazione a cavallo, divisa tra affetti e consapevolezza, tra sentimento e ragione.

  Lilli Genco: La Casbah di Mazara: «Perché venite qui?»

Li ha uccisi il mare? No. Li hanno uccisi i signori “fora dai ball” e il loro ex-amico dittatore. Li hanno uccisi loro. I profughi eritrei, etiopi, sudanesi, ivoriani partiti da Zuwhara e morti affondati nel più grande cimitero della post-modernità, il Mediterraneo, sono esattamente quelli che il governo italiano ha respinto dal maggio 2009, negando la protezione umanitaria e consegnandoli alle carceri del regime libico.

  Andrea Segre: Li avete uccisi voi. Questi sono i naufraghi dei respingimenti

«Svuotare la vasca», sibila Umberto Bossi. «Il problema immigrazione va risolto alla radice, ma intanto dobbiamo farci carico delle esigenze umanitarie…», aiutando chi fugge da Lampedusa, rispondono i presidenti di Confindustria Treviso e Vicenza, la vandea della Lega. «Ognuno deve fare la propria parte, anche Treviso», precisa Alessandro Vardanega, leader degli imprenditori della Marca. «Non si può semplicemente rilevare il problema e poi dire ma tanto si arrangeranno alcune aree del Paese».

  Marco Alfieri:Ma gli imprenditori a Vicenza e Treviso vogliono l’accoglienza

affermo in tutta tranquillità che, per ignoranza o per calcolo, il governo ha creato il «dramma» Lampedusa invece di governare il problema in piena legalità (e umanità). Oscillando tra allarmismo e vittimismo, minacce di crisi di governo e dichiarazioni tanto sguaiate quanto irresponsabili di autorevoli ministri, il governo ha ignorato e violato due strumenti che aveva a disposizione per fronteggiare in maniera incisiva la crisi degli sfollati nel Mediterraneo.

  Emma Bonino: Né vittimismi né allarmismi per affrontare l'emergenza


L`ex ministro tunisino Abdeljalil Bedoui: “Non una catastrofe e nemmeno una migrazione strutturale, ma un fenomeno eccezionale che come tale va considerato. Siamo preoccupati per il razzismo che rischia di diffondersi in Italia”.

  Raffaella Cosentino: Tanto rumore per 15 mila tunisini, noi abbiamo accolto 163 mila profughi

Berlusconi a Napoli, in Abruzzo, a Messina e infine a Lampedusa. Il copione è sempre uguale, uno spettacolo a base di promesse e l`assicurazione di una soluzione fulminea. Dietro si muove la macchina della shock economy, gestione militarizzata e trasferimenti arbitrari dal pubblico al privato. Ora anche i migranti sono entrati nel tritacarne. I cittadini pensano alla `sicurezza` e dimenticano chi mette loro le mani in tasca.

  Antonello Mangano: Lampedusa Shock Economy. Ora anche i migranti sono una mucca da mungere

Asha ha il viso dolce di una bambina e lo sguardo quasi spento. Ha 21 anni, è incinta di otto mesi e ha ancora davanti agli occhi l’inferno che ha patito nel canale di Sicilia. È una dei pochi sopravvissuti (53) al naufragio di mercoledì notte in cui sonomorte 250 persone, forse anche di più.

  Massimo Giannetti: Sono risalita dal fondo del mare

Don Mario Bandera, direttore del Centro missionario diocesano di Novara, si sofferma su un passato rimosso per riflettere sulle storture e le disuguaglianze della nostra epoca 

  Mario Bandera: Migranti: ripasso di storia

'Non possiamo fermare le migrazioni, questa è la sola evidenza dalla quale partire'

  Luca Galassi: Erri De Luca: migranti in fuga, collante per una Europa finalmente unita

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L'Aquila due anni dopo


"C'è tanto dolore. Dopo due anni le ferite sono sempre aperte. Per quanti giorni, mesi, anni ancora dobbiamo aspettare in silenzio la salvezza?". Queste le parole pronunciate oggi dal vescovo dell'Aquila, Giuseppe Molinari, durante la messa in ricordo delle 309 vittime del terremoto di due anni fa celebrata presso la basilica di Santa Maria in Collemaggio, alla presenza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e del sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta.

  Il vescovo dell'Aquila: ferite ancora aperte

Il secondo anniversario è più duro del primo. È quello della presa d’atto, dell’amara valutazione. Di cosa? Del fatto che l’Aquila non sarà riabitabile per lunghissimo tempo.

  L'anniversario più duro e amaro 

Buio, silenzio e cielo pieno di milioni di stelle. Il tremore di migliaia di fiammelle che accende di rosso fuoco il cuore ferito dell'Aquila. 309 rintocchi e 309 nomi: gli aquilani alle 3.32 si fermano per il secondo anno a ricordare chi, a causa del sisma del 6 aprile 2009, non c'è più. Come l'anno scorso un lungo corteo è partito dalla Fontana Luminosa per percorrere senza rumore le strade intorno alla zona rossa.due anni dal terremoto del 6 aprile 2009 migliaia di fiaccole percorrono quello che resta della città
Le prime stime parlavano di 12mila partecipanti alla fiaccolata, ma, mano a mano che il serpentone si snodava, tantissime persone, bambini e anziani, donne e uomini, si sono uniti, fiaccola in mano, al fiume commosso e composto. Alla fine, per la Questura, hanno sfilato in 18mila.

  L'Aquila, la notte del ricordo In 18mila piangono le vittime del sisma

Visita del presiedente della repubblica sui luoghi del disastro 

  Napolitano: «A L'Aquila deve rinascere il centro storico» (testo+video)

L'allarme dell'Autorità sui contratti pubblici: sulla ricostruzione ancora regime di urgenza, con appalti a ristretto numero di imprese. E i costi lievitano

  L'Aquila due anni dopo: il business dell'emergenza 

Ieri e oggi: le foto a confronto

  L'Aquila dal sisma a oggi

Il 6 aprile per Angela «non è un giorno qualsiasi... È il giorno del mio compleanno... Il giorno del mio compleanno sono morti tutti i miei vicini... tutti.» Le macerie dell’anima emergono dai racconti dei bambini dell’Aquila: Angela è uno dei pazienti di "Ambiente terra. Ambiente bambino", una ricerca dell’Università dell’Aquila e della Protezione civile sulle psicopatologie post-traumatiche provocate dal sisma.

  Psicoterremoto per un bimbo su due

Un neologismo semplice e terribile: terremutate. Lo ha inventato un gruppo di donne aquilane che in nome di quel cambio di lettera (o/u) chiamamo a raccolta  – a due anni dal 6 aprile 2009  che ha stravolto per sempre le loro vite - chiunque abbia voglia di andare a vedere da vicino la loro città.

  Sbatti L’Aquila in prima pagina Anche il 7 maggio


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Volontariato, l'Europa più bella - Dossier di Famiglia Cristiana


Circa 100 milioni di cittadini, oltre un quinto della popolazione, s'impegna abitualmente nel volontariato. Il viaggio di Famiglia Cristiana in Italia, Francia, Germania, Regno Unito.
Più di un quinto degli europei (circa 100 milioni) partecipa abitualmente ad attività di volontariato o di beneficenza.

  Di mezza età e con un buon reddito, l'identikit del volontario europeo

Macché individualisti e disimpegnati: i giovani italiani che dedicano parte del loro tempo libero ad attività gratuite e di volontariato sono in aumento.

   Sorpresa, in Italia cresce il numero dei giovani volontari

Ci si fida di più di un volontario che di un carabiniere o di un poliziotto. Il mondo del volontariato, tra le istituzioni italiane, è “l’unica realtà  capace di conservare, nel tempo, un livello di fiducia elevato presso la maggior parte dei cittadini”.

  Questione di feeling, gli italiani si fidano dei volontari

In Francia ce l’hanno già in 800 mila. Si chiama “Passaporto del volontariato”: è un documento personale che attesta le esperienze trascorse all’interno di una associazione di volontariato.

  Un passaporto per i volontari, lo propone la Francia

Lo Stato tedesco considera l’impegno civico (Burgerschaftliches Engagement) un requisito essenziale per la coesione della società.

  In Germania le commesse vanno a scuola di volontariato

In Inghilterra a rilanciare, di recente,  la centralità sociale del volontariato ci ha pensato il premier David Cameron e il suo progetto di “big society”. Ma i valori della sussidiarietà e della gratuità nel Regno Unito affondano le loro radici prima del secondo conflitto mondiale

  Il volontariato nel Regno Unito, rinnovamento e tradizione

  Per approfondire: Conferenza Venezia 2011

  il nostro precedente post “Sussidiarietà e volontariato in Europa: valori, esperienze e strumenti a confronto”.

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Piccoli volontari crescono. Sotto la guida dell’associazione Kids for Charity, i bambini si mobilitano per i coetanei affetti dal citomegalovirus.

  Pietro Scaglione: Citomegalovirus? Ci pensano i Kids for Charity

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Ponte dello stretto di Messina

Il sindaco della destra Giuseppe Buzzanca ha firmato con Eurolink e Stretto di Messina due accordi che definiscono la gestione dei cantieri, lo stoccaggio dei materiali di risulta e gli espropri. Il mega-cantiere non avrà ostacoli e le aree di stoccaggio aggraveranno il dissesto di un territorio fragilissimo. I soggetti danneggiati saranno pagati anche per i rumori dei camion o la diminuzione della luminosità. Tra i compensi offerti anche borse di studio, uno svincolo e il completamento di strade ordinarie. Come si svende un territorio per pochi spiccioli.

  Antonello Mangano: "Il conferimento delle rocce". Così il sindaco consegna Messina alla società del Ponte



LOTTA ALLE MAFIE


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“Vedo, sento...parlo?”: Legnano tra mafia e legalità - 14/28 Marzo 2011


“Vedo, sento...parlo?” Legnano tra mafia e legalità 14/28 Marzo 2011

  Locandina (pdf)

Si è tenuto il 14 marzo, presso l'Auditorium del Liceo Scientifico e Classico Galileo Galilei, il primo di una serie di tre incontri, organizzati dal Decanato di Legnano, sul tema delle organizzazioni criminali di stampo mafioso in Lombardia. L'iniziativa, per la quale è stato scelto il titolo “Vedo, sento...parlo? Legnano tra mafia e legalità”, ha riscosso, almeno per quanto concerne l'appuntamento iniziale, grosso successo: forte il riscontro in termini di presenza e partecipazione attiva da parte del pubblico. Forniamo un dettagliato resoconto dell'interessante serata.

  “Vedo, sento...parlo?”: Legnano tra mafia e legalità/1

Dire basta all’omertà: questo è un dovere che interpella anche la comunità ecclesiale. L’esperienza del Decanato di Legnano nelle parole di monsignor Carlo Galli

  «Formare le coscienze contro la mafia»

Sala stracolma e corridoi dell'Auditorium del Liceo Galilei pieni di spettatori in piedi: questo il colpo d'occhio offerto dal secondo appuntamento della serie di incontri “Vedo, sento...parlo? Legnano tra mafia e legalità”, organizzati dal Decanato di Legnano. L'iniziativa mostra di riscuotere enorme successo, se si considera che l'afflusso è sembrato addirittura superiore a quello già considerevole dello scorso lunedì. Vi raccontiamo la serata.

  “Vedo, sento...parlo?”: Legnano tra mafia e legalità/2

La relazione della Direzione nazionale antimafia parla di una presenza pervasiva dei clan calabresi. Oltre 500 gli affiliati, che controllano il territorio attraverso le varie famiglie. I colpi sempre più duri della Procura di Milano non possono bastare: è necessario che i cittadini si ribellino. Parla Nando dalla Chiesa

  «La ‘ndrangheta colonizza la Lombardia, bisogna reagire»

Un successo clamoroso: questo il bilancio finale della serie di incontri, organizzati dal Decanato di Legnano, sul fenomeno mafioso a Legnano e dintorni. Un bagno di folla superiore ad ogni previsione, spettatori partecipi e volenterosi di comprendere le motivazioni del successo della 'Ndrangheta in territorio lombardo. Un passo avanti nella battaglia all'omertà ed al silenzio, principali alleati di ogni organizzazione criminale.

  “Vedo, sento...parlo?”: incontro conclusivo

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FEDE E
SPIRITUALITA'



"CELEBRARE DIO CON LA VITA" HOREB n. 57 – 2010

TRACCE DI SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI

   Editoriale (Pdf)

   Sommario (Pdf)


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"La Passione e la Resurrezione del Signore: Mt. 26-28" di Fr. Egidio Palumbo (VIDEO)


I MERCOLEDÌ DELLA BIBBIA 2011
"DAL TESORO DELLO SCRIBA  Lettura del Vangelo di Matteo"
promossi dalla Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)

8° Incontro del 23 marzo 2011


"La Passione e la Resurrezione del Signore: Mt. 26-28" di Fr. Egidio Palumbo

   Video

GUARDA:
   Il primo incontro: "Il Discorso sul Monte Mt 5-7" relazione di P.Gregorio Battaglia
 
   Il secondo incontro: "Il Discorso Missionario: Mt. 10" relazione di P. Aurelio Antista 

  Il terzo incontro: "Il Discorso sul Monte Mt 5-7" relazione di P.Gregorio Battaglia



 
Il quarto incontro: "Il Discorso Missionario: Mt. 10" relazione di P. Aurelio Antista 


 
Il quinto incontro: "Il Discorso sulla vita della Chiesa: Mt. 18" relazione di P. Alberto Neglia 
 
Il sesto incontro: "Il Discorso sulla Venuta del Signore: Mt. 24-25" relazione di Fr. Egidio Palumbo 


Il settimo incontro: "La Passione e la Resurrezione del Signore: Mt. 26-28" relazione di Fr. Egidio Palumbo 

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"Le Frontiere dello Spirito" puntata del 3 aprile 2011

Domenica 3 aprile 2011 "Le Frontiere dello Spirito", la rubrica religiosa scritta e condotta da Maria Cecilia Sangiorgi e monsignor Gianfranco Ravasi.

Nella prima parte, monsignor Ravasi ha approfondito le letture tratte dal 1° libro di Samuele (16,4.6-7.10-13)

A seguire - come sempre - la poesia di padre Turoldo "Nella Tua luce vediamo la luce", letta dall'attrice Paola Morales.

Nella seconda parte del programma "Volti e storie", curata da Maria Cecilia Sangiorgi, continua il ciclo quaresimale con la serie di puntate dedicata ai martiri dei nostri tempi. Quest'anno ricorre il 15° anniversario del sequestro e dell'uccisione in Algeria dei 7 monaci di Tibhirine resi celebri ormai dallo splendido film di Xavier Beauvois a loro dedicato "Uomini di Dio", a loro è dedicata la puntata. Parla padre Jeane-Marie Lasausse, ingegnere agronomo, che da dieci anni ogni settimana si reca al monastero e così Tibhirine, che in arabo significa piccolo giardino, è tornato a rifiorire

   la puntata integrale del 3 aprile (video)

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 RAI RADIOTRE - "UOMINI E PROFETI":

Pieni di chiaroscuri i capitoli del I libro di Samuele che narrano le tensioni tra il primo re di Israele, Saul, colpito da un “spirito cattivo” che lo immalinconisce e gli suscita potenti gelosie, e Davide, il quale nel frattempo, quasi in segreto, è stato unto nuove re di Israele. Chiamato alla corte di Saul per lenire con la musica i suoi cattivi umori, Davide, con la sua presenza autorevole, attenta, di fatto, alla regalità di Saul e alla sua discendenza. Man mano che si profilano i caratteri dei due personaggi risalta sempre di più l’inadeguatezza di Saul rispetto alla generosità, alla forza, all’abilità guerriera e all’astuzia di Davide. Toccante è l’episodio in cui Davide, in fuga da Saul che lo vuole uccidere, sorprende il vecchio re nel sonno, dunque potrebbe sbarazzarsi facilmente di lui, e invece lo risparmia, accreditando così la sua figura di re giusto, non vendicativo, misericordioso. Alla fine, quando Saul morirà nella lotta contro i Filistei, in una sorta di suicidio disperato, Davide leverà su di lui e su Gionata, suo fraterno amico, un pianto tra i più commoventi di tutta la Bibbia.
Non  vi sono solo drammi però in queste vicende. Vi sono anche episodi arguti e divertenti (vedi quello dell’astuzia di Abigail, che diventerà una delle mogli di Davide), e l’azione “diplomatica” di Davide, che si mette temporaneamente al servizio dei
Filistei.


I Libro di Samuele cap. 24-31 (II Libro di Samuele cap. 1)
Un lembo del tuo mantello nella mia mano
con Enzo Bianchi
Domenica 3 aprile 2011



     Ascolta la puntata (audio)


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 RAI RADIOTRE - "FEDI E MONDO":

Era un piccolo prete come tanti, Oscar Arnulfo Romero: legatissimo ai poveri del suo paese, ma profondamente conservatore sia politicamente che dal punto di vista ecclesiale. Come accadde che divenne così inviso al regime del suo paese da essere  barbaramente assassinato, mentre celebrava la messa, da un sicario governativo? La risposta è nei gesti e nelle parole stesse dell’arcivescovo: di aperta denuncia dei soprusi e dei delitti della classe dirigente, di difesa aperta e senza cedimenti dei diritti degli ultimi e degli oppressi, di aiuto instancabile e senza compromessi a chi ne aveva bisogno. Da dove nasceva la sua forza? Per lui la risposta era semplice: dalle parole dell’Evangelo. Fu in virtù della potenza di liberazione contenuta nelle parole bibliche che Romero si “convertì” alla sofferenza del popolo e al martirio di tanti preti e laici. Perché, fra i tanti “santi” del pontificato di Giovanni Paolo II Romero non fu fatto santo? Perché vi è ancora una sorta di diffidenza verso il suo operato? Ne parliamo con Ettore Masina, autore di una  appassionata e lucida monografia su Romero, e con Maurilio Guasco, storico della chiesa nell’età moderna.


L’arcivescovo deve morire: memoria di Oscar Romero
con
Ettore Masina e Maurilio Guasco
Ricordo di Mario Trevi
Sabato 2 aprile 2011




     Ascolta la puntata (audio)

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La Bibbia in un frammento


"L'anima mia è protesa verso il Signore, più che le sentinelle verso l'aurora, più che le sentinelle verso l'aurora."
(Salmo 130,6)

La notte è scesa sulla città col suo sudario di tenebre e di silenzio. Si odono solo i passi cadenzati di una pattuglia di sentinelle che trascorrono le ore notturne tra vicoli e piazze, in attesa che la prima lama di luce all’orizzonte segnali la fine del loro turno di guardia. Grida una di loro all’altra pattuglia più lontana: «Sentinella, quanto resta della notte? Sentinella, quanto resta della notte?». Una voce risponde dal buio: «Sta per venire il mattino! Ma poi verrà ancora la notte», in un ciclo senza fine, a cui siamo votati.

  Gianfranco Ravasi: Le sentinelle notturne

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Dialogo interreligioso

Esce il 6 aprile in Italia il nuovo volume di Paolo Dall’Oglio, gesuita che vive a Deir Mar Musa (Siria), testimone del dialogo islamo-cristiano e collaboratore fisso di Popoli. Anticipiamo alcuni brani di un libro che, fin dal titolo, è una «scandalosa» espressione di amore senza confini (Paolo Dall'Oglio S.I., Innamorato dell'Islam, credente in Gesù. Dell'islamofilia, Jaka Book, Milano 2011, pp. 224, euro 19).

  Paolo Dall'Oglio: Innamorato dell’islam, credente in Gesù

Lo “stato disastroso” della Chiesa in Cina è causato dalla politica di Pechino, ma anche dalla politica vaticana, troppo simile alla fallimentare Ostpolitik del card. Casaroli. Attuare il dialogo, ma senza svendere la nostra fede. Rischio di scisma per quei vescovi che sono “entusiasti” nell’ubbidire al regime. Uno spirito di penitenza e conversione per tutti.

  Joseph Zen Zekiun: L’ira del card. Zen sul “dialogo a tutti i costi” di p. Heyndrickx e Propaganda Fide

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OREUNDICI Quaderno di Aprile:

"NOSTALGIA DI UNA SOCIETÀ VIVA ritrovare la forza essenziale dell'uomo" di Arturo Paoli


Sono quasi centenario e analizzando le varie epoche della mia lunga esistenza, credo che quella attuale sia la peggiore che l’Italia e l’Europa stiano attraversando sul piano politico. La crisi politica che stiamo vivendo confonde le idee e non coinvolge l’interesse delle persone perché non c’è un ideale in grado di suscitare entusiasmi e aggregare per pensare possibili soluzioni che aiutino la vera politica a risorgere.

  NOSTALGIA DI UNA SOCIETÀ VIVA ritrovare la forza essenziale dell'uomo di Arturo Paoli

Una grande tristezza ci attraversa di fronte a tutto quello che succede. La politica in Italia e nel mondo vive un momento estremamente buio e difficile. Qualcuno ha affermato che la politica è il luogo più significativo e importante della carità e del servizio. Come uscire dall’impotenza nella quale spesso ci sentiamo schiacciati?

  l'editoriale di Mario De Maio del Quaderno di Aprile di OREUNDICI

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Ricordando Martin Luther King


Il 4 aprile del 1968, nella cittadina statunitense di Memphis, nel Tennessee, viene assassinato Martin Luther King, pastore battista e leader non violento dei neri americani. E' la naturale conclusione di una vita totalmente spesa al servizio dell'Evangelo e dei propri fratelli.

  4 aprile

  Video Ho un sogno (sottotitolato)

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Ricordando Shabaz Bhatti


“La notizia dell’assassinio di mio fratello è giunta improvvisamente e ci ha sconvolto. Sono partito dall’Italia per partecipare ai funerali e in quel momento ho toccato con mano la disperazione della gente, della comunità e del Paese. Mi sono reso conto che c’erano molte persone che avevano bisogno di una guida come quella di mio fratello, in particolare le minoranze e i moderati pakistani. Vedendo tutto questo ho pensato, seguendo anche l’invito di amici e familiari, di proseguire il suo lavoro e il suo impegno”. Paul Bhatti è il nuovo ministro per le Minoranze del Pakistan. Ha raccolto l’eredità lasciata dal fratello Shahbaz, ucciso in un attentato il 2 marzo scorso a Islamabad, colpevole solo di avere dedicato la sua vita alla difesa delle minoranze religiose, non solo dei cristiani, dei deboli e dei poveri del Pakistan. Il SIR lo ha incontrato nel corso di una conferenza promossa, il 5 aprile a Roma, dalla Comunità di Sant’Egidio proprio per ricordare il fratello

  Perdono e verità

Ad un mese dalla morte di Shabaz Bhatti, ministro per le minoranze del Pakistan, cattolico, impegnato per la realizzazione di una cultura di convivenza e di pace tra le minoranze religiose del suo Paese, ucciso a Islamabad il 2 marzo scorso, la Comunità di Sant'Egidio ne fa memoria con una conferenza a cui prendono parte alcuni testimoni della sua vita e del suo impegno e con una preghiera nella basilica di San Bartolomeo all'Isola Tiberina.
Nel corso della preghiera (questa sera alle 20), verrà consegnata alla basilica la Bibbia personale di Shabaz Bhatti, donata dalla sua famiglia alla Comunità per custodirla tra le memoria dei martiri e testimoni della fede del XX e XXI secolo.

  Conferenza "Shahbaz Bhatti: una vita per il dialogo e la convivenza in Pakistan"

  Video

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“La Chiesa: comunità alternativa di salvati” catechesi del cardinale Tettamanzi


“La Chiesa: comunità alternativa di salvati” Questo il tema sul quale il cardinale Tettamanzi ha dialogato il 29 marzo con Fabio Zavattaro, vaticanista del Tg1, nel terzo appuntamento dei martedì di Quaresima .
Rivediamo le immagini del colloquio

  Video


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RICORDA I COMANDAMENTI - LE DIECI PAROLE COME CAMMINO PERSONALE
 

"Onora il padre e la madre": le considerazioni del cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, sul quarto Comandamento e sul nucleo di base della società.

  Saverio Gaeta:  La verità della famiglia

Il quarto Comandamento spiegato dal monaco Anselm Grün: «Il rispetto verso i genitori va di pari passo con il rispetto verso sé stessi». Un Comandamento in realtà rivolto agli adulti.

  "Onora il padre e la madre" (video)




CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni

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LA CHIESA E IL REGIME IN ITALIA

Nostalgia di Costantino? di Giancarlo Zizola


LA CHIESA E IL REGIME IN ITALIA Nostalgia di Costantino? di Giancarlo Zizola Tratto da “Rocca” n. 7 – 1 aprile 2011

Nel discorso pronunciato al Quirinale il 24 giugno 2005, nella sua prima visita ufficiale, Benedetto XVI formulava un riconoscimento solenne della «sana laicità dello Stato, in virtù della quale le realtà temporali si reggono secondo le norme loro proprie». Ma il papa subito precisava che la laicità dello Stato è legittima «senza tuttavia escludere quei riferimenti etici che trovano il loro fondamento ultimo nella religione». E rafforzava questo paradigma aggiungendo che «l’autonomia della sfera temporale non esclude un’intima armonia con le esigenze superiori e complesse derivanti da una visione integrale dell’uomo e del suo eterno destino»

  LA CHIESA E IL REGIME IN ITALIA Nostalgia di Costantino?

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UNA CHIESA AFFATICATA, “AFFLICTA” di Enzo Bianchi


JESUS, aprile 2011

UNA CHIESA AFFATICATA, “AFFLICTA”

Non si può certo negare: molte componenti della chiesa appaiono e si dicono stanche, comunque prive di attesa. Molti presbiteri e religiosi si lamentano sovente, molti semplici fedeli prendono, ogni giorno di più, distanza dalle forme visibili dell’appartenenza alla chiesa. Lo sappiamo bene dai vescovi stessi: in Germania, in Austria, in Francia e in Belgio non sono pochi quelli che con rumore lasciano la chiesa, che addirittura vorrebbero cancellare il loro nome dall’elenco di appartenenza alla parrocchia o persino dai registri del battesimo. In Italia, con meno clamore, senza più le contestazioni conosciute negli anni ’70 del secolo scorso, si registra il fenomeno di quelli che semplicemente continuano a vivere la loro fede “etsi ecclesia non daretur”, “anche se la chiesa non ci fosse”.
Sì, siamo di fronte a una chiesa affaticata, anzi, usando un’espressione del magistero papale vorrei parlare di una “ecclesia afflicta”.

  UNA CHIESA AFFATICATA, “AFFLICTA”

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  I festini di Erode e la vergogna nazionale

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A ciascuno il proprio diritto e il proprio dovere. Nuovo richiamo alla politica da parte del presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, che in un incontro con gli amministratori della Bassa Valbisagno, uno dei nove municipi di Genova, ricorda al «livello più alto», il Parlamento, che «scopo ultimo» della politica è «la giustizia».

  Giacomo Galeazzi: Cei:"Basta precariato"

Il vicepresidente del Cnr Roberto De Mattei, al centro delle polemiche per aver riproposto le parole di un vescovo dopo il terremoto di Messina del 1908, e per aver presentato la diffusione dell’omosessualità come causa della fine dell’impero romano, è diventato negli ultimi tempi un punto di riferimento importante per il variegato mondo tradizionalista, quel mondo vissuto per decenni borderline, in modo quasi clandestino, che oggi conosce una stagione di grande visibilità mediatica. Ma non sono queste affermazioni ad effetto ad averlo reso popolarissimo nell’ambientetradizionalista, quanto piuttosto la sua critica serrata, da destra, al Concilio...

  Andrea Tornielli: Quei cattolici con la sindrome del concilio

... Ma è necessario che tanti cristiani meditino ciò che scriveva Andrea Trebeschi nel 1943, due anni prima di morire a Mauthausen: «Se il mondo fosse monopolio dei pessimisti, sarebbe da tempo sommerso da un nuovo diluvio; e se oggi la tragedia sembra inghiottirci si deve alla malvagità di alcuni, ma soprattutto all’indifferenza della maggioranza… Un mondo nuovo si elabora: che sia migliore o ancor peggio, dipende da noi».

  Angelo Bertani:  Se anche la Chiesa entra in crisi


Il Card. Ravasi presenta alcune manifestazioni culturali promosse dalla Santa Sede

  ZENIT:  Un “Cortile dei Gentili” lontano dell’ateismo pratico dell'ironia



POLITICA


Il parlamento delle risse, la politica delle promesse, la quotidianità dei problemi irrisolti: cosa chiede l'Italia e cosa offre la classe politica è il tema centrale di Ballarò durante la quale c'è stato un intervento del presidente della Camera Gianfranco Fini.
Tra gli ospiti di Giovanni Floris Walter Veltroni del PD, il ministro per i rapporti con le Regioni Raffaele Fitto, il presidente di Bnl e di Assonime Luigi Abete, il presidente di Rcs libri Paolo Mieli, la dirittrice dell'Unità Concita De Gregorio, il direttore del Tempo Mario Sechi, il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli.
In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza.

  BALLARO': Cosa chiede l'Italia (video)

Alla vigilia della prima udienza sul caso Ruby, il Parlamento approva l’ammissibilità del conflitto d’attribuzione: la decisione è rimandata alla Corte Costituzionale. Ora la maggioranza accelera sul processo breve e va allo scontro con la magistratura.
L’opposizione insorge e promette una mobilitazione continua in Parlamento e in piazza. “Stiamo passando ogni limite. Questa non è solo un’offesa alla Costituzione e alla legge, ma all’intelligenza delle persone” dichiara Rosi Bindi.
Ma il Parlamento ha il potere di sostituirsi alla magistratura? E se questo avviene, qual è l’impatto sulla tenuta delle Istituzioni?
Ospiti di Michele Santoro: Rosi Bindi, Presidente del Partito Democratico, Giorgio Stracquadanio del Popolo della Libertà e i giornalisti Maurizio Belpietro, Direttore di Libero, Giovanni Valentini di Repubblica e Gian Antonio Stella del Corriere della Sera.

  ANNOZERO: Innocenti evasioni (puntata intera)


La verità è che quanto accade in questi giorni sta mostrando l'impossibilità/incapacità della Lega ad essere un vero partito di governo. Con l'ideologia leghista si può essere ottimi sindaci di Varese e perfino di Verona, ma non si riesce a governare l'Italia. Non si riesce, cioè, a pensare davvero i problemi del Paese in quanto tale (non solo nella sua interezza, ma anche nella complessità dei suoi rapporti internazionali), e tanto meno immaginarne delle soluzioni. Con l'ideologia leghista al massimo si può stare al governo, che però è cosa del tutto diversa dal governare.

  Ernesto Galli Della Loggia: Lega di lotta, non di governo

Per la seconda volta in poche settimane, cioè, il Parlamento italiano offre al mondo l’indecente spettacolo della sua convinzione che effettivamente la giovane Karima fosse «la nipote di Mubarak». E dunque, afferma il voto del Parlamento, la telefonata di quella notte in questura non è stata abuso di potere (piegare la funzione pubblica a scopi privati) ma un legittimo esercizio di azione diplomatica sullo scacchiere internazionale.

  Concita De Gregorio: Davanti alla storia

Ma quanto vale la vita di un immigrato? Quanto quella di un bambino, di sua madre? Quale è il dolore per duecento, forse duecentocinquanta morti in mare cercando la costa lontano dalla guerra? Assistiamo impotenti a questa orribile contabilità, il canale di Sicilia sta diventando lentamente un mare morto, storie e speranze che si spezzano senza che nessuno faccia nulla.

  Pietro Spataro:  Immigrati, se questo è un uomo

cronache radiofoniche e televisive. Sarà considerato un dettaglio trascurabile, notizia non degna di una “breaking news” di fronte alle “notizie vere” che monopolizzano l’attenzione e mobilitano le troupe televisive: l’apertura del processo Ruby a Milano e la battaglia sul processo breve.
Il paese sente ma non ascolta la voce della disperazione che proviene dal mediterraneo...

  Jean Leonard Touadi: Il mondo là fuori (pdf)

È una bella gara internazionale di cinismo e di scaricabarile, ove l´Europa come entità politica si mostra in tutta la sua inconsistenza, incapace di far valere le proprie stesse norme a fronte dell´autarchia egoistica dei singoli Paesi. Se non muoiono prima, i migranti e il loro disagio divengono uno strumento di ricatto, interno (nella lotta politica) ed esterno (verso gli altri paesi). Corpi da spostare, da controllare, alternativamente da contenere e da esibire per evocare paura, da mandare via, da non fare arrivare, da far sparire. Totalmente depersonalizzati, anche nel linguaggiocon cui si parla di loro

  Chiara Saraceno: L'internazionale del cinismo (pdf)



 BENEDETTO XVI
 

    Angelus  -   3 Aprile 2011
 
      Udienza  -  Santa Teresa di Lisieux 6 Aprile 2011

   


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      Messaggio per la Quaresima



OPINIONI E COMMENTI


Pubblichiamo il comunicato diffuso questo sabato dalla Sala Stampa della Santa Sede sulla Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo convocata da Benedetto XVI ad Assisi il 27 ottobre 2011, sul tema “Pellegrini della verità, pellegrini della pace”.

 ZENIT:  La Santa Sede spiega l'incontro per la pace di ottobre ad Assisi








 
   Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella carità e nella verità  

         

 


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n.48 del 24 dicembre 2010

 

 

   AVVISI: 

  1) La newsletter è settimanale;

 

  2) Il servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:

      http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm

 

  3) Il  servizio omelia di P. Gregorio on-line (mp3) alla pagina

            http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm