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Il 2 febbraio 2010
é nato il Blog di Tempo Perso
PIETRE VIVE
che viene aggiornato quotidianamente
e mette così a disposizione in modo facile e veloce
una o più notizie
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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale
"QUELLI DELLA VIA"
NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
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Continua la "litania" di
annunci di aiuti finanziari, ma intanto la gente continua a fuggire e a
morire. Non solo, ma adesso si scopre che molti aiuti alimentati sono
stati rubati e rivenduti da chissà chi. Quattro persone trovate
decapitate in un quartiere di Mogadiscio. Oltre alla carestia e
all'epidemia di morbillo, s'affaccia all'orizzonte anche il colera.
Intanto, in casa del presidente (provvisorio) un party con 200 invitati
I
capitoli della lunga
tragedia in Somalia e nel Corno d'Africa si arricchiscono, mentre il
grande "circo" della solidarietà internazionale, prosegue il suo triste
"spettacolo". Ma nel frattempo, si è costretti a riportare la notizia
di bambini costretti a fuggire tra le pallottole, in mezzo al fuoco
incrociato dei continui scontri in a Mogadiscio fra le truppe del TFG
(Transitional Federal Government), dell'AMISOM (African Union
Mission in Somalia) e i ribelli di Al Shabaab 1, ci
capitano anche i bambini, che sono stati costretti a fuggire, assieme
allo staff del Villaggio SOS 2, a Mogadiscio.
E' in Kenia
Il più grande luogo del mondo dove sopravvivono 350 mila persone
profughi in fuga dalla Somalia. Un campo che ne potrebbe contenere al
massimo 90 mila. Storie di donne che per settimane hanno trascinato
carretti con bambini malnutriti fra le braccia
Sacchi di alimenti e
altri prodotti destinati al Paese, devastato da 20 anni di guerra
civile e dalla carestia, sono stati rubati nei negozi di Mogadiscio e
poi rivenduti, come risulta all'Associated Press
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Per sostenere gli interventi in corso si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite
C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale: “Carestia Corno d’Africa 2011”.
Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:
ƒ UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119
ƒ Banca Prossima, via Aurelia 796, Roma - Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474
ƒ Intesa Sanpaolo, via Aurelia 396/A, Roma – Iban: IT 95 M 03069 05098 100000005384
ƒ Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113
ƒ CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001 (orario d’ufficio)
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
GMG 2011 Madrid 19 agosto - VIA CRUCIS (con i video di tutta la Via Crucis e dei discorsi di Benedetto XVI)
Un forte invito alle giovani
generazioni del mondo a «rimanere vicino ai meno favoriti» e a non
passare «oltre davanti alla sofferenza umana» è stato rivolto dal Papa
ai circa cinquecentomila ragazzi che a Madrid, nella Plaza de Cibeles
hanno preso parte al suggestivo rito della Via crucis.
GMG, il Papa ai giovani: "Non passate oltre la sofferenza umana"
La Via della Croce secondo le
suore degli ultimi. Non teologi di fama né grandi scrittori, bensì le
apostole della carità, gli angeli degli emarginati. A scrivere le
meditazioni per la Via Crucis di stasera sono state le Hermanas de la
Cruz, le suore figlie di Angela de la Cruz, beatificata a Siviglia da
Giovanni Paolo II nel 1982 e proclamata santa nel 2003. Una
congregazione religiosa fondata proprio a Siviglia nel 1875 e in prima
linea nell'assistenza dei più poveri.
Gmg, le suore degli ultimi raccontano i dolori del mondo
Una folla immensa. Le
meditaziono scritte dalle suore che lavorano con i poveri. Denunciati
gli abusi sessuali, i crimini sui bambini, il razzismo e il consumismo.
I drammi del mondo alla Via Crucis
Video: Discorso iniziale di Benedetto XVI , Via Crucis e discorso finale di Benedetto XVI
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Madrid, due milioni di ragazzi
hanno accolto Benedetto XVI al suo arrivo all'aerodromo Cuatro Vientos
di Madrid, per la veglia di preghiera
il video: Due milioni per il Papa: la folla oceanica dall'elicottero
Temporale sulla veglia mentre
Benedetto XVI parla a 2 milioni di giovani. Ripete Wojtyla: "Non
abbiate paura". Poi critica il relativismo che rinuncia alla verità.
Papa coraggio giovani eroi
La
veglia di preghiera a Cuatro Vientos è stata interrotta a causa del
violento, ma gioioso, nubifragio che si è abbattutto sull'aeroporto.
Benedetto XVI ha quindi detto ai giovani che "questa veglia, con tutte
le sue avventure, rimarrà come un'esperienza indimenticabile della
vostra vita".
GMG: nubifragio interrompe veglia.Papa: nessuna avversità vi paralizzi
Guarda le foto e il video: Gmg, il temporale interrompe la cerimonia: al Papa vola via lo zucchetto
il testo integrale dell'omelia di Benedetto XVI durante la veglia di preghiera
Video dell'atto di consacrazione, benedizione e adorazione eucaristica.
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GMG 2011: "Saldi nella fede - Radicati in Cristo - Testimoni di Cristo nel mondo" le catechesi del Card.TETTAMANZI
Giornata Mondiale della Gioventù 2011 - Madrid
Le catechesi del Card. Dionigi Tettamanzi Amministratore Apostolico di Milano
1ª catechesi - Mercoledì 17 agosto 2011
Tema: Saldi nella fede
La nostalgia di quell’Ospite gradito
“ll punto di partenza di ogni
cammino di ricerca è costituito dal luogo e dal tempo in cui si è
posti. Dobbiamo chiederci: «Dove mi trovo?», e dobbiamo declinare
questa domanda secondo prospettive molteplici. A livello personale:
«quali sono le mie certezze e le mie relazioni, la mia vocazione e le
mie prospettive?». A livello sociale e culturale: «quali pensieri
attraversano il mondo, e quali eventi stanno segnando la storia? Cosa
mi offre e cosa mi chiede la società in cui abito?». In questo punto di
partenza abbiamo già una certezza, importante e per nulla scontata: non
siamo uomini per caso”.
Così si è introdotto il Card. Dionigi Tettamanzi nella sua catechesi ai
giovani, ai quali ha ricordato la necessità di “un respiro che porti
l’uomo oltre il proprio limite ed oltre il confine delle sue
possibilità”, invitando a cercare e ad accogliere Dio, quale “ospite
gradito”.
LEGGI E SCARICA IL TESTO INTEGRALE:
Cardinale Dionigi Tettamanzi, 17 agosto (doc)
2ª catechesi- Giovedì 18 agosto 2011
Tema: Radicati in Cristo
"Carissimi giovani, perché la
nostra vita cresca come un albero rigoglioso, con radici profonde e
fronde alte, capace di produrre frutti dolci e di elargire un’ombra
rigenerante, dobbiamo avere l’audacia spirituale di professare la
nostra fede. Perché la nostra vita sia come una casa solida, dalle
fondamenta sicure e dagli spazi accoglienti, con finestre aperte sul
mondo e una porta che non si chiude mai al fratello, dobbiamo avere la
libertà di credere. Il Dio nel quale affondiamo le nostre radici e le
nostre fondamenta non ha tenuto nascosto il suo volto, ma ce lo ha
rivelato; non è stato in silenzio, ma ha parlato; non si è smarrito
lontano dal mondo, ma si è incarnato in esso. Sì, perché noi crediamo
nel Dio di Gesù Cristo: egli, venendo nel mondo, ci ha rivelato il suo
volto di Padre, un Padre per tutti gli uomini. Ci ha dischiuso le vie
di accesso all’incontro con lui e ci ha rivelato il suo disegno di
salvezza e di realizzazione piena e definitiva, per la nostra vita e
per quella del mondo intero. In Gesù il Dio dell’origine e del
compimento, della libertà e della fiducia, della misericordia e della
giustizia, si è fatto accessibile all’uomo, si è lasciato incontrare da
ciascuno di noi: è in lui che crediamo. Il teologo Jurgen Moltmann
diceva giustamente: «Se vogliamo sapere chi è Dio dobbiamo
inginocchiarci ai piedi della croce». ..."
LEGGI E SCARICA IL TESTO INTEGRALE:
Cardinale Dionigi Tettamanzi, 18 agosto (doc)
3ª catechesi - Venerdì 19 agosto 2011
Tema: Testimoni di Cristo nel mondo
"Carissimi giovani,
l’esperienza della fede nel Dio di Gesù Cristo, che sta accanto a
ciascuno di noi ed abita il mondo mediante lo Spirito, il dono di
grazia e la scelta libera che rende buona la nostra vita non possono
essere ridotti ad esperienza privata. Abbiamo ricevuto il dono della
fede dentro la Chiesa: lì lo abbiamo alimentato, sostenuto e lo abbiamo
praticato. Questo dono è cresciuto nel confronto con la società e la
cultura, con le domande di amici e coetanei non credenti, nei dubbi
provocati da prese di posizione della scienza e della cultura. La
nostra fede si radica nel mondo, in questo mondo; il mondo nel quale
Dio si è incarnato e che Cristo, con la sua Pasqua, ha redento. Ed è
proprio nel mondo che anche noi siamo chiamati a praticare e a
testimoniare la nostra fede. L’amore che Dio riversa in noi deve
traboccare nel tempo e nei luoghi in cui viviamo, altrimenti va
perduto: deve essere condiviso e donato, altrimenti si svuota, diventa
sterile e secco e non serve più, non è più amore. La fede in Dio è la
strada del compimento e della realizzazione della nostra vita nella
misura in cui la nostra vita si apre agli altri; altrimenti rischiamo
di chiuderci narcisisticamente in noi stessi, di riempirci solo di noi
stessi e dunque, in realtà, di rimanere vuoti. Chi invece si lascia
plasmare e colmare dalla presenza di Dio non può che contagiare e
condividere con altri il dono ricevuto. ..."
LEGGI E SCARICA IL TESTO INTEGRALE:
Cardinale Dionigi Tettamanzi, 19 agosto (doc)
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"Quei giovani dal Papa che sanno scuotere le nostre paure e le fughe nel privato" di Bruno Forte
Un mare di giovani provenienti
da tutto il mondo (si calcola che ai momenti di incontro con Papa
Benedetto XVI siano stati oltre un milione e mezzo, di cui più di
centomila gli italiani). Una folla gioiosa e festante per le vie di
Madrid, Una stupenda tavolozza di colori, di bandiere, di magliette, di
volti, un coro di voci di ogni genere, un fiume in piena di canti, di
parole, di risate.
E poi, quegli stessi giovani
raccolti nel silenzio prolungato dei momenti di adorazione, attenti e
riflessivi nei tempi delle catechesi, spontanei e generosi, stanchi e
felici, pronti sempre a ricominciare la giornata con entusiasmo. E noi,
vescovi e sacerdoti, educatori e catechisti, insieme con loro, a
condividere cibo ed esperienze, testimonianza e fatica, fede e gioia
profonde, sin dai giorni dei cosiddetti "gemellaggi" nelle principali
città della Spagna. Tutto questo e molto di più è stata la XXVI
Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), tenutasi nella capitale
spagnola in questo agosto infuocato. Alcuni media hanno dato evidenza a
qualche chiassosa contestazione di "laicisti" .... (Bruno Forte)
Quei giovani dal Papa che sanno scuotere le nostre paure e le fughe nel privato
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GMG 2011: "Radicati in Cristo - Testimoni di Cristo nel mondo" le catechesi del Vescovo Bruno FORTE
Giornata Mondiale della Gioventù 2011 - Madrid
Le catechesi di Bruno Forte
Arcivescovo Metropolita di Chieti-Vasto
2ª catechesi - Giovedì 18 agosto 2011
Tema: Radicati in Cristo “Gesù di Nazaret, storia di Dio, Dio della storia”
"...
L'esperienza dell'incontro col Risorto cambia così profondamente
l'esistenza dei discepoli, da renderli Suoi testimoni fino ai confini
della terra, fino al dono della vita: perché? La risposta sta nel fatto
che la resurrezione e la croce, momenti della storia del profeta
galileo, sono colti come atti in cui è intervenuto su di lui e per lui
il «Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, il Dio dei nostri padri»
(At 3,13), che ha agito «con potenza secondo lo Spirito di
santificazione» (Rm 1,4). Secondo la fede delle origini, Pasqua diventa
storia nostra, perché è storia trinitaria di Dio: storia dell'amore
divino, storia della nostra libertà nella sequela di Gesù... Quanto più
i cristiani si lasceranno riconciliare con Dio dal loro Signore, tanto
più saranno liberi da sé, liberi per il Padre e per gli altri e
realizzeranno la loro vocazione in Cristo e nella Chiesa e
provocheranno gli uomini alla libertà, aprendone le vie. Discepoli
dell'uomo libero, che per il suo amore incondizionato al Padre e agli
uomini è morto nella vergogna della croce, i cristiani si sforzeranno
di far crescere con la preghiera e con la vita l'esperienza della
libertà nel mondo in cui vivono, senza cercare l'efficacia immediata o
il consenso esteriore. Chi è veramente libero per il Padre e per gli
altri, vive la propria vocazione credendo al di là di ogni possibilità
nella possibilità impossibile, quella che la libertà di Dio, rivelata
in Gesù Cristo, ha promesso alla storia. Chi è veramente libero
testimonia che la libertà, anche quando è sconfitta, merita di essere
vissuta, ed è contagiosa e liberante, perché, come la libertà del
Nazareno, è rivelazione e dono di un mistero più grande...
LEGGI E SCARICA IL TESTO INTEGRALE:
Monsignor Bruno Forte, 18 agosto (doc)
3ª catechesi - Venerdì 19 agosto 2011
Tema: Testimoni di Cristo nel mondo
"... Il Papa mostra come
all’origine della riflessione sull’urgenza di una nuova
evangelizzazione stia la constatazione di una diffusa situazione di
crisi, percepibile soprattutto nei Paesi di antica cristianità. In che
consiste questa crisi? Quali ne sono le cause? Rispondere a queste
domande è punto di partenza necessario per proporre un efficace
progetto per la nuova evangelizzazione e per il ruolo che in essa
dovranno avere in particolare i giovani, futuro del mondo.
Nel “Motu proprio” Ubicumque et semper del 21 Settembre 2010, con il
quale viene istituito il nuovo Pontificio Consiglio, lo stesso
Benedetto XVI descrive così la crisi di cui parliamo: “Uno dei tratti
singolari del nostro tempo è stato il misurarsi con il fenomeno del
distacco dalla fede, che si è progressivamente manifestato presso
società e culture che da secoli apparivano impregnate dal Vangelo. Le
trasformazioni sociali alle quali abbiamo assistito negli ultimi
decenni hanno cause complesse, che affondano le loro radici lontano nel
tempo e hanno profondamente modificato la percezione del nostro mondo.
Si pensi ai giganteschi progressi della scienza e della tecnica,
all’ampliarsi delle possibilità di vita e degli spazi di libertà
individuale, ai profondi cambiamenti in campo economico, al processo di
mescolamento di etnie e culture causato da massicci fenomeni migratori,
alla crescente interdipendenza tra i popoli. Tutto ciò non è stato
senza conseguenze anche per la dimensione religiosa della vita
dell’uomo. E se da un lato l’umanità ha conosciuto innegabili benefici
da tali trasformazioni e la Chiesa ha ricevuto ulteriori stimoli per
rendere ragione della speranza che porta (cfr 1Pt 3,15), dall’altro si
è verificata una preoccupante perdita del senso del sacro, giungendo
persino a porre in questione quei fondamenti che apparivano
indiscutibili, come la fede in un Dio creatore e provvidente, la
rivelazione di Gesù Cristo unico salvatore, e la comune comprensione
delle esperienze fondamentali dell’uomo quali il nascere, il morire, il
vivere in una famiglia, il riferimento ad una legge morale naturale”...
LEGGI E SCARICA IL TESTO INTEGRALE:
Monsignor Bruno Forte, 19 agosto (doc)
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GMG 2011: "Saldi nella fede - Radicati in Cristo - Testimoni di Cristo nel mondo" - TUTTE LE CATECHESI
Giornata Mondiale della Gioventù 2011 - MadridTutte le catechesi
1ª catechesi - Mercoledì 17 agosto 2011
Tema: Saldi nella fede
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2ª catechesi- Giovedì 18 agosto 2011
Tema: Radicati in Cristo
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3ª catechesi - Venerdì 19 agosto 2011
Tema: Testimoni di Cristo nel mondo
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Una
grande festa della fede, della gioia e di Chiesa: il cardinale Antonio
Maria Rouco Varela, arcivescovo di Madrid, riassume in poche semplici
parole il significato della 26ª Gmg, conclusasi domenica scorsa con la
Messa presieduta da Benedetto XVI a Cuatro Vientos alla presenza di due
milioni di persone.
E
allora diamogliela, la fiducia. Nelle comunità, nelle parrocchie, nelle
aggregazioni, nelle scuole, nelle università, nei posti di lavoro, in
politica. Ci hanno stupito per una settimana. Perché dubitare che
possano stupirci per anni interi?
Appello
finale di Benedetto XVI ai giovani riuniti a Madrid, ai quali chiede di
essere fedeli alla Chiesa. La tentazione dell'individualismo. La
prossima Gmg in Brasile nel 2013.
Lo
ha annunicato ufficialmente il Papa: il prossimo incontro
internazionale legato a una Gmg si svolgerà in Brasile, nel 2013.
Nostro reportage da Rio de Janeiro..
Sole
a picco, pioggia torrenziale, vento impetuoso e ancora caldo afoso: gli
evernti conclusivi della Giornata mondiale della gioventù hanno
registrato un clima inclemente. Il bilancio.
Mentre
abbiamo ancora negli occhi le immagini di centinaia di migliaia di
giovani di tutto il mondo, radunati a Madrid per celebrare la Gmg e
riscoprire la loro appartenenza di cristiani «radicati e fondati in
Cristo, saldi nella fede» (Col 2,7), penso con emozione e sofferenza a
chi non ha potuto essere in mezzo a quella folla di giovani pieni di
entusiasmo e di vita. Ripenso alle centinaia di giovani donne
immigrate, che incontro ogni sabato pomeriggio - insieme ad altre
religiose di diverse congregazioni e vari Paesi -, nel Centro di
identificazione ed espulsione di Ponte Galeria, relegate per 18 mesi e
in attesa di espulsione con l’unica colpa di essere in Italia senza
documenti.
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Appello sulle Carceri: diventino più Umane di Carlo Maria Martini
Quando, nel febbraio del 1980,
entrai a Milano, era prevista una prima parte in automobile e una
seconda a piedi, accompagnato da una presenza di decine di migliaia di
ambrosiani. Nella parte percorsa in automobile vi fu un momento nel
quale passammo vicino a un luogo dalle mura altissime. Compresi subito
che si trattava del famoso carcere di San Vittore e diedi
spontaneamente la mia benedizione a tutti i carcerati che vivevano là
dentro. Dovetti imparare ben presto che in carcere non ci sono solo
detenuti ma anche guardie carcerarie, militari, suore come la beata
Enrichetta (detta la madre dei carcerati), beatificata a Milano poco
tempo fa. Queste suore avevano deciso di vivere nel carcere per essere
più vicine alle sofferenze di cui erano testimoni. Quando iniziai la
visita pastorale, cominciando proprio dal carcere di San Vittore, venni
a contatto diretto con tali sofferenze, soprattutto compresi che quella
del sovraffollamento era quella da cui scaturivano molte delle altre...
un Appello sulle Carceri: diventino più Umane di Carlo Maria Martini
Guarda anche il nostro precedente post:
Carceri italiane: inferno di stato
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FERMARE IL MASSACRO Comunicato di Pax Christi Italia
Rompiamo il pesantissimo
silenzio che avvolge le migliaia di vittime in Siria con la denuncia di
Pax Christi International, per amplificare il grido di dolore che dalla
Siria invoca: fermate subito il massacro, liberate i prigionieri
politici, intervenite con gli strumenti del diritto internazionale
senza ripetere la tragica esperienza libica.
FERMARE IL MASSACRO Comunicato Pax Christi Italia
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NON POSSO TACERE. Come
missionario non posso tacere su quanto sta avvenendo ai nostri fratelli
e sorelle immigrati sia nel Mediterraneo che nel nostro paese. Sono
fratelli e sorelle africane per i quali noi missionari/e abbiamo
dedicato la vita. Siamo stati per anni loro ospiti. Non possiamo
vederli morire nel Mare Nostrum né vedere i sopravvissuti sbattuti da
un centro all'altro per essere poi riportati ai loro paesi...
Migranti in mare. La lettera di Alex Zanotelli
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(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA
Intervento di Pax Christi:
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Per
l'intellettuale indiano musulmano Asghar Ali Engineer «nessuna persona
che sia davvero religiosa o spirituale può approvare la violenza, come
mostrano sia Gandhi sia il Corano «Uno studio sincero dell'islam mi ha
convinto ben presto che l'islam, come ogni altra religione, abbia al
centro valori positivi e che, davanti alla violenza, sia mio dovere di
musulmano promuovere pace e armonia in ogni circostanza. ...»
I costi di elevati di una guerra che ha cambiato il mondo
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In Italia sono quasi 2mila
i minori costretti a prostituirsi per strada e lo sfruttamento
sessualenel chiuso di appartamenti sarebbe 3 volte superiore a
quello su strada. Lo afferma il nuovodossier di Save the
Children dal titolo “I piccoli schiavi invisibili” (testo
integrale in .pdf) diffuso alla vigilia
dell’odierna ‘Giornata internazionale in ricordo della schiavitù e
della sua abolizione’.
(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA
Strage a Tripoli, i giornalisti sono asserragliati nei sotterranei
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I giornalisti (da sin.)
Elisabetta Rosaspina e Giuseppe Sarcina del Corriere della Sera,
Claudio Monici di Avvenire e Domenico Quirico de La Stampa; quattro
giornalisti esperti, già impegnati su altri fronti di guerra, in
contesti molto difficili. Stavano percorrendo gli ultimi ottanta
chilometri fra Zawiya e Tripoli. L’auto su cui viaggiavano è stata
bloccata. I banditi hanno sparato subito. Hanno ucciso l’autista,
probabilmente libico.
Poi passati di mano: da una banda di rapinatori a una banda di militari.
Questi quattro inviati italiani vivono forse le ore più difficili della
loro vita. Sono in Libia per raccontare anche a noi quello che sta
succedendo...
Preghiamo perché possano essere restituiti al più presto ai loro affetti, alle loro famiglie al loro importante lavoro!
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Claudio Monici ha chiamato alle
12 in redazione. Drammatiche le sue parole: "E' un miracolo se siamo
vivi, abbiamo rischiato di essere linciati. Una persona ha capito la
situazione e ci ha strappati dalle mani degli assalitori... Sono stati
tra i momenti peggiori della mia vita, molto più faticosi di altre
volte in cui mi sono trovato in situazioni difficili".
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Chi è e qual è il lavoro del logista di Emergency sequestrato a Nyala
Lunedì, dopo l'ingresso dei ribelli a
Tripoli, precipita il prezzo dell'oro e schizzano i titoli di banche e
aziende petrolifere che, come Unicredit e Eni, hanno interessi nel
Paese e che hanno finanziato i ribelli. Sui quali pesa l'incognita di
Al Qaeda
Un editoriale apparso su Russia Today, indica Al-Jazeera come la principale responsabile del muro di menzogne
Di
seguito l'intervista di SkyNews a un ribelle che sostiene di aver
trascorso 4 mesi sulle montagne a combattere contro i lealisti
Parla un'imprenditrice italiana rimasta a Tripoli: tante bugie dai giornalisti e vergogna di far parte della Nato
Dopo aver incontrato Sarkozy e la Clinton, Mahmoud Jibril è stato nominato ieri capo del governo provvisorio dei ribelli libici
Mentre carri armati
e batterie antiaeree fedeli a Gheddafi continuano a
sparare contro le posizioni degli insorti a Tripoli, l’agenzia
Misna riferisce di cecchini che sparano sui civili. Secondo fonti
locali della Misna, “ai festeggiamenti in corso per la fine ormai
imminente del regime e per l’arresto di alcuni figli di Gheddafi,
stanno facendo da contraltare il proseguimento dei combattimenti
anche in altre zone e la presenza di cecchini che sparano sui civili”.
L'Unione Africana, orfana di
Gheddafi, si prepara a decidere sul riconoscimento dei ribelli libici.
Le Nazioni Unite chiedono che sia autorizzato lo scongelamento dei
fondi del raìs in favore dei ribelli. In gioco 1,5 miliardi di dollari.
Il Sudafrica apre sull'impiego di una tranche di 500 milioni. Dubbi
sulla Libia post-Gheddafi.
La crisi disgrega la middle class, ma 37 milioni di americani vivono ancora nell'indigenza più totale
La
tensione tra i due paesi resta alta dopo la recente escalation di
violenze nella penisola del Sinai. Tel Aviv guarda alle elezioni di
novembre nel paese vicino. Teme una svolta de Il Cairo rispetto alla
linea moderata garantita da Mubarak, l’apertura all’estremismo
islamista e agli interessi iraniani nella regione.
Razzi in risposta ai bombardamenti: la tensione sempre più alta
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Il 23 agosto 2011 a Milazzo (Messina) si é tenuto lo spettacolo "La
mafia non esiste!" organizzato dal Presidio di Libera "Rita Atria" .
LA MAFIA ESISTE di Antonio Mazzeo
“Sindaco, non mollare, questo paese ha ancora molto bisogno di voci
libere che sappiano anche pensare… Forza, c’è tanta gente come me che
ti stima e ti vuole bene…”. Mittente: Salvatore Cuffaro, Casa
Circondariale di Rebibbia, via Raffaele Maietti, Roma.
Il Sindaco, sempre quello di Salemi, ha prontamente risposto al
detenuto che sconta una condanna definitiva a sette anni per
favoreggiamento aggravato di Cosa Nostra e rivelazione di segreto
istruttorio. “Totò, lo considero un amico…”, spiega ai giornalisti.
“Per me è innocente. C’è una certa tendenza da parte della magistratura
a considerare mafia anche ciò che non lo è”.
La mafia non esiste!
A Milazzo, perlomeno. Così, nel maggio 2006, Totò Cuffaro, governatore
di Sicilia plurindagato, candidato alle elezioni regionali, giunge in
città per partecipare accanto a prelati, frati, amministratori e
consiglieri comunali alla processione del compatrono San Francesco di
Paola. Poi in posa, sorridenti, per la foto di rito. Dopo la
benedizione, i sacerdoti gli affidano il saluto ai fedeli e la
preghiera al Santo dei marinai e dei naviganti. Cuffaro fa richiesta di
intercessione per la città e la regione. Vince le elezioni ma non può
evitare il doloroso cammino che lo ha condotto sino ai portoni di
Rebibbia. ....
Leggi il testo integrale scritto e interpretato da Antonio Mazzeo
testo integrale
GUARDA IL VIDEO
Il saluto di don Ciotti
Leggi anche l'articolo di Nunzio De Luca:
Una presa di coscienza. Lo spettacolo di libera riempie l'atrio del Carmine
FONTI: Blog Antonio Mazzeo, Blog Daniele Andaloro, La Città di Milazzo.
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TRACCE DI
SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI
Credevamo che lo sviluppo
scientifico, sociale, economico, un certo benessere diffuso ci avesse
emancipati dalla paura, e invece si constata quotidianamente che essa,
anche se facciamo fatica a dircelo, condiziona la vita. Rimane al
fondo, come realtà strisciante, dissimulata, ma, quanto meno ce
l’aspettiamo, essa affiora e condiziona l’orientamento della vita e le
scelte concrete. Essa è connessa all’intimo dell’uomo, ognuno porta in
se stesso la paura radicale della contingenza e della morte. Sì, si ha
paura di morire e quindi della malattia, della stessa vecchiaia e delle
rughe. Si ha paura del futuro per la precarietà del lavoro e per il
rischio di rimanere disoccupati. Si ha paura nel mondo degli affetti
per la fragilità umana che accompagna le scelte. Si ha paura dell’altro
perché potrebbe intaccare i nostri orizzonti, i nostri interessi, i
nostri privilegi...
Questo l'incipit dell'Editoriale di Horeb,
Quaderni di riflessione e formazione per quanti desiderano coltivare una
spiritualità che assuma e valorizzi il quotidiano.
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La Bibbia in un frammento
"Anche
il passero trova una casa e la rondine il suo nido dove porre i suoi
piccoli, presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio! (Salmo 84,4)."
Gianfranco Ravasi:
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Estratto della relazione
"Abramo sperò contro ogni speranza" di Gabriella Del Signore tenuta il 3 agosto 2011 (pomeriggio) nell'ambito
della SETTIMANA DI SPIRITUALITÀ - ESTATE 2011 - “IL CORAGGIO
DI SPERARE OGGI” promossa dalla Fraternità Carmelitana di
Pozzo di Gotto (ME)
Anticipazione in attesa del video integrale.
Video
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Estratto della relazione
"Abramo sperò contro ogni speranza" di Gabriella Del Signore tenuta il 3 agosto 2011 (pomeriggio) nell'ambito
della SETTIMANA DI SPIRITUALITÀ - ESTATE 2011 - “IL CORAGGIO
DI SPERARE OGGI” promossa dalla Fraternità Carmelitana di
Pozzo di Gotto (ME)
Anticipazione in attesa del video integrale.
Video
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"Sperare tra smarrimento e frammentazione" di Giuseppe Schillaci
Video
della relazione integrale tenuta il 3 agosto 2011 nell'ambito della
Settimana di Spiritualità - Estate 2011 -"IL CORAGGIO DI SPERARE
OGGI" promossa dalla Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME).
VIDEO
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"La guerra fredda e il monastero" di Enzo Bianchi
"Fin dai primi anni della mia
vita a Bose, la mia naturale passione per i viaggi – una passione del
resto tardiva: fino all’adolescenza ero quasi terrorizzato dal dover
uscire dal mio Monferrato natale – si è orientata verso monasteri
antichi e nuovi in cui scoprire le comuni radici e cogliere il senso di
tradizioni e differenze. La nostra avventura di vita comunitaria a Bose
era appena avviata, con le asperità e gli entusiasmi propri di ogni
inizio: con il nostro lavoro faticavamo a procurarci il necessario per
vivere dignitosamente nelle poche case abbandonate e prive di energia
elettrica e di riscaldamento, eppure non ci facevamo mai mancare almeno
un viaggio “monastico” ogni anno – Francia, Spagna, Belgio, Germania e
Svizzera – per coltivare i rapporti fraterni con abazie benedettine e
trappiste o con le allora giovani comunità di Taizé e Grandchamp. Ma
non solo: l’Europa orientale mi affascinava, terra di cui avevo
imparato a conoscere le ricchezze spirituali che cercavo di tradurre,
anche letteralmente, per la nostra cultura e il nostro vissuto
ecclesiale occidentale. Ma terre che vivevano la cattività comunista e
in cui i cristiani conoscevano la persecuzione... (Enzo Bianchi)
"La guerra fredda e il monastero"
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ECUMENISMO
Un
documento comune che rilancia il dialogo tra le chiese, annunciata dal
cardinale Koch presidente del Pontificio Consiglio per l'Unità dei
Cristiani
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
33 anni fa elezione di Giovanni Paolo I papa per 33 giorni
Ieri mattina io sono andato
alla Sistina a votare tranquillamente. Mai avrei immaginato quello che
stava per succedere. Appena è cominciato il pericolo per me, i due
colleghi che mi erano vicini mi hanno sussurrato parole di coraggio.
Uno ha detto: «Coraggio! Se il Signore dà un peso, dà anche l'aiuto per
portarlo». E l'altro collega: «Non abbia paura, in tutto il mondo c'è
tanta gente che prega per il Papa nuovo». Venuto il momento, ho
accettato.
Dopo si è trattato del nome, perché domandano anche che nome si vuol
prendere e io ci avevo pensato poco. Ho fatto questo ragionamento: Papa
Giovanni ha voluto consacrarmi con le sue mani, qui nella Basilica di
San Pietro, poi, benché indegnamente, a Venezia gli sono succeduto
sulla Cattedra di San Marco, in quella Venezia che ancora è tutta piena
di Papa Giovanni. Lo ricordano i gondolieri, le suore, tutti. Poi Papa
Paolo non solo mi ha fatto Cardinale, ma alcuni mesi prima, sulle
passerelle di Piazza San Marco, m'ha fatto diventare tutto rosso
davanti a 20.000 persone, perché s'è levata la stola e me l'ha messa
sulle spalle, io non son mai diventato così rosso! D'altra parte in 15
anni di pontificato questo Papa non solo a me, ma a tutto il mondo ha
mostrato come si ama, come si serve e come si lavora e si patisce per
la Chiesa di Cristo.
Per questo ho detto: «Mi chiamerò Giovanni Paolo». Io non ho né la
sapientia cordis di Papa Giovanni, né la preparazione e la cultura di
Papa Paolo, però sono al loro posto, devo cercare di servire la Chiesa.
Spero che mi aiuterete con le vostre preghiere.
Giovanni Paolo I
Angelus Domini 27 agosto 1978
Elezione di Papa Giovanni Paolo I
Video 33 anni fa, le prime parole di Papa Giovanni Paolo I
Il Papa del sorriso per pochi giorni ha lasciato una traccia profonda
nella chiesa. Il teologo e giornalista Gennari ne racconta aspetti
inediti del breve pontificato
“33 anni da quei 33 giorni”: elezione e morte di Giovanni Paolo I di Gianni Gennari
Trentatré anni fa l'elezione di Giovanni Paolo I
Non solo Papa del sorriso di Vincenzo Bertolone Arcivescovo di Catanzaro-Squillace (pdf)
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(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA
NON
PER VINCERE MA PER SERVIRE. "...Gesù lotta per l'uguaglianza,
difendendo i più poveri e indifesi: si mette a servizio della
giustizia, gridando contro i soprusi e l'oppressione. Non cerca di
affermarsi, ma di portare ad affermazione la verità. In nome di Dio, in
nome del Padre.
Evidentemente un uomo così non ha vita facile: incontra il dissenso,
poi l'ostilità, corre ed effettivamente cade nel rischio di essere
ucciso. Ma Gesù amava la giustizia più della sua stessa vita.
In termini umani si è dimostrato un perdente: non si è affermato, non
ha cercato il contraccambio, riconoscimenti, gloria. Ma ha capovolto i
paradigmi della cultura del tempo, ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili.
Chi vorrà essere suo discepolo dovrà fare altrettanto: prendere la
croce, abbracciare quel progetto. Il cristiano non deve tendere alla
propria gloria, alla propria affermazione, ma vivere come Gesù:
mettersi a servizio del progetto del Padre, e cioè della fraternità,
dell'uguaglianza, della giustizia. È un servizio che porterà delle
difficoltà: ma il cristiano sa affrontarle e superarle per amore." (Don
Battista Borsato)
il testo di tutto il commento al Vangelo
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CHIESA
E SOCIETA'
/
interventi
ed opinioni |
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
SPIRITO, IDEOLOGIA E LAICITÀ - Il pensiero di Piero Stefani
"Nel
2011, in modi e forme diverse, è cresciuta l’attenzione riservata a due
personalità le quali, pur assai differenti tra loro, sono accomunate
dalla volontà di affrontare problemi in larga misura uguali, a cui,
peraltro, danno risposte radicalmente diverse. Si tratta della filosofa
Roberta De Monticelli e del card. Angelo Scola. La prima è
autrice di un libro, La questione morale (Raffaello Cortina,
Milano 2010) che continua a suscitare vasto interesse; il secondo
è stato nominato in questi giorni arcivescovo di Milano.
Le
circostanze invitano a riandare indietro di qualche anno e a
confrontare tra loro due testi, rispettivamente di De Monticelli (Sullo
spirito e l’ideologia. Lettera ai cristiani, Baldini e Castoldi, Milano
2007) e di Scola (Una nuova laicità, Marsilio, Venezia
2007)1 che
attestano una polarità che, al di là delle due trattazioni specifiche,
caratterizzeranno la vita della futura diocesi milanese (e
non solo).
I due libri sono molti diversi per intenti, stili e orientamenti. ..." (Piero Stefani)
SPIRITO, IDEOLOGIA E LAICITA'
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Una presa di coscienza per essere umani di don Andrea Gallo
La puntata integrale della
trasmissione “In onda" di LA 7 - puntata del 22.08.2011 -con
ospite don Andrea Gallo.
Molti definiscono Don Gallo "la Chiesa che parla agli ultimi"
Don Gallo come sempre é stato un fiume in piena.
Alcune battute: “si fanno
ancora chiamare eccellenze…” – “Il popolo grida Santo Romero…” –
“Non possiamo dimenticare la Primavera della Chiesa, Il Concilio
Vaticano II, La Chiesa povera, la Chiesa che grida contro i
potenti…” – “Non solo una Chiesa per i poveri ma una Chiesa povera
con i poveri” - “Vogliamo la globalizzazione
dei diritti” – “La crisi è stata causata dalla Banca Mondiale…”
- “Siete cittadini sovrani…” - “E’ il momento di una
rivoluzione culturale, con la nonviolenza attiva…” – “Il cristiano
deve denunciare le ingiustizie” – ….
Video
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Marco
Tarquinio a Rainews24, parla della manovra bis che colpirà il ceto
medio e inciderà sulla delle famiglie in particolare specie quelle
precarie. Al direttore di Avvenire abbiamo anche chiesto del fenomeno
che dilaga in rete con 90mila adesioni per chiedere al Vaticano di
rinunciare a questo diverso trattamento fiscale.
Chiesa e soldi ecco la realtà
Dedicato a chi non crede alla favole nere ma ai numeri veri e alla carità cristiana O anche per chi crede solo ai suoi occhi
Ormai è purtroppo consuetudine
che almeno un paio di volte l’anno parta una pressante campagna
mediatica contro i presunti privilegi di cui godrebbe la Chiesa
cattolica. Le occasioni vengono spesso create ad arte con riferimento
ad uno specifico aspetto (molto spesso l’esenzione dall’Ici), ma sono
poi lo spunto per trattare polemicamente questioni molto diverse tra
loro (8 per mille, agevolazioni fiscali, contributi alle attività). In
questo modo si fa certo molto clamore, ma sicuramente poca corretta
informazione. Cerchiamo quindi di fare chiarezza sul tema delle
agevolazioni fiscali, nello specifico l’esenzione dall’Ici e la
riduzione dell’Ires.
Malignità, malafede e disinformazione. Oh yes
"Liberiamo la Chiesa dal
denaro: le faremo un gran bene". E' anche con questo argomento
convincente che da giorni Mario Staderini ha proposto lo scandalo del
privilegio alla Chiesa Cattolica esclusa dal pagamento delle tasse
vigenti su suolo italiano con la scusa della extra-territorialità. La
notizia si è propagata, ma non ovunque. Alla proposta nata
spontaneamente e supportata dai cittadini italiani e dal tam-tam web,
ha risposto l' Avvenire, il quotidiano dei vescovi italiani che ha
scritto una lettera Mario Staderini, segretario dei radicali il quale
ha replicato.Nonostante i suoi sacrosanti e pacati contenuti, non è
stata data notizia. Eccola nella sua versione integrale:
Ancora l’Ici nel mirino,
quell’Ici che la Chiesa non pagherebbe, secondo il segretario dei
Radicali italiani, a cui ieri un quotidiano milanese concedeva
l’ennesimo ampio spazio senza muovergli obiezione alcuna, né ospitare
pareri diversi.
Il vento dell'anti-Casta è
arrivato Oltretevere. Dopo gli attacchi alla politica sprecona, anche
la Chiesa cattolica è finita nel mirino degli indignados di
casa nostra, sempre pronti, con un clik, a pretendere da “lor Signori”
la remissione dei peccati.
In pochi giorni, la pagina Facebook «Vaticano, pagaci tu la manovra
finanziaria», nata per chiedere l'abolizione di tutte le agevolazioni
fiscali alla Chiesa cattolica, ha raccolto più di 100 mila consensi.
La Chiesa si difende e attacca
attraverso l'analisi pubblicate sui mezzi di comunicazione, in
particolare il quotidiano Avvenire e Famiglia Cristiana
“Possiamo rassicurare tutti,
compreso Pierluigi Bersani: le mense della Caritas non si toccano e
rimarranno esenti dalle fiscalità come del resto tutte le associazioni
di assistenza e beneficenza”. Fuga ogni dubbio Emma Bonino,
vicepresidente del Senato esponente del Partito radicale, che
presenterà un emendamento alla manovra in tema di agevolazioni fiscali
ed esenzioni per le attività commerciali degli enti religiosi. “Si
tratta solo di fare chiarezza e pretendere un po’ di trasparenza”
aggiunge Bonino, che sintetizza le richieste: far pagare l’Ici a tutti
gli immobili commerciali di proprietà della Chiesa, abrogare l’attuale
equiparazione tributaria - sancita nel Concordato - tra enti
ecclesiastici (tipo Propaganda Fide oppure Opera romana pellegrinaggi)
e di beneficenza, infine rivedere l’aliquota dell’8 per mille come
peraltro prevederebbe la legge 222 (art. 49).
L’esperienza umana è piena di
ingiustizie, più o meno grandi. Una delle maggiori è forse quella
compiuta da chi trasforma il bene in male, insinua che i buoni possono
essere malvagi. In questo modo non si rende onore a chi merita, si
rovesciano i valori e il senso dell’agire umano. Così è accaduto nei
giorni scorsi quando una campagna martellante ha tentato di far
passare per privilegiati quanti, nella Chiesa, dedicano la propria
vita a servizio degli altri, senza nulla chiedere, né alla Chiesa né
allo Stato, se non che gli sia consentito di seguire la propria
vocazione.
POLITICA
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Quei "tesoretti" intoccabili
"Primopiano" del n. 35 di Famiglia Cristiana
In un Paese senza timoniere, la manovra assesta alla famiglia colpi micidiali.
"La Manovra economica di luglio e la Manovra- bis di Ferragosto hanno
assestato alla famiglia una serie di colpi micidiali. Un serial killer
non avrebbe potuto fare meglio. Anziché tassare i patrimoni dei
ricchi, coloro ai quali anche un forte prelievo fiscale non cambierebbe
la vita, s’è preferito colpire quell’ammortizzatore sociale italiano
per eccellenza che è la famiglia. Unico vero patrimonio del
Paese. È una politica miope, da “statisti” improvvisati, che non
hanno un’idea sul futuro del Paese. Tanto meno pensano al bene
comune. Unica loro preoccupazione soddisfare il proprio
elettorato. Unico orizzonte le prossime elezioni. Nel frattempo, il
Paese va alla deriva e perde credibilità. Una nave senza timoniere. ..."
Quei "tesoretti" intoccabili di "Famiglia Cristiana"
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Appello: Manovra e armi: "Il male oscuro" di Alex Zanotelli
In tutta la discussione
nazionale in atto sulla manovra finanziaria, che ci costerà 20 miliardi
di euro nel 2012 e 25 miliardi nel 2013, quello che più mi lascia
esterrefatto è il totale silenzio di destra e sinistra, dei media e dei
vescovi italiani sul nostro bilancio della Difesa. E’ mai possibile che
in questo paese nel 2010 abbiamo speso per la difesa ben 27 miliardi di
euro? Sono dati ufficiali questi, rilasciati lo scorso
maggio dall'autorevole Istituto Internazionale con sede a
Stoccolma(SIPRI). Se avessimo un orologio tarato su questi dati,
vedremmo che in Italia spendiamo oltre 50.000 euro al minuto, 3
milioni all'ora e 76 milioni al giorno. Ma neanche se fossimo
invasi dagli UFO, spenderemmo tanti soldi a difenderci!!
E’ mai possibile che a nessun
politico sia venuto in mente di tagliare queste assurde spese militari
per ottenere i fondi necessari per la manovra invece di farli pagare ai
cittadini? Ma ai 27 miliardi del Bilancio Difesa 2010, dobbiamo
aggiungere la decisione del governo, approvata dal Parlamento, di
spendere nei prossimi anni, altri 17 miliardi di euro per acquistare i
131 cacciabombardieri F 35. Se sommiamo questi soldi, vediamo che
corrispondono alla manovra del 2012 e 2013. Potremmo recuperare buona
parte dei soldi per la manovra, semplicemente tagliando le spese
militari. A questo dovrebbe spingerci la nostra Costituzione che
afferma :”L’Italia ripudia la guerra come strumento per risolvere le
controversie internazionali…”(art.11)...
Manovra e armi: "Il male oscuro" di Alex Zanotelli
Leggi le adesioni
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"Ci vorrebbe il miracolo di Zaccheo" di Vittorio Cristelli
Siamo tutti allertati: l'Italia
è a rischio di bancarotta. Anche il ministro dell'economia Tremonti,
dopo averci rassicurati per anni dicendo che i conti dello stato sono a
posto e che il nostro Paese sta uscendo dalla crisi più e meglio di
altri Paesi, costretto dall'Europa ad anticipare operazioni che aveva
previsto per il 2013 e per il 2014, ha sfoderato l'immagine del
Titanic, il transatlantico che si schiantò contro un iceberg mentre a
bordo si cantata e si ballava. E ora si parla di manovra che costerà
lacrime e sangue.
È giusto che quando la casa
brucia ci si attivi tutti a spegnere l'incendio, ma devono farlo anche
e soprattutto quelli che l'incendio hanno contribuito ad appiccarlo. È
assodato che questa crisi è stata innescata da operazioni finanziarie
truffaldine nelle quali a guadagnare sono stati i grossi finanzieri e a
perderci sono i milioni di piccoli risparmiatori. L'analisi non è di
parte e nemmeno dettata dall'invidia di chi è povero nei confronti di
chi è ricco sfondato. Lo dimostrano due autodenunce che hanno fatto
clamore nei giorni scorsi: la prima è stata quella di Warren Buffett,
il finanziere americano classificato come terzo tra le persone più
ricche del mondo. Scrive Buffet: “Mentre i poveri e la classe media
combattono per noi in Afghanistan; mentre la maggior parte degli
americani stenta ad arrivare a fine mese, noi mega ricchi continuiamo a
goderci i nostri sgravi fiscali straordinari”. E le tasse Buffet le
paga, ma rileva e confessa che mentre lui versa al fisco il 17,4% del
suo imponibile, i suoi dipendenti per le stesse leggi arrivano a dover
pagare il 41% di quando percepiscono.
Gli ha fatto eco dall'Italia...
Ci vorrebbe il miracolo di Zaccheo di Vittorio Cristelli
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"C’è un tesoretto sfuggito a
Tremonti, vale tre miliardi l’anno e potrebbe aiutare l’Italia a
uscire dalla crisi. Basterebbe una norma di poche righe, inserita nella
manovra, che preveda la regolarizzazione dei lavoratori immigrati senza
permesso di soggiorno". Lo propone il portale Stranieri in
Italia ricordando che secondo le stime prudenziali
dell'Ismu sarebberooltre cinquecentomila i lavoratori stranieri non
regolari "che non vedono l’ora di uscire alla luce del sole".
La manovra
varata dal governo Berlusconi a ferragosto è disperata, iniqua e senza
futuro. Questo provvedimento, come i precedenti, non affronta in modo
strutturale il problema del debito e non mette in campo misure
significative per il rilancio dell’economia.
Il problema principale è proprio questo: si affronta la crisi solo sul
fronte dei tagli della spesa pubblica (prevalentemente la spesa
sociale), mentre non vi è una misura credibile capace di rilanciare
l’economia. Anzi, questa manovra, come la precedente, ha un impatto
depressivo e recessivo: comprime la domanda interna, i consumi, i
salari e con essi la produzione.
La federazione italiana per il superamento dell’handicap contro le proposte del ministro
Avete
presente l'ex ministro di Berlusconi appena condannato in via
definitiva a due anni? Bene: il governo lo ha nominato presidente con
pieni poteri di un nuovo ricchissimo ente. Così l'esecutivo italiano ha
un nuovo record: è l'unico al mondo che in tempi di sacrifici e di
tagli affida una valanga di denaro a un pregiudicato.
Il
Presidente Francesco Belletti: "Le famiglie finiranno per pagare il
prezzo più alto". Pronto un documento per le parti sociali e i politici.
Da
qualche giorno, in attesa di capire quale sarà la sorte della manovra
di Ferragosto - ora che tutti, più o meno, nel centrodestra, fanno a
gara per disconoscerla e cambiarla radicalmente -, nel Parlamento
riaperto in anticipo e nelle stanche adunate politiche estive si
respira un’aria che sa d’antico. D’improvviso sembra tornato il clima
di «assalto alla diligenza» che negli anni della Prima Repubblica si
diffondeva ai tempi della Finanziaria, la mitica legge omnibus di
bilancio che in certi anni era l’unica, o una delle poche, approvata
alla fine dalle Camere.
IL
PRESIDENTE Napolitano ha detto una cosa essenziale, domenica a Rimini,
e niente affatto ovvia: che nella crisi che traversiamo il linguaggio
di verità è un'arma fondamentale. E che se la politica sta fallendo è
perché quest'arma l'ha volontariamente ignorata per anni. Per questo
siamo "immersi in un angoscioso presente, nell'ansia del giorno dopo":
un popolo tenuto nel buio non vede che buio. A destra la crisi è stata
minimizzata, sdrammatizzata, spezzando nell'animo degli italiani la
capacità di guardarla in faccia con coraggio e intelligenza.
Prioritario era difendere, a ogni costo, l'operato del governo: "anche
attraverso semplificazioni propagandistiche e comparazioni consolatorie
su scala europea". Ma la sinistra non è meno responsabile: nella
battaglia contro Berlusconi non c'era spazio per l'analisi della crisi,
delle mutazioni che impone, dei privilegi che mette in questione.
L'obiettivo degli uni e degli altri era il potere fine a se stesso. Non
importa quel che fai, con il potere: importa solo possederlo, o
riconquistarlo. Attaccarsi al potere in questo modo è la via più sicura
per perderlo, e perdere la democrazia.
Ancor
più della certezza che dovremo pagare molte tasse in più, disturba la
fervida inventiva che quasi ogni ora ci fa intravedere nuove varianti
per pagarle. Già era arduo trovare una logica unitaria nella manovra di
Ferragosto; ma si poteva accogliere la scusa della fretta. Ora i giorni
passano, e la confusione cresce. Sì, la manovra – a differenza di
quella di luglio, approvata quasi a scatola chiusa – si può modificare,
si può migliorare. Con quale disegno, però?
OPINIONI E COMMENTI
A
Castelgandolfo, Benedetto XVI commenta la recente Gmg di Madrid ("Una
cascata di luce") e annuncia su quale passo biblico si rifletterà nella
Gmg brasiliana, nel luglio 2013.
All’inizio
del 2012 Benedetto XVI dovrà nominare il successore del cardinale
Levada alla guida della Congregazione per la dottrina della fede.
Numerosi i candidati, italiani e stranieri
Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella
carità e nella verità
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1)
La
newsletter è settimanale;
2) Il
servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:
http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm
3) Il servizio omelia di P.
Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm
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