"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°46 del 2011

Aggiornamento della settimana

- dal 12 al 18 novembre 2011 -

 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 25 novembre 2011          


 
 



IL VANGELO DELLA DOMENICA 

LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo

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Preghiera dei fedeli




OMELIA 

 di P. Gregorio Battaglia
           di P. Aurelio Antista
di P. Alberto Neglia

 
N. B. La Lectio, la Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili
         (di norma rispettivamente il sabato sera, la domenica e il lunedì)

*La Lectio di fr. Egidio Palumbo è temporaneamente sospesa per motivi di famiglia

Il 2 febbraio 2010

 é nato il Blog di Tempo Perso

PIETRE VIVE

che viene aggiornato quotidianamente
 e mette così a disposizione in modo facile e veloce
 una o più notizie

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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale


"QUELLI DELLA VIA"





 




NOTA

Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere
un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 









I NOSTRI TEMPI



  (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)



I DIRITTI DEI BAMBINI


Giocare è un diritto umano per ogni bambino e bambina, ragazzo e ragazza. Il gioco non è solo un importante momento di svago e di divertimento, ma permette anche di imparare a stare insieme agli altri, ad aiutarsi e a collaborare (proprio come accade nel gioco “Iure. La città dei diritti”!), a comprendere l’importanza delle regole e quindi a rispettarle.
Eppure, sebbene ogni bambina, bambino, ragazza e ragazzo abbia il diritto di giocare, a molti vostri coetanei, in molte parti del mondo, questo diritto è negato..

  Lasciateci giocare in pace!

Reclutati per combattere guerre tribali infinite e violente, per una questione tutta di potere e accaparramento di risorse naturali. Ogni anno, nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), un esercito di bambini viene portato via dalle proprie famiglie e trascinato in accampamenti nelle zone boschive del Paese. Lì, i bambini vengono addestrati a diventare soldati disposti a tutto. 

  Congo, dove i bambini divengono soldati sfruttati e abbandonati

10 principi della carta dei diritti del faciullo dell'ONU raccontati come 10 favole moderne da una selezione dei più interessanti scrittori italiani.

  Visita il sito Liberi Tutti

  video

Aumentano - secondo le informazioni della Polizia di Stato diffuse da Terre des Hommes - le vittime di abusi e di violenze: dai 4.178 reati registrati nel 2009 si è passati ai 4.293 nel 2010. Forte è anche l'incremento del numero dei reati sulla prostituzione minorile: 55 in più del 2009. Migliaia anche i minori picchiati e feriti in famiglia

  Reati ai danni dei bambini I numeri sono allarmanti

  il dossier di Terre des Hommes: IO Proteggo i bambini 2011 (pdf)



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Mercato dei bambini e genitori biologici

​In un recente e vivace dibattito svoltosi nel Comitato nazionale per la bioetica, alcuni membri hanno sostenuto di non vedere alcuna differenza sostanziale tra genitorialità biologica e genitorialità sociale. La famiglia, si è sostenuto, è realtà spirituale prima ancora che naturale; è il luogo degli affetti; vanno considerati e rispettati come madri e padri coloro che si prendono cura dei figli, proprio e solo perché se ne prendono cura, più che per il fatto che li hanno procreati e hanno loro trasmesso un patrimonio genetico. Un’affermazione, questa, molto nobile, che fa subito venire in mente quanto possa essere profondo e autentico l’amore dei genitori adottivi verso i bimbi loro affidati e quanto possa essere giustificato l’appellativo di "padre" e "madre" nello spirito che viene usualmente rivolto ai religiosi nella tradizione cristiana. Un’affermazione, però, oltre che nobile, anche molto rischiosa...

   Se la genitorialità biologica viene mandata in serie B

Sembra una storia oltre i confini del credibile. Ma lo Shangai Daily è un rispettabile quotidiano che racconta la Cina in lingua inglese. E l’altro ieri riportava la notizia di un nuovo business fiorente laggiù, complice probabilmente la favolosa crescita dell’economia cinese. Dunque, si sa che in Cina ci sono limiti di legge al numero dei figli, e che la figlia femmina è tradizionalmente considerata un peso, così che si pratica l’aborto selettivo. Ma ciò di cui riferisce lo Shangai Daily è un passo oltre. 
Chi vuole a ogni costo un erede maschio, e ha tanti soldi, può averlo, promettono on line diverse agenzie di maternità surrogata. Dunque, il donatore fornisce il suo seme, e paga: un milione di yuan, circa 100 mila euro. In cambio, con quel seme vengono fecondate contemporaneamente cinque o anche sette donne.
Poi, si aspetta. Non appena un’ecografia mostra con certezza che un concepito è maschio, il risultato è ottenuto. E le altre gestanti?...

   Al mercato cinese dei bambini un uomo nasce, l’umanità muore

(ANSA) - BELGRADO, 7 NOV - In Macedonia e' fiorente il mercato nero delle adozioni e i prezzi per un bambino sano e bello vanno dai 5 mila ai 60 mila euro. La Ong 'Costruiamo il futuro' afferma che i prezzi sono praticamente raddoppiati nell'ultimo anno, e il governo - a causa dell'aumento dei casi di corruzione - ha ordinato lo scioglimento della speciale commissione incaricata delle adozioni. I vari anelli della catena criminale sono ospedali, comuni e responsabili del ministero di lavoro e politiche sociali.


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Parla il cardinale Achille Silvestrini, ex ministro vaticano degli Esteri. “Un’intera generazione di politici ed economisti non ha saputo stringere un patto con le nuove generazioni”

    Giacomo Galeazzi:  "L'Italia non è un paese per giovani"


Inaugurando due mesi fa Flagship Superflash ovvero le nuove filiali del gruppo Intesa interamente dedicate al mondo degli under 35, il neo ministro delle Sviluppo Economico e delle Infrastrutture Corrado Passera parlava del mondo dei giovani "che rappresenta il futuro dell'Italia. Universo a cui è necessario dedicare una maggiore attenzione per costruire un Paese sano". Quasi un programma di governo che fa capire bene come la pensa il neoministro. Guarda la video-intervista di Affari a Corrado Passera.

    AFFARIITALIANI:  Dedicare maggiore attenzione ai giovani (testo+video)



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Si attribuisce a Paul Valéry, saggista e poeta francese, il detto: «Un autore scrive sempre lo stesso libro». In fondo, anche gli editoriali di Nigrizia degli ultimi decenni incarnano spesso la stessa denuncia: l’intollerabilità delle diseguaglianze sociali; lo sfruttamento sociale diventato sistema; un impianto capitalistico che impoverisce sempre di più i già poveri e che arricchisce i già ricchi (persone o paesi); l’ossessione patologica della crescita e del profitto; una cultura che ha assunto il denaro come unico valore di relazione e di organizzazione sociale; l’egoismo che prevale sulla solidarietà e l’io sul noi.

    NIGRIZIA:  O la Borsa o la vita


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Approvata la liberalizzazione della vendita di armi da guerra ai privati infilata nel maxiemendamento dalla Lega. Il parere di Carlo Tombola, coordinatore scientifico dell'Osservatorio Permanente Armi Leggere

    Enrico Piovesana:  Vince la lobby delle armi


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Libertà religiosa

I detenuti di fede cristiana nelle prigioni pakistane subiscono gravi discriminazioni. A richiamare l’attenzione sulla loro sorte è l’avvocato cattolico, Moazzam Aslam Bhatti, la cui testimonianza è stata raccolta dall’organizzazione Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN), che segue vari progetti caritatevoli nel Paese asiatico.

    ZENIT:  Cristiani discriminati nelle carceri Pakistane

Una commissione americana sulla libertà religiosa ha pubblicato la scorsa settimana un report che mostra quanto i bambini delle scuole pakistane siano indottrinati all’intolleranza nei confronti delle minoranze.

    ZENIT:  PAKISTAN: IL FANATISMO RELIGIOSO SI INSEGNA A SCUOLA

Essere cinesi e cattolici è difficile. Anche a Prato. Molti lavoratori orientali sono costretti a rinunciare a partecipare alla Messa domenicale o ad altre attività parrocchiali. Altrimenti rischiano il licenziamento. A denunciarlo, sul settimanale “Toscana Oggi”, in edicola questa settimana, è don Francesco Saverio Wang, il cappellano della comunità cattolica cinese.

    Gianni Rossi:  Prato, Messa «vietata» ai lavoratori cinesi


Asianews denuncia le intimidazioni. Il governo schierato contro i religiosi per un contenzioso legato alla proprietà di alcuni terreni. Vuole attaccare il convento

    Michelangelo Nasca:  Vietnam, tensione e paura per i padri redentoristi



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Nuovi Cittadini italiani


... Pure nei giorni così complessi e impegnativi che stiamo vivendo ho voluto confermare questa udienza che si colloca significativamente all'interno delle celebrazioni del 150esimo anniversario della fondazione dello Stato nazionale unitario italiano. Sono infatti convinto che i bambini e i ragazzi venuti con l'immigrazione facciano parte integrante dell'Italia di oggi e di domani, e rappresentino una grande fonte di speranza...

    Giorgio Napolitano:  Intervento all'incontro dedicato ai "Nuovi Cittadini italiani"

Nei giorni in cui si forma un nuovo governo composto da ministri non legati ai partiti si potrebbe finalmente affrontare il tema della riforma del patto di cittadinanza, un nodo che le forze politiche finora non hanno avuto il coraggio di sciogliere per paura di perdere consensi. Sarebbe un segnale importante, che dimostrerebbe la volontà di voltare pagina rispetto a un recente passato in cui si è voluto governare attraverso la paura e usare l’immigrato come valvola di sfogo.

    Miguel Gotor:  Le lacrime di Balotelli

«Per un istante, Balotelli deve aver rivissuto quella sofferenza che ha provato da piccolo, e forse ha pensato a tutti quei bambini che si trovano ancora nell'assurda situazione di sentirsi italiani senza essere riconosciuti come tali». Le lacrime di un campione possono cambiare le mentalità. Ne è convinto Lilian Thuram che ha sollevato nel ‘98 la Coppa del mondo vinta dalla nazionale blackblanc-beur, il manifesto di un'integrazione in cammino. «Anche io che vengo dalla Guadalupa, un'isola che da secoli è francese, ho faticato per essere accettato nel mio paese» racconta l'ex difensore dei Bleus. Oggi è presidente di una fondazione contro il razzismo che ieri ha presentato una nuova mostra a Parigi su "L'invenzione del selvaggio", quando i neri erano mostrati in piazza negli "zoo umani", come fenomeni da baracconi. «Il peso della nostra storia da colonizzatori - dice Thuram parlando al telefono in italiano - è ancora forte». «Ci vorrà molto tempo - dice ancora Thuram- per far evolvere un immaginario che è quello della superiorità della razza bianca, della paura dello straniero alle porte».

    Anais Ginori:  "Capisco quella commozione che fatica per essere accettati" (pdf)

... Nati in Italia o arrivati da piccoli, si sentono italiani, vanno nelle nostre scuole ma anche nelle nostre palestre, stadi e piste, si nutrono di sport italiano come del resto. Dovrebbe essere il loro passaporto. Ma per lo stato sono di serie B, fratelli col permesso di soggiorno. Il presidente Giorgio Napolitano l´ha detto l´altro giorno al Quirinale che è tempo di cambiare, aveva in visita i nuovi
cittadini coi colori e le storie più diverse, c´era la nazionale di Prandelli con i suoi Osvaldo, Ogbonna e un Balotelli che ha pianto, lui che italiano lo è diventato a 18 anni, nonostante una nascita siciliana e una vita a Brescia a difendersi dal razzismo di certe curve...

    Alessandra Retico:  Balotelli d'Italia (pdf)

È a suo modo una piccola svolta nella storia della Repubblica. Nel nuovo esecutivo è stata infatti riconosciuta la dignità sia della cooperazione allo sviluppo sia delle politiche d’integrazione con la creazione di un dicastero a esse dedicato. Si tratta di due temi nel cuore del mondo missionario e del volontariato

    Giulio Albanese:  La cooperazione con l’integrazione Una scelta di nuovo discernimento

E se il Presidente incaricato, Mario “super Mario” Monti, decidesse di stupirci? E se questo governo “tecnico”, nel mentre che assolve i suoi compiti tecnici, volesse realizzare una di quelle riforme europee, ma davvero europee, che il nostro infelice paese sembra destinato a rinviare all’infinito?

    Luigi Manconi:  Italiani si nasce



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Mario Melazzini: "IO SONO QUI - di inguaribile c'è solo la mia voglia di vivere"



Esce in questi giorni nelle librerie un libro e un documentario dal titolo Io sono qui sulla storia di Mario Melazzini, medico di successo che nel 2002 si ammala di SLA (sclerosi laterale amiotrofica), malattia dal decorso terribile narrestabile che porta gradualmente alla paralisi di tutti i muscoli volontari e quindi alla morte. Dalla decisione di ricorrere al suicidio assistito, al cambiamento radicale e inaspettato della propria vita, Melazzini racconta il suo straordinario percorso esistenziale e come oggi riesce a convivere con la sua malattia.
“Noi tutti spesso viviamo la malattia, la disabilità, la fragilità come un qualcosa che non ci appartiene, che ci angoscia. Per questo è nato in me il desiderio di condividere il percorso che mi ha permesso di fare della mia sofferenza, del mio dolore, una concreta e reale esperienza. Nella nostra quotidianità, potenzialmente possiamo incontrarci, prima o poi, con la sofferenza non solo fisica, il dolore, la malattia, la fragilità. Dovremmo riuscire a farne tesoro, farli diventare un valore aggiunto al nostro percorso di vita. A me è successo e grazie alla malattia vivo ogni giorno, come uomo, medico e malato, con gioia e umiltà l’infinita bellezza dell’esistere.”

   Leggi tutto e guarda il trailer del documentario di Emmanuel Exitu: IO SONO QUI: UN DOCUMENTARIO SU MARIO MELAZZINI

Mario Melazzini, medico primario del day-hospital oncologico alla Fondazione Salvatore Maugeri di Pavia, da sei anni malato di SLA, sclerosi laterale amiotrofica. Ospite di "A Sua Immagine", racconta a Rosario Carello la sua esperienza, senza nascondere le difficoltà che un malato di SLA deve affrontare ma, allo stesso tempo, mostrando la via che si può percorrere verso la speranza, la forza e la gioia di vivere

   video "Io sono qui, oltre il pregiudizio"

   la scheda del libro "Io sono qui"

Mario Melazzini incontra gli studenti di medicina e chirurgia della statale di Milano all'ospedale San Paolo (video in 9 parti).

   video:"Io di inguaribile ho solo la voglia di vivere"



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L'ultima lettera di Alda Merini




Il 1° novembre di due anni fa si spegneva all'ospedale San Paolo di Milano Alda Merini. La notizia mi raggiunse a sera, mentre rientravo da un viaggio in America Centrale, e a comunicarmela era un giornalista che naturalmente voleva intervistarmi, riconoscendo la vicinanza che la poetessa aveva testimoniato a più riprese e in pubblico nei miei confronti.
Effettivamente l'amicizia era sorta quando io vivevo a Milano e si era manifestata da parte mia anche in tre prefazioni che avevo scritto ad altrettanti suoi poemetti di forte intensità spirituale. Ma soprattutto il filo era tenuto dalle sue interminabili telefonate che intrecciavano il suo affetto per me col libero sfarfallio della sua fantasia e con una sorprendente caratteristica che la assimilava agli antichi rapsodi o aedi.

   L'ultima lettera di Alda Merini di Gianfranco Ravasi

   testo integrale dell'ultima lettera scritta da Alda Merini a Benedetto XVI il 28 ottobre 2009, tre giorni prima della sua morte.

   Visita il sito ufficiale di Alda Merini

   video: intervista alla figlia della poetessa

   video: Alda Merini, l'amore, la poesia, la musica, la politica


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SCUOLA





La nuova norma scaturita dal maxiemendamento mette in serio pericolo il posto di lavoro di molti insegnanti della scuola pubblica

    Alessandro Grandi:  Italia, esuberi nelle scuole: a rischio disoccupazione 10mila insegnanti

L'articolo 4 del provvedimento approvato dal Parlamento prevede la "messa in disponibilità" degli insegnanti di ruolo rimasti senza cattedra. Il grosso degli esuberi riguarda la scuola media superiore

  Salvo Intravia:  Rischiano il licenziamento quasi 11 mila docenti in esubero

Il sito ministeroistruzione.net è stato okkupato (hakerato) dal "Ministro Onda dell'Istruzione, Università e Ricerca", Anna Adamolo. Chi è Anna Adamolo?

    Red:  Anna Adamolo okkupa il sito del Ministero

Dal 2008 a oggi aumentano il numero di studenti per ogni classe, diminuiscono gli insegnanti (anche di sostegno) e il personale Ata, cresce il rischio sicurezza. I risparmi del governo berlusconi anche attraverso la riduzione del numero di ore di lezione. Tiriamo le somme delle misure approvate sotto il governo Berlusconi

    REPUBBLICA:  Scuola, tre anni di tagli indiscriminati ecco l'eredità del ministro Gelmini

Dal 2008 noi studenti siamo stati la principale opposizione al governo Berlusconi, manifestando contro un processo di smantellamento della scuola e dell'università che non ha eguali in Europa e nel mondo. La legge 133 del 2008 ha portato gli investimenti in formazione e ricerca del nostro paese, già bassi, ad arrivare al penultimo posto (in proporzione al Pil) tra i paesi Ocse. E la riforma Gelmini del 2010 ha continuato su questa strada, con una svolta autoritaria nel governo degli atenei, affidati ai soli rettori e a privati di loro fiducia, con una delega in bianco sul diritto allo studio, con la divisione tra baroni privilegiati e ricercatori precari senza futuro. Il combinato disposto di queste due leggi, con l'aumento vertiginoso delle tasse agli studenti (siamo i quarti in Europa) e l'ingresso dei privati dei cda, sta rendendo ormai indistinguibili le università pubbliche da quelle private, se non per la qualità dei servizi, sempre meno dignitosa...

  RETE DELLA CONOSCENZA:  Gli studenti a Monti: il cambiamento nasce dai diritti, ascolti noi invece che Gelmini e Marchionne

Mario Monti ha presentato la lista dei ministri per il nuovo Governo, il nuovo ministero dell'Istruzione e dell'università che prenderà il posto dell'ex ministro Maria Stella Gelmini sarà Francesco Profumo. Ma chi è Francesco Profumo?

  Claudio Riccio:  Profumo di...? Chi è il neoministro dell'istruzione?

Profumo: “Voglio essere il ministro dell’ascolto e del dialogo, ma condanno ogni forma di violenza”

  MIUR:  DICHIARAZIONE DEL MINISTRO FRANCESCO PROFUMO
 
Dal discorso al Senato assumono centralità gli alti livelli di istruzione del capitale umano, gli interventi sui fabbisogni formativi, i percorsi professionali dei docenti e l'incentivazione degli atenei meritevoli

  TUTTOSCUOLA:  I punti del programma Monti su scuola e università

Il giorno dopo la formazione del governo Monti ricominciano le manifestazioni "per il diritto allo studio". L'Udu: "Gioiamo della fine del governo Berlusconi ma è importante che il nuovo ministro all'Istruzione accetti le nostre priorità". Disordini e cariche in diverse città. Profumo: "Voglio il dialogo, non la violenza"

  REPUBBLICA:  Studenti nelle piazze di 60 città Feriti in scontri a Palermo e Milano





LOTTA ALLA MAFIA



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A Rizziconi don Ciotti e la Nazionale: Diamo un calcio alle mafie



''Il piccolo Luigi che si e' smarrito puo' ritrovare il papa' dietro la porta di Buffon''. Al campo di Rizziconi, erba sintetica e misure da calcetto, e' una gran festa di paese con invitati speciali: gli azzurri di Cesare Prandelli.Fuori pero' c'e' un altro mondo. Quello che di questo terreno voleva fare una discarica per il malaffare e ora non accetta di lasciarlo al divertimento di giovani calciatori. Per questo Don Ciotti ha chiamato gli azzurri. Per gridare forte il suo messaggio, ''un calcio a tutte le mafie'', e stavolta non e' solo metafora. Fuori c'e' la protesta di qualche padre della Piana di Gioia Tauro, dispiaciuto di non poter entrare e di lasciarsi sfuggire un autografo. Soprattutto c'e' chi, all'ombra di un piccolo paese indifferente a tanto entusiasmo, ascolta l'eco di una domenica particolare e si prepara - assicura Don Ciotti - a rispondere gia' da domani. 
''Oggi abbiamo allenato le nostre coscienze, i nostri valori'', dice orgoglioso Cesare Prandelli, rapido due mesi fa nell'accettare la richiesta di Libera e delle Acli: venite a inaugurare per la terza volta quel campetto sottratto alle 'ndrine locali?

   Azzurri salutano Rizziconi, 'Non mollate mai'

La sua giornata speciale è iniziata prestissimo con la visita alla tomba del piccolo Domenico Gabriele, ucciso a soli undici anni in un campo di calcetto a Crotone dalle pallottole deviate di un sicario di mafia. «C’è una maglia della Juventus e tre palloni. Avrei voluto portarvi lì a depositare dei fiori,ma l’ho fatto io al posto vostro», racconta agli azzurri in fila a fondo campo stringendo a sé Francesca e Giovanni, i genitori di Domenico. Al suo fianco c’è anche Stefania Grasso: suo papà saltò in aria nell’auto imbottita di tritolo per aver avuto il coraggio di dire «no» al racket e adesso lei si occupa per Libera degli altri parenti delle vittime di mafia. È il momento più toccante della festa di Rizziconi, e mentre don Ciotti parla sugli spalti e intorno al campo sportivo c’è un silenzio irreale.

   Don Ciotti: «La lotta alla criminalità deve iniziare a Roma» (pdf)

In estate, quando Libera e Federcalcio avevano annunciato l’iniziativa, le ’ndrine avevano subito battuto un colpo. A modo loro, ovviamente: sette ettari di ulivi bruciati a pochi chilometri da qui. Un messaggio fin troppo chiaro, di quelli che Libera riceve ormai con preoccupante continuità, l’ultimo soltanto sabato scorso in una cooperativa a Latina dove sono state danneggiate tutte le pompe dell’acqua.
Ma ci vuol altro a fermare don Ciotti e i suoi ragazzi che ieri hanno finalmente coronato il sogno di portare la Nazionale di calcio sul campo di Rizziconi, 8mila anime nella piana di Gioia Tauro e tre consigli comunali sciolti negli ultimi undici anni per infiltrazioni mafiose. Terra di ’ndrangheta, di violenza e morte.

   «Contro le mafie serve smuovere le coscienze» (pdf)

Dicono che da queste parti le mafie prosperino per l'assenza dello Stato. Ieri a Rizziconi, Comune commissariato 5 volte negli ultimi 11 anni per le collusioni tra la politica e la 'ndrangheta, lo Stato c'era e in abbondanza. Stava schierato in mezzo al campo di calcetto, nella più classica parata delle Autorità. Si notavano il governatore della Calabria, Scopelliti, il presidente della Provincia di Reggio, alcuni consiglieri, il commissario governativo, il questore, persino il vescovo della diocesi di Oppido-Palmi. E tra la folla, un migliaio di persone, in maggioranza ragazzi delle scuole selezionati con l'invito, c'era altrettanto Stato: decine e decine di poliziotti, carabinieri, finanzieri, forestali, pompieri, vigili urbani, militari e addetti alla protezione civile quanti non se ne vedevano dal terremoto a L'Aquila. Lo stuolo degli automezzi era imponente, le mostrine degli ufficiali lucide. Sembrava il finale di Blues Brothers.
Se i mafiosi dovevano spaventarsi questa era l'occasione. Peccato che lo schieramento, incluso l'elicottero della Polizia che volteggiava sulla piccola tribuna, fosse lì per presenziare all'allenamento della Nazionale e a godersi il buffet con i prodotti dei terreni sequestrati alle cosche. 

   Italia a Rizziconi: "Schiaffo alle mafie"

   video: Rizziconi: Diamo un calcio alle mafie


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Non imbraccia la lupara, non sequestra né rapina, non si sporca con la droga né inquina gli appalti. Ma non per questo è meno crudele o meno pericolosa. E ogni giorno, anche se nessuno di noi la invita, si siede alla nostra mensa, “speculando – dice don Luigi Ciotti, il fondatore di “Libera” - su quanto abbiamo di più necessario: il cibo”. La criminalità organizzata raccontata dal giornalista Peppe Ruggiero, al festival di cinema, cibo e videodiversità “Tutti nello stesso piatto”, manipola e inquina uno dei settori economici e culturali italiani d’eccellenza, il settore agroalimentare.

    Augusto Goio:  Ove c'è pizza c'è mafia




FEDE E
SPIRITUALITA'



“NON ABBIATE PAURA” - HOREB N. 59 – 2/2011

TRACCE DI SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI

Credevamo che lo sviluppo scientifico, sociale, economico, un certo benessere diffuso ci avesse emancipati dalla paura, e invece si constata quotidianamente che essa, anche se facciamo fatica a dircelo, condiziona la vita. Rimane al fondo, come  realtà strisciante, dissimulata, ma, quanto meno ce l’aspettiamo, essa affiora e condiziona l’orientamento della vita e le scelte concrete. Essa è connessa all’intimo dell’uomo, ognuno porta in se stesso la paura radicale della contingenza e della morte. Sì, si ha paura di morire e quindi della malattia, della stessa vecchiaia e delle rughe. Si ha paura del futuro per la precarietà del lavoro e per il rischio di rimanere disoccupati. Si ha paura nel mondo degli affetti per la fragilità umana che accompagna le scelte. Si ha paura dell’altro perché potrebbe intaccare i nostri orizzonti, i nostri interessi, i nostri privilegi...

Questo l'incipit dell'Editoriale di Horeb, Quaderni di riflessione e formazione per quanti desiderano coltivare una spiritualità che assuma e valorizzi il quotidiano.

  Editoriale (Pdf)

  Sommario (Pdf)


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Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto - I MERCOLEDÌ DELLA SPIRITUALITÀ - 2011 - EDUCARE TESTIMONIANDO LA FEDE

Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto I MERCOLEDÌ DELLA SPIRITUALITÀ - 2011
Dal 19 Ottobre al 30 Novembre presso la sala del convento dalle ore 20.00 alle ore 21.00
 EDUCARE TESTIMONIANDO LA FEDE

   il calendario degli incontri (pdf)

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  La Bibbia in un frammento


" Andate e fate
discepoli tutti
i popoli...
Ecco, io sono con
voi tutti i giorni,
sino alla fine
del mondo "
(Matteo 28,19-20)

  Gianfranco Ravasi: Sono con voi tutti i giorni


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(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"

"Siamo figli di Dio, se accettiamo l’altro. Se vogliamo ridurre l’altro a noi, lo mangiamo, lo divoriamo e siamo il contrario di Dio. Diffondiamo la morte e la violenza. Quindi com’è che si amministra il talento? O io, ciò che sono, lo vivo come dono, che metto a servizio del fratello, perché l’ultimo dei fratelli è il Signore e allora divento come il Signore che ama e il mio dono si raddoppia. Oppure io intendo trafficare i talenti in senso capitalistico, e a chi ne ha cinque gliene prendo cinque e ne ho dieci. Questo è esattamente il contrario del trafficare i talenti." (Silvano Fausti)

    Il talento è creativo solo se messo in circolo


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Giovedì 17 novembre, ore 14,30: potrete dialogare in diretta con Enzo Bianchi sulla pagina Facebook di Famiglia Cristiana. E per tutto l'Avvento...

    In Avvento con Enzo Bianchi


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Tutto il mondo vede in diretta tv, insieme agli astronauti, l’icona della Madonna di Kazan affidata dal patriarca Kirill 

   RUSSIA L’icona della Madre di Dio nello spazio insieme agli astronauti russi - Asia News


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SUOR VALSA: NONOSTANTE LE MINACCIE CONTINUAVA A LOTTARE!
L'attività umanitaria della suora l'aveva già messa nei guai più di una volta. Nel 2007 era stata addirittura arrestata in seguito alle sue manifestazioni di protesta per la costruzione dell'ennesima miniera sulle terre dei tribali. Ma non per questo Suor Valsa si è data per vinta, e ha continuato a lottare. Negli ultimi tempi si stava battendo contro il funzionamento di una miniera privata di carbone nel distretto di Pakur ...

     Suor Valsa, uccisa per difenderli

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  (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


‎"Preghiera e speranza” di Alberto Neglia (video)



"Preghiera e speranza” di Alberto Neglia

Video della relazione integrale tenuta il 4 agosto 2011 nell'ambito della Settimana di Spiritualità - Estate 2011 - "IL CORAGGIO DI SPERARE OGGI" promossa dalla Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME).

   Video


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‎"Le Frontiere dello Spirito" puntata del 13 novembre 2011


Domenica 13 novembre 2011 "Le Frontiere dello Spirito" la rubrica religiosa scritta e condotta da Maria Cecilia Sangiorgi e dal cardinale Gianfranco Ravasi.

Nella prima parte, il cardinale Ravasi ha approfondito le letture tratte dal libro Proverbi (31,10-13.19-20.30-31) e il salmo 127,1-5.

Nella seconda parte del programma, curata da Maria Cecilia Sangiorgi, il servizio "Ora et Labora: l'abbazia di Sankt Ottilien"

   il video della puntata intera sul sito Mediaset


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Il nuovo Evangeliario Ambrosiano dono del cardinale Dionigi Tettamanzi alla Diocesi di Milano


«Rivestire con un manto di bellezza quella Parola di vita che nella liturgia è pronunciata da Cristo stesso, perché l’uomo possa meglio conoscere il volto del Padre». Era con questo intento che il card. Dionigi Tettamanzi, durante il convegno di studio del settembre 2010, manifestava apertamente il suo desiderio di un nuovo Evangeliario da donare alla Diocesi a conclusione del suo ministero.
E’ passato più di un anno e quell'ambizioso progetto, cui hanno lavorato sei artisti contemporanei guidati da un’apposita commissione, è ormai giunto al termine.
In Duomo, durante il pontificale della Notte di Natale, il nuovo Evangeliario ambrosiano, il libro liturgico più solenne in quanto raccoglie i quattro Vangeli, verrà portato in processione e alzato dal diacono per la prima volta alla vista di tutti i fedeli. Lo stesso rito si ripeterà nelle 1107 parrocchie della Diocesi cui il Cardinale ha voluto fare lo stesso dono. Un dono prezioso e significativo...

   Tettamanzi e Scola hanno presentato il nuovo Evangeliario Ambrosiano

La mostra La bellezza nella Parola aprirà al pubblico mercoledì 9 novembre e resterà aperta a Palazzo Reale a Milano fino al prossimo 11 dicembre.
La mostra è a ingresso gratuito e con ampia possibilità di visite guidate per gruppi, parrocchie e oratori: per informazioni si può consultare il sito www.evangeliarioambrosiano.it, mentre per la prenotazione delle visite si può scrivere agli indirizzi info@evangeliarioambrosiano.it e gruppi@evangeliarioambrosiano.it, o chiamare il numero 347.8893303.

   Il nuovo Evangeliario in mostra a Milano

Prima del Pontificale di San Carlo, i cardinali Scola e Tettamanzi hanno inaugurato l'esposizione allestita a Palazzo Reale, aperta al pubblico da mercoledì 9 novembre

   video

Il cardinale Dionigi Tettamanzi, ex arcivescovo di Milano, interviene sul «Corriere della Sera» per celebrare il nuovo Evangeliario ambrosiano, prezioso libro liturgico usato nelle funzioni più solenni e illustrato da sei artisti contemporanei. All’Evangeliario è dedicata la mostra «La bellezza della Parola», al Palazzo Reale di Milano (5 novembre-11 dicembre).
Il dono di un nuovo Evangeliario alla Diocesi di Milano è il gesto con il quale intendo lasciare un segno preciso e forte: la centralità della Parola di Dio nella vita della Chiesa e dei cristiani.

   Gli artisti di oggi che dipingono Dio Il nuovo Evangeliario ambrosiano di Dionigi Tettamanzi

Nel congedarsi dalla diocesi di Milano, il cardinale Martini - vescovo della Parola in una stagione di immagini distorte - ha voluto che l’ultima iniziativa del suo ministero pastorale fosse la «Casa della carità»: un luogo che rendesse manifesto il chinarsi dei cristiani sulle sofferenze dei poveri. Il suo successore, il cardinale Tettamanzi - vescovo della carità in una stagione di indifferenza verso il prossimo - ha voluto che l’ultimo dono alla diocesi fosse il libro del Vangelo, la Parola posta al cuore della celebrazione liturgica, un libro che rendesse manifesto il piegarsi dell’orecchio dei cristiani alla Parola proclamata. Così, nella scia di san Paolo, il cardinale Tettamanzi ha inteso «affidare alla Parola» i cristiani della sua diocesi e lo ha fatto attraverso un «Evangeliario», concepito e realizzato come compendio della sua sollecitudine di pastore e del suo amore di padre. Ma cos’è un evangeliario?

   Con il nuovo Evangeliario la liturgia diventa arte di Enzo Bianchi

Alla benevola condiscendenza della Trinità che ha voluto lasciarsi “rappresentare” (etimologicamente: rendere presente) nel Figlio incarnato, morto e risorto, ha reso testimonianza, fin dall’inizio, l’arte del popolo cristiano. E l’ha fatto in particolare raccontando, attraverso la forma e il colore, lo storico intrattenersi (per usare un’efficace formula della Costituzione conciliare Dei Verbum 2) di Dio con gli uomini in Gesù di Nazaret. Il Santo Vangelo ci presenta Gesù che prega il Padre, che cammina, predica, guarisce, perdona, moltiplica i pani e i pesci, discute, muore per noi e risorge glorioso… Ecco lo storico intrattenersi del Dio invisibile con gli uomini. Egli ha rinunciato alla Sua assoluta invisibilità per rendersi umanamente accessibile a noi. 

   La Buona Novella giorno per giorno di Angelo Scola

Con un po’ di libertà vorrei innanzitutto affidarmi al filo della mia memoria autobiografica. Infatti, studente di teologia alla Pontificia Università Gregoriana, ero anch’io in Piazza San Pietro l’8 dicembre 1965, quando i padri a chiusura del Concilio Vaticano II lanciarono, tra i vari messaggi alle diverse categorie sociali e professionali, queste parole agli artisti: “Il mondo in cui viviamo ha bisogno di bellezza per non oscurarsi nella disperazione. La bellezza, come la verità, è ciò che mette la gioia nel cuore degli uomini, è il frutto prezioso che resiste all’usura del tempo, che unisce le generazioni e le congiunge nell’ammirazione. E ciò grazie alle vostre mani”...

   Paul Klee, Henry Miller e gli altri: gli artisti moderni tra secolarizzazione e mistero divino di Gianfranco Ravasi (pdf)

Nel grigiore dei tempi di crisi, che attraversano il villaggio globale e l'Italia, vorrei fermare per una volta l'attenzione su un evento di bellezza, che - proprio per la sua singolare ispirazione e per la gratuità del dono che lo motiva - può servire a tenere alto lo sguardo e a restare, nonostante tutto, «prigionieri della speranza» (secondo la folgorante espressione del profeta Zaccaria: 9,12).
Parto da una citazione poetica, capace di evocare subito e densamente il messaggio che vorrei trasmettere. Mon Dieu, pour l'autre clarté Que tu as donnée à mon âme merci… La nuit est venue. Tu fermeras mes yeux avant le jour. Et moi je peindrai de nouveau Des tableaux pour toi Sur la terre et le ciel. Per l'altra chiarezza che hai donato alla mia anima grazie, mio Dio... La notte è venuta. Tu chiuderai i miei occhi prima del giorno e io dipingerò nuovamente le mie tavole per Te sulla terra e nel cielo. Questi versi di Marc Chagall (Pour l'autre clarté, 1965), uno dei grandi artisti del Novecento, fanno intuire la misteriosa continuità che c'è fra la bellezza percepita nel tempo e la luminosa bellezza dell'Eterno: sulla soglia fra le due sponde, lì dove la notte si appresta a rischiararsi nel giorno senza fine, l'artista dipinge ancora tavole per il suo Signore...

   Quell'arte che unisce la fede alla bellezza di Bruno Forte


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“L’amore umano nel Cantico dei Cantici” Enzo Bianchi 20 ottobre 2011 Auditorium del Seminario Vescovile di Bergamo


Giovedì 20 ottobre 2011 presso l'Auditorium del Seminario Diocesano di Bergamo, si è tenuta la Lectio guidata da Enzo Bianchi, Priore della Comunità monastica di Bose, dal titolo "L’AMORE UMANO NEL CANTICO DEI CANTICI"inserito all’interno del percorso della Missione Universitaria “atTRATTI dal CORPO”- FUCI di Bergamo. 

Il Priore ha presentato il libro del Cantico, i motivi della sua presenza nella Bibbia e di come sia stato interpretato durante i secoli: immagine dell’Amore di Dio per il suo popolo, di Cristo per la sua Chiesa, ma anche simbolo di ogni Storia autentica d’amore tra ogni uomo e donna “di vita piena”.

  il discorso introduttivo all'incontro con Enzo Bianchi

Ascolta gli audio della serata (testimonianza, domande dei presenti, audio integrale)

  il video 

  Enzo Bianchi e il Cantico "L'amore non è solo istinto" (pdf)

  Guarda anche il nostro post precedente:
“Amore sacro, amor profano, il Cantico dei Cantici” - Venezia 3-6 Novembre - Il Cantico dei cantici letto dalle tre grandi fedi


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"La mitezza come virtù politica" di Stefano Bittasi S.I. - Aggiornamenti Sociali Novembre 2011



Ci sono momenti nella vita di una collettività in cui si attraversano profonde crisi. Forza e potenza sono allora le caratteristiche richieste al leader per uscire dalle difficoltà ed essere credibile.
È quello che Israele chiede spesso a Mosè nel deserto. Ma c'è un testo, Numeri 11 e 12, che propone, in risposta, un altro paradigma come fondamento dell'esercizio di governo, la mitezza...

  La mitezza come virtù politica di Stefano Bittasi S.I.


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Il cardinal Martini: un vescovo del post-concilio - audio della tavola rotonda - Roma – Civiltà Cattolica, 12/11/2011



Il cardinal Martini: un vescovo del post-concilio a Roma – Civiltà Cattolica, 12/11/2011
Relatori:
Eugenio SCALFARI
P. Bartolomeo SORGE SJ
Aldo Maria VALLI, vaticanista RAI
Modera: P. GianPaolo SALVINI SJ

Presentazione del libro di Aldo Maria Valli dal titolo: "Storia di un uomo. Ritratto di Carlo Maria Martini"

Interventi

  Gianpaolo Salvini, sacerdote 18:077' 30" Direttore emerito de La Civiltà Cattolica, modera il dibattito


  Eugenio Scalfari, giornalista e fondatore de La Repubblica 18:1525' 56" Direttore emerito de la Repubblica


  Gianpaolo Salvini, sacerdote 18:412' 51" 


  Bartolomeo Sorge, sacerdote 18:4439' 13" Padre gesuita, Direttore emerito di Aggiornamenti Sociali 


  Gianpaolo Salvini, sacerdote 19:233' 22" 


  Aldo Maria Valli, giornalista (RAI) 19:2617' 29" autore del libro 


  Audio integrale

Guarda anche il nostro post precedente:

  Storia di un uomo . Ritratto di Carlo Maria Martini" di Aldo Maria Valli



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Arturo Paoli: messaggio ai giovani - Conferenza stampa di presentazione Fondo Documentazione Arturo Paoli



Sarà inaugurato sabato 3 dicembre (ore 18.30) il Fondo Documentazione Arturo Paoli nel palazzo della Fondazione Banca del Monte di Lucca. L'archivio raccoglie documenti e testimonianze della vita di Fratel Arturo Paoli, 99 anni, prete lucchese protagonista della Resistenza al fascismo durante i primi anni del suo sacerdozio, che ha vissuto per 45 anni in America Latina al fianco dei poveri del mondo.
I documenti saranno resi accessibili al pubblico, agli storici, agli studiosi e, soprattutto, ai giovani, secondo la volonta' del religioso. L'iniziativa è stata presentata nella sede della Fondazione Bml, da Alberto Del Carlo, presidente della Fondazione, Silvia Pettiti e Paola Paterni, ricercatrici del Fondo Documentazione Arturo Paoli, e Federica Fontana, bibliotecaria del Fondo.Il progetto di una raccolta sistematica delle carte e degli scritti di Arturo Paoli nasce nel 2005 grazie alla dedizione di un amico di Paoli, Luciano Fava, ed all'interesse di un folto gruppo di amici e persone legate al sacerdote dei Piccoli Fratelli di Charles de Foucaul, che proprio in quell'anno fece ritorno in Italia dopo una lunga vita missionaria.(Fonte: Adnkronos)

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Fratel Arturo Paoli, assente alla conferenza stampa, ha voluto scrivere una lettera in cui lancia un preciso messaggio ai giovani.

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CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni


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‎"Dov'è Dio - Il Vangelo quotidiano secondo quattro preti di strada" - don Dario Ciani, don Andrea Gallo, don Giacomo Panizza, don Gino Rigoldi - I preti, la chiesa, la strada -


Non cercano l’applauso o il consenso. A volte sono in contrasto e in fraterna discussione con i loro superiori nella scala della gerarchia cattolica ma sono il sale della testimonianza cristiana. Uomini che per la loro coerenza al Vangelo e a Cristo risultano scomodi e poco disposti al compromesso. Hanno deciso che la Parola di Cristo è vita e si deve incarnare. 
Molti li conoscono per il loro impegno sociale e civile così intenso che spesso ci dimentichiamo che sono preti. Don Gino Rigoldi in Lombardia, don Andrea Gallo in Liguria, don Giacomo Panizza in Calabria e don Dario Ciani in Emilia Romagna: quattro storie, raccolte da Pierfilippo Pozzi di Comunità Nuova, per cercare di capire come hanno messo d'accordo il Vangelo con la loro vita quotidiana e con le loro imprese.

 
Quattro preti raccontano la loro storia di testimoni tra le sofferenze del mondo

Viviamo un tempo dove quando si parla di preti più spesso se ne parla per il male. Che è quello che fa più chiasso: fa sempre notizia e forse, si spera, farà vendere qualche copia in più. Un libretto di un centinaio di pagine ribalta tutto e persino commuove con la storia di quattro di loro e ti fa ricordare i tanti e tanti altri la cui silenziosa testimonianza è preziosa e i molti che hai anche incontrato… Il titolo è perentorio: Dov'è Dio (a cura di Pierfilippo Pozzi - Einaudi stile libero). I quattro che parlano in fondo ci dicono: è sulla strada! Là loro camminano con il Vangelo in mano, sempre a dare luce ai problemi e spesso a sconvolgere le norme e le regole dei più. Preti di strada, dunque.

  I preti la chiesa la strada di Giorgio Chiaffarino (pdf)

  La scheda del libro "Dov'è Dio"


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La forza del Vangelo per l'Italia - Primo Piano di Famiglia Cristiana numero 47




Anticipiamo il Primo Piano di Famiglia Cristiana numero 47

Adesso che, forse, l’implosione del Paese è stata scongiurata, bisogna davvero tutti impegnarsi per generare una nuova cultura politica. Insomma, bisogna esserci per dare una mano a chi si mette all'opera per “purificare l’aria”, come aveva richiesto il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, nella prolusione al Consiglio permanente alla fine di settembre.
Ma occorre superare divisioni antiche e nuove, proporre soluzioni eque e giuste alla crisi, che vadano oltre le alchimie dei partiti... 
La parola del Vangelo può contribuire a illuminare la strada verso assetti più giusti.

  La forza del Vangelo per l'Italia



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Commenti alla Nota del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace: "PER UNA RIFORMA DEL SISTEMA FINANZIARIO INTERNAZIONALE NELLA PROSPETTIVA DI UN’AUTORITÀ PUBBLICA A COMPETENZA UNIVERSALE"


Nessuno se n’è accorto, forse distratti da eventi più traumatici per il nostro Paese, ma pare che che la Nota del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, di cui al post precedente, abbia suscitato feroci critiche. Ce ne riferisce, con malcelata soddisfazione, Sandro Magister nel suo blog.L’Osservatore Romano, con una firma del presidente dello Ior, il cattolico liberale Ettore Gotti Tedeschi, l’ha semplicemente stracciata. Conoscendo la sua biografia non stupisce affatto. 
Dunque, come non detto. La Chiesa istituzionale boccia con la destra quel che fa con la sinistra, seguendo come di consueto la sua terribile paura di mescolarsi coi “comunisti”, i “pauperisti”, i “non global” o gli “indignados” di tutto il mondo. Bypassando tutto il Nuovo e il Vecchio testamento, il cui cuore pulsante è il perseguimento della giustizia, le uniche parole che riesce a trovare di fronte crisi è il ”crescete moltiplicatevi” della Genesi

  Come non detto

Parla il cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace: “Il testo non è un dogma: non ci perdonano di aver messo in dubbio il capitalismo liberale”

  “La Nota sull’autorità pubblica mondiale? Era un dovere pubblicarla”

Sul tavolo del G20 a Cannes arriva, forse per la prima volta, anche un documento vaticano. Con una proposta concreta: regole condivise e un’autorità pubblica che le garantisca. La nota del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace è un’applicazione di quello che i Papi, da Giovanni XXIII a Benedetto XVI, hanno detto nelle loro encicliche sociali. Occorre riportare il diritto nel mondo che lo dimentica troppo spesso, che fa guerre che si ammantano di idealismo e manovre finanziarie spregiudicate spacciate per risanamenti. Insomma se globalizzazione deve essere, ci vuole anche un diritto che la gestisca.

  Al G20 il Vaticano è l'unico con un progetto

Sul tavolo dei leader mondiali del G-20 riuniti a Cannes la scorsa settimana è apparso un documento dal titolo "Per una riforma del sistema finanziario internazionale nella prospettiva di un'Autorità pubblica a competenza universale". Mittente: Roma. O meglio Cdv, Città del Vaticano, la sede della Chiesa cattolica e del Papa. La firma è dell'organismo più qualificato in questo campo: il Pontificio consiglio della giustizia e della pace. 

  Senza la morale l'economia fallisce

Il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, ha nei giorni scorsi diffuso un importante documento dal titolo" "Per una riforma del sistema finanziario internazionale nella prospettiva di un’Autorità pubblica a competenza universale”.

  Crisi finanziaria

Con il documento presentato dal Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, si ribadiscono alcuni punti di un magistero pontificio che viene da lontano: il mondo della finanza non può schiacciare i bisogni dell’umanità e ciò che mostra di non essere legittimato o rappresentativo di tutti i popoli deve poter essere riformato.

  PONTIFICIO CONSIGLIO GIUSTIZIA E PACE

  CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLA NOTA DEL PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E DELLA PACE: "PER UNA RIFORMA DEL SISTEMA FINANZIARIO INTERNAZIONALE NELLA PROSPETTIVA DI UN’AUTORITÀ PUBBLICA A COMPETENZA UNIVERSALE" , 24.10.2011

  NOTA DEL PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E DELLA PACE

Guarda anche il nostro post precedente:
  "Per una riforma del sistema finanziario e monetario internazionale nella prospettiva di un’autorità pubblica a competenza universale" - Il Pontificio Consiglio per la Cultura cerca di umanizzare l'economia


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Il rettore Lorenzo Ornaghi e i professori Piero Giarda e Renato Balduzzi. Dall'Università Cattolica molte forze per il nuovo Governo.

  Alberto Bobbio: Dalla Cattolica 3 ministri su 18



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POLITICA


  (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


Il Governo Monti: qualche timore, ma molta speranza



Il Governo presieduto da Mario Monti ha prestato giuramento questo pomeriggio al Palazzo del Quirinale. “Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Senatore Professor Mario Monti e i Ministri hanno giurato nelle mani del Capo dello Stato, pronunciando la formula di rito” – riporta la nota del Quirinale.

  Italia: c’è il Governo Monti, le prime reazioni dalle associazioni

Nasce il governo Monti: tanta qualità, ma anche una presenza importante delle banche italiane

  La mano delle banche sul governo Monti

Ma è arduo credere alle promesse di «equità» e di «lotta ai privilegi» di un esponente della Goldman Sachs, cattolico moderato vicino al Ppe e intenzionato, pare, a circondarsi di ministri legati al Vaticano. E in ogni caso non è detto che il progetto del Pdl fallisca, data anche la dedizione con cui il Pd è pronto a sacrificarsi (e a sacrificarci) per il “paese”, identificato con Mario Monti.

  Un mezzo 25 luglio non è il 25 aprile

Su dodici ministeri con il portafoglio, un bel 25% sono femminili. Senza bisogno di chiedere “quote rosa” al governo, eccoci accontentate. Avrà contato per il neo-premier l’abitudine professorale a valutare i cervelli e non il sesso? O la lunga frequentazione di ambienti europei dove la parità ai vertici politici è conquista assodata? Oppure il suo non essere poi così digiuno di politica, se ha deciso di valorizzare simbolicamente le italiane per farsele amiche in vista dei futuri sacrifici?

  Governo, tre donne che contano

L'Associazione delle Ong italiane, l'organizzazione del volontariato cattolico, il forum del Terzo Settore giudicano positiva la scelta dell'istituzione del nuovo dicastero e della nomina di Andrea Riccardi a ministro. "Ma come farà senza portafoglio?"

  Plauso dei cooperanti e volontari "Segnali di attenzione dopo il vuoto"

La nomina di un ministro per l’integrazione segnale importante per le politiche dell’immigrazione: "L’Italia – dice - ha bisogno di unità". La soddisfazione delle associazioni 

  Riccardi: “Un'avventura che continua”. Le prime reazioni

In Vaticano e ai vertici della Conferenza episcopale italiana si guarda con «attenzione e benevolenza» al lavoro del presidente del Consiglio Mario Monti e si esprime apprezzamento per il fatto che si sia tenuto conto della componente cattolica.

  Mario e i suoi fratelli (cattolici)

  La squadra dei ministri


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L’Infedele vi racconta in diretta la formazione di un governo Monti che ci riporta alla stagione dei tecnici (1992-98), da Amato a Ciampi, da Dini a Prodi , con molte differenze al loro interno e a parte la breve parentesi del primo Berlusconi. Solo che la situazione economica è molto più grave rispetto a vent’anni fa, e non è affatto scontato che Mario Monti riesca a evitare un dissesto del bilancio statale italiano, e quindi della moneta unica europea, contro cui tanti investitori hanno scommesso...

  Gad Lerner: L’Infedele: governo Monti, o la va o la spacca

Ospiti di Gad Lerner l’economista Marcello De Cecco, il giornalista Massimo Mucchetti e la deputata socialista greca Elena Panaritis. Con loro in studio Marica Di Pierri dei “Draghi ribelli” e un gruppo di cittadini greci cui, subito all’inizio, Lucrezia Lante Della Rovere dedica la lettura del classico testo di Pericle sulla democrazia.

  L'INFEDELE: Governo Monti, o la va o la spacca (video)


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Le dimissioni di Berlusconi, la crisi di governo, gli scenari che si possono aprire sono al centro della puntata speciale di Ballarò andata in onda sabato 12 novembre e alla quale ha partecipato l’ex-premier britannico Tony Blair. In studio con Giovanni Floris, i protagonisti della politica italiana tra cui la presidente del PD Rosy Bindi, il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro, l’economista Marco Simoni, il presidente di Rcs libri Paolo Mieli, la giornalista Concita De Gregorio, il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli.

In apertura la copertina satirica di Antonio Cornacchione (video)

  BALLARO': SPECIALE 12-11-2011  (video)


Pensioni, patrimoniale, ritorno dell’Ici. Il Governo Monti chiamato a risolvere problemi drammatici. Quanto è faticoso uscire dal baratro? Quanto ci costa il riscatto dell’Italia? Tra gli ospiti di Giovanni Floris Maurizio Lupi, vicepresidente dei deputati PdL, Walter Veltroni del PD, Roberto Maroni della Lega Nord, il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, l’economista Alberto Quadrio Curzio, il direttore di Libero Maurizio Belpietro, l’editorialista del Corriere della sera Gianantonio Stella, il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli.

In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza (video)

  BALLARO': LUPI, VELTRONI, MARONI  (video)

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Vedo in giro un’euforia forse eccessiva intorno all’epilogo dell’era Berlusconi. La sua fine, sia chiaro, l’abbiamo auspicata in molti ed ora che l’uomo di Arcore è costretto a farsi da parte per la propria incapacità di gestire una situazione complessa e che il suo governo ha contribuito a determinare, non si può non tirare un sospiro di sollievo. Ma niente di più. Nel senso che il tunnel dal quale uscire è ancora lungo, non solo perché l’eredità che ci lascia è di quelle pesanti, ma perché se Berlusconi ha potuto governare per così tanti anni vuol dire che ha avuto il consenso di un paese che si è andato smarrendo sul piano dei valori e dell’immaginario collettivo. Un’amnesia profonda, fatta di populismo e cattiveria sociale, di spaesamento e di caduta morale.

  Michele Nardelli: Considerazioni oltre Berlusconi

Nel sistema politico-istituzionale dell'Italia repubblicana, i poteri del capo dello Stato, per quanto chiaramente formulati nella Costituzione, hanno un'estensione che non può dirsi fissata una volta per tutte, ma varia a seconda della personalità di chi occupa la carica, e più ancora in base al funzionamento del sistema stesso.

  Giovanni Sabbatucci: La bussola del Quirinale per i partiti e il Paese

Un po' in ritardo, ma alla fine il Professor Monti ha sciolto la riserva e ha partorito l'attesissmo governo del Presidente, quell'esecutivo dei tecnici chiamato al capezzale della malandata Italia per fronteggiare la drammatica crisi del debito pubblico e del famigerato spread.
E per fare quel che l'imbolsito Berlusconi e il suo centrodestra ormai imploso non erano più in grado di realizzare. Nessun uomo di partito tra i ministri,solo tecnici e professori politicamente illibati(al massimo d'area) per segnare l'auspicata svolta della competenza e dell'autorevolezza,dell'autonomia e della coesione interna,rassicurare i cattivissimi mercati e mettere in fuga gli speculatori.

  Angelo Maria Perrino: Da Tremonti a Monti

In meno di un'ora Mario Monti ha chiuso per sempre una stagione lunga diciassette anni, la seconda Repubblica. Morta e sepolta, fra gli applausi timidi dei congiunti, con un discorso che ha illustrato agli italiani come, rispetto al teatrino televisivo di quasi un ventennio, la politica sia un'altra cosa: questa.

  Curzio Maltese: La normalità della politica

Ci sono momenti nella storia di un Paese in cui è necessario che i partiti sospendano le ostilità per il conseguimento di obiettivi comuni. La formazione del governo Monti risponde a questa esigenza. Il fatto che sia di tecnici è un elemento secondario. Ciò che conta è che sia governo di tregua, sostenuto da tutte le principali forze politiche. Di questo il Paese ha bisogno.

  Roberto D'Alimonte: Ora sacrifici bipartisan

Nel giro di pochi giorni è accaduto qualcosa di importante, sia in Italia sia in Grecia, che ci obbliga a inforcare nuovi occhiali, di tipo bifocale, fatti per vedere quel che accade in Italia e simultaneamente in Europa, quel che s'è guastato e va riparato qui da noi e lì.

  Barbara Spinelli: La scommessa di un tecnico

Plauso e consenso intorno alla figura del fondatore della comunità di Sant'Egidio. Una vita spesa per la concordia e per evitare guerre e sfruttamento.

  GLOBALIST: Riccardi, l'uomo del dialogo e della pace

«In un momento difficile, di prova per il Paese, in cui è in corso uno sforzo comune per affrontare la crisi attuale – dirà poi Riccardi dettando una nota ufficiale – ho accettato l’invito di far parte del nuovo esecutivo. Per rispondere alle sfide che il nostro Paese deve affrontare – aggiunge – mi metto a disposizione, nella convinzione che l’Italia ha bisogno di unità. L’impegno per la coesione sociale, per l’integrazione nazionale e per la cooperazione internazionale fanno parte della mia cultura e dell’esperienza da me maturata in questi anni»

  Giovanni Ruggiero: Riccardi: «L'Italia ha bisogno di unità»

L'ammiraglio Giampaolo Di Paola, 67 anni, già Capo di Stato maggiore della Difesa, è presidente del comitato militare della Nato. Il parere del mondo pacifista.

  Alberto Chiara: Difesa, un ministro con le stellette

Allarghiamo gli orizzonti, guardiamo oltre i confini dell’Italia, dell’Europa. Apriamo lo sguardo all’orizzonte dell’intera economia mondiale. Ormai è tanto acclarato che è luogo comune ripeterlo:  il morbo che consuma, e insidia persino, la sopravvivenza del Sistema economico globale (o almeno quello di tutte le attuali grandi potenze economiche) è la presenza di una massa incommensurabile di denaro fuori di qualsiasi controllo: sia dei governi nazionali, sia dei sistemi di monitoraggio sovranazionali.

  Renzo Modiano: Allarghiamo gli orizzonti

Oltre 200 economisti italiani scendono in campo per indicare al nuovo governo la strada per uscire dalla crisi. Dall'importanza di una politica europea ferma per ottenere una garanzia illimitata della Bce alla stabilizzazione del rapporto debito/Pil del Paese.

  AFFARITALIANI: "Non è il momento di ridurre il debito". L'appello degli economisti a Monti

... La missione del governo Monti – un esecutivo davvero senza precedenti per genesi, per com­posizione e per ampiezza di consensi annunciati – è dunque inevitabilmente anche politica. L’au­gurio è che i tecnici riescano in pieno. E che i po­litici sappiano fare l’altra metà del lavoro

  Marco Tarquinio: Stagione di speranza

E' la prima volta, e la cosa lascia ben sperare movimenti, associazioni, Organizzazioni non governative. Il Presidente del Consiglio, Mario Monti, crea un dicastero dedicato allo Cooperazione allo sviluppo dei Paesi poveri e all'integrazione di chi è in Italia, affidandolo ad Andrea Riccardi,  leader della Comunità di Sant'Egidio.

  Alberto Chiara: La Cooperazione va al Governo

"Il ministero della Cooperazione era necessario ma nei confronti degli stranieri non parliamo più di integrazione, che sottintende un assorbimento, ma di sviluppo di dignità attraverso il lavoro e la cultura". Ne è convinto il presidente della Casa della Carità di Milano don Virginio Colmegna, che sceglie Affaritaliani.it per dare consigli al neo ministro Riccardi e dare un giudizio sul governo Monti.

  Virginio Colmegna: Governo Monti, don Colmegna: "Non parliamo più di integrazione ma di dignità"

Resta, alla fine, una domanda, però. Come si fa a trasformare queste intermittenti riserve virtuose in fattori permanenti e strutturali dell'impianto istituzionale, in garanzia di continuità e di lunga durata anche al di là dei fisiologici mutamenti dei governi, in nervature essenziali dello Stato e della rete delle istituzioni nel loro complesso.

   Guido Melis:  I “migliori” e la politica d’emergenza

Risorse, certo, ma anche autorevolezza, nomine fuori da logiche ideologiche, Biennale di Venezia e Grande Brera: i nodi che attendono il nuovo ministro della Cultura.

  Paolo Perazzolo: Ornaghi, le sfide della cultura

Un grande esperto, ma soprattutto un uomo con la passione per il Paese e la Costituzione, un cattolico certamente, ma uno che mai ha usato l’aggettivo cattolico come appendice.Renato Balduzzi, neo ministro della Sanità, è stato per anni presidente degli intellettuali cattolici del Meic, il Movimento ecclesiale di impegno culturale, uno dei movimenti dell’Azione Cattolica Italiana.

  Alberto Bobbio: Balduzzi, la salute per la vita

In quindici giorni è cambiato tutto anche in un Paese immobile, non solo il governo ma il tono del discorso pubblico, il contesto politico e istituzionale, lo spirito repubblicano che sembrava scomparso. Adesso comincia il percorso di guerra di Mario Monti per portare il Paese in zona di salvezza, per recuperare fiducia sui mercati e in Europa.

  Ezio Mauro: Ora le riforme

Questo governo "tecnico", composto di "tecnici". Professori universitari, avvocati, banchieri, finanzieri, prefetti, dirigenti pubblici e di Onlus. Non Professionisti Politici e/o della Politica ma Tecnici. Perlopiù sconosciuti ai più. D'altronde, nel governo Monti l'anonimato è un marchio di qualità. Un segno di discontinuità rispetto al passato. È presumibile  -  auspicabile - che verrà mantenuto e rivendicato a lungo. Immagino  -  nel mio cuore: spero  -  che i nuovi ministri non affolleranno i talk-show televisivi. Immagino  -  e spero  -  di non vederli aggredire e aggrediti - a parole  -  per alzare lo share del salotto o della piazza mediale di cui sono ospiti (fissi). E per conquistarsi, a loro volta, visibilità.

  Ilvo Diamanti: Politici per caso

Un'analisi sulla natura del governo Monti e su un patto sociale tutto da scrivere

  Bruno Giorgini: PIl governo dei migliori e la democrazia





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 BENEDETTO XVI
 



      Angelus - 13 novembre 2011

      Udienza - 16 novembre 2011, Il Re Messia, Salmo 110 (109)

      DiscorsoAi partecipanti al Convegno Internazionale promosso dal Pontificio Consiglio della Cultura (12 novembre 2011)

      Viaggio Apostolico in Benin (18-20 novembre 2011) 



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Viaggio di Benedetto XVI in Benin (18-20 novembre 2011)



Benedet­to XVI parte oggi per il suo ventiduesimo viaggio internazionale, il quarto del 2011 (cui vanno aggiunte le cinque visite in Italia), il secondo in Africa. Non male per un pontefice di 84 anni, che fino a domenica si accinge ad affrontare più di 11 ore di volo tra andata e ritorno, un brusco cambiamento di clima e un programma che, ancorché concentrato in tre giorni, sarà molto intenso. Ma al di là delle statistiche (per completezza si potrebbe ricordare che in sei anni e mezzo di pontificato il Papa ha compiuto anche 26 visite in diocesi italiane) proprio questo secondo viaggio africano di Benedetto XVI fornisce lo spunto per alcune riflessioni sul suo modo di viaggiare. Un campo in cui, come in molti altri, la strada intrapresa è stata quella di una continuità creativa con il suo immediato predecessore.

  Il Papa «viaggiatore» che porta a tutti Speranza

Forse mai come questa volta il viaggio internazionale che Benedetto XVI si accinge a compiere — parte venerdì mattina, 18 novembre, alla volta del Benin, in Africa — si svolge nel segno della continuità apostolica. A Cotonou consegnerà infatti l’esortazione post-sinodale Africae munus nella quale ha voluto raccogliere, e tradurre in orientamenti pastorali, le indicazioni emerse durante l’assemblea speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi, svoltasi nell’ottobre del 2009.

  In cammino con la Chiesa in Africa

Il continente che attende Benedetto XVI
Benedetto XVI torna in Africa, un continente spesso visitato dal suo predecessore. Giovanni Paolo II fu sempre accolto con entusiasmo dagli africani, e fu testimone di molti drammi che hanno avvolto il continente in passato. 

  Africa nuova

Sinodo, spiritualità, nuova evangelizzazione, contraddizioni e sfide, il continente dialoga con Benedetto XVI
Benedetto XVI punta sulla globalizzazione della carità. Il Pontefice intende valorizzare il ruolo del continente africano come «polmone spirituale» di un mondo in crisi di spiritualità e come portatore di una cultura e una religiosità su cui il cristianesimo può innervarsi positivamente

  La seconda volta di papa Ratzinger in Africa

Visita la pagina della Santa Sede:

  Viaggio Apostolico in Benin (18-20 novembre 2011)


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OPINIONI E COMMENTI


In questa seconda missione di Benedetto XVI in Africa occorrerà prestare particolare attenzione ai  discorsi più "politici" dedicati alla libertà religiosa nel continente nero. 


  Giacomo Galeazzi: Il senso di BXVI per l'Africa


Lo speciale di Avvenire


  Benedetto XVI in Benin Nuova speranza per l'Africa


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Può un Papa fare l’autostop? Può essere ripreso dal fotografo che ha immortalato Ernesto Che Guevara nella famosa fotografia de “el guerrillero heroico”? Sono cose accadute a Giovanni Paolo II nel suo pontificato di quasi 27 anni. Ma Wojtyla è anche il Papa che ha compiuto 104 viaggi internazionali, toccando tutti i continenti, tanto da essere chiamato “Il grande viaggiatore” e “Il globetrotter di Dio”.  “Il parroco del mondo”, si è definito una volta con i giornalisti, spiegando che non è pensabile che anche una sola parrocchia non sia visitata dal suo parroco. 

  Marco Tosatti: La valigia di Papa Wojtyla


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