|
N. B. La Lectio, la Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili
(di norma rispettivamente il sabato sera, la domenica e il lunedì)
*La Lectio di fr. Egidio Palumbo è temporaneamente sospesa per motivi di famiglia
Il 2 febbraio 2010
é nato il Blog di Tempo Perso
PIETRE VIVE
che viene aggiornato quotidianamente
e mette così a disposizione in modo facile e veloce
una o più notizie
---------------------------------------------
Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale
"QUELLI DELLA VIA"
NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
|
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Giocare
è un diritto umano per ogni bambino e bambina, ragazzo e ragazza. Il
gioco non è solo un importante momento di svago e di divertimento, ma
permette anche di imparare a stare insieme agli altri, ad aiutarsi e a
collaborare (proprio come accade nel gioco “Iure. La città dei
diritti”!), a comprendere l’importanza delle regole e quindi a
rispettarle.
Eppure,
sebbene ogni bambina, bambino, ragazza e ragazzo abbia il diritto di
giocare, a molti vostri coetanei, in molte parti del mondo, questo
diritto è negato..
Lasciateci giocare in pace!
Reclutati
per combattere guerre tribali infinite e violente, per una questione
tutta di potere e accaparramento di risorse naturali. Ogni anno, nella
Repubblica Democratica del Congo (RDC), un esercito di bambini viene
portato via dalle proprie famiglie e trascinato in accampamenti nelle
zone boschive del Paese. Lì, i bambini vengono addestrati a diventare
soldati disposti a tutto.
Congo, dove i bambini divengono soldati sfruttati e abbandonati
10 principi
della carta dei diritti del faciullo dell'ONU raccontati come 10 favole
moderne da una selezione dei più interessanti scrittori italiani.
Visita il sito Liberi Tutti
video
Aumentano
- secondo le informazioni della Polizia di Stato diffuse da Terre des
Hommes - le vittime di abusi e di violenze: dai 4.178 reati registrati
nel 2009 si è passati ai 4.293 nel 2010. Forte è anche l'incremento del
numero dei reati sulla prostituzione minorile: 55 in più del 2009.
Migliaia anche i minori picchiati e feriti in famiglia
Reati ai danni dei bambini I numeri sono allarmanti
il dossier di Terre des Hommes: IO Proteggo i bambini 2011 (pdf)
--------------------------------------------
Mercato dei bambini e genitori biologici
In
un recente e vivace dibattito svoltosi nel Comitato nazionale per la
bioetica, alcuni membri hanno sostenuto di non vedere alcuna differenza
sostanziale tra genitorialità biologica e genitorialità sociale. La
famiglia, si è sostenuto, è realtà spirituale prima ancora che
naturale; è il luogo degli affetti; vanno considerati e rispettati come
madri e padri coloro che si prendono cura dei figli, proprio e solo
perché se ne prendono cura, più che per il fatto che li hanno procreati
e hanno loro trasmesso un patrimonio genetico. Un’affermazione, questa,
molto nobile, che fa subito venire in mente quanto possa essere
profondo e autentico l’amore dei genitori adottivi verso i bimbi loro
affidati e quanto possa essere giustificato l’appellativo di "padre" e
"madre" nello spirito che viene usualmente rivolto ai religiosi nella
tradizione cristiana. Un’affermazione, però, oltre che nobile, anche
molto rischiosa...
Se la genitorialità biologica viene mandata in serie B
Sembra
una storia oltre i confini del credibile. Ma lo Shangai Daily è un
rispettabile quotidiano che racconta la Cina in lingua inglese. E
l’altro ieri riportava la notizia di un nuovo business fiorente laggiù,
complice probabilmente la favolosa crescita dell’economia cinese.
Dunque, si sa che in Cina ci sono limiti di legge al numero dei figli,
e che la figlia femmina è tradizionalmente considerata un peso, così
che si pratica l’aborto selettivo. Ma ciò di cui riferisce lo Shangai
Daily è un passo oltre.
Chi
vuole a ogni costo un erede maschio, e ha tanti soldi, può averlo,
promettono on line diverse agenzie di maternità surrogata. Dunque, il
donatore fornisce il suo seme, e paga: un milione di yuan, circa 100
mila euro. In cambio, con quel seme vengono fecondate
contemporaneamente cinque o anche sette donne.
Poi,
si aspetta. Non appena un’ecografia mostra con certezza che un
concepito è maschio, il risultato è ottenuto. E le altre gestanti?...
Al mercato cinese dei bambini un uomo nasce, l’umanità muore
(ANSA)
- BELGRADO, 7 NOV - In Macedonia e' fiorente il mercato nero delle
adozioni e i prezzi per un bambino sano e bello vanno dai 5 mila ai 60
mila euro. La Ong 'Costruiamo il futuro' afferma che i prezzi sono
praticamente raddoppiati nell'ultimo anno, e il governo - a causa
dell'aumento dei casi di corruzione - ha ordinato lo scioglimento della
speciale commissione incaricata delle adozioni. I vari anelli della
catena criminale sono ospedali, comuni e responsabili del ministero di
lavoro e politiche sociali.
--------------------------------------------
Parla
il cardinale Achille Silvestrini, ex ministro vaticano degli Esteri.
“Un’intera generazione di politici ed economisti non ha saputo
stringere un patto con le nuove generazioni”
Giacomo Galeazzi: "L'Italia non è un paese per giovani"
Inaugurando due
mesi fa Flagship Superflash ovvero le nuove filiali del gruppo Intesa
interamente dedicate al mondo degli under 35, il neo ministro delle
Sviluppo Economico e delle Infrastrutture Corrado Passera parlava del
mondo dei giovani "che rappresenta il futuro dell'Italia. Universo a
cui è necessario dedicare una maggiore attenzione per costruire un
Paese sano". Quasi un programma di governo che fa capire bene come la
pensa il neoministro. Guarda la video-intervista di Affari a Corrado
Passera.
AFFARIITALIANI: Dedicare maggiore attenzione ai giovani (testo+video)
---------------------------------------------------------------
Si
attribuisce a Paul Valéry, saggista e poeta francese, il detto: «Un
autore scrive sempre lo stesso libro». In fondo, anche gli editoriali
di Nigrizia degli ultimi decenni incarnano spesso la stessa
denuncia: l’intollerabilità delle diseguaglianze sociali; lo
sfruttamento sociale diventato sistema; un impianto capitalistico che
impoverisce sempre di più i già poveri e che arricchisce i già ricchi
(persone o paesi); l’ossessione patologica della crescita e del
profitto; una cultura che ha assunto il denaro come unico valore di
relazione e di organizzazione sociale; l’egoismo che prevale sulla
solidarietà e l’io sul noi.
NIGRIZIA: O la Borsa o la vita
---------------------------------------------------------------
Approvata la liberalizzazione
della vendita di armi da guerra ai privati infilata nel maxiemendamento
dalla Lega. Il parere di Carlo Tombola, coordinatore scientifico
dell'Osservatorio Permanente Armi Leggere
Enrico Piovesana: Vince la lobby delle armi
---------------------------------------------------------------
Libertà religiosa
I
detenuti di fede cristiana nelle prigioni pakistane subiscono gravi
discriminazioni. A richiamare l’attenzione sulla loro sorte è
l’avvocato cattolico, Moazzam Aslam Bhatti, la cui testimonianza è
stata raccolta dall’organizzazione Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN),
che segue vari progetti caritatevoli nel Paese asiatico.
ZENIT: Cristiani discriminati nelle carceri Pakistane
Una
commissione americana sulla libertà religiosa ha pubblicato la scorsa
settimana un report che mostra quanto i bambini delle scuole pakistane
siano indottrinati all’intolleranza nei confronti delle minoranze.
ZENIT: PAKISTAN: IL FANATISMO RELIGIOSO SI INSEGNA A SCUOLA
Essere
cinesi e cattolici è difficile. Anche a Prato. Molti lavoratori
orientali sono costretti a rinunciare a partecipare alla Messa
domenicale o ad altre attività parrocchiali. Altrimenti rischiano il
licenziamento. A denunciarlo, sul settimanale “Toscana Oggi”, in
edicola questa settimana, è don Francesco Saverio Wang, il cappellano
della comunità cattolica cinese.
Gianni Rossi: Prato, Messa «vietata» ai lavoratori cinesi
Asianews denuncia le
intimidazioni. Il governo schierato contro i religiosi per un
contenzioso legato alla proprietà di alcuni terreni. Vuole attaccare il
convento
Michelangelo Nasca: Vietnam, tensione e paura per i padri redentoristi
---------------------------------------------------------------
Nuovi Cittadini italiani
... Pure nei giorni così
complessi e impegnativi che stiamo vivendo ho voluto confermare questa
udienza che si colloca significativamente all'interno delle
celebrazioni del 150esimo anniversario della fondazione dello Stato
nazionale unitario italiano. Sono infatti convinto che i bambini e i
ragazzi venuti con l'immigrazione facciano parte integrante dell'Italia
di oggi e di domani, e rappresentino una grande fonte di speranza...
Giorgio Napolitano: Intervento all'incontro dedicato ai "Nuovi Cittadini italiani"
Nei giorni in cui si forma un
nuovo governo composto da ministri non legati ai partiti si potrebbe
finalmente affrontare il tema della riforma del patto di cittadinanza,
un nodo che le forze politiche finora non hanno avuto il coraggio di
sciogliere per paura di perdere consensi. Sarebbe un segnale
importante, che dimostrerebbe la volontà di voltare pagina rispetto a
un recente passato in cui si è voluto governare attraverso la paura e
usare l’immigrato come valvola di sfogo.
Miguel Gotor: Le lacrime di Balotelli
«Per
un istante, Balotelli deve aver rivissuto quella sofferenza che ha
provato da piccolo, e forse ha pensato a tutti quei bambini che si
trovano ancora nell'assurda situazione di sentirsi italiani
senza essere riconosciuti come tali». Le lacrime di un campione
possono cambiare le mentalità. Ne è convinto Lilian Thuram che ha
sollevato nel ‘98 la Coppa del mondo vinta dalla nazionale
blackblanc-beur, il manifesto di un'integrazione in cammino. «Anche io
che vengo dalla Guadalupa, un'isola che da secoli è francese, ho
faticato per essere accettato nel mio paese» racconta
l'ex difensore dei Bleus. Oggi è presidente di una fondazione
contro il razzismo che ieri ha presentato una nuova mostra a
Parigi su "L'invenzione del selvaggio", quando i neri erano mostrati in
piazza negli "zoo umani", come fenomeni da baracconi. «Il peso
della nostra storia da colonizzatori - dice Thuram parlando al
telefono in italiano - è ancora forte». «Ci vorrà molto tempo -
dice ancora Thuram- per far evolvere un immaginario che è quello
della superiorità della razza bianca, della paura dello straniero
alle porte».
Anais Ginori: "Capisco quella commozione che fatica per essere accettati" (pdf)
... Nati in Italia o arrivati
da piccoli, si sentono italiani, vanno nelle nostre scuole ma anche
nelle nostre palestre, stadi e piste, si nutrono di sport italiano come
del resto. Dovrebbe essere il loro passaporto. Ma per lo stato sono di
serie B, fratelli col permesso di soggiorno. Il presidente Giorgio
Napolitano l´ha detto l´altro giorno al Quirinale che è tempo di
cambiare, aveva in visita i nuovi
cittadini coi colori e le storie più diverse, c´era la nazionale di
Prandelli con i suoi Osvaldo, Ogbonna e un Balotelli che ha pianto, lui
che italiano lo è diventato a 18 anni, nonostante una nascita siciliana
e una vita a Brescia a difendersi dal razzismo di certe curve...
Alessandra Retico: Balotelli d'Italia (pdf)
È a suo modo una piccola svolta nella
storia della Repubblica. Nel nuovo esecutivo è stata infatti
riconosciuta la dignità sia della cooperazione allo sviluppo sia delle
politiche d’integrazione con la creazione di un dicastero a esse
dedicato. Si tratta di due temi nel cuore del mondo missionario e del
volontariato
Giulio Albanese: La cooperazione con l’integrazione Una scelta di nuovo discernimento
E se il Presidente incaricato, Mario
“super Mario” Monti, decidesse di stupirci? E se questo governo
“tecnico”, nel mentre che assolve i suoi compiti tecnici, volesse
realizzare una di quelle riforme europee, ma davvero europee, che il
nostro infelice paese sembra destinato a rinviare all’infinito?
Luigi Manconi: Italiani si nasce
---------------------------------------------------------------
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Esce
in questi giorni nelle librerie un libro e un documentario dal titolo
Io sono qui sulla storia di Mario Melazzini, medico di successo che nel
2002 si ammala di SLA (sclerosi laterale amiotrofica), malattia dal
decorso terribile narrestabile che porta gradualmente alla paralisi di
tutti i muscoli volontari e quindi alla morte. Dalla decisione di
ricorrere al suicidio assistito, al cambiamento radicale e inaspettato
della propria vita, Melazzini racconta il suo straordinario percorso
esistenziale e come oggi riesce a convivere con la sua malattia.
“Noi
tutti spesso viviamo la malattia, la disabilità, la fragilità come un
qualcosa che non ci appartiene, che ci angoscia. Per questo è nato in
me il desiderio di condividere il percorso che mi ha permesso di fare
della mia sofferenza, del mio dolore, una concreta e reale esperienza.
Nella nostra quotidianità, potenzialmente possiamo incontrarci, prima o
poi, con la sofferenza non solo fisica, il dolore, la malattia, la
fragilità. Dovremmo riuscire a farne tesoro, farli diventare un valore
aggiunto al nostro percorso di vita. A me è successo e grazie alla
malattia vivo ogni giorno, come uomo, medico e malato, con gioia e
umiltà l’infinita bellezza dell’esistere.”
Leggi tutto e guarda il trailer del documentario di Emmanuel Exitu: IO SONO QUI: UN DOCUMENTARIO SU MARIO MELAZZINI
Mario
Melazzini, medico primario del day-hospital oncologico alla Fondazione
Salvatore Maugeri di Pavia, da sei anni malato di SLA, sclerosi
laterale amiotrofica. Ospite di "A Sua Immagine", racconta a Rosario
Carello la sua esperienza, senza nascondere le difficoltà che un malato
di SLA deve affrontare ma, allo stesso tempo, mostrando la via che si
può percorrere verso la speranza, la forza e la gioia di vivere
video "Io sono qui, oltre il pregiudizio"
la scheda del libro "Io sono qui"
Mario Melazzini incontra gli studenti di medicina e chirurgia della statale di Milano all'ospedale San Paolo (video in 9 parti).
video:"Io di inguaribile ho solo la voglia di vivere"
--------------------------------------------
L'ultima lettera di Alda Merini
Il
1° novembre di due anni fa si spegneva all'ospedale San Paolo di Milano
Alda Merini. La notizia mi raggiunse a sera, mentre rientravo da un
viaggio in America Centrale, e a comunicarmela era un giornalista che
naturalmente voleva intervistarmi, riconoscendo la vicinanza che la
poetessa aveva testimoniato a più riprese e in pubblico nei miei
confronti.
Effettivamente
l'amicizia era sorta quando io vivevo a Milano e si era manifestata da
parte mia anche in tre prefazioni che avevo scritto ad altrettanti suoi
poemetti di forte intensità spirituale. Ma soprattutto il filo era
tenuto dalle sue interminabili telefonate che intrecciavano il suo
affetto per me col libero sfarfallio della sua fantasia e con una
sorprendente caratteristica che la assimilava agli antichi rapsodi o
aedi.
L'ultima lettera di Alda Merini di Gianfranco Ravasi
testo
integrale dell'ultima lettera scritta da Alda Merini a Benedetto
XVI il 28 ottobre 2009, tre giorni prima della sua morte.
Visita il sito ufficiale di Alda Merini
video: intervista alla figlia della poetessa
video: Alda Merini, l'amore, la poesia, la musica, la politica
--------------------------------------------
La nuova norma scaturita dal
maxiemendamento mette in serio pericolo il posto di lavoro di molti
insegnanti della scuola pubblica
Alessandro Grandi: Italia, esuberi nelle scuole: a rischio disoccupazione 10mila insegnanti
L'articolo 4 del provvedimento
approvato dal Parlamento prevede la "messa in disponibilità" degli
insegnanti di ruolo rimasti senza cattedra. Il grosso degli esuberi
riguarda la scuola media superiore
Salvo Intravia: Rischiano il licenziamento quasi 11 mila docenti in esubero
Il sito ministeroistruzione.net
è stato okkupato (hakerato) dal "Ministro Onda dell'Istruzione,
Università e Ricerca", Anna Adamolo. Chi è Anna Adamolo?
Red: Anna Adamolo okkupa il sito del Ministero
Dal 2008 a oggi aumentano il
numero di studenti per ogni classe, diminuiscono gli insegnanti (anche
di sostegno) e il personale Ata, cresce il rischio sicurezza. I
risparmi del governo berlusconi anche attraverso la riduzione del
numero di ore di lezione. Tiriamo le somme delle misure approvate sotto
il governo Berlusconi
REPUBBLICA: Scuola, tre anni di tagli indiscriminati ecco l'eredità del ministro Gelmini
Dal 2008 noi studenti siamo
stati la principale opposizione al governo Berlusconi, manifestando
contro un processo di smantellamento della scuola e dell'università che
non ha eguali in Europa e nel mondo. La legge 133 del 2008 ha portato
gli investimenti in formazione e ricerca del nostro paese, già bassi,
ad arrivare al penultimo posto (in proporzione al Pil) tra i paesi
Ocse. E la riforma Gelmini del 2010 ha continuato su questa strada, con
una svolta autoritaria nel governo degli atenei, affidati ai soli
rettori e a privati di loro fiducia, con una delega in bianco sul
diritto allo studio, con la divisione tra baroni privilegiati e
ricercatori precari senza futuro. Il combinato disposto di queste due
leggi, con l'aumento vertiginoso delle tasse agli studenti (siamo i
quarti in Europa) e l'ingresso dei privati dei cda, sta rendendo ormai
indistinguibili le università pubbliche da quelle private, se non per
la qualità dei servizi, sempre meno dignitosa...
Mario Monti ha presentato la
lista dei ministri per il nuovo Governo, il nuovo ministero
dell'Istruzione e dell'università che prenderà il posto dell'ex
ministro Maria Stella Gelmini sarà Francesco Profumo. Ma chi è
Francesco Profumo?
Claudio Riccio: Profumo di...? Chi è il neoministro dell'istruzione?
Profumo: “Voglio essere il ministro dell’ascolto e del dialogo, ma condanno ogni forma di violenza”
MIUR: DICHIARAZIONE DEL MINISTRO FRANCESCO PROFUMO
Dal discorso al Senato assumono centralità gli alti livelli di istruzione
del capitale umano, gli interventi sui fabbisogni formativi, i percorsi
professionali dei docenti e l'incentivazione degli atenei meritevoli
TUTTOSCUOLA: I punti del programma Monti su scuola e università
Il giorno dopo la formazione
del governo Monti ricominciano le manifestazioni "per il diritto allo
studio". L'Udu: "Gioiamo della fine del governo Berlusconi ma è
importante che il nuovo ministro all'Istruzione accetti le nostre
priorità". Disordini e cariche in diverse città. Profumo: "Voglio il
dialogo, non la violenza"
REPUBBLICA: Studenti nelle piazze di 60 città Feriti in scontri a Palermo e Milano
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
''Il
piccolo Luigi che si e' smarrito puo' ritrovare il papa' dietro la
porta di Buffon''. Al campo di Rizziconi, erba sintetica e misure da
calcetto, e' una gran festa di paese con invitati speciali: gli azzurri
di Cesare Prandelli.Fuori pero' c'e' un altro mondo. Quello che di
questo terreno voleva fare una discarica per il malaffare e ora non
accetta di lasciarlo al divertimento di giovani calciatori. Per questo
Don Ciotti ha chiamato gli azzurri. Per gridare forte il suo messaggio,
''un calcio a tutte le mafie'', e stavolta non e' solo metafora. Fuori
c'e' la protesta di qualche padre della Piana di Gioia Tauro,
dispiaciuto di non poter entrare e di lasciarsi sfuggire un autografo.
Soprattutto c'e' chi, all'ombra di un piccolo paese indifferente a
tanto entusiasmo, ascolta l'eco di una domenica particolare e si
prepara - assicura Don Ciotti - a rispondere gia' da domani.
''Oggi
abbiamo allenato le nostre coscienze, i nostri valori'', dice
orgoglioso Cesare Prandelli, rapido due mesi fa nell'accettare la
richiesta di Libera e delle Acli: venite a inaugurare per la terza
volta quel campetto sottratto alle 'ndrine locali?
Azzurri salutano Rizziconi, 'Non mollate mai'
La
sua giornata speciale è iniziata prestissimo con la visita alla tomba
del piccolo Domenico Gabriele, ucciso a soli undici anni in un campo di
calcetto a Crotone dalle pallottole deviate di un sicario di mafia.
«C’è una maglia della Juventus e tre palloni. Avrei voluto portarvi lì
a depositare dei fiori,ma l’ho fatto io al posto vostro», racconta agli
azzurri in fila a fondo campo stringendo a sé Francesca e Giovanni, i
genitori di Domenico. Al suo fianco c’è anche Stefania Grasso: suo papà
saltò in aria nell’auto imbottita di tritolo per aver avuto il coraggio
di dire «no» al racket e adesso lei si occupa per Libera degli altri
parenti delle vittime di mafia. È il momento più toccante della festa
di Rizziconi, e mentre don Ciotti parla sugli spalti e intorno al campo
sportivo c’è un silenzio irreale.
Don Ciotti: «La lotta alla criminalità deve iniziare a Roma» (pdf)
In
estate, quando Libera e Federcalcio avevano annunciato l’iniziativa, le
’ndrine avevano subito battuto un colpo. A modo loro, ovviamente: sette
ettari di ulivi bruciati a pochi chilometri da qui. Un messaggio fin
troppo chiaro, di quelli che Libera riceve ormai con preoccupante
continuità, l’ultimo soltanto sabato scorso in una cooperativa a Latina
dove sono state danneggiate tutte le pompe dell’acqua.
Ma
ci vuol altro a fermare don Ciotti e i suoi ragazzi che ieri hanno
finalmente coronato il sogno di portare la Nazionale di calcio sul
campo di Rizziconi, 8mila anime nella piana di Gioia Tauro e tre
consigli comunali sciolti negli ultimi undici anni per infiltrazioni
mafiose. Terra di ’ndrangheta, di violenza e morte.
«Contro le mafie serve smuovere le coscienze» (pdf)
Dicono
che da queste parti le mafie prosperino per l'assenza dello Stato. Ieri
a Rizziconi, Comune commissariato 5 volte negli ultimi 11 anni per le
collusioni tra la politica e la 'ndrangheta, lo Stato c'era e in
abbondanza. Stava schierato in mezzo al campo di calcetto, nella più
classica parata delle Autorità. Si notavano il governatore della
Calabria, Scopelliti, il presidente della Provincia di Reggio, alcuni
consiglieri, il commissario governativo, il questore, persino il
vescovo della diocesi di Oppido-Palmi. E tra la folla, un migliaio di
persone, in maggioranza ragazzi delle scuole selezionati con l'invito,
c'era altrettanto Stato: decine e decine di poliziotti, carabinieri,
finanzieri, forestali, pompieri, vigili urbani, militari e addetti alla
protezione civile quanti non se ne vedevano dal terremoto a L'Aquila.
Lo stuolo degli automezzi era imponente, le mostrine degli ufficiali
lucide. Sembrava il finale di Blues Brothers.
Se
i mafiosi dovevano spaventarsi questa era l'occasione. Peccato che lo
schieramento, incluso l'elicottero della Polizia che volteggiava sulla
piccola tribuna, fosse lì per presenziare all'allenamento della
Nazionale e a godersi il buffet con i prodotti dei terreni sequestrati
alle cosche.
Italia a Rizziconi: "Schiaffo alle mafie"
video: Rizziconi: Diamo un calcio alle mafie
--------------------------------------------
Non imbraccia la lupara, non
sequestra né rapina, non si sporca con la droga né inquina gli appalti.
Ma non per questo è meno crudele o meno pericolosa. E ogni giorno,
anche se nessuno di noi la invita, si siede alla nostra mensa,
“speculando – dice don Luigi Ciotti, il fondatore di “Libera” - su
quanto abbiamo di più necessario: il cibo”. La criminalità organizzata
raccontata dal giornalista Peppe Ruggiero, al festival di cinema, cibo
e videodiversità “ Tutti nello stesso piatto”, manipola e inquina uno dei settori economici e culturali italiani d’eccellenza, il settore agroalimentare.
Augusto Goio: Ove c'è pizza c'è mafia
“NON ABBIATE PAURA” - HOREB N. 59 – 2/2011
TRACCE DI
SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI
Credevamo che lo sviluppo
scientifico, sociale, economico, un certo benessere diffuso ci avesse
emancipati dalla paura, e invece si constata quotidianamente che essa,
anche se facciamo fatica a dircelo, condiziona la vita. Rimane al
fondo, come realtà strisciante, dissimulata, ma, quanto meno ce
l’aspettiamo, essa affiora e condiziona l’orientamento della vita e le
scelte concrete. Essa è connessa all’intimo dell’uomo, ognuno porta in
se stesso la paura radicale della contingenza e della morte. Sì, si ha
paura di morire e quindi della malattia, della stessa vecchiaia e delle
rughe. Si ha paura del futuro per la precarietà del lavoro e per il
rischio di rimanere disoccupati. Si ha paura nel mondo degli affetti
per la fragilità umana che accompagna le scelte. Si ha paura dell’altro
perché potrebbe intaccare i nostri orizzonti, i nostri interessi, i
nostri privilegi...
Questo l'incipit dell'Editoriale di Horeb,
Quaderni di riflessione e formazione per quanti desiderano coltivare una
spiritualità che assuma e valorizzi il quotidiano.
---------------------------------------------------------------
Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto - I MERCOLEDÌ DELLA SPIRITUALITÀ - 2011 - EDUCARE TESTIMONIANDO LA FEDE
Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto I MERCOLEDÌ DELLA SPIRITUALITÀ - 2011
Dal 19 Ottobre al 30 Novembre presso la sala del convento dalle ore 20.00 alle ore 21.00
EDUCARE TESTIMONIANDO LA FEDE
---------------------------------------
La Bibbia in un frammento
" Andate e fate
discepoli tutti
i popoli...
Ecco, io sono con
voi tutti i giorni,
sino alla fine
del mondo "
(Matteo 28,19-20)
---------------------------------------------------------------
(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
"Siamo
figli di Dio, se accettiamo l’altro. Se vogliamo ridurre l’altro a noi,
lo mangiamo, lo divoriamo e siamo il contrario di Dio. Diffondiamo la
morte e la violenza. Quindi com’è che si amministra il talento? O io,
ciò che sono, lo vivo come dono, che metto a servizio del fratello,
perché l’ultimo dei fratelli è il Signore e allora divento come il
Signore che ama e il mio dono si raddoppia. Oppure io intendo
trafficare i talenti in senso capitalistico, e a chi ne ha cinque
gliene prendo cinque e ne ho dieci. Questo è esattamente il contrario
del trafficare i talenti." (Silvano Fausti)
---------------------------------------------------------------
Giovedì 17 novembre, ore 14,30:
potrete dialogare in diretta con Enzo Bianchi sulla pagina Facebook di
Famiglia Cristiana. E per tutto l'Avvento...
---------------------------------------------------------------
Tutto il mondo vede in diretta tv, insieme agli astronauti, l’icona della Madonna di Kazan affidata dal patriarca Kirill
---------------------------------------------------------------
SUOR VALSA: NONOSTANTE LE MINACCIE CONTINUAVA A LOTTARE!
L'attività umanitaria della suora l'aveva già messa nei guai più di una
volta. Nel 2007 era stata addirittura arrestata in seguito alle sue
manifestazioni di protesta per la costruzione dell'ennesima miniera
sulle terre dei tribali. Ma non per questo Suor Valsa si è data per
vinta, e ha continuato a lottare. Negli ultimi tempi si stava battendo
contro il funzionamento di una miniera privata di carbone nel distretto
di Pakur ...
Suor Valsa, uccisa per difenderli
---------------------------------------------------------------
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
"Preghiera e speranza” di Alberto Neglia (video)
"Preghiera e speranza” di Alberto Neglia
Video
della relazione integrale tenuta il 4 agosto 2011 nell'ambito della
Settimana di Spiritualità - Estate 2011 - "IL CORAGGIO DI SPERARE
OGGI" promossa dalla Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME).
Video
---------------------------------------
"Le Frontiere dello Spirito" puntata del 13 novembre 2011
Domenica
13 novembre 2011 "Le Frontiere dello Spirito" la rubrica religiosa
scritta e condotta da Maria Cecilia Sangiorgi e dal cardinale
Gianfranco Ravasi.
Nella
prima parte, il cardinale Ravasi ha approfondito le letture tratte dal
libro Proverbi (31,10-13.19-20.30-31) e il salmo 127,1-5.
Nella seconda parte del programma, curata da Maria Cecilia Sangiorgi, il servizio "Ora et Labora: l'abbazia di Sankt Ottilien"
il video della puntata intera sul sito Mediaset
---------------------------------------
«Rivestire
con un manto di bellezza quella Parola di vita che nella liturgia è
pronunciata da Cristo stesso, perché l’uomo possa meglio conoscere il
volto del Padre». Era con questo intento che il card. Dionigi
Tettamanzi, durante il convegno di studio del settembre 2010,
manifestava apertamente il suo desiderio di un nuovo Evangeliario da
donare alla Diocesi a conclusione del suo ministero.
E’
passato più di un anno e quell'ambizioso progetto, cui hanno
lavorato sei artisti contemporanei guidati da un’apposita commissione,
è ormai giunto al termine.
In
Duomo, durante il pontificale della Notte di Natale, il nuovo
Evangeliario ambrosiano, il libro liturgico più solenne in quanto
raccoglie i quattro Vangeli, verrà portato in processione e alzato dal
diacono per la prima volta alla vista di tutti i fedeli. Lo stesso rito
si ripeterà nelle 1107 parrocchie della Diocesi cui il Cardinale ha
voluto fare lo stesso dono. Un dono prezioso e significativo...
Tettamanzi e Scola hanno presentato il nuovo Evangeliario Ambrosiano
La
mostra La bellezza nella Parola aprirà al pubblico mercoledì 9 novembre
e resterà aperta a Palazzo Reale a Milano fino al prossimo 11 dicembre. La
mostra è a ingresso gratuito e con ampia possibilità di visite guidate
per gruppi, parrocchie e oratori: per informazioni si può consultare il
sito www.evangeliarioambrosiano.it, mentre per la prenotazione delle
visite si può scrivere agli indirizzi info@evangeliarioambrosiano.it e
gruppi@evangeliarioambrosiano.it, o chiamare il numero 347.8893303.
Il nuovo Evangeliario in mostra a Milano
Prima
del Pontificale di San Carlo, i cardinali Scola e Tettamanzi hanno
inaugurato l'esposizione allestita a Palazzo Reale, aperta al pubblico
da mercoledì 9 novembre
video
Il
cardinale Dionigi Tettamanzi, ex arcivescovo di Milano, interviene sul
«Corriere della Sera» per celebrare il nuovo Evangeliario ambrosiano,
prezioso libro liturgico usato nelle funzioni più solenni e illustrato
da sei artisti contemporanei. All’Evangeliario è dedicata la mostra «La
bellezza della Parola», al Palazzo Reale di Milano (5 novembre-11
dicembre). Il dono di un nuovo
Evangeliario alla Diocesi di Milano è il gesto con il quale intendo
lasciare un segno preciso e forte: la centralità della Parola di Dio
nella vita della Chiesa e dei cristiani.
Gli artisti di oggi che dipingono Dio Il nuovo Evangeliario ambrosiano di Dionigi Tettamanzi
Nel congedarsi dalla diocesi di
Milano, il cardinale Martini - vescovo della Parola in una stagione di
immagini distorte - ha voluto che l’ultima iniziativa del suo ministero
pastorale fosse la «Casa della carità»: un luogo che rendesse manifesto
il chinarsi dei cristiani sulle sofferenze dei poveri. Il suo
successore, il cardinale Tettamanzi - vescovo della carità in una
stagione di indifferenza verso il prossimo - ha voluto che l’ultimo
dono alla diocesi fosse il libro del Vangelo, la Parola posta al cuore
della celebrazione liturgica, un libro che rendesse manifesto il
piegarsi dell’orecchio dei cristiani alla Parola proclamata. Così,
nella scia di san Paolo, il cardinale Tettamanzi ha inteso «affidare
alla Parola» i cristiani della sua diocesi e lo ha fatto attraverso un
«Evangeliario», concepito e realizzato come compendio della sua
sollecitudine di pastore e del suo amore di padre. Ma cos’è un
evangeliario?
Con il nuovo Evangeliario la liturgia diventa arte di Enzo Bianchi
Alla
benevola condiscendenza della Trinità che ha voluto lasciarsi
“rappresentare” (etimologicamente: rendere presente) nel Figlio
incarnato, morto e risorto, ha reso testimonianza, fin dall’inizio,
l’arte del popolo cristiano. E l’ha fatto in particolare raccontando,
attraverso la forma e il colore, lo storico intrattenersi (per usare
un’efficace formula della Costituzione conciliare Dei Verbum 2) di Dio
con gli uomini in Gesù di Nazaret. Il Santo Vangelo ci presenta Gesù
che prega il Padre, che cammina, predica, guarisce, perdona, moltiplica
i pani e i pesci, discute, muore per noi e risorge glorioso… Ecco lo
storico intrattenersi del Dio invisibile con gli uomini. Egli ha
rinunciato alla Sua assoluta invisibilità per rendersi umanamente
accessibile a noi.
La Buona Novella giorno per giorno di Angelo Scola Con
un po’ di libertà vorrei innanzitutto affidarmi al filo della mia
memoria autobiografica. Infatti, studente di teologia alla
Pontificia Università Gregoriana, ero anch’io in Piazza San Pietro
l’8 dicembre 1965, quando i padri a chiusura del Concilio Vaticano
II lanciarono, tra i vari messaggi alle diverse categorie sociali
e professionali, queste parole agli artisti: “Il mondo in cui viviamo
ha bisogno di bellezza per non oscurarsi nella disperazione. La
bellezza, come la verità, è ciò che mette la gioia nel cuore degli
uomini, è il frutto prezioso che resiste all’usura del tempo, che
unisce le generazioni e le congiunge nell’ammirazione. E ciò
grazie alle vostre mani”...
Paul Klee, Henry Miller e gli altri: gli artisti moderni tra secolarizzazione e mistero divino di Gianfranco Ravasi (pdf) Nel
grigiore dei tempi di crisi, che attraversano il villaggio globale e
l'Italia, vorrei fermare per una volta l'attenzione su un evento di
bellezza, che - proprio per la sua singolare ispirazione e per la
gratuità del dono che lo motiva - può servire a tenere alto lo sguardo
e a restare, nonostante tutto, «prigionieri della speranza» (secondo la
folgorante espressione del profeta Zaccaria: 9,12). Parto da una citazione poetica, capace di evocare subito e densamente il messaggio che vorrei trasmettere. Mon
Dieu, pour l'autre clarté Que tu as donnée à mon âme merci… La nuit est
venue. Tu fermeras mes yeux avant le jour. Et moi je peindrai de
nouveau Des tableaux pour toi Sur la terre et le ciel. Per l'altra
chiarezza che hai donato alla mia anima grazie, mio Dio... La notte è
venuta. Tu chiuderai i miei occhi prima del giorno e io dipingerò
nuovamente le mie tavole per Te sulla terra e nel cielo. Questi
versi di Marc Chagall (Pour l'autre clarté, 1965), uno dei grandi
artisti del Novecento, fanno intuire la misteriosa continuità che c'è
fra la bellezza percepita nel tempo e la luminosa bellezza dell'Eterno:
sulla soglia fra le due sponde, lì dove la notte si appresta a
rischiararsi nel giorno senza fine, l'artista dipinge ancora tavole per
il suo Signore...
Quell'arte che unisce la fede alla bellezza di Bruno Forte
---------------------------------------
Giovedì
20 ottobre 2011 presso l'Auditorium del Seminario Diocesano di Bergamo,
si è tenuta la Lectio guidata da Enzo Bianchi, Priore della Comunità
monastica di Bose, dal titolo "L’AMORE UMANO NEL CANTICO DEI
CANTICI"inserito all’interno del percorso della Missione
Universitaria “atTRATTI dal CORPO”- FUCI di Bergamo.
Il
Priore ha presentato il libro del Cantico, i motivi della sua presenza
nella Bibbia e di come sia stato interpretato durante i secoli:
immagine dell’Amore di Dio per il suo popolo, di Cristo per la sua
Chiesa, ma anche simbolo di ogni Storia autentica d’amore tra ogni uomo
e donna “di vita piena”.
il discorso introduttivo all'incontro con Enzo Bianchi
Ascolta gli audio della serata (testimonianza, domande dei presenti, audio integrale)
il video
Enzo Bianchi e il Cantico "L'amore non è solo istinto" (pdf)
Guarda anche il nostro post precedente:
“Amore sacro, amor profano, il Cantico dei Cantici” - Venezia 3-6 Novembre - Il Cantico dei cantici letto dalle tre grandi fedi
---------------------------------------
Ci
sono momenti nella vita di una collettività in cui si attraversano
profonde crisi. Forza e potenza sono allora le caratteristiche
richieste al leader per uscire dalle difficoltà ed essere credibile.
È
quello che Israele chiede spesso a Mosè nel deserto. Ma c'è un testo,
Numeri 11 e 12, che propone, in risposta, un altro paradigma come
fondamento dell'esercizio di governo, la mitezza...
La mitezza come virtù politica di Stefano Bittasi S.I.
---------------------------------------
Il cardinal Martini: un vescovo del post-concilio a Roma – Civiltà Cattolica, 12/11/2011
Relatori:
Eugenio SCALFARI
P. Bartolomeo SORGE SJ
Aldo Maria VALLI, vaticanista RAI
Modera: P. GianPaolo SALVINI SJ
Presentazione del libro di Aldo Maria Valli dal titolo: "Storia di un uomo. Ritratto di Carlo Maria Martini"
Interventi
Gianpaolo Salvini, sacerdote 18:077' 30" Direttore emerito de La Civiltà Cattolica, modera il dibattito
Eugenio Scalfari, giornalista e fondatore de La Repubblica 18:1525' 56" Direttore emerito de la Repubblica
Gianpaolo Salvini, sacerdote 18:412' 51"
Bartolomeo Sorge, sacerdote 18:4439' 13" Padre gesuita, Direttore emerito di Aggiornamenti Sociali
Gianpaolo Salvini, sacerdote 19:233' 22"
Aldo Maria Valli, giornalista (RAI) 19:2617' 29" autore del libro
Audio integrale
Guarda anche il nostro post precedente:
Storia di un uomo . Ritratto di Carlo Maria Martini" di Aldo Maria Valli
---------------------------------------
Sarà inaugurato sabato 3 dicembre (ore 18.30) il Fondo Documentazione
Arturo Paoli nel palazzo della Fondazione Banca del Monte di Lucca.
L'archivio raccoglie documenti e testimonianze della vita di Fratel
Arturo Paoli, 99 anni, prete lucchese protagonista della Resistenza al
fascismo durante i primi anni del suo sacerdozio, che ha vissuto per 45
anni in America Latina al fianco dei poveri del mondo.
I
documenti saranno resi accessibili al pubblico, agli storici, agli
studiosi e, soprattutto, ai giovani, secondo la volonta' del religioso.
L'iniziativa è stata presentata nella sede della Fondazione Bml, da
Alberto Del Carlo, presidente della Fondazione, Silvia Pettiti e Paola
Paterni, ricercatrici del Fondo Documentazione Arturo Paoli, e Federica
Fontana, bibliotecaria del Fondo.Il progetto di una raccolta
sistematica delle carte e degli scritti di Arturo Paoli nasce nel 2005
grazie alla dedizione di un amico di Paoli, Luciano Fava, ed
all'interesse di un folto gruppo di amici e persone legate al sacerdote
dei Piccoli Fratelli di Charles de Foucaul, che proprio in quell'anno
fece ritorno in Italia dopo una lunga vita
missionaria.(Fonte: Adnkronos)
video
Fratel
Arturo Paoli, assente alla conferenza stampa, ha voluto scrivere una
lettera in cui lancia un preciso messaggio ai giovani.
video
CHIESA
E SOCIETA'
/
interventi
ed opinioni |
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Non
cercano l’applauso o il consenso. A volte sono in contrasto e in
fraterna discussione con i loro superiori nella scala della gerarchia
cattolica ma sono il sale della testimonianza cristiana. Uomini che per
la loro coerenza al Vangelo e a Cristo risultano scomodi e poco
disposti al compromesso. Hanno deciso che la Parola di Cristo è vita e
si deve incarnare. Molti
li conoscono per il loro impegno sociale e civile così intenso che
spesso ci dimentichiamo che sono preti. Don Gino Rigoldi in Lombardia,
don Andrea Gallo in Liguria, don Giacomo Panizza in Calabria e don
Dario Ciani in Emilia Romagna: quattro storie, raccolte da Pierfilippo
Pozzi di Comunità Nuova, per cercare di capire come hanno messo
d'accordo il Vangelo con la loro vita quotidiana e con le loro imprese.
Quattro preti raccontano la loro storia di testimoni tra le sofferenze del mondoViviamo
un tempo dove quando si parla di preti più spesso se ne parla per il
male. Che è quello che fa più chiasso: fa sempre notizia e forse,
si spera, farà vendere qualche copia in più. Un libretto di un
centinaio di pagine ribalta tutto e persino commuove con la storia di
quattro di loro e ti fa ricordare i tanti e tanti altri la cui
silenziosa testimonianza è preziosa e i molti che hai
anche incontrato… Il titolo è perentorio: Dov'è Dio (a cura di
Pierfilippo Pozzi - Einaudi stile libero). I quattro che parlano in
fondo ci dicono: è sulla strada! Là loro camminano con il Vangelo
in mano, sempre a dare luce ai problemi e spesso a sconvolgere le
norme e le regole dei più. Preti di strada, dunque.
I preti la chiesa la strada di Giorgio Chiaffarino (pdf)
La scheda del libro "Dov'è Dio"
--------------------------------------------
Anticipiamo il Primo Piano di Famiglia Cristiana numero 47
Adesso
che, forse, l’implosione del Paese è stata scongiurata, bisogna davvero
tutti impegnarsi per generare una nuova cultura politica. Insomma,
bisogna esserci per dare una mano a chi si
mette all'opera per “purificare l’aria”, come aveva richiesto
il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, nella prolusione al
Consiglio permanente alla fine di settembre.
Ma
occorre superare divisioni antiche e nuove, proporre soluzioni eque e
giuste alla crisi, che vadano oltre le alchimie dei partiti...
La parola del Vangelo può contribuire a illuminare la strada verso assetti più giusti.
La forza del Vangelo per l'Italia
--------------------------------------------
Nessuno
se n’è accorto, forse distratti da eventi più traumatici per il nostro
Paese, ma pare che che la Nota del Pontificio Consiglio della Giustizia
e della Pace, di cui al post precedente, abbia suscitato feroci
critiche. Ce ne riferisce, con malcelata soddisfazione, Sandro Magister nel suo blog.L’Osservatore Romano,
con una firma del presidente dello Ior, il cattolico liberale Ettore
Gotti Tedeschi, l’ha semplicemente stracciata. Conoscendo la sua
biografia non stupisce affatto.
Dunque,
come non detto. La Chiesa istituzionale boccia con la destra quel che
fa con la sinistra, seguendo come di consueto la sua terribile paura di
mescolarsi coi “comunisti”, i “pauperisti”, i “non global” o gli
“indignados” di tutto il mondo. Bypassando tutto il Nuovo e il Vecchio
testamento, il cui cuore pulsante è il perseguimento della giustizia,
le uniche parole che riesce a trovare di fronte crisi è il ”crescete
moltiplicatevi” della Genesi
Come non detto
Parla
il cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio
Giustizia e Pace: “Il testo non è un dogma: non ci perdonano di aver
messo in dubbio il capitalismo liberale”
“La Nota sull’autorità pubblica mondiale? Era un dovere pubblicarla”
Sul
tavolo del G20 a Cannes arriva, forse per la prima volta, anche un
documento vaticano. Con una proposta concreta: regole condivise e
un’autorità pubblica che le garantisca. La nota del Pontificio
Consiglio della Giustizia e della Pace è un’applicazione di quello che
i Papi, da Giovanni XXIII a Benedetto XVI, hanno detto nelle loro
encicliche sociali. Occorre riportare il diritto nel mondo che lo
dimentica troppo spesso, che fa guerre che si ammantano di idealismo e
manovre finanziarie spregiudicate spacciate per risanamenti. Insomma se
globalizzazione deve essere, ci vuole anche un diritto che la gestisca.
Al G20 il Vaticano è l'unico con un progetto
Sul
tavolo dei leader mondiali del G-20 riuniti a Cannes la scorsa
settimana è apparso un documento dal titolo "Per una riforma del
sistema finanziario internazionale nella prospettiva di un'Autorità
pubblica a competenza universale". Mittente: Roma. O meglio Cdv, Città
del Vaticano, la sede della Chiesa cattolica e del Papa. La firma è
dell'organismo più qualificato in questo campo: il Pontificio consiglio
della giustizia e della pace.
Senza la morale l'economia fallisce
Il
Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, ha nei giorni scorsi
diffuso un importante documento dal titolo" "Per una riforma del
sistema finanziario internazionale nella prospettiva di un’Autorità
pubblica a competenza universale”.
Crisi finanziaria
Con
il documento presentato dal Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, si
ribadiscono alcuni punti di un magistero pontificio che viene da
lontano: il mondo della finanza non può schiacciare i bisogni
dell’umanità e ciò che mostra di non essere legittimato o
rappresentativo di tutti i popoli deve poter essere riformato.
PONTIFICIO CONSIGLIO GIUSTIZIA E PACE
CONFERENZA
STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLA NOTA DEL PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA
GIUSTIZIA E DELLA PACE: "PER UNA RIFORMA DEL SISTEMA FINANZIARIO
INTERNAZIONALE NELLA PROSPETTIVA DI UN’AUTORITÀ PUBBLICA A COMPETENZA
UNIVERSALE" , 24.10.2011
NOTA DEL PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E DELLA PACE
Guarda anche il nostro post precedente:
"Per
una riforma del sistema finanziario e monetario internazionale nella
prospettiva di un’autorità pubblica a competenza universale" - Il
Pontificio Consiglio per la Cultura cerca di umanizzare l'economia
--------------------------------------------
Il rettore Lorenzo Ornaghi e i
professori Piero Giarda e Renato Balduzzi. Dall'Università Cattolica
molte forze per il nuovo Governo.
---------------------------------------------------------------
POLITICA
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Il Governo Monti: qualche timore, ma molta speranza
Il
Governo presieduto da Mario Monti ha prestato giuramento questo
pomeriggio al Palazzo del Quirinale. “Il Presidente del Consiglio dei
Ministri, Senatore Professor Mario Monti e i Ministri hanno giurato
nelle mani del Capo dello Stato, pronunciando la formula di rito” –
riporta la nota del Quirinale.
Italia: c’è il Governo Monti, le prime reazioni dalle associazioni
Nasce il governo Monti: tanta qualità, ma anche una presenza importante delle banche italiane
La mano delle banche sul governo Monti
Ma
è arduo credere alle promesse di «equità» e di «lotta ai privilegi» di
un esponente della Goldman Sachs, cattolico moderato vicino al Ppe e
intenzionato, pare, a circondarsi di ministri legati al Vaticano. E in
ogni caso non è detto che il progetto del Pdl fallisca, data anche la
dedizione con cui il Pd è pronto a sacrificarsi (e a sacrificarci) per
il “paese”, identificato con Mario Monti.
Un mezzo 25 luglio non è il 25 aprile
Su
dodici ministeri con il portafoglio, un bel 25% sono femminili. Senza
bisogno di chiedere “quote rosa” al governo, eccoci accontentate. Avrà
contato per il neo-premier l’abitudine professorale a valutare i
cervelli e non il sesso? O la lunga frequentazione di ambienti europei
dove la parità ai vertici politici è conquista assodata? Oppure il suo
non essere poi così digiuno di politica, se ha deciso di valorizzare
simbolicamente le italiane per farsele amiche in vista dei futuri
sacrifici?
Governo, tre donne che contano
L'Associazione
delle Ong italiane, l'organizzazione del volontariato cattolico, il
forum del Terzo Settore giudicano positiva la scelta dell'istituzione
del nuovo dicastero e della nomina di Andrea Riccardi a ministro. "Ma
come farà senza portafoglio?"
Plauso dei cooperanti e volontari "Segnali di attenzione dopo il vuoto"
La
nomina di un ministro per l’integrazione segnale importante per le
politiche dell’immigrazione: "L’Italia – dice - ha bisogno di unità".
La soddisfazione delle associazioni
Riccardi: “Un'avventura che continua”. Le prime reazioni
In
Vaticano e ai vertici della Conferenza episcopale italiana si guarda
con «attenzione e benevolenza» al lavoro del presidente del Consiglio
Mario Monti e si esprime apprezzamento per il fatto che si sia tenuto
conto della componente cattolica.
Mario e i suoi fratelli (cattolici)
La squadra dei ministri
--------------------------------------------
L’Infedele vi racconta in diretta la
formazione di un governo Monti che ci riporta alla stagione dei tecnici
(1992-98), da Amato a Ciampi, da Dini a Prodi , con molte differenze al
loro interno e a parte la breve parentesi del primo Berlusconi. Solo
che la situazione economica è molto più grave rispetto a vent’anni fa,
e non è affatto scontato che Mario Monti riesca a evitare un dissesto
del bilancio statale italiano, e quindi della moneta unica europea,
contro cui tanti investitori hanno scommesso...
Ospiti di Gad Lerner l’economista
Marcello De Cecco, il giornalista Massimo Mucchetti e la deputata
socialista greca Elena Panaritis. Con loro in studio Marica Di Pierri
dei “Draghi ribelli” e un gruppo di cittadini greci cui, subito
all’inizio, Lucrezia Lante Della Rovere dedica la lettura del classico
testo di Pericle sulla democrazia.
---------------------------------------------------------------
Le dimissioni di Berlusconi, la
crisi di governo, gli scenari che si possono aprire sono al centro
della puntata speciale di Ballarò andata in onda sabato 12 novembre e
alla quale ha partecipato l’ex-premier britannico Tony Blair. In studio
con Giovanni Floris, i protagonisti della politica italiana tra cui la
presidente del PD Rosy Bindi, il leader dell’Italia dei Valori Antonio
Di Pietro, l’economista Marco Simoni, il presidente di Rcs libri Paolo
Mieli, la giornalista Concita De Gregorio, il presidente della Ipsos
Nando Pagnoncelli.
In apertura la copertina satirica di Antonio Cornacchione (video)
Pensioni,
patrimoniale, ritorno dell’Ici. Il Governo Monti chiamato a risolvere
problemi drammatici. Quanto è faticoso uscire dal baratro? Quanto ci
costa il riscatto dell’Italia? Tra gli ospiti di Giovanni Floris
Maurizio Lupi, vicepresidente dei deputati PdL, Walter Veltroni del PD,
Roberto Maroni della Lega Nord, il segretario generale della Cisl
Raffaele Bonanni, l’economista Alberto Quadrio Curzio, il direttore di
Libero Maurizio Belpietro, l’editorialista del Corriere della sera
Gianantonio Stella, il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli.
In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza (video)
---------------------------------------------------------------
Vedo in giro un’euforia forse
eccessiva intorno all’epilogo dell’era Berlusconi. La sua fine, sia
chiaro, l’abbiamo auspicata in molti ed ora che l’uomo di Arcore è
costretto a farsi da parte per la propria incapacità di gestire una
situazione complessa e che il suo governo ha contribuito a determinare,
non si può non tirare un sospiro di sollievo. Ma niente di più. Nel
senso che il tunnel dal quale uscire è ancora lungo, non solo perché
l’eredità che ci lascia è di quelle pesanti, ma perché se Berlusconi ha
potuto governare per così tanti anni vuol dire che ha avuto il consenso
di un paese che si è andato smarrendo sul piano dei valori e
dell’immaginario collettivo. Un’amnesia profonda, fatta di populismo e
cattiveria sociale, di spaesamento e di caduta morale.
Nel sistema
politico-istituzionale dell'Italia repubblicana, i poteri del capo
dello Stato, per quanto chiaramente formulati nella Costituzione, hanno
un'estensione che non può dirsi fissata una volta per tutte, ma varia a
seconda della personalità di chi occupa la carica, e più ancora in base
al funzionamento del sistema stesso.
Un po' in ritardo, ma alla fine il
Professor Monti ha sciolto la riserva e ha partorito l'attesissmo
governo del Presidente, quell'esecutivo dei tecnici chiamato al
capezzale della malandata Italia per fronteggiare la drammatica crisi
del debito pubblico e del famigerato spread.
E per fare quel che l'imbolsito Berlusconi e il suo centrodestra ormai
imploso non erano più in grado di realizzare. Nessun uomo di
partito tra i ministri,solo tecnici e professori
politicamente illibati(al massimo d'area) per segnare l'auspicata
svolta della competenza e dell'autorevolezza,dell'autonomia e della
coesione interna,rassicurare i cattivissimi mercati e mettere in fuga
gli speculatori.
In
meno di un'ora Mario Monti ha chiuso per sempre una stagione lunga
diciassette anni, la seconda Repubblica. Morta e sepolta, fra gli
applausi timidi dei congiunti, con un discorso che ha illustrato agli
italiani come, rispetto al teatrino televisivo di quasi un ventennio,
la politica sia un'altra cosa: questa.
Ci sono momenti nella storia di
un Paese in cui è necessario che i partiti sospendano le ostilità per
il conseguimento di obiettivi comuni. La formazione del governo Monti
risponde a questa esigenza. Il fatto che sia di tecnici è un elemento
secondario. Ciò che conta è che sia governo di tregua, sostenuto da
tutte le principali forze politiche. Di questo il Paese ha bisogno.
Nel giro di pochi giorni è
accaduto qualcosa di importante, sia in Italia sia in Grecia, che ci
obbliga a inforcare nuovi occhiali, di tipo bifocale, fatti per vedere
quel che accade in Italia e simultaneamente in Europa, quel che s'è
guastato e va riparato qui da noi e lì.
Plauso e consenso intorno
alla figura del fondatore della comunità di Sant'Egidio. Una vita spesa
per la concordia e per evitare guerre e sfruttamento.
«In un momento difficile, di
prova per il Paese, in cui è in corso uno sforzo comune per affrontare
la crisi attuale – dirà poi Riccardi dettando una nota ufficiale – ho
accettato l’invito di far parte del nuovo esecutivo. Per rispondere
alle sfide che il nostro Paese deve affrontare – aggiunge – mi metto a
disposizione, nella convinzione che l’Italia ha bisogno di unità.
L’impegno per la coesione sociale, per l’integrazione nazionale e per
la cooperazione internazionale fanno parte della mia cultura e
dell’esperienza da me maturata in questi anni»
L'ammiraglio Giampaolo Di Paola, 67 anni, già Capo di Stato maggiore
della Difesa, è presidente del comitato militare della Nato. Il parere
del mondo pacifista.
Allarghiamo gli orizzonti,
guardiamo oltre i confini dell’Italia, dell’Europa. Apriamo lo
sguardo all’orizzonte dell’intera economia mondiale. Ormai è tanto
acclarato che è luogo comune ripeterlo: il morbo che
consuma, e insidia persino, la sopravvivenza del Sistema economico
globale (o almeno quello di tutte le attuali grandi potenze
economiche) è la presenza di una massa incommensurabile di denaro
fuori di qualsiasi controllo: sia dei governi nazionali, sia dei
sistemi di monitoraggio sovranazionali.
Oltre
200 economisti italiani scendono in campo per indicare al nuovo governo
la strada per uscire dalla crisi. Dall'importanza di una politica
europea ferma per ottenere una garanzia illimitata della Bce alla
stabilizzazione del rapporto debito/Pil del Paese.
... La missione del
governo Monti – un esecutivo davvero senza precedenti per genesi, per
composizione e per ampiezza di consensi annunciati – è dunque
inevitabilmente anche politica. L’augurio è che i tecnici riescano in
pieno. E che i politici sappiano fare l’altra metà del lavoro
E' la prima volta, e la cosa
lascia ben sperare movimenti, associazioni, Organizzazioni non
governative. Il Presidente del Consiglio, Mario Monti, crea un
dicastero dedicato allo Cooperazione allo sviluppo dei Paesi poveri e
all'integrazione di chi è in Italia, affidandolo ad Andrea
Riccardi, leader della Comunità di Sant'Egidio.
"Il
ministero della Cooperazione era necessario ma nei confronti degli
stranieri non parliamo più di integrazione, che sottintende un
assorbimento, ma di sviluppo di dignità attraverso il lavoro e la
cultura". Ne è convinto il presidente della Casa della Carità di
Milano don Virginio Colmegna, che sceglie Affaritaliani.it per dare
consigli al neo ministro Riccardi e dare un giudizio sul governo Monti.
Resta, alla fine, una domanda,
però. Come si fa a trasformare queste intermittenti riserve virtuose in
fattori permanenti e strutturali dell'impianto istituzionale, in
garanzia di continuità e di lunga durata anche al di là dei fisiologici
mutamenti dei governi, in nervature essenziali dello Stato e della rete
delle istituzioni nel loro complesso.
Risorse, certo, ma anche
autorevolezza, nomine fuori da logiche ideologiche, Biennale di Venezia
e Grande Brera: i nodi che attendono il nuovo ministro della Cultura.
Un grande esperto, ma
soprattutto un uomo con la passione per il Paese e la Costituzione, un
cattolico certamente, ma uno che mai ha usato l’aggettivo cattolico
come appendice.Renato Balduzzi, neo ministro della Sanità, è stato
per anni presidente degli intellettuali cattolici del Meic, il
Movimento ecclesiale di impegno culturale, uno dei movimenti
dell’Azione Cattolica Italiana.
In quindici giorni è cambiato
tutto anche in un Paese immobile, non solo il governo ma il tono del
discorso pubblico, il contesto politico e istituzionale, lo spirito
repubblicano che sembrava scomparso. Adesso comincia il percorso di
guerra di Mario Monti per portare il Paese in zona di salvezza, per
recuperare fiducia sui mercati e in Europa.
Questo governo "tecnico",
composto di "tecnici". Professori universitari, avvocati, banchieri,
finanzieri, prefetti, dirigenti pubblici e di Onlus. Non Professionisti
Politici e/o della Politica ma Tecnici. Perlopiù sconosciuti ai più.
D'altronde, nel governo Monti l'anonimato è un marchio di qualità. Un
segno di discontinuità rispetto al passato. È presumibile -
auspicabile - che verrà mantenuto e rivendicato a lungo. Immagino
- nel mio cuore: spero - che i nuovi ministri non
affolleranno i talk-show televisivi. Immagino - e
spero - di non vederli aggredire e aggrediti - a
parole - per alzare lo share del salotto o della piazza
mediale di cui sono ospiti (fissi). E per conquistarsi, a loro volta,
visibilità.
Un'analisi sulla natura del governo Monti e su un patto sociale tutto da scrivere
---------------------------------------------------------------
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Benedetto XVI parte oggi per il suo ventiduesimo viaggio
internazionale, il quarto del 2011 (cui vanno aggiunte le cinque visite
in Italia), il secondo in Africa. Non male per un pontefice di 84 anni,
che fino a domenica si accinge ad affrontare più di 11 ore di volo tra
andata e ritorno, un brusco cambiamento di clima e un programma che,
ancorché concentrato in tre giorni, sarà molto intenso. Ma al di là
delle statistiche (per completezza si potrebbe ricordare che in sei
anni e mezzo di pontificato il Papa ha compiuto anche 26 visite in
diocesi italiane) proprio questo secondo viaggio africano di Benedetto
XVI fornisce lo spunto per alcune riflessioni sul suo modo di
viaggiare. Un campo in cui, come in molti altri, la strada intrapresa è
stata quella di una continuità creativa con il suo immediato
predecessore.
Il Papa «viaggiatore» che porta a tutti Speranza
Forse
mai come questa volta il viaggio internazionale che Benedetto XVI si
accinge a compiere — parte venerdì mattina, 18 novembre, alla volta del
Benin, in Africa — si svolge nel segno della continuità apostolica. A
Cotonou consegnerà infatti l’esortazione post-sinodale Africae munus
nella quale ha voluto raccogliere, e tradurre in orientamenti
pastorali, le indicazioni emerse durante l’assemblea speciale per
l’Africa del Sinodo dei Vescovi, svoltasi nell’ottobre del 2009.
In cammino con la Chiesa in Africa
Il continente che attende Benedetto XVI
Benedetto
XVI torna in Africa, un continente spesso visitato dal suo
predecessore. Giovanni Paolo II fu sempre accolto con entusiasmo dagli
africani, e fu testimone di molti drammi che hanno avvolto il
continente in passato.
Africa nuova
Sinodo, spiritualità, nuova evangelizzazione, contraddizioni e sfide, il continente dialoga con Benedetto XVI
Benedetto XVI punta sulla globalizzazione della carità. Il Pontefice
intende valorizzare il ruolo del continente africano come «polmone
spirituale» di un mondo in crisi di spiritualità e come portatore di
una cultura e una religiosità su cui il cristianesimo può innervarsi
positivamente
La seconda volta di papa Ratzinger in Africa
Visita la pagina della Santa Sede:
Viaggio Apostolico in Benin (18-20 novembre 2011)
--------------------------------------------
OPINIONI E COMMENTI
In questa seconda missione di Benedetto XVI in Africa occorrerà
prestare particolare attenzione ai discorsi più "politici"
dedicati alla libertà religiosa nel continente nero.
Lo speciale di Avvenire
---------------------------------------------------------------
Può
un Papa fare l’autostop? Può essere ripreso dal fotografo che ha
immortalato Ernesto Che Guevara nella famosa fotografia de “el
guerrillero heroico”? Sono cose accadute a Giovanni Paolo II nel suo
pontificato di quasi 27 anni. Ma Wojtyla è anche il Papa che ha
compiuto 104 viaggi internazionali, toccando tutti i continenti, tanto
da essere chiamato “Il grande viaggiatore” e “Il globetrotter di
Dio”. “Il
parroco del mondo”, si è definito una volta con i giornalisti,
spiegando che non è pensabile che anche una sola parrocchia non sia
visitata dal suo parroco.
---------------------------------------------------------------
Sei
interessato a
ricevere la nostra newsletter
ma non sei iscritto ?
Iscriversi
è facile e gratuito.
ISCRIZIONE ALLA NEWSLETTER
riceverai la newsletter di
"TEMPO PERSO", ogni settimana, direttamente nella
casella di posta elettronica.
|
AVVISI:
1)
La
newsletter è settimanale;
2) Il
servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:
http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm
3) Il servizio omelia di P.
Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm
|