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Il 2 febbraio 2010
é nato il Blog di Tempo Perso
PIETRE VIVE
che viene aggiornato quotidianamente
e mette così a disposizione in modo facile e veloce
una o più notizie
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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale
"QUELLI DELLA VIA"
NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
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L'editoriale del numero di settembre 2011
I rischi dell'"industria della solidarietà" all'opera per la crisi alimentare in Corno d'Africa.
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Per sostenere gli interventi in corso si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite
C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale: “Carestia Corno d’Africa 2011”.
Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:
ƒ UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119
ƒ Banca Prossima, via Aurelia 796, Roma - Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474
ƒ Intesa Sanpaolo, via Aurelia 396/A, Roma – Iban: IT 95 M 03069 05098 100000005384
ƒ Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113
ƒ CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001 (orario d’ufficio)
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Lo denunciano Amnesty International e Human Rights Watch, che per una settimana sono stati testimoni dei raid aerei.
Diverse centinaia i morti e i feriti; le strutture di Medici Senza Frontiere incendiate e saccheggiate
Quarantuno anni fa, il golpe di
Gheddafi. Il piano della presa del potere fu perfezionato in Italia,
con l'aiuto dei nostri servizi segreti
«Noi adesso giudichiamo Muammar
Gheddafi solo come uno spietato dittatore. Che lo sia stato è
indiscutibile. Anzi direi di più è stato anche un criminale. Se si
pensa alle repressioni durissime e al fatto che negli anni Settanta
mandava le sue squadracce a uccidere gli oppositori in Europa. Ma
Gheddafi è stato anche altro». Quella di Angelo del Boca, giornalista e
scrittore, non vuole essere una provocazione, ma semplicemente un modo
per guardare nella sua complessità un leader che, nel bene e nel male
(molto), ha comunque svolto un ruolo nella storia del suo Paese.
L’Unione
africana e molti stati si sono espressi per un soluzione negoziata
della crisi libica e sono cauti nei confronti del Consiglio nazionale
di transizione. Tutti comprati dal Colonnello? Non è così. Vediamo
perché.
Tutti
gli immigrati dall'Africa subsahariana ormai sono sospettati di essere
stati mercenari al soldo di Gheddafi. E spesso finiscono in galera
senza prove, solo per il colore della pelle. Il reportage della nostra
inviata da una di queste prigioni
Nelle
ultime 24 ore centinaia di tuareg in fuga hanno attraversato il confine
con la Libia per riparare in Algeria: sono infatti braccati dai
ribelli, che li considerano collaborazionisti di Muammar Gheddafi, se
non addirittura mercenari che hanno combattuto contro di loro al soldo
del regime.
Intervista al generale Fabio Mini, ex comandante delle forze Nato in Kosovo
Prima
della rivolta solo
pochi individui morivano in carcere in Siria ogni anno. Dall'inizio
della rivolta sono diventate decine. E ci sono le prove di violenze e
abusi: "Nei video si vedono bruciature, segni di frustate e colpi
violenti". Il dipartimento di Stato: "Illegittimo un regime che
tortura i suoi cittadini". Nuovi raid dell'esercito ad Hama.
... Andando contro il mio carattere bollente e reattivo mi sforzo di ricordarmi che la guerra è sempre la soluzione peggiore...
Rajapaksa revoca la
legislazione emergenziale in vigore durante la guerra civile solo per
sostituirla con nuove norme che istituzionalizzano uno Stato di polizia
permanente
Un
caso giudiziario tra due compagnie statunitensi ha portato alla luce il
collegamento tra l’intelligence americana e una rete di contractors
privati che si occupava della “rendition” di presunti terroristi
Opinionisti,
accademici, bloggers: la rete anti-islamica d'America riceve 42 milioni
di dollari per diffondere stereotipi, odio, discriminazione
Contractors: in dieci anni in Iraq e Afghanistan 30 miliardi di euro sono finiti alle ortiche: spariti un dollaro su sei
(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
Hanno pochi anni, a volte
perfino pochi mesi. Sono venuti dall'Africa sui barconi. Adesso sono
rinchiusi a centinaia nel centro di detenzione dell'isola. Dove restano
per settimane tra malattie, incidenti e un caldo infernale. L'inviato
dell'Espresso è riuscito a entrare in questo carcere di cui nessuno
vuole parlare
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Idee per una nuova comunicazione in rete
Ecco come possiamo creare una TV online senza essere Berlusconi
Con il live streaming possiamo
organizzare una conferenza stampa sul web e tante altre cose. Basta
avere delle buone idee, tanta forza di volontà e moltissimo spirito di
organizzazione. Per adesso è un'ipotesi di lavoro ma un domani potrebbe
diventare una forze di cambiamento culturale
Idee per una nuova comunicazione in rete
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Dalla terra di origine alla Libia fino all'Italia
Sono 18, tutti con un lungo viaggio e una tragedia alle spalle. Basta poco per aiutarli. Spoletonline li è andati a trovare
“I tagli alla spesa sociale
messi in atto dalle ultime finanziarie producono degli effetti
devastanti sulla vita concreta delle persone. I migranti sono i
soggetti più deboli fra i deboli, ma hanno anche un ruolo centrale nel
sistema produttivo italiano. Oggi – concludono -, dopo lo sciopero di
Nardò non si può più far finta di nulla”.
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Tra
marzo e maggio 2011 nella capitale sono stati effettuati 154
interventi. Circa 1800 persone coinvolte. Errc e "21 luglio": "Non
vengono rispettate la convenzione europea dei diritti dell'uomo, la
convenzione internazionale per l'eliminazione della discriminazione
razziale, la carta sociale europea e la convenzione per i diritti
dell'infanzia"
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Per motivi burocratici negato l'imbarco sul volo Roma-Milano. La compagnia: compilazione modulo obbligatoria
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Un'indagine mondiale del Pew
Forum registra l'aumento di restrizioni e violenze. Il primato negativo
a Egitto, Pakistan e India. Tra i paesi musulmani l'unico in
controtendenza è la Turchia. I più maltrattati: i cristiani
... I Professori: verranno
aboliti per legge, insieme alla Scuola. D’altronde, studiare non serve.
E la cultura vi creerà più guai che vantaggi. Perché la cultura rende
liberi, critici e consapevoli. Ma oggi non conviene. Si tratta di vizi
insopportabili. Cari ragazzi, ascoltatemi: meglio furbi che colti!
Il Ministro lo ha assicurato
durante la consueta conferenza di presentazione: gli uffici hanno
completato l’iter per presenza degli insegnati in cattedra fin dal
primo giorno e per le immissioni in ruolo dei 65mila nuovi insegnati e
Ata. I 7.830.650 iscritti possono poi stare tranquilli: la manovra
economica non contiene tagli agli organici o alle spese per il
funzionamento dell'istruzione.
Per
coloro che vogliono prendere visione della conferenza stampa del
ministro Gelmini, la presidenza del Consiglio dei ministri ha messo a
disposizione il video integrale sul proprio sito internet.
Mariastella Gelmini è
ottimista. L’inizio dell’anno scolastico per quasi otto milioni di
alunni sarà «regolare», assicura, con l’immissione in ruolo di 66 mila
tra nuovi insegnanti (30 mila) e personale tecnico- amministrativo
(36mila)», i tagli lineari ai ministeri che risparmieranno scuola e
università e «saranno riassorbiti grazie alla razionalizzazione della
spesa» e le classi pollaio, quelle con più di 30 alunni, che si
fermeranno a quota 0,6%.
Ma mentre il ministro saluta con una conferenza stampa la prima
campanella, le critiche di sindacati, insegnanti e studenti e le
proteste di precari come Pietro Musso, 42 anni, e Calogero Fantauzzo,
46 anni, che a Palermo tornano a fare lo sciopero della fame perché
alla disperazione, annunciano un nuovo autunno caldo
Si batte per sopravvivere la
scuola pubblica italiana. Tre anni di tagli e riforme approntate più
per esigenze di bilancio che per scopi didattici hanno lasciato il
segno e il conto per studenti e docenti verrà presentato tra pochi
giorni, quando suonerà la campanella e indicherà senza mezzi termini lo
stato in cui si trova l’istruzione pubblica italiana. Gli effetti della
cura Gelmini - Tremonti si paleseranno tutti all’inizio del nuovo anno
scolastico tra caos graduatorie, sentenze del Tar e della Corte
Costituzionale che sconfessano le politiche finora adottate, effetti
dei tagli lineari di quest’ultima manovra e delle due precedenti.
Non è un tema inedito, quello
delle nuove modalità di formazione e reclutamento dei docenti, e anche
sulle colonne de IlSussidiario.net se ne è dibattuto
ampiamente in questi ultimi mesi (e ultimamente anche
su Repubblicadel 28 agosto); quanto sta accadendo, però, è troppo
grave per lasciar cadere la questione nell’oblio, dato che l’attenzione
dell’opinione pubblica è attualmente catalizzata da altre - e
apparentemente più gravi - emergenze.
Le ultime modifiche alla manovra anticrisi,
con i loro pesanti interventi sulle pensioni, rischiano di mandare in
fumo la riforma messa a punto dal ministro dell'Istruzione Mariastella
Gelmini. Soprattutto sul fronte della regolamentazione degli oltre 500
mila precari che vedevano nel turnover l'unica chance per diventare
insegnanti di ruolo.
Roberto Pellegatta, presidente
Disal: «Il ministro ha accettato il do ut des delle organizzazioni
sindacali. Ma non si possono affrontare i problemi dell'istruzione
secondo logiche di baratto». L'anno comincia nel peggiore dei modi, con
le famiglie e gli studenti disorientati da «un carosello
incomprensibile di docenti»
La proposta: i sentimenti non
sono l'unico campo in cui si realizzano i giovani. Conta anche la
razionalità. Da cosa si può ripartire perché le aule tornino a essere
un luogo centrale per i ragazzi? Idee e proposte di insegnanti e
protagonisti. Ecco il primo intervento
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Il 10 gennaio 1991 Libero
Grassi scrisse una lettera al “Giornale di Sicilia” che iniziava così:
«Caro estortore… non ti pago». Dopo 8 mesi, il 29 agosto 1991, Cosa
nostra lo ucciderà con cinque colpi di pistola calibro 38. La lettera è
una pubblica rottura dell'omertà: l’imprenditore, il cittadino,
sottoposto alle minacce degli estorsori, non solo rifiuta di pagare, ma
accusa commercianti ed imprenditori siciliani di soggiacere
passivamente alla coercizione mafiosa: il pizzo accettato come una
tassa dovuta ad un sistema di potere parallelo, in cui sguazzano
politici, imprenditori e mafiosi. La cui efficacia impositiva si misura
in termini di silenziosa rassegnazione.
«Caro estortore...»: la lettera che diede inizio alla battaglia
"Il sacrificio di Libero Grassi è divenuto nel tempo un
riferimento essenziale della rivolta contro il racket e la pressione
mafiosa"
il testo integrale del messaggio del Presidente Napolitano
20 anni fa la mafia uccise
Libero Grassi, l’imprenditore catanese che aveva intrapreso un’azione
solitaria contro il ‘pizzo’, senza ricevere alcun appoggio, soprattutto
dalle associazioni di categoria.
Coraggio e lotta La lezione di Libero Grassi
Il 29 agosto del 1991
l'imprenditore tessile veniva ucciso dalla mafia per aver semplicemente
affermato di voler lavorare in pace e in libertà. Il presidente
onorario della federazione antiracket Tano Grasso ricorda quel giorno:
"Per me significò assumere una nuova e non prevista responsabilità".
Ricordarlo è "tutt'altro che un rito". Grazie a lui "anche nel
capoluogo siciliano ci sono commercianti che non hanno più paura"
Palermo ricorda Libero Grassi vent’anni dopo “Nel suo nome la Sicilia lotta contro il pizzo”
La figlia di Libero Grassi,
Alice, ha rinnovato, apponendone uno nuovo su quello vecchio, il
manifesto posto sul muro di via Alfieri a Palermo dove 20 anni fa, il
29 agosto 1991, il padre, imprenditore tessile, venne assassinato da
sicari mafiosi per aver denunciato il sistema delle estorisioni. "Non
vogliamo lapidi di marmo" ha detto Alice stamane. Sul manifesto è
scritto: "Il 29 agosto 1991 qui è stato assassinato Libero Grassi,
imprenditore, uomo coraggioso, ucciso dalla mafia e dall'omertà
dell'associazione industriali, dall'indifferenza dei partiti,
dall'assenza dello Stato". La vedova dell'imprenditore, Pina Maisano,
ha detto: "Dobbiamo continuare con la nostra presenza attiva. Non
dobbiamo mai dimenticare ma sempre parlare e parlare e ricordarci i tre
valori di Libero: lavoro, libertà dignità".
Ventesimo anniversario della morte di Libero Grassi Vedova: "Non dobbiamo dimenticare mai i suoi valori"
XX COMMEMORAZIONE DELLA MORTE DI LIBERO GRASSI “Mafia o Sviluppo. 1991-2011”
A vent’anni dall’assassinio di
Libero Grassi, Raidue propone un documentario che ricorda il coraggio
dell’imprenditore siciliano ucciso dalla mafia il 29 agosto 1991. Il
film, per la regia di Pietro Durante, si intitola ‘Libero nel nome’ e
sarà trasmesso questa sera alle ore 23:40.
Su Raidue ‘Libero nel nome’, il film-documentario su Libero Grassi
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Antonio
Agostino era un giovane poliziotto palermitano della squadra
volanti, prestava servizio presso il commissariato San Lorenzo. La sera
del 5 agosto 1989 Nino si stava recando insieme alla
moglie Ida Castelluccio (che era incinta) a Villagrazia di
Carini (PA) per festeggiare il compleanno della sorella. Nino era
chiaramente fuori servizio e non aveva con sè la pistola d'ordinanza. I
due ragazzi si stavano accingendo ad aprire il portone quando un
commando di killer li uccise davanti gli occhi della famiglia.
Il binomio mafia/politica è un
dato di fatto oramai giudiziariamente accertato: le sentenze dei vari
Tribunali non lasciano spazi ad equivoci. Ma non intendo sottolineare
le sentenze o rimarcare fatti che hanno riempito pagine e pagine di
giornali. Il mio intento, semmai ci riuscirò, è quello di far capire
che una parte di uomini politici o uomini appartenenti alle
istituzioni, sono e sono stati il pilastro che ha consentito
a Cosa nostra di diventare quell’agguerrita associazione che
conosciamo. Si può senz’altro dire che gli uni avevano bisogno degli
altri per trarre quei vantaggi economici/affaristici e di supremazia
territoriale, anche in termini di voti elettorali.
L’intimidazione potrebbe essere
una reazione della criminalità al tentativo del sacerdote e del vescovo
di Locri di ridare un volto religioso alla festa di san Rocco
trasformata in occasione di estorsione
TRACCE DI
SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI
Credevamo che lo sviluppo
scientifico, sociale, economico, un certo benessere diffuso ci avesse
emancipati dalla paura, e invece si constata quotidianamente che essa,
anche se facciamo fatica a dircelo, condiziona la vita. Rimane al
fondo, come realtà strisciante, dissimulata, ma, quanto meno ce
l’aspettiamo, essa affiora e condiziona l’orientamento della vita e le
scelte concrete. Essa è connessa all’intimo dell’uomo, ognuno porta in
se stesso la paura radicale della contingenza e della morte. Sì, si ha
paura di morire e quindi della malattia, della stessa vecchiaia e delle
rughe. Si ha paura del futuro per la precarietà del lavoro e per il
rischio di rimanere disoccupati. Si ha paura nel mondo degli affetti
per la fragilità umana che accompagna le scelte. Si ha paura dell’altro
perché potrebbe intaccare i nostri orizzonti, i nostri interessi, i
nostri privilegi...
Questo l'incipit dell'Editoriale di Horeb,
Quaderni di riflessione e formazione per quanti desiderano coltivare una
spiritualità che assuma e valorizzi il quotidiano.
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La Bibbia in un frammento
"Anche
il passero trova una casa e la rondine il suo nido dove porre i suoi
piccoli, presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio!
(Salmo 84,4)."
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
"Abramo sperò contro ogni speranza"
di Gabriella Del Signore
Video della relazione integrale
tenuta il 3 agosto 2011 nell'ambito della Settimana di Spiritualità -
Estate 2011 - "IL CORAGGIO DI SPERARE OGGI" promossa dalla
Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME).
Video
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Estratto della relazione
"Preghiera e speranza" di Alberto Neglia tenuta il 4 agosto 2011 nell'ambito
della SETTIMANA DI SPIRITUALITÀ - ESTATE 2011 - “IL CORAGGIO
DI SPERARE OGGI” promossa dalla Fraternità Carmelitana di
Pozzo di Gotto (ME)
Anticipazione in attesa del video integrale.
Video
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"Missione Oggi ha scelto per il
Convegno 2011 il tema dei poveri e della povertà come cifra simbolica
dell'attuale congiuntura italiana e mondiale. In Italia sono quasi otto
milioni i cittadini che vivono in condizioni di "povertà relativa". Nel
mondo sono più di un miliardo coloro che sperimentano quotidianamente
la "povertà assoluta", tre miliardi la "povertà relativa". Il titolo
"Guai a voi, poveri!" è volutamente provocatorio. Enfatizza cioè la
"sberla" materiale e morale che i poveri continuano a ricevere, anche
in un paese culturalmente cristiano, come l'Italia, che, in contrasto
con le Beatitudini evangeliche, rischia di stare più dalla parte dei
crocifissi, appesi ai muri delle scuole e degli uffici pubblici, che
dalla parte dei poveri, messi in croce dalla nostra indifferenza ed
esclusione. ... "
Dalla parte dei poveri sempre
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Madrid e Ancona, unite dalla fede
Dal
3 all'11 settembre Ancona ospita il XXV Congresso eucaristico
nazionale. Monsignor Menichelli, arcivescovo della città, spiega il
legame con la Giornata mondiale della gioventù.
video
Programma completo del Congresso
Madrid - Ancona
Due
città importanti per gli italiani perché rappresentano due luoghi di
grandi incontri ecclesiali: la giornata mondiale della gioventù in
Madrid e il congresso eucaristico nazionale in Ancona, a settembre
prossimo, alla presenza sempre di Benedetto XVI. A
fare da collante tra questi incontri ecclesiali e' stato l'arcivescovo
di Ancona-Osimo mons. Edoardo Menichelli che ha tenuto l'ultima
catechesi ai giovani di Fano, Pesaro, Urbino, Ascoli, San Benedetto,
Macerata. Saldezza della fede, rocciosità di Cristo, testimonianza
cristiana: su queste tre coordinate Menichelli ha tracciato alcuni
sentieri di vita per i ragazzi, partendo da due parole chiave:
discepolo e testimone...
Dalla GMG al Congresso Eucaristico...
Visita il sito ufficiale del Congresso Eucaristico
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(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
Da domani, ad Ancona, un altro
evento con un ‘attenzione particolare al coinvolgimento dei ragazzi.
Appuntamento di popolo, non di esperti. Attesi 300mila fedeli
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
EUCARISTIA E LOGOS. Un legame propizio per la Teologia e la Chiesa Alpignano (TO) 29 agosto - 2 settembre 2011
Per scaricare il pieghevole con il programma cliccare qui (pdf)
Per scaricare la locandina cliccare qui (pdf)
Come il pensiero cristiano, la riflessione sulla fede, il vivere stesso
della Chiesa sono segnati dall’Eucaristia? È questa la domanda che fa
da sfondo al 22° convegno nazionale dell’Ati, l’associazione dei
teologi italiani, che si tiene nella diocesi di Torino dal 29 agosto al
2 settembre.
Teologi d'Italia, a Torino il convegno nazionale
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l'appuntamento dei ricercatori
su Dio riuniti per riflettere sulla identità e i compiti della teologia
a partire dal sacramento dell’eucaristia
Don Roberto Repole ha ottenuto
il voto unanime dell’assemblea. E’ il più giovane fra i presidenti
dell’ATI. Alla vicepresidenza va una donna, Serena Noceti
Intervista con don Roberto Repole, il nuovo (e il più giovane) presidente dell’Associazione Teologica Italiana
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
"Una grammatica per dialogare" di Gianfranco Ravasi
"«Non ritenere vittoria l'usare
la violenza contro una forma di culto o un'opinione. Farai dunque così:
cesserai di polemizzare con gli altri e parlerai della verità in modo
che tutte le cose dette siano inattaccabili... Io sono consapevole di
non avere mai polemizzato contro greci o altri, perché penso sia
sufficiente, per uomini onesti, poter conoscere ed esporre il vero in
se stesso... Ciascuno infatti afferma di possedere la moneta regale, ma
in realtà ha forse appena l'immagine ingannevole di una particella di
verità». Milleduecento anni prima che Voltaire intonasse il suo inno
alla tolleranza (per altro rivolto in forma orante al «Dio di tutti gli
esseri, di tutti i mondi e dei tempi»), tra il V e il VI secolo, un
oscuro monaco nascosto sotto lo pseudonimo di Dionigi Areopagita
intesseva questo programma di confronto teorico e personale, con
l'orizzonte in cui era immerso, un programma concretizzato nei suoi
scritti che si rivelavano come un'originale riformulazione della
dottrina cristiana usando la strumentazione del pensiero neoplatonico.
Siamo partiti così lontano per proporre un tema che è iscritto nel Dna
del cristianesimo, anche se spesso si sono assunti vigorosi anticorpi
per estenuarne l'energia. ... " (Gianfranco Ravasi)
Una grammatica per dialogare
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“È possibile vivere il Vangelo?”. Chi
come me ha una certa età, avendo ormai attraversato le varie stagioni
della vita ed essendo approdato all'ultima, riconosce che questa
domanda ha ricevuto e continua a ricevere risposte diverse.
C’è stata una stagione, che per la
mia generazione è coincisa con la giovinezza, in cui le attese, le
speranze, le forti convinzioni tipiche del tempo in cui i giovani si
affacciano alla vita e vi entrano, erano convergenti con le speranze
della chiesa e del mondo. Erano gli anni del disgelo tra l’occidente e
l’oriente comunista, gli anni in cui si riprendeva un dialogo
interrotto da tempo, e la primavera sembrava essere la metafora più
appropriata per definire quell'epoca in cui molte realtà sembravano
germogliare e alcune sbocciare. Questo avveniva anche nella chiesa: un
papa che appariva innanzitutto come un cristiano; un concilio da lui
voluto in cui ci si ascoltava, ci si confrontava anche aspramente ma
con la passione della fedeltà al Signore; un dibattito tra singoli
cristiani e tra comunità cristiane che avvertivano nel loro quotidiano
il bisogno di mutamento, di rinnovamento, potremmo anche dire di
conversione. Si respirava nell'aria una novità che non era l’arrivo di
una “moda”, ma era un ritorno al Vangelo, allaforma vitae della chiesa
primitiva.
È possibile vivere il Vangelo? di Enzo Bianchi
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Quale giustizia senza perdono? di Enzo Bianchi
Perché il perdono è un tema
così decisivo nella nostra vita umana e cristiana? Perché la nostra
vita conosce il male, questa contraddizione, questa negazione del bene
che non possiamo rimuovere né negare. Il perdono ha a che fare con il
male, il male che noi facciamo a noi stessi e agli altri, il male che
gli altri ci fanno. Il male – nelle sue varie forme del cattivo
pensare, del malvagio agire, dell’offensivo parlare – è una realtà
nella nostra vita e nelle nostre relazioni. Il male – dice Gesù – è ciò
che nasce dal nostro cuore e diventa aggressività, violenza, odio verso
gli altri e verso noi stessi (cf. Mc 7,20-23; Mt 15,18-20). Il male è
ciò che io faccio nonostante voglia fare il bene, confessa l’Apostolo
Paolo (cf. Rm 7,18-19). Non a caso le domande che rivolgiamo a Dio nel
Padre nostro, la preghiera insegnataci da Gesù, sono: «Non abbandonarci
alla tentazione» e «Liberaci dal male» (Mt 6,13); e queste richieste
sono precedute da quella del perdono di Dio, invocato perché ci renda
capaci di perdonare i nostri fratelli: «Rimetti a noi i nostri debiti,
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori» (Mt 6,12).
Il male come azione malvagia compiuta da noi esseri umani ci accompagna per tutta la vita.
Quale giustizia senza perdono? di Enzo Bianchi
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(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
XVIII Anniversario dell'uccisione del Servo di Dio, Padre Pino Puglisi
Programma -
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CHIESA
E SOCIETA'
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interventi
ed opinioni |
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Lo scandalo della Chiesa, l'intervento del prete, noto volto televisivo, alla festa di Pesaro del Pd: ''Castrano i giovani''
Video Pedofilia, don Mazzi shock: "Aboliamo i seminari"
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Chiesa di fede e di governo di Gianfranco Ravasi
"Chiesa e Stato (o società):
quante analisi e discussioni si sono avviluppate e ingarbugliate
attorno a questo binomio. E i colori dei discorsi il più delle volte si
sono fatti accesi e le tonalità squillanti. Tanto per esemplificare gli
estremi cromatici: «La Chiesa è lo spietato cuore dello Stato»,
scriveva Pasolini in un poemetto della Religione del mio tempo (1961),
mentre Martin Luther King, nella Forza di amare (1968), ribatteva: «La
Chiesa non è la padrona o la serva dello Stato, bensì la sua
coscienza». C'è, poi, un altro equivoco da schiodare nell'opinione
comune, ossia l'equazione d'identità Chiesa-Clero, con esiti spesso
fieramente polemici, come già accadeva a Machiavelli che, intingendo la
penna nel curaro, scriveva queste righe nei suoi Discorsi sopra la
prima deca di Tito Livio: «Abbiamo con la Chiesa e (con i preti noi
Italiani questo primo obbligo: di essere diventati senza religione e
cattivi»!Ma che cos'è effettivamente la Chiesa, questa realtà così
celebrata e contestata, considerata anche il nodo più aggrovigliato che
l'ecumenismo tenta vanamente di dipanare? Se dovessimo cercare la
risposta nella bibliografia anche solo post-conciliare, ci troveremmo
immersi subito in una foresta dai mille sentieri, nella quale si
muovono a fatica già i teologi e dalla quale fedeli e "laici"
uscirebbero ben presto spossati. Certo, si potrebbe consegnare loro
quella sorta di mappa chiara e ben definita che è il documento del
Concilio Vaticano II sulla Chiesa, denominato dalle prime parole Lumen
gentium, ma forse anche in quel caso sarebbe necessaria un'esegesi di
quel testo così denso e intenso ... (Gianfranco Ravasi)
Chiesa di fede e di Governo
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6ª Giornata per la Salvaguardia del creato
1 settembre 2011 - 6ª Giornata per la Salvaguardia del creato
«Come rimanere indifferenti di
fronte alle problematiche che derivano da fenomeni quali i cambiamenti
climatici, la desertificazione, il degrado e la perdita di produttività
di vaste aree agricole, l’inquinamento dei fiumi e delle falde
acquifere, la perdita della biodiversità, l’aumento di eventi naturali
estremi, il disboscamento delle aree equatoriali e tropicali? Come
trascurare il crescente fenomeno dei cosiddetti profughi ambientali:
persone che, a causa del degrado dell’ambiente in cui vivono, lo
devono lasciare – spesso insieme ai loro beni – per affrontare i
pericoli e le incognite di uno spostamento forzato?».
È l’appello lanciato da Benedetto
XVI nel Messaggio per la Giornata mondiale della pace 2010 sul tema Se
vuoi coltivare la pace, custodisci il creato. Nella scia degli
«Orientamenti». Riprende l’appello del Papa il Messaggio dei vescovi
italiani per la 6ª Giornata per la salvaguardia del creato che si
celebra oggi. Intitolato In una terra ospitale, educhiamo
all’accoglienza, è firmato dalla Commissione episcopale per i
problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace e dalla
Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo, e si articola
in quattro punti, in continuità col tema del 2010, Custodire il creato,
per coltivare la pace e nella linea degli Orientamenti pastorali della
Cei per il decennio corrente.
Custodia del creato, scuola dell’accoglienza
Nell'odierna Giornata del creato -
che si celebra anche in Italia - le parole del patriarca ecumenico di
Costantinopoli, da sempre promotore dell'ambientalismo cristiano
Il 1° settembre, capodanno della
Chiesa ortodossa, è la Giornata del Creato. In occasione di questo
appuntamento dedicato alla riflessione sulla necessità di salvaguardare
l'ambiente che abbiamo ricevuto in dono con il dovere di lasciarlo in
eredità alle generazioni future, ci sembra importante tradurre il
messaggio per l'occasione dal patriarca ecumenico di Costantinopoli
Bartolomeo I, anche perché su questo tema la Chiesa ortodossa e le
Chiese evangelico-luterane sono state le prime a mostrare
consapevolezza e sensibilità.
«Un cuore che arde per tutta la creazione»
Rifugiati
ambientali o ecoprofughi: due definizioni per indicare la condizione
di quanti sono costretti ad abbandonare la propria terra d’origine a
causa di carestie, mancanza d’acqua, inondazioni, tsunami o
cambiamenti climatici che rendono difficilissima la sopravvivenza. Di
loro parla il Messaggio per la sesta Giornata per la salvaguardia del
creato; di loro si occupa il Servizio dei gesuiti per i rifugiati (
Jrs), impegnata in 57 Paesi del mondo con oltre 1.200 persone tra
laici, gesuiti e altri religiosi per rispondere ai bisogni educativi,
sanitari, sociali e alle altre necessità di più di cinquecentomila
rifugiati e migranti forzati.
«L’indifferenza uccide: riscopriamoci fratelli»
Guarda anche il nostro post precedente:
6ª Giornata per la Salvaguardia del creato - 1 settembre 2011 - "In una terra ospitale, educhiamo all'accoglienza"
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La Chiesa e le tasse. Giuste pretese o attacco alla Chiesa?
Al di là della polemica sui "privilegi del Vaticano"che alcuni dicono esserci e altri
no (non
sono un'esperta fiscalista e quindi non mi azzardo a sposare nessuna
tesi: ognuno giudichi per sé col materiale che circola nella rete), il
professor Giorgio Campanini, veterano esperto di cose
cattoliche, suggerisce alla Chiesa italiana di ridurre
spontaneamente di un terzo per 3 anni l’introito dell’8xmille, tanto
per dimostrare la sua buona volontà e concorrere alla salvezza dello
Stato
Basterebbe
Come Cristo ha compiuto la
redenzione attraverso la povertà e le persecuzioni, così pure la Chiesa
è chiamata a prendere la stessa via per comunicare agli uomini i frutti
della salvezza (Lumen Gentium, 8).
Chiesa e Fisco - ci vuole qualcosa di piùL'emendamento radicale sull'Ici? "Non solo giusto, ma una occasione
per la Chiesa per tornare vicina agli ultimi". Ospite della festa
dell'Anpi a Toirano, nel savonese, il prete genovese non usa mezze
parole. E Cl diventa "Comunione e lottizzazione"
Don Gallo: "La Chiesa paghi le tasse e sia povera"
Video
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Chiesa e non profit, origine di un attacco
Impressionante. Impressionante la realtà dell’evasione fiscale.
Impressionante la disattenzione verso quell’immenso e bistrattato
valore e quella portentosa (ma non inesauribile) risorsa che è la
famiglia, e la famiglia con figli. Impressionante la campagna
politico-mediatica che è stata scatenata contro la Chiesa per il solo
fatto di aver detto tutto questo. E aver ricordato a chi ha il compito
di governare e di fare le leggi che, in un tempo esigente e duro di
manovre difficili e di seri sacrifici, gli italiani attendono – e
finalmente meritano – scelte giuste e utili per la preziosa risorsa
famiglia e contro la sottrazione di risorse operata da chi evade le
tasse.
Un patrimonio immobiliare
sterminato. E tutto senza tasse. Più sovvenzioni, sconti, esenzioni.
Così lo Stato privilegia il tesoro del Vaticano. E rinuncia a entrate
milionarie
Dei 144 milioni che gli
italiani destinano allo Stato, più di 50 finiscono alla manutenzione di
parrocchie e basiliche. Un regalo che si assomma alla 'devoluzione
proporzionale' che porta nelle casse del Vaticano l'87 per cento del
gettito con il 34,5 per cento delle firme
«Noi dovremmo essere i più
vicini ai poveri, invece il Vaticano si arrocca sui suoi privilegi. Ora
dia almeno un segnale: propongo alla Cei di rinunciare a un quarto
dell'8 per mille». La provocazione di don Andrea Gallo
Don Filippo di Giacomo,
collaboratore del quotidiano L'Unità, commenta con durezza il dossier
di Mario Staderini, dei radicali italiani, sui privilegi fiscali della
Chiesa. E dice "Sparano cifre inventate. Non esiste un catasto dei beni
cattolici, quindi quei numeri non hanno senso"
Dal
santuario mariano della Guardia, il presidente della Cei lancia un
ammonimento verso le persone e le strutture pubbliche: "La questione è
grave e urgente. Si tratta di intaccare consuetudini e interessi
vetusti. E' la gente che lo chiede"
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Il tema del 44° Incontro di studi delle Acli (Castel Gandolfo, 1-4
settembre 2011) è "Il lavoro scomposto. Verso una nuova civiltà
dei diritti, della solidarietà e della partecipazione".
Un lavoro che fatica a ritrovare il suo significato, personale e
sociale: nella precarizzazione dei percorsi, nella moltiplicazione
delle condizioni giuridico-contrattuali, nella perdita di valore
dell'economia reale, nell'immaterialità dei prodotti e dei capitali,
nell'individualizzazione dell'esperienza.
Ma se si scompone il lavoro, è la persona che rischia la sua integrità.
E' la società che vede disfarsi la sua rete solidale e partecipativa.
Un rischio che non è però un esito inevitabile.
356 euro al giorno. E’ la differenza tra lo stipendio medio di un
dirigente e la paga di un operaio. Rispetto alla retribuzione di un
“quadro”, un operaio prende in meno ogni giorno 127 euro. Rispetto a un
impiegato, la differenza è di soli 22 euro. Sono alcuni dei dati che
emergono dal dossier statistico preparato dall’Iref, l’istituto di
ricerca delle Acli, per l’incontro nazionale di studi delle
Associazioni cristiane dei lavoratori italiani, dedicato al tema del
lavoro “scomposto”.
I numeri del "lavoro scomposto"
Video: Il lavoro scomposto": i temi del 44° Incontro di studi delle Acli
Il lavoro scomposto - Relazione introduttiva di Andrea Olivero
L’estate del 2011 passerà sicuramente alla storia come il torrido
inverno dell’economia occidentale, e non solo. Ha insegnato al nostro
mondo, prossimo e lontano, che l’economia non va in ferie e che i ritmi
prevedibili delle stagioni climatiche non coincidono con quelli dei
mercati.
Scarica e leggi il testo integrale della relazione.
L'intervento di mons. Giuseppe Merisi
Per proporre qualche osservazione sul tema che mi è stato affidato,
partirei, dalla Dottrina sociale della chiesa, e dal suo rilievo nel
cammino ecclesiale di questo nostro tempo; mi soffermerei su alcuni
testi fondamentali del Magistero Sociale della Chiesa; per tentare poi
di rispondere alle domande che credo, oggi, assillino tutti i credenti
che vogliono contribuire al cammino del loro paese, nel rispetto di
responsabilità e competenze di ciascuno, nella Chiesa e nella Società
Civile.
Scarica e leggi l'intervento integrale
Programma Incontro di studi Acli 2011
Gli interventi dell'Incontro di studi 2011 delle Acli che gli stessi relatori hanno messo a disposizione.
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(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
Il duro giudizio del ministro
del Welfare Maurizio Sacconi, sui «bastardi anni 70» che hanno prodotto
«i cattivi maestri e cattivi genitori» non è piaciuto al popolo delle
Acli, che lo ha contestato arrivando a dargli del «fascista». È quanto
è accaduto al 44mo convegno delle Acli sul lavoro. Il ministro ha
risposto con durezza ribadendo la sua storia personale e familiare di
socialista ma anche di anti-comunista.
Il cardinal Bertone difende le
cooperative: trattate male dalla manovra. E poi sul lavoro: i diritti
non possono dipendere dal mercato.
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Tre giorni a porte chiuse:
l’International Catholic Legislators Network ha discusso di principi
non negoziabili e della discriminazione dei cristiani
L’ala moderata si prepara alla
nuova fase politica con un manifesto Al primo punto c’è la legge
elettorale: proporzionale con sbarramento
Bindi e Ceccanti concordano: si fa presto a definirli non negoziabili, ma in politica è necessario proprio negoziare
POLITICA
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Che
cosa si nasconde davvero dietro la manovra finanziaria bis, da 45
miliardi, varata per fronteggiare la crisi dei mercati? Le scelte e le
indecisioni di una politica miope.
- Quattro domande sulla manovra finanziaria d'emergenza
- Tutti i costi della politica, "indotto" compreso
- Occorre razionalizzare personale e strutture
- Scelte politiche per proteggere potenti lobby elettorali
- Se lo Stato non può più indebitarsi
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“Il
governo non solo non ha
ancora attuato le indicazioni referendarie retrocedendo sulle
privatizzazioni già attuate e abolendo i profitti sull'acqua ma, con la
manovra economica in fase di discussione parlamentare e già approvata
con Decreto Legge n. 138 del 13 agosto scorso, ha riproposto in altra
forma la sostanza delle norme abrogate con volontà popolare
nel referendum”. È la denuncia che emerge dalla lettera aperta che
ieri il Forum dei movimenti per l’acqua ha indirizzato al
Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e alle forze politiche
italiane, riportata sul sito ufficiale del Forum.
Italia: la manovra riprivatizza l’acqua e minaccia le politiche sociali
Sono passati solo due mesi dai
referendum e da quella straordinaria partecipazione popolare che aveva
alzato un “vento nuovo” nel Paese. Ora quel clima sembra perduto nel
cupo scenario della crisi globale. Ma ancor più sono stati schiacciati
i contenuti della battaglia civile, che aveva recuperato la bandiera
del “bene comune” dalle fondamenta della nostra cultura costituzionale.
La manovra del governo ha toccato con spregiudicatezza il punto
estremo: è intervenuta pesantemente sull’esito normativo del quesito
riguardante la gestione dei servizi pubblici locali, stravolgendone la
disciplina. Di fatto il voto di 26 milioni di italiani è stato
depotenziato, aggirato, contraddetto dal decreto.
Il bene comune
Intervista a padre Alex Zanotelli
«Tornano all’assalto Il governo non ha mai accettato l’esito del voto»
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(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
ASSOCIAZIONI IN PIAZZA: IN SCENA IL "FUNERALE" DELLA DISABILITÀ
Caro Presidente di tutti noi
italiani, perdonaci se ti diamo del “tu”, ma questa familiarità ci
viene spontanea in quanto ti consideriamo come un padre per tutti noi.
Noi purtroppo siamo i figli che hanno problemi, quelli nati con qualche
“difetto” o quelli che hanno avuto la sventura di incontrare, nella
loro vita, la disabilità...
Leggi il testo della lettera al Presidente Napolitano:
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Le Federazioni delle
associazioni delle persone con disabilità (FAND e FISH) fanno
sentire, ancora una volta, la loro voce formalizzando
alcuni emendamenti alla Manovra-bisall’esame del Parlamento.
C’è
una questione che fa tanto discutere e suscita reazioni dure,
soprattutto oggi che la crisi morde le famiglie italiane: lo stipendio
dei parlamentari. Non c’è dubbio che deputati e senatori guadagnino un
bel po’, più di altri loro colleghi all’estero. Per questo è giusto
procedere rapidamente a un adeguamento ai livelli europei.
Ben oltre il taglio del 5% previsto nel decreto sulla manovra. A
rifletterci bene, però, non è questo l'aspetto più discutibile. Il
problema grave è un altro: che sia ammesso il cumulo tra il reddito
parlamentare e quello derivante da un secondo lavoro, che consente a
molti di rimpolpare l'indennità pagata dallo Stato. In Parlamento sono
446 gli onorevoli (quasi la metà del totale) che si trovano in questa
anomala situazione.
...
Ecco, bisognerebbe ritrovare lo stupore, almeno. Se non l'indignazione
la consapevolezza dell'enormità di ciascuna di queste notizie.
Ricominciare a chiedersi: ma perché? Per conto di chi? Il Grande
Corruttore ha comprato ogni cosa, persone e beni, ha disinnescato alla
fine l'unica arma per lui davvero letale: l'intelligenza, la capacità
di ciascuno degli italiani di darsi risposte in proprio, senza
delegare...
Inchiesta
Sono 85 i rappresentanti del popolo che hanno questioni aperte con la
giustizia. Tra i reati ci sono quelli tipici della politica
(corruzione, concussione ecc.), ma crescono quelli da legami con
organizzazioni mafiose. Alcuni, invece, si portano dietro condanne
legate agli anni di piombo, Il record in Sicilia
Su
blog e social network l'indignazione dopo la notizia che gli anni del
servizio militare e quelli universitari non potranno più essere
conteggiati per calcolare l'età pensionabile. Rabbia diffusa. Fra chi
accusa il governo di "scaricare il costo della manovra sui più deboli"
e chi si domanda: "Che fine faranno quei diciotto milioni spesi per
riscattare la mia laurea?". Malumori della base leghista
Il
10-11 settembre, a Roma, saranno presenti molte delegazioni di
disabili. Intervista a Nadia D’arco e Michele Lastilla del
coordinamento “Disabili in viola”.
Per la manifestazione Piazza pulita gestirete un capannello (un tavolo) sul tema della disabilità. La
vostra proposta di ordine del giorno ha già al primo punto il tema
della manovra economica. Quanto e come inciderà sulla qualità della
vita della persona disabile?
Continua l’altalena sulla
manovra, che ormai cambia forma di ora in ora. Un teatrino che ha fatto
emergere tutta l’inaffidabilità di chi oggi ci governa,
un'inadeguatezza che molti osservatori non hanno mancato di
puntualizzare. Eppure, a ben vedere, c’è qualcosa di ancora più
inquietante delle incertezze e le incompetenze della maggioranza venute
alla luce in queste settimane. Ed è il dover constatare che anche tra
le forze politiche e sociali non allineate con il governo si annidano
problemi del tutto analoghi.
OPINIONI E COMMENTI
Sono
almeno tre le novità che con questo papa caratterizzano le Giornate
Mondiali della Gioventù: gli spazi di silenzio, l'età giovanissima, la
passione di testimoniare la fede nel mondo
Mercoledì
31 agosto, sia la mattina che il pomeriggio, Benedetto XVI è tornato a
illustrare quella che lui chiama la “via pulchritudinis”: la
bellezza artistica e musicale come via maestra per avvicinarci a Dio.
Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella
carità e nella verità
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1)
La
newsletter è settimanale;
2) Il
servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:
http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm
3) Il servizio omelia di P.
Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm
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