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N. B. La Lectio viene aggiornata appena disponibile
Il 2 febbraio 2010
é nato il Blog di Tempo Perso
PIETRE VIVE
che viene aggiornato quotidianamente
e mette così a disposizione in modo facile e veloce
una o più notizie
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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale
"QUELLI DELLA VIA"
NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
|
La Resurrezione apre orizzonti nuovi: l'annuncio che il Cristo Risorto non ci
lascia soli ed è, malgrado le tante situazione difficili, sempre con noi in
ogni momento, doni a tutti speranza e forza.
Buona Pasqua!
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Pagina speciale di TEMPO PERSO in continuo aggiornamento
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Ospitalità
(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
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Infanzia
Atterrando nella maggior parte degli aeroporti delle capitali
latinoamericane, da Guatemala City a Bogotà, da Lima a San Paolo, la prima cosa
che attrae l’attenzione del viaggiatore diretto al ritiro del proprio bagaglio è
la gigantografia di bambini del posto (riconoscibili o meno, a seconda delle
varie legislazioni nazionali). Non trattandosi, evidentemente, di modelli in
posa per la promozione di qualche prodotto o servizio, lo scopo dell’operazione
è quello di richiamare il visitatore ad un principio chiaro ed inequivocabile:
la protezione dei diritti dei minori. Ma, se tale principio è
universalmente riconosciuto, così come stabilito dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, la
necessità di promuoverlo è maggiore proprio laddove il principio stesso viene
più facilmente minacciato.
Quasi metà della popolazione del Bangladesh, che supera i 160 milioni, ha meno
di 18 anni, e oltre il 50 per cento dei bambini vive sotto la soglia della
povertà.
Il Comitato italiano per l'Unicef è in prima fila per aiutare i
bambini del Bangladesh. Kledi Kadiu, il famoso
ballerino, di ritorno da Dacca e dal Golfo del Bengala, dove ha potuto visitare
i tanti progetti finanziati dall'Unicef, ne parla in questo video.
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Fame nel mondo
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
L’arcivescovo Desmond Tutu, Premio Nobel
per la Pace nel 1984, ha aderito alla campagna COLTIVA. Il cibo. la vita. Il
pianeta lanciata da Oxfam. Queste le sue parole:
Esistono problemi talmente grandi e a tal
punto complessi che è facile essere indotti a credere che non avranno mai
soluzione. La fame è uno di questi...
In tutto il pianeta sono circa un miliardo
gli uomini, le donne e i bambini che anche questa notte andranno a dormire
affamati. Malgrado tutto, l’esperienza di tutta una vita mi ha insegnato che non
esiste problema così grande da essere insolubile, né ingiustizia così radicata
da non poter essere estirpata. E tra queste vi è la fame. La fame non è
un fenomeno naturale, bensì una tragedia provocata dall’uomo. Non si ha
fame perché non c’è abbastanza da mangiare...
Nasce COLTIVA: Un piano per
sfamare il mondo, le parole di Desmond TUTU
Esce oggi il rapporto di Oxfam Coltivare un futuro
migliore (pdf) della campagna COLTIVA. Il cibo. La vita.
Il pianeta. Le conclusioni? Sfamare oltre 920 milioni di persone è possibile. Ma
il quadro che emerge è quello di un sistema alimentare al collasso, che richiede
immediati cambiamenti se si vuole raggiungere l’obiettivo di sfamare tutti i 9
miliardi di persone che abiteranno il nostro pianeta. Perchè nei prossimi
vent’anni i prezzi di alcuni alimenti base aumenteranno dal 120% al 180%, mentre
la domanda d’acqua crescerà del 30% e le terre coltivabili procapite
diminuiranno. Non è quindi più il tempo di stare a guardare: COLTIVA nasce per
questo.
Visita
il sito OXFAMITALIA
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Ora viviamo in un paradosso: mentre c'è più fame, nel mondo si produce più cibo
che mai. Ma crisi di questa portata quasi sempre danno luogo a cambiamenti.
Occorre saper intercettare questo cambiamento e disegnare la strada verso una
nuova prosperità. Le tre scelte da compiere e gli esempi positivi da seguire
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Immigrati
L'azione legale collettiva, la prima contro un'amministrazione pubblica,
riguarda i ricongiungimenti familiari, la correttezza dei procedimenti, la
concessione della cittadinanza italiana nei tempi previsti, il riconoscimento
dello status di lungo soggiornante
Papà ma quando torni? Perché non vieni oggi?". T. se lo sente dire ogni giorno
al telefono. E ogni giorno si inventa una scusa. Dall'altro lato della cornetta
c'è un bambino di sette anni, suo figlio. Vive a Padova con la mamma, una
ragazza italiana. Suo papà è arrivato in Italia ormai da due mesi, ma fino ad
ora non l'ha nemmeno potuto abbracciare. Ancora una volta, a dividere una
famiglia c'è la frontiera.
“Negro non capace di lavorare ma capace di prendere
soldi” era la scritta che campeggiava sul cartello di lavoro di un
operaio cingalese, che veniva etichettato “sporco
negro” dal suo datore di lavoro
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Informazione
Giornalisti respinti dai Centri per gli immigrati ed esercizio del diritto di
cronaca precluso a tempo indeterminato. Cosi’ l’emergenza immigrazione diventa
anche un problema per la liberta’ di stampa. Con una circolare a firma del Ministro
dell’Interno, (prot. n. 1305 del 01.04.2011) inerente l’accesso ai Centri per
immigrati, il Viminale consente, "fino a nuova disposizione", l’ingresso alle
strutture di accoglienza e a quelle di detenzione "esclusivamente" a soggetti
pubblici (ad esempio organismi internazionali quali Oim, Cri, Amnesty
International, Caritas) e a individui singoli come parlamentari europei,
deputati e senatori della Repubblica e consiglieri regionali. Sulla base di
questa circolare interna, le prefetture ci hanno negato l’accesso ai Cara e ai
Cie di Roma Ponte Galeria, di Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto, di Trapani e di
Brindisi.
“La Campagna Noppaw è una
provocazione unica ed emozionante - dichiara Guido Barbera, presidente di
Solidarietà e Cooperazione Cipsi - per un Nobel collettivo a tutte le donne
dell’Africa. Non un premio alle intenzioni, bensì a quello che ora fanno le
donne africane per costruire e mantenere ogni giorno la pace in Africa”.
Le forze alleate all'ex presidente della Costa d'Avorio Laurent Gbagbo e al
presidente in carica Alassane Ouattara hanno commesso crimini di guerra e
crimini contro l'umanità durante i sei mesi di violenza letale seguita alle
discusse elezioni, ha dichiarato Amnesty International pubblicando oggi un rapporto, intitolato
"Hanno visto la loro carta d'identità e li hanno uccisi: sei mesi di violenza
postelettorale". Il rapporto contiene le testimonianze scioccanti delle vittime e dei
testimoni di massacri, stupri ed episodi di caccia all'uomo e conclude che le
forze alleate di entrambe le parti hanno commesso gravi violazioni del diritto
internazionale umanitario.
Governo e opposizione affilano le armi in vista
del voto del 12 giugno, mentre tiene banco la questione curda
Mentre il governo alimenta lo spettro di
al-Qaeda, reprime le manifestazioni di dissenso nel sangue
All'origine del disagio profondo della Mongolia
Interna
Un pastore ucciso da un camion che trasportava
carbone: necessità energetiche contro civiltà nomade
I
NOSTRI TEMPI /
Interventi ed opinioni |
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
“Il
ministro della Difesa, Ignazio La Russa, dando i numeri della parata militare ha
omesso quello più importante: quanto costa al contribuente l’inutile sfilata
delle armi?” – chiedevano con una nota diffusa alla stampa nei giorni scorsi
Giulio Marcon e Massimo Paolicelli della campagna Sbilanciamoci!. “A
noi – proseguivano Marcon e Paolicelli – risulta che il costo globale si aggiri
sui 10 milioni di euro, che sommati ai 2 milioni che sono il costo di un altro
inutile fiore all’occhiello del Ministro La Russa, la mini-naja, fanno circa 12
milioni di euro”. I due attivisti della campagna concludevano chiedendo che
“alla discussione della prossima legge di stabilità il Ministro ci risparmi il
solito piagnisteo sulla carenza di fondi per le Forze Armate: sarebbero le
lacrime di un coccodrillo che prima ha sperperato inutilmente ingenti somme di
denaro pubblico”. Una semplice domanda sulle spese per la parata militare. Ma
che è bastata per inquietare la redazione online del quotidiano “Libero” che si
è subito messa in mimetica per segnalare che “il movimento Sbilanciamoci ha in
mente di rovinare la Festa della Repubblica”. Davvero? Sissignore!
“Il
timore – afferma Pietro Greco sul sito del quotidiano – è che, leggendo tra i
blog in internet o su alcuni social network, quest’anno possa andare in scena
una protesta eclatante che rovini i festeggiamenti proprio nell’anno del 150°
anniversario dell’Unità d’Italia. Se fosse veramente così l’Italia farebbe una
pessima figura a livello internazionale. Infatti quest’anno è previsto l’arrivo
di delegazioni da 80 Paesi”. Il giornalista non pare preoccupato di ben altre -
e ben più note - pessime figure a livello internazionale di qualche statista
nostrano.
2 giugno: quella domanda a La
Russa che tanto spaventa Libero
Visita il sito 2 giugno, festa della repubblica italiana
Sono 900mila giovani che vivono in Italia
dall’infanzia, o che qui sono nati ma da genitori stranieri. Sono
900mila, parlano italiano, a volte anche il dialetto, hanno frequentato
qui le scuole e italiani sono i loro amici. Ma devono muoversi con un permesso
di soggiorno, perché non possono avere la carta d’identità. Spesso hanno un
senso di appartenenza perfino più forte di chi italiano lo è da generazioni e dà
per scontati i diritti che ne derivano.
Due giugno, una festa anche per
i nuovi italiani?
In questo video di quasi cinque minuti il
trailer del film Ius Soli, che
uscirà il prossimo ottobre.
2 giugno 2011, Milano: un appuntamento
importante per tutti i sinceri e appassionati italiani, di Costituzione. Un
grande raduno civile che lancerà un preciso e deciso messaggio: dalla
democrazia, dai diritti, dall’uguaglianza dei cittadini, dai beni comuni, non si
torna indietro.
Milano, 2 giugno, Festa della
Repubblica: per i sinceri italiani, di Costituzione
Per non dimenticare... guarda il video:
La Costituzione Italiana
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L’hanno portata in giro in carrozzina, «perché la nostra Costituzione è
sempre giovane» e in una carriola, «perché la Repubblica è fondata sul
lavoro». I ragazzi di Noteamargine, un’associazione trentina
composta esclusivamente da giovani, hanno “invaso” le vie della città di Trento
per distribuire gratuitamente copie della nostra Carta fondamentale.
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Dopo i primi quattro reclusi che si erano
tagliati le vene mercoledì scorso, ieri sono stati in 28 a tentare il suicidio.
Alcuni ingoiando lamette da barba, ferri e pezzi di vetro. Altri tagliandosi le
vene. Continua a salire la tensione al centro di accoglienza di Lampedusa,
trasformato dal 2 maggio in una galera, dove sono detenuti in modo illegale -
senza nessuna convalida del giudice - circa 200 tunisini sbarcati sull'isola il
mese scorso...
"In Tunisia siamo stati torturati dalla
polizia, pensavamo di trovare la libertà in Italia. Invece da un mese siamo
rinchiusi in prigione. Chiediamo la libertà!". A parlare sotto anonimato è un
amico del sud della Tunisia, ex prigioniero politico ai tempi di Ben Ali, quando
prese parte ai moti rivoluzionari di Redeyef nel 2008 e già vittima di tortura
nelle carceri del regime. Lui a Lampedusa è arrivato il 14 maggio e con la
Tunisia ha deciso di chiudere per sempre, nonostante la rivoluzione, per rifarsi
una vita a Parigi con la moglie francese che lo aspetta fuori dalle sbarre. Nel
centro si sente costantemente umiliato...
Lampedusa: lamette in gola
contro i rimpatri. In 28 tentano il suicidio, tensione alle stelle. Parla un
recluso sposato con una donna francese
Agghiacciante. Gheddafi che manda a morire
gli stranieri, la Nato che non muove un dito per i soccorsi, l'Europa che non
apre nessun corridoio umanitario, gli italiani che insorgono contro l'invasione,
e il Mediterraneo che diventa una grande fossa comune nell'indifferenza
diffusa...
Tunisia: ritrovati 150 cadaveri
al largo di Kerkennah
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(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
Stamane le autorità tunisine notificano un nuovo naufragio, infatti ancora in
acque nazionali tunisine alle prime luci dell’alba è affondato un barcone con a
bordo più di 700 uomini, donne e bmbini tutti di origine subsahariana dunque nei
fatti, profughi e rifugiati. La Tunisia con gommoni e barche avrebbe tratto in
salvo circa 450 persone, ad ora i restanti 300 sono ufficialmente dispersi tra
le acque del Mediterraneo
Prima di difendere le nostre verdure e i nostri interessi agricoli forse
dovremmo pensare agli uomini. Altrimenti perché dovremme sentirci orgogliosi di
essere europei?
E' un'ecatombe, l'Ue pensa ai cetrioli
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Si tratta dell'ennesima strage del Canale
di Sicilia, dove dall'inizio dell'anno - compresa questo ultimo naufragio -
sono già morte 1.685 persone. Un massacro senza precedenti. Lo
ripetiamo da settimane. E che ci lascia con un tremendo interrogativo: anche
i 700 passeggeri del naufragio erano stati costretti a partire dopo essere stati
rastrellati nei quartieri africani di Tripoli?
Un barcone affonda al largo della Tunisia: le
vittime in mare sono 1500 dall'inizio del 2011
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G8
Venti o quaranta
miliardi di dollari. Fra qualche settimana o fra qualche mese. In che modo e per
fare che cosa, non specificato. Il G8 che si è chiuso ieri a Deauville lancia
uno slogan a effetto con il Piano a sostegno della primavera araba, ma lascia
aperto il dubbio che all’annuncio non corrisponda, come spesso è accaduto in
passato, un concreto impegno a onorare la promessa. Sostenere le democrazie che
stanno fiorendo sulla sponda sud del Mediterraneo è un compito strategico
fondamentale, che giustamente dovrebbe essere in cima all’agenda dei Grandi.
Tuttavia, l’auspicio generale, da tutti condivisibile e condiviso – persino
dalla Russia che ora apre alla cacciata di Gheddafi – ha la necessità di essere
declinato in obiettivi più specifici, con l’individuazione di mezzi idonei.
Il Giappone intende organizzare entro il 2012 un summit al più alto livello
sulla sicurezza nucleare: lo ha annunciato il premier nipponico Naoto
Kan a Deauville, dove partecipa ai lavori del G8.
I governi del G-8 si impegnano «a creare un ambiente in cui internet possa
svilupparsi in modo equilibrato» si legge nella bozza della dichiarazione
finale, visionata da France Presse. Molta importanza viene data al settore
privato «che deve rimanere la forza conduttrice dell'economia online» e si
sottolineano il significato fondamentale della trasparenza e della libera
espressione della comunicazione via web.
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Armi
Con la guerra alla Libia il via vai delle unità militari si è fatto ancora più
intenso ed è sempre meno raro osservare nel golfo le minacciose sagome dei
sottomarini nucleari che mettono ancora più a rischio la sicurezza e la salute
della popolazione locale, ignara di trovarsi di fronte a mezzi che imbarcano
reattori del tutto simili a quelli della famigerata centrale di Chernobyl.
Bagnasco: La guerra in Libia continua da settimane, come se fosse la cosa più
normale del mondo. L’Italia bombarda, ma non ci sono notizie sui nostri caccia.
E continua il cardinale: “Perché per i missili c’erano soldi mentre per i
profughi non ci sono?”.
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Banca etica
Sabato 28 maggio si è svolta a Bologna l'assemblea generale dei soci di Banca Popolare Etica. "Un
appuntamento molto sentito dagli oltre 35mila soci sparsi per tutta Italia, che
hanno inviato a Bologna una folta rappresentanza: 445 erano i soci presenti
fisicamente e 1607 quelli presenti per delega" . riporta il
comunicato di Banca Etica.
Ci sarebbero i mediatori, come Antonio Bellavista, con il compito di contattare
i giocatori. I calciatori, come Marco Paoloni, che invece accomoderebbero le
partite. Gli scommettitori, come Beppe Signori, che a volte vincono e a volte
perdono. E poi c’è chi investe milioni di euro per riciclare denaro sporco: la
“criminalità organizzata ai più alti livelli” per citare le parole del gip Guido
Salvini. È questo il doppio fondo di “Last bet”, l’inchiesta della procura di
Cremona che sta travolgendo il mondo del calcio.
Il megaporto di Gioia Tauro appare in lontananza percorrendo il
lungomare di San Ferdinando. All’ora del tramonto, nel silenzio desolante della
Piana, le sue vertiginose gru sembrano mostri mitologici messi a guardia di
chissà quale regno proibito.
Comunicato del Coordinamento precari della scuola Bologna sull’avviso di fine
indagine notificato a due insegnanti per uno striscione calato dalla torre degli
Asinelli.
“C’è un grande bisogno di conoscenza nelle giovani generazioni al quale
l’agricoltura italiana risponde con un progetto che permette ai bambini di fare
un’esperienza diretta senza la perenne mediazione di una multimedialità che
rende virtuale ciò che è reale”
L'anno scolastico si sta concludendo, e' tempo di pagelle, e i genitori danno i
voti alle mense scolastiche dei propri figli. Per la gran parte delle mamme e
dei papa' (57%) le mense non raggiungono la sufficienza, un terzo vorrebbe che i
pasti fossero cucinati all'interno della mensa invece che da cooperative
esterne, e magari elaborati con la consulenza di un nutrizionista (9%).
a cura di
Mimì Caruso
“LA
LOTTA SPIRITUALE” - HOREB N. 58 – 1/2011
TRACCE DI
SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI
Ci racconta S.
Atanasio che dopo i primi passi nella vita spirituale, Antonio, padre dei monaci
del deserto, è sconvolto da una tempesta di pensieri. È il «diavolo, nemico di
ogni bene e invidioso», che non sopporta che un giovane si decida a vivere
sedotto dallo sguardo di Dio e dal suo abbraccio e lo sollecita in tanti modi
perché torni a vivere secondo le abitudini più normali: «Dapprima cercò di
allontanarlo dalla vita ascetica, ispirandogli il ricordo delle sue proprietà,
la cura per la sorella, l’affetto per i congiunti, l’amore per il danaro e la
famiglia [...]. Insomma, gli suscitò nella mente una tempesta di pensieri per
distrarlo dalla via del bene sulla quale si era incamminato». In altri termini,
sottolinea il primo biografo di Antonio, l'esperienza cristiana, pur avendo
origine nel dono di Dio, coinvolge, poi, la nostra responsabilità ad accogliere
il dono e a consentirgli di maturare ed esprimersi nel nostro vissuto.
L’esistenza
nuova, quindi, non va da sé, c’è un “io” che sotto vari pretesti vuole
riprendersi i suoi spazi e vuole organizzare la vita secondo una sua logica di
banalità, di indifferenza o di potere, per cui, nel momento in cui ci si decide
per Dio inizia la lotta. Paolo lo aveva già evidenziato: «Non quello che voglio
io faccio, ma quello che detesto» (Rm 7,15)...
Questo l'incipit dell'Editoriale di Horeb,
Quaderni di riflessione e formazione per quanti desiderano coltivare una
spiritualità che assuma e valorizzi il quotidiano.
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Leggi il programma degli incontri:
FRATERNITÀ CARMELITANA DI
POZZO DI GOTTO INCONTRI PER L’ESTATE – 2011 (pdf)
Sede incontri: Barcellona
Pozzo di Gotto (ME) - via Ugo Foscolo, 54 - telefono: 090.9762800
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RAI RADIOTRE - "UOMINI E PROFETI" - "LEGGERE LA BIBBIA":
Nella puntata si va precisando la figura del profeta,
che torna a far sentire la voce di Dio, che evidentemente i re non sono in
grado di ascoltare, precisando la loro funzione non solo religiosa, ma anche
politica e sociale. Elia, in particolare, che diventerà una figura
importantissima non solo nella tradizione ebraica, ma anche in quella cristiana,
sarà protagonista di nuovi episodi, tra cui quello, divenuto straordinariamente
celebre, in cui sul monte Oreb riceve una manifestazione del divino, non nel
fragore con cui si era manifestata a Mosè, non nel vento, terremoto, nel fuoco
con cui si era rivelata nell’episodio della competizione con Baal, ma in “una
voce di silenzio sottile”. Che significato teologico può avere questa
rivelazione silenziosa? Quale insegnamento per le comunità religiose, i templi,
le chiese? Ne parliamo con il biblista Piero
Stefani, al quale sta particolarmente a cuore il rapporto tra
Bibbia e politica.
Primo Libro dei Re cap. 19-21 Una voce di silenzio
sottile con Piero Stefani Domenica 29 maggio 2011
Ascolta la puntata (audio)
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RAI RADIOTRE - "UOMINI E PROFETI" - "FEDI E MONDO":
“Il Paradiso sta
sempre dove c’è felicità”, ha scritto Agostino di Ippona. Ma il desiderio degli
esseri umani di abitare una “terra senza il male” ha sempre cercato di
identificare qualche angolo di mondo come il mitico Giardino di Eden. Anche le
Canarie sono state individuate come le “Isole dei Beati” Perché? Quale è la
loro storia? Giampiero Comolli, viaggiatore e conoscitore di
storie sacre, ritiene che questo dipenda da una straordinaria coincidenza tra
realtà geografica e mito. Raccontandoci la storia delle Canarie si interroga
anche sul perché il sogno del Paradiso Terrestre contenga sempre in sé una nota
di malinconia. Forse perché un luogo senza il male è anche un luogo senza
l’uomo. E senza gli uomini e le donne ogni luogo è triste. Nella seconda
parte con Erri De Luca parleremo della “bellezza delle donne”:
nella Bibbia e nella storia dell’umanità.
Canarie: ultimi paradisi? con Giampiero
Comolli La bellezza delle
donne con Erri De Luca sabato 28 maggio 2011
Ascolta la puntata (audio)
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La Bibbia in un
frammento
"Tu sei stato
assunto in un turbine di fuoco su un carro di cavalli di fiamma.
Beati coloro che ti videro e si addormentarono
nell’amore ” (Siracide 48,9.11)
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Il teologo risponde
Secondo me, cattolica, ogni unione in cui c’è amore e accoglienza verso i figli
e gli altri “è famiglia”: anche al di là delle istituzioni.
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
È trascorso un anno dall’assassinio di monsignor Luigi Padovese, il vicario
apostolico dell’Anatolia, ucciso barbaramente a Iskenderun, nel sud-est turco, a
un passo dalla Siria. Una terra da sempre considerata un modello cui guardare
per la convivenza pacifica fra persone di religione diversa. A distanza di 12
mesi, insieme con il ricordo della sua figura, più vivo che mai, rimangono anche
gli interrogativi sul suo brutale omicidio, mentre la data d’inizio del processo
non è ancora stata fissata.
Padovese
«vive»
Il 3 giugno 2010 monsignor Luigi Padovese,
vicario apostolico di Iskenderun, veniva assassinato in Turchia. Si fanno
congetture di ogni tipo, ma ancora non si sa perché è stato ucciso.
Mons. Padovese, è ancora
mistero
Nell’anniversario dell’omicidio di
monsignor Luigi Padovese, vicario apostolico per l’Anatolia, Maddalena Santoro è
fiduciosa sull’effetto che la morte di suo fratello, don Andrea, e del
responsabile della Conferenza episcopale turca, porteranno alla società di quel
Paese
Maddalena Santoro: «Il seme è
gettato per un cambiamento nella società»
Vedi anche i nostri post
precedenti su mons. Padovese:
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Al Festival biblico di Vicenza le
"provocazioni" del cardinal Ravasi: «Se
il messaggio di fede non sarà consegnato alle generazioni future, saremo
incapaci di sottrarci al nulla»
Il Festival Biblico è ufficialmente partito con la lectio
magistralis inaugurale del cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del
Pontificio Consiglio della Cultura e per la quarta volta
applauditissimo ospite della kermesse. Se l’anno scorso il compito di inaugurare
l’ultima e più importante parte dell’iniziativa fu affidato al cardinal Dionigi
Tettamanzi , quest’anno è il Presidente del Pontificio Consiglio della cultura a
intrattenere un migliaio abbondante di persone in un duomo di Vicenza
gremitissimo.
«Il Dio biblico ha deciso
di svelarsi nelle storie umane ed è lì che occorre
cercarlo»
Il Festival Biblico compie sette anni.
Partito quasi per scommessa nel 2004 su iniziativa del Centro culturale San
Paolo di Vicenza, gestito dai paolini, e della diocesi di Vicenza, questa
iniziativa, che richiama in media 30mila persone all’anno, contempla quest’anno
130 eventi organizzati tra Vicenza e la provincia del ridente capoluogo berico.
Lo scopo del Festival è vario: aiutare a incontrare la Sacra Scrittura, parola
ultima di Dio per l’umanità, far incontrare le persone, aiutarle a riflettere,
portare in provincia quanto di meglio nella cultura e nella spiritualità esista
in italia.
Il Festival in
breve
«Il codice maschile,
quello che caratterizza il sentire lo stile educativo del padre, è sicuramente
l’incoraggiamento». Osvaldo Poli, noto psicologo e
psicoterapeuta curatore della rubrica “Un adolescente in casa” di Famiglia
Cristiana, ha sintetizzato così la dimensione più intima della figura
paterna nel corso della lectio magistralis dal titolo “La figura paterna di Dio,
la figura paterna dell’uomo”
Incoraggiare, ecco il ruolo
del padre
Un
aperitivo davvero gustoso quello offerto da Lidia Maggi, pastora battista, che
al Festival Biblico di Vicenza ha intrattenuto il numeroso pubblico allo "Spazio
incontri" di piazza Biade intervellata armonicamente dalle musiche degli
studenti del Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza. Il tema, insolito, è
provocante: “La genealogia di Gesù, una storia di donne: Rahab e Betsabea”. Una
“genealogia al femminile”, insomma. Due personaggi al centro della breve
riflessione, la prostituta Rahab e Bestabea, la moglie di Uria, e poi di Davide
per dire che, in una parola, alle origini del Figlio di Dio non ci sono sempre
storie edificanti ma anche storie di peccatori e peccatrici. Insomma, la storia
di queste due donne mostra come noi siamo la memoria delle nostre origini, non
possiamo liberarci da quello che siamo stati ma possiamo essere meglio, andare
oltre agli errori del passato. Gesù ha degli antenati scandalosi, ma è proprio
attraverso di loro che Dio scrive la storia della salvezza. Di seguito una
sintesi dell’intervento di Lidia Maggi.
La genealogia di Gesù al
femminile. Una meditazione della pastora Lidia
Maggi
Programma (pdf)
Calendario
eventi
Il sito del festival
biblico
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Il libro di Geremia è il secondo tra i profeti
maggiori, ma è il primo come ampiezza di materiale e ricchezza di informazione
storico-biografica; è unico per la ricchezza psicologica e per quanto lascia
intravedere dell'azione misteriosa di Dio nell'animo del profeta. Colpisce in
effetti l'abbondanza di racconti sulle vicende personali del profeta, nei quali
ci è proposta una vivace testimonianza di come la missione profetica fosse
compresa e vissuta dai suoi protagonisti.
l'articolo pubblicato su "Missione Oggi" -
Aprile 2011: Geremia. Questo tempio è un covo di
ladri
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Una società sempre più 'povera'. Non solo in termini
economici ma anche sociali. Oggi i nuovi disagi invisibili sono quelli legati
all'assenza di relazioni: anziani, malati, stranieri sempre più lasciati soli e
'dimenticati' dalla collettività. La povertà dunque non è solo non avere
abbastanza soldi per vivere ma anche non avere abbastanza legami con gli altri.
Ne è convinto Don Virginio Colmegna, presidente della Casa della Carità di
Milano, tra i relatori del V Redattore Sociale
Milano.
Guarda il video dell'intervento di don Virginio Colmegna a Redattore
Sociale giovedì 28 aprile 2011
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La liturgia ha bisogno dell’arte, sia in quanto liturgia dell’incarnazione
sia perché non si può concepire una liturgia senza arte.
La
liturgia confessa la trasfigurazione della realtà e l’arte è capace di evocare
in modo particolare questa trasformazione, di alludere a questo processo di
metamorfosi che ha come soggetto lo Spirito santo. È dunque vero che la liturgia
abbisogna del linguaggio dell’arte, espresso nell’architettura, nella scultura,
nella pittura, nelle vetrate, nella musica. Nello stesso tempo, però, la
liturgia cristiana deve discernere e giudicare quali opere d’arte possono
entrare in essa e acquisire la capacità di essere concelebranti, di essere
mistagogiche, in grado cioè di condurre al mistero di Cristo; oppure deve
valutare se, al contrario, le opere d’arte costituiscono una contraddizione, un
impedimento alla liturgia stessa. Non si dimentichi che c’è un’arte religiosa, a
volte straordinaria, che però non è adeguata, non ha la capacità di entrare
nella liturgia.
Oggi
regna molta confusione sull’argomento...
"Perché non tutta l'arte
«religiosa» è adatta alle chiese" di Enzo Bianchi
CHIESA
E SOCIETA'
/
interventi
ed opinioni |
Assemblea CEI, il Comunicato finale
“La comunione nello Spirito Santo è la condizione del
giusto discernimento”. Queste parole, pronunciate dal Card. Marc Ouellet,
Prefetto della Congregazione per i Vescovi, nell’omelia della Concelebrazione
eucaristica in San Pietro, individuano con efficacia i tratti caratterizzanti la
63ª Assemblea Generale della CEI (Roma, 23-27 maggio 2011). A essa hanno preso
parte 231 membri e 18 Vescovi emeriti, a cui si sono aggiunti 22 rappresentanti
di Conferenze Episcopali europee, i delegati dei religiosi, delle religiose,
degli Istituti secolari, della Commissione Presbiterale Italiana e della
Consulta Nazionale delle aggregazioni laicali, nonché alcuni esperti, in ragione
degli argomenti trattati.
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
L'arcivescivo di Milano ha presentato
l'Incontro mondiale delle Famiglie che si svolgerà a Milano nel
2012. E sull'attualità politica ha ribadito che...
Leggi
tutto:
- Per la famiglia "si deve fare
di più"
- "Tengo presente solo il
Vangelo"
- Le lettere ad Avvenire, la
risposta del Direttore
Per approfondire:
- «Milano, apriti per
accogliere le famiglie di tutto il mondo»
- Sito ufficiale
dell’Incontro
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E ora che il divorzio è una realtà in tutta
l’Unione Europea anche la Cei affronta la sfida pastorale delle separazioni. Per
la prima volta la Chiesa italiana dedicherà un convegno nazionale al problema
delle coppie separate. L’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia della
Cei ha scelto questo tema per la settimana estiva di formazione, che si svolgerà
a Salsomaggiore (Parma) dal 22 al 26 giugno, intitolata «Luci di speranza per la
famiglia ferita. Persone separate e divorziati risposati nella comunità
cristiana».
Coppie separate, la svolta
della Chiesa
Depliant del
Convegno (pdf)
Intervista al Vescovo Angelo Spinillo (commissario
Cei per la Famiglia)
“Nessuna condanna
irrevocabile per i partner che si lasciano”
(pdf)
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Don Walter Magnoni, responsabile del Servizio per la pastorale sociale e il
lavoro nella Diocesi di Milano, presenta un convegno sull'acqua, "bene di
tutti", e sul consumo critico
video: Acqua, dono di Dio e bene
comune (video)
Videointervista a S.E. monsignor Mario
Toso, segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, dal titolo "Acqua,
dono di Dio e bene comune" realizzata da don Nandino Capovilla (coordinatore
nazionale di Pax Christi).
"A migliaia
sono vissuti senza amore, nessuno vive senza acqua"
Una campagna per
il tempo di Pasqua promossa dalla Rete Interdiocesana Nuovi Stili di Vita
Acqua: dono
di Dio e bene comune
APPELLO IN
VISTA DEL PROSSIMO REFERENDUM DEL 12-13 GIUGNO di Monsignor Giuseppe
Fiorini Morosini, vescovo di Locri-Gerace
... In ogni caso, l’appello
di monsignor Fiorini Morosini non dispiacerà certo alla Conferenza episcopale
italiana, che martedì scorso — invitando «tutti i credenti a rispondere alle
loro coscienze» — si era espressa con le parole di monsignor Mariano Crociata:
«L’acqua è un bene di tutti, è un aspetto che va salvaguardato. Tutte le
espressioni di volontà popolare sono da incoraggiare e apprezzare come elemento
di democrazia; nel merito, sui temi quali l’acqua e simili, bisogna sempre
esercitare vigilanza e responsabilità sociale».
«Votate per l'acqua» La
mossa del vescovo (pdf)
Avrebbe sicuramente
votato sì ai due quesiti referendari in difesa dell'acqua pubblica quel
rivoluzionario di Francesco d'Assisi che, ben prima dell'approvazione della
legge Ronchi, lodava «sorella acqua utile, umile, preziosa e casta». E pare
proprio che questa volta, tranne gli ultraliberisti ciellini, tutto il mondo
cattolico sia schierato per andare a votare, e votare sì, all'abrogazione delle
norme che privatizzano l'acqua.
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Il mio è prima di tutto un appello perché tutti gli italiani si rechino il 12
e 13 giugno a votare per i 4 referendum. Soprattutto per quello per l'acqua.
Anche per questio questito serviranno 25 milioni di voti. Non esitiamo se
vogliamo far far tornare questo elemento prezioso per la vita, un bene
comune.
Capirete che per me il cuore dei referendum è l'acqua, madre di tutta la vita
sul nostro pianeta. L'acqua è la vita! Il Parlamento italiano, primo in Europa e
forse nel mondo, ha dichiarato l'acqua una merce (Decreto 23bis del 06/08/2008 e
Legge Ronchi del 19/11/2009) . Come abbiamo fatto a privatizzare la madre della
vita? Vi verrebbe mai in mente di privatizzare vostra madre?
Tutti per l´acqua pubblica. La
Chiesa, i suoi vertici, la base soprattutto. Un impegno implicito a
votare "sì". Ad accennare all´argomento sono stati già diversi
esponenti all´interno della Curia vaticana e della Cei, la Conferenza
episcopale italiana. Ma a mobilitare il fronte sono movimenti e
associazioni.
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Non si capisce perché, ma c’è un referendum che resta nell’ombra. Eppure
riguarda direttamente Berlusconi e, a partire da lui, l’uguaglianza dei
cittadini davanti alla legge. Forse le formule giuridiche non sono il massimo
della chiarezza, ma il senso è evidente: dietro la richiesta di “abrogazione
dell’art.1, commi 1, 2, 3, 5, 6 nonché dell’art.1 della legga 7 aprile 2010
numero 51 recante “disposizioni di impedimento a comparire in udienza…”, sta una
delle solite leggi ad personam.
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Quale futuro per la Chiesa? Quale Chiesa
serve per costruire il futuro della società in cui viviamo, e specialmente dei
giovani a cui è affidato il tempo a venire? Se ripenso alla mia lontana
giovinezza e alla città nella quale sono nato e cresciuto, ritrovo una Chiesa
che aveva una grande importanza...
Nonostante il trionfo della beatificazione
recente, molti sentono che la Chiesa cattolica sta attraversando un periodo di
crisi. Non è strano nel tempo dell’ultimo concilio ecumenico circolava un motto
che rappresentava vivamente la situazione della Chiesa: semper reformanda et
semper reformata. In una parola la Chiesa deve essere sempre in uno stato di
cambiamento. Tre pensatori presentano alla Chiesa del nostro tempo tre sfide per
il suo rinnovamento. Penso che sarebbe urgente rispondere a queste tre sfide che
la ringiovanirebbero...
"TRE SFIDE PER LA CHIESA
abbiamo trascurato l'essenziale" di Arturo Paoli
Cari amici, la difficoltà che incontro
questa volta nell’aprire il dialogo con voi è maggiore delle altre volte. Le
implicazioni emotive e affettive legate alla Chiesa sono veramente tante. È una
vita che vivo nella Chiesa e per la Chiesa... Vi consegno questo numero con una
certa trepidazione ma anche con tanta fiducia. I diversi contributi sono tutti
ispirati da un grande amore per la Chiesa. Ma quando diciamo Chiesa cosa
intendiamo?
l'editoriale di Mario De Maio
del QUADERNO DI GIUGNO 2011 di OREUNDICI "LA CHIESA IN CUI CREDO"
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I cattolici in politica non si facciano fagocitare dalle logiche
conflittuali interpartitiche, ma devono far agire la logica del confronto
costruttivo. Lo ha detto il segretario generale della Cei, mons. Mariano
Crociata, intervenendo al convegno “cattolici a confronto” questa mattina alla
Camera. Per i parlamentari d’ispirazione cristiana è indispensabile ritrovare
un’unità sul terreno dei contenuti.
Ascolta il servizio con
interviste realizzato da Alessandro
Guarasci per Radio Vaticana (audio)
Anni fa papa Paolo VI
ricevendo in udienza un folto gruppo di operatori scolastici chiese se fosse
piu' utile avere delle scuole cattoliche oppure tanti insegnanti cattolici
presenti in tutte le scuole del nostro Paese.
Quella domanda che alludeva
a due metodi tra loro diversi di operare ai fini di una istruzione cattolica,
anche se non antitetici, si ripropone ricorrentemente nel mondo cattolico quando
e' in discussione una scelta su temi e problemi importanti. E' il caso del
convegno che si e' tenuto oggi a Palazzo di San Macuto (del complesso della
Camera dei deputati) sul tema ''Cattolici e cattolici a
confronto''.
CATTOLICI/POLITICA:
NOSTALGIA DELL'UNITA', MA NON SI TORNA AL PARTITO
E ora si moltiplicano le
analisi per capire cosa è successo nell'elettorato alle elezioni amministrative
che hanno messo ko Berlusconi. Eppure è di una semplicità elementare: il troppo
stroppia. C'è un punto di rottura in tutte le cose, persino dopo il costante
lavoro di anestesia delle coscienze che il berlusconismo ha compiuto in 20 anni.
l'interessante
articolo di Mirella Camera sulla situazione attuale: La caduta da
cavallo
Per
approfondire:
Francesco Botturi –
Cattolici
e politica- I fondamenti teologici
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(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
...
Perciò la grande sfida comincia ora, penso alla nuova generazione di
politici cristiani più volte evocata dal Papa: ridare ai giovani il
gusto della cosa pubblica, la convinzione che vale la pena impegnarsi
per il bene comune. Noi pastori abbiamo il dovere di educare alla
politica come formadi carità: oggi, lo so, è un’espressione che fa sorridere. Questo è il problema.
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I vestiti nuovi del governatore Formigoni non possono nascondere la sconfitta di
un movimento ecclesiale a forte tasso di politicizzazione, Comunione e
Liberazione, che ha puntato molto sulla scena milanese e lombarda.
Nuova generazione di politici cattolici cercasi. È l’appello ripetuto ormai con
insistenza dal Papa e dalla Conferenza episcopale italiana. L’episcopato e più
in generale il mondo cattolico avvertono un crescente disagio nei confronti
della politica nostrana, spesso ridotta a «drammatico vaniloquio», come l’ha
definita la scorsa settimana il cardinale Bagnasco.
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POLITICA
L'INFEDELE
L’Infedele racconta in diretta i risultati del voto con Gad Lerner Giuliano
Pisapia, Gaetano Pecorella, Sofia Ventura, Adriano Prosperi, Massimo Garavaglia,
Guido Martinotti, Virginio Colmegna, Gabriele Albertini
Milano, Napoli, Cagliari, Trieste: perde il
centro-destra, vince il centro-sinistra. E' cambiato il vento o sono
solo amministrative? E soprattutto, adesso Berlusconi che farà?
Tra gli ospiti di Giovanni Floris il vicesegretario del PD Enrico Letta, il presidente dell'IdV Antonio Di Pietro, il sindaco di Verona Flavio Tosi, il direttore del Tempo Mario Sechi, il vicedirettore di Repubblica Massimo Giannini. Inoltre collegamenti con i sindaci neoeletti di alcune grandi città, tra cui Luigi De Magistris..
In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza
Dopo il voto di Milano e di Napoli, sarà l’esito del referendum sul nucleare ad
avere un peso decisivo sulla tenuta del governo Berlusconi? gli italiani
andranno o no al voto? Ospiti di Michele Santoro: Daniela Santanchè del Popolo
della Libertà, Ignazio Marino del Partito Democratico, Chicco Testa del Forum
Nucleare, il professor Franco Battaglia (Università di Modena e Reggio), il
direttore esecutivo di Greenpeace Italia Giuseppe Onufrio. Intervento anche
Adriano Celentano.
ANNO ZERO: E io voto? (video puntata intera)-----------------------------------------------------------------------------
Una trasmissione
definita "micidiale" perché avrebbe fatto perdere le elezioni al centrodestra.
Che invece le ha perse per una serie di errori anche del Premier, tra cui il
bunga bunga.
Se c'è un tipo di persone che non sopporto sono i “guastafeste”. Ed eccomi qua a
vestirne i panni. C'è veramente poco da festeggiare per le recenti
amministrative ma problemi enormi da affrontare.
I vecchi metodi di rassicurazione fondati sulla paura del mondo e degli
stranieri non funzionano più. E la figura dell'uomo che si è fatto da sé è
insufficiente
Lo schiaffo è diventato disfatta; e tentazione serpeggiante di un «rompete le
righe» che il vertice del centrodestra si prepara a contrastare. A Silvio
Berlusconi non basta dire che si tratta di una sconfitta attesa. Sia lui che
Umberto Bossi escono umiliati dal responso di Milano; e la Lega non può nemmeno
consolarsi con alcune vittorie minori. Sedici giorni fa era andata al voto
amministrativo convinta di avere «quasi in mano l’Italia».
Dopo i ballottaggi, invece, si ritrova con un Nord quasi in mano alla
sinistra. Quanto a Napoli, le dimensioni dell’affermazione di Luigi de
Magistris sono ancora più brucianti per un centrodestra che aveva tutto da
guadagnare dal malgoverno degli avversari.
Io da romana sono orgogliosa
di avere le chiese più belle del mondo, una sinagoga che è un gioiello
architettonico e una moscheache è un monumento di civiltà.
Il vento che cambia, si volta pagina, i segni del cambiamento... sono le
espressioni più frequenti e, a volte abusate, di questi giorni. Bastasse una
tornata elettorale per cambiare davvero, sarebbe già fatta. Ma così non è
I risultati elettorali dimostrano che le coscienze cominciano a svegliarsi; e
anche il mondo cattolico reagisce allo sfacelo
L’antidoto al berlusconismo non poteva che sprigionarsi dall’interno della
società milanese. La nuova sinistra del Nord è nata nell’unico modo in cui
poteva nascere, cioè come alternativa culturale a un sistema di potere
ventennale che, proprio a Milano, appariva granitico, pur non essendolo, grazie
all’organicità della sua ideologia.
Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella
carità e nella verità
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servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:
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3) Il servizio omelia di P.
Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm
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