"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°29 del 2011

Aggiornamento della settimana

- dal 16 al 22 luglio 2011 -

 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 29 luglio 2011          


 
 


IL VANGELO DELLA DOMENICA 
LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo


N. B. La Lectio viene sospesa per il periodo estivo



OMELIA 

di P. Gregorio Battaglia 
  di P. Aurelio Antista
di P. Alberto Neglia


 


Il 2 febbraio 2010

 é nato il Blog di Tempo Perso

PIETRE VIVE

che viene aggiornato quotidianamente
 e mette così a disposizione in modo facile e veloce
 una o più notizie

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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale


"QUELLI DELLA VIA"





 




NOTA

Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere
un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 





EMERGENZA
CORNO D'AFRICA

     (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)

Emergenza Corno d'Africa


Prima una siccità drammatica, che ha sconvolto la vita di circa 10 milioni di persone nella regione del Corno d'Africa, e poi devastanti temporali: la popolazione della Somalia non conosce tregua.

   Carestia nel Corno d'Africa, è emergenza umanitaria

All’Angelus Benedetto XVI ha parlato della «gravissima siccità» nel Corno d’Africa chiedendo una mobilitazione internazionale

  Catastrofe umanitaria in Somalia: l’appello del Papa

  L'appello del Papa contro la catastrofe siccità in Somalia (video)

  Comunicato stampa della C.E.I.: Siccità e carestia in Corno d'Africa, la risposta solidale della Presidenza della CEI

La situazione nel Paese è disastrosa: sempre meno cibo, siccità e ripresa dei combattimenti. Ne soffrono soprattutto i bambini. Il ruolo della cooperazione internazionale.

  Dossier Somalia - Crisi senza fine

Centinaia di migliaia di rifugiati sono ammassati nei campi di Dadaab, Kenya nord orientale, fuggiti dalla siccità e dal conflitto nella vicina Somalia.
I campi di Dagahaley, Ifo e Hagadera di Dadaab, in grado di ospitare 90.000 persone, ora accolgono circa 370.000 persone. Nel loro insieme, i campi costituiscono il più grande insediamento di rifugiati al mondo.

   I rifugiati somali affollano i campi in Kenya

Oltre due milioni di bambini nel Corno d’Africa risultano malnutriti e bisognosi di urgenti aiuti salvavita, se vogliono sopravvivere alla siccità che ha colpito la regione.

  video: Emergenza siccità

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Emergenza Corno d'Africa/2

Non sta avendo l’impatto mediatico di altre sfortunate disgrazie nel mondo ma la crisi alimentare che sta colpendo l’Africa orientale sta mettendo in ginocchio paesi come Kenya, Etiopia, Somalia, Uganda e Gibuti. Sono infatti 10 milioni, fra cui moltissime donne e bambini, le persone la cui vita è in pericolo e che necessitano di ricevere il prima possibile un’adeguata assistenza umanitaria.

In queste ore un esodo incessante di migliaia di somali stremati dalla fame e dalla siccità sta attraversando il confine con il Kenya. Migliaia di bambini muoiono nel tragitto, mentre nei tre campi profughi di Ifo, Hagadera e Dagahaley mancano cibo e acqua per alleviare le sofferenze di quasi mezzo milione di persone. Le Nazioni Unite non riescono a finanziare un intervento d´emergenza perché la comunità internazionale non risponde con sollecitudine e con mezzi adeguati.

  Mobilitiamoci per denunciare l'ignavia dei governi

  Video: Il Presidente dell'UNICEF Italia, Vincenzo Spadafora, intervistato da Gerardo Greco e Georgia Luzi per "Rai Uno Mattina"

  Visita la pagina "Emergenza siccità in Corno d'Africa"dell'UNICEF

  Leggi il Comunicato Caritas:

CORNO D’AFRICA: LA CRISI SI ESTENDE
Dalla Caritas aiuti immediati e l’invito a riflettere sulle cause (pdf)

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Quattro conti. E qualche pensiero

  Fulvio Scaglione:  Nessuna scusa

EMERGENZA SICCITA' IN AFRICA ORIENTALE - LANCIATO L'APPELLO DI AGIRE

  AGIRE:  Appello

Li  abbiamo visti arrivare alla spicciolata. Lo scatto di un fotografo, un  breve filmato nei tg. Li conoscevamo già, sono tornati: i corpi  scheletriti, gli occhi ingigantiti nei volti, lo sguardo muto. Gli  affamati sono di nuovo tra noi. Alla fine anche la burocrazia globale  delle Nazioni Unite ha apposto il suo timbro e il mondo ha ufficialmente  appreso quello che milioni di africani sapevano già. Nel Corno d´Africa  è in atto una spaventosa carestia, la peggiore degliultimi vent´anni e  secondo gli esperti «la prima da riscaldamento globale»

  Pietro Veronese:  Somalia. La carestia del secolo che piega il Corno d´Africa (pdf)

A soli pochi giorni dal drammatico appello lanciato domenica 17 luglio da Benedetto XVI, le Nazioni Unite hanno decretato mercoledì 20 luglio lo stato di carestia in due regioni del sud della Somalia, il Bakool Meridionale e la Bassa Shabelle. "Se non interveniamo adesso, la carestia si diffonderà in tutte le otto regioni del sud della Somalia nell'arco di due mesi, a causa dei cattivi raccolti e delle epidemie di malattie infettive", ha avvertito il responsabile dell'Ufficio di Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA in acronimo inglese) dell'ONU, Mark Bowden (BBC, 20 luglio).

  ZENIT:  Decretato lo stato di carestia in Somalia

La situazione è drammatica. Dieci milioni di persone colpite da siccità e carestia. Centinaia di migliaia i profughi. Le ong parlano di tragedia umanitaria e il papa ha chiesto una mobilitazione internazionale. Fondazione Nigrizia si appella ai suoi lettori per un aiuto.

  NIGRIZIA:  SITUAZIONE ALLARMANTE NEL CORNO D'AFRICA

Le Nazioni Unite hanno dichiarato ieri lo stato di carestia in Somalia. "Dobbiamo evitare una tragedia umana di vaste proporzioni. E mentre l'assistenza alimentare è adesso la priorità, dobbiamo anche aumentare gli investimenti sostenibili in interventi di breve e di medio termine che aiutino gli agricoltori e le loro famiglie a proteggere le loro attività e a continuare a produrre cibo" - riporta la nota della FAO.

  UNIMONDO:  Emergenza Somalia: carestia, violazioni e crimini di guerra anche sui bambini



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Per sostenere gli interventi in corso si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite 
C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale: “Carestia Corno d’Africa 2011”.
Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:
ƒ UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119  
ƒ Banca Prossima, via Aurelia 796, Roma - Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474
ƒ Intesa Sanpaolo, via Aurelia 396/A, Roma – Iban: IT 95 M 03069 05098 100000005384 
ƒ Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113 
ƒ CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001 (orario d’ufficio)

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DIRITTI / DOVERI


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Ingresso vietato... ai pacifisti!!!

"Lei può entrare, ma suo marito non è un ospite gradito". "Per quale motivo, scusi?", chiede sorpresa la signora. "Perché questa è una struttura militare e suo marito è un pacifista".

A raccontare questa storia che ha dell'incredibile è Franco Gentile, iscritto a Sinistra Ecologia e Libertà, oltre che assessore della Provincia di Taranto per le politiche sociali. Lo vedete qui a destra nella foto.

  "Sei un pacifista", gli vietano l'ingresso in una spiaggia militare

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Profughi

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Profughi, la nave Nato con 111 persone Si tratta, si tratta ma nessuno le vuole

  Profughi, la nave Nato con 111  persone

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L`ex caserma Barone, sull`isola di Pantelleria, è dismessa da almeno un decennio perché inagibile. Doveva diventare un hotel di lusso ma oggi ospita 80 tunisini. Non è un Centro di identificazione e di espulsione, ma neanche di accoglienza. È un limbo dove non ci sono mediatori culturali, né assistenza legale.

  Raffaello Cosentino:  Pantelleria, quel carcere per migranti. Vivono come fantasmi senza diritti





Carceri

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Carceri italiane: inferno di stato

Ecco il testo della missiva inviata a deputati e senatori della Repubblica contenente le proposte per una soluzione rapida della drammatica situazione negli istituti penitenziari intaliani, soffocati da un affollamento che rende impossibile ogni possibile reinserimento sociale

   Lettera aperta a Camera e Senato sulla situazione delle carceri italiane

L’altro giorno il segretario della UIL-Penitenziari Eugenio Sarno ha diffuso cifre e dati che costituiscono un affresco da brivido: nelle carceri italiane sono rinchiusi qualcosa come 67mila detenuti (64.081 uomini e 2.848 donne), a fronte di una disponibilità reale di posti detentivi pari a 43.879. Un surplus di 23.050 detenuti in più rispetto alla massima capienza...
La nota si chiude con la drammatica testimonianza di Mario Trudu, ergastolano, in carcere dal 1979. Trudu, un pastore sardo vive in carcere da 32 anni. Senza nessuna prospettiva di non morire lì dentro...

  Carcere: l’imminente implosione del sistema

Due avvocati veronesi, Guariente Guarienti e Fabio Porta, hanno presentato una denuncia contro il ministro della giustizia Angiolino Alfano per maltrattamenti ai danni di detenuti ed abuso di autorità in relazione al sovraffollamento carcerario.

  Emergenza carceri sovraffollate, due avvocati veronesi denunciano Alfano

Nei primi sei mesi di quest'anno, 34 sono stati i suicidi nelle carceri italiane e 532 i tentativi. Oltre 2.500 gli episodi di autolesionismo grave, 153 le aggressioni a danno degli agenti. A fornire i dati è la "Uil Pa Penitenziari". Questi numeri, denuncia il sindacato, "coniugati all'imminente esaurimento dei fondi per l'ordinaria amministrazione, testimoniano l'imminente implosione dell'intero sistema penitenziario". A oggi, nelle prigioni vivono quasi 70 mila persone, circa 23 mila in più rispetto alla disponibilità di posti.

  Ascolta l'intervista (di Fabio Colagrande per Radio Vaticana) ad Angiolo Marroni, Garante dei detenuti del Lazio, che di recente ha visitato le carceri della Regione.


Uccidersi non è facile, ma vivere nelle patrie galere italiane è ancora più difficile. Per questo nelle carceri italiani si continua a morire.
E nessuno fa nulla.
Nelle carceri italiani c'è una vera e propria guerra fra la vita e la morte, ma i mass media preferiscono occuparsi delle guerre degli altri paesi.
Ai nostri governanti i suicidi in carcere fanno paura per questo cercano di nasconderli.

  La morte ti rende libero

L'autore di L'Italia in Presadiretta racconta il suo viaggio nelle carceri italiane, fra sovraffollamento e suicidi, dove i detenuti diventano un numero.

  Video: Viaggio nell'inferno delle carceri italiane - Riccardo Iacona

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In Italia 20 mila detenuti più del previsto, in condizioni disumane.
... Oggi li chiamano manager e, come nell'antico Egitto, li adottano anche nella pubblica amministrazione, ovunque ci sia una parvenza di presenza statale. È la burocrazia dei manager e degli scriba a mantenere i nostri inferni chiamati, appropriatamente, istituti di pena

  Massimo Del Papa:  L'inferno dietro le sbarre


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... Detenuto nel carcere Pagliarelli di Palermo, Mango è deceduto nei primi giorni di luglio, a seguito di un lunghissimo periodo di astensione dal cibo, quale forma di lotta per ottenere il trasferimento, secondo quanto previsto dalla legge, in un istituto più vicino al luogo di residenza...

  Morte di un detenuto ignoto

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Infanzia

... La povertà di un bambino italiano del terzo millennio è nella mancanza di opportunità, che lo lascerà indietro rispetto ai suoi coetanei, tra chi nella stessa scuola riesce ad imparare e chi no, nel razzismo sempre più netto tra chi sa e chi non sa.

  Maria Novella De Luca:  Esistono in Italia i bambini poveri?






AFRICA




Anna Maria Gentili, docente di Storia e Istituzioni del paesi afro-asiatici all’Università di Bologna, delinea con l'Osservatore Romano i problemi che Sudan e Sud Sudan si trovano ad affrontare dopo la separazione.

  Pierluigi Natalia: Rischi e incertezze sudanesi



CINA



Al di là delle reazioni ufficiali, ondata di critiche aggressive nei social media. Il doppio volto della politica online

  PEACEREPORTER: La rete cinese contro il Dalai-Obama


ARGENTINA


Sono almeno cinquecentomila le persone ridotte in schiavitù, per sesso o per lavoro. Il governo corre ai ripari, ma la piaga resta

  Stella Spinelli: Argentina, il Paese degli schiavi




ISRAELE/PALESTINA




Rapporto choc di B'Tselem: il 93 percento dei minorenni palestinesi detenuti nelle carceri israeliane ha come unica colpa l'aver tirato pietre

  Christian Elia: Israele, minority report


I NOSTRI TEMPI /

  Interventi ed opinioni




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Separazioni in aumento nella terza età

Separazioni e divorzi in aumento anche nel 2009, e questa è la brutta notizia. Ma se l’incremento delle prime rispetto all’anno precedente è del 2.1%, la crescita dei divorzi è "solo" dello 0.2%: un segno più molto contenuto rispetto a quanto era stato rilevato ad esempio tra il 2007 e il 2008... Sono alcune delle realtà emerse dal rapporto Istat su separazioni e divorzi in Italia nel 2009, diffuso ieri dall’istituto di statistica.

  Separati, brutte sorprese Ora hanno i capelli grigi

Nella società post-moderna e tecnoliquida di questo inizio di millennio stiamo assistendo al definitivo superamento della categoria antropologica della vecchiaia intesa come luogo della stabilità e della saggezza. Sì, perché anche la vecchiaia è stata pervasa dal fenomeno della adolescentizzazione del ciclo di vita degli umani tecnoliquidi. Cosicché esistono gli "adultescenti" (adulti che vivono una permanente adolescenza) e gli young-old people (anziani che rivivono pulsioni giovanili, anche grazie alla farmacologizzazione della sessualità, e che si aprono a nuove ed eccitanti esperienze).

  Se l’instabilità dei legami invade anche la «terza età»

  Per approfondire:
ISTAT: Separazioni e divorzi in Italia


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Anziani, un'estate di solidarietà -
Il numero verde per l'emergenza

 
Aiuti a domicilio, la spesa, i farmaci, l'assistenza o il semplice sostegno telefonico nelle lunghe giornate di solitudine. Le indicazione pratiche sulle corrette abitudini alimentari da tenere durante il periodo del gran caldo. Tutti i numeri utili

  Anziani, un'estate di solidarietà - Il numero verde per l'emergenza

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Genova 2001-2011.



Io non dimentico è il titolo del convegno, organizzato dal Comitato Verità e giustizia e dal Comitato Piazza Carlo Giuliani. Sfilano gli avvocati dei processi di Genova, in mattinata.  Quello che non c’è stato, per Carlo Giuliani, per i fatti di strada, Diaz e Bolzaneto. E parlano anche molti testimoni, italiani e stranieri, che sono tornati ancora una volta a Genova. Sono determinati, ma nelle loro parole tornano spesso le dinamiche di un percorso personale che hanno dovuto affrontare per riuscire a tornare su queste strade, dopo lunghi anni di viaggi e deposizioni nelle aule processuali dove, anche chi era convocato come testimone per le violenze subite, hanno ricevuto un trattamento ostile da parte delle forze di polizia.

  Angelo Miotto:  Io non dimentico

Nei giorni del G8 di Genova del luglio 2001 a manifestare per un mondo più equo c'erano anche i cattolici.

  ZENIT:  Mons. Sigalini: perchè al G8 di Genova c'erano i Cattolici

Da Nigrizia di luglio 2011: il Movimento 10 anni dopo il G8

  Pierluigi Sullo:  Genova 2001, la breccia

“Ora lo Stato chieda scusa”. E’ l’appello rivolto da Vittorio Agnoletto al Presidente della Repubblica durante la conferenza stampa di presentazione delle iniziative del decennale del G8 di Genova del 2001. “Il Presidente della Repubblica è il garante della Costituzione. La stessa che fu sospesa e tradita dagli apparati dello Stato” - ha sottolineato l'ex portavoce del Genoa Social Forum.

  UNIMONDO:  Genova G8: “Lo Stato chieda scusa”, settimana di manifestazioni per il decennale




LOTTA ALLA MAFIA




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MAFIA. STRAGE DI VIA D'AMELIO.
Quinto Potere. Le finalità dello stragismo tra depistaggi e verità storiche (AUDIO-VIDEO-TESTI)


In occasione del 19° anniversario della strage di Via D'Amelio.

Conferenza del 18.07.2011, nell'atrio della facoltà di Giurisprudenza a Palermo, dal titolo "Quinto Potere. Le finalità dello stragismo tra depistaggi e verità storiche" - promossa dall'Associazione Culturale Falcone e Borsellino. 
Con i seguenti interventi:

- Anna Petrozzi  - caporedattore della rivista "Antimafia Duemila"
- Rita Borsellino - parlamentare europeo  - 

Sorella di Paolo Borsellino


- Antonio Scaglione - professore - Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Palermo
- Lina La Mattina scrittrice - Legge una poesia in onore di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone
- Anna Petrozzi - caporedattore della rivista "Antimafia Duemila"
- Giorgio Bongiovanni - giornalista - Direttore della rivista "Antimafia Duemila"
- Antonio Ingroia - magistrato - Procuratore aggiunto della procura della Repubblica di Palermo
- Antonio Di Matteo - magistrato -Sostituto Procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Palermo
- Roberto Scarpinato magistrato - Procuratore generale presso la Corte d’Appello di Caltanissetta
- Giorgio Bongiovanni - giornalista -Direttore della rivista "Antimafia Duemila"

- Giulietto Chiesa 

giornalista 
- Salvatore Borsellino - Fratello di Paolo Borsellino
- Giorgio Bongiovanni - giornalista -Direttore della rivista "Antimafia Duemila"

- Ascolta l'audio di tutti gli interventi
  •   Rossa / Video editoriale di Salvatore Borsellino" I Quaderni de L'Ora" (video)

  •   Quinto potere -conferenza per Paolo Borsellino/Parte 1 (video)

  •   Messina 19/7/2011 -Giù le mani da Paolo Borsellino- (video)

  •   Gioacchino Genchi  "Oggi come 19 anni fa. Per non dimenticare"

      Andrea Scanzi  "La mia generazione ha perso (Borsellino)"


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Davanti alle difficoltà non bisogna arrendersi.
Al contrario, devono stimolarci a fare sempre di più e meglio, o superare gli ostacoli per raggiungere i risultati che ci siamo prefissati. (Paolo Borsellino)

  Falcone e Borsellino, una maratona sul Web per non dimenticare i due eroi dell'antimafia




FEDE E
SPIRITUALITA'



“LA LOTTA SPIRITUALE” - HOREB N. 58 – 1/2011

TRACCE DI SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI

Ci racconta S. Atanasio che dopo i primi passi nella vita spirituale, Antonio, padre dei monaci del deserto, è sconvolto da una tempesta di pensieri. È il «diavolo, nemico di ogni bene e invidioso», che non sopporta che un giovane si decida a vivere sedotto dallo sguardo di Dio e dal suo abbraccio e lo sollecita in tanti modi perché torni a vivere secondo le abitudini più normali: «Dapprima cercò di allontanarlo dalla vita ascetica, ispirandogli il ricordo delle sue proprietà, la cura per la sorella, l’affetto per i congiunti, l’amore per il danaro e la famiglia [...]. Insomma, gli suscitò nella mente una tempesta di pensieri per distrarlo dalla via del bene sulla quale si era incamminato». In altri termini, sottolinea il primo biografo di Antonio, l'esperienza cristiana, pur avendo origine nel dono di Dio, coinvolge, poi, la nostra responsabilità ad accogliere il dono e a consentirgli di maturare ed esprimersi nel nostro vissuto.
L’esistenza nuova, quindi, non va da sé, c’è un “io” che sotto vari pretesti vuole riprendersi i suoi spazi e vuole organizzare la vita secondo una sua logica di banalità, di indifferenza o di potere, per cui, nel momento in cui ci si decide per Dio inizia la lotta. Paolo lo aveva già evidenziato: «Non quello che voglio io faccio, ma quello che detesto» (Rm 7,15)...

Questo l'incipit dell'Editoriale di Horeb, Quaderni di riflessione e formazione per quanti desiderano coltivare una spiritualità che assuma e valorizzi il quotidiano.

  Editoriale (Pdf)

  Sommario (Pdf)


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FRATERNITÀ CARMELITANA DI POZZO DI GOTTO (ME)

INCONTRI ESTATE 2011


Leggi il programma degli incontri:

  FRATERNITÀ CARMELITANA DI POZZO DI GOTTO INCONTRI PER L’ESTATE – 2011 (pdf)

Sede incontri: Barcellona Pozzo di Gotto (ME) - via Ugo Foscolo, 54 - telefono: 090.9762800

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La Bibbia in un frammento

"Sorge il sole da un'estremità del cielo, la sua orbita raggiunge l'altro estremo: nulla si sottrae al suo calore 
(Salmo 19, 7)"

  Gianfranco Ravasi: Il sole eroe, sposo, atleta


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‎"La Chiesa deve riconoscere di essere, al contempo, grano e zizzania. La zizzania non è solo fuori di essa,nel mondo,ma anche dentro di essa. S.Agostino affermava che la Chiesa è una casta meretrice,santa e peccatrice come Pietro... Ricordiamo i due Pietro tramandatici dal Vangelo: quello che per primo riconosce Gesù come il Cristo e Messia, e quello che lo rinnega, che stenta a credergli, che non accetta un Messia debole. C'è un Pietro santo e un Pietro satana. Ecco perché anche la Chiesa è peccatrice, fallibile, sempre bisognosa di conversione. E come tale deve sentirsi più discepola che maestra. Una delle molte, sorprendenti espressioni coniate dal Concilio è questa: "Ecclesia semper reformanda", la Chiesa è sempre da riformare e si rinnova ammettendo i propri sbagli. Giovanni Paolo II, con grande coraggio, ne ha dato esempio per primo: ha chiesto perdono per Galileo Galilei, per l'Inquisizione, per i silenzi sul Nazismo, per i rapporti con Lutero."

  Accettare di essere peccatori - Commento al Vangelo di Matteo 13, 24-43

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16 Luglio: Beata Vergine Maria del Monte Carmelo
Il suo amore è per sempre!

  SALVE REGINA (video)

per saperne di più

  Beata Vergine del Carmelo (video)

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E’ morto, all’età di 74 anni, mons. Cesare Mazzolari, vescovo di Rumbek, in Sud Sudan

  Il ricordo di mons. Mazzolari, vescovo di frontiera nel Sud Sudan (testo+audio)

 Anche nei momenti più difficili, il suo sorriso non è mai venuto meno, comunque coltivava una speranza che definirei davvero proprio come “ottimismo di Dio” (padre Giulio Albanese)

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Il vescovo comboniano di Rumbek è stato colto da un malore durante la messa. Era dal 1981 in Sud Sudan. E il 9 luglio è stato tra i protagonisti della festa dell'indipendenza.

  NIGRIZIA: La morte di mons. Mazzolari

Si sono svolti nella mattina di ieri, 21 luglio, i funerali di Sua Ecc. Mons. Cesare Mazzolari, Vescovo di Rumbek (sud Sudan), morto il 16 luglio, presso l’ospedale statale di Rumbek, dove era stato ricoverato dopo il malore che lo aveva colpito mentre celebrava la Santa Messa. La Messa esequiale, nella Cattedrale della Santa Famiglia, è stata presieduta da Sua Ecc. Mons. Paolino Lukudu Loro, Arcivescovo di Juba. Il Cardinale Gabriel Zubeir Wako, Arcivescovo di Khartoum, ha inviato un messaggio nel quale esorta i fedeli a prendere esempio dal Vescovo defunto. Lo Stato dei Laghi (del quale Rumbek è la capitale) ha proclamato 3 giorni di lutto nazionale per la morte di Mons. Mazzolari. Per permettere l'ingresso in chiesa all'interminabile fila di donne e uomini, cattolici ma anche musulmani e animisti, venuti da ogni angolo del paese a rendere omaggio a Mons. Mazzolari, sono rimaste aperte giorno e notte le porte della Cattedrale di Rumbek, nella quale il Vescovo è stato sepolto, secondo il suo desiderio. il 18 luglio per ragioni igieniche. (L.M.) (Agenzia Fides 22/7/2011)

  Funerali di mons. Cesare Mazzolari a Rumbek (video)


Certo, monsignor Cesare Mazzolari è stato un simbolo. Un protagonista, un padre della patria, un testimone. Ma soprattutto un sacerdote e un vescovo. Un uomo così carico di Vangelo da predicarlo senza frasi fatte o analisi forbite, puntando sulla forza dell’esempio. Nel silenzio come nella denuncia, di fronte ai grandi della terra come nel buio della più sperduta chiesetta di villaggio.

  Riccardo Maccioni: Gli ultimi sanno dire «grazie»



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Carità a Milano

Nel patrimonio spirituale di cui il nuovo arcivescovo di Milano assumerà nei prossimi mesi la custodia e la guida vi è un tesoro nascosto che raramente attira l'attenzione dei media ma che ben esprime il cuore della «diocesi più grande del mondo»: è la sollecitudine per i poveri, che la chiesa ambrosiana ha sempre considerato tra le eredità evangeliche più preziose lasciate da sant’Ambrogio.
Non che a Milano le ingiustizie sociali e la sproporzione tra i molti beni in mano a pochi e le difficoltà economiche di molti siano minori che altrove, ma sembra quasi che la chiesa abbia in sé degli anticorpi che le consentono di reagire con inventiva e alacrità in nome del Vangelo

  L'ambrosiana via alla carità di Enzo Bianchi 

Gli anniversari, i compleanni, le ricorrenze servono! Non certo a celebrare, magari con un pizzico di nostalgia, un tempo che non c’è più, bensì per trovare la forza, la passione e la fantasia per proiettarci verso il futuro. Non tanto per compiacerci delle cose belle fatte ieri, ma per scoprire di avere ancora abbondanti risorse per affrontare gli impegni di oggi e di domani.
Con questi sentimenti andiamo a darci appuntamento al prossimo Convegno di Triuggio che si svolgerà sabato 10 e domenica 11 settembre e durante il quale cercheremo di fare memoria nel modo giusto del convegno “Farsi prossimo”, che si svolse esattamente 25 anni orsono, e che rappresentò un punto di non ritorno per la nostra Diocesi e il modo di concepire un esercizio moderno della carità.

  La difficile carità di Don Roberto Davanzo


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SE VOI SIETE CHIESA di Alberto B. Simoni

Le sollecitazioni in questo periodo non mancano ed è sempre più vero che “il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito” (Gv 3,8). Quello che possiamo fare è ascoltare la voce del vento e capire quello che dice, senza preoccuparci troppo di dove venga e dove possa portare: la vita ha di suo un significato e la realtà delle cose una sua prospettiva e tutto deve diventare verità dentro di noi. Il fatto però che ci sia un prima e un dopo non è irrilevante, ma dà senso al momento presente.
È appunto per questo che di tanto in tanto cerchiamo di rintracciare o ritrovare la traiettoria in una costellazione culturale ed ecclesiale in cui muoversi in libertà.

  SE VOI SIETE CHIESA di Alberto B. Simoni

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"La nostra paura del tempo libero"

 di Alessandro D'Avenia


Il paradosso del periodo più atteso
Vacanze, così le chiamiamo. Dal latino vacatio, ciò che è vuoto. Dopo un anno di battaglie, fatiche, impegni non vogliamo più scadenze, obblighi, ma uno spazio vuoto in cui nessuno ci imponga niente. Lo chiamiamo anche tempo libero, cioè tempo dotato di libertà, a differenza di quello dedicato al lavoro, il tempo dell’obbligo, della produzione, dello 'schiavo'. Trovo inadeguati questi nomi, soprattutto per un cristiano. 
Il cristiano è figlio di Dio, e figlio – in latino liber – è libero, sempre. Il mio tempo libero è sia quando insegno, sia quando faccio un bagno al mare, quando compilo un noioso registro e quando prendo il sole con la brezza che mi accarezza la pelle, perché sono sempre figlio, sotto lo sguardo di Dio che mi dona tutto quello che sono, faccio e ho. 

  La nostra paura del tempo libero Solo chi dona sa fare vacanza

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CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni


 La libertà e la scienza sono due valori dominanti
Per evangelizzare i giovani, la Chiesa ha bisogno di comprendere la loro cultura, in cui la libertà e la scienza sono valori dominanti, sostiene l'Arcivescovo Rino Fisichella.

  Zenit:  Mons. Fisichella: La Chiesa deve imparare il linguaggio dei giovani


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"Nel cuore dei giorni" il nuovo format di TV2000

“Nel cuore dei giorni“, programma che è assai più di un programma: è la novità dell’estate 2011. E si distribuisce lungo l’arco della giornata, perché apre i battenti alle ore 8.00, con la rassegna stampa del giorno (Giallo) e li chiude alle 20.50 con il Tg dei tg (Indaco). In mezzo, ci sono altri cinque moduli – il primo alle 9.10 (Arancio), il secondo alle 11.00 (Rosso), il terzo alle 15.00 (Verde), il quarto alle 17.30 (Azzurro), il quinto alle 19.20 (Blu) – più il Tg2000 delle ore 19.40, per un totale di oltre tre ore al dì di diretta, da studio, durante le quali, oltre a dare in tempo reale le notizie di prima grandezza, si includeranno ospiti inattesi e inviati da dove non te l’aspetti, inseguendo una serie di interessi: dalla memoria storica, agli accadimenti di politica internazionale, dalla cronaca italiana alla vita di fede e della chiesa, dall’economia che tocca le tasche dei cittadini al volontariato giovanile, ai fatti di costume, alle storie personali, fino al gossip, magari solo per sorridere.
Alla base del programma c’è un patto con il pubblico: nulla di quanto fa parte del menù di giornata viene escluso dal raggio di osservazione del programma, che non a caso interpreta quella che taluno chiama “tv di flusso” o, meglio ancora, “tv di compagnia”.
Nello stesso tempo, è un esperimento concreto di crossmedialità, ossia di fruizione incrociata dei diversi strumenti comunicativi (posta, web, fax, sms, webcam), grazie ai quali il telespettatore entra in video e partecipa attivamente al processo televisivo, dando una sua piega al programma. «Il cuore dei giorni» non copre per intero il palinsesto quotidiano, ma funge da scivolo immettendo nei vari programmi ed è, ad un tempo, cassa di risonanza della televisione già vista. Insomma, una tv non formale ma vitalistica, aperta e trasparente, una tv laboratorio che traduce il marchio senza mai esaurirlo.

  Visita il sito http://nelcuoredeigiorni.tv2000.it/

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Da Pax Christi: "Senza parole" e la riflessione di presbiteri che conoscono Pax Christi, nella realtà ecclesiale italiana


Disarmo, pace, nonviolenza sono oggi le grandi parole assenti dalla’ economia, dalla politica, dal linguaggio. Ma noi, operatori di pace, accettiamo di restare senza parole?

  Senza parole di Sergio Paronetto

  (Per leggere tutto l'articolo di Ilvo Diamanti: Il nuovo dizionario degli italiani La primavera delle parole)

A distanza di un anno, ci ritroviamo ad Assisi nella persuasione che sia utile riflettere come presbiteri, dove si inserisce oggi la proposta di Pax Christi nel vasto contesto della Chiesa italiana.
Il movimento trova nello Statuto il suo punto di riferimento; si pone come realtà di iscritti e di simpatizzanti che operano per la pace, sia nella costruzione positiva di condizioni di concordia e di superamento dei conflitti, sia nella attenzione critica a tutte quelle situazioni che sono in certa misura alla radice della conflittualità.
In questa luce può essere interessante riflettere sulle tensioni e incomprensioni che sta vivendo oggi la nostra Chiesa italiana e da queste partire per riflettere sulla utilità/necessità di un movimento per la pace nel nostro Paese...

  Oggi come preti che conoscono Pax Christi, nella realtà ecclesiale italiana.


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SAN RAFFAELE - Mario Cal, braccio destro di don Luigi Verzè, si è sparato - IL DOLORE DEI SOLDI?

La vicenda, dicevo, è tristissima. Un suicidio è quanto di più lontano ci sia dall’evangelo, che è essenzialmente annuncio di salvezza. Lo si può comprendere quando è dettato dalla disperazione per una perdita gravissima, per un dolore insopportabile, per una totale mancanza di prospettiva di vita. Ma il fatto che oggi, dentro un ambito comunque connotato da valori cristiani, una tale tragedia personale - una tragedia assoluta, senza rimedio - possa avvenire per un fallimento economico o professionale, deve diventare un campanello d’allarme per tutta la Chiesa.

  Il dolore dei soldi

Così vale forse la pena di segnalare ciò che raccontò don Luigi Verzè a un giornalista diWired nel febbraio del 2009. Il lungo servizio, intitolato “La fine della morte”

  La terribile profezia della pistola

... Mario Cal era per don Verzé un fratello gemello...
Un colpo che, dicono al Foglio alcuni manager vicini a Cal, “Mario ha voluto si riversasse esclusivamente su di sé. Col suicidio Cal vuole salvare i suoi amici. Vuole dire al tribunale e a tutti che l’unico colpevole del fallimento è lui, non è don Verzé, non sono i Sigilli, non sono coloro che in questi anni hanno lavorato nella dirigenza del San Raffaele. Quello di Cal, insomma, è un ultimo, tragico e disperato, gesto d’amore”.

  Il martire del San Raffaele

Gli piacciono il potere e gli uomini potenti, da Gheddafi a Fidel Castro, fino a Silvio Berlusconi. Li ha definiti, via via, doni di Dio, uomini della Provvidenza, così prepotenti e così simpatici. Sarà un caso che adesso abbiano tutti e tre, chi più chi meno, qualche problema sul groppone? Don Luigi Verzé, a novant’anni, sta subendo la stessa sorte, un triste declino, prima il buco finanziario del suo San Raffaele, ora anche il suicidio del top manager dell’ ospedale, Mario Cal.

  Vaticano, Servizi e scandali: l'impero terrestre di don Verzé

«Imbarazzo, dolore e rigoroso silenzio». Così la notizia del suicidio di Mario Cal è stata accolta in Vaticano, dove gli uomini del cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone stanno studiando le prime mosse per il salvataggio del San Raffaele. Nessuno però si azzarda a dirlo ad alta voce. Lo smarrimento per quanto accaduto si legge nei volti e nelle anonime dichiarazioni di vescovi, cardinali e monsignori, anche se le fonti ufficiali tacciono.

  L' imbarazzo della Santa Sede l' Osservatore romano oscura la notizia

... Per comprendere Don Verzè, forse bisogna partire da qui: egli è riuscito a creare un laboratorio diventato un punto di incontro fra ricercatori laici (comunque aperti ai riferimenti etici), e cattolici adulti, capaci cioè di porre seri interrogativi alla Chiesa e alla sua dottrina. Ma il San Raffaele non è solo un centro di ricerche biomediche e di risultati importanti. Dal 1972 è stato riconosciuto come Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, divenendo quindi polo universitario a tutti gli effetti...

  Perché il Vaticano lavora da tempo al salvataggio

Il blitz di Bertone, le resistenze di Tettamanzi e le paure della Cei . Nel mirino anche l´ Istituto Toniolo, considerato una delle cassaforti della Chiesa. Il segretario di stato vorrebbe chiudere la partita prima dell´arrivo a Milano di Scola.

  Sul San Raffaele lo scontro Opus Dei-Cl il palio il super-polo della sanità cattolica

  Intervista al vaticanista Andrea Tornielli
San Raffaele, ipotesi fallimento. E il Vaticano prende tempo (video)


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  Appalti e mazzette, il business del caro estinto Dal San Raffaele fino al Comune di Milano

  San Raffaele, i sospetti sui conti per i politici


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Il crack finanziario dell’impero sanitario al quale aveva dedicato tutta la vita è una ragione più che sufficiente per spiegare il suo gesto. Ma proprio per questo suona come un avvertimento. Anzi ha il peso di una sentenza sull’avventura professionale di un personaggio controverso come don Verzé.
Chi è davvero don Verzè?

  Giovanni Cocconi: Cal e i segreti di don Verzé

Come tutti i veri «uomini ombra», anche Mario Cal aveva una biografia pubblica striminzita, da personaggio invisibile. Per tre decenni è stato definito semplicemente così: «Il braccio destro di don Verzè». Nulla di più, come se l’indicazione di quel ruolo bastasse da sola a definirlo; come se nient’altro, al di fuori del suo essere l’uomo ombra del prete-imprenditore, meritasse attenzione.

  Renato Pezzini:  Mario Cal, l'uomo ombra di don Verzè: riservatissimo ma amico dei potenti

Per andarsene ha scelto la stanza dove aveva lavorato una vita Il suicidio di Cal ora evoca la stagione drammatica del 1993 Addio tragico di un Uomo invisibile

  Aldo Cazzullo: Il Castello di Carte dell' Uomo Invisibile

Una lettera-testamento inviata 72 ore prima di togliersi la vita in cui viene di fatto contestata l'entrata del Vaticano nel salvataggio del San Raffaele. L'ha spedita venerdì scorso Mario Cal, il vice suicida di don Luigi Verzé. Destinatari, tutti i consiglieri di amministrazione del cda travolto dalla voragine dei debiti, il collegio sindacale, il prefetto di Milano, il ministro della Salute e i revisori dei conti

  Mario Gerevini e Simona Ravizza:  Lettera-testamento di Cal «No al piano del Vaticano»



POLITICA


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Finanziaria approvata ma bocciata

  testo completo della manovra finanziaria 2011

... Forse è vero, dopo 60 anni di crescita eccezionale e di eccezionali sperperi, il Paese si trova sul Titanic a navigare tra gli iceberg. Ma chi è al timone – ormai da più di un decennio quasi ininterrottamente – non può sottrarsi alla responsabilità di aver condotto la navigazione, di averne tracciato la rotta, che oggi va corretta. Altri hanno ballato sulle note dell’orchestrina. Non certo le famiglie confinate nella terza classe, per le quali oggi si dice che è finita una festa mai iniziata. Non certo quegli 8 milioni di italiani che sono sotto la soglia della povertà e che, non a caso, ci sono finiti proprio perché hanno più figli a carico o anziani a cui badare.

  Per necessità senza virtù

Vescovi e associazioni chiedono modifiche. E Giovanardi cerca una mediazione. Cei, Caritas, Acli non allentano la pressione sul governo e chiedono modifiche 

  "Famiglie troppo colpite, intervenite"

«Ancora una volta famiglie, giovani, studenti e anziani sono stati sacrificati da una manovra economica che non sembra preoccuparsi delle fasce sociali più deboli». E' netta la bocciatura per la Finanziaria che arriva da monsignor Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina, presidente della Commissione episcopale per il laicato e Assistente nazionale dell'Azione Cattolica italiana.

  "Giovani, studenti e anziani sbagliato colpire i deboli" (pdf)

... A venire colpiti dalla scure dei “sacrifici” saranno gli italiani tutti, in misura inversamente proporzionale al loro reddito. Introduzione dei ticket sanitari, tagli di tutte le agevolazioni fiscali per le famiglie, incremento di oltre un punto percentuale della pressione fiscale, una tassa di 200 euro perfino sui ricorsi al giudice del lavoro per vertenze riguardo a licenziamenti e mobbing, mentre a salvarsi dalla mannaia sembrano essere stati solo gli avvocati che hanno fatto valere il proprio peso specifico...

  Bastonata finanziaria

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Manovra, il miracolo dimezzato -
Primo Piano di Famiglia Cristiana numero 30


Anticipiamo il Primo Piano di Famiglia Cristiana numero 30. 
L'emergenza economica e i privilegi della casta.

Il “miracolo” invocato da Napolitano si è avverato. Una “casta” politica litigiosa, attenta solo a salvaguardare i propri privilegi, ha approvato la manovra economica in tempi rapidissimi. Ma è un “miracolo a metà”, con un risvolto iniquo e vergognoso, che dà la misura della pochezza di questa classe politica. Si chiedono pesanti sacrifici ai cittadini, ma la politica non ci rimette un solo euro. L’amara medicina è solo per il Paese, non per il Palazzo.

  Manovra, il miracolo dimezzato

  Vedi anche il nostro precedente post: Finanziaria approvata ma bocciata

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Gli anti-casta che tanto piacciono alla vera Casta

La campagna “moralizzatrice” degli anti-casta, ormai dilaga ovunque. Non solo in rete e nei social network, ma anche sui quotidiani a grande tiratura, ed ora perfino nei telegiornali di Rai e Mediaset. A questo punto, come vuole la proverbiale locuzione latina, mi sono chiesto:cui prodest? (“a chi giova?”)...
L’idea che sta avanzando nel paese è che tutti coloro che ricoprono una carica elettiva fanno parte della Casta e che la Casta è uno sperpero di denaro pubblico. Non ci vorrà molto, dopo che tutti si saranno convinti che deputati e senatori sono troppi, a far passare l’idea che avere due Camere è un lusso che non ci possiamo più permettere, che forse ne basterà una sola, magari con poche decine di rappresentanti, e poi sarà un bel risparmio abolire anche quella (…tanto nel “parlamento” si fanno solo chiacchiere…) e affidare tutto il potere al governo, che basta e avanza!...
Si riempiono le pagine di facebook e dei giornali con invettive contro l’indennità di funzione parlamentare, e si tace (con rare eccezioni nel mondo pacifista, nonviolento e cattolico) sulla voragine delle spese militari, dei costi per i cacciabombardieri F35 e per le missioni di guerra in Afghanistan e Libia. Basterebbe il taglio del 10% di queste voci per coprire l’intera manovra, ma si preferisce dissertare su quanto costano i viaggi aerei dei parlamentari che vanno a Roma...
Se c’è un motivo serio per condannare il Parlamento è quello di aver violato la Costituzione, che “ripudia la guerra”, con il voto a favore dei Bilanci militari e delle missioni belliche all’estero...

 Gli anti-casta che tanto piacciono alla vera Casta

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Una mannaia si sta per abbattere sulla cooperazione civile italiana nelle aree internazionali di crisi. La denuncia arriva dall’organizzazione umanitaria per l’emergenza Intersos che, con il presidente Nino Sergi, critica duramente il decreto legge 107 del 12 luglio con cui il Governo ha prorogato e rifinanziato le missioni all’estero. 

 Paolo Ferrario:  Manovra, «Volontariato internazionale al capolinea»

Dopo l'approvazione di una Manovra Finanziaria Correttiva, ritenuta come «un vero e proprio colpo di grazia alle politiche sociali e a tutte le categorie più svantaggiate», l'ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) rilancia lo stato di crisi nazionale sulle politiche per le persone con disabilità, impegnandosi innanzitutto a monitorare costantemente tutte le azioni del Governo e del Parlamento in materia assistenziale, a partire proprio da un'approfondita analisi dei punti maggiormente critici e ambigui della Manovra stessa

 Roberta Speziale: Dopo la Manovra l'ANFFAS rilancia lo stato di crisi

Occorre cioè prendere atto che esse sono conseguenza della fine, della «agonia» , dei tre cicli fondamentali della storia degli ultimi due decenni: sta finendo il ciclo del primato dell’individualismo e del soggettivismo etico; sta finendo il ciclo del governare facile e del berlusconismo, che di tale duplice primato è stato l’icona dichiarata; stanno finendo i miti della «Seconda Repubblica» , centrati su improbabili o taroccate innovazioni delle istituzioni e delleclassi dirigenti

 Giuseppe De Rita: L’impegno e la politica «alta» unico rimedio per fermare l’agonia (pdf)

... senza un'analisi rigorosa e spietata della stagione che abbiamo alle spalle, senza una forte presa di coscienza - che deve riguardare anche la destra, il grande schieramento dei conservatori italiani - di quel che è stata veramente l'Italia in questi anni, non troveremo la forza di venir fuori davvero daldisastro che incombe su di noi...

 Aldo Schiavone: Le macerie del Cavaliere (pdf)

“E’ giunto finalmente il momento di un cambio di passo. E’ tempo che sia apra nella politica uno scenario nuovo. La situazione nel Paese è diventata insostenibile. Noi non intendiamo rassegnarci al declino dell’Italia. E’ possibile aggregare le forze sociali del Paese per esprimereun progetto di cambiamento”. Con queste parole il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero, ha commentato il “Manifesto per la Buona politica e per il Bene comune”, presentato ieri mattina in conferenza stampa a Roma dal Forum delle Persone e delle Associazioni di ispirazione cattolica nel Mondo del Lavoro di cui fanno parte le Acli conCisl, Mcl, Confartigianato, Confcooperative, Coldiretti e Compagnia delle Opere.

 UNIMONDO: Forum associazioni cattoliche: Manifesto per la buona politica e per il bene comune

Decine di onorevoli tra Camera e Senato con pendenze giudiziarie: tra i reati corruzione, concussione, legami con organizzazioni mafiose. E alcuni si portano dietro condanne per gli anni di piombo 

 REPUBBLICA: IL PARLAMENTO DEGLI INQUISITI

La telefonata di Maroni a Berlusconi, dopo il voto di mercoledì alla Camera che ha portato il deputato Papa nel carcere napoletano di Poggioreale, fa parte delle inevitabili, quanto tipiche, ipocrisie della politica, ma conferma che non ci saranno conseguenze immediate, malgrado la rottura plateale tra Lega e Pdl.

 Marcello Sorgi: Il Cavaliere deciso a non mollare

Si sente ripetere spesso, soprattutto in riferimento alle esigenze dei mercati, che la stabilità sia un valore in sé. Nel caso in questione, e di fronte ai deprimenti avvenimenti dell’ultima settimana, qualche dubbio sarebbe lecito: ma agosto è alle porte, e quasi tutti - fuori e dentro il Palazzo - sono pronti a scommettere che la voglia di vacanza finirà per prevalere su tutto il resto. Che questo sia un bene - o piuttosto una ulteriore perdita di tempo rispetto ad una fase politica che pare ormai avviata a conclusione - lo si vedrà appunto alla ripresa: ma per adesso è precisamente così che sembrano destinate ad andar le cose. 

  Federico Geremicca: Le due debolezze

... È stupefacente, oltre che offensivo, che in un momento di difficoltà qual è questo, una classe politica obbligata a farsi «capire» da un Paese scosso, impoverito, spaventato, non capisca la drammatica urgenza di una svolta...

  Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella: La Casta paghi. Qualche idea...

 Il governo sopravvive quando chiede fiducia, ma perde quando cerca di governare, vale a dire di fare ciò per cui è stato costituito. La responsabilità del paradosso è soprattutto della maggioranza, in cui esistono gruppi che manifestano in questo modo il loro malumore per il governo e il suo leader. Ma anche l'opposizione, pur dichiarando di volere le elezioni, sembra preferire la fase intermedia di un governo di transizione che eviterebbe la brusca fine della legislatura.

  Sergio Romano: Un paradosso tutto italiano

Intervistato dal Fattoquotidiano.it, l’economista che ha scoperto la formula della mediocrazia non usa mezzi termini: “I tagli annunciati dal governo sono un contentino, qui serve una rivoluzione istituzionale che un governo delegittimato come quello attuale non farà mai”. Lo dice anche la matematica

  IL FATTO QUOTIDIANO: Italia soffocata dalla Casta, Merlo: “Non bastano i tagli, serve una rivoluzione”

Uno studio inedito sui meccanismi di selezione dei parlamentari rivela perché abbiamo la peggiore classe politica di sempre: la più ignorante, la più vecchia, la più assente e la più pagata al mondo

  IL FATTO QUOTIDIANO: “Mediocracy”, la dura legge della Casta

... Servono scelte etiche che sgorghino dalla coscienza e diventino patrimonio visibile e condiviso. Lo dice il fondatore della comunità di Bose, lo dicevano Berlinguer e Moro, lo ripetono oggi vescovi e laici cattolici.
Ribattono alcuni: non è il moralismo che rinnoverà la politica. Certo, ma la moralità è proprio il contrario del moralismo, appannaggio di opportunisti e tartufi. E i cattolici almeno a questo non dovrebbero rinunciare: ad inserire questo principio di contraddizione, questo seme di paradosso come un fuoco che purifica...

  Angelo Bertani: Per una nuova moralità



 BENEDETTO XVI
 

     Angelus - 17 luglio 2011




OPINIONI E COMMENTI

In questi giorni di riposo, Benedetto XVI prepara il suo nuovo libro su Gesù, i viaggi apostolici in Spagna e Germania e il 50° anniversario dell'inaugurazione del Concilio Vaticano II.

    Zenit:  IN VACANZA, IL PAPA PREPARA UN LIBRO E L'ANNIVERSARIO DEL VATICANO II









 
   Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella carità e nella verità  

         

 


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