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N. B. La Lectio e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili
Il 2 febbraio 2010
é nato il Blog di Tempo Perso
PIETRE VIVE
che viene aggiornato quotidianamente
e mette così a disposizione in modo facile e veloce
una o più notizie
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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale
"QUELLI DELLA VIA"
NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l'opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
|
Semplicemente mi chiedo: perché globalizzazione e competizione devono
necessariamente coniugarsi con la convenienza e non con i diritti? Diritti che
sono riconosciuti e validi da noi, dovrebbero esserlo in ogni parte del mondo.
Alimentazione
L’esercito è schierato a Tunisi, e la “guerra del pane” continua anche in Algeria. Ma
i movimenti di protesta scatenati dall’aumento dei beni di prima necessità non
sono solo un problema del Nord Africa. Olivier de
Schutter, relatore speciale delle Nazioni Unite per il diritto
all’alimentazione ha detto che sono 80 i Paesi in situazione di deficit
alimentare e che «oggi viviamo l’inizio di una crisi alimentare simile a quella
del 2008».
L'aumento dei prezzi dei generi alimentari, che
ha scatenato sanguinose rivolte popolari in Tunisia e Algeria, è un fenomeno
provocato da cause naturali o, come dimostrato per la crisi dei prezzi del
2007/2008, da ciniche speculazioni finanziarie?
Libertà religiosa
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Il mondo è attraversato da conflitti legati
alle religioni o interni a esse, che a volte si manifestano solo con parole dure
o ingiuriose, ma spesso esplodono in atti di violenza e di sconvolgente
estremismo...
Il 20 ottobre del 2010, anche se la cosa ha
ricevuto scarsa attenzione, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha
approvato all’unanimità una risoluzione che proclama la prima settimana di
febbraio di ogni anno World Interfaith Harmony Week. La risoluzione era stata
proposta un mese prima da re Abdullah II di Giordania e rappresenta un caso
unico negli annali delle Nazioni Unite, perché nomina esplicitamente Dio (anche
se in modo da non escludere i non religiosi) e perché promuove relazioni
interreligiose armoniose mettendo in particolare evidenza le basi scritturali e
teologiche su cui dovrebbero fondarsi...
Cosa può fare ciascuno di
noi?...
Una settimana di impegno
concreto per la pace interreligiosa nel mondo (pdf)
Per saperne di più sull'argomento e leggere la
traduzione in italiano del testo della risoluzione ONU e dell'intervento del
Principe Ghazi (di cui è disponibile anche il video) vedi la pagina tradotta in italiano
dal sito inglese di WIKIPEDIA
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Il dialogo interreligioso per la sopravvivenza della
cristianità.
Pubblichiamo qui di seguito un Appello a Benedetto XV, affinchè il Papa
«non riaccenda le confusioni sincretiste» pubblicato su “Il Foglio” dell’11
gennaio 2011.
Dedicato a quelli che non si capacitano del fatto che il
Papa del motu proprio «Summorum Pontificum» voglia andare ad Assisi a
«mischiarsi» con le altre religioni
Una sparatoria a
bordo del treno che partito da Assiut solca l’iEgitto in direzione del Cairo.
Una sventagliata di colpi nello scompartimento in sosta alla stazione di
Samalut, cittadina a maggioranza copta, e l’intero Egitto è di nuovo paralizzato
dal terrore.
Aumentano la
paura e la tensione a Jos, capitale dello Stato nigeriano di Plateau, ormai
diventata una città fantasma. I negozi sono chiusi, le strade vuote, e le
banche, come le scuole e i mercati, hanno smesso di operare.
«Rabbia.
Dolore. Inquietudine. Tutto, tranne che sorpresa. Perché non smetterò
mai di denunciare che le radici politiche, storiche e culturali
dell'antisemitismo continuano ad esistere e a ramificare». Ad
affermarlo è una delle figure più autorevoli e rappresentative
dell'ebraismo italiano: AmosLuzzatto, già presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane. (Ucei).
«Se le parole hanno un senso, Salmaan Taseer, il 64enne governatore del
Punjab del Pakistan, è un martire».
Inizia così il denso editoriale dell’ultimo numero di «The Tablet»,
autorevole settimanale cattolico inglese. Che, giustamente, affida al defunto
politico pakistano la qualifica di «testimone» perché capace di
«chiedere il cambio della legge della blasfemia».
Se ne parla pochissimo ma anche nel 2010 l'area del
mondo dove sono stati uccisi più preti e laici è stato il continente «più
cattolico»
VITA
La libertà assoluta è possibile? Può esistere un diritto assoluto del
principio di autodeterminazione anche se rivolto alle scelte di inizio e fine
vita. Il dramma di una persona in stato vegetativo può portare alla scelta della
morte o della vita, cosa spinge verso la vita?
A Sua Immagine di questa domenica dedica una puntata al tema della vita. In
compagnia di Rosario Carello avremo modo di ascoltare molte testimonianze di
vita. Ospite in studio: Antonia Arslan.
Per continuare a riflettere, con serietà ed impegno, sulle questioni
bioetiche.
Continua l’appuntamento con la rubrica di A Sua Immagine Diario da Baghdad,
una finestra sul mondo dei cristiani in Iraq.
Nel notiziario presentato da Francesca Fialdini gli appuntamenti culturali e
l’attualità’ della Chiesa italiana.
Il commento all’Angelus di Papa Benedetto XVI in onda alle 12.00 su Rai1,
arriverà direttamente dal Libano, dalla voce dei cristiani che vivono nella
terra di Gesù.
Cos'é quello spazio chiamato "coma"?
Una sentenza,
a Firenze, riapre e infuoca il dibattito sul testamento biologico, ammettendone
la legittimità e prevedendo un "tutore" che rappresenti il malato in caso di
incoscienza.
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INFANZIA
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
In Italia, in Grecia, in
Belgio, nel Regno Unito e negli Stati Uniti i bambini sono a maggior rischio di
essere lasciati ai margini del benessere sociale rispetto ai bambini di numerose
altre nazioni industrializzate. Lo rivela il Rapporto dell'Unicef “Bambini e
adolescenti ai margini” che classifica, per la prima volta, 24 Paesi dell'Osce
sulla base dei livelli di diseguaglianza negli ambiti della salute,
dell'istruzione e del benessere materiale dell'infanzia. Ai primi posti i Paesi
scandinavi, la Svizzera e l'Olanda.
Ascolta l'intervista di Gabriella Ceraso di Radio Vaticana a
Leonardo Menchini, curatore del Rapporto
Il massimo dirigente dell'Unicef Italia
commenta la pubblicazione del rapporto “Bambini e adolescenti ai margini" sulla
condizione dell'infanzia nei Paesi ricchi.
Guarda l'intervista al
presidente dell'Unicef Spadafora
Rapporto UNICEF su minori e
disuguaglianze, Fini: dati Italia sconvolgenti
Rapporto Bambini e adolescenti
ai margini. Benessere nella salute.
Rapporto Bambini e adolescenti
ai margini. Benessere educativo.
Rapporto Bambini e adolescenti
ai margini. Benessere Materiale.
Rapporto Bambini e adolescenti
ai margini: conclusioni
Bambini e adolescenti ai
margini: messaggi chiave del Report card 9
Bambini e adolescenti ai
margini: la povertà in Italia
Un mondo di ricchezza
diseguale
Promuovere i diritti di ogni bambino e
adolescente a partire dalla lotta alle disuguaglianze: da questo approccio nasce
la campagna di sensibilizzazione "Io Come Tu" dell'UNICEF Italia.
Oggi più che mai è importante ribadire
anche nel nostro Paese l'inviolabilità del principio di non discriminazione,
soprattutto a tutela dei gruppi più vulnerabili come i bambini e gli adolescenti
di origine straniera, per i quali sembra diventato socialmente accettabile
derogare su alcuni diritti universali.
Video "IO COME TU"
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PACE (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
In concomitanza con la 44a Giornata
Mondiale della Pace, la Commissione Episcopale per i problemi sociali e il
lavoro, la giustizia e la pace, la Caritas Italiana e Pax Christi Italia hanno
organizzato, per la sera del 31 dicembre, la 43a Marcia per la pace, per
invocare dal Signore il dono della pace nel mondo intero e sulle nostre comunità
diocesane.
l'articolo di Mons. Angelo Casile,
Direttore dell'Ufficio Nazionale per la Pastorale Sociale e del Lavoro della
Conferenza Episcopale Italiana: Marcia per la pace e la libertà religiosa ad
Ancona
Il nostro sogno per le nostre
città
il comunicato stampa di Pax Christi: We have a dream..
Abbiamo scelto di approfondire 4 ambiti in
quanto di forte attualità e strategici per un percorso di pace che parta dal
locale, ma arrivi ad abbracciare il mondo globale
i materiali per
approfondire proposti dalla Caritas Ambrosiana
Al tema della libertà religiosa il numero
di gennaio 2011 di Mondo e Missione dedica un servizio speciale di 24 pagine che
mette al centro gli «artigiani nascosti della libertà religiosa», cioè quelle
figure di cristiani, indù, musulmani, che da una parte all'altra del mondo si
danno da fare per rendere effettivo questo diritto fondamentale per la
costruzione della pace.
l'editoriale di Gerolamo Fazzini «Vivere il pluralismo: un
cambiamento culturale»
Una sintesi stringatissima
del Messaggio di Benedetto XVI per la Giornata mondiale della pace del 1 gennaio
2011. Con alcune citazioni importanti...
La «pace del Papa» in 1.000
parole
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Di fronte alla crescente militarizzazione
del nostro paese, padre Alex Zanotelli lancia un appello perché la bandiera
della pace torni a sventolare da ogni balcone. In vista della 50esima
Perugia-Assisi e di due importanti appuntamenti ecumenici.
2011, balconi di
pace
Parte oggi la campagna per la raccolta
delle adesioni al comitato organizzatore della "Marcia Perugia - Assisi per la
pace e la fratellanza dei popoli". Leggi la scheda di presentazione e invia la
tua adesione.
Aderisci alla Marcia
Perugia-Assisi
Leggi la lettera mandata alle associazioni.
La costruzione della pace non può che cominciare dalle nostre città. Così
dev'essere anche per la Perugia - Assisi.
Costruisci un comitato Perugia-Assisi nella tua
città
L’Italia
che amo, che
festeggio e che voglio costruire
ripudia la
guerra,
lotta contro la
povertà,
taglia le spese
militari,
investe
sull’educazione,
rispetta i diritti
umani,
cura la
Terra.
Appendi alla tua finestra la bandiera della
pace
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Mentre in Italia con l’approvazione l'8
dicembre 2010 della Legge di stabilità (Finanziaria) al Senato, sono stati
stanziati altri 472 milioni di euro (oltre 917 miliardi di vecchie lire) per la
fase di sviluppo e progettazione del caccia-bombardiere F35/JSF e, a Cameri
(NO), è stato presentato il progetto per lo stabilimento di produzione,
manutenzione e collaudo di questo aereo dagli Stati Uniti arrivano notizie di
ulteriori ritardi e moltiplicazione dei costi.
F35: ultime notizie
L’Italia sembra esser rimasta una delle
pochissime nazioni a non rinunciare al costosissimo supercaccia militare. Pur
conscia che le risorse sono limitate e le priorità ben altre come le guerre del
pane che dilagano ai nostri confini, paradossalmente, risparmia sul civile e
nulla sul militare.
F35: Non ci crede più
nessuno, a parte l'Italia
F35?
NO! Meglio:
· 3.000 nuovi asili,
· scuole più sicure,
· 10 milioni di pannelli solari,
· la ristrutturazione del centro
storico de l'Aquila,
· treni per pendolari,
· un assegno di
disoccupazione per tutti i precari che perdono il posto di
lavoro
...
La petizione contro lo spreco di denaro
pubblico
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Veniamo sopraffatti da richieste di difesa della vita, perfino allo stato
nascente e neppure la Chiesa percepisce alcun dovere di difendere la vita adulta
addirittura nel rispetto delle regole del traffico, ma soprattutto nella
protezione dei figli, in particolare maschi, dalla voglia di violenza che li
conduce ad uccidere, anche per mestiere.
Giancarla Codrignani: Ma che educazione...
Mentre il sud ricco di risorse petrolifere ha votato per l'indipendenza, nel
nord si sono registrati scontri tra studenti e forze di polizia: dopo Algeria e
Tunisia, anche il Sudan sembra essere interessato dalla cosiddetta “rivolta del
pane”.
VITA: Il Sud verso l'indipendenza... Ma nel Nord scoppia la "guerra del pane"
TUNISIA - ALGERIA
Mohamed al Bouazizi è morto a 26 anni. Nella Tunisia di miseria, corruzione e
dittature camuffate, la vicenda di questo giovane rischia di compiersi tutta
dietro le quinte.
Tonio Dell'Olio: Tunisia una storia dietro le quinte
Si è spento il giovane disoccupato che si era dato fuoco per protesta, dando il
via alla rivolta nella città di Sidi Bouzid. E' l’ultimo dramma di un Paese
ridotto ai minimi termini.
Annalena Di Giovanni: Mohammed Bouazizi, nuovo martire dei tunisini disperati
Non si placa la protesta in Tunisia. È incerto il bilancio delle
vittime, che si aggira tra i 23 e i 50 morti. La polizia spara sui manifestanti.
Proteste, oggi, anche a Tunisi. Il presidente Ben Ali tenta di calmare gli
animi, sostituendo il ministro dell’Interno e annunciando la liberazione di gran
parte degli arrestati.
(In audio l'intervista di Ismail Ali Farah a Laura De Santi, corrispondente
dell'Ansa, ad Algeri)
Annalena Di Giovanni: Tunisia, dilaga la rivolta (testo+audio)
Che succede alle giovani generazioni in Tunisia e Algeria? Tre settimane
dopo il tentato suicidio di un giovane venditore ambulante nella regione di Sidi
Bouzid, le manifestazioni continuano. All’origine del malessere, la mancanza di
lavoro e di prospettive
(In audio, l'intervista di Michela Trevisan e Ismail Ali Farah a Luciano
Ardesi)
Aurelio Boscaini: Maghreb, rabbia giovane (testo+audio)
Sihem Bensedrine, scrittrice e giornalista
tunisina esule per motivi politici, commenta i tumulti in Tunisia
Algeria e Tunisia in fiamme: migliaia di giovani
in piazza contro il carovita, simbolo di mancanza di libertà
Una struttura politica molto complessa che tiene
insieme il Paese in un equilibrio fragile. L'autore algerino spiega il contesto
in cui vanno collocate le rivolte
È riduttivo chiamare le proteste della Tunisia
e dell'Algeria “proteste del pane” o Addirittura “dell'olio e zucchero”. Sono
proteste di profondo malessere. Sono proteste non per chiedere pane ma dignità,
per contestare un intero sistema.
SUD SUDAN
Oltre sessanta morti in attacchi e imboscate
nelle regioni contese tra nord e sud che restano un'incognita preoccupante nei
rapporti tra i due Paesi
Alberto Tundo : Sudan, sangue sulla
frontiera
La rete “Campagna italiana per il Sudan”, attiva da 16 anni
nel sostenere il processo di pace, nel dossier “Sudan, referendum 2011 – Il Sud
decide il futuro” avverte sui rischi post referendari e chiede alla Comunità
Internazionale e al governo italiano un impegno più efficace nella transizione
verso il nuovo assetto geopolitico dell’area.
Il referendum nel sud del Sudan è qualcosa di più di una semplice prova di
democrazia in Africa. È una scommessa importante per l’intero continente.
Il referendum sulla secessione del sud Sudan è ancora in corso:
non si conoscono gli esiti della consultazione, ma qualunque sia il risultato
questa diatriba segnerà in modo pesante gli equilibri futuri della regione, già
teatro di guerre e genocidi.
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
«Ad un anno dal devastante terremoto del 12 gennaio, i 4 milioni di bambini
di Haiti continuano a subire le conseguenze di una ineguale disponibilità di
accesso all'acqua e alle latrine, ai servizi sanitari e scolatici, alla
protezione dalle malattie, dallo sfruttamento e dalla scarsa igiene.
Oggi, più di 1 milione di persone ‚ di cui
380 mila bambini - vivono ancora in campi affollati.
Gli aiuti e gli sforzi di ricostruzione
degli haitiani e della comunità internazionale sono stati straordinari. Ma il
processo di recupero è solo all'inizio».
E' quanto ha dichiarato il Presidente
dell'Unicef Italia Vincenzo Spadafora in occasione del lancio del rapporto
"Bambini di Haiti: un anno dopo - La lunga trada dall'emergenza alla
ricostruzione" lanciato oggi dall'UNICEF.
lo speciale
dell'UNICEF ITALIA: Haiti un anno dopo,
dall'emergenza alla ricostruzione
I bambini haitiani sono oggetto di traffici
con l'estero, probabilmente destinati alle adozioni illegali. La denuncia è
dell'Unicef Italia che, alla vigilia del primo anniversario del sisma, fa il
punto sulla drammatica condizione dell'infanzia nel paese in un contesto
generale in cui "é ancora pienissima emergenza. Nessuna ricostruzione è partita
e si è molto in ritardo".
Unicef, traffico di bambini per
adozioni illegali
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Un anno fa una
delle più grandi catastrofi della storia si abbatteva su Haïti. Il 12 gennaio
2010, alle 16.53 la terra ha tremato: sette gradi di magnitudo e una scossa che
in venti secondi ha spazzato via 250 mila vite e lasciato segni indelebili su
una comunità che fatica a risollevarsi. Colera e inerzia politica, poi, si sono
abbattuti inesorabili sui sopravvissuti.
Un anno fa, il 12 gennaio 2010, s'è
abbattuta su Haiti la più grande catastrofe naturale della storia moderna.
250mila morti e un milione e mezzo di senza tetto sono il bilancio del
devastante terremoto del settimo grado Richter che ha colpito la capitale Porto
Principe e i sobborghi distruggendo o danneggiando l'80% dei suoi edifici. Il
paese più povero dell'emisfero occidentale tornò indietro di trent'anni in un
solo minuto devastante.
Haiti, un anno di
terremoto
Il 12 gennaio 2010 un violento terremoto
devastava l'isola caraibica. Dodici mesi dopo, la denuncia di Save the children
a SkyTG24: "Tantissimi i minori che vivono ancora in campi improvvisati, senza
accesso ai servizi di base".
Guarda il servizio: Haiti un anno dopo, 500mila
bambini ancora in accampamenti
Gli interventi di Terre des Hommes ad un
anno dal terremoto che ha sconvolto Haiti
Guarda il video: Haiti un anno dopo
Dopo il sisma che il 12 gennaio scorso ha
colpito Haiti, provocando circa 230.000 vittime, oltre 300.000 feriti e un
milione e mezzo di senza tetto, l'impegno della Caritas
continua.
Emergenza terremoto Haiti
Chiedo agli amici stranieri di darci almeno
un giorno, solo un giorno. Lasciateci soli il 12 gennaio 2011, e il 12 gennaio
degli anni a venire. Lo ribadisco: chiedo solo un giorno ogni anno, dal 2011 in
poi, per piangere i nostri morti, ricordarli, per riflettere su quello che ci è
accaduto, e su come e perché siamo arrivati al punto in cui siamo oggi. Dobbiamo
ritrovare la pace in quel giorno, soli con noi stessi.
Haiti un anno dopo. "Amici
stranieri, lasciateci soli"
Video Haiti: ricostruzione e solidarietà un anno dopo
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UN PAESE IN
GINOCCHIO
Dati tremendi a un anno dal sisma. E la comunità
internazionale latita
Alessandro Grandi: Haiti, un anno dopo
Nel fiume che
scende dalle colline dietro Port-au-Prince bevono e si lavano uomini e animali.
Non c’è altra acqua a Riviere Froid, 20mila abitanti, quasi la metà accorsi
dalle colline dopo il sisma e il ciclone Tomas che a novembre ha distrutto i
raccolti. È così in tutte le campagne di Haiti, le più depresse delle Americhe.
Dove oggi si muore di nascosto.
Paolo Lambruschi: Haiti in bianco per l'anniversario Ma la gente vuole ricominciare
In media, 200 bambini alla settimana attraversano illegalmente il confine. Da
gennaio a settembre – secondo i dati dell’organizzazione Red Fronteliza de
Solidariedad Jeannot Success (Rfjs) – sono passati 7.320 minori. Di tutte le
età.
Un contadino palestinese assassinato
dall'esercito israeliano, appena dopo essere stato intervistato da una
cooperante italiana
Un contadino palestinese si racconta a una
cooperante italiana prima di essere assassinato dall'esercito israeliano
I
NOSTRI TEMPI /
Interventi ed opinioni |
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
"Non possiamo non interrogarci su ciò che è
avvenuto. E ciò che è accaduto rivela l'insufficienza delle strutture di
protezione sociale e la distrazione della società e di tutti noi, che non
possiamo ora farci personale scudo di asserite responsabilità collettive". È il
commento - diffuso dall'Arcidiocesi di Bologna guidata dal cardinale Carlo
Caffarra - del Vicario episcopale per la carità, monsignor Antonio Allori, sulla
morte di Devid Berghi, il bimbo di poche settimane di vita, figlio di una coppia
disagiata, morto alla vigilia dell'Epifania all'ospedale Sant'Orsola dopo essere
stato soccorso in piazza Maggiore.
Bologna, il bimbo morto in
piazza Curia: dramma che interroga tutti
comunicato stampa
dell'Arcidiocesi di Bologna (pdf)
Nella vicenda del neonato morto a Bologna
di stenti e di freddo sembrano esserci "gravi responsabilita' oggettive e
soggettive sia dei genitori sia dei servizi sociali che della situazione
familiare di questi genitori erano a conoscenza e che avevano proposto loro un
aiuto e di collocare i figli in una famiglia affidataria". A sostenerlo e'
Aurelia Passaseo, presidente del Ciatdm, Coordinamento internazionale delle
associazioni per la tutela dei diritti dei minori.
NEONATO MORTO A BOLOGNA:
DIFESA MINORI, ACCERTARE RESPONSABILITA'
Il papà e la mamma del neonato morto il 5
gennaio sono stati sentiti in Questura. Cancellieri: "Riformerò i Servizi
sociali". La procura dei minori: "Nessuna segnalazione dal Comune". Il professor
Grigioni: "Il freddo una concausa". Piazza Grande ricostruisce le ultime
ore
Devid, l'autopsia conferma:
è stata broncopolmonite "L'ultima notte in roulotte"
Il capo dell'ufficio, Pastore: «Sulla
vicenda del bimbo morto informati in ritardo». L'autopsia: neonato ucciso da
broncopolmonite. Il Sant'Orsola: era poco vestito
Devid, la Procura dei
minori contro Comune e Policlinico
Cento sms inviati e soltanto una risposta:
quella dello scrittore Stefano Benni. L’unico, fra decine e decine di persone
che avevano ricevuto una richiesta di aiuto per i gemellini Devid e Kevin, ad
aver offerto la propria disponibilità a dare una mano.
Cento sms per aiutare i
gemelli Rispose solo Stefano Benni
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(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA")
Per questo: io c’entro con la morte del bimbo bolognese, con il disagio della
sua famiglia. Per questo io resto libero e Dio è ancora Padre.
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«A questa città
manca un vero padre di famiglia». È duro il giudizio del direttore della Caritas
diocesana di Bologna, Paolo Mengoli, sulla vicenda del neonato morto a Bologna
per il freddo. Secondo Mengoli il dramma è segno di «una carenza dei servizi
sociali in genere e di lacune non piccole. I servizi dovrebbero avere la
possibilità di valutare le situazioni, senza rimandarle alle calende greche». In
ogni caso, insiste, la vicenda «fa capire cosa sono le nuove povertà. Questo è
il classico esempio della disgregazione familiare.
MIGRANTI E IMMIGRAZIONE
Con il prossimo decreto flussi prende il via il nuovo ‘permesso di
soggiorno a punti’. I ‘nuovi arrivati’ dovranno impegnarsi, tra le altre cose,
ad acquisire la conoscenza della lingua italiana a livello A2, un requisito
richiesto, dal 9 dicembre, anche per il rilascio dell’ex carta di soggiorno.
Provvedimenti contestati dagli insegnanti dei Ctp di Torino, per la mancanza di
fondi specifici.
(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA")
Cos’hanno in comune Bardonecchia (To), Beinasco (To), Calalzo di Cadore (Bl),
Certaldo (Fi), Colle Val d’Elsa (Si), Mesagne (Br), Nicolosi (Ct), Pandino (Cr),
Pieve di Cento (Bo), San Giuliano Terme (Pi), San Gimignano (Si), Toritto (Ba),
Vignola (Mo), Zero Branco (Tv)? Semplice, nei giorni scorsi i rispettivi
consigli comunali di queste città hanno approvato un ordine del giorno di
appoggio alla campagna di Libera e Avviso Pubblico contro la corruzione.
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Sono parole durissime quelle che il console generale degli Stati Uniti a Napoli, Patrick Truhn, usa per descrivere a Washington la situazione italiana.
File del 2008 del console generale Usa a Napoli, J. Patrick Truhn, pubblicato
dal sito di Assange. Il diplomatico cita le affermazioni di un "comandante dei
carabinieri" e traccia un quadro della criminalità organizzata: "Al Sud saltati
investimenti americani"
Si dichiara logorato dal lavoro il 73% degli intervistati. E solo l'1% ritiene
il ruolo dei docenti di fondamentale importanza per l'educazione dei giovani
Maestre e prof sempre più stressati. A rivelarlo è lo studio presentato oggi da
Vittorio Lodolo D'Oria, medico ematologo e responsabile dello sportello
informatico per gli insegnanti in crisi
Il mondo della scuola sta cambiando evolvendosi in maniera
multimediale … almeno in Inghilterra.
Le tecnologie del futuro presentate alla fiera mondiale della tecnologia per la
didattica aperta a Londra. Rembado, presidente dell'Associazione presidi:
"Aumentano le potenzialità dei docenti, agli alunni servono persone"
Crollo dopo i tagli della Gelmini: in due anni la scuola media ha perso 14mila
cattedre anche se cio sono 33mila alunni in più. E i genitori protestano. Lazio,
Marche ed Emilia-Romagna le Regioni più colpite. Al top Basilicata, Sardegna e
Calabria
Ritorna più forte il tentativo di imporre le proposte leghiste per la
territorializzazione del reclutamento dei docenti. Lo strumento individuato è
quello di albi regionali finalizzati a sbarrare la strada ai docenti del Sud.
Siamo di fronte a un tentativo di gravità inaudita che colpisce fondamentali
diritti del lavoro e mira a spezzare il sistema dell’istruzione, cioè il
principale elemento di unità del paese.
Il giudice Gattari ha accolto il ricorso dei genitori di 17 alunni di tre
scuole cittadine contro il ministero dell'Istruzione, l'Ufficio scolastico
regionale lombardo e quello provinciale milanese
"CELEBRARE DIO CON LA VITA" HOREB n. 57 ‚ 2010
TRACCE DI
SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI
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RAI RADIOTRE - "UOMINI E PROFETI":
“Ascolta,
Israele, il Signore, Dio nostro, il Signore è uno…” Così inizia lo Shemà Israel,
la preghiera fondamentale di ogni ebreo in ogni luogo del mondo e in ogni tempo.
La sua formulazione compiuta si trova nel libro del Deuteronomio, al capitolo 6
e al capitolo 11, ed è la stessa che verrà ripresa da Gesù nel vangelo di Marco
(12,28-34) per rispondere alle provocazioni degli scribi. Ma qual è il senso di
questa preghiera? È stata chiamata il “credo” di Israele. Ma in realtà non
vediamo affermata nessuna credenza: soltanto un richiamo all’ascolto di una voce
profonda, che chiede di “scegliere la vita” (30,19) rigettando il male. Tutto il
libro del Deuteronomio – lo vedremo con Piero Stefani che ci
guida in questa puntata – è un libro “sul confine”. Sul confine del Giordano
prima di entrare nella terra “dove scorre latte e miele”, ma anche sul confine
del tempo: tra un presente memore del passato e in attesa di un futuro. Ma è
anche il libro dove si fonda più chiaramente il tema della “elezione” di
Israele. Con i problemi che trascina con sé. Perché il Signore sceglie un popolo
tra gli altri? Non è il Signore di tutti i popoli? E perché sceglie proprio
Israele? E quel sarà il rapporto tra Israele e gli altri popoli? E perché per la
predilezione di Israele vota allo sterminio i popoli che gli stanno attorno?
Quali terribili conseguenze – per Israele stesso – avrà questo nella storia?
Deuteronomio capitoli 5-11
Ascolta, Israele (audio)
con Piero
Stefani Domenica 9 gennaio 2011
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RAI RADIOTRE - "FEDI E MONDO":
È urgente
interrogarsi su quanto è accaduto in Egitto ad Alessandria, la notte di
Capodanno, dove l’integralismo religioso ha ucciso ancora. Ventiquattro i morti,
moltissimi i feriti. Fiammate di violenza crudele con quella che lì è una
minoranza religiosa: quella dei copti, dei cristiani in terra d’Egitto. La
cerimonia di Natale, il 6 gennaio, è trascorsa senza incidenti, ma in un clima
di tensione, paura, dolore. Qualche timido tentativo di partecipazione da parte
islamica è stato fermamente respinto dalle autorità religiose. Ci chiediamo:
perché violenza contro i copti? Perché violenza contro i cristiani? Quali
tensioni taciute, quali componenti entrano in gioco quando ci si accanisce
contro una minoranza? E chi sono i copti? Ne parliamo con Guido
Dotti, della comunità monastica di Bose, che conosce bene il mondo dei
copti, ha soggiornato più volte in loro monasteri, e ha realizzato per noi una
breve serie, ma molto bella, alcuni anni fa: "Il Deserto e il Giardino.
Avvicinamento alla Chiesa Copta" giugno 1999. A lui chiediamo:
Quali sono in questo momento i punti di sofferenza delle minoranze religiose nel
mondo? Qual è l’immagine dei cristiani nel mondo? Quanto è importante che i
cristiani non vengano visti soltanto come gli emissari di un occidente ricco,
sfruttatore e corrotto e ritrovino invece la loro dimensione autenticamente
evangelica? E quanto è importante ribadire per tutti la libertà di espressione
del proprio credo religioso? Nella seconda parte parliamo del sapere femminile
con Luce Irigaray, che è stata una delle maggiori esponenti del
pensiero femminista europeo. Formatasi alla scuola di Jacques Lacan, da cui fu
allontanata per divergenze ideologiche all’uscita del suo primo lavoro Speculum,
all’inizio degli anni ’70, è stata sempre, ed è divenuta via via sempre più nel
tempo, portatrice di un pensiero della “differenza femminile” come irriducibile
e positiva. Filosofa e psicoanalista di formazione, negli ultimi anni si è
accostata anche al pensiero teologico.
Copti: stragi di minoranze con Guido Dotti (audio)
Il sapere femminile con Luce Irigaray (audio)
Sabato 8 gennaio 2011
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Giovanni il
Battezzatore ha iniziato la propria predicazione con un grido: “Convertitevi,
perché il regno dei cieli si è avvicinato!”, ed ecco che a questo suo invito
aderiscono molti giudei che, avendo deciso nel loro cuore di cambiare mentalità
e comportamento e di produrre frutti di penitenza, si fanno immergere da
Giovanni nel fiume Giordano. Giovanni è esigente: non basta il gesto
dell…immersione per trovare salvezza di fronte al giudizio imminente, non è
neppure sufficiente vantare la propria identità di figli di Abramo. No, occorre
un modo di vivere che mostri la volontà di non sottostare più all…ingiustizia,
di smettere di essere peccatori: allora i peccati saranno
perdonati.
Chi crede e
accoglie questa predicazione di Giovanni? Non i sacerdoti e gli officianti del
tempio, non gli scribi conoscitori della legge, ma donne e uomini visibilmente
in stato di peccato, raffigurati dal binomio “prostitute e pubblicani” (cf. Mt
21,32). Visibilmente potremmo dunque immaginarci una fila di persone “segnate a
dito”, che vanno al Giordano dal Battista: ebbene, in quella fila di peccatori
si mette anche Gesù! Azione scandalosa, persino per gli stessi cristiani delle
prime comunità, alcuni dei quali cercheranno di minimizzare l…evento fino quasi
a dimenticarlo, ma il Vangelo, anzi, tutti e quattro i Vangeli ce lo
testimoniano con chiarezza: Gesù si associa ai peccatori, si mostra tra di loro
e come uno di loro nel chiedere a Giovanni
l…immersione...
L'immersione nell'umano
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Domenica 9 gennaio 2011, alle ore 8.50,
nuovo appuntamento con "Le Frontiere dello Spirito", la rubrica religiosa
scritta e condotta da Maria Cecilia Sangiorgi e monsignor Gianfranco
Ravasi.
Nella prima parte, monsignor Ravasi
approfondisce le letture tratte dal libro del profeta Isaia:
"Così dice il Signore: Ecco il mio servo
che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio. Ho posto il mio spirito su
di lui; egli porterà il diritto alla nazioni."
Seguirà - come sempre - la poesia di padre
Turoldo, letta dall'attrice Pia Lanciotti.
La seconda parte del programma, curata da
Maria Cecilia Sangiorgi, è dedicata ai santi protettori.
I nostri progenitori nei secoli hanno
creato un universo di santi a cui rivolgersi per qualunque pena grande o
piccola.
I santi sono visti come degli intercessori
tra gli esseri umani e Dio, come protettori per i vivi.
Il concetto di santo come persona dalle
qualità perfette esiste in molte religioni del mondo, ma nella religione
cristiana l'iniziale riconoscimento popolare di qualità speciali in uomini e
donne considerati sacri, è stato riconosciuto ufficialmente.
In particolare, quella dei santi patroni è
una tradizione tipica della Chiesa cattolica. Già intorno all'XI secolo, le
singole persone, in momenti di particolare difficoltà personali o comunitarie si
rivolgevano a loro.
I Santi Protettori, sono invocati a difesa
della nostra anima, dei mali fisici, dei pericoli della vita di tutti i
giorni.
L'argomento viene approfondito dal
professor Franco Cardini, celebre storico e professore universitario di storia
medioevale all'Università di Firenze.
Guarda il video della puntata intera sul sito
Mediaset
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Il teologo risponde
La questione del matrimonio religioso con persone musulmane pone un delicato
problema pastorale. Molte sono le differenze antropologiche e teologiche che
separano i nostri due mondi e diversa è la concezione della donna e
dell'istituto matrimoniale.
Giovanni Paolo II
(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA")
La Chiesa è in festa per la notizia della prossima Beatificazione di Giovanni
Paolo II, che durante il suo ministero ha portato il nome di Cristo in ogni
angolo del pianeta.
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Benedetto XVI ha firmato questa mattina il decreto di beatificazione del suo
predecessore. Giovanni Paolo II, il papa più amato di questo secolo, sarà
beatificato e la data della cerimonia è stata fissata per il 1° maggio del 2011.
Polacco, ordinato sacerdote dall'allora arcivescovo di Cracovia, sua
collaboratore di pastorale giovanile, il presidente del Pontificio consiglio per
i laici ricorda Giovanni Paolo II
CHIESA
E SOCIETA'
/
interventi
ed opinioni |
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Don
Andrea Gallo, sacerdote dal 1959, dal 1970 alla guida della Comunità di S.
Benedetto al Porto, prete da marciapiede, da decenni impegnato nel lavoro con
gli ultimi, i diseredati, gli emarginati, ospite di Fabio Fazio nell'anteprima
di "Che tempo che fa", non ha smentito se stesso e le sue posizioni evangeliche
e presenta "Sono venuto per servire", sorta di autobiografia notturna tra i
bassi e i carrugi di Genova.
Fazio comincia l'intervista chiedendogli:
"Qualcuno dice che non sei un vero prete; altri dicono che sei totalmente un
prete, anzi il tuo modo è l'unico per essere prete. La domanda è: come deve
essere un prete?" "Un prete deve servire e non essere servito e mettere i piedi
nelle orme lasciate da Gesù, nel suo modo originale..."
Video
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Le celebrazioni di grandi eventi del
passato o di personaggi protagonisti della storia hanno sempre un'origine ed un
intento rivolti al presente, a giustificazione o a rimedio di una particolare
situazione etica, politica o sociale...
Ricordare i 150 anni dell'unità d'Italia
rientra nel costume della memoria di un dato fondamentale per la esistenza
stessa del nostro Paese nell'indipendenza, nella libertà e nell'identità
nazionale e tuttavia assume, più di altre ricorrenze, una evidente funzione
d'attualità per quel suo esulare da una cadenza decennale o centenaria,
comprensibile pertanto solo in relazione ad una speciale necessità di richiamo
alle origini della vita unitaria. Vi è da chiedersi allora quali possano essere
le motivazioni odierne di questo appello alla coscienza di un popolo in risposta
agli interrogativi, ai timori ed alle speranze nelle attuali
circostanze...
L'unità degli italiani,
oggi
Che la Chiesa abbia promosso a Roma un
Convegno sull'unità d'Italia è certo un fatto significativo e, indubbiamente,
inusuale. Lo scopo infatti, rispetto al passato, non è certo quello di
legittimarsi, di fronte allo Stato, come parte integrante del corpo nazionale.
Non ne ha bisogno. Si tratta di altro. In un momento in cui Un disperato
qualunquismo, per dirla con Galli della Loggia (Corriere della Sera del 30
dicembre), è il chiaro sintomo di una disaffezione dalla politica, dal Paese,
dalle istituzioni pubbliche, avvertite ad una distanza siderale rispetto alla
realtà, la Chiesa “sente” questo scollamento, questo processo di
disaggregazione, di disunione, di paura, di mancanza di speranza.
Borghesi: solo la Chiesa può
difendere l'Italia dal "mito" del Risorgimento
Vedi
anche il nostro post del 5 dicembre X Forum del Progetto Culturale
- Roma 2/4 Dicembre
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Dopo un anno di Forum sociali sparsi per il
mondo (una cinquantina quelli più consistenti: www.worldsocialforum.info), a
dieci anni dalla nascita a Porto Alegre in Brasile, il prossimo Forum Sociale
Mondiale si svolgerà a Dakar, in Senegal, dal 6 all'11 Febbraio 2011.
Il Forum Sociale Mondiale
torna in Africa: come partecipare
Giunto alla sua XI edizione, il Forum
Sociale Mondiale riapproda in Africa, dove era già stato nel 2007, a Nairobi, in
Kenya, e prima ancora nel 2006, quando però si era svolto in continenti diversi
e in momenti diversi (a gennaio a Bamako, in Mali, e a Caracas, in Venezuela, e
a marzo a Karachi, in Pakistan). E dopo l'edizione dello scorso anno, svoltasi
attraverso una molteplicità di iniziative, ma distribuite lungo tutto il 2010,
il Fsm ritorna all'appuntamento unico e centralizzato, che si svolgerà dal 6
all'11 febbraio a Dakar, la capitale del Senegal, nel campus della Università
Cheikh Anta Diop...
E in Africa, insieme al Forum Sociale
Mondiale, torna anche il Forum Mondiale di Teologia e Liberazione (Fmtl), e
stavolta non più parallelamente al Forum propriamente detto, come nelle sue tre
edizioni precedenti (2005 a Porto Alegre, 2007 a Nairobi e 2009 a Belém), bensì
direttamente al suo interno. Al Fmtl, che si svolgerà dal 5 all'11 febbraio,
parteciperà un gruppo di circa ottanta teologi di differenti tradizioni e
regioni del mondo, allo scopo di offrire un contributo alla discussione in
termini di "relazione tra spiritualità ed etica a partire dal dialogo tra
tradizioni religiose e pratiche sociali"...
"UMANIZZARE L'UMANITÀ, AIUTARE
IL PIANETA". I TEOLOGI DEL TERZO MONDO VERSO IL FORUM DI DAKAR
RELIGIONI, PLURALISMO E PACE
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Il momento del nostro paese è difficile e preoccupante: «Bisogna andare al fondo
del problema che non è politico, ma morale».
POLITICA
La nostra democrazia è minata. E i nostri rappresentanti mi fanno l'effetto di
minatori incoscienti che si mettono a fumare sigarette in una miniera piena di
grisou. Sarà un genere letterario parlare male dei politici, ma bisogna
riconoscere che essi fanno di tutto per meritarselo.
Gianfranco Ravasi: Fumare in miniera
Quali opportunità offre l’Italia agli italiani? Dalla politica allo studio, dal lavoro all’industria tutti i temi caldi
del nuovo anno a Ballarò che torna dopo la pausa natalizia con la puntata
numero 16. Tra gli ospiti di Giovanni Floris il presidente
dell’IdV Antonio Di Pietro, il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, la presidente dei senatori PD Anna Finocchiaro, il presidente della regione Piemonte
Roberto Cota, il giurista Stefano Rodotà, il presidente della Ipsos Nando
Pagnoncelli. In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza.
Giovedì 13 Gennaio il Paese
affronta due questioni cruciali per il suo futuro politico e sociale:
il referendum sull’accordo Fiat-Mirafiori e la sentenza sul legittimo
impedimento. Cosa accadrà quando saranno resi noti i risultati del
referendum e la decisione della Corte Costituzionale? Ospiti in studio:
Maurizio Gasparri del PdL, Pietro Ichino del PD, Gianni Vattimo
dell’IdV e i giornalisti Massimo Giannini, vicedirettore di Repubblica,
e Nicola Porro, vicedirettore del Giornale
ANNOZERO: Tutti uguali? (puntata intera)
Corrado Formigli a Torino davanti lo stabilimento
Fiat insieme agli operai a poche dal referendum sull’accordo di
Mirafiori
Sandro Ruotolo intervista Pier Ferdinando Casini
sul legittimo impedimento, il referendum Fiat e il futuro politico
dell'Italia
Luca Rosini a Torino intervista il Sindaco Sergio
Chiamparino e Nichi Vendola sul referendum Fiat
L'intervista di Sandro Ruotolo a Pier Luigi Bersani
sulla posizione del Pd sul referendum Fiat e sull'ipotesi delle elezioni
anticipate
Corrado Formigli a Torino insieme a Maurizio
Landini (FIOM) e Claudio Chiarle (FIM) segue gli sviluppi del referendum Fiat
“Tutti uguali?”. L’editoriale di Marco Travaglio
La Corte Costituzionale ha deliberato nei tempi previsti. Con uno stringato, ma
esauriente, comunicato diffuso ieri pomeriggio, ha reso pubblici i contenuti
della sua importante decisione sul legittimo impedimento. Essi mi paiono
assolutamente condivisibili. I giudizi potranno essere esaustivi solo quando si
potranno leggere le motivazioni della sentenza.
Oggi mi sembra importante
cercare di capire il significato di ciò che è stato deciso e quali saranno le
conseguenze sui processi penali del premier.
UN PRESIDENTE del Consiglio che trova naturale legittimare il proposito di
Marchionne - cioè il dirottamento all' estero degli investimenti produttivi Fiat
in caso di bocciatura dell' accordo di Mirafiori - si assume una responsabilità
che oltrepassa il mero infortunio verbale. Conferma che l' economia nazionale si
ritrova a fronteggiare disarmata, sguarnita della minima tutela politica, la
contesa globale.
Quale che sia oggi la decisione della Consulta sulla costituzionalità del
"legittimo impedimento", Berlusconi può starsene tranquillo ché l'uso
privatistico del Parlamento ha raggiunto il suo scopo. La prescrizione che si è
acconciata da solo, azzopperà i tre processi che lo vedono imputato di
corruzione (Mills), frode fiscale (diritti tv Mediaset), appropriazione indebita
(Mediatrade).
Angelus
- Festa del Battesimo del Signore - 9 gennaio 2011
Omelia Festa del Battesimo del Signore (9 gennaio 2011)
Udienza Santa Caterina da Genova (12 gennaio 2011)
OPINIONI E COMMENTI
... Questa volta Ratzinger non osa mandare in discarica anche il Purgatorio. Lo
riformula, lo smaterializza. Pochi quanto lui sono in grado di percepire la
delicatezza di questa operazione, specialmente se investe alcune delle categorie
fondamentali dell'escatologia cristiana, anche se controverse come il
Purgatorio, negato da hussiti, albigesi e valdesi nel Medioevo, poi dal
protestantesimo. Il rischio possibile sarebbe di rendere fragili, sotto gli aut
aut dell' integralismo escatologico, quelle fonti ultime delle speranze storiche
cui si sono abbeverate le ricerche di redenzione in ogni tempo di credenti e
meno credenti...
Il
Papa corregge Dante.«Il Purgatorio è un fuoco interiore, non un luogo
dell’Universo. È il fuoco bruciante che purifica l’anima dal
peccato».Più che un luogo fisico uno spazio interiore. Non fuoco di
fiamme ma fuoco metaforico,interiore. Benedetto XVI descrive la sua
immagine del Purgatorio
Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella
carità e nella verità
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1)
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newsletter è settimanale;
2) Il
servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:
http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm
3) Il servizio omelia di P.
Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm
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