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N. B. La Lectio e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili
Il 2 febbraio 2010
é nato il Blog di Tempo Perso
PIETRE VIVE
che viene aggiornato quotidianamente
e mette così a disposizione in modo facile e veloce
una o più notizie
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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale
"QUELLI DELLA VIA"
NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
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2010
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Il risultato del nostro impegno e di chi ha
cuore i diritti umani è dimostrato dalle buone notizie che ci arrivano ogni
giorno: prigionieri politici liberati, condanne a morte commutate, leggi
liberticide cancellate, sgomberi forzati fermati e tanto altro. Leggi le
migliori 12 buone notizie del 2010.
Le 12 migliori buone notizie
del 2010
Dal Brasile alla Sierra Leone, dalla
Slovacchia al Messico fino alla Nigeria: sono tante le persone che possono oggi
sentirsi più sicure perché l’impegno di tutti noi ha permesso di porre fine alle
violazioni dei diritti umani che subivano o a cui erano esposte.
Le tue firme, i tuoi messaggi, il tuo
sostegno al nostro lavoro hanno reso questo 2010 un anno importante. La campagna
“Io pretendo dignità” ha registrato importanti risultati, che vogliamo
condividere con voi.
Ecco le buone notizie
2010: un anno importante
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La redazione di Famiglia Cristiana e i suoi
collaboratori hanno scelto il personaggio che più ha segnato il 2010 con fatti e
valori condivisi: è l'Arcivescovo di Milano.
Dionigi Tettamanzi, l'italiano
dell'anno (video)
Don Antonio Sciortino, direttore di
Famiglia Cristiana, spiega perchè per noi Dionigi Tettamanzi è l'italiano del
2010
Perchè abbiamo scelto il
Cardinale
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I problemi
dei giovani e la pedofilia nella Chiesa, la politica, i Rom e gli immigrati, le
famiglie in povertà. L'Arcivescovo di Milano a tutto campo.
Le Nazioni Unite hanno provveduto a creare un sistema giuridico
internazionale in materia di diritti umani, in continua evoluzione, al fine di
tradurre gli enunciati della Dichiarazione in termini vincolanti per gli Stati
anche dal punto di vista formale.
Libertà religiosa
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
... Il sanguinoso attentato di Alessandria
d’Egitto, che ha colpito ancora una volta la chiesa copta, ha riportato
l’attenzione dei media mondiali su un tragico fenomeno che non ha cessato di
ripresentarsi in tutta la sua brutalità e che ancora poche settimane fa aveva
fatto la sua irruzione in una chiesa di Baghdad: in molti paesi si paga con la
vita il semplice fatto di essere discepoli di Gesù di Nazareth e di testimoniare
la propria fede nella vita quotidiana...
Assisi non sarà un incontro delle religioni
“contro” chi religioso non è, ma un confronto per per riaffermarne la coerenza
delle religioni con la pace e il dialogo, per mostrare la volontà di porsi a
servizio dell’umanità e delle culture. Quello ad Assisi potrà essere davvero
un’opportunità forte perché ogni religione esprima accanto alle altre il cuore
del proprio messaggio...
I cristiani colpiti nelle
chiese
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A Sua
Immagine racconta la libertà religiosa. Il tema, richiamato nei giorni
scorsi dal Papa in difesa delle comunità cristiane perseguitate in Cina e in
altri paesi del mondo, sarà al centro della puntata di questa domenica in onda
su Raiuno alle 10.30.
Si racconterà la vita dei
cristiani nel mondo, avremo modo di conoscere le difficoltà, le limitazioni alla
libertà di credo e le persecuzioni a cui sono sottoposti molti cattolici. Si
metterà in luce l’importanza della libertà religiosa come via per la pace. Il
Pontefice ha affermato: «la libertà religiosa è un’autentica arma della pace,
con una missione storica e profetica. Essa infatti valorizza e mette a frutto le
più profonde qualità e potenzialità della persona umana, capaci di cambiare e
rendere migliore il mondo».
A parlarne in studio con
Rosario Carello, numerosi ospiti.
Continua l’appuntamento
con la rubrica di A Sua Immagine Diario da Baghdad, una
finestra sul mondo dei cristiani in Iraq.
Nel notiziario presentato
da Francesca Fialdini gli appuntamenti culturali e l’attualità
della Chiesa italiana.
Benedetto XVI ha segnato una delle date più importanti del suo pontificato col
messaggio “Libertà religiosa, via per la pace” per la giornata della pace che
ricorre il primo gennaio e col discorso dell’Angelus del primo giorno del 2011.
Il papa ha ricordato «lo spirito di Assisi» a 25 anni da quella storica
iniziativa di Giovanni Paolo II di preghiera interreligiosa per la pace. E ha
annunciato un suo pellegrinaggio nella città di Francesco per il prossimo mese
di ottobre. La decisione è importante per diversi motivi
Certo, non sono solo i cristiani le vittime. Tutte le grandi religioni mondiali
sono alle prese con i loro estremisti interni, musulmani, hindu. Fiorisce però
un radicalismo fondamentalista che colpisce il nemico occidentale o cristiano o
il proprio correligionario per conquistare la supremazia interna.
È mezzanotte e mezza quando un kamikaze si lascia esplodere davanti alla Chiesa
dei Santi nel quartiere di Sidi Bishr di Alessandria d'Egitto.
E'
un'immagine drammatica e crudele quella del Cristo imbrattato di sangue
su una delle pareti della chiesa dei Santi di Alessandria d’Egitto, la
cattedrale della comunità cristiana copta della città egiziana,
profanata dai terroristi islamici. Immagine terribilmente offensiva,
perché colpisce il simbolo più sacro della cristianità, perché la
strage è avvenuta nel giorno dedicato alla pace, e perché ferire al
cuore Alessandria è usare violenza a un luogo-simbolo di civiltà e di
tolleranza millenaria.
Paura, rischio di defezioni, e misure straordinarie di sicurezza. Così, dopo
l'attentato di Alessandria d'Egitto costato la vita a 22 cristiani, la comunità
copta italiana si prepara alle cerimonie religiose di Natale che, per il
calendario alessandrino, cade domani 7 gennaio.
Noi musulmani moderati abbiamo da sempre combattuto contro ogni forma di
estremismo politico inneggiato da fanatici violenti e mistificatori, mettendo
finanche in pericolo le nostre vite, e, pur accettando la volontà di monsignor
El Soryani ci chiediamo quale futuro si prospetta se continuiamo a dividere le
nostre forze a svantaggio del male comune.
Fa bene il Papa a chiedere ai governi di
frenare l’escalation anticristiana, non fa bene il teologo dell’università del
Cairo a respingere «le ingerenze della Santa Sede», ma i politici usano le
religioni per tornaconti non accettabili e i fedeli diventano carne da cannone
da schierare come eserciti infuriati. «Non violenza» predicata ma spesso vissuta
con ambiguità: quei cardinali che accettano l’invito a cena del presidente
Berlusconi per il tornaconto della educazione privata contro l’educazione
pubblica
Tutto questo giustifica l'ansia senza precedenti con cui si aspetta il Natale
copto che cade Venerdì prossimo, 7 Gennaio. Qui non ci sono festoni e luminarie,
consumi stratosferici e regali impacchettati nella carta speciale. La tradizione
copta vuole che il Natale sia occasione di solidarietà con i meno fortunati.
Così in alcuni monasteri viene uccisa una mucca, la cui carne verrà destinata a
sfamare i poveri, quale che sia la loro fede, anche musulmani.Ora, che
l'attentato di Capodanno possa mettere in discussione la "festa delle feste", i
fedeli presenti nella chiesa dei Due Santi si rifiutano di ipotizzarlo. "Vedrà
che la chiesa sarà più affollata di prima - enfatizza Zaglul Matta - . Se non
venissimo a pregare sarebbe come dichiarare che i terroristi hanno vinto".
La durezza con cui l’Imam di Al-Azhar Ahmed Al Tayeb ha risposto alle
parole di Benedetto XVI,ricordandogli la mancata condanna per le vittime musulmane durante la
guerra all’Iraq, non deveingannare. Al Tayeb non è un estremista e neppure un ottuso fideista. È
arrivato al vertice dellagrande istituzione sunnita dopo averne percorso, dall’età di 10 anni,
ogni gradino prima didiventarne rettore e, alla morte di Mohammed Sayed Tantawi, Grande
Imam.Al Tayeb è un intellettuale di 64 anni dai modi gentili e dal carattere
tollerante.
Intervista a Brunetto Salvarani
Siamo alla «cristianofobia»? I cristiani sono realmente la
comunità religiosa più perseguitata nelmondo? L’imam egiziano di al Azhar, al Tayeb polemizza con Benedetto
XVI. «Sono tutte lecomunità religiose ad essere colpite» risponde il teologo Brunetto
Salvarani, da anni impegnato neldialogo cristiano-islamico.
Intervista a Bruno Forte
«Una svista madornale, quella del Grande Imam di Al-Azhar. Il suo
ragionamento basato sulla presunta "ingerenza"di Benedetto XVI deriva
da un equivoco di lettura degli avvenimenti chiaramente legato allo
scontro tra civiltà...» , assicura Bruno Forte, arcivescovo di
Chieti-Vasto e teologo di fama internazionale assai stimato dal Papa.
Intervista a Daniel Marguerat
Il necessario dialogo religioso con l'islam è molto difficile,
per dialogare è necessario essere disponibili a mettersi in discussione, ad
ascoltare l'altro, ad esporre la propria identità alla critica; invece «...
nell'Islam continua a prevalere la lettura fondamentalista del Corano
libro-rivelazione, indivisibile, intoccabile perché parola di Allah»
Dopo la strage di Alessandria d'Egitto il pastore Massimo Aquilante,
presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), ha
rilasciato la seguente dichiarazione: "L’attentato di Alessandra ferisce ogni
uomo e ogni donna che abbia a cuore il valore fondamentale della libertà
religiosa e di coscienza. La possibilità di confessare liberamente la propria
fede o di non praticare alcuna religione è un valore fondamentale di ogni
società democratica e laica, che gli evangelici italiani hanno sempre ribadito e
per il quale si sono sempre impegnati.
L'assassinio dei copti ad Alessandria d'Egitto è
l'ultima di tante tragedie. Benedetto XVI ha parlato di "cristianofobia",
termine nuovo nel lessico papale, vero indice di drammaticità. In realtà i
cristiani occidentali, spesso presi da dibattiti provinciali, sono restii a
essere attenti a questo dramma.
Riportiamo di seguito la risposta di un sacerdote copto egiziano, don Yoannis
Lahzi Gaid, redattore del sito web della Chiesa cattolica di Alessandria,
alla dichiarazione del Grande Imam di Al-Azhar, del 2 gennaio scorso, in merito
all’attentato alla Chiesa dei Santi di Alessandria, che aveva giudicato come una
interferenza negli affari interni dell’Egitto le parole del Santo Padre
all’Angelus di domenica 2 gennaio.
BENEDETTO XVI rivendica diritti universali, egualmente religiosi e laici.
Libertà di non subireaggressioni,
discriminazioni, persecuzioni, libertà di non morire a causa della propria fede
e libertàdi potere cambiare il proprio credo senza diventare oggetto di massacri.
Al tempo stesso il ponteficeindica un traguardo
più alto. La pace
Vista da fuori, dalla realtà europea, la polemica su moschee e terrorismo
cavalcata dalla Lega, ultimo caso Torino, mostra tutta l' arretratezza del
dibattito italiano, ancora imperniato sul libero esercizio del diritto di culto,
che fa dell' islam una religione "speciale". Nel Belpaese si discute ancora se i
musulmani possano avere una moschea, fingendo di non vedere quali sono i
problemi reali.
L’esigenza, infatti, di avere un luogo di
cultoadeguato e decoroso dove poter praticare quella libertà religiosa
esplicitamente riconosciuta etutelata dalla
nostra Costituzione, dovrebbe essere un impulso per le forze politiche a trovare
unarisposta positiva, anziché l’ennesima occasione per alimentare
diffidenze, paure e divisioni.
Un famoso politico pachistano che si era battuto per la liberazione della
cristiana condannata a morte Asia Bibi e per l'abolizione della legge sulla
blasfemia e' stato assassinato oggi nel pieno centro di Islamabad, riporta
l'Ansa.
500 studiosi islamci pakistani, secondo quanto riporta il sito Usa lifesite.com,
hanno appoggiato l'assassinio del governatore del Punjab.
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PACE
Beppe Giulietti nel suo blog su "Il Fatto Quotidiano" rilancia la campagna
"L’Italia ripudia la guerra" lanciata il 1° gennaio dalla Tavola della pace e
dalla Rete Italiana per il Disarmo.
Beppe Giulietti: Un 2011 per la pace
Nel consueto abbraccio di fraternità fra le Chiese Cristiane di Milano, il
cardinale Tettamanzi ha ricordato i cristiani copti vittime di un attentato
mentre pregavano in chiesa ad Alessandria d'Egitto
Rosangela Vegetti: «Cristiani oggi spesso vittime di fanatismi»
Sin
dall’inizio della disastrosa missione militare in Afghanistan abbiamo
ribadito sempre la stessa proposta: investire l’equivalente della
presenza armata in aiuti umanitari a favore della popolazione
civile... A far comprendere queste cose, si aggiungono le
considerazioni dell’ultima vittima italiana, il caporal maggiore Matteo
Miotto...
Continuano le indagini per identificare i responsabili degli attentati,
non rivendicati, che, nella notte di capodanno, sono costati la vita a 4 persone
ad Abuja (Nigeria), e a decine di cristiani copti in Alessandria (Egitto). La
condanna di Benedetto XVI. L’Italia ha chiesto una discussione in sede Ue.
NIGRIZIA: Capodanno di sangue
SUD SUDAN
Dopo la visita a Juba del presidente Omar el-Bashir – che ha dichiarato
che rispetterebbe l’esito del voto, anche se sfociasse nella secessione – il
comboniano Daniele Moschetti racconta come si vive la vigilia elettorale. (In
audio, intervista realizzata da Fortuna Ekutsu mambulu).
Fortuna Ekutsu Mambulu : Si vota il 9 gennaio (testo+video)
All’avvicinarsi del referendum previsto per il 9 gennaio Save The Children
denuncia: circa 500 mila bambini a rischio fame, malattie, sfruttamento. La
Campagna Italiana per il Sudan: violazione dei diritti umani e della libertà di
stampa.
A un passo dal referendum che sancirà
l'indipendenza del Sud. Questione di religione, identità ma anche di forti
interessi
RWANDA
Il regime rwandese non si smentisce. Quattro militari, un tempo vicini
al presidente e oggi riparati in Sudafrica, sono accusati di atti di terrorismo
e rischiano pene severe. Intanto è stata negata la scarcerazione alla leader
dell’opposizione Victoire Ingabire, arrestata a metà ottobre con l’accusa, non
supportata da prove, di affiancare dei terroristi.
NIGRIZIA: Giustizia alla Kagame
COSTA D'AVORIO
Non ha trovato sbocchi la mediazione tentata ieri da una delegazione
della Comunità degli stati dell’Africa Occidentale, insieme all’inviato
dell’Unione africana, per convincere l’uomo politico sconfitto nell’urna a
lasciare il campo. Non si può escludere un intervento armato.
NIGRIZIA : Gbagbo non molla
UGANDA
Missione umanitaria in un ospedale che
ha bisogno di tutto, ma dietro la grande carità spuntano gli affari
multimilionari degli interessi italiani nel continente martoriato: strategia di
Washington alla quale ci siamo accodati
Haiti un anno dopo: l’impegno di Caritas Italiana accanto alla popolazione colpita dal terremoto del 12 gennaio 2010
CARITAS: "La speranza che non
muore" (pdf)
TV2000: Intervista agli operatori di Caritas Italiana (video)
Nel 2010 Obama ha autorizzato oltre 120 raid
aerei sulle Aree Tribali pachistane: i morti sono stati almeno mille, tra cui
centinaia di civili
Un gruppo di giovani della Striscia lancia in
rete una protesta, che chiede il rispetto del diritto al futuro
Una firma collettiva, un'identità comune e
soffocata, lancia un grido di dolore nello spazio libero del web
Una veglia silenziosa per ricordare Jawaher ma anche per continuare a
sostenere la lotta popolare nonviolenta contro l’occupazione israeliana.
L’appello di associazioni di donne palestinesi e israeliane, ma anche
internazionali, partiti politici e comitati popolari, oggi insieme nel villaggio
della Cisgiordania.
I
NOSTRI TEMPI /
Interventi ed opinioni |
Un maestro indù mostrò un giorno ai suoi discepoli un foglio di carta con un
punto nero nel mezzo. «Che cosa vedete?», chiese. «Un punto nero!» risposero.
«Nessuno di voi è stato capace di vedere il grande spazio bianco!», replicò il
maestro.
Gianfranco Ravasi: Il foglio e il punto nero
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Parla Sandro Calvani, a lungo funzionario di
spicco dell'Onu e oggi direttore del centro Asean di eccellenza sugli Obiettivi
di sviluppo del millennio di Bangkok, in Thailandia.
Il 2010 s'è lasciato alle spalle un pianeta
ancora segnato da profonde diseguaglianze e lancinanti sofferenze. Nel mondo che
si sta stropicciando gli occhi cercando di scrutare da vicino l'anno nuovo,
oltre un miliardo di persone non ha accesso diretto all'acqua potabile, 925
milioni di persone non hanno cibo a sufficienza, 872 milioni non sanno nè
leggere nè scrivere, 42 milioni convivono con il virus Hiv o sono ammalati di
Aids spesso prive delle medicine necessarie a combattere questo flagello.
Sono passati oltre dieci anni da quel
settembre in cui, con un consenso mai visto nella storia, l’Onu si schierò
contro la povertà mondiale firmando la Dichiarazione del Millennio, un impegno
sottoscritto dai paesi ricchi per realizzare interventi concreti di contrasto
alla povertà in quelli in via di sviluppo. Un programma ambizioso da realizzare
in 15 anni. Ne mancano un po' meno di 5 e c’è ancora tanto, forse troppo, da
fare perché «si continua ad affrontare i problemi di oggi con le conoscenze di
ieri».
Obiettivi (mancati?) del
millennio
--------------------------------------------Un maestro indù mostrò un giorno ai suoi discepoli un foglio di carta con un
punto nero nel mezzo. «Che cosa vedete?», chiese. «Un punto nero!» risposero.
«Nessuno di voi è stato capace di vedere il grande spazio bianco!», replicò il
maestro.
I prezzi del cibo
non erano mai stati tanto cari. Lo comunica la Fao, precisando che il suo indice
globale di 55 materie prime agricole ha superato a dicembre i massimi toccati
nel giugno 2008, quando al culmine della crisi alimentare scoppiarono tumulti
con vittime da Haiti all’Egitto.
Il mondo è appeso
a un silos: dopo l’allarme Fao sui prezzi delle materie prime alimentari tutti
cercano di capire se questa volta "terranno" gli stock di cereali ricostituiti
dopo la crisi di tre anni fa.
MIGRANTI E IMMIGRAZIONE
Dei profughi eritrei liberati dai trafficanti di uomini del Sinai, dietro il
pagamento di un riscatto, solo di 16 si ha conferma che siano arrivati salvi in
Israele. Don Zerai: "Non sappiamo dove siano gli altri".
«Sul Sinai si sta
consumando un dramma nel dramma». Le parole di don Mosé Zerai, il sacerdote
eritreo che da oltre un mese sta sostenendo la causa di centinaia di
connazionali sequestrati in Egitto, tradiscono la tensione delle ultime ore. Gli
scontri a fuoco tra le forze di polizia di Rafah, la cittadina in cui sono
detenuti ancora decine di africani, hanno causato due morti nella sola giornata
di domenica.
E' prevista una manifestazione-sit in a Reggio Calabria e a Roma,
contemporaneamente, davanti al Ministero delle Politiche Agricole per chiedere
ilUn maestro indù mostrò un giorno ai suoi discepoli un foglio di carta con un
punto nero nel mezzo. «Che cosa vedete?», chiese. «Un punto nero!» risposero.
«Nessuno di voi è stato capace di vedere il grande spazio bianco!», replicò il
maestro. permesso di soggiorno e migliori condizioni di vita per gli immigrati
stagionali. La profonda illegalità del mercato del lavoro all'origine dei fatti
del 2010
Sono scesi in piazza gli immigrati di Rosarno. A un anno esatto dai fatti che
scatenarono una vera rivolta da parte degli extracomunitari, alcune centinaia di
loro sono da stamattina 7 gennaio in corteo nel centro cittadino.
"Il vostro Made in Italy ha una macchia, il
nostro sangue". Manifestazione organizzata dall'Assemblea dei lavoratori
Africani di Rosarno e l'Osservatorio antirazzista Pigneto
Torpignattara
L'impresa-mafia sempre più potente. Non
solo nel Sud, nel Nord e in ogni paese: affari del’Expo di Milano dove la
famiglia Rendo si é rifatta nell’Europa ex comunista e in America Latina. Compra
giornali in Ungheria e assicura la sicurezza a 20 aeroporti Usa. Se proprio
verrà lo sciopero generale, noi vorremmo uno sciopero generale antimafia tanto
per cominciare bene il 2010
In un anno il governo Lombardo ha creato un bacino di 80.050 siciliani che
ricevono un assegno per almeno 12 mesi, per una spesa record di 595 milioni. E
adesso è rivolta, dopo il varo di un ennesimo finanziamento che eroga 6,8
milioni per 8.400 disoccupati da impiegare nel volontariato
Gli inquirenti chiamano in causa la classe dirigente calabrese
Il 3 gennaio del 2010 partiva l'offensiva della 'ndrangheta
Dagli arresti di dicembre al caso Fallara
Quel progetto che in prima battuta sembrava utopico si avvicina sempre più alla
sua realizzazione concreta. Stiamo parlando del progetto ‘Libera Terra Crotone’
da realizzare sui terreni confiscati nella provincia di Crotone (a Isola Capo
Rizzuto e Cirò), che è stato ufficialmente presentato martedì 28 dicembre in
piazza del Popolo a Isola Capo Rizzuto dalla nascente Associazione temporanea di
scopo (Ats) chiamata a sostenerne l’esordio.
I tentacoli della Piovra arrivano in Friuli. A Vincenzo Graziano, 59 anni,
imprenditore palermitano colluso con la mafia sono stati sequestrati beni per un
valore di 50 milioni di euro
"CELEBRARE DIO CON LA VITA" HOREB n. 57 – 2010
TRACCE DI
SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI
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Frontiere
dello Spirito 02-01-2011
Mons. Gianfranco Ravasi commenta e approfondisce Siracide 24, 1-4, 12-16
e nella seconda parte Maria Cecilia Sangiorgi "Frontiere al cinema"
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RAI RADIOTRE - "UOMINI E PROFETI":
Inauguriamo la
prima domenica dell’anno con l’inizio dell’ultimo libro del Pentateuco, il
Deuteronomio. Il cui titolo, in ebraico, è dato dalle prime parole: “Queste sono
le parole che Mosè rivolse a tutto Israele oltre il Giordano… “ (1,1). Il titolo
infatti è Devarim (parole). Si tratta infatti di cinque discorsi che Mosè tiene
di fronte al popolo in assemblea nella pianura di Moab, prima di entrare nella
terra promessa. Segue poi una conclusione, con la morte di Mosè, fuori di quella
terra. È un libro che ha, al tempo stesso, una narrazione storica, una parte
legislativa, ma anche un messaggio profetico. Soprattutto contiene alcuni dei
fondamenti della fede di Israele. In esso troveremo quello che è il “credo” di
Israele: la preghiera che dice “Ascolta Israele…”, che è la preghiera universale
di ogni ebreo nella storia; troveremo un senso di responsabilità nella scelta
del bene e del male; troveremo la speranza nell’aiuto di Dio, nonostante i
fallimenti e i tradimenti. Per questo il Deuteronomio è stato definito un “libro
del cuore”. Due studiosi per introdurci a questo libro: Piero
Stefani, studioso di ebraismo e biblista, uno dei nostri collaboratori
più preziosi e Alexander Rofé, uno dei più insigni biblisti,
che insegna a Tel Aviv
con Alexander Rofé e Piero
Stefani Domenica 2 gennaio 2011
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RAI RADIOTRE - "FEDI E MONDO":
La prima puntata del nuovo anno
avrà un andamento un po’ particolare. In primo luogo metteremo al centro
dell’incontro di oggi un parola – libertà – che non appartiene soltanto
alla sfera religiosa, ma è una dimensione costitutiva della creatura umana.
Anche se, va ricordato, la libertà dovrebbe essere sostanza e anima di ogni
fede, se non si vuole che la fede diventi devozione, ossequio, fanatismo.
Che cosa è la libertà? È possibile dipanare gli equivoci che intorno a
questa parola si addensano? L’essere umano aspira alla libertà al punto da dare
la propria vita per essa. Eppure siamo pronti a farci schiavi di mille idoli:
degli oggetti, del potere, delle immagini, del denaro, del tempo… Non solo. Noi
cerchiamo la libertà. E quando l’abbiamo raggiunta, o crediamo di averla
raggiunta, ecco che siamo pronti a trasformarla in una nuova schiavitù. Per noi.
O per altri. Per accostare quello che è uno dei grandi enigmi della vita
umana, abbiamo invitato Paolo Nori, che non è un teologo,
neppure un filosofo. È uno scrittore, traduttore dal russo, uomo di teatro.
Dietro la sua scrittura dal profilo volutamente quotidiano, “diaristica” quasi,
si nasconde una forte tensione etica. In cui il desiderio di verità, esercitato
con pudore, quasi occultato dietro un’ironia talvolta dura, fa frizione, quasi,
con il desiderio di compassione. Per la nostra puntata reciterà alcuni passi
della pièce “Noi e i governi”
La parte degli esseri liberi (audio)
con Paolo Nori Sabato 1 gennaio 2011
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
9° convegno
invernale di spiritualità
Roma, 2 - 6 gennaio
2011
con Vito Mancuso,
Arturo Paoli, Carlo Molari, Mario De Maio, Riccardo Larini, Rosanna Virgili ed
altri
IL PROGRAMMA DELLE
GIORNATE
IL DEPLIANT IN PDF (pdf)
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Fra i personaggi del Natale ce ne sono tre
che il racconto evangelico ci presenta con un’aura di particolare fascino e di
mistero: i Magi. “Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco,
alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: ‘Dov’è colui che è
nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad
adorarlo’” (Matteo 2,1s). In questi uomini venuti da lontano, pellegrini nella
notte guidati da una stella, mi sembra sia possibile vedere la ricerca del
nostro cuore inquieto: essi ci rappresentano tutti, o almeno coloro fra noi
che sono disposti a vivere l’esistenza non come resa all’evidenza finale della
morte, ma come esodo, cammino verso la luce che viene dall’alto. E questo
riguarda non solo chi crede, ma anche chi cerca non avendo il dono della fede:
il cosiddetto ateo, quando lo è non per semplice qualificazione esteriore, ma
per le sofferenze di una vita che lotta con Dio senza riuscire a credere in Lui,
vive in una condizione di vera ricerca, di viva e spesso dolorosa
attesa.
Il Natale dei Magi (pdf)
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Giovedì
6 gennaio, nel Duomo di Milano, l’Arcivescovo presiederà alle 11 il Pontificale
nella solennità dell’Epifania, alle 16 i Secondi Vespri dell’Epifania e alle
17.30 la celebrazione eucaristica con i Migranti nella “Festa dei popoli”, ormai
una tradizione consolidata inserita nel cammino pastorale della Chiesa
ambrosiana. Le celebrazioni dell’Epifania saranno trasmesse in diretta su
Telenova 2 e www.chiesadimilano.it. L’omelia del Pontificale
in differita alle 12.30 su Radio Mater.
Entrambe
le celebrazioni saranno presiedute dall’Arcivescovo in Duomo: la prima alle 11,
la seconda alle 17.30
Nel
giorno dell’Epifania, in Duomo la Messa dei popoli. Parla don Giancarlo Quadri:
«Non possiamo discriminare. Il cristiano è uomo di buona volontà, cerca ciò che
unisce. In Cristo ci riconosciamo fratelli»
«Con i migranti siamo una sola
famiglia umana»
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Cari amici, mi
fa piacere iniziare il nuovo anno andando insieme con voi nel deserto. Anche se
non conosco il volto di ognuno, sento che mensilmente mi seguite in questa breve
lettera che apre il nostro quaderno. Sono tanti i significati che possiamo
attribuire al deserto. Il deserto con la sua variabilità di paesaggi al soffio
del vento, ci può ricordare la nostra società dove tutto cambia velocemente e
dove l’esperienza della mancanza di certezze, di punti saldi di riferimento, fa
emergere smarrimento, ansia e solitudine. Il deserto è il luogo del vuoto; tutti
viviamo nella società del “troppo-pieno”, dove oggetti e cose cercano
inutilmente di riempire e chiudere quello spazio che si rivela sempre più di
un’altra natura. Il vuoto può creare angoscia, disorientamento, ma è anche
l’ambito privilegiato che custodisce la dimensione mistica, quella della
relazione col Mistero, il Bene grande che ci avvolge...
l'editoriale di Mario Di Maio
del quaderno di Gennaio di OreUndici
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"RINASCERE
DAL DESERTO" di Arturo Paoli
Il deserto è stato un passaggio
fondamentale nella mia vita, nell’aver capito di non vivere più per me e che
negli anni precedenti avevo vissuto con egoismo, anche se non me ne rendevo
conto e magari venivo elogiato per il mio altruismo, ma dentro di me sentivo che
agivo egoisticamente. La grande virtù del deserto è quella di spogliarti, di
farti morire al passato e farti rinascere, come Gesù dice a Nicodemo: devi
rinascere in spirito e verità. La vita cristiana è morire a te stesso e
rinascere per l’altro. Abbandonare la fede astratta verso un Essere invisibile e
orientarla verso l’amicizia con Gesù e il suo progetto di pacificare il mondo.
Penso spesso che il deserto non è solo un luogo. C’è il deserto del
cuore...
RINASCERE DAL
DESERTO
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Catechesi sul cammino ecumenico
La
riflessione ecumenica di don Romano Matrone, che ha accompagnato il
pellegrinaggio dei lettori di Famiglia Cristiana lungo i Mari del Nord
Europa.
Dal 29 agosto al 9 settembre 2010, un folto gruppo di lettori di
Famiglia Cristiana hanno fatto una crociera a bordo della MSC Opera, toccando le
principali capitali del Nord Europa. Durante il viaggio, don Romano Matrone ha
guidato una serie di catechesi sul cammino ecumenico, evidenziando la genesi
delle fratture tra le Chiese cristiane, le differenze, i contrasti e il faticoso
dialogo di riconciliazione. Il materiale ora viene messo a disposizione di
tutti, pubblicandolo a puntate.
Il teologo risponde
CHIESA
E SOCIETA'
/
interventi
ed opinioni |
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Mercoledì 29 dicembre, presso l’Auditorium
“Mons. Fasola”, si è svolto il XXX Convegno Caritas. Erano presenti al tavolo
dei lavori, dinanzi ad un folto uditorio di autorità militari, giornalisti,
sacerdoti e operatori pastorali, il nostro Arcivescovo, Mons. La Piana, il
Prefetto, Dott. Alecci, Don Tripodo, Direttore della Caritas Diocesana
messinese, Suor Gabriella e Don Luigi Ciotti, presidente della rete di
associazioni contro le mafie “Libera”.
Il tema scelto quest’anno s’inserisce nel
cammino pastorale decennale della nostra chiesa, che ha voluto coniugare due
tematiche non parallele: la Parola di Dio e l’educazione.
La prima parte dei lavori, si è conclusa
con il tanto atteso intervento di Don Luigi Ciotti. Un grande sacerdote, un
grande uomo, nato sulla strada (come egli stesso dice) quarantacinque anni fa,
col gruppo Abele. Prendendo spunto dai dialoghi con Don T. Bello, suo grande
amico, e dal discorso pronunciato da Giovanni Paolo II in un convegno Caritas,
ha detto che la Parola di Dio si annuncia con la vita e con i gesti e che la
carità è il cuore della chiesa. “La strada - ha detto - deve essere il nostro
punto di riferimento; essa è il luogo che chiede fedeltà per interpretare i
nuovi segnali di aiuto”....
Don Ciotti ha poi parlato della libertà che
attinge direttamente alla Parola di Dio: chi è povero non è libero. Bisogna
dunque liberare i poveri, integrare gli esclusi e socializzare gli
inclusi.
La carità, però, presuppone la giustizia;
queste sono due entità indivisibili: “La denuncia delle ingiustizie - ha detto
Don Ciotti - è parte integrante dell’annuncio Evangelico”.
Ricollegandosi poi al riconoscimento della
cooperazione tra ambito religioso e civile manifestato dal Prefetto, ha
sottolineato che Don Tonino Bello diceva ai politici di amare senza riserve la
gente che Dio gli aveva dato poiché a Lui, un giorno, prima che al partito,
avrebbero dovuto rendere conto.
Tutti noi, insomma, abbiamo una
responsabilità nell’educare ma dobbiamo anche educare alla responsabilità; la
vita e i bisogni delle persone, sono unità di misure della
coscienza....
Leggi tutto e guarda i video:
Trasformati dalla Parola
per essere segno di Carità
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Le realtà e gli amici del Gruppo Abele, si
sono ritrovati nella "Fabbrica delle e", la sede torinese dell'associazione, per
scambiarsi gli auguri di Natale. Pubblichiamo un sunto della riflessione di
Luigi Ciotti, che dopo aver ripercorso i 45 anni del nostro cammino ne ha
isolato alcune parole chiave prendendo spunto dal racconto di Jean Giono,
«L'uomo che piantava gli alberi».
Gli occhi della
possibilità
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La Chiesa è elemento fondante e sempre
originario della società umana. La società può non volere la Chiesa. La Chiesa
però è totalmente rivolta alla società. Per mandato divino. Ha ricevuto la
consegna di Cristo di “sovvenire” alle necessità dell’uomo. Non ha una funzione
di governo, non ha una gestione dell’economia, non gode di privilegi. La Chiesa
non ha nulla per sé, ha tutto per gli altri. È a servizio dell’uomo. Ed è la
gratuità del dono...
L’atteggiamento primo della conversione è
quello dell’amore del prossimo. Il Vangelo è tutto qui, in questo amore per
l’altro. L’amore del prossimo è l’essenza del Vangelo, è la verità del Vangelo,
è l’imperativo del Vangelo. Un amore incondizionato, direi assoluto, che arriva
all’estremo dell’amore dei nemici. È l’amore che rende gli uomini “uguali al
Padre”: “Siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste, che fa sorgere
il suo sole sui cattivi e sui buoni”(Mt 5,43-48). Amare il prossimo significa
superare se stessi, la propria cultura e i propri gusti. Amare il prossimo
significa non rivendicare mai le proprie ragioni, ma andare sempre incontro
all’altro. Amare il prossimo significa essere “costruttori di pace”. Sempre,
superando ogni violenza, ogni contrasto, ogni incomprensione. La Chiesa è la
madre di tutti e quindi l’esecutrice della pace...
Chiesa del potere e Chiesa dei
poveri
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Gli osservatori segnalano una “insignificanza” dei cattolici; e il rischio di
una subalternità alla destra. Ma resta un problema di democrazia sostanziale; e
il nodo è il bipolarismo col sistema maggioritario.
Angelus
- 2 gennaio 2011
Angelus
- 6 gennaio 2011
Udienza
- 5 gennaio 2011
Discorso durante la visita ai
Bambini ricoverati nei Reparti di Pediatria del Policlinico “Agostino Gemelli”
(5 gennaio 2011)
Omelia Solennità di Maria SS.ma Madre di Dio (1 gennaio 2011)
Omelia
Solennità dell'Epifania del Signore (6 gennaio 2011)
OPINIONI E COMMENTI
Dal vescovo di Rumbek una riflessione sul messaggio del
Papa alla vigilia del referendum: "Soffriamo sotto l'islam di Stato"
Il cardinale di Ho Chi Minh commenta il testo del Papa: "Impariamo da lui
l'apertura agli uomini di buona volonta'"
Nella sua prima udienza generale del 2011 Benedetto XVI ha voluto
“riscattare” il Natale “da un rivestimento troppo moralistico e sentimentale”. E
per farlo ha utilizzato anche il modo con cui l’arte orientale raffigura la
nascita di Gesù, come nel particolare dell’icona di Rublev riprodotto qui
sopra.
Visita il Policlinico Gemelli di Roma per l'Epifania
E mentre volge al
termine l’arco delle feste, e i Magi hanno raggiunto la grotta, e si ripongono i
presepi; mentre ricominciano i giorni ordinari e l’anno davanti un po’ ci turba
con il suo tempo intonso, Benedetto XVI nell’omelia dell’Epifania si domanda: ma
chi erano, che genere di uomini erano quei tre re, che inseguirono una stella?
Non erano maghi o astrologhi che almanaccassero il futuro dalla lettura del
cielo, ma erano, dice il Papa, uomini in ricerca: uomini certi che «nella
creazione esiste quella che potremmo definire la “firma” di Dio, una firma che
l’uomo può tentare di scoprire e decifrare».
Prima Udienza generale del 2011 dedicata all'attuale periodo
liturgico
Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella
carità e nella verità
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2) Il
servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:
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3) Il servizio omelia di P.
Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm
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