"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°28 del 2011

Aggiornamento della settimana

- dal 9 al 15 luglio 2011 -

 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 22 luglio 2011          


 
 


IL VANGELO DELLA DOMENICA 
LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo


N. B. La Lectio viene sospesa per il periodo estivo



OMELIA 

 di P. Gregorio Battaglia 
  di P. Aurelio Antista
di P. Alberto Neglia


 


Il 2 febbraio 2010

 é nato il Blog di Tempo Perso

PIETRE VIVE

che viene aggiornato quotidianamente
 e mette così a disposizione in modo facile e veloce
 una o più notizie

---------------------------------------------

Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale


"QUELLI DELLA VIA"





 




NOTA

Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere
un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 







DIRITTI / DOVERI


Infanzia

Sono 36mila i bambini-soldato liberati nella Repubblica Democratica del Congo negli ultimi dieci anni, ma almeno 6 mila sarebbero ancora arruolati nelle milizie irregolari. I progressi sono il frutto del "Programma di disarmo, demobilizzazione e reintegrazione" coordinato dall'Unicef in collaborazione con Amnesty international e con diverse Ong internazionali. 

  AGI:  ANCORA 6MILA BAMBINI-SOLDATO IN CONGO, ITALIA IN CAMPO

Carceri

Le Associazioni del settore denunciano: carceri sovraffollate e degradate. È la conseguenza dell'allarmismo propagandistico che ha ispirato i governi

  Cora Ranci:  Carceri illegali. Il grido delle associazioni





AFRICA


Colpite 11 milioni di persone fra Somalia, Kenya ed Etiopia

  Domenico Quirico: Fame e siccità, così muore l’Africa

Il Corno d’Africa è sull’orlo del disastro umanitario. Oltre 10 milioni di persone stanno lottando per la sopravvivenza a causa di quella che l’Onu ha definito la più grave siccità degli ultimi 60 anni”, che sta mettendo in ginocchio la regione orientale africana, tra Somalia, Kenya ed Etiopia.

Una situazione che va aggravandosi ora per ora, nel quasi totale silenzio dei media italiani” – denuncia Oxfam Italia.

  UNIMONDO:  Corno d’Africa sull’orlo del disastro umanitario per siccità e guerra

Juba agguanta il sogno dell'indipendenza. Nasce un nuovo stato, ricco di petrolio e di problemi irrisolti

  Alberto Tundo: Sud Sudan, il grande giorno

Un obiettivo fortemente voluto e ora raggiunto. Ma sul terreno rimangono sfide non da poco. Si chiamano pluralismo politico, lotta alla corruzione, politiche di sviluppo, sicurezza del nuovo stato. E grande attenzione alle mosse di Khartoum in Darfur, sui Monti Nuba e nel Kordofan Meridionale.

  REPUBBLICA: Somalia, è ancora emergenza umanitaria La fame cronica per dieci milioni di persone

Il Presidente del Sudan al-Bashir è il più feroce assassino al mondo. Messo in stato d'accusa dalla Corte penale internazionale per genocidio, è da 20 anni che massacra tutte le comunità che si oppongono al suo regime. E ora sta succedendo di nuovo: a meno che non riusciremo a fermarlo una volta per tutte.
In questo momento sta bombardando donne e bambini delle montagne di Nuba, mentre le sue milizie stanno andando porta a porta a sgozzare intere famiglie.

  AVAAZ: Sudan: quando è troppo è troppo



SIRIA



Una madre, un figlio, un padre. Persone finite nel vortice di repressione del regime

  Noemi Deledda:  Siria, storie da una rivoluzione



ISRAELE/PALESTINA



Maria Elena Delia, tra i coordinatori, traccia il punto della situazione e le prossime mosse della Flotilla

  Maria Elena Delia: Freedom Flotilla, si prepara la battaglia legale




I NOSTRI TEMPI /

  Interventi ed opinioni



(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"


  Italia: Se non ora quando un paese per donne?


  Un po’ di rassegna stampa sulla due giorni di Siena! (pdf)


---------------------------------------------------------------


     (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)

ACCOGLIENZA/INTEGRAZIONE IMMIGRATI - 1 -

Come migliorare l’accoglienza dei rifugiati dalla Libia
Sono passati due mesi da quando le Regioni italiane hanno cominciato a gestire l’emergenza profughi. Non conosco l’intero quadro della situazione. Credo però di poter fare, in base alle mie osservazioni sul campo, qualche considerazione utile.

    L’emergenza profughi che può farci crescere

Numeri. Grandi. Ma ognuno racconta una storia disegnata con paura, fame, fuga. Ognuno è una donna o un uomo, un anziano o un bambino. Sono 14mila i profughi che oggi vengono assistiti in tutte le Regioni del nostro Paese (a parte l’Abruzzo, per le note conseguenze dell’ultimo terremoto), secondo una precisa distribuzione che è proporzionale al numero dei residenti. Per esempio – scendendo da nord a sud – in Lombardia sono alloggiate 1.997 persone, in Piemonte 1.200 e altrettanti in Veneto, nel Lazio altre 1.200 e in Umbria 250, in Campania i profughi arrivano a 1.500 e in Molise a 85.

   Integrazione a piccoli passi 

La problematica relativa alla società interetnica continua in Italia a essere oggetto di riflessioni, studi e iniziative di accoglienza/integrazione da una parte, e polemiche, scontri, azioni di contrasto dall’altra: successi e tragedie. Le cronache si occupano più delle seconde.

   Mandiamoli a casa – Recensione di Laura Operti


--------------------------------------------

ACCOGLIENZA/INTEGRAZIONE IMMIGRATI - 2 -

Nessun lamento, solo una esortazione a passare dalle parole ai fatti rivolta al primo cittadino di Milano da parte di un gruppo di rifugiati africani e non solo. Nella lettera, le persone ringraziano, ma siete stati solo capaci "di offrirci da dormire per strada. Le contorsioni della legge comunitaria, l'accordo di Dublino II

  Gli immigrati al sindaco Giuliano Pisapia "Per favore lasciateci andare via da qui"

La situazione dei minori non accompagnati trattenuti nei centri dell`isola di Lampedusa e in altre strutture provvisorie come Porto Empedocle è diventata sempre più drammatica. La situazione sanitaria appare sempre più critica. I ritardi che si stanno accumulando stanno generando una situazione di grave tensione.

  I minori di Lampedusa ancora in stato di abbandono

L`ONG denuncia: tempi biblici per l`asilo politico, accordi fuori dal diritto internazionale per rispedire i profughi in Libia nonostante la guerra in corso e il decreto che porta da sei a 18 mesi la detenzione nei CIE.

  Asilo, Medici senza frontiere: “L`emergenza va avanti da anni”


--------------------------------------------

ACCOGLIENZA/INTEGRAZIONE IMMIGRATI - 3 -


Il progetto Nautilus affidato a Connecting People - consorzio specializzato nella gestione dei CIE - doveva raccogliere i dati su 10000 questionari, ne ha collezionati circa 4000. Ma è stato già rifinanziato per un secondo progetto. Gli italiani sono molto preoccupati dei costi dell`immigrazione, ma non sanno nulla dell`economia parallela legata ai migranti. La replica del consorzio: `Niente da nascondere. L`obiettivo è aprire uffici di contatto nei pressi dei CARA`.

  Un milione e mezzo di euro per tracciare l`identikit del rifugiato

Il Ministro dell’Interno Roberto Maroni ha vietato ai giornalisti l’ingresso nei centri per migranti, sia in quelli di accoglienza sia in quelli di detenzione. Questo divieto costituisce un bavaglio per tutta la stampa, italiana e internazionale, che non può verificare il rispetto dei diritti umani all’interno dei centri.

   CIE: divieto di accesso alla stampa

In Italia esistono dei lager ed esiste un regime di apartheid che va illuminato a giorno e non raccontato episodicamente e in termini emergenziali. Questo il messaggio lanciato all'unanimità nel corso della conferenza stampa tenutasi stamane presso la sala stampa estera da alcuni parlamentari, dalla FNSI e dall'Ordine nazionale dei giornalisti. Termini che finora erano propri delle realtà antirazziste incominciano a farsi strada anche presso una parte della politica e del giornalismo, non solo militante. A scatenare una reazione così decisa la circolare emanata dal Ministro Maroni, con l'interdizione alla stampa dei centri di identificazione ed espulsione.

  Rompiamo il silenzio sui CIE. Lanciata mobilitazione nazionale

  Video: Conferenza stampa presso la sede dell'Ass. Stampa Estera in Italia 

--------------------------------------------

«Il trattenimento prolungato nei Centri è sostanzialmente una forma di detenzione illegale. Partendo da questa considerazione, si possono ravvisare numerosi motivi di impugnabilità».

  Massimiliano Amato:  Immigrati, no al "carcere" per gli innocenti Onida: «Forma di detenzione illegale»

I bandi dei Comuni per assumere rilevatori escludono i cittadini extraue. Tra discriminazione e mancanza di buon senso

  UNIMONDO: Censimento. Immigrati contati, ma non conteranno

L´anticipazione / In un saggio su "Reset" il filosofo propone una nuova politica di inclusione per gli immigrati. La retorica multiculturale in Europa riflette una profonda incomprensione. Se i sogni di chi emigra non si infrangono si crea un legame positivo con chi accogli

  Charles Taylor: Cittadini modello. Così una vita migliore aiuta l´integrazione

---------------------------------------------------------------

     (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


Anziani, un'estate di solidarietà -
Il numero verde per l'emergenza
 
Aiuti a domicilio, la spesa, i farmaci, l'assistenza o il semplice sostegno telefonico nelle lunghe giornate di solitudine. Le indicazione pratiche sulle corrette abitudini alimentari da tenere durante il periodo del gran caldo. Tutti i numeri utili

  Anziani, un'estate di solidarietà - Il numero verde per l'emergenza

--------------------------------------------





LOTTA ALLA MAFIA




     (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


LOTTA ALLE MAFIE: Barcellona P.G. (ME) -
Torna a campeggiare il lenzuolo della rinascita

Torna a campeggiare il lenzuolo della rinascita 
Barcellona P.G. (ME). Il lenzuolo che recava la scritta "Barcellona può rinascere, ora tocca a noi", bruciato dai vigliacchi che hanno agito nella nottata in coincidenza dell'operazione Gotha II, è tornato a sventolare sulla ringhiera del nuovo cavalcavia di via Del Mare dove era apparso subito dopo gli effetti benefici sulla città avuti con l'operazione antimafia Gotha portata a termine dalla Dia e dai Ros. Il nuovo lenzuolo, simile a tanti altri lenzuoli attaccati davanti a chiese, scuole e oratori, è ricomparso nello stesso punto dove restano ancora visibili i segni dell'incendio appiccato da sconosciuti a danno di un messaggio veicolato dal popolo della "mezzanotte", l'ora in cui tanti giovani sono usciti per le strade della città affiggendo nei posti più rappresentativi il messaggio di speranza con l'esplicito invito a voltare pagina per rifondare una società non più succube della mafia, ma libera nella legalità. L'incendio del precedente lenzuolo, di cui resta il segno di brandelli di stoffa e di fumo che ha annerito la ringhiera del nuovo cavalcavia non ancora aperto al traffico, non ha scoraggiato gli autori, i giovani e meno giovani della rete di associazioni di volontariato, del mondo cattolico e laico, che da due anni si batte intensamente per riaffermare la legalità in una città assediata dalla cultura mafiosa. I ragazzi della "mezzanotte pulita" di Barcellona, hanno mantenuto la promessa che si erano dati, rimpiazzando il lenzuolo bruciato e sono pronti a metterne altri mille in ogni angolo della città. (l.o.- fonte: Gazzetta del Sud del 15.07.2011)

Se bruciano un lenzuolo ne stenderanno altri mille

Hanno bruciato un lenzuolo i vigliacchi notturni, stava sul ponte che domina via del Mare, l'avevano messo i ragazzi che vogliono nuotare per sempre in acque limpide a Barcellona Pozzo di Gotto. Un accendino nel buio, una grata annerita, una sirena che l'indomani s'aggirava per capire e inchiodare i vigliacchi.
«Barcellona può rinascere: ora tocca a noi», è questa la frase di speranza disseminata in vari punti chiave del calvario di questi anni bui, dei mafiosi che camminavano indisturbati davanti alla chiesa e che potevi incontrare al bar per un caffé corretto. Era mezzanotte quando li hanno stesi, il bianco pulito e smaltato di nero a parole che reclama un domani senza la mafia nelle piazze e nelle case, senza mani mozzate se si "sbaglia" a rubare o sangue versato per strada. Se l'hanno bruciato i mafiosi non sanno che i ragazzi della mezzanotte pulita di Barcellona ne metteranno altri mille in ogni angolo, in ogni strada, in ogni piazza già questa mattina. Sventoleranno sempre nonostante accendini e vigliacchi. (n.a.  - fonte: Gazzetta del Sud del 13.07.2011)

  Vedi anche: Reportage fotografico di Ivan Bertolami

  Intimidazione mafiosa nei confronti della mamma del Dott. Attilio Manca

  L’INCHIESTA ANTIMAFIA ‘GOTHA 2′: I “libri mastri” e il sistema tangenti dell’Aias. Oggi davanti al gip il boss Giovanni Rao e gli “esattori” Carmelo Giambò, Carmelo D’Amico e Mariano Foti. Il presidente, il capotifoso dell’Igea e una scia d’affari…

  Vedi Video: A Barcellona Pozzo di Gotto(ME) chiedevano il pizzo anche sui disabili

Rivedi il nostrio precedente post:

  "Barcellona Pozzo di Gotto (ME) può rinascere, ora tocca a noi! ..." 

--------------------------------------------

(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"

  LOTTA ALLE MAFIE: A Barcellona Pozzo di Gotto(ME) chiedevano il pizzo anche sui disabili. (VIDEO - servizio TGR RAI -11-07-2011)

  Se bruciano un lenzuolo ne stenderanno altri mille


---------------------------------------------------------------

Insomma il 41bis costa e va rivisto. Ma non solo. Se la proposta venisse tradotta, sic et simpliciter, in legge, la decisione di spalancare per un mafioso o un terrorista le porte del carcere duro passerebbe dalle mani di un giudice e non - come avviene adesso – su decreto del Ministro di Giustizia su proposta delle Procure. «La politica non può demandare ai giudici una responsabilità che le compete – commenta il gip palermitano Piergiorgio Morosini - La sicurezza nelle carceri è uno strumento politico». 

  Nicola Biondo:  «Affievolire il 41bis». Mafia, proposta choc del governo

Intervista a don Pino De Masi, vicario generale della Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi e referente per la Calabria di Libera. Grazie al suo impegno, molti beni confiscati alla 'ndrangheta sono statidestinati ad attività sociali ed economiche gestite da cooperative.

  Massimiliano Amato:  «L'anello più debole sul nostro territorio resta la politica» (pdf)





FEDE E
SPIRITUALITA'



“LA LOTTA SPIRITUALE” - HOREB N. 58 – 1/2011

TRACCE DI SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI

Ci racconta S. Atanasio che dopo i primi passi nella vita spirituale, Antonio, padre dei monaci del deserto, è sconvolto da una tempesta di pensieri. È il «diavolo, nemico di ogni bene e invidioso», che non sopporta che un giovane si decida a vivere sedotto dallo sguardo di Dio e dal suo abbraccio e lo sollecita in tanti modi perché torni a vivere secondo le abitudini più normali: «Dapprima cercò di allontanarlo dalla vita ascetica, ispirandogli il ricordo delle sue proprietà, la cura per la sorella, l’affetto per i congiunti, l’amore per il danaro e la famiglia [...]. Insomma, gli suscitò nella mente una tempesta di pensieri per distrarlo dalla via del bene sulla quale si era incamminato». In altri termini, sottolinea il primo biografo di Antonio, l'esperienza cristiana, pur avendo origine nel dono di Dio, coinvolge, poi, la nostra responsabilità ad accogliere il dono e a consentirgli di maturare ed esprimersi nel nostro vissuto.
L’esistenza nuova, quindi, non va da sé, c’è un “io” che sotto vari pretesti vuole riprendersi i suoi spazi e vuole organizzare la vita secondo una sua logica di banalità, di indifferenza o di potere, per cui, nel momento in cui ci si decide per Dio inizia la lotta. Paolo lo aveva già evidenziato: «Non quello che voglio io faccio, ma quello che detesto» (Rm 7,15)...

Questo l'incipit dell'Editoriale di Horeb, Quaderni di riflessione e formazione per quanti desiderano coltivare una spiritualità che assuma e valorizzi il quotidiano.

  Editoriale (Pdf)

  Sommario (Pdf)


---------------------------------------------------------------

FRATERNITÀ CARMELITANA DI POZZO DI GOTTO (ME)

INCONTRI ESTATE 2011


Leggi il programma degli incontri:

  FRATERNITÀ CARMELITANA DI POZZO DI GOTTO INCONTRI PER L’ESTATE – 2011 (pdf)

Sede incontri: Barcellona Pozzo di Gotto (ME) - via Ugo Foscolo, 54 - telefono: 090.9762800

--------------------------------------------


La Bibbia in un frammento

"Il Regno dei cieli è simile a un grano di senape. E' il più piccolo di tutti i semi; eppure cresciuto, è più grande delle altre piante dell'orto, tanto che gli uccelli nidificano tra i suoi rami 
(Matteo 13, 31-32)"

  Gianfranco Ravasi:

Il seme più piccolo


-----------------------------------------------------------------------------
Il Teologo risponde

Vorrei una parola chiara sul riconoscimento di nullità del vincolo sacramentale del matrimonio.

  Mario Bonsignori:  Un matrimonio riconosciuto come nullo


-----------------------------------------------------------------------------

  (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)

Consigli spirituali di Enzo Bianchi su come vivere la vacanza


Nelle vacanze c'è una dimensione che purtroppo è sovente negata e contraddetta nonostante le intenzioni dichiarate da chi prende le distanze dal quotidiano e va in vacanza.
In realtà fare vacanza non è così facile soprattutto se si pensa che contiene in sé l'idea del non far niente...

  Video:  Consigli spirituali su come vivere la vacanza

--------------------------------------------




CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni


  (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


LA CHIESA: SALE E LIEVITO O POTERE TRA I POTERI?

I cristiani e la politica.
I cristiani e i signori dell’economia.
I cristiani e il sistema dell’informazione.

La Chiesa cattolica non sta su un pianeta lontano. Vive nella compagnia degli uomini, nelle nostre strade e piazze, mischiata alle nostre vicende che sono anche vicende di potere.
Che cosa significa essere discepoli del Signore Gesù, oggi, in questi contesti?

  LA CHIESA: SALE E LIEVITO O POTERE TRA I POTERI? di Christian Albini


---------------------------------------------

Quante volte, figliolo? di Mirella Camera

Non pensate subito male. Non c'è alcuna allusione ai peccati contro il sesto comandamento. Quello che è successo è molto meno datato. Direi, anzi, una novità. E' stata, forse involontariamente, la contestatissima Finanziaria di Tremonti a metterlo sul tavolo aprendo, almeno potenzialmente, un discorso enorme: perché calcolare quante volte un reddito contenga il minimo pensionistico con cui vive il 50% dei nostri anziani (467,42 euro al mese) per stabilire le soglie sulle quali applicare o meno l'adeguamento al costo della vita, significa stabilire innanzi tutto una unità di misura. E da che mondo è mondo una unità di misura serve a valutare un sacco di cose. 
Se la cosiddetta "minima" , chiamata in gergo tecnico proprio "minimo vitale" è un metro, adesso ognuno di noi può calcolare facilmente il proprio grado di ricchezza non più in modo soggettivo, secondo il proprio desiderio individuale o il modello di vita cui aspira senza alcun riferimento concreto e reale, ma confrontandosi con questi pensionati che campano con < 500 euro/m, cioè l'unità di misura 1. Ogni multiplo non può più prescindere da questo confronto vivo e reale. Il bello è che il primo multiplo, cioè il doppio (un po' meno di 1.000 euro pro capite), viene definito dall'Istat "soglia di povertà"...

   Quante volte, figliolo?

---------------------------------------------

POLITICA


  (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


Dopo i referendum - Cattolici e laici: la paura del diverso

È difficile parlare di diversità senza pensare ai migranti con cui dobbiamo, anche se non vogliamo, “fare i conti”. 
Dobbiamo accogliere, aiutare, accompagnare, integrare, non assimilare. Sono un invito ad aprirci, a metterci in discussione, a trovare soluzioni di mediazione.
L’esito dei referendum di giugno e i commenti che ne sono seguiti mi hanno fatto pensare alla diversità in modo più ampio. Indubbiamente la Chiesa, i cristiani, le comunità parrocchiali sono stati determinanti nel raggiungimento del quorum. Tutto questo positivo movimento è frutto di una risvegliata voglia di partecipazione da parte dei cittadini, del lavoro capillare dei comitati referendari, ma anche di un lavoro di sensibilizzazione e formazione nel mondo ecclesiale. Sono stati tanti gli incontri fatti in diocesi e nel resto d’Italia che, con la “scusa” del referendum, hanno rimesso al centro la riflessione sui beni comuni e hanno permesso di fermarsi e di riflettere sulla vita concreta delle persone.
Purtroppo però nemmeno in questo caso i cristiani si ritrovano uniti. Ed ecco che la questione del “diverso” torna prepotentemente alla ribalta... Questa volta gli immigrati non c’entrano!

 Dopo i referendum - Cattolici e laici: la paura del diverso di Gianmarco Marzocchini

 Leggi le riflessioni sulla mobilitazione del mondo cattolico in occasione del referendum sull'acqua del 12 e 13 giugno di mons. Giampaolo Crepaldi, vescovo di Trieste, apparse su Vita cattolica, rivista diocesana di Trieste.

 Rivedi i nostri post:

  • Riflessioni sul dopo-referendum
  • POLITICA: Toccato il fondo? Comincia la risalita?

---------------------------------------------
Cattolici e politica / 1

Via Marsala 42 a Roma. Parrocchia salesiana del Sacro Cuore di Gesù. Una delle basiliche minori più vistose di Roma. Dalla vicina stazione Termini entrano alla spicciolata una quarantina di persone. Sono i partecipanti ad un incontro "riservato" sul dopo Berlusconi promosso dal Vaticano per capire cosa fare. Un vertice "segretissimo" cui prendono parte rappresentanti dell'associazionismo ma anche politici cattolici di maggioranza e opposizione: come Pisanu (Pdl) e Fioroni (Pd). Un summit voluto, però, dalla Segreteria di Stato.

  Il vertice segreto per la "Cosa bianca"

C'è chi risponde con un'alzata di spalle, chi con la convinzione che l'idea non stia in piedi, chi con apprezzamento. Reazioni (in ambienti politici) alla notizia trapelata in questi giorni di incontri promossi (ufficiosamente e quindi in segreto) dal Vaticano per discutere del futuro dei cattolici. Prove di unità post-berlusconiana prese in esame da una quarantina di persone, politici, sindacalisti, figure di spicco del mondo dell'associazionismo, riunite nella sacrestia della parrocchia salesiana del Sacro Cuore di Gesù a Roma (secondo indiscrezioni stampa).
Incontri che fanno discutere e che qualcuno non ha gradito.

  La Balena Bianca 2.0 tra illusioni e realtà. Prove di unità post-berlusconiana tra cattolici

Formalmente solo l'ennesima scuola di formazione politica. In realtà un rilancio significativo del tentativo del mondo cattolico di andare oltre il berlusconismo e, forse, oltre il bipolarismo. Soprattutto, il tentativo di rispondere all'appello più volte ripetuto dal Papa ad una "nuova generazione" di cattolici in politica. Il 'peso' dei partecipanti, ospiti di un istituto salesiano di Roma, conferma l'importanza dell'occasione...

  Su dopo berlusconismo è ancora 'competition' Cei-Vaticano

Se per la Chiesa il dopo Berlusconi è già iniziato, una parte della gerarchia sembra puntare decisamente su Giulio Tremonti come leader del nuovo centrodestra. Certo, quella parte dell’episcopato italiano che fa riferimento al presidente della Cei Angelo Bagnasco nelle ultime settimane pare guardare con favore all’ipotesi neocentrista (v. Adista n. 51/11). Ma il card. Camillo Ruini, e buona parte dei vertici vaticani, sembrano aver già concesso la loro investitura al ministro dell’Economia.

  L'uomo delle "provvidenze". Vaticano e Ruini incoronano Tremonti

---------------------------------------------
Cattolici e politica / 2

... Se abbiamo capito bene l’ordine del giorno era questo: cosa possono o devono fare i cattolici impegnati in politica nel dopo berlusconismo? Nei giorni scorsi sullo stesso tema, un altro convegno “I cattolici e la politica”, dell’associazione Libertà Eguale in Valtellina, aperto da un’ampia e interessante relazione dell’ex direttore di Civiltà Cattolica, padre Bartolomeo Sorge...

  I cattolici e il dopo berlusconismo

Oggi, non è possibile parlare della presenza dei «cattolici democratici» in politica facendo un discorso a parte, quasi si trattasse di un problema esclusivo, a sé stante. Al di là di alcuni orientamenti particolari che riguardano direttamente i cattolici, le considerazioni generali e di fondo valgono indistintamente per tutti i «riformisti», a prescindere dalla loro diversa matrice ideologica (1). Infatti, si tratta di affrontare tutta una serie di problemi impegnativi, alcuni dei quali sono di principio, altri invece riguardano piuttosto l'attuazione pratica. Si può parlare, in sostanza, di tre indicazioni principali, necessarie a consolidare una nuova presenza dei «riformisti» in politica, di cui l'Italia ha urgente bisogno; questa, cioè: 1) va costruita sulla base di un nuovo concetto di «laicità positiva»; 2) dipende da un comune «prudenziale giudizio storico» sulla situazione presente; 3) dovrà tenere conto di alcuni passaggi fondamentali.

  Il coraggio della speranza: i cattolici in politica 

---------------------------------------------
Cattolici e politica / 3

Nell'ambito degli Incontri riformisti 2011, organizzati da LibertàEguale Milano - Lombardia, Associazione Democratici per Milano e Circoli Dossetti, in programma dall'8 al 10 luglio 2011:
Il coraggio della speranza: i cattolici in politica (2ª giornata)

Interventi:

Piera Landoni
responsabile per il Welfare della Provincia di Milano (PD)
Presiede

  Bartolomeo Sorge (video)

gesuita, direttore di "Aggiornamenti sociali"
Piera Landoni

Enrico Letta
deputato e vicesegratario nazionale (PD)

Emanuele Macaluso
direttore de "Le nuove ragioni del socialismo" e collaboratore de "il Riformista"
Piera Landoni

Piera Landoni
Lorenzo Gaiani
giurista

Bruno Tabacci
deputato e portavoce (API)
Piera Landoni

Eugenio Somaini
docente di Politica Economica presso l'Università di Parma
Piera Landoni

Pierluigi Castagnetti
deputato (PD)
Presidente della Giunta per le Autorizzazioni della Camera dei Deputati

  Video integrale

---------------------------------------------

Non convincono i tagli alle agevolazioni fiscali per le famiglie e il tutt’altro che deciso intervento sui costi della politica. “La povertà è destinata ad aumentare”

 Andrea Tornielli: "Le promesse di miracoli non hanno prodotto nulla" (pdf)

Non convincono i tagli alle agevolazioni fiscali per le famiglie e il tutt’altro che deciso intervento sui costi della politica. “La povertà è destinata ad aumentare”

 LA STAMPA: Il mondo cattolico boccia la manovra

La destra italiana ed europea fa pagare la crisi ai meno abbienti. Intervista a Luciano Gallino

 Angelo Miotto: Una manovra classista

Il Governo che nel programma aveva messo il "quoziente familiare" ora si dà alla macelleria sociale. primo bersaglio, le famiglie.

 Francesco Anfossi: Il Titanic ma solo per le famiglie

Nella videointervista, Francesco Belletti, presidente del Forum delle associazioni familiari, spiega perché la manovra ricade ancora sulle famiglie. E che cosa si dovrebbe fare.

 FAMIGLIA CRISTIANA: Pagano sempre le famiglie (testo+video)

La "manovra" del generale Jucci
Ex comandante dell'Arma dei Carabinieri e più volte Commissario straordinario, il generale Jucci analizza la manovra economica. E spiega dove tagliare.

 Roberto Jucci: Abbiamo scoperto che la crisi c'è

 Roberto Jucci: Via le Province e i "cumuli"

 Roberto Jucci: Prima il taglio ai privilegi, poi i sacrifici

Ormai è diventata la paroletta magica per risolvere i problemi di maggioranza: "coesi". In famiglia ci sentiamo uniti, o affiatati, o solidali. In politica invece sono "coesi".

 Marin Faliero: Manovra, il miracolo dei "coesi"


-----------------------------------------------------------------------------


L'Italia è incapace di riforma. Come scrissi nel mio precedente editoriale, gli equilibri geopolitici di dieci anni fa sono già materia per storici, il Paese del Rinascimento che ha saputo liberarsi dal nazifascismo è ammalato. Diagnosi: gravemente allergico al ricambio della propria classe dirigente. 

  Fabio Pipinato: Scuole di politica per un'evoluzione positiva

Finita la Dc, la «diaspora» dei cattolici in politica è diventata un dato di fatto. «Un dogma», buttano lì in sala, e non in senso positivo. Ma ora, attenzione, è finita anche questa fase: tra le «condizioni» per formare la «nuova generazione di politici cattolici» auspicata dal Papa, c’è «il superamentodell’ideologia della diaspora».

  Gian Guido Vecchi: Dal Vaticano spinta ai cattolici per un partito d’ispirazione cristiana (pdf)

Gli anni Novanta hanno trasmesso ai politici del nuovo secolo una certezza: la definitiva scomparsa del partito cattolico. Giuseppe Dossetti affermava nel 1994: «Non ci sarà una generazione di cattolici al potere; una seconda chance non ci sarà... la Democrazia cristiana non ha più senso». La Dc allora appariva delegittimata (anche se vale ricordare che alle elezioni del 1992 aveva preso il 29,7% dei voti, peraltro suo minimo storico). Sembrava rappresentare il vecchio, il corrotto, la commistione tra politica e vita religiosa. «Democristiano» era divenuta un'espressione dalla valenza negativa.

  Andrea Riccardi: Segnali di impegno tra i cattolici Una voglia di responsabilità politica

”Mai più alle urne con questa legge elettorale!”. Questo è ciò che da molti s´è detto in scritti, convegni, conferenze, conversazioni che non si contano più, e che abbiamo tante volte ripetuto a noi stessi guardando allo spettacolo politico che abbiamo davanti agli occhi. Si farebbe un errore madornale se si considerasse come un semplice, normale e in fondo fisiologico stato d´animo insoddisfatto quello che è un dato obiettivo, cioè una pubblica, diffusa opinione, giunta ormai sull´orlo di un ripudio, dalle conseguenze imprevedibili, nei confronti d´una “classe politica” che su questa legge elettorale s´è modellata e si prepara a riprodursi.

  Gustavo Zagrebelsky: Modesta proposta per la riforma elettorale

C’è un malessere diffuso nei confronti della politica italiana e una voglia di cambiamento che attraversa il mondo cattolico. Per questo sette associazioni del mondo del lavoro di ispirazione cristiana, che rappresentano milioni di iscritti, hanno preparato un appello, che sarà presentato a
Roma il prossimo 19 luglio

  Andrea Tornielli: “Le promesse di miracoli non hanno prodotto nulla”  (pdf)


  Angelo Bertani: Cambiamo grazie al voto cattolico



 BENEDETTO XVI
 

     Angelus - 10 luglio 2011

    Discorso - Saluto alla comunità di Castel Gandolfo (7 luglio 2011)



OPINIONI E COMMENTI

Avremo in futuro preti sposati? E perché la Chiesa cattolica di rito latino non ammette ancora questa possibilità? Rilanciata dalla questione degli abusi sessuali commessi da uomini consacrati, la questione è tornata d'attualità. Ci è tornata nel modo più sbagliato, perché il fatto di potersi sposare non garantisce di per sé l'eliminazione dei casi di abuso, e tuttavia un certo dibattito si è riaperto, come dimostra anche la recente lettera di centocinquanta teologi tedeschi, austriaci e svizzeri, intitolata Chiesa 2011: un rinnovamento indispensabile, nella quale l'abolizione dell'obbligo del celibato figura tra le principali richieste.
In questa atmosfera, un contributo onesto e documentato viene dal saggio di Basilio Petrà Preti celibi e preti sposati. Due carismi della Chiesa cattolica

 Aldo Maria Valli: Preti celibi e preti sposati

Il rifiuto di Roma di una riforma della chiesa da tempo necessaria e l'inattività dei nostri vescovi non solo ci permettono, ma anzi ci obbligano a seguire la nostra coscienza e ad attivarci in manieraindipendente.

 INIZIATIVA PARROCI: “Appello alla disobbedienza”

-----------------------------------------------------------------------------

Nella residenza estiva il pontefice-professore torna alla sua prima passione: la lettura e la scrittura. Dice il Segretario: “E’ il suo modo di riposarsi”

 Alessandro Speciale: Castel Gandolfo, un’estate da Papa






 
   Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella carità e nella verità  

         

 


 Sei interessato a ricevere la nostra newsletter
 ma non sei iscritto ?

 
Iscriversi è facile e gratuito.  

               ISCRIZIONE ALLA
NEWSLETTER

 riceverai la newsletter di "TEMPO  PERSO", ogni settimana, direttamente nella casella di posta elettronica.







 

L’elenco delle precedenti newsletter:  

 




 2011

  n. 1  del 7 gennaio 2011
 
  n. 4  del 28 gennaio 2011

  n. 7  dell'18 febbraio 2011

  n. 10  dell'11 marzo 2011

  n. 13  del 1° aprile 2011

  n. 16  del 21 aprile 2011

  n. 19  del 13 maggio 2011

  n. 22  del 3 giugno 2011
 
  n. 24  del 17 giugno 2011

  n. 27  dell'8 luglio 2011

  n. 2  del 14 gennaio 2011

  n. 5  del 6 febbraio 2011

 
n. 8  del 25 febbraio 2011

 
n. 11  del 18 marzo 2011

  n. 14  dell'8 aprile 2011

 
n. 17  del 28 aprile 2011

  n. 20  del 20 maggio 2011

    n. 25  del 24 giugno 2011


 

 n. 3  del 21 gennaio 2011

 
n. 6  dell'11 febbraio 2011

 
n. 9  del 4 marzo 2011

 
n. 12  del 25 marzo 2011

   n. 15  del 15 aprile 2011

 
n. 18  del 6 maggio 2011

  n. 21  del 27 maggio 2011

  n. 23  del 10 giugno 2011

  n. 26  del 1° luglio 2011







2010
n. 1  del 2 gennaio 2010

n. 4  del  23 gennaio 2010

n. 7  del  14 febbraio 2010

n. 10  del  7 marzo 2010

n.13 del 28 marzo 2010

n.16 del 18 aprile 2010

n.19 del 9 maggio 2010

n.22 del 30 maggio 2010

n.25 del 20 giugno 2010

n.28 del 18 luglio 2010

n.31 dell'8 agosto 2010

n.34 del 5 settembre 2010

n.37 del 3 ottobre 2010

n.40 del 31 ottobre 2010

n.43 del 19 novembre 2010

n.46 del 10 dicembre 2010

n.49 del 31 dicembre 2010


newsletter degli anni precedenti

2009


2008






n. 2  del 9 gennaio 2010

n. 5  del  30 gennaio 2010

n. 8  del  21 febbraio 2010

n.11 del 14 marzo 2010

n.14 del 4 aprile 2010

n.17 del 25 aprile 2010

n.20 del 17 maggio 2010 

n.23 del 6 giugno 2010

n.26 del 4 luglio 2010

n.29 del 25 luglio 2010


n.32 del 15 agosto 2010

n.35 del 19 settembre 2010

n.38 del 10 ottobre 2010

n.41 del 7 novembre 2010

n.44 del 26 novembre 2010

n.47 del 17 dicembre 2010




n. 3  del  16 gennaio 2010

n. 6  del  6 febbraio 2010

n. 9  del  28 febbraio 2010

n.12 del 21 marzo 2010

n.15 dell'11 aprile 2010

n.18 del 2 maggio 2010

n.21 del 23 maggio 2010

n.24 del 13 giugno 2010

n.27 dell'11 luglio 2010


n.30 del 1° agosto 2010

n.33 del 29 agosto 2010

n.36 del 26 settembre 2010

n.39 del 17 ottobre 2010

n.42 del 14 novembre 2010

n.45 del 3 dicembre 2010

n.48 del 24 dicembre 2010

 

 

   AVVISI: 

  1) La newsletter è settimanale;

 

  2) Il servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:

      http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm

 

  3) Il  servizio omelia di P. Gregorio on-line (mp3) alla pagina

            http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm