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Il 2 febbraio 2010
é nato il Blog di Tempo Perso
PIETRE VIVE
che viene aggiornato quotidianamente
e mette così a disposizione in modo facile e veloce
una o più notizie
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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale
"QUELLI DELLA VIA"
NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
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Infanzia
Sono
36mila i bambini-soldato liberati nella Repubblica Democratica del
Congo negli ultimi dieci anni, ma almeno 6 mila sarebbero ancora
arruolati nelle milizie irregolari. I progressi sono il frutto del
"Programma di disarmo, demobilizzazione e reintegrazione" coordinato
dall'Unicef in collaborazione con Amnesty international e con diverse
Ong internazionali.
Carceri
Le Associazioni del settore
denunciano: carceri sovraffollate e degradate. È la conseguenza
dell'allarmismo propagandistico che ha ispirato i governi
Colpite 11 milioni di persone fra Somalia, Kenya ed Etiopia
Il Corno d’Africa è sull’orlo del disastro umanitario. Oltre 10 milioni di persone stanno lottando per la sopravvivenza a causa di quella che l’Onu ha definito “la più grave siccità degli ultimi 60 anni”, che sta mettendo in ginocchio la regione orientale africana, tra Somalia, Kenya ed Etiopia. “Una situazione che va aggravandosi ora per ora, nel quasi totale silenzio dei media italiani” – denuncia Oxfam Italia.
Juba agguanta il sogno dell'indipendenza. Nasce un nuovo stato, ricco di petrolio e di problemi irrisolti
Un obiettivo fortemente voluto
e ora raggiunto. Ma sul terreno rimangono sfide non da poco. Si
chiamano pluralismo politico, lotta alla corruzione, politiche di
sviluppo, sicurezza del nuovo stato. E grande attenzione alle mosse di
Khartoum in Darfur, sui Monti Nuba e nel Kordofan Meridionale.
Il Presidente del Sudan al-Bashir è il più feroce assassino al mondo.
Messo in stato d'accusa dalla Corte penale internazionale per
genocidio, è da 20 anni che massacra tutte le comunità che si oppongono
al suo regime. E ora sta succedendo di nuovo: a meno che non riusciremo a fermarlo una volta per tutte. In questo momento sta bombardando donne e bambini delle montagne di Nuba, mentre le sue milizie stanno andando porta a porta a sgozzare intere famiglie.
Una madre, un figlio, un padre. Persone finite nel vortice di repressione del regime
Maria Elena Delia, tra i coordinatori, traccia il punto della situazione e le prossime mosse della Flotilla
I
NOSTRI TEMPI /
Interventi ed opinioni |
(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
ACCOGLIENZA/INTEGRAZIONE IMMIGRATI - 1 -
Come migliorare l’accoglienza dei rifugiati dalla Libia
Sono passati due mesi da quando
le Regioni italiane hanno cominciato a gestire l’emergenza profughi.
Non conosco l’intero quadro della situazione. Credo però di poter fare,
in base alle mie osservazioni sul campo, qualche considerazione utile.
L’emergenza profughi che può farci crescere
Numeri. Grandi. Ma ognuno
racconta una storia disegnata con paura, fame, fuga. Ognuno è una donna
o un uomo, un anziano o un bambino. Sono 14mila i profughi che oggi
vengono assistiti in tutte le Regioni del nostro Paese (a parte
l’Abruzzo, per le note conseguenze dell’ultimo terremoto), secondo una
precisa distribuzione che è proporzionale al numero dei residenti. Per
esempio – scendendo da nord a sud – in Lombardia sono alloggiate 1.997
persone, in Piemonte 1.200 e altrettanti in Veneto, nel Lazio altre
1.200 e in Umbria 250, in Campania i profughi arrivano a 1.500 e in
Molise a 85.
Integrazione a piccoli passi
La problematica relativa alla
società interetnica continua in Italia a essere oggetto di riflessioni,
studi e iniziative di accoglienza/integrazione da una parte, e
polemiche, scontri, azioni di contrasto dall’altra: successi e
tragedie. Le cronache si occupano più delle seconde.
Mandiamoli a casa – Recensione di Laura Operti
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ACCOGLIENZA/INTEGRAZIONE IMMIGRATI - 2 -
Nessun lamento, solo una
esortazione a passare dalle parole ai fatti rivolta al primo cittadino
di Milano da parte di un gruppo di rifugiati africani e non solo. Nella
lettera, le persone ringraziano, ma siete stati solo capaci "di
offrirci da dormire per strada. Le contorsioni della legge comunitaria,
l'accordo di Dublino II
Gli immigrati al sindaco Giuliano Pisapia "Per favore lasciateci andare via da qui"
La situazione dei minori non
accompagnati trattenuti nei centri dell`isola di Lampedusa e in altre
strutture provvisorie come Porto Empedocle è diventata sempre più
drammatica. La situazione sanitaria appare sempre più critica. I
ritardi che si stanno accumulando stanno generando una situazione di
grave tensione.
I minori di Lampedusa ancora in stato di abbandono
L`ONG denuncia: tempi biblici per l`asilo politico, accordi
fuori dal diritto internazionale per rispedire i profughi in Libia
nonostante la guerra in corso e il decreto che porta da sei a 18 mesi
la detenzione nei CIE.
Asilo, Medici senza frontiere: “L`emergenza va avanti da anni”
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ACCOGLIENZA/INTEGRAZIONE IMMIGRATI - 3 -
Il progetto Nautilus
affidato a Connecting People - consorzio specializzato nella gestione
dei CIE - doveva raccogliere i dati su 10000 questionari, ne ha
collezionati circa 4000. Ma è stato già rifinanziato per un secondo
progetto. Gli italiani sono molto preoccupati dei costi
dell`immigrazione, ma non sanno nulla dell`economia parallela legata ai
migranti. La replica del consorzio: `Niente da nascondere. L`obiettivo
è aprire uffici di contatto nei pressi dei CARA`.
Un milione e mezzo di euro per tracciare l`identikit del rifugiato
Il Ministro dell’Interno Roberto Maroni ha vietato ai giornalisti
l’ingresso nei centri per migranti, sia in quelli di accoglienza sia in
quelli di detenzione. Questo divieto costituisce un bavaglio per tutta
la stampa, italiana e internazionale, che non può verificare il
rispetto dei diritti umani all’interno dei centri.
CIE: divieto di accesso alla stampa
In Italia esistono dei lager ed
esiste un regime di apartheid che va illuminato a giorno e non
raccontato episodicamente e in termini emergenziali. Questo il
messaggio lanciato all'unanimità nel corso della conferenza stampa
tenutasi stamane presso la sala stampa estera da alcuni parlamentari,
dalla FNSI e dall'Ordine nazionale dei giornalisti. Termini che finora
erano propri delle realtà antirazziste incominciano a farsi strada
anche presso una parte della politica e del giornalismo, non solo
militante. A scatenare una reazione così decisa la circolare emanata
dal Ministro Maroni, con l'interdizione alla stampa dei centri di
identificazione ed espulsione.
Rompiamo il silenzio sui CIE. Lanciata mobilitazione nazionale
Video: Conferenza stampa presso la sede dell'Ass. Stampa Estera in Italia
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«Il trattenimento prolungato
nei Centri è sostanzialmente una forma di detenzione illegale. Partendo
da questa considerazione, si possono ravvisare numerosi motivi di
impugnabilità».
I bandi dei Comuni per assumere rilevatori escludono i cittadini extraue. Tra discriminazione e mancanza di buon senso
L´anticipazione / In un saggio
su "Reset" il filosofo propone una nuova politica di inclusione per gli
immigrati. La retorica multiculturale in Europa riflette una profonda
incomprensione. Se i sogni di chi emigra non si infrangono si crea un
legame positivo con chi accogli
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Aiuti a domicilio, la spesa, i
farmaci, l'assistenza o il semplice sostegno telefonico nelle lunghe
giornate di solitudine. Le indicazione pratiche sulle corrette
abitudini alimentari da tenere durante il periodo del gran caldo. Tutti
i numeri utili
Anziani, un'estate di solidarietà - Il numero verde per l'emergenza
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
LOTTA ALLE MAFIE: Barcellona P.G. (ME) -
Torna a campeggiare il lenzuolo della rinascita
Torna a campeggiare il lenzuolo della rinascita
Barcellona P.G. (ME). Il
lenzuolo che recava la scritta "Barcellona può rinascere, ora tocca a
noi", bruciato dai vigliacchi che hanno agito nella nottata in
coincidenza dell'operazione Gotha II, è tornato a sventolare sulla
ringhiera del nuovo cavalcavia di via Del Mare dove era apparso subito
dopo gli effetti benefici sulla città avuti con l'operazione antimafia
Gotha portata a termine dalla Dia e dai Ros. Il nuovo lenzuolo, simile
a tanti altri lenzuoli attaccati davanti a chiese, scuole e oratori, è
ricomparso nello stesso punto dove restano ancora visibili i segni
dell'incendio appiccato da sconosciuti a danno di un messaggio
veicolato dal popolo della "mezzanotte", l'ora in cui tanti giovani
sono usciti per le strade della città affiggendo nei posti più
rappresentativi il messaggio di speranza con l'esplicito invito a
voltare pagina per rifondare una società non più succube della mafia,
ma libera nella legalità. L'incendio del precedente lenzuolo, di cui
resta il segno di brandelli di stoffa e di fumo che ha annerito la
ringhiera del nuovo cavalcavia non ancora aperto al traffico, non ha
scoraggiato gli autori, i giovani e meno giovani della rete di
associazioni di volontariato, del mondo cattolico e laico, che da due
anni si batte intensamente per riaffermare la legalità in una città
assediata dalla cultura mafiosa. I ragazzi della "mezzanotte pulita" di
Barcellona, hanno mantenuto la promessa che si erano dati, rimpiazzando
il lenzuolo bruciato e sono pronti a metterne altri mille in ogni
angolo della città. (l.o.- fonte: Gazzetta del Sud del 15.07.2011)
Se bruciano un lenzuolo ne stenderanno altri milleHanno
bruciato un lenzuolo i vigliacchi notturni, stava sul ponte che domina
via del Mare, l'avevano messo i ragazzi che vogliono nuotare per sempre
in acque limpide a Barcellona Pozzo di Gotto. Un accendino nel buio,
una grata annerita, una sirena che l'indomani s'aggirava per capire e
inchiodare i vigliacchi. «Barcellona può
rinascere: ora tocca a noi», è questa la frase di speranza disseminata
in vari punti chiave del calvario di questi anni bui, dei mafiosi che
camminavano indisturbati davanti alla chiesa e che potevi incontrare al
bar per un caffé corretto. Era mezzanotte quando li hanno stesi, il
bianco pulito e smaltato di nero a parole che reclama un domani senza
la mafia nelle piazze e nelle case, senza mani mozzate se si "sbaglia"
a rubare o sangue versato per strada. Se l'hanno bruciato i mafiosi non
sanno che i ragazzi della mezzanotte pulita di Barcellona ne metteranno
altri mille in ogni angolo, in ogni strada, in ogni piazza già questa
mattina. Sventoleranno sempre nonostante accendini e vigliacchi. (n.a. - fonte: Gazzetta del Sud del 13.07.2011)
Vedi anche: Reportage fotografico di Ivan Bertolami
Intimidazione mafiosa nei confronti della mamma del Dott. Attilio Manca
L’INCHIESTA
ANTIMAFIA ‘GOTHA 2′: I “libri mastri” e il sistema tangenti dell’Aias.
Oggi davanti al gip il boss Giovanni Rao e gli “esattori” Carmelo
Giambò, Carmelo D’Amico e Mariano Foti. Il presidente, il capotifoso
dell’Igea e una scia d’affari…
Vedi Video: A Barcellona Pozzo di Gotto(ME) chiedevano il pizzo anche sui disabili
Rivedi il nostrio precedente post:
"Barcellona Pozzo di Gotto (ME) può rinascere, ora tocca a noi! ..."
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Insomma
il 41bis costa e va rivisto. Ma non solo. Se la proposta venisse
tradotta, sic et simpliciter, in legge, la decisione di spalancare per
un mafioso o un terrorista le porte del carcere duro passerebbe dalle
mani di un giudice e non - come avviene adesso – su decreto del
Ministro di Giustizia su proposta delle Procure. «La politica non può
demandare ai giudici una responsabilità che le compete – commenta il
gip palermitano Piergiorgio Morosini - La sicurezza nelle carceri è uno
strumento politico».
Intervista
a don Pino De Masi, vicario generale della Diocesi di Oppido
Mamertina-Palmi e referente per la Calabria di Libera. Grazie al suo
impegno, molti beni confiscati alla 'ndrangheta sono statidestinati ad attività sociali ed economiche gestite da cooperative.
“LA
LOTTA SPIRITUALE” - HOREB N. 58 – 1/2011
TRACCE DI
SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI
Ci racconta S.
Atanasio che dopo i primi passi nella vita spirituale, Antonio, padre dei monaci
del deserto, è sconvolto da una tempesta di pensieri. È il «diavolo, nemico di
ogni bene e invidioso», che non sopporta che un giovane si decida a vivere
sedotto dallo sguardo di Dio e dal suo abbraccio e lo sollecita in tanti modi
perché torni a vivere secondo le abitudini più normali: «Dapprima cercò di
allontanarlo dalla vita ascetica, ispirandogli il ricordo delle sue proprietà,
la cura per la sorella, l’affetto per i congiunti, l’amore per il danaro e la
famiglia [...]. Insomma, gli suscitò nella mente una tempesta di pensieri per
distrarlo dalla via del bene sulla quale si era incamminato». In altri termini,
sottolinea il primo biografo di Antonio, l'esperienza cristiana, pur avendo
origine nel dono di Dio, coinvolge, poi, la nostra responsabilità ad accogliere
il dono e a consentirgli di maturare ed esprimersi nel nostro vissuto.
L’esistenza
nuova, quindi, non va da sé, c’è un “io” che sotto vari pretesti vuole
riprendersi i suoi spazi e vuole organizzare la vita secondo una sua logica di
banalità, di indifferenza o di potere, per cui, nel momento in cui ci si decide
per Dio inizia la lotta. Paolo lo aveva già evidenziato: «Non quello che voglio
io faccio, ma quello che detesto» (Rm 7,15)...
Questo l'incipit dell'Editoriale di Horeb,
Quaderni di riflessione e formazione per quanti desiderano coltivare una
spiritualità che assuma e valorizzi il quotidiano.
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FRATERNITÀ CARMELITANA DI POZZO DI GOTTO (ME)
INCONTRI ESTATE 2011
Leggi il programma degli incontri:
Sede incontri: Barcellona
Pozzo di Gotto (ME) - via Ugo Foscolo, 54 - telefono: 090.9762800
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La Bibbia in un
frammento
"Il
Regno dei cieli è simile a un grano di senape. E' il più piccolo di
tutti i semi; eppure cresciuto, è più grande delle altre piante
dell'orto, tanto che gli uccelli nidificano tra i suoi rami
(Matteo 13, 31-32)"
Gianfranco Ravasi:
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Il Teologo risponde
Vorrei una parola chiara sul riconoscimento di nullità del vincolo sacramentale del matrimonio.
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Nelle vacanze c'è una dimensione che purtroppo è sovente negata e
contraddetta nonostante le intenzioni dichiarate da chi prende le
distanze dal quotidiano e va in vacanza.
In realtà fare vacanza non è così facile soprattutto se si pensa che contiene in sé l'idea del non far niente...
Video: Consigli spirituali su come vivere la vacanza
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CHIESA
E SOCIETA'
/
interventi
ed opinioni |
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE) LA CHIESA: SALE E LIEVITO O POTERE TRA I POTERI?
I cristiani e la politica.
I cristiani e i signori dell’economia.
I cristiani e il sistema dell’informazione.
La Chiesa
cattolica non sta su un pianeta lontano. Vive nella compagnia degli
uomini, nelle nostre strade e piazze, mischiata alle nostre vicende che
sono anche vicende di potere.
Che cosa significa essere discepoli del Signore Gesù, oggi, in questi contesti?
LA CHIESA: SALE E LIEVITO O POTERE TRA I POTERI? di Christian Albini
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Quante volte, figliolo? di Mirella Camera
Non pensate subito male. Non
c'è alcuna allusione ai peccati contro il sesto comandamento. Quello
che è successo è molto meno datato. Direi, anzi, una novità. E' stata,
forse involontariamente, la contestatissima Finanziaria di Tremonti a
metterlo sul tavolo aprendo, almeno potenzialmente, un discorso enorme:
perché calcolare quante volte un reddito contenga il minimo
pensionistico con cui vive il 50% dei nostri anziani (467,42 euro al
mese) per stabilire le soglie sulle quali applicare o meno
l'adeguamento al costo della vita, significa stabilire innanzi tutto
una unità di misura. E da che mondo è mondo una unità di misura serve a
valutare un sacco di cose.
Se la cosiddetta "minima" ,
chiamata in gergo tecnico proprio "minimo vitale" è un metro, adesso
ognuno di noi può calcolare facilmente il proprio grado di ricchezza
non più in modo soggettivo, secondo il proprio desiderio individuale o
il modello di vita cui aspira senza alcun riferimento concreto e reale,
ma confrontandosi con questi pensionati che campano con < 500
euro/m, cioè l'unità di misura 1. Ogni multiplo non può più prescindere
da questo confronto vivo e reale. Il bello è che il primo multiplo,
cioè il doppio (un po' meno di 1.000 euro pro capite), viene definito
dall'Istat "soglia di povertà"...
Quante volte, figliolo?
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POLITICA
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Dopo i referendum - Cattolici e laici: la paura del diverso
È difficile parlare di diversità senza pensare ai migranti con cui dobbiamo, anche se non vogliamo, “fare i conti”. Dobbiamo
accogliere, aiutare, accompagnare, integrare, non assimilare. Sono un
invito ad aprirci, a metterci in discussione, a trovare soluzioni di
mediazione.
L’esito dei referendum di
giugno e i commenti che ne sono seguiti mi hanno fatto pensare alla
diversità in modo più ampio. Indubbiamente la Chiesa, i cristiani, le
comunità parrocchiali sono stati determinanti nel raggiungimento del
quorum. Tutto questo positivo movimento è frutto di una risvegliata
voglia di partecipazione da parte dei cittadini, del lavoro capillare
dei comitati referendari, ma anche di un lavoro di sensibilizzazione e
formazione nel mondo ecclesiale. Sono stati tanti gli incontri fatti in
diocesi e nel resto d’Italia che, con la “scusa” del referendum, hanno
rimesso al centro la riflessione sui beni comuni e hanno permesso di
fermarsi e di riflettere sulla vita concreta delle persone.
Purtroppo però nemmeno in
questo caso i cristiani si ritrovano uniti. Ed ecco che la questione
del “diverso” torna prepotentemente alla ribalta... Questa volta gli
immigrati non c’entrano!
Dopo i referendum - Cattolici e laici: la paura del diverso di Gianmarco Marzocchini
Leggi le riflessioni sulla
mobilitazione del mondo cattolico in occasione del referendum
sull'acqua del 12 e 13 giugno di mons. Giampaolo Crepaldi, vescovo di
Trieste, apparse su Vita cattolica, rivista diocesana di Trieste.
Rivedi i nostri post:
- Riflessioni sul dopo-referendum
- POLITICA: Toccato il fondo? Comincia la risalita?
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Cattolici e politica / 1
Via Marsala 42 a Roma. Parrocchia
salesiana del Sacro Cuore di Gesù. Una delle basiliche minori più
vistose di Roma. Dalla vicina stazione Termini entrano alla spicciolata
una quarantina di persone. Sono i partecipanti ad un incontro
"riservato" sul dopo Berlusconi promosso dal Vaticano per capire cosa
fare. Un vertice "segretissimo" cui prendono parte rappresentanti
dell'associazionismo ma anche politici cattolici di maggioranza e
opposizione: come Pisanu (Pdl) e Fioroni (Pd). Un summit voluto, però,
dalla Segreteria di Stato.
Il vertice segreto per la "Cosa bianca"
C'è chi risponde con un'alzata di
spalle, chi con la convinzione che l'idea non stia in piedi, chi con
apprezzamento. Reazioni (in ambienti politici) alla notizia trapelata
in questi giorni di incontri promossi (ufficiosamente e quindi in
segreto) dal Vaticano per discutere del futuro dei cattolici. Prove di
unità post-berlusconiana prese in esame da una quarantina di persone,
politici, sindacalisti, figure di spicco del mondo
dell'associazionismo, riunite nella sacrestia della parrocchia
salesiana del Sacro Cuore di Gesù a Roma (secondo indiscrezioni stampa).
Incontri che fanno discutere e che qualcuno non ha gradito.
La Balena Bianca 2.0 tra illusioni e realtà. Prove di unità post-berlusconiana tra cattolici
Formalmente solo l'ennesima scuola di
formazione politica. In realtà un rilancio significativo del tentativo
del mondo cattolico di andare oltre il berlusconismo e, forse, oltre il
bipolarismo. Soprattutto, il tentativo di rispondere all'appello più
volte ripetuto dal Papa ad una "nuova generazione" di cattolici in
politica. Il 'peso' dei partecipanti, ospiti di un istituto salesiano
di Roma, conferma l'importanza dell'occasione...
Su dopo berlusconismo è ancora 'competition' Cei-Vaticano
Se per la Chiesa il dopo Berlusconi è
già iniziato, una parte della gerarchia sembra puntare decisamente su
Giulio Tremonti come leader del nuovo centrodestra. Certo, quella parte
dell’episcopato italiano che fa riferimento al presidente della Cei
Angelo Bagnasco nelle ultime settimane pare guardare con favore
all’ipotesi neocentrista (v. Adista n. 51/11). Ma il card. Camillo
Ruini, e buona parte dei vertici vaticani, sembrano aver già concesso
la loro investitura al ministro dell’Economia.
L'uomo delle "provvidenze". Vaticano e Ruini incoronano Tremonti
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Cattolici e politica / 2
... Se
abbiamo capito bene l’ordine del giorno era questo: cosa possono o
devono fare i cattolici impegnati in politica nel dopo berlusconismo?
Nei giorni scorsi sullo stesso tema, un altro convegno “I cattolici e
la politica”, dell’associazione Libertà Eguale in Valtellina, aperto da
un’ampia e interessante relazione dell’ex direttore di Civiltà
Cattolica, padre Bartolomeo Sorge...
I cattolici e il dopo berlusconismo
Oggi, non è possibile parlare della
presenza dei «cattolici democratici» in politica facendo un discorso a
parte, quasi si trattasse di un problema esclusivo, a sé stante. Al di
là di alcuni orientamenti particolari che riguardano direttamente i
cattolici, le considerazioni generali e di fondo valgono
indistintamente per tutti i «riformisti», a prescindere dalla loro
diversa matrice ideologica (1). Infatti, si tratta di affrontare tutta
una serie di problemi impegnativi, alcuni dei quali sono di principio,
altri invece riguardano piuttosto l'attuazione pratica. Si può parlare,
in sostanza, di tre indicazioni principali, necessarie a consolidare
una nuova presenza dei «riformisti» in politica, di cui l'Italia ha
urgente bisogno; questa, cioè: 1) va costruita sulla base di un nuovo
concetto di «laicità positiva»; 2) dipende da un comune «prudenziale
giudizio storico» sulla situazione presente; 3) dovrà tenere conto di
alcuni passaggi fondamentali.
Il coraggio della speranza: i cattolici in politica
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Cattolici e politica / 3
Nell'ambito degli Incontri riformisti 2011,
organizzati da LibertàEguale Milano - Lombardia, Associazione
Democratici per Milano e Circoli Dossetti, in programma dall'8 al 10
luglio 2011:
Il coraggio della speranza: i cattolici in politica (2ª giornata)
Interventi:
Piera Landoni responsabile per il Welfare della Provincia di Milano (PD)
Presiede
Bartolomeo Sorge (video)
gesuita, direttore di "Aggiornamenti sociali"
Piera Landoni
Enrico Letta
deputato e vicesegratario nazionale (PD)
Emanuele Macaluso
direttore de "Le nuove ragioni del socialismo" e collaboratore de "il Riformista"
Piera Landoni
Piera Landoni
Lorenzo Gaiani giurista
Bruno Tabacci
deputato e portavoce (API)
Piera Landoni
Eugenio Somaini
docente di Politica Economica presso l'Università di Parma
Piera Landoni
Pierluigi Castagnetti deputato (PD)
Presidente della Giunta per le Autorizzazioni della Camera dei Deputati
Video integrale
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Non convincono i tagli alle
agevolazioni fiscali per le famiglie e il tutt’altro che deciso
intervento sui costi della politica. “La povertà è destinata ad
aumentare”
Non convincono i tagli alle
agevolazioni fiscali per le famiglie e il tutt’altro che deciso
intervento sui costi della politica. “La povertà è destinata ad
aumentare”
La destra italiana ed europea fa pagare la crisi ai meno abbienti. Intervista a Luciano Gallino
Il
Governo che nel programma aveva messo il "quoziente familiare" ora si
dà alla macelleria sociale. primo bersaglio, le famiglie.
Nella
videointervista, Francesco Belletti, presidente del Forum delle
associazioni familiari, spiega perché la manovra ricade ancora sulle
famiglie. E che cosa si dovrebbe fare.
La "manovra" del generale Jucci
Ex comandante dell'Arma dei Carabinieri e più volte Commissario
straordinario, il generale Jucci analizza la manovra economica. E
spiega dove tagliare.
Ormai è diventata la paroletta
magica per risolvere i problemi di maggioranza: "coesi". In famiglia ci
sentiamo uniti, o affiatati, o solidali. In politica invece sono
"coesi".
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L'Italia è incapace di riforma. Come scrissi nel mio precedente editoriale,
gli equilibri geopolitici di dieci anni fa sono già materia per
storici, il Paese del Rinascimento che ha saputo liberarsi dal
nazifascismo è ammalato. Diagnosi: gravemente allergico al ricambio
della propria classe dirigente.
Finita
la Dc, la «diaspora» dei cattolici in politica è diventata un dato di
fatto. «Un dogma», buttano lì in sala, e non in senso positivo. Ma ora,
attenzione, è finita anche questa fase: tra le «condizioni» per formare
la «nuova generazione di politici cattolici» auspicata dal Papa, c’è
«il superamentodell’ideologia della diaspora».
Gli anni Novanta hanno
trasmesso ai politici del nuovo secolo una certezza: la definitiva
scomparsa del partito cattolico. Giuseppe Dossetti affermava nel 1994:
«Non ci sarà una generazione di cattolici al potere; una seconda chance
non ci sarà... la Democrazia cristiana non ha più senso». La Dc allora
appariva delegittimata (anche se vale ricordare che alle elezioni del
1992 aveva preso il 29,7% dei voti, peraltro suo minimo storico).
Sembrava rappresentare il vecchio, il corrotto, la commistione tra
politica e vita religiosa. «Democristiano» era divenuta un'espressione
dalla valenza negativa.
”Mai più alle urne
con questa legge elettorale!”. Questo è ciò che da molti s´è detto in
scritti, convegni, conferenze, conversazioni che non si contano più, e
che abbiamo tante volte ripetuto a noi stessi guardando allo spettacolo
politico che abbiamo davanti agli occhi. Si farebbe un errore madornale
se si considerasse come un semplice, normale e in fondo fisiologico
stato d´animo insoddisfatto quello che è un dato obiettivo, cioè una
pubblica, diffusa opinione, giunta ormai sull´orlo di un ripudio, dalle
conseguenze imprevedibili, nei confronti d´una “classe politica” che su
questa legge elettorale s´è modellata e si prepara a riprodursi.
Angelus - 10 luglio 2011
Discorso
- Saluto alla comunità di Castel Gandolfo (7 luglio 2011)
OPINIONI E COMMENTI
Avremo
in futuro preti sposati? E perché la Chiesa cattolica
di rito latino non ammette ancora questa possibilità? Rilanciata dalla
questione degli abusi sessuali commessi da uomini consacrati, la
questione è tornata d'attualità. Ci è tornata nel modo più sbagliato,
perché il fatto di potersi sposare non garantisce di per sé
l'eliminazione dei casi di abuso, e tuttavia un certo dibattito si è
riaperto, come dimostra anche la recente lettera di centocinquanta
teologi tedeschi, austriaci e svizzeri, intitolata Chiesa 2011: un
rinnovamento indispensabile, nella quale l'abolizione dell'obbligo del
celibato figura tra le principali richieste.
In questa atmosfera, un contributo onesto e documentato viene dal
saggio di Basilio Petrà Preti celibi e preti sposati. Due carismi
della Chiesa cattolica
Il
rifiuto di Roma di una riforma della chiesa da tempo necessaria e
l'inattività dei nostri vescovi non solo ci permettono, ma anzi ci
obbligano a seguire la nostra coscienza e ad attivarci in manieraindipendente.
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Nella
residenza estiva il pontefice-professore torna alla sua prima passione:
la lettura e la scrittura. Dice il Segretario: “E’ il suo modo di
riposarsi”
Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella
carità e nella verità
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servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:
http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm
3) Il servizio omelia di P.
Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm
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