"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°17 del 2011

Aggiornamento della settimana

- dal 22 al 29 aprile 2011 -

 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 6 maggio 2011          


 
 


IL VANGELO DELLA DOMENICA 
LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo



OMELIA 

di P. Gregorio Battaglia 
  di P. Aurelio Antista
di P. Alberto Neglia


 

N. B. La Lectio e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili


Il 2 febbraio 2010

 é nato il Blog di Tempo Perso

PIETRE VIVE

che viene aggiornato quotidianamente
 e mette così a disposizione in modo facile e veloce
 una o più notizie

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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale


"QUELLI DELLA VIA"





 




NOTA

Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere
un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 






La Resurrezione apre orizzonti nuovi: l'annuncio che il Cristo Risorto non ci lascia soli ed è, malgrado le tante situazione difficili, sempre con noi in ogni momento, doni a tutti speranza e forza.

Buona Pasqua!
 


"QUARESIMA/PASQUA 2011"

Pagina speciale di TEMPO PERSO in continuo aggiornamento

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Sabato Santo: il giorno del silenzio

Nella Settimana Santa della Liturgia cristiana, che va dalla Domenica delle Palme alla Domenica di Pasqua, vi sono tre giorni che primeggiano per la loro solennità ed unicità, ed è il “Triduo Pasquale”, nel quale si commemora la crocifissione, sepoltura e Resurrezione di Gesù Cristo ed incomincia con la Messa vespertina del Giovedì Santo, prosegue con i riti del Venerdì Santo; al suo centro c’è la Veglia pasquale e si chiude ai Vespri della Domenica di Pasqua.
Se nel Giovedì Santo predomina la solennità dell’istituzione dell’Eucaristia, dell’istituzione del Sacerdozio e della Chiesa di Cristo; se nel Venerdì Santo predomina la mestizia, il dolore e la penitenza, nel ricordare la Passione e morte di Gesù, con la sua sepoltura; nel Sabato Santo invece predomina il silenzio, il raccoglimento, la meditazione, per Gesù che giace nel sepolcro; poi verrà la gioia della Domenica di Pasqua con la sua Resurrezione, ma nel sabato incombe il silenzio del riposo della morte.
    Sabato Santo

Tre meditazioni sul Sabato santo di Joseph Ratzinger
  L'angoscia di una assenza. Meditazioni sul Sabato Santo del cardinal Joseph Ratzinger

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Buona Pasqua - Gli auguri di don Tonino Bello


Cari amici,
come vorrei che il mio augurio, invece che giungervi con le formule consumate del vocabolario di circostanza, vi arrivasse con una stretta di mano, con uno sguardo profondo, con un sorriso senza parole!
Come vorrei togliervi dall’anima, quasi dall’imboccatura di un sepolcro, il macigno che ostruisce la vostra libertà, che non dà spiragli alla vostra letizia, che blocca la vostra pace!
Posso dirvi però una parola. Sillabandola con lentezza per farvi capire di quanto amore intendo caricarla: “coraggio”!
La Risurrezione di Gesù Cristo, nostro indistruttibile amore, è il paradigma dei nostri destini. La Risurrezione. Non la distruzione. Non la catastrofe. Non l’olocausto planetario. Non la fine. Non il precipitare nel nulla.
Coraggio, fratelli che siete avviliti, stanchi, sottomessi ai potenti che abusano di voi.
Coraggio, disoccupati.
Coraggio, giovani senza prospettive, amici che la vita ha costretto ad accorciare sogni a lungo cullati.
Coraggio, gente solitaria, turba dolente e senza volto.
Coraggio, fratelli che il peccato ha intristito, che la debolezza ha infangato, che la povertà morale ha avvilito.
Il Signore è Risorto proprio per dirvi che, di fronte a chi decide di “amare”, non c’è morte che tenga, non c’è tomba che chiuda, non c’è macigno sepolcrale che non rotoli via.
Auguri. La luce e la speranza allarghino le feritoie della vostra prigione.
Vostro don Tonino, vescovo

* messaggio di auguri che l’indimenticabile don Tonino Bello rivolse alla moltitudine di gente che lo amava, in ricorrenza della Pasqua del 1986. (Testo trascritto fedelmente dal prof. Cosmo Tridente)

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"Pasqua: bisogna credere l'incredibile" di Enzo Bianchi


Oggi i cristiani di tutte le confessioni celebrano il mistero fondante la loro fede: la risurrezione di Gesù Cristo dai morti. Per una rara coincidenza di calendario lo celebrano nello stesso giorno, ma non “insieme”, perché lo scandalo della divisione tra i cristiani continua a offuscare la luminosità della loro testimonianza. Ma questa celebrazione concomitante dà comunque maggior visibilità al segno di speranza che essa rappresenta soprattutto per i cristiani più provati nel vivere la loro fede:, è balsamo per le loro sofferenze...

  Pasqua: bisogna credere l'incredibile

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Una Pasqua per “restare umani”


Non è una Pasqua “facile” quella che celebra oggi i funerali di Vittorio Arrigoni. Coincide con “la stessa morte dei migranti divorati dal Mediterraneo inospitale - ricorda la Tavola della Pace -, rifiutati con i sigilli del potere, respinti dalle leggi, inascoltati dal clamore di un popolo allarmato da una propaganda martellante di morte, di paura, di insicurezza, di paranoie identitarie, di pregiudizi e di vittimismo”. Eppure, oggi, il pensiero condiviso non può essere che quello di speranza della madre di Vittorio, Egidia Beretta: “Che la sua morte ci porti pace”, ben oltre il Medio oriente e il Mediterraneo.

  Una pasqua per “restare umani”

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La Pasqua di dom Helder


... Resta difficile, comunque, capire come Maria Maddalena - sappiamo il bene che voleva al Signore! - non sia riuscita a riconoscerlo subito. È come per i discepoli che hanno incontrato il Cristo sulla strada di Emmaus, dopo che era risorto. Erano vissuti con il Signore per tre anni. Quando vuoi bene a qualcuno, lo riconosci subito dal passo, dalla voce. Qui no: camminavano, parlavano con lui, e non riuscivano a riconoscerlo. Fino a quando lui condivide il pane con loro. Un giorno stavo pensando a queste cose, quando qualcuno ha bussato alla porta. Era un povero. Aveva interrotto la mia riflessione sui discepoli di Emmaus: come mai non erano stati capaci di riconoscere il Cristo? Per levarmelo dai piedi più in fretta possibile, gli ho dato qualche soldo, un sorriso, un saluto. Sennonché, appena richiusa la porta, ho capito: «Hai fatto esattamente come i discepoli di Emmaus! Il Signore Gesù ha bussato alla tua porta, ti ha parlato, e tu hai preferito lasciare il Cristo vivo per riprendere la tua meditazione sulla cecità dei tuoi fratelli, i discepoli di Emmaus!».
Sovente, quando leggo il racconto dei discepoli di Emmaus, penso alla nostra responsabilità di fronte a quelli che sono forse sull'orlo della disperazione. Per chi viene a bussare, la nostra porta è forse l'ultima porta. È importante riuscire ad essere attenti a queste persone che, come i discepoli di Emmaus, sono sull'orlo della disperazione...

  La Pasqua di dom Helder

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"Quei semi di cristianesimo" di mons. Gianfranco Ravasi


... La Pasqua – a differenza del Natale, ove almeno le luci commerciali, il rito degli auguri e una certa memoria collettiva custodiscono ancora il ricordo di un evento cristiano – scivola quasi invisibile nel calendario e negli spazi urbani. Al massimo è scandita da un affollarsi maggiore nelle stazioni ferroviarie e negli aeroporti, per obbedire alle offerte promozionali degli itinerari turistici verso le mete più disparate...
A questo punto potremmo avanzare un interrogativo: il cristiano che, invece, varca la soglia di una chiesa forse già a partire dal Giovedì santo, che desidera ancora testimoniare la sua fede, che vorrebbe deporre un seme di ricerca nel deserto della superficialità e della banalità dominante, che scelta ha di fronte a sé? Tentiamo di suggerire qualche proposta...

    Ravasi: quei semi di cristianesimo

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DIRITTI


Ventunenne, è totale inabile. L'assegno viene concesso a chi ha una capacità lavorativa tra il 74 e il 99%

  Vincenzo Damiani:  Isabel, no all'accompagnamento Per la legge è «troppo invalida»







GIAPPONE


Nelle aree terremotate si diffondono i centri di aiuto, attraverso il lavoro di volontari da tutto il Giappone. Riaperte le principali vie di comunicazione con Tokyo. A Pasqua il cancelliere della diocesi di Sendai ricorda gli aiuti e la vicinanza dei cattolici alle vittime della tragedia.

  David Uribe:  Tsunami, dopo le lacrime la popolazione inizia una nuova storia, grazie alla solidarietà





AFRICA



L'Egitto apre il valico di Rafah e ricuce i rapporti con l'Iran. Tel Aviv non sa che pesci prendere

  Luca Galassi: Israele, Stato confusionale

Antonio Molinari racconta le difficoltà dello staff di Emergency per lasciare Misurata. Il porto bombardato più volte

  Alessandro Grandi: Libia, l'ultima notte: il racconto dello staff di Emergency




ISRAELE/PALESTINA

Hamas e Fatah vicini all'accordo di riconciliazione. Israele minaccia ritorsioni

  Luca Galassi: Contropiede palestinese






SIRIA


Siria, il "venerdì nero" di Assad
Più di cento morti in un solo giorno di proteste. Le promesse di Assad non bastano più al popolo della Siria.

  Fulvio Scaglione: La parola è sempre alle armi

  Fulvio Scaglione: Dall'Oglio: "La transizione è già in corso"

La testimonianza di monsignore Jean Clèment Jeanbart

  MENTRETV2000: Da Aleppo, Siria, Monsignor Jean Clément Jeanbart  (video)





SRI LANKA

Il rapporto Darusman riconosce il governo singalese responsabile di gravi crimini di guerra e contro l'umanità commessi negli ultimi mesi della guerra contro le Tigri tamil, costati la vita a 40mila civili

  Enrico Piovesana: Sri Lanka, l'Onu accusa Rajapaksa

Esecuzioni, torture, mutilazioni, operazioni senza anestesia e bambini-soldato: 25 personalità hanno stilato un documento che riporta testimonianze dirette delle vittime della guerra del 2002-2009. I racconti confermano i risultati del rapporto Onu, molto osteggiato dal governo di Colombo.

  Melani Manel Perera: Cristiani: accogliamo le critiche Onu, impariamo dalle atrocità della guerra





I NOSTRI TEMPI /

  Interventi ed opinioni




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Comunicazione giovanile e social media


L’intervento di mons. Paul Tighe, Segretario del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali dal titolo «La comunicazione dei giovani all’epoca dei media sociali» tenuto presso il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum il 14 aprile 2011.

Oggi il confronto tra le generazioni sembra essere determinato soprattutto da un’accelerazione tecnologica che impone un diverso “linguaggio”, o meglio un diverso modo di esprimersi, ma anche una differente cultura. Quelli che noi chiamiamo “nuovi” media, sono per voi l’habitat normale all’interno del quale vi muovete con estrema naturalezza e intuizione immediata. Parliamo di “divario digitale”, utilizzando questo distacco tra due realtà, ma in passato anche i vostri padri, da giovani, hanno vissuto la medesima situazione trovandosi di fronte ad opportunità che i loro genitori non avevano avuto. Oggi tutto questo è amplificato e ci troviamo davanti ad una nuova epoca che ha, per così dire “superato” i progressi di anni, per portarci in un solo istante alle soglie di un “nuovo mondo”.

       Comunicazione giovanile e social media

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"Uniforme" di Renato Sacco


Mi ha molto colpito vedere il presidente della Camera, il 25 aprile, vestito con una mimetica militare. Era in Afghanistan a salutare i nostri soldati. Mi fermo solo all’aspetto “estetico” (che poi non è così solo estetico).
Perché il presidente della Camera, uomo politico, deve vestire la mimetica militare? Che bisogno c’è? Non voglio parlare della persona di Fini, delle polemiche partitiche o di governo, né della presenza militare in Afghanistan. Solo sottolineare la “mentalità”, la “cultura militare”, che passa anche da questi modi di vestire, apparentemente insignificanti.

        Uniforme

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Rinsavite! Nessuna bomba è intelligente!

“Rinsavite!”, nessuna bomba è intelligente e le persone non sono “effetti collaterali”!. E’ la supplica del vescovo di Tripoli, mons. Giovanni Martinelli, all’annuncio che anche l’Italia bombarderà la Libia. C’è più politica nelle sue dichiarazioni che nelle stanze dei governi europei. Concetto analogo esprimeva giorni fa il card. Tettamanzi: “Perché ci sono gli uomini che fanno la guerra, ma non vogliono si definiscano come ‘guerra’ le loro decisioni, le scelte e le azioni violente?”.
Che paradosso ricordare il 25 aprile, la fine di una guerra, con la continuazione aggravata di un’altra guerra!

  Rinsavite! Nessuna bomba è intelligente!

La via della mediazione, e non quella dei bombardamenti, può promuovere un’autentica pace in Libia. Diversi Paesi hanno espresso la loro contrarietà ad operazioni militari nel territorio libico. E’ quanto sottolinea mons. Giovanni Innocenzo Martinelli, vicario apostolico di Tripoli, intervistato da Amedeo Lomonaco per la radio vaticana

       ascolta l'intervista (audio mp3)

... Il vicario apostolico di Tripoli ribadisce la propria amarezza per il fatto che non si voglia trovare una via pacifica alla risoluzione della crisi: “le Nazioni Unite hanno deciso di fare la guerra e non ammettono più il dialogo come mezzo per risolvere le controversie. Tutti vogliono continuare a perseguire la soluzione delle bombe. È una cosa triste, terribile, anche perché non cambierà niente. È una sconfitta per l’umanità”...

  Il vescovo veronese a Tripoli "L'Onu sta sbagliando tutto"

Il governo italiano continua a delinquere contro la Costituzione e sceglie la data del 25 aprile per precipitare il Paese in una nuova spirale di violenza...
Misurata dimostra ancora una volta la vera faccia della guerra. I civili e il personale umanitario sono privi di qualunque protezione. EMERGENCY chiede all'ONU di negoziare un cessate il fuoco e garantire un corridoio umanitario per soccorrere la popolazione civile.

  Emergency costretta a lasciare il Paese

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“Il governo italiano continua a delinquere contro la Costituzione e sceglie la data del 25 aprile per precipitare il Paese in una nuova spirale di violenza. Le bombe non sono uno strumento per proteggere i civili: infatti non sono servite a proteggere la popolazione di Misurata”. Così Emergency con un comunicato commenta la decisione del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi comunicata al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, di “partecipare su un piano di parità alle operazioni alleate” contro l’esercito del colonnello Gheddafi.

   UNIMONDO: Berlusconi: sì a “interventi mirati” in Libia – Emergency: “le bombe non fermano il massacro”

Ciò che ci si può augurare è che una guerra durata già troppo finisca presto, prestissimo. Ciò che si deve auspicare – e noi torniamo a farlo con la stessa chiarezza delle scorse settimane – è che all’interventismo europeo in Nord Africa corrisponda una adeguata risposta di accoglienza verso coloro che da quel fronte fuggono. Ogni chiusura a profughi e migranti sarebbe ora tanto più oltraggiosa e incoerente.

   Andrea Lavazza: Già dura da troppo

L’escalation militare sembra andare oltre le premesse e il mandato dell’Onu. Inascoltato il papa e il vescovo di Tripoli, che chiedono spazio per la diplomazia e no alle armi. La guerra fra i ribelli libici e l’Italia (agli inizi del ‘900) è durata circa 20 anni. Con l’intervento militare si conclude la fase iniziata con la pace di Vestfalia: è la fine della democrazia occidentale.

   Maurizio d'Orlando: La guerra di Libia, un altro Vietnam

Il delirio della "politica" italiana sulla guerra in Libia. L'unica cosa che si capisce, è che a nessuno interessa la vita delle persone.

   Maso NotarianniMamma, ho perso la bussola



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Vittorio Arrigoni


Funerali a Bulciago per Vittorio Arrigoni. Davanti a duemila persone, commozione e speranza nelle parole della madre

   Luca GalassiVik, l'ultimo saluto

"Vittorio non è né un eroe, né un martire, ma solo un ragazzo che ha voluto riaffermare con una vita speciale che i diritti umani sono universali, e come tali vanno rispettati e difesi in qualsiasi parte del mondo - ha detto la signora Beretta -, che l'ingiustizia va raccontata e documentata, perché nessuno di noi, nella nostra comoda vita possa dire “io non c’ero, io non sapevo”...

   Discorso della madre di Vittorio Arrigoni durante il funerale (video)


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“Elogio dell'ospitalità”


Accogliere lo straniero non solo come un simile o un fratello, ma come un eguale con cui costruire la casa comune dei nostri progetti. Tre buone ragioni per rilanciare l’appello di Jacques Derrida È lo straniero a dare a noi una lezione di universalità e umanità, non noi a lui. Sta qui il nocciolo della democrazia e della politica futura

   Elogio dell'ospitalità

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MIGRANTI

A rimetterci, alla fine, sono stati i bambini. Il braccio di ferro che ha opposto, a Brescia, la giunta di centrodestra (che ha promesso al suo elettorato una città “zigeunerfrei” entro l’agosto di quest’anno) alle famiglie sinti che vivono nel campo che costeggia il fiume Mella è finito con un funerale. Quello del piccolo Tommy, 17 mesi appena, affetto da una rarissima malattia ai polmoni.

  Anna Chiara Valle: Brescia, pietà per il piccolo Tommy

Una riflessione di monsignor Careggio, alla guida della diocesi di Ventimiglia-San Remo, punto di transito per chi fugge dall'Africa desideroso d'Europa, spesso respinto dalla Francia.

  Alberto Maria Careggio: Ventimiglia: io, vescovo, e i migranti

La Corte di giustizia dell'Unione europea dice no alla normativa italiana che prevede il reato di clandestinità e che punisce con il carcere gli immigrati irregolari.

  AVVENIRE: Immigrati, Corte Ue boccia reato di clandestinità

Punire penalmente chi non si riesce ad allontanare dall'Italia è illegale e assurdo. Così sentenzia la Corte europea di giustizia. A colloquio con il giurista Dino Rinoldi.

  Francesco Anfossi: La Ue dice: clandestini, non criminali



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ROM

Si è fatto duro lo scontro tra il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e la Comunità Sant'Egidio per lo sgombero dei campi abusivi.

  Giacomo Galeazzi: Alemanno-S.Egidio,scontro sui rom

La proposta al Comune arriva dalla Caritas capitolina: «Si blocchino gli sgomberi almeno fino alla chiusura delle scuole, per consentire ai bambini rom di finire l’anno scolastico, e accogliere i nuclei familiari senza separarli», ha detto ieri portavoce, Alberto Colaiacomo.

  Pino Ciociola: La Caritas sui rom: stop agli sgomberi






LOTTA ALLE MAFIE


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Don Ciotti: “Riforma? No, questo è il sequestro della giustizia”

“Questa non è la riforma della giustizia, è il sequestro della giustizia”. Parole don Luigi Ciotti, il sacerdote torinese fondatore di Libera e da sempre attivo nella lotta alla mafia. Don Ciotti era oggi al museo Cervi di Gattatico, per la festa della Liberazione.
Nel corso dell’incontro Libera, Cgil, Anpi e Arci hanno siglato il patto “Radici nel futuro”, il gemellaggio con l’associazione “Libera” che ha per partner Boorea con il quale viene sancita un’alleanza e un terreno di collaborazione comune sui temi della democrazia e della legalità.

  Don Ciotti: “Riforma? No, questo è il sequestro della giustizia”

  25 aprile 2011 a Casa Cervi

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C’è il tour della Valle dei Templi. E adesso c’è il tour dei beni confiscati alla mafia. Per capire e amare la Sicilia bisogna farli tutti e due.

 Ferruccio Sansa: In Sicilia, viaggio nei paradisi tolti alla mafia (pdf)



FEDE E
SPIRITUALITA'



"CELEBRARE DIO CON LA VITA" HOREB n. 57 – 2010

TRACCE DI SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI

   Editoriale (Pdf)

   Sommario (Pdf)


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"Le Frontiere dello Spirito" puntata del 24 aprile 2011

Domenica 24 aprile 2011 "Le Frontiere dello Spirito", la rubrica religiosa scritta e condotta da Maria Cecilia Sangiorgi e monsignor Gianfranco Ravasi.

Nella prima parte, monsignor Ravasi commenta un brano di grande suggestione, tratto dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi, letto - come sempre - dai giovani attori del Piccolo Teatro di Milano.
Scrive San Paolo: "Fratelli, non sapete che un po? di lievito fa fermentare tutta la pasta? Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete àzzimi".
Pasqua è parola ebraica: vuol dire "passaggio". C'è stato un passaggio dalla schiavitù alla libertà: è stata la Pasqua degli ebrei. C'è stato un passaggio dalla morte alla vita: è stata la Pasqua  di Gesù.
La parabola è racchiusa in una sola frase ed evidenzia il netto contrasto tra la piccola quantità di lievito e la grande massa di farina (tre misure equivalgono a 40 kg): nessuna donna ne impasta tanta in una volta sola; e per farla fermentare non basterebbe certo un pizzico di lievito. La meraviglia nasce dal fatto che una realtà tanto piccola - quel pizzico - produca un effetto tanto grande. Dio entra nella storia come 'lievito giusto', attraverso la semplicità di una parola.
Nella seconda parte del programma, curata da Maria Cecilia Sangiorgi, prosegue il ciclo di Quaresima dedicato ai "Testimoni", uomini e donne che hanno lottato per le loro idee, per fede, per difendere i più deboli, contro la malattia, contro la mafia e contro le ingiustizie.
Questa puntata è dedicata a Shahbaz Bhatti, ministro cattolico pakistano per le minoranze religiose, assassinato il 2 marzo scorso ad Islamabad. Shahbaz Batti aveva difeso con coraggio Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte per blasfemia.
Parla di lui suo fratello Paul, che - con la nomina a "consigliere speciale" del premier per le minoranze del Pakistan - ha accettato di proseguirne la missione.

   la puntata integrale del 24 aprile (video)

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 RAI RADIOTRE - "UOMINI E PROFETI":

Il libro di Rut di cui oggi ci occupiamo, con Maria Cristina Bartolomei, fa parte di una serie di libri non omogenei, che hanno varie collocazioni nelle Bibbie di tradizioni diverse: i Ketuwim, cioè gli “altri scritti”, che comprendono alcuni libri “storici”(come Rut, Cronache, Esdra, Neemia, Ester); altri libri “profetici” (come Lamentazioni, Daniele); mentre altri libri ancora sono considerati “poetici” (Salmi, Giobbe, Qohélet, Proverbi, Cantico dei Cantici). Tra questi, i “cinque rotoli”, le cinque meghillot, in uso nelle ricorrenze liturgiche ebraiche, hanno una successione abbastanza stabile: Cantico dei cantici a Pasqua, Rut a Pentecoste, Lamentazioni all’anniversario della caduta del tempio,  Qohélet alla festa delle capanne, Ester a purim. Il libro di Rut è un libro intenso, semplice, bello. Parla soprattutto di donne, di amicizia e solidarietà  tra donne, di seduzione e di fiducia, di accoglienza degli stranieri. Rut la moabita, Rut la straniera, la nonna di Davide, sarà considerata nella genealogia di Matteo antenata di Gesù


Libro di Rut - Dove andrai tu, andrò anch’io
con Maria Cristina Bartolomei
Domenica 24 aprile 2011

     Ascolta la puntata (audio)


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 RAI RADIOTRE - "FEDI E MONDO":

Sabato di Pasqua, nella tradizione cristiana, è il sabato del silenzio, il sabato della morte dell’uomo in croce, il giorno in cui, secondo la tradizione, Gesù sarebbe disceso nello Sheol, a condividere l’esperienza di chi non è più tra i vivi. È il giorno che precede l’annuncio della resurrezione, l’annuncio che vi è speranza per un mondo umanamente vissuto. Anche gli ebrei stanno vivendo in questi giorni il loro Pesach, anch’esso un memoriale che vi è speranza per gli schiavi, che vi è speranza di liberazione per tutti gli oppressi del mondo. In ogni caso noi non possiamo separare queste memorie dei giorni prima di Pasqua da un lutto, da un compianto per gli ingiustamente uccisi, per gli ingiustamente respinti, per gli ingiustamente non liberati. Ed è per questo che oggi inizieremo la nostra riflessione prima di tutto con uno Stabat Mater Di Matteo D’Amico, su testo di Vincenzo Consolo,  che in questi giorni è stato presentato a Roma da mons. Domenico Mogavero, arcivescovo di Mazara del Vallo, e componente della Commissione per le migrazioni della Cei. Il titolo della presentazione di Mogavero era: “Passione di Cristo, compassione degli uomini”.  Con Simone Morandini, studioso di etica ambientale e del rapporto tra scienza e fede nella modernità, parliamo invece di come la teologia, oggi, può leggere la vicenda della croce prima di tutto in relazione al “mondo”, cioè alle altre tradizioni; e in secondo luogo in relazione al “cosmo”: ha senso parlare di una dimensione cosmica” della resurrezione, o è semplicemente una “nostra” proiezione mitologica?


Il silenzio del sabato: la croce e il mondo
con mons. Domenico Mogavero e Simone Morandini
Sabato 23 aprile 2011



     Ascolta la puntata (audio)

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Eremiti del nostro tempo


Chi sono gli eremiti del terzo millennio, quanti sono, come vivono, che cosa ci possono insegnare dal loro eremo. Nella videoinchiesta di Famiglia Cristiana sulla spiritualità dei moderni anacoreti un approfondimento per comprendere le scelte di vita e il significato di un'esperienza così radicale di solitudine e preghiera. Abbiamo intervistato Cristina Saviotti, scrittrice e studiosa di eremitismo, e Isacco Turina, sociologo dell'Università di Bologna (servizio di Pino Pignatta e Alberto Roveri).

  Video Moderni eremiti, parlano gli esperti

Un modo diverso di vivere la Pasqua, nel silenzio e nella meditazione. Un'esperienza radicale immersi nella spiritualità del "deserto", dove scoprire che attraverso la Risurrezione di Cristo «l'odio, la violenza, la corruzione, la disonestà intellettuale e materiale possono essere finalmente crocifissi». E' una delle riflessioni che ci propone padre Giuseppe Castelli, 69 anni, sacerdote, monaco e moderno eremita. Siamo andati a trovarlo nel luogo in cui vive, tra le campagne della Toscana, nei pressi di Castiglion Fiorentino. Un eremo di preghiera, di lavoro e di contemplazione, a cento metri dal sentiero sul quale san Francesco camminava per andare da Assisi a Laverna.

  Video La Pasqua nel silenzio

Franco Mosconi, 74 anni, ex tecnico della telefonia, oggi benedettino camaldolese. Vive nell'eremo di San Giorgio a Bardolino, in provincia di Verona, su un promontorio di pace e silenzio che domina il Lago di Garda. Pur abitando all'interno di una comunità di camaldolesi, sotto l'autorità monastica dell'abate Giovanni, Franco ha scelto di trascorrere la maggior parte del tempo nella più radicale solitudine e semplicità. Un'esperienza che si perde nei secoli: la dimensione cenobitica e quella eremitica, infatti, costituiscono una realtà unitaria nell'esistenza dei singoli monaci e delle comunità benedettine camaldolesi.

  Video Il "deserto" nel monastero

Come spiega il sociologo Isacco Turina, «una persona è più visibile quando si allontana dagli altri e va a vivere in cima a una montagna, di quanto non lo sia quando è persa nell'anonimato delle grandi città». E' la scelta spirituale, nel mondo e fuori dal mondo, di Antonella Lumini, 59 anni, eremita che vive a Firenze: perché anche nel cuore di una città c'è chi "abita" e si fa "abitare" dal più profondo silenzio.
Laureata in filosofia, studiosa di greco e di ebraico, Antonella affianca alla dimensione contemplativa il lavoro nell'Illustrissima Biblioteca Nazionale di Firenze, dove si occupa di libri antichi. E' autrice di diverse opere: l'ultima s'intitola Memoria profonda e risveglio. Itinerari per una meditazione cristiana (editore, Libreria Editrice Fiorentina). Ha curato, inoltre, il catalogo delle Edizioni cinquecentesche della Bibbia.

  Video Antonella, eremita anche in città
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LA STORIA SIAMO NOI "Anelito di pace - ritratto di don Tonino Bello" profeta del nostro tempo


Pace, carità, accoglienza sono i valori cha hanno accompagnato la vita e l'apostolato di don Tonino Bello, vescovo di molfetta negli anni degli sbarchi delle "carrette del mare" provenienti dall'Albania

  Guarda il video della trasmissione "LA STORIA SIAMO NOI la televisione da conservare" andata in onda il 26 aprile: Anelito di pace - ritratto di don Tonino Bello

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Il Vangelo di don Tonino è il Vangelo delle beatitudini, delle “pietre di scarto” divenute testate d’angolo, e raccolte insieme per costruire un nuovo edificio, una nuova comunità. Ma quando si interroga sulla pace, così come quando si interroga sulla giustizia sociale, è estremamente concreto: «Non scommettere sulla pace che prenda le distanze dalla giustizia: è peggio della guerra».

  Alessandro Leogrande:  Scandaloso Tonino sacerdote contro (pdf)

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La Pasqua riveste un significato profondamente ecumenico. La riflessione di Enzo Bianchi su questo aspetto della festa della Risurrezione.

  Enzo Bianchi:  Una speranza universale

Le meditazioni del cardinale Martini sulla Pasqua e sulla sofferenza umana in un libro intitolato "Voglia di risorgere".

  FAMIGLIA CRISTIANA:  Martini: la Pasqua con chi soffre

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RICORDA I COMANDAMENTI - LE DIECI PAROLE COME CAMMINO PERSONALE
 

Il monaco tedesco Anselm Grün ci spiega il significato del VII Comandamento, "Non rubare". Il furto ha sempre come risultato il deterioramento delle relazioni sociali.

  Grün: «Mi basta quello che ho» (video)


Il settimo comandamento commentato dal magistrato Raffaele Cantone: così la Camorra ci depreda il nostro futuro.

  Settimo, non rubare la dignità   (video)

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La Bibbia in un frammento

"Quando verrà dissolta la nostra casa terrena, cioè la tenda del nostro corpo, avremo da Dio una dimora, sarà una casa eterna, non edificata da mani d’uomo, celeste."  (2Corinzi 5,1)

  Gianfranco Ravasi:  La tenda d'argilla

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Il teologo risponde


San Paolo dice che a causa di un solo uomo il peccato e la morte sono entrati nel mondo, temo, invece, che l’uomo e questo mondo siano rimasti vittime di una tragedia assai più grande di loro.

  Pino Lorizio: Il mondo è sotto il dominio di Satana?




CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni



Le gerarchie ecclesiastiche si adombrano, quando si accenna al do ut des. Ma è sotto gli occhi di tutti. In cambio delle concessioni sui principi “non negoziabili”, la Chiesa italiana chiude gli occhi sullo sfascio inflitto dal premier al Paese.

  Marco Politi: Una paga per il Vaticano

... Berlusconi ha inoltrato una lettera aperta ai suoi deputati... Recita la lettera: "Sul 'fine vita', questione sensibile e legata alla sfera più intima e privata, non si dovrebbe legiferare e anch'io la penserei così se non ci fossero tribunali che, adducendo presunti vuoti normativi, pretendono in realtà di scavalcare il Parlamento e usurparne le funzioni"...

  Adriano Sofri: Diritto di vivere, diritto di morire 




POLITICA


Mentre discute di come e se riformare la Costituzione, l'Italia scopre che nel giro di due anni dovrà affrontare una pesantissima manovra finanziaria. Il Paese come lo descrivono, come lo vorrebbero e come è in realtà a Ballarò.

Tra gli ospiti di Giovanni Floris il presidente dell’IdV Antonio Di Pietro, il vicepresidente dei senatori del PdL Gaetano Quagliarello, l’economista Tito Boeri, il politologo statunitense Edward Luttwak, il vicedirettore di Repubblica Massimo Giannini, il giornalista Edoardo Camurri.

In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza >>

  BALLARO': La manovra finanziaria (video)



“Siamo assolutamente convinti che l'energia nucleare è un destino ineluttabile. Ripartiremo, ma adesso ci siamo fermati altrimenti avremmo perduto il referendum”. Le parole del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi riaccendono il dibattito sul nucleare. L’opposizione parla di “scippo di democrazia” compiuto ai danni dei cittadini italiani.
Al centro della puntata i pro e contro del nucleare e il peso politico di questo referendum.
Ospiti di Michele Santoro: il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro, il Presidente dei Verdi Angelo Bonelli, il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi e il Docente di chimica ambientale all’università di Modena Franco Battaglia

  ANNO ZERO: Lo scippo (video puntata intera)


Una costituzione è fatta di principi e di regole che devono dare corpo ai quei principi. La dimensione simbolica di una carta costituzionale non è meno importante delle sue regole operative. La questione dell'articolo 1 della Costituzione è tornata ora alla ribalta per l'iniziativa di un deputato del Pdl, Remigio Ceroni, che ne ha proposto una radicale revisione.

  Angelo Panebianco: L'omaggio alla libertà

Il clima pre-elettorale, che pure ha un suo peso rilevante, non basta a spiegare le continue tensioni che agitano la maggioranza e che ormai investono un ventaglio assai vasto di argomenti, coinvolgendo pesantemente persino la questione, sempre politicamente decisiva, delle relazioni internazionali.

  Sergio Soave: È ballo continuo (cioè battaglia sul futuro)

... Nella totale mancanza di tutto questo  -  nella totale mancanza di un governo appena degno di questo nome  -  è solo la confusione a prevalere. E può persino accadere che la grande bandiera della pace sia sollevata solo per potercisi nascondere.  

  Aldo Schiavone: L'Italia della paura evocata dal Senatur

Il sottosegretario dell'Interno risponde alle domande dei sindacati di polizia. E rivela che a giugno finiranno i fondi per i collaboratori di giustizia: "Ci servono 70 milioni, ne abbiamo 35" 

  Alberto Custodero: Immigrati e pentiti, Mantovano ammette "Il Ministero sta finendo i soldi"

Convinta fino a ieri di veleggiare trionfalmente, in sintonia con gli umori popolari e lo spirito dei tempi, la Lega d’un colpo s’imbatte nella maledizione della politica.

  Gad Lerner: Leggi-spauracchio, una strategia perdente

Ma perché fingevano di scandalizzarsi quando Rosy Bindi, alla camera, denunciava che lo spirito della P2 è ancora tra noi e persino nelle aule parlamentari? Il fatto è evidente: troppe persone e troppi poteri, politici e non, continuano oggi l’opera dei terroristi e dei tangentisti per aggredire la magistratura, sfasciare la democrazia e soffocare ogni progetto di giustizia e moralità pubblica e privata.

  Angelo Bertani: Cattolici oltre l’indignazione





 BENEDETTO XVI
 

    Regina Cæli 25 aprile 2011, Lunedì dell'Angelo  

      Udienza  -  L'ottava di Pasqua 27 Aprile 2011

    Omelia  -  Veglia Pasquale nella Notte Santa 23 Aprile 2011

    Via Crucis: Parole del Santo Padre Benedetto XVI (Colosseo, 22 aprile 2011)

    Intervista a Benedetto XVI trasmessa in Italia nel programma di Rai uno «A sua immagine. Domande su Gesù» (22 aprile 2011)



OPINIONI E COMMENTI

  (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)

Benedetto XVI risponde alle domande su Gesù.


Il Papa partecipa alla trasmissione A sua immagine
In occasione del Venerdì Santo papa Benedetto XVI ha risposto in televisione alle domande rivoltegli da ogni parte del mondo. All’inizio dovevano essere solo tre, ma visto il grande afflusso delle stesse giunte nel corso delle ultime settimane, si è deciso di farle diventare sette. Il Papa non ha parlato in diretta. L’intervista è stata infatti registrata in Vaticano lo scorso 15 aprile.
In particolare, Benedetto XVI ha risposto a una bambina giapponese, che chiedeva le ragioni della sofferenza causata dallo tsunami nel suo Paese e ha poi espresso tutta la vicinanza della Chiesa a un gruppo di giovani di Baghdad, capitale di un Iraq in cui i cristiani sono vittime di persecuzioni. Ha anche parlato di pace a una donna musulmana che gli ha scritto dalla Costa d’Avorio, martoriata dalla guerra civile. Il Santo Padre ha poi parlato della Resurrezione di Cristo, della sua azione redentrice nei confronti dell’umanità. Ha anche risposto a chi gli ha chiesto se l’anima fosse ancora presente in una persona in stato vegetativo. E non ha perso l’occasione per ricordare che non si può essere cristiani secondo un’idea personale, ma occorre seguire la Chiesa.

 video puntata di A SUA IMMAGINE con Benedetto XVI

Nessuna strategia comunicativa, solo il desiderio e la volontà del Papa di dialogare in modo diretto con le persone che non hanno di solito questa possibilità.

  Il portavoce vaticano: "E' stato il Papa a decidere di andare in tv"

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Benedetto XVI aveva già partecipato a un programma televisivo: la lettura no stop della Bibbia, il 5 ottobre 2008. Si era già fatto intervistare da un tv, quella polacca, il 16 ottobre 2005. Ieri, per la prima volta, ha accettato di rispondere alle domande di sei persone comuni all’interno del programma di informazione religiosa di Raiuno, A sua immagine

 Lucio Brunelli:  Benedetto "sfida" la tv per parlare di fede al mondo

Il dottor Marcello Latini è uno dei sei selezionati per porre una domanda di fede a Benedetto XVI nel programma "A sua immagine" il Venerdì santo.

 Giulia Cerqueti:  Il medico: come sarà il corpo risorto?

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Ai tre giorni che sono il cuore dell’anno liturgico Benedetto XVI è guida impareggiabile. Basta vedere che cosa ha detto il 20 aprile, mercoledì santo, all’udienza generale in piazza San Pietro, spesso abbandonando il testo scritto e improvvisando.
La sua riflessione a braccio ha riguardato soprattutto il Giovedì Santo, anzi, quell’ora cruciale della passione di Gesù che è la sua preghiera notturna nell’Orto degli Ulivi. Nella sonnolenza dei tre apostoli che gli erano vicini. Nella sonnolenza che è oblio di Dio e del mistero del male. E che è anche dramma nostro, di oggi, di tutti i cristiani, di tutti gli uomini.

 Sandro Magister: Vietato assopirsi. La settimana santa spiegata da papa Benedetto

Chi davvero sta dalla loro parte? Bambini, ragazzi, adolescenti. Età meno tutelata in assoluto. Bambini, ragazzi e adolescenti non votano né hanno un sindacato. Molti di loro scoprono una sorta di scorciatoia per veder sbocciare i sorrisi attorno a sé: compiacere gli adulti. Nelle loro richieste lecite. A volte, sciaguratamente, in quelle illecite. Altri hanno la fortuna d’incontrare giovani e adulti che non usano la sottile arma del ricatto («se vuoi farti amare, fai questo e quest’altro»), ma li amano a prescindere. E, a prescindere, danno loro fiducia, restandogli accanto perché una compagnia adulta è importante mentre si cresce, e si vincono e si perdono battaglie, e si cade e ci si risolleva. E tutto serve per diventare uomini.
A questo fanno pensare le parole di Benedetto XVI ieri a Castel Gandolfo...

 Umberto Folena: Con i giovani con fiducia

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In un libro-intervista uscito alla vigilia della beatificazione di Giovanni Paolo II, il cardinale Tarcisio Bertone ha svelato i retroscena della “Dominus Iesus“, la dichiarazione dogmatica pubblicata dalla congregazione per la dottrina della fede il 6 settembre del 2000, che ribadì l’assoluta unicità di Gesù Cristo in ordine alla salvezza di tutti gli uomini

 Sandro Magister:“Dominus Iesus”. Quella volta che papa Wojtyla picchiò il pugno sul tavolo











 
   Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella carità e nella verità  

         

 


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            http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm