N. B. La Lectio e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili
Il 2 febbraio 2010
é nato il Blog di Tempo Perso
PIETRE VIVE
che viene aggiornato quotidianamente
e mette così a disposizione in modo facile e veloce
una o più notizie
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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale
"QUELLI DELLA VIA"
NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
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DONNE
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
... Noi chiediamo a tutte le donne, senza alcuna distinzione, di difendere il valore
della loro, della nostra dignità e diciamo agli uomini: se non ora, quando? è il
tempo di dimostrare amicizia verso le donne.
INVITO ALLE DONNE ITALIANE A PARTECIPARE AD UNA GIORNATA NAZIONALE DI
MOBILITAZIONE DOMENICA 13 FEBBRAIO 2011
... Dal "sii bella e stai zitta" siamo arrivati al "venditi e taci": dimenticati di
essere una persona, spogliati, fammi gioire ed io farò di te una donna ricca e
famosa! Se fai la brava, potresti anche ottenere un seggio in parlamento... Non
c'è bisogno di essere filosofi per rendersi conto del ricatto. Per capire quanto
disprezzo circonda oggi la donna. Come se, nonostante tutte le battaglie fatte
nel corso degli anni Sessanta e Settanta per garantire alla donna uguaglianza e
dignità, per liberarla dal giogo millenario della sottomissione e
dell'inferiorità, la donna non potesse essere altro che un oggetto di cui l'uomo
deve poter disporre a piacimento...
Dopo averle ridotte a "corpi usa e getta". Allora sì, è il momento di reagire e
di trasformare l'indignazione in azione. Se non ora, quando?
Le donne dicono basta Se non ora, quando?
Iniziative spontanee si aggiungono alle manifestazioni e agli appelli che
chiedono a Berlusconi di lasciare. Fino agli striscioni sui terrazzi e alla
proposta - raccolta da oltre centomila persone - di cambiare la foto su Facebook
con quella di donne cheb hanno lottato per i diritti
Sul web parte una class-action e anche sui balconi "Ora basta"
Reclamano quello che in un paese normale, dicono, sarebbe ovvio, assodato,
naturale: la dignità delle donne.
Dalla Buy alla Bongiorno tutte mobilitate "Il caso Ruby devasta la nostra
dignità"
Due religiose che lavorano con le vittime di tratta
alzano la voce, con coraggio, contro l'umiliazione delle donne da parte di
politici e mass media
Come donne che vivono e operano per una vocazione di amore e servizio alla vita
e al rispetto della dignità di ogni essere umano, non possiamo tacere
esonerandoci dall'esprimere la nostra preoccupazione ed il nostro sdegno per lo
scempio che stiamo facendo della donna e del mancato rispetto della sua
sacralità e identità.
Riflessione sulla dignità della donna
Di fronte a tale e
tanto spettacolo l'indignazione è grande!... Anch'io oggi... sento di
alzare la mia voce e dire ai nostri potenti, agli Erodi di turno, non
ti è lecito! Non ti è lecito offendere e umiliare la "bellezza" della
donna; non ti è lecito trasformare le relazioni in merce di scambio,
guidate da interessi e denaro; e soprattutto oggi non ti è lecito
soffocare il cammino dei giovani nei loro desideri di autenticità, di
bellezza, di trasparenza, di onesta. Tutto questo è il tradimento del
Vangelo, della vita e della speranza!
Lettera aperta da Caserta
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(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA")
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C’è un tempo per la riflessione e c’è un tempo per l’azione. Potevamo
pensarci prima, è vero, ma è meglio tardi che mai.
La mobilitazione partita dalle donne nelle piazze e sul web e raccolta da
Repubblica. Sul nostri sito appelli e già centinaia di foto all'iniziativa "Sono
donna e dico basta". Sabato il raduno di LeG, aderisce anche Scalfaro. L'appello
di Ginsborg
Il maschio italiano schierato con le donne che si ribellano all’offesa della
loro dignità? Tale è la sfida allo stereotipo del vitellone nazionale, da
esporlo come minimo a sospetti e ironie.
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Libertà religiosa
Ai nostri tempi il diritto alla libertà religiosa pone una serie
complessa di problematiche politiche a cui il cattolico non è sempre preparato.
Si tratta di un campo delicato e dai molteplici risvolti. richiede
quindi una serie di precisazioni di grande importanza affinché si possa tenere
un comportamento politico corretto.
La libertà religiosa è la prima delle libertà, ma la libertà di coscienza è la
stella polare che orienta le democrazie. Due facce della stessa medaglia.
Acqua
Gran parte delle risorse idriche globali scorre sotto la crosta terrestre,
esse costituiscono una fonte alternativa importante per fronteggiare i problemi,
presenti e futuri, di disponibilità d’ acqua
potabile, soprattutto in quei Paesi naturalmente poco dotati di risorse
idriche superficiali. Questa ricchezza nascosta è stata a lungo trascurata
proprio per il suo carattere occulto ed è stata sfruttata troppo o troppo poco
per mancanza di norme adeguate (a livello locale, nazionale e internazionale)
che ne preservassero il buono stato ecologico e ne regolamentassero l’uso.
Emma Mitrotta: L'acqua? C'è! Basterebbe cooperare
VITA
... Man mano che passa il tempo, infatti, diventa sempre più chiaro che quando si
parla di 'vita' si sottintende necessariamente una visione dell’uomo, e quindi
del senso della sua esistenza. Non si può cioè parlare pienamente della
'questione vita' se non si affronta il problema della questione antropologica,
della sfida che la nostra epoca pone all’essenza stessa degli esseri umani e
delle loro relazioni reciproche...
Assuntina Morresi: Quant'è fitta l'agenda della Giornata per la vita
Botta e risposta
ieri tra Fulvio De Nigris e Beppino Englaro. Oggetto: la scelta di dedicare il 9
febbraio, data in cui ricorre l’anniversario della morte di Eluana, alla
Giornata nazionale per gli stati vegetativi. Un confronto epistolare tra due
persone che prima di tutto hanno subìto la perdita di un figlio, e che pur
essendo su posizioni diverse mostrano anzitutto di rispettarsi pur non
condividendo le rispettive scelte sul fine vita e il giudizio sulla stessa
Giornata.
Francesca Lozito: Dialogo Englaro-De Nigris: basta polemiche
L’11 febbraio di ogni anno viene ricordata la “Giornata del malato”, soprattutto
quello debole ed indifeso che come tale viene riconfermato anche dalla
Costituzione Europea promulgata recentemente. In questo giorno, peraltro, non può essere disatteso il pensiero anche nei
riguardi di tutti quei malati che portano nel loro corpo i segni di una grande
sofferenza psico-fisica. Ma non possono essere disconosciuti i familiari, le loro ansie, speranze,
necessità, mentre la società civile, malgrado tutto anche se in una solidarietà
esteriore, continua a chiudersi nel guscio del proprio egoismo.
Felice Previte: Diritto alla vita o alla morte?
PROFUGHI
Decine di profughi eritrei rimangono ancora prigionieri dei propri
trafficanti, nel deserto del Sinai. Viene chiesto loro di pagare un riscatto di
8000 dollari per ottenere la libertà. Un gruppo di organizzazioni non
governative hanno lanciato un appello per la loro liberazione, organizzando una
fiaccolata, l’1 febbraio, alle 18, in Campidoglio, a Roma.
Una fiaccolata per i
profughi del Sinai
Manifesto della
fiaccolata
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Intervista a don Mussie Zerai a cura di Corrado Giustiniani
Un momento intenso di solidarietà, per tenere alta l’attenzione sulla tragedia
di centinaia di uomini, donne, minori venduti dai trafficanti di migranti a
bande criminali che chiedono riscatti migliaia di dollari alle famiglie.
La fiaccolata silenziosa tenutasi ieri a Roma sulle scale del Campidoglio e
organizzata dalla società civile ci ricorda l’odissea infinita di migliaia di
profughi originari del Corno d’Africa, in fuga da persecuzioni e guerre, rapiti
da clan di beduini Rashaida e ancora ostaggi nel deserto
EGITTO
Il dossier di PeaceReporter sulla rivolta degli egiziani contro
Mubarak
PEACEREPORTER: Egitto, il
tramonto dell'ultimo Faraone
La testimonianza di Silvia Mollicchi dal Cairo.
Notizie di perquisizioni per stranieri e giornalisti. mentre l'esercito inizia a
muoversi.
Silvia Mollicchi: Dal
Cairo: l'esercito si muove, fermo e perquisizioni per stranieri (audio)
La denuncia: picchiatori pagati dal potere. Appello Ue: «Basta violenze».
Suleiman tenta una mediazione
CORRIERE DELLA SERA: Morti in piazza e caccia ai giornalisti Mubarak: sono stufo ma se lascio è caos (testo+video)
L’Egitto è una polveriera esplosa improvvisa e senza
controllo. D’istinto confronto le immagini del Cairo che arrivano sulle reti
televisive, con quelle della città che ho visitato pochi mesi fa.
Andrea Misuri: Egitto: non c'è democrazia senza giustizia sociale
Escalation di violenza al Cairo dopo che ieri sono entrati in scena
migliaia di sostenitori del presidente Hosni Mubarak, trasformando 9 giorni di
proteste pacifiche in una guerriglia tra opposte fazioni. (In audio dal Cairo p. Luciano Verdoscia, missionario comboniano
intervistato da Michela Trevisan e Ismail Ali Farah nel corso della trasmissione
radiofonica Focus)
NIGRIZIA: Egitto: spari in Tahrir square (testo+audio)
TUNISIA
Saldare i rapporti con la polizia, escludere dagli apparati statali
gruppi ‘deviati’ vicini al partito dell’ex presidente Ben Ali e stabilire le
prime garanzie di libertà: queste sono le priorità affrontate nella prima
riunione del Consiglio dei ministri in Tunisia, dopo la formazione del nuovo
governo.
SOMALIA
Sottoposto a una strategia di “asfissia” finanziaria, imposta dalla
comunità internazionale e dal blocco economico dei paesi dell’Africa dell’Ovest,
il governo di Laurent Gbagbo, presidente uscente della Costa d’Avorio, studia un
modo per emettere una nuova moneta.
UGANDA
Il primo turno delle presidenziali si avvicina e
il presidente si prepara per vincere il suo quarto mandato: l'opposizione è
avvertita
Alberto Tundo : Uganda, Museveni affila
le armi
REPUBBLICA CENTRAFRICANA
Nella Repubblica Centrafricana, la commissione elettorale dice che il
presidente uscente, al potere dal 2003 con un golpe, ha vinto. Le opposizioni
chiedono l’annullamento del voto. A giorni la convalida da parte della Corte
costituzionale.
Lettera di Aristide alle autorità: "Datemi un
passaporto diplomatico"
PEACEREPORTER: Haiti, il passaporto
per Aristide
Martoriato dall'inflazione e dal deficit
pubblico, il Pakistan potrebbe essere presto attraversato da sollevamenti
popolari simili a quelli in Maghreb
Marco Luigi Cimminella: Anche il Pakistan a
rischio
Gli utenti Internet sono tanti e usano
soprattutto il telefonino. Le implicazioni
I
NOSTRI TEMPI /
Interventi ed opinioni |
Finito il dialogo tra le forze politiche, oggi l’aggressione verbale è
diventata un (mal)costume diffuso ovunque
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Un Facebook del sociale per
“condividere” la speranza. Sarà pronto tra poche settimane e si chiamerà “Shiny
Note” Ma in molti lo hanno già ribattezzato come “il Facebook della bontà”
A fine gennaio nasce "Shiny
Note", il Facebook della bontà
Si chiamerà "Shiny Note" e sarà pronto tra
poche settimane, abbracciando un mondo rilevante in Italia. Utile a chi vuole
raccontare belle storie o entrare in contatto con il mondo non-profit. "Tutto si
fonderà su basi etiche e sarà destinato a chi ha ancora una scintilla di
speranza"
Donazioni e volontariato È
il Facebook della bontà
Il sito sarà attivo a febbraio ma è già possibile iscriversi
attraverso la comunicazione del proprio indirizzo mail su
www.shinynote.com.
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Ai giovani è dedicato l'Anno
Internazionale dell'Onu. Iniziato nell'agosto 2010, terminerà il
prossimo agosto e si propone, come ha detto il segretario generale Ban
Ki-moon, di promuovere tra i giovani gli ideali di pace, rispetto dei
diritti umani, e la solidarietà tra generazioni, culture e religioni
diverse...
... Celebriamo l'anno internazionale
dell'Onu, andiamo incontro alla Giornata mondiale della gioventù e prepariamo
nelle scuole la Marcia per la pace, ma coscienti che i primi ad aver diritto di
giustizia, di attenzione amorevole e politica e di pace sono loro: i giovani.
Perché per loro il futuro non sia più una minaccia, bensì la
speranza.
Giovani: da risorsa a
problema
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IMMIGRAZIONE
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Sono 5 milioni
gli immigrati in Italia mentre secondo le stime delle Nazioni Unite sono 214
milioni nel mondo.
Le imprese e le
industrie, soprattutto nei Paesi avanzati, stanno beneficiando dei giovani
immigrati, ma sono sorti problemi di assimilazione con culture e religioni
diverse nei Paesi ospitanti.
Il numero sempre
più alto di immigrati e le conseguenti difficoltà in ambito sociale hanno
suscitato un intenso dibattito sulle misure da prendere per regolare
l’immigrazione. La parti si sono divise tra un approccio “assimilazionista” e
uno “multiculturalista”.
Intervista a Giorgio Paolucci, caporedattore di
“Avvenire” (I parte)
Una soluzione
concreta al problema dell'emigrazione incontrollata consiste nel dare vita a una
politica di cooperazione internazionale capace di porre le fondamenta per uno
sviluppo dei Paesi poveri. E' quanto sostiene in questa seconda parte
dell'intervista il giornalista Giorgio Paolucci.
Intervista a Giorgio Paolucci, caporedattore di
“Avvenire” (II parte)
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Bisognerebbe chiamarli "abdic day", perché sanciscono l'incapacità di governare
i flussi migratori, la scelta di abdicare da questa responsabilità. Nel peggiore
dei casi si lascia ai professionisti delle pratiche telematiche (le istruzioni
sul sito del ministero sono tutt'altro che semplici e infarcite di termini
inglesi, ostici per molti datori di lavori domestici) la scelta su chi
regolarizzare e chi non. Nel migliore sarà invece un razionamento lasciato
interamente al caso.
Sette italiani su 10 ritiene i lavoratori stranieri indispensabili alla nostra
economia. Il 52% è favorevole a concedergli il diritto di voto. E sui reati,
oltre la metà crede che l'immigrazione legale aumenti il numero di crimini. La
lunga indagine condotta in Canada, Usa, U.K. Francia, Germania, Italia, Spagna,
Olanda
Contribuiscono alla criminalità e sono «zavorra fiscale». Ma hanno diritto
al voto e non portano via il lavoro
FAMIGLIE E CRISI
La nuova certificazione sulla "stretta" che la crisi ha inflitto ai nuclei
italiani ha rilanciato subito il dibattito sull’urgenza di interventi a tutela
delle famiglie e del loro tenore di vita.
DALLA
CONDANNA DI CUFFARO UNA SFIDA A VOLTARE PAGINA... Ma la giustizia umana deve essere applicata con rispetto della dignità di ogni
persona e senza alcun canale preferenziale per nessuno...
Un ricco business. Silenzioso, invisibile e che difficilmente leggiamo sulle
cronache dei principali giornali italiani. Parliamo di archeomafie, tombaroli e
mercanti d’arte che ogni anno fanno scomparire reperti archeologici, quadri,
sculture per immetterle nel mercato parallelo
Fraternità Carmelitana di Pozzo
di Gotto
I MERCOLEDì DELLA BIBBIA – 2011
Dal 26 Gennaio al 30 Marzo
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"CELEBRARE DIO CON LA VITA" HOREB n. 57 – 2010
TRACCE DI
SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
"A Sua Immagine", domenica 23 Gennaio è cominciata la serie di puntate
dedicate ai protagonisti del Novecento, personalità che nel segno della fede
hanno fortemente influenzato la società, lasciando una traccia indelebile sulla
nostra epoca.
Nella prima puntata si è parlato di una
donna, italiana, che della fiducia in Dio Amore ha fatto un programma di vita:
Chiara Lubich, fondatrice del movimento dei Focolari.
Sono state riproposte immagini storiche
tratte dall’archivio Rai, e, ascoltando chi l’ha conosciuta da vicino, si è
cercato di scoprire, se è possibile dire così, qual è stato il suo
segreto.
Guarda il video
della puntata del 23 gennaio
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"Le
Frontiere dello Spirito" puntata del 30 gennaio 2011
Domenica 30 gennaio 2011 "Le Frontiere dello
Spirito", la rubrica religiosa scritta e condotta da Maria Cecilia Sangiorgi e
monsignor Gianfranco Ravasi.
Nella prima parte, monsignor Ravasi ha
approfondito le letture tratte dal libro del profeta Sofonia
(2,3; 3,12-13)
A seguire - come sempre - la poesia di
padre Turoldo "Nella Tua luce vediamo la luce", letta dall'attrice Paola Morales.
Nella seconda parte del programma "Volti e
storie", curata da Maria Cecilia Sangiorgi, il servizio
- Sud Sudan il referendum della libertà - intervista a mons. Cesare Mazzolari (Vescovo di Rumbek)
la puntata integrale del 30 Gennaio (video)
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RAI RADIOTRE - "UOMINI E PROFETI":
Terminati i cinque
libri del Pentateuco, un nuovo capitolo della nostra lettura della Bibbia. Il
Libro di Giosuè. In un certo senso il libro di Giosuè fa ancora parte del corpo
di libri precedente – tanto che si è parlato di un “esateuco”, come se Giosuè
fosse una necessaria appendice a tutto ciò che precede la conquista di Canaan.
In ogni caso, il libro di Giosuè narra una tappa fondamentale nella storia
dell’antico Israele, in cui finalmente gli ebrei non sono più schiavi come sono
stati in Egitto, non più profughi, non più erranti nel deserto, non più nomadi.
Ma finalmente stanziali. Ma questa stanzialità conquistata non sarà senza
problemi, senza drammi, senza tragedia. Questa storia dell’antico Israele, e di
tutti i popoli che hanno partecipato di quei sommovimenti è una storia faticosa,
dura, aspra, piena di speranze e di delusioni, di fedeltà e di tradimenti. Per
questo, forse, è una storia ancora mai finita, e per questo forse è una storia
che ancora tutti ci coinvolge. A parlarne con noi, Flavio Dalla
Vecchia, docente di Sacra Scrittura presso lo Studio Teologico Paolo VI
di Brescia e docente di lingua e letteratura ebraica presso l’Università
Cattolica di Milano.
Libro di Giosuè capitoli 1-12 La conquista della terra
con
Flavio Dalla Vecchia Domenica 30 gennaio 2011
Ascolta la puntata (audio)
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RAI RADIOTRE - "FEDI E MONDO":
Dice un detto
rabbinico (ripreso anche nel Corano): uccidere un uomo è come uccidere un mondo;
e salvare un uomo è come salvare un mondo intero. E uccidere un bambino? Forse
equivale a uccidere più mondi: i mondi di tutte le incalcolabili possibilità del
suo sviluppo. E salvare un bambino è come salvare gli infiniti mondi che da lui
potranno nascere. Oggi a “Uomini e Profeti” – una trasmissione in cui
l’attenzione al mondo delle religioni rende sempre attuale una memoria del
passato fatta rivivere in vista di “salvare” il futuro – faremo memoria dei
tanti bambini che sono stati uccisi negli innumerevoli luoghi di sterminio che
deturpano il mondo. Ma anche dei tanti bambini che, sopravvissuti, sono riusciti
a ricomporre la propria vita, a ricostruire un equilibrio, a ricucire un
trauma. Di qui, una riflessione sull’impasto di “fango e di stelle” di cui è
fatta la vita umana. Ma anche sulla responsabilità che ciascuno ha, in ogni
momento, di sottrarre terreno al male per proteggere la vita. In studio con noi
Paola Milani, autrice di uno studio sui “bambini salvati” nella
Shoà, e la scrittrice Helena Janeczek, la cui madre fu
l’unica, della sua famiglia, a sopravvivere al lager.
Giornata della memoria Salvare un bambino, salvare un
mondo con Paola Milani e Helena Janeczek sabato 29 gennaio 2011
Ascolta la puntata (audio)
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
La7 - Le invasioni Barbariche 28 gennaio 2011
DARIA BIGNARDI intervista
ENZO BIANCHI
... Perchè tanta sofferenza e tanta
difficoltà nella vita?...
La nostra felicità dipende soprattutto da
uno sguardo, da un sorriso . . .
cosa sarebbe la nostra vita senza la
gratuità, senza la gioia?...
Video
Per approfondire:
La lussuria toglie la
libertà...
Ogni cosa alla sua
stagione...
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Carlo Maria Martini risponde, ogni mese, alle lettere sul
Corriere della Sera. Ecco le risposte pubblicate domenica 30 Gennaio
2011.
Temi: MALE - PECCATO -
SPERANZA
Non siamo soli contro il male del
mondo, la risposta al peccato è dentro di
noi
Temi: POLITICA -
MATRIMONIO/DIVORZIO - SOFFERENZA - TRADIZIONE
Chiesa più
credibile se resta distante dalla politica
Invia un
messaggio al cardinale Carlo Maria Martini
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Il 2 febbraio di ogni anno,
giorno liturgico della Presentazione di Gesù al Tempio, viene celebrata in tutto
il mondo cattolico la Giornata della Vita Consacrata. Si vuole sottolineare con
essa l’importanza e la funzione della presenza dei consacrati nella Chiesa. Come
insegna l’Esortazione Apostolica Vita Consecrata di Giovanni Paolo II, “la vita
consacrata si pone nel cuore stesso della Chiesa come elemento decisivo per la
sua missione, giacché «esprime l’intima natura della vocazione cristiana» (Ad
Gentes, 18) e la tensione di tutta la Chiesa-Sposa verso l’unione con l’unico
Sposo” (n. 3).
La Giornata, pertanto, non
è pensata direttamente “per” la vita consacrata, a favore cioè
dei consacrati, per rivolgere loro l’invito a una vita sempre aderente al
carisma da loro vissuto e assicurare preghiere per la loro perseveranza e la
loro santificazione.
Piuttosto è la Giornata
“della” vita consacrata, per ringraziare il Signore del “dono
prezioso e necessario” (ib.) fatto alla Chiesa e perché tutti noi credenti ci
rendiamo conto del beneficio della presenza dei consacrati, in ordine alla
nostra personale risposta alla fede e al nostro essere membra vive della
Chiesa.
Pertanto, la Giornata e il
presente Messaggio non sono indirizzati direttamente alle persone consacrate, ma
a quanti non lo sono. Ciò non esclude che la circostanza viene anche a
sollecitare fortemente i consacrati a non deludere le attese di Dio e della
Chiesa. È infatti un’occasione provvidenziale per tutti ripensare alla fedeltà
alla quale si è chiamati e quale volto e azione di Cristo si ha il dovere di
mostrare a quanti lo cercano e a chi non lo conosce
ancora.
Parlateci di cielo di S.E. mons.
Pio Vittorio Vigo (pdf)
Messaggio della Commissione
Episcopale per il clero e la vita consacrata in occasione della 15a
Giornata mondiale della vita consacrata
Testimoni della
vita buona del Vangelo
il testo integrale
dell’Esortazione Apostolica Vita
Consacrata di Giovanni Paolo
II
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(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA")
Riproponiamo il primo post di PIETRE VIVE, il blog di TEMPO PERSO, per ricordare insieme a voi l'inizio di un cammino...
Presentazione di Gesù al
Tempio
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Pubblichiamo di seguito l'articolo a firma di don Enrico Finotti, parroco di S.
Maria del Carmine in Rovereto (TN), che apparirà sulla rivista Liturgia
'culmen et fons'
Mons. Samuel Ruiz
Con lui se ne è andato uno degli ultimi grandi profeti della Chiesa della
liberazione: Samuel Ruiz García, Tatic Samuel, padre degli
indios, si è spento il 24 gennaio, all’età di 86 anni, in un ospedale di Città
del Messico (soffriva da alcuni anni di diabete e di problemi cardiaci),
assistito dal suo “fratello di lotta” Raúl Vera López. Il
«penultimo profeta» lo chiama José Manuel Vidal su Religión
Digital (25/1), con esplicito riferimento a dom Pedro Casaldáliga
e ai pochi altri che ancora rimangono. Un uomo «imprescindibile» lo
avrebbe definito Bertold Brecht, uno di quelli, cioè, che «lottano tutta la
vita».
Dialogo interreligioso
Lo scorso 20 gennaio, con una decisione inaspettata, l'accademia di Al
Azhar, il massimo centro dell'Islam sunnita, ha deciso di "congelare" il dialogo
con il Vaticano a causa delle dichiarazioni, ad inizio anno, di Benedetto XVI a
difesa dei cristiani - dopo le stragi nelle chiese di Iraq, Nigeria e Egitto -
ritenute "una interferenza negli affari egiziani" e un "insulto verso l'Islam".
Secondo Al Azhar, riferisce l'agenzia Mena, il Papa "ha mancato di neutralità
nel trattare le violenze contro i musulmani in certi Paesi come Iraq e
Afghanistan e questo per intervenire negli affari interni dei loro Paesi".
Il SIR ha fatto il punto sulla vicenda con
il card. Antonios Naguib, patriarca copto-cattolico di Alessandria
d'Egitto.
Tornare al
dialogo
La Chiesa cattolica continua a puntare
sul dialogo con i musulmani, nonostante gli ultimi episodi di violenza contro i
cristiani. Per questo, la Santa Sede mantiene gli incontri fissati
con rappresentanti islamici, tra cui quello previsto a febbraio con membri
dell'Università Al-Azhar del Cairo (Egitto), malgrado questa abbia annunciato il
20 gennaio la volontà di “congelare” il dialogo.
Cardinal Tauran: il dialogo con i musulmani deve
continuare
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Affronta il tema dell’accoglienza
come stile della attività pastorale della chiesa diocesana di Monreale la quarta
lettera dell’Arcivescovo, monsignor Salvatore Di Cristina, inviata alla comunità
in occasione del decimo anniversario della sua ordinazione episcopale. Dopo una
parte teorica sul concetto di accoglienza nella teologia e nella spiritualità
cristiana monsignor Di Cristina si sforza di tradurre in termini concreti i
criteri che vengono dati per scontati da tutti invitando sacerdoti e diaconi ad
essere nel contesto sociale nel quale operano modelli e maestri di
accoglienza.
IV LETTERA PASTORALE
DI S. E. MONS.
SALVATORE DI CRISTINA, ARCIVESCOVO DI
MONREALE
«La vergine rossa» la
chiamavano ai tempi in cui (una delle prime donne a esservi ammesse)
studiava a Parigi, alla École Normale Supérieure. Una definizione che
aveva qualche ragione, ma non era certo sufficiente a descriverla.
Definita abitualmente filosofa, era certamente tale, professionalmente.
Ma considerarla solo sotto questo profilo vorrebbe dire dimenticare gli
aspetti del suo carattere e del suo pensiero che, dopo la morte, hanno
fatto di lei un’icona.
CHIESA
E SOCIETA'
/
interventi
ed opinioni |
Chi o che cosa stiamo diventando? A chi o a
che cosa ci stiamo riducendo? Vien voglia di domandarlo a san Francesco di
Sales, patrono dei giornalisti. Per farci illuminare da lui. La sua
festa tradizionalmente è l’occasione di incontri e celebrazioni. E allora
chiediamoglielo, in questa sorta di "fine d’anno giornalistico" che più orribile
non poteva essere... È giusto chiederglielo, perché la nostra professione sta
subendo una mutazione genetica tanto palese quanto rapida. Carta stampata, radio
e tv, internet. Non importa quale sia il nostro mezzo. Importa che non siamo più
gli stessi. Ma non ci pare di essere migliori.
Giornalisti, non megafoni
di opposte tifoserie
San Francesco di
Sales, che nel 1923 Pio XI ha proclamato “patrono dei giornalisti cristiani”
perché faceva affiggere i propri volantini agli angoli delle strade, come una
sorta di giornale murale.
In tutta la penisola
sono moltissime le iniziative promosse in questi giorni dalle nostre diocesi per
celebrare questa ricorrenza: messaggi dei vescovi e incontri con i giornalisti e
gli operatori della comunicazione, celebrazioni eucaristiche, dibattiti e
convegni.
«Vi auguro di vivere con passione - una
profonda passione personale - la vostra professione, di sapere riconoscere ogni
giorno le grandi responsabilità che esercitate, di essere consapevoli del
contributo che potete dare o negare alla realizzazione delle persone e del bene
del Paese...». Così il cardinale Dionigi Tettamanzi ha concluso l’incontro con i
giornalisti in occasione della festa del patrono San Francesco di Sales sul tema
“Faremo (ancora) notizia. La verità, via per la vita e il futuro del
giornalismo”.
Sono intervenuti Chiara Pelizzoni, Enrico
Mentana, Mario Calabresi, Marco Tarquinio e Antonio Sciortino
Milano «Giornalisti
responsabili per il bene del Paese»
In occasione della festa di san Francesco
di Sales, l’Arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, ha incontrato gli
operatori dei media per un incontro di riflessione, dialogo e
preghiera.
Compito di ogni giornalista «l'amore alla
verità e il coraggio di restare fedele alla verità»
Lectio divina
dell’Arcivescovo ai giornalisti per la festa del loro
patrono (pdf)
A condurre ed animare il tradizionale
incontro dei giornalisti con il Patriarca card. Angelo Scola in occasione della
festa del patrono S. Francesco di Sales è stato quest’anno Ezio Mauro, direttore
del quotidiano “La Repubblica”.
Guarda il video integrale del
Patriarca in dialogo con Ezio Mauro.
Nella pagina di
gennaio delle “Notizie dalle diocesi” del sito della Chiesa
Cattolica Italiana vengono segnalati numerosi incontri organizzati in
tutt'Italia.
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Lo chiamavo
"l’uomo dei ponti". E lui sorrideva con quello sguardo e quella faccia da eterno
ragazzo. Alexander Langer da Vipiteno gioca la sua vita su molti fronti, ma non
è mai venuto meno a quella sua vocazione di riportare tutto a unità... Dove gli
altri vedevano un frammento, lui sapeva ricomporre l’insieme.
Dove gli altri si preparavano allo scontro, lui era sempre
pronto a offrire occasioni di incontro. Dove si alzavano i muri, cercava una
breccia da cui passare, perché per lui non c’era muro senza una
breccia.
L’umanesimo verde e senza eredi di Alex
Langer
Se si dovesse
chiudere in una formula ciò che Alex Langer ci ha insegnato, essa non potrebbe
che essere: piantare la carità nella politica. Proprio piantare, non inserire,
trasferire, insediare. E cioè farle metter radici, farla crescere, difenderne la
forza, la possibilità di ridare alla politica il valore della responsabilità di
uno e di tutti verso «la cosa pubblica», il «bene comune», verso una solidarietà
tra gli umani e tra loro e le altre creature secondo il progetto o sogno di chi
«tutti in sé confederati estima/ gli uomini, e tutti abbraccia/ con vero amor,
porgendo/ valida e pronta ed aspettando aita/ negli ultimi perigli e nelle
angosce/ della guerra comun».
Langer: fare ponti e «viaggiare
leggeri»
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«Quanto sta vivendo il nostro Paese in
queste ultime settimane non ci può lasciare indifferenti». Così scrive un gruppo
di laici cattolici, impegnati in politica, che hanno firmato questa lettera
aperta
«Ciò che succede al Paese
non può lasciarci indifferenti»
Lettera aperta agli esperti riuniti a
Davos. Il Belpaese attraversa un momento difficile, ma attenzione alle
caricature (interessate) dei media.
Ma l’Italia non è solo
Bunga bunga
... Viene ovvia la conclusione che
fino a quando il popolo di Dio tutto continua a non interrogarsi sul “sistema”,
sul paradigma che regge il mondo, o addirittura lo “sposa” quasi fosse
ovviamente naturale, contentandosi magari di ritenere proprio compito lenire i
guai provocati da esso («Il capitalismo globalizzato è legge sacra di natura, ma
noi aiuteremo gli affamati della Tunisia…»), fino a quel giorno ogni esecrazione
di eccessi, ogni (inimmaginabile) scomunica sarebbe solo un toglierci un
bruscolo dagli occhi lasciando che vi prosperi una bella trave.
L’abiura della profezia
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Dove la nostra libertà è un incentivo alla crescita individuale e dove
invece finisce per limitare lo spazio dell’altro, infrangendo la correttezza che
deve ispirare i rapporti fra le persone? Per rispondere a questa domanda,
attorno alla quale ruotano molte vicende delle cronache politiche, e non solo,
di questi giorni, in studio con Luce Tommasi Padre Alberto Maggi, direttore del
Centro Studi Biblici di Montefano, in provincia di Macerata e Paola Agnello
Modica, responsabile dell’Osservatorio Diritti e Discriminazioni della Cgil
nazionale.
Nello spazio del Blog si parla di un’altra
violazione dei diritti della persona: Josephine Alessio intervista il maestro
Adriano Fontani, presidente del Comitato nazionale contro il Mobbing
scolastico
Guarda da Altrevoci Diritti
negati: Etica e
libertà
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La
chiesa vive sempre più in un mondo parallelo e surreale separato dai problemi
reali di noi comuni mortali. Con questo rischio per la società. E la
politica
"Confesso una certa
difficoltà a tenere dietro alle torrenziali esternazioni del pontefice. Esse
spaziano dalla scuola cattolica alla sicurezza dei cristiani nel mondo, passando
per la doglianza sull'abuso di nomi esotici per i bambini e facendo una
puntatina sull'educazione sessuale che tenderebbe a sostituire quella religiosa.
Un posticino non piccolo se lo sono guadagnato anche preservativi e omosessuali.
Una corsa forsennata, nemmeno il tempo di rifiatare. Non è certo un segno di
forza la proliferazione dei messaggi, così come non lo è il continuo flirtare
con le stanze del potere da parte di esponenti di rilievo della gerarchia e
della Cei, che volentieri surrogano quei cattolici che latitano preferendo il
comodo ventre delle strutture ecclesiali o, ancora peggio, la nicchia
rassicurante dell'indifferenza ... " (Domenico Barrilà)
L'Editoriale pubblicato su "CENTONOVE" del
14.01.2011
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... L’economia, diversamente da altre scienze, è legata sia alla teoria della
razionalità sia all’etica, pertanto è difficile tenere separati i problemi
metodologici che hanno per argomento il carattere dell’economia dai problemi
valutativi che riguardano le scelte individuali, le loro condizioni e le loro
conseguenze. L’economista non può essere estraneo alla morale e utilizzare
l’economia come semplice tecnica, dato che per poter fornire strumenti tecnici
alla politica, ad esempio, deve collegare la teoria economica ai concetti morali
che sono impiegati dai politici. Per fare questo deve essere in grado di
orientarsi in tematiche quali i bisogni,l’equità, le opportunità, la libertà e i
diritti...
Insomma, la storia è sempre troppo complicata per chi –da una parte e
dall’altra– voglia partire in crociata. Per stare alle radici europee: verità
impone di riconoscere che a questo nostro Continente il cristianesimo fu
talvolta imposto piuttosto che proposto. Ma venti secoli stanno alle nostre
spalle: che metteremmo in questa nostra storia, se rimuovessimo ciò che lo ha
riempito a tal punto che anche chi ha cercato di liberarsene ha dovuto rifarsi
ai suoi valori?
Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo (Trapani) e responsabile Affari giuridici della Conferenza episcopale
italiana, dichiara: "E' sotto gli occhi di tutti la debolezza morale del
presidente del Consiglio. Dalla immoralità della vita ne può discendere la
immoralità del governo"
Monsignor
Vincenzo Noto, responsabile della Caritas di Monreale, fa un'analisi
del momento storico che conclude: "Vorrei avere torto in ogni parola di
questo articolo e spero di essere smentito in qualsiasi momento con
notizie di segno totalmente opposto"
Berlusconi non ha "inventato" questi atteggiamenti e questi modelli etici,
trasferendoli agli italiani attraverso i media. Li ha, invece, "rappresentati"
(cioè: ha dato loro rappresentanza e rappresentazione). E li ha, inoltre,
amplificati. Legittimati. Imposti come modelli (e consumi) di successo.
Liberarsi di Berlusconi, per questo, non basterà a liberarci dal berlusconismo.
Perché è un'anomalia che abita in noi, nella nostra storia e nella nostra
società. "Curarlo" non sarà facile. Dovremo curare anche noi stessi.
Perché, nonostante le prove schiaccianti di ripetute e numerose illegalità e
turpitudini morali, gli italiani continuano a sostenere Silvio Berlusconi?
Questa è la domanda che ci si pone fuori d' Italia. Il New York Times ha aperto
uno spazio di dibattito sull' Italia intitolandolo così: "Decadenza e democrazia
in Italia".
Il Paese ha o no una alternativa a Berlusconi? Lo stesso Pd che bacchetta il
Premier sul nodo cruciale della moralità, è lo stesso che sui problemi della
bioetica o si spacca oppure assume posizioni vicine a Pannella. Ed è forse per
questo motivo che nel campo cattolico, nonostante il disagio profondo,
l’incertezza sulla scelta di schieramento permane. Che in definitiva è:
ci teniamo un Berlusconi, con tutte le riserve sui suoi comportamenti,
che dà qualche garanzia sui temi che interessano la Chiesa? Oppure guardiamo
all’opposizione che di queste garanzie, salvo qualche tema sociale, non ne dà
alcuna?
... Una politica senz’anima non vale più di uno spirituale disincarnato, anche se
molti pensano di liberare la politica riconducendola ai fatti concreti e
all’ordinaria ammini-strazione, e altrettanti si credono tanto più spirituali
quanto meno tengono i piedi per terra...
C’è una questione morale al fondo della crisi. E non è solo una questione di
etica sessuale. C’è una «questione democratica» che è un vero problema morale. È
accettabile che i cittadini debbano scegliere i loro rappresentanti secondo una
lista preconfezionata dalle segreterie e lobbies di partito? Che i partiti
abbiano una struttura poco democratica e non trasparente? Che una netta
minoranza dei cittadini possa avere la maggioranza dei seggi?
Intervista ad Andrea Riccardi, a cura di Aldo Cazzullo
Mi chiedo se non sia tempo che il mondo cattolico assuma un’altra
posizione, dia il suo contributo di idee nuove in un assetto politico
diverso,plurale».
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SANT'EGIDIO, COMPLEANNO: UN ANNO CON CHI NON CONTA NIENTE, UN ANNO DI DIALOGO
PER COSTRUIRE LA PACE E L'AMICIZIA PREVENTIVA
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Consiglio Episcopale Permanente, ad Ancona dal 24 al 27 gennaio 2011
(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA")
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Settimana Teologica Messina 7/9 febbraio
POLITICA
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Anticipiamo l'Editoriale di Famiglia Cristiana
n. 6, in edicola da 3 febbraio. Dal 1946 a oggi non si è mai vista una crisi
simile. E la spaccatura ruota intorno al Premier.
Per esprimere con estrema concisione un
qualsiasi giudizio sulla situazione politico-istituzionale italiana basta
ricordare quello che sta avvenendo questa settimana: il Parlamento affronta
l'approvazione della legge "milleproroghe" alla Finanziaria 2011 e quella del
decreto sul fisco municipale, uno degli atti fondativi del federalismo fiscale,
mentre la Procura di Milano sta per chiedere al gip del relativo Tribunale il
giudizio immediato per i due reati, fin troppo noti, del "caso Ruby" che
sarebbero stati commessi dal presidente del Consiglio e alcuni suoi presunti
complici.
Questa coincidenza cade in un momento in
cui si registra il massimo dissenso dentro le più importanti cariche e
istituzioni del Paese (le presidenze delle due Camere, il Governo, la Corte
costituzionale, il Consiglio superiore della magistratura), mentre di giorno in
giorno aumenta l'inquietudine del capo dello Stato e sono addirittura coinvolti
nella polemica sulla "questione morale" i rapporti fra Stato e
Chiesa...
Italia divisa su una
persona
Da FAMIGLIA CRISTIANA
leggi anche: ... Il Paese ha o no una alternativa a
Berlusconi? Lo stesso Pd che bacchetta il Premier sul nodo cruciale della
moralità, è lo stesso che sui problemi della bioetica o si spacca oppure assume
posizioni vicine a Pannella. Ed è forse per questo motivo che nel campo
cattolico, nonostante il disagio profondo, l’incertezza sulla scelta di
schieramento permane. Che in definitiva è: ci teniamo un Berlusconi, con
tutte le riserve sui suoi comportamenti, che dà qualche garanzia sui temi che
interessano la Chiesa? Oppure guardiamo all’opposizione che di queste garanzie,
salvo qualche tema sociale, non ne dà alcuna?
Se i cattolici non sanno
scegliere
Un forte appello delle religiose italiane
contro lo sfruttamento dell’immagine della donna nei media e nella politica.
«Poche le voci, anche dei credenti, che si alzano chiare e
forti».
Le suore: fermiamo lo
scandalo
Dovrebbero essere i maschi per primi a
ribellarsi alla pubblica umiliazione delle donne. C’è un diffuso disagio morale:
allora perché ancora non si trasforma in indignazione generale?
Ruby, si indignano solo le
donne?
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E’ probabilmente la crisi istituzionale più
grave degli ultimi anni. Mentre l’economia continua a soffrire e le inchieste sulle notti di Arcore scuotono l’opinione pubblica. Berlusconi prova a rompere l’assedio ma l’opposizione è
convinta che le elezioni siano ormai la soluzione migliore. Siamo alla resa dei
conti?
Se ne discute a Ballarò, il programma d’informazione condotto da
Giovanni Floris, con gli ospiti, tra gli altri, il leader dell’Udc
Pier Ferdinando Casini, il vice presidente della Camera del Pdl Maurizio Lupi, il leader del PD Pier Luigi Bersani, l’imprenditore Diego Della
Valle, il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli, il vice direttore
del Giornale Nicola Porro.
In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza.
Giornata
cruciale per la tenuta del Governo Berlusconi, indebolito dagli
scandali e dalle tensioni interne. La Camera è chiamata a decidere
sulla riforma, cavallo di battaglia della Lega. Per Berlusconi i numeri
ci sono ma il ministro dell'Interno Roberto Maroni avverte: ''Se
giovedì il federalismo non passa andiamo tutti a casa". Ci sono ancora
le condizioni per governare? O la soluzione migliore per il Paese è
tornare alle urne? Ospiti di Michele Santoro il leader dell’Italia dei
Valori Antonio Di Pietro, il viceministro alle Infrastrutture Roberto
Castelli, l’On. Annamaria Bernini del Popolo della Libertà e l’On.
Italo Bocchino di Futuro e Libertà.
ANNOZERO: Il re nudo (puntata intera)
Ad una patologica iperpresenza di superleadership a destra, a sinistra
corrisponde un’altrettanto patologico vuoto di leadership. Anche di ciò si nutre
voracemente l’anomalia italiana: quell’anomalia che ci sta conducendo alla
rovina
Tra poco più di un mese si celebrerà la festa per i 150 anni dell’unità
italiana. Davvero si poteva sperare in un clima migliore.
La democrazia è dunque a grave rischio e lo è
ancora di più quando c'è chi si ritiene al di sopra della legge ed è
contemporaneamente al governo del paese.
Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella
carità e nella verità
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servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:
http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm
3) Il servizio omelia di P.
Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm
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