"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°40 del 2011

Aggiornamento della settimana

- dal 1°al 7 ottobre 2011 -

 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 14 ottobre 2011          


 
 



IL VANGELO DELLA DOMENICA 

LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo



OMELIA 

 di P. Gregorio Battaglia
  di P. Aurelio Antista
di P. Alberto Neglia


 


Il 2 febbraio 2010

 é nato il Blog di Tempo Perso

PIETRE VIVE

che viene aggiornato quotidianamente
 e mette così a disposizione in modo facile e veloce
 una o più notizie

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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale


"QUELLI DELLA VIA"





 




NOTA

Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere
un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 





EMERGENZA
CORNO D'AFRICA





Parla il cardinale Robert Sarah: “Nel Corno d’Africa c’è il rischio di perdere un’intera generazione: dobbiamo puntare sulla formazione”

  Alessandro Speciale:   “Una scuola in ogni villaggio. Così si affronta il dopo emergenza”

Dopo gli appelli del Papa gli organismi umanitari cattolici sono intervenuti a sostegno di un milione di persone

  Corno d’Africa, la Chiesa ha raccolto 60 milioni di euro



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Per sostenere gli interventi in corso si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite 
C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale: “Carestia Corno d’Africa 2011”.
Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:
ƒ UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119  
ƒ Banca Prossima, via Aurelia 796, Roma - Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474
ƒ Intesa Sanpaolo, via Aurelia 396/A, Roma – Iban: IT 95 M 03069 05098 100000005384 
ƒ Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113 
ƒ CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001 (orario d’ufficio)

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HAITI


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COLLERA - Haiti, a più di un anno dal terribile terremoto (VIDEO)


COLLERA - Haiti, a più di un anno dal terribile terremoto
"C'era una volta"
programma RAI di Silvestro Montanaro che analizza i cambiamenti globali, i mutamenti sociali, gli scenari politici e racconta le storie di coloro che di tali trasformazioni sono testimoni o vittime.
Puntata del 15.09.2011
A più di un anno dal terribile terremoto che distrusse l’isola nel cuore dei Caraibi, uccidendo centinaia di migliaia di persone, ad Haiti nulla è cambiato. Anzi, ”la repubblica delle organizzazioni umanitarie”, come l’isola è stata ribattezzata per la presenza di oltre diecimila organizzazioni umanitarie, mostra fino in fondo la crisi di capacità, idealità e prospettive delle organizzazioni di aiuto.

  GUARDA IL VIDEO:

COLLERA - Haiti, a più di un anno dal terribile terremoto

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AFGHANISTAN



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Afghanistan 7 ottobre 2001/2011: anniversario ignorato!


Alla vigilia del decennnale dell'intervento militare in Afghanistan, il coordinatore nazionale della Tavola della pace,Flavio Lotti ha rilasciato la seguente dichiarazione.“Domani (oggi per chi legge) ricorre il decimo anniversario dell’inizio della guerra in Afghanistan e io trovo davvero scandaloso che non se ne parli. Un mese fa non c’è stato un giornale o una televisione che non abbia dedicato ampio spazio al decennale dell’11 settembre. Oggi invece il silenzio è totale. Eppure il 7 ottobre 2001 è iniziata una guerra disastrosa che ci vede ancora pienamente coinvolti. Possiamo permetterci di non fare un bilancio di questi dieci anni di guerra? Possiamo fingere di non vedere il disastro che ha provocato? Possiamo evitare di discutere quello che dobbiamo fare ora?
Mettiamo per il momento da parte le riflessioni morali, politiche e militari e guardiamo solo agli aspetti biecamente economici della faccenda. Se il primo anno di guerra in Afghanistan ai contribuenti italiani è costato circa settanta milioni di euro, oggi ne costa più di settecento. Quante famiglie in difficoltà potremmo aiutare con due milioni di euro al giorno? A quanti giovani potremmo offrire un posto di lavoro?

  “Afghanistan, il silenzio è inammissibile!”


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"L'Afghanistan è colpito da siccità e la conseguente carestia ha indotto Kabul a rivolgersi alla comunità internazionale chiedendo aiuti urgenti per 142 milioni di dollari, 106,5 milioni di euro". Notizia di agenzia del 6 ottobre 2011.
Oggi è il 7: la guerra all’Afghanistan compie dieci anni.
Dieci anni di guerra inutile. Non utile, non ha prodotto risultati: Bin Laden potevano farlo fuori allo stesso modo senza ammazzare decine di migliaia di civili innocenti.

   PEACEREPORTER: Rottamiamo la guerra, e l'Occidente che la fa

Manifestazioni di piazza a Kabul contro gli Stati Uniti e la Nato e contro il “governo fantoccio” di Karzai. A organizzare la protesta il movimento extraparlamentare di sinistra Partito Afgano della Solidarietà (Hambastaghì)

   Enrico Piovesana: 10 anni di occupazione (testo+video)

Dopo dieci anni di guerra e occupazione, costata almeno 67mila morti centinaia di migliaia di sfollati, la situazione del Paese è peggiorata sotto ogni punto di vista

   Enrico Piovesana: 2001-2011, un triste bilancio

L'ex comandante della missione Nato in Kosovo, traccia un bilancio molto negativo della missione afgana ed esprime pessimismo per il futuro

   Enrico Piovesana: Generale Mini: “Afghanistan: missione fallita”

Le miniere d'uranio? Il gasdotto trans-afgano? Il posizionamento geostrategico? O forse il controllo del narcotraffico?

   Enrico Piovesana: Cosa si nasconde dietro la guerra in Afghanistan?

I cablo di WikiLeaks confermano l'asservimento bellico del governo Berlusconi agli Usa. Non diverso da quello del precendete governo Prodi

   Enrico Piovesana: Servilismo bipartisan

Speciale di REPUBBLICA
Una fotografia del Paese martoriato dal conflitto iniziato nel 2001. Volti, paesaggi e scene di vita nel reportage che racconta la lotta per la sopravvivenza

   Daniele Mastrogiacomo: Afghanistan, 10 anni di guerra








I NOSTRI TEMPI



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Sermig: Ernesto Olivero a Torino riceve il Premio Cittadino europeo dell'anno e la visita di mons. Nosiglia, a San Paolo del Brasile accoglie la Croce e l’Icona della GMG


La Gazzetta ufficiale dell'Ue l'aveva annunciato mesi fa, nell'edizione del 13 aprile 2011. Riunitasi alla presenza di Jerzy Buzek, presidente del Parlamento di Strasburgo, la giuria del Premio Cittadino europeo aveva deciso di consegnare il prestigioso riconoscimento, tra gli altri, anche ad Ernesto Olivero, fondatore e animatore del Servizio missionario giovani (Sermig) di Torino. La cerimonia ufficiale s'è svolta domenica 2 ottobre, presso l'Arsenale della pace, nel cuore della città della Mole.

  Olivero, cittadino europeo dell'anno


Gradita e attesa la visita di mons. Nosiglia. Non è la prima volta che viene all’Arsenale, ma questa è l’occasione per conoscere più in profondità tutte le attività del Sermig.

  L'amore vince

  S.PAOLO: la croce della GMG con 100.000 giovani

  Il richiamo della Foresta... che cresce

  La Croce dei Giovani è passata da qui...


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Giornata Internazionale della Nonviolenza

La Giornata Internazionale della Nonviolenza è un’occasione  per diffondere la conoscenza delle lotte nonviolente e cercare di trovare insieme delle soluzioni possibili in questa direzione.
L'Assemblea generale dell'Onu ha indetto per il 2 ottobre (anniversario della nascita di Mohandas K. Gandhi) la Giornata Internazionale della Nonviolenza. In una risoluzione approvata dagli Stati membri, l'Assemblea invita tutti i paesi, organizzazioni e individui a commemorare questo giorno "per promuovere una cultura della pace, della tolleranza, della comprensione e della nonviolenza".
Il 2 ottobre celebriamo la nonviolenza, che e' legge dell'umanita', forza della verita', potere dell'amore. Con Gandhi, infatti, e' nata la nonviolenza politica, rivoluzionaria, leva di cambiamento sociale. La nonviolenza e' sempre esistita, e' scritta nella coscienza di ogni persona, e' il messaggio profondo della spiritualita' di ogni popolo, e' "antica come le montagne", ma prima di Gandhi veniva intesa come via personale di salvezza, come un cammino intimo, come stile di vita; dopo l'esperienza di Gandhi e' divenuta un fatto collettivo, applicata su larga scala, forma di lotta popolare, e ne e' nato un metodo scientifico e ripetibile.

  2 ottobre, celebriamo la nonviolenza di Gandhi

A una settimana dalla Marcia Perugia - Assisi che ha visto 200mila persone disarmate e in nome della “pace e della fratellanza dei popoli” camminare per raccontare un’idea di pace ricordata anche nella mozione conclusiva, si celebra oggi con iniziative in tutta Italia la Giornata della nonviolenza indetta dalle Nazioni Unite nel 2007 in occasione dell’anniversario della nascita di Mohandas Karamchand Ghandi. La giornata è un’occasione da cogliere per poter diffondere la conoscenza delle lotte nonviolente e cercare di trovare insieme delle soluzioni possibili in questa direzione.

  Italia: 2 ottobre una giornata di “disarmata” nonviolenza

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‎... L'opinione pubblica che cerca informazione non manipolata fa grande difficoltà a trovarla... 
Noi non possiamo essere complici...
Non abbiamo altri strumenti che la nostra intelligenza e la nostra passione...

  Nato e Cnt bombardano l'ospedale di Sirte, ma la colpa è di Gheddafi

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Un violinista nella metropolitana - apprezzare la bellezza



C'era un musicista che suonava in strada all'ingresso della fermata della metropolitana "L'Enfant Plaza" in Washington DC. Era una mattina fredda, di gennaio. 
Suonò musiche durante quarantacinque minuti. Incominciò con Bach, poi l'Ave Maria di Schubert, musica di Manuel Ponce, di Massenet e di nuovo Bach.


  video

leggi il seguito nel post  . . . . .


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Siate affamati, siate folli - Omaggio a Steve Jobs


È scomparso a 56 anni Steve Jobs. L'annuncio nella notte, sulla home page del sito: «Apple ha perso un genio creativo e visionario e il mondo ha perso un formidabile essere umano», dove campeggia una foto in bianco e nero di Steve Jobs con l'anno della nascita e quello della morte: 1955-2011...
«Quelli di noi che hanno avuto la fortuna di conoscerlo abbastanza e di lavorare con lui - si legge ancora sul sito - hanno perso un caro amico e un mentore ispiratore. Steve lascia una società che solo lui avrebbe potuto costruire e il suo spirito sara' sempre il fondamento di Appl». 

Addio a Jobs, il genio della Mela
La vita e le opere di Steve Jobs, il visionario dell'universo digitale che ridisegnò il mondo in bianco. Fu adottato da genitori californiani. "Siate affamati, siate folli".

  "La gente non sa cosa vuole, lui sì"

  Cominciò tutto in un garage

Dal discorso più famoso di Steve Jobs, pronunciato il 12 giugno 2005 all'Università californiana di Stanford, nella solenne cerimonia per i neolaureati: 
«Quando avevo 17 anni lessi una citazione che suonava più o meno così: "Se vivrai ogni giorno come se fosse l'ultimo, un giorno avrai sicuramente ragione". Mi colpì molto e da allora, per gli ultimi 33 anni, mi sono guardato ogni mattina allo specchio chiedendomi: "Se oggi fosse l'ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?". E ogni qualvolta che la risposta è no per troppi giorni di seguito, capisco che c'è qualcosa che deve essere cambiato. Ricordarmi che morirò presto è il più importante strumento che io abbia mai incontrato per aiutarmi a fare le grandi scelte della vita. Perché quasi tutte le cose - tutte le aspettative esterne, tutto l'orgoglio, tutti i timori di essere imbarazzati o di fallire - tutte queste cose semplicemente svaniscono di fronte all'idea della morte, lasciando solo quello che c'è di realmente importante. Ricordarsi che dobbiamo morire è il modo migliore che io conosca per evitare di cadere nella trappola di pensare che abbiamo sempre qualcosa da perdere. Siamo già nudi. Non c'è ragione per non seguire il nostro cuore»... «Il vostro tempo è limitato, allora non buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere con i risultati dei pensieri degli altri. E non lasciate che il rumore delle opinioni degli altri affoghi la vostra voce interiore. E, cosa più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già cosa voi volete davvero diventare. Tutto il resto è secondario».

  video

Abbiamo un debito con Jobs e il suo genio
... Noi del mondo dei giornali e dell'informazione, alle prese con scenari futuri di difficile lettura e con sfide del tutto nuove, è questo che dobbiamo a Steve Jobs: l'amore per il lavoro, che passa attraverso la ricerca di una bellezza nascosta anche in un carattere tipografico, nell'eleganza di un prodotto editoriale, nel design di un sito web o di un'applicazione per iPad. Il tutto accompagnato da creatività e da un pizzico di follia.

  Steve, il giornalismo e la bellezza

L'impronta di Steve Jobs nella storia dell'industria americana, il suo lascito all'economia dei nostri tempi, è formidabile ed è indefinibile. Non esiste una "teoria di Steve Jobs", una ricetta. Passerà del tempo prima che sia chiaro se Apple può ripetere gli stessi exploit, prolungare quella corsa forsennata, anche senza di lui: ma non è questo il punto. L'eredità che Jobs ci lascia è misteriosa perché è difficile dire che cosa sia stata Apple sotto la sua guida ispiratrice.

  Un'eredità misteriosa per il capitalismo americano

Che storia, e che vita incredibile, quella di Steve Jobs. Se invece di essere semplicemente un informatico di immenso successo è diventato un mito, un'icona, un guru, è per quella vita incredibile e ribelle, per i suoi inizi folli e geniali, per una biografia che ha del pazzesco anche nei dettagli più intimi. 

  Steve Jobs, un folle geniale

  Fotostoria: Steve Jobs e le sue creazioni

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La morte non è nel caso di Ignazio e di Steve uno spauracchio, ma la constatazione che i timori, gli imbarazzi e le futilità scompaiono davanti al pensiero della morte e resta ciò che veramente conta, ciò che è per noi veramente importante. Non so se Jobs fosse credente. Da questo discorso non si deduce un granché. Qui parlo semplicemente della disposizione interiore a fare delle scelta significative nella vita, puntando a ciò che conta. Nessun uomo, credente o non credente, può fare delle scelte nella vita pensando a se stesso come immortale. E questo Steve lo dice in una maniera fantastica con una frasetta da nulla: «Siamo già nudi». Esatto. Leggiamo nel libro di Giobbe: «Nudo sono uscito dal seno di mia madre, e nudo tornerò in seno della terra»

    CIBERTEOLOGIA: Steve Jobs &  Ignazio di Loyola (testo+video)
... Steve Jobs muore oggi. Ma già lo scorso 25 agosto, quando annunciò il suo addio dalla Apple, il mondo tutto gli rese omaggio. Tutti capirono che lasciare la sua «Mela» che aveva contribuito a creare, voleva dire che le sue condizioni erano gravissime. Fu come una prova generale di un dolore forte, insopprimibile, che in questi minuti sta coinvolgendo milioni di persone in tutto il mondo.


    IL SECOLO XIX: Morto Steve Jobs,  "genio creativo"

Nel citatissimo video del discorso ai laureandi 2005 di Stanford, quello di "Stay Hungry, Stay Foolish", Steve Jobs diceva a un certo punto: "Nessuno vuol morire. Perfino quelli che credono nel paradiso non desiderano morire per andarci" .
Non era una battuta, che è la tecnica tipica degli speaker americani per alleggerire una comunicazione che si fa troppo densa. Tutto il discorso di Stanford, in realtà, ruotava attorno all'idea della morte come bussola della vita.

    Vittorio Zambardino: Jobs, genio d'autore tra egoismo e libertà

Gallery di immagini, videotributi su Youtube, blog di ricordi e pensieri. Così si ricorda un "profeta" dell'hi tech

    Eleonora Bianchini: Morire digitali: il web in lutto per Steve Jobs E le candele accese diventano “apps”

La più grande lezione che Steve Jobs ci lascia, il più grande insegnamento per la vita di ogni giorno, è semplice. Non abbiate paura. Non abbiate paura della morte, la destinazione che tutti condividiamo: siamo tutti “già nudi” tutti di fronte a lei. Per questo bisogna vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo, bisogna vivere ogni minuto fino in fondo, è imperdonabile vivere la vita di qualcun altro.
Non abbiate paura di sfidare lo status quo, dice anche.


    Federico Mello: Steve Jobs vive negli affamati e folli

Profeta, messia, autore di un nuovo "vangelo" e dei nuovi "dieci comandamenti". Una specie di culto che fa torto all'uomo Steve Jobs, al suo genio e alla sua sofferenza di malato.

    Marco Sanavia: Steve Jobs, meglio l'uomo del santo  (testo+video)


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Il voto alla Camera di Pdl e Lega sulla legge bavaglio più che un attentato alla libertà d’informazione (che c’è, ed è grosso come una casa), rappresenta una fotografia perfetta della stupidità e dell’ignoranza dei nostri governanti. E dimostra come davvero la maggior parte dei frequentatori di Montecitorio e Palazzo Madama utilizzi la Rete, i Pc e gli IPad solo per giocare a carte o visitare siti raffiguranti immagini di belle signorine.

    Peter Gomez: Legge Bavaglio, ovvero stupidità al Potere

“Non sarò certo la relatrice di questo obbrobrio”.Giulia Bongiorno, presidente della Commissione giustizia della Camera e deputato di Fli, respinge seccamente la proposta di fare da relatrice delDdl intercettazioni, improntata sulla non pubblicazione delle intercettazioni fino all’”udienza filtro”.

    Giulia Bongiorno: “Non sarò certo la relatrice di questo obbrobrio” (video)

Puntuale come le polemiche sulla mancata prevenzione dopo un terremoto o il crollo di un palazzo, la nuova «ondata» di intercettazioni diffuse nelle ultime settimane ha prodotto la riesumazione del disegno di legge in itinere (con molte soste) da più di tre anni. Solo che in questo caso non c'è da evitare alcuna calamità o disgrazia, bensì la divulgazione di atti giudiziari non più segreti, a disposizione delle parti in causa nei processi. Atti potenzialmente pubblici secondo i codici, ma non pubblicabili: un controsenso di cui, forse, non s'è ben compresa la portata.

    Giovanni Bianconi: Intercettazioni: un divieto senza senso

Il magistrato critica "le forze politico-culturali che sulla sicurezza  hanno fondato le loro campagne elettorali" e che ora vogliono cancellare "uno strumento indispensabile per la protezione dei cittadini"

    Giancarlo Caselli: "Togliere le intercettazioni è come eliminare ai medici le Tac"

Cara lettrice, caro lettore, in queste ore Wikipedia in lingua italiana rischia di non poter più continuare a fornire quel servizio che nel corso degli anni ti è stato utile e che adesso, come al solito, stavi cercando. La pagina che volevi leggere esiste ed è solo nascosta, ma c'è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero. Negli ultimi 10 anni, Wikipedia è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. Una nuova e immensa enciclopedia multilingue e gratuita.
Oggi, purtroppo, i pilastri di questo progetto — neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti — rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddettoDDL intercettazioni...

    UNIMONDO: Wikipedia  si auto-oscura per protesta verso il DdL intercettazioni

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La battaglia contro la disperazione dei cinque marinai italiani e dei loro familiari. Il comandante Lavadera e i pirati somali.

    Donatella Trotta: Savina Caylyn: fino a quando? (testo+video)


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Le imprese italiane preferiscono pagare una multa piuttosto che assumere un lavoratore con disabilità. I numeri, infatti, parlano chiaro.

    Roberta Lunghini: Meglio una multa che un lavoro


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Ancora una tragedia che rivela la precarietà della sicurezza nelle abitazioni e in tanti luoghi di lavoro. Si muore soprattutto in agricoltura ed edilizia. E nel sommerso, "in nero".

    Eugenio Arcidiacono: Barletta, morire per 3,95  euro l'ora

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E' composto da quasi 3 milioni l'esercito dei lavoratori in nero presenti in Italia. Con le loro prestazioni, questi lavoratori invisibili 'producono' quasi 100 miliardi di Pil irregolare(pari al 6,5% del Pil nazionale), sottraendo un gettito alle casse dello Stato di 42,7 miliardi di euro all'anno.

    ADNKRONOS: Cgia: 3 milioni i lavoratori in nero, quasi la metà al sud


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Conosce la storia di 500 tunisini spariti e ha deciso di non voltare le spalle: ha intrapreso un viaggio in Italia per chiedere l'appoggio delle Procure e dei consoli tunisini. "Non potevo restare immobile senza far nulla. Credo nella solidarietà. La mia storia di rifugiata politica mi segna da 23 anni"

    Romina Marceca: Rebecca, la tunisina che cerca i ragazzi immigrati scomparsi


Sono 10.000 le firme già raccolte per le due proposte di legge di iniziativa popolare, per cambiare la legge sulla cittadinanza e dare ai migranti il diritto di voto alle amministrative. Ne servono 50.000 entro febbraio.

    NIGRIZIA: Voto amministrativo e ius soli, la Campagna per una nuova legge

Sono quasi diecimila le firme raccolte finora per la Campagna per i diritti di cittadinanza “L’Italia sono anch’io” e in particolare con il primo D Day nazionale nelle 45 piazze italiane. "Centinaia di volontari delle diverse organizzazioni della società civile e degli enti locali si sono mobilitati per sostenere le due proposte di legge di iniziativa popolare" - riporta un comunicato della campagna.

    UNIMONDO:  10mila firme nel primo mese per le proposte di legge sulla cittadinanza

Dubbi sulle norme introdotte dalla Bossi-Fini. Davanti alla corte di giustizia europea la legittimità dell'espulsione di un senegalese

    Chiara Spagnolo:  "Reato di clandestinità incompatibile" giudice di pace ricorre a Strasburgo


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Clara Sereni presenta "STIANO PURE SCOMODE, SIGNORE!" di Giancarla Codrignani


Clara Sereni presenta il nuovo libro di Giancarla Codrignani
... Se dovessi scegliere un titolo per questo libro, forse lo chiamerei Storia di un’anima semplice. Perché (ma non solo per questa ragione, più avanti spiegherò) in ogni sua riga è evidente la sua appartenenza al settore più interessante e vivo del cattolicesimo sociale, e dunque l’anima c’entra un bel po’. Non l’animuccia avulsa dalla realtà, tutta presa da pratiche bigotte se non fanatiche: l’anima grande di Codrignani è di quelle che si nutrono del rapporto con gli altri e le altre, una relazione forte senza la quale si sentirebbero secche e inutili e afasiche...
Il risultato è questo libro, capace di parlare a tanti e a tante perché tutto, qui dentro, è semplice.
Come molte altre, la parola “semplice” ha subito in questi anni torsioni terribili, finendo col diventare sinonimo di banale, privo di complessità. Confondendosi con semplicismo. Invece la uso qui nel suo significato autentico, che indica qualcosa di molto importante: che solo chi ha le idee molto chiare sulla complessità, e la conosce bene, può trovare le parole semplici per raccontarla e per ragionarci su.
E dunque grazie, Giancarla, per essere persona, senza bisogno di altre specificazioni. Grazie per questo tuo libro semplice. E grazie a tutte le donne che ci hanno lavorato con te.
  STIANO PURE SCOMODE, SIGNORE!

  IL VOLANTINO DI PROMOZIONE DEL LIBRO

  Intervista alla scrittrice e donna politica Giancarla Codrignani alla Festa per la presentazione del suo libro "Stiano pure scomode, signore" (video)


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La festa dei nonni


Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha rivolto alle nonne e ai nonni d'Italia, nella giornata di festa a loro dedicata, un messaggio: "Celebriamo oggi la festa dei nonni, divenuta ormai un appuntamento fortemente sentito e ricco di iniziative per ricordare, nel segno dell'affetto e della riconoscenza, il loro insostituibile ruolo nella vita familiare".

  “Insostituibile il ruolo dei nonni nella vita familiare"

I nonni, un valore in ogni senso

Il due ottobre in Italia si festeggiano i nonni. Una ricorrenza, istituita nel 2005, che ne ricorda l'importanza per le famiglie.

  • Festeggiati insieme agli angeli custodi
  • Quanto valgono i nonni
  • Nonni a scuola dal Mago Sales
  • Libri per riflettere sull'importanza dei nonni
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SCUOLA



Prof e alunni uniti dalla convinzione che serve un cambiamento nelle politiche per il settore e che l'istruzione deve diventare una priorità nell'agenda politica.

    IL MESSAGGERO: Scuola, docenti e studenti in sciopero contro i tagli del governo

Nonostante infatti le ripetute richieste delle associazioni di persone con disabilità al Ministero dell'Istruzione, tali dati (da due anni) non sono più stati resi noti, pur essendo disponibili, se è vero, tra l'altro, che il ministro Gelmini ha recentemente parlato di «circa duemila classi con trenta e più alunni».

    SUPERANDO: Quanti sono gli alunni con disabilità

Il prossimo 12 ottobre in ogni regione verranno convocati i candidati e a loro sottoposti dei quiz. Un centinaio a testa, a cui dare risposta in 100 minuti. Peccato che le domande siano piene di imprecisioni marchiane

    Augusto Pozzoli: Presidi, 46mila candidati 2mila posti Ma le schede con i quiz sono pieni di errori

La vicenda dei dati occultati dal Miur sui risultati relativi a promozioni e bocciature dell’anno scolastico 2010-11 sembra quanto meno sconcertante. Nonostante la campagna sulla severità e la normativa prodotta, pare che i trend di bocciature e promozioni siano rimasti invariati ed anzi siano moderatamente andati in direzione opposta a quella voluta dal Ministro – motivo per cui si sono nascosti i dati.

    Tiziana Pedrizzi: Caro ministro, nascondere i bocciati non risolve i loro problemi



I tagli e il dissesto finanziario della scuola si fondono con la recessione finanziaria e con la precarietà del lavoro. Ecco cosa sta spingendo in piazza un'intera generazione di under 30

    Corrado Zunino: Studenti,  la protesta versione indignati . Come è  cambiato il movimento in un anno



LOTTA ALLA MAFIA



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LOTTA ALLE MAFIE: 3°anniversario della morte del Prof. Adolfo Parmaliana

Il 2 ottobre si è ricordato il 3°anniversario della morte del Prof. Adolfo Parmaliana.

"Adolfo è morto per difendere i suoi ideali e la sua onorabilità. Da anni aveva intrapreso la sua dura lotta per la legalità, che a suo dire, dava fastidio ai pezzi dello Stato nei quali inizialmente credeva". (Biagio Parmaliana, fratello di Adolfo)

  video

  In memoria di Adolfo Parmaliana. Ricordo e testimonianza all'Itis Majorana di Milazzo

Guarda anche il video:
  con lo scrittore Alfio Caruso autore di "Io che da morto vi parlo" 

(Fonti: Il Lume, La Citta di Milazzo)

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LOTTA ALLE MAFIE - Reggio Calabria: "Solidarietà al pm Lombardo. Stavolta contiamoci!!! " manifestazione promossa dal Movimento"Reggio Non Tace!"


FAR SENTIRE IN MODO CHIARO E INEQUIVOCABILE IL NO DI REGGIO ALLA ‘NDRANGHETA
"Solidarietà al pm Lombardo. Stavolta contiamoci!!! " manifestazione promossa dal Movimento "Reggio Non Tace!"
APPUNTAMENTO A TUTTI a Piazza Duomo Domenica 9 ottobre ore 17
da lì si inizierà una catena umana lungo il corso Garibaldi che alle 19 si concluderà sulla scalinata del Cilea
Stavolta contiamoci!!!

L’ennesimo segnale di ostilità nei confronti di Giuseppe Lombardo – e quindi contro tutta la Procura di RC – ci chiama di nuovo a manifestare pubblicamente la nostra solidarietà.
STAVOLTA, PERÒ, NON PUÒ ESSERE COME LE ALTRE VOLTE!!!
Già in passato, come movimento ReggioNonTace, abbiamo espresso la nostra solidarietà a tutta la Procura e in particolare a Giuseppe Lombardo: una solidarietà che si fonda sulla stima, la fiducia e la gratitudine, per la dedizione e il lavoro che viene svolto al servizio della nostra vita, della nostra speranza e della Giustizia.
STAVOLTA, però, riteniamo che non basti più la solidarietà.
Affermarla è diventata un esercizio del fiato!
Già in passato, come movimento ReggioNonTace, ci siamo dichiarati scorta civica della Procura: i magistrati e le loro scorte mettono a repentaglio la loro vita per la nostra sicu-rezza. È per senso di giustizia che vogliamo condividere la loro vita, perché come cittadini di Reggio vogliamo essere soggetti attivi di cambiamento, senza delegare solo a loro il compito della sicurezza e per fondarla sulla Coscienza dell’esigenza di riscatto della nostra dignità.
STAVOLTA, però, chiamiamo tutti - cittadini, imprenditori, associazioni, istituzioni laiche e religiose - a partecipare e a metterci personalmente la faccia: in questo momento, parte-cipare a una manifestazione pubblica non ci pare inutile.
Per questo invitiamo TUTTI ad essere presenti!!! ....

  Stavolta contiamoci!!!

  La pagina Facebook del movimento

  L'evento su Facebook

  Il canale You Tube del movimento:

  video: Il Movimento Reggio Non Tace ripercorre le tappe più salienti del suo primo anno di vita. Dodici mesi di attività che hanno riacceso la speranza nel cuore dei Reggini.

  video: P. Giovanni Ladiana - Mobilitare e mobilitarsi  L'esperienza del movimento "Reggio non tace" a Reggio Calabria e Rosarno (Ottobre 2010)


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Portare nelle aule i magistrati che combattono Cosa Nostra, la 'ndrangheta e la camorra. E' l'obiettivo di un gruppo di ragazzi siciliani, che ha fatto partire un tam tam su Facebook. Perchè il futuro dell'Italia si può cambiare anche così

  Umberto Lucentini: Mafia: battiamola a scuola





FEDE E
SPIRITUALITA'



“NON ABBIATE PAURA” - HOREB N. 59 – 2/2011

TRACCE DI SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI

Credevamo che lo sviluppo scientifico, sociale, economico, un certo benessere diffuso ci avesse emancipati dalla paura, e invece si constata quotidianamente che essa, anche se facciamo fatica a dircelo, condiziona la vita. Rimane al fondo, come  realtà strisciante, dissimulata, ma, quanto meno ce l’aspettiamo, essa affiora e condiziona l’orientamento della vita e le scelte concrete. Essa è connessa all’intimo dell’uomo, ognuno porta in se stesso la paura radicale della contingenza e della morte. Sì, si ha paura di morire e quindi della malattia, della stessa vecchiaia e delle rughe. Si ha paura del futuro per la precarietà del lavoro e per il rischio di rimanere disoccupati. Si ha paura nel mondo degli affetti per la fragilità umana che accompagna le scelte. Si ha paura dell’altro perché potrebbe intaccare i nostri orizzonti, i nostri interessi, i nostri privilegi...

Questo l'incipit dell'Editoriale di Horeb, Quaderni di riflessione e formazione per quanti desiderano coltivare una spiritualità che assuma e valorizzi il quotidiano.

  Editoriale (Pdf)

  Sommario (Pdf)


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  La Bibbia in un frammento

“ Il Signore
Dio eliminerà
la morte
per sempre,
asciugherà
le lacrime
su ogni volto,
farà scomparire
da tutta la terra
l'ignominia
del suo  popolo." 
(Isaia 25,8)

  Gianfranco Ravasi: Asciugherà le lacrime


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7 ottobre - Beata Vergine del Rosario

  Beata Vergine del Rosario - Un santo al giorno - 7 ottobre (video)


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Don Tonino ai giovani - Parte 3/ - E' la bellezza che salverà il mondo !

«Noi siamo molto consumatori di sacro, ma poco protagonisti di santità. La santità la possono raggiungere anche i laici! Per questo vi dico Gesù Cristo vi dia tanta forza di vivere per scoprire la santità delle cose, la santità del mare, la bellezza della natura, la bellezza della terra. Coltivate la bellezza del vostro volto, la bellezza del vostro sguardo, la bellezza del vostro sorriso…» (don Tonino Bello)

   Ascolta: Don Tonino ai giovani - Parte 3/ - E' la bellezza che salverà il mondo !

   Guarda anche il nostro post precedente:
Don Tonino ai giovani - Appassionatevi alla vita !

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‎"Il potere della carezza" Tonio Dell'Olio ricorda don Tonino Bello


Don Tonino era capace di cogliere e valorizzare la filigrana delle cose.
Di leggere la bellezza di ciascuno e di scolpirla nel suo cuore.

Poteva avvenire normalmente di trascorrere un’intera giornata con don Tonino, di incontrare le stesse persone e visitare gli stessi luoghi. Di restarne anche molto soddisfatti, anzi con l’anima colma di suggestioni e significati.
Per lui era diverso.
Aveva l’attitudine, quasi un dono di natura, a rileggere in profondità i volti e le situazioni. Riusciva a cogliere i segni di Dio in ogni persona. Ogni cosa veniva strappata alla sua banalità apparente per essere scolpita come significativa nella sua anima.
Don Tonino era uomo dalle letture profonde delle situazioni che mai si fermavano alla superficie. Sempre riusciva a leggere la filigrana segreta delle cose. D’altra parte per vedere la filigrana è necessario mettere la banconota in controluce. E lui amava rileggere situazioni, storie, persone lasciandole illuminare dalla luce profonda di Dio. Ogni persona era davvero un dono.

   Il potere della carezza


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Ricordo di Annalena Tonelli, invisibile missionaria della carità, nell'ottavo anniversario della sua morte


«Io sono nessuno»: era la frase che Annalena Tonelli ripeteva sempre a chi voleva farle un’intervista o un reportage. Pur conosciuta in tutto il mondo, Annalena aveva difeso con fermezza il silenzio su di sé e la sua opera, come aveva sottolineato nell’ultimo incontro pubblico nel giugno 2003, quando si recò a Ginevra per ricevere il prestigioso premio Nansen. Tre mesi dopo venne uccisa in Somalia. Era il 5 ottobre del 2003. Annalena: straordinaria, sempre. Aveva fatto sua una frase di Teilhard de Chardin ‘Non sono, né voglio, né posso essere un maestro. Prendete di me ciò che vi aggrada e costruite il vostro personale edificio… io non desidero altro che di essere gettata nelle fondamenta di qualcosa che cresce…». Davanti a frasi come questa, vi è solo l’inadeguatezza di qualsiasi commento che finirebbe per tradire la sua volontà di silenzio. La sua fu una scelta di vita radicale...

   Annalena, il giorno del ricordo

Il bene seminato da Annalena comincia a dare frutti copiosi
"Non conosco altro modo per gridare il Vangelo con la vita". E' forse questa l'espressione migliore con cui sintetizzarela scelta di Annalena Tonelli, barbaramente uccisa il 5 ottobre 2003 a Borama, in Somaliland, al culmine di un'esistenza interamente dedicata agli ultimi...

   Il bene seminato da Annalena comincia a dare frutti copiosi

Mini biografia di una martire dei nostri giorni, disposta a dare tutta se stessa per le popolazioni somale del deserto:

   Il dialogo si fa azione (video)

Penso alla "normalità" con cui affrontiamo le notizie sulla carestia nel Corno d'Africa. E mi vengono in mente Annalena Tonelli e il suo Comitato per la lotta contro la fame nel mondo

   Quella fame che non ci indigna più

Per approfondire:

   Annalena Tonelli missionaria laica martire: "la sua Africa", Lui e i poveri per Lui (video)

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IL CORAGGIO DI INDIGNARSI di Arturo Paoli nel QUADERNO DI OTTOBRE 2011 di OREUNDICI


Sentirei di mancare di amicizia se non parlassi della mia evoluzione in questo momento, che è la ragione per cui non ho svolto come tutti gli anni la meditazione mattutina strettamente religiosa. La mia vita è sempre stata un passaggio interno, che credo e spero dovuto alla devozione che ho scelto verso lo Spirito santo perché - questo è il fondamento della mia fede – sono convinto che sia lo Spirito santo a dirigere la storia e l'evoluzione dei tempi, pur rispettando la libertà dell'uomo. Ho sentito nitidamente come un suono di campana che tutto il Vangelo è condensato in una frase di Gesù: cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia. Prima ancora della vostra devozione particolare, prima della preoccupazione di salvare l'anima: cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia. La seconda verità che ha battuto per molto tempo dentro di me è una frase di Paolo: fare la verità nell'amore. Non si possono disgiungere queste due qualità, l'amore e la verità. Con queste due verità sto vivendo questi ultimi anni della mia vita e credo che non mi lasceranno più, cercando sempre, come posso, di aiutare l'avveramento di queste due esigenze che sono dettate e rinnovate dallo Spirito santo.

   IL CORAGGIO DI INDIGNARSI di Arturo Paoli

In che relazione sta la gioia di vivere, lo "stare bene al mondo" con il riferimento al "trascendente", a un Dio che ereditiamo dalla nostra educazione o da un vissuto all'interno della tradizione cristiana? Se ne parla nel Quaderno di ottobre.

Cari amici, abbiamo sperimentato il senso di liberazione di poter pensare diversamente e seriamente Dio. Poter constatare il valore di quello che ciascuno intuisce, frutto di una ricerca legata con l'esistenza quotidiana. Soprattutto poter uscire dalle immagini antropomorfe con cui abbiamo rappresentato Dio, riducendolo quasi a una persona umana, e poterci affacciare al totalmente Altro. Tutto ciò un po' intimorisce e fa tremare le gambe, ma apre uno squarcio sul mistero della Vita...

   L'EDITORIALE DI MARIO DE MAIO

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"AMARE GLI ALTRI. E DONARSI" di Alberto Maggi


"Con Gesù, “Dio con noi” (Mt 1,23), cambia il cammino degli uomini. Prima del Cristo, l’umanità era rivolta al Signore in un’incessante ricerca di comunione con un Dio che la religione presentava sempre più lontano, una divinità esigente, che trovava difetti persino nei santi e negli angeli da lui stesso creati (“Ecco, dei suoi servi egli non si fida e nei suoi angeli trova difetti”, Gb 4,18).
Protesi verso il loro Dio, tutto quel che gli uomini facevano era per il Signore, dal servizio alla preghiera, all’amore per l’altro. E le persone più religiose erano spesso talmente assorbite dal loro Dio da non accorgersi dei bisogni del prossimo.
Con Gesù tutto cambia. ..."

   AMARE GLI ALTRI E DONARSI (pdf)

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CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni


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‎"Giornata della pace della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse"


La pace tra culture diverse passa solo attraverso il dialogo e l'accetazione reciproca
Il Parlamento italiano, con legge 10 Febbraio 2005, n. 24, ha riconosciuto il "4 Ottobre quale solennità civile e giornata della pace, della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse, in onore dei Patroni speciali d’Italia S.Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena".

Guardare a San Francesco per imparare a dialogare e rispettarsi nella ricerca del bene comune: pensiero accettato e praticato tra religiosi e credenti che è stato il filo conduttore di una riflessione fatta alla Camera, nella Sala della Lupa, dal presidente di Montecitorio Gianfranco Fini insieme a monsignor Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, dal Pdl Maurizio Lupi e dal Pd Dario Franceschini, con il direttore generale della Rai Lorenza Lei e padre Giuseppe Piemontese, Custode del Sacro Convento di Assisi. «Non c'è dubbio che in Italia, più che altrove - ha detto Fini -, s'avverte il bisogno di ritrovare il senso della coesione e del dialogo. E c'è purtroppo da aggiungere che la politica non sempre ha saputo o voluto sanare le tante tensioni che si sono manifestate in questi anni nel Paese». Eppure - con le parole di monsignor Toso - la pace va concepita come bene comune fondamentale e prioritario: tutti noi «dobbiamo sentirci «pellegrini della verità partecipando ad un discorso comune», restando disposti «a una perenne conversione intellettuale e morale» e respingendo «concezioni egemoniche, perché «occorre sentirsi parte di un tutto che trascende ognuno e in cui l'essere e il sapere altrui sono un dono per me».

    E la Camera va a 'lezione' da San Francesco

    Guarda il Video integrale dell'incontro

Questa mattina si è tenuta la solenne concelebrazione presieduta da S.E. Mons. Giancarlo Maria Bregantini, Arcivescovo metropolita di Campobasso - Boiano, con l'assistenza di S.E. Card. Attilio Nicora, Legato Pontificio per la Basilica, e del rappresentante del Governo Italiano On. Raffaele Fitto, Ministro per i Rapporti con le Regioni e per la Coesione Territoriale, e i discorsi alla Nazione dalla Loggia del Sacro Convento di Assisi.

    il testo dell'Omelia di S.E.Mons. GianCarlo Bregantini

    Guarda il video dell'intervista a Mons. Bregantini


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Il Molise dona l'olio per San Francesco ad Assisi e il vescovo di Campobasso, Giancarlo Bregantini, prega per l'Unità e chiede rispetto per i piccoli Comuni.

  Alberto Bobbio: Mons. Bregantini, olio anti-secessione


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"Quel vademecum contro la degenerazione del potere" di Enzo Bianchi


Apocalisse, apocalittico: due termini che nel linguaggio corrente sono fortemente evocativi e sono generalmente intesi come sinonimo di catastrofe, di evento disastroso di dimensioni eccezionali, come profezia di eventi tragici o semplicemente come profezia del futuro. Nella Bibbia apocalisse (in greco apokálypsis) significa invece ri-velazione, ossia l’operazione con cui si alza il velo, e di conseguenza il ricevere una conoscenza più profonda della storia. L’apocalisse consente di vedere, per dono di Dio, che nella storia si oppongono il male e il bene, la volontà di Dio e l’efficacia del Maligno, il Messia e l’anti-Messia, i credenti-giusti e gli empi-malvagi...
Nel capitolo 13, al cuore del libro, Giovanni, l’autore dell’Apocalisse, descrive una visione in cui si alza il velo sul potere di questo mondo. È una visione tragica, molto negativa del potere. In verità nel Nuovo Testamento ci sono altre visioni più positive, in cui il potere politico è letto non solo come necessario ma addirittura come rivestito del mandato di essere ministro di Dio per il bene della società ...

    Quel vademecum contro la degenerazione del potere di Enzo Bianchi

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Ancora commenti alla prolusione del cardinale Bagnasco

Alla fine, dopo tutti quanti - dopo i ricercatori, gli studenti e gli insegnanti, i cassaintegrati, i precari, le famiglie e molte altre categorie; dopo gli intellettuali, i magistrati e persino gli industriali; dopo i cattolici delle comunità di base e quelli anonimi delle parrocchie, dopo molti vescovi e moltissimi parroci - ecco,finalmente anche il capo della Cei ha detto alcune parole chiare sul nostro Presidente del Consiglio.
Anzi, no: non su di lui, che non è mai stato nominato, come pare abbia richiesto il papa, ma sul berlusconismo da lui costruito in vent’anni di anticultura mediatica e di pratica politica.

    La postfezia del cardinale

Come Azione Cattolica, più volte abbiamo voluto dire che il Paese o crescerà insieme o non crescerà; e il futuro della nostra nazione, e anche della politica, è proprio qui, in questa ricerca di un cammino comune che sappia tenere uniti nord e sud del paese; che sappia costruire solidarietà; capacità di crescita nella condivisione.
Come sottolinea lo stesso card. Bagnasco, i cattolici possono fare molto. Proprio perché cittadini delle due Gerusalemme, i cristiani possono essere in politica quell’elemento chiave per un percorso fatto di fedeltà ai principi, ai valori, alle istituzioni, nella ricerca non tanto di interessi di parte quanto del bene comune.

    Nota del presidente Miano sulla prolusione del card. Bagnasco

Amaro. Pieno di rabbia: «Un attacco che non mi merito», raccontano si sia sfogato Silvio Berlusconi ascoltando la prolusione del capo dei vescovi italiani, Angelo Bagnasco, contro il degrado del costume morale in politica. Non si aspettava un attacco di questa valenza, il premier, nonostante fosse stato preallertato che «qualcosa di grosso» stava per piombare dalla Cei. E pur tuttavia, spiegano a palazzo Grazioli, il Cavaliere non ritiene le parole di Bagnasco un’aperta condanna, ma vi legge spazi che lascerebbero aperti margini per recuperare il rapporto.

    Bagnasco, la rabbia di Berlusconi: «E' un attacco che non meritavo»

Eminenza Reverendissima,
Le scriviamo innanzitutto per condividere la preoccupata analisi a tutto campo che Lei ha svolto nella sua ultima prolusione, in un momento storico delicato per il nostro paese e per la comunità internazionale, colpita dalla crisi economica e tormentata da guerre ancora in atto. Una riflessione che deve far riflettere innanzitutto la classe dirigente, coloro che hanno responsabilità nella gestione della cosa pubblica. È palpabile, da qualche tempo, “un’insicurezza che si va cristallizzando, e finisce per prendere una forma apprensiva dinanzi al temuto dileguarsi di quegli ancoraggi esistenziali per i quali ognuno si industria e fatica, essendo essi ragione di una stabilità messa oggi in discussione, per cause in larga misura non dipendenti da noi”.

    Lettera a Bagnasco di 9 esponenti del Pdl - Il valore a tutto tondo di un'alta riflessione morale

Dopo la prolusione del card. Angelo Bagnasco al consiglio permanente della Cei, diversi sono i commenti degli opinionisti sui giornali, focalizzati sulle conseguenze che potrebbero avere le dichiarazioni del prelato sulla tenuta della maggioranza.

    Prolusione di Bagnasco sulla “questione morale”, i commenti dei giornali

    Guarda anche il nostro precedente post:
"Bisogna purificare l'aria" il severo monito del cardinale Bagnasco nella prolusione al Consiglio permanente della Cei


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Il Priore e la politica - La politica riscopra i valori cristiani di Enzo Bianchi


Non è mai stato facile essere un cattolico impegnato in politica se si prendono sul serio i tre termini: «cattolico», «impegnato» e «politica». Ma nella ormai lunga stagione della cosiddetta Seconda Repubblica tutto è sembrato complicarsi ancor di più: non perché è venuto meno il partito dei cattolici, ma perché da quasi due decenni sono stati dimenticati o contraddetti alcuni dati fondamentali che avevano guidato i laici cattolici nel loro servizio alla polis, almeno a partire dalla feconda stagione costituzionale repubblicana. Penso all'autonomia delle scelte politiche, da assumersi rispondendo alla propria coscienza, formatasi alla scuola della dottrina sociale cattolica e alle indicazioni provenienti dai documenti conciliari; o alla perdita di eloquenza dei cristiani adulti, ignorati quando non zittiti o irrisi da chi non perdeva occasione per esprimersi in loro vece; o ancora alla messa in discussione del concetto stesso di attività politica: la mediazione, la negoziazione, la convergenza verso il bene comune che sovente deve accontentarsi di denunciare il male e porvi un limite, scegliendo il bene possibile sempre in obbedienza ai principi della democrazia e della pluralità della società che può esprimersi solo con il criterio della maggioranza.

    La politica riscopra i valori cristiani

L’estinzione dei cattolici in politica? È anche colpa di certi vescovi. Parola di Enzo Bianchi, Priore della comunità monastica di Bose
Mentre si susseguono i riti propiziatori alto-ecclesiastici per evocare l’emersione di una nuova generazione di politici cattolici, il monaco 68enne stimato da molti come una delle più lucide coscienze cristiane del tempo presente apre una pista nuova nel dibattito a rischio-stereotipi sul ruolo dei cattolici nella politica italiana.
A detta di fratel Enzo – lo afferma in un’intervista concessa alla giornalista del mensile Jesus Vittoria Prisciandaro – il primo «male» della Chiesa italiana è «l'afonia del laicato: i cristiani in politica è come se non ci fossero più». E tale eclissi è almeno in parte un effetto di uno “scippo” e di una inversione di ruoli avvenuti in seno al corpo ecclesiale. 

    Il Priore e la politica

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‎"Quando la Chiesa parla chiaro" - Intervista a Monsignor Domenico Mogavero e Messaggio della Presidenza nazionale dell'AC


Le grandi interviste di FAMIGLIA CRISTIANA
Degrado della politica, erosione dei valori, questione meridionale, crescente povertà, ruolo dei cattolici. Oltre Berlusconi. 
Ne abbiamo parlato con il vescovo di Mazara del Vallo.

    Quando la Chiesa parla chiaro

Messaggio della Presidenza nazionale dell'AC in occasione della ricorrenza di San Francesco, co-patrono d’Italia e dell’Azione Cattolica Italiana
È sempre il momento giusto, opportuno e favorevole, per educarsi e per educare. Non c’è stagione della vita che non abbia bisogno di attenzione educativa; ugualmente, ogni fase della storia dell’umanità richiede che le migliori risorse sociali e culturali siano investite nel compito educativo.
L’Azione Cattolica Italiana - associazione ecclesiale per cui l’educazione umana e cristiana è la scelta che sta all’origine di tutte le altre - si interroga nuovamente dinanzi alla delicata transizione che investe il Paese. E in occasione della festività di San Francesco d’Assisi, co-patrono d’Italia e anche dell’ACI, essa intende ribadire il proprio impegno formativo, svolto in migliaia di realtà parrocchiali e diocesane in tutte le regioni, avendo a cuore la costruzione di coscienze individuali orientate al bene comune, pronte a porsi al servizio della Chiesa e della Comunità nazionale in spirito di dialogo, di collaborazione, di solidarietà, portando nella vita pubblica il contributo motivato e fattivo di chi crede nel Vangelo.

    Un nuovo patto educativo per rilanciare il Paese

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Secondo l’Octogesima adveniens è necessario «attingere principi di riflessione, criteri di giudizio e direttive di azione nell’insegnamento sociale della Chiesa»: si tratta di una grande prospettiva, nuovamente vicina nella presente fase di concreto interesse per quell’insegnamento. Esso può costituire un tonico eccellente per l’attuale effervescenza di idee e di progetti presenti nell’area cattolica italiana, intenta a riflettere su se stessa e sull’apporto da offrire a una nazione infiacchita che osa meno di un tempo e che ha bisogno di grandi apporti corali.

  Vittorio Possenti: Cattolici al bivio dell’impegno con una gran bisaccia d’idee


Ma c’è un problema: qual è lo scenario politico reale oggi? Dove si realizza una vera partecipazione politica, la scelta dei leader, da dove si può cominciare? Comprando le pagine dei giornali? Usando i pulpiti delle chiesa? Le piazze? Tentando dei “ribaltoni” dentro ai partiti?

  Angelo Bertani: Dieci De Gasperi per l’Italia


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POLITICA


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Silvio Berlusconi - le donne - le scuse che non arrivano...


"Ho difficoltà a spiegare a qualche collega in francese o in inglese" l'espressione 'Forza Gnocca', usata da Silvio Berlusconi come possibile nome per il suo nuovo partito 1. Lo ha ammesso il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ai microfoni di Radioanch'io. "Per l'informazione è certamente più golosa una battuta che una giornata di lavoro per la crescita del Paese. C'è qualcosa che non va", ha aggiunto il titolare della Farnesina.
"Credo che il presidente del Consiglio abbia alcune battute che sono per lui irresistibili - osserva Frattini - credo che molti di noi dovrebbero cercare anche di aiutarlo a comprendere qual è il momento per poter fare una battuta e quale non sia invece il momento per farle" aggiunge il ministro, con una vena critica... 

  Il "Forza Gnocca" imbarazza il Pdl - Frattini: "Difficile spiegarlo all'estero"

Caro Presidente, 
ma li ha visti i siti stranieri? La sua esternazione sul nome del suo nuovo partito, che i sondaggi rivelerebbero assolutamente vincente, ha fatto il giro del mondo. Ci sta mettendo alla gogna. Se lei non si vergogna, ci vergogniamo noi per lei. Almeno questo sussulto di responsabilità ce lo conceda. Un minimo di dignità e decoro! 
E ci permetta di scusarci, a nome suo, di fronte al mondo. Soprattutto, con le donne di tutto il mondo...

  Ci scusiamo a nome suo

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E dopo? Voltare pagina e lasciarsi Berlusconi alle spalle è un’esigenza condivisa ormai dai vescovi, dagli industriali e da buona parte degli stessi elettori di centrodestra. Ma chi si sta muovendo per trovare davvero la maniera di scollarlo da Palazzo Chigi e di trovargli un’alternativa immediata?

  Gad Lerner: L’Infedele e la nuova  politica che non c'è

  L'INFEDELE: E dopo Berlusconi? (video)


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Pensioni, privatizzazioni, nuove tasse, tagli agli enti locali. Sono in tanti a protestare e a condannare la politica, e allora è opportuno misurarla col metro dell’economia. E’ il tema centrale della puntata di Ballarò,tra gli ospiti di Giovanni Floris il presidente dell’IdV Antonio Di Pietro, il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, l’imprenditore Diego Della Valle, Sandro Bondi del PdL, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, la tributarista Livia Salvini, il vicedirettore del Corriere della Sera Pierluigi Battista, il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli.

In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza (video)

  BALLARO': BONDI, DI PIETRO E DELLA VALLE - BALLARÒ (video)

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Dopo una lunga riflessione fra sé e sé (i due amici a cui vuole più bene), il presidente del Consiglio ha finalmente colto l’essenza del caso italiano, il motore primo della crisi politica in cui ci stiamo avvitando.
Si tratta del nome del suo partito. Non il declino fisico del capo, la mediocrità dei sottoposti e l’incapacità congenita di mantenere le promesse e riformare un sistema giurassico e corrotto. 

  Massimo Gramellini: Campione di un tempo passato

Berlusconi lo ammette: fare le nozze con i fichi secchi è difficile. E questo, al momento, pare sia lo stato dell'arte del famigerato decreto sviluppo, che continua a slittare di settimana in settimana e neppure questa vedrà la luce.

  Marcello Sorgi: Lo sfilacciamento della maggioranza e il pessimismo di Bossi

La storia dice che nessun Napoleone è eterno, caro signor Lauro. E se è vero che il divide et impera è una legge antica e solida della politica, è ancor più vero che chi è saggio, e si rende conto di guidare truppe reduci da una "campagna disastrosa", sa prendere atto con generosità della conclusione di una vicenda (ha ragione lei, caro amico, gli orologi della storia non tornano mai indietro) e magari evita di preparare per i suoi e per se stesso una Waterloo.

  Marco Tarquinio: Grandi battaglie e volgari sconfitte

Il direttore di Avvenire: «Chi è saggio deve prendere atto della chiusura di un ciclo ed evitare la sua Waterloo»

   Alessandro Sala:  Il giornale dei vescovi contro Berlusconi: "Ricordi che nessun Napoleone è eterno"

Ormai l'esecutivo è un'accozzaglia di zombi: né vivi né morti. Una situazione in cui il Qurinale potrebbe decidere da solo di sciogliere le Camere, anche contro il parere del governo. E non sarebbe una novità costituzionale

    Michele Ainis:  Napolitano può dire basta




 BENEDETTO XVI
 


      Angelus - 2 ottobre 2011

      Udienza - 5 ottobre 2011, Salmo 23




OPINIONI E COMMENTI



In occasione della visita del pontefice a Lamezia Terme una lettera del vescoco di Campobasso e presidente della commissione episcopale italiana sui problemi sociali, lavoro, giustizia e pace

  mons. Bregantini: Il Papa parlerà al cuore dei Calabresi

Il Papa ha ricevuto in udienza i vescovi dell’Indonesia incoraggiandoli a promuovere il dialogo interreligioso

  Alessandro Speciale: “La libertà religiosa va sostenuta con pazienza”







 
   Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella carità e nella verità  

         

 


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n.24 del 13 giugno 2010

n.27 dell'11 luglio 2010

n.30 del 1° agosto 2010

n.33 del 29 agosto 2010

n.36 del 26 settembre 2010

n.39 del 17 ottobre 2010

n.42 del 14 novembre 2010

n.45 del 3 dicembre 2010

n.48 del 24 dicembre 2010

 

 

   AVVISI: 

  1) La newsletter è settimanale;

 

  2) Il servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:

      http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm

 

  3) Il  servizio omelia di P. Gregorio on-line (mp3) alla pagina

            http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm