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N. B. La Lectio, la Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili
(di norma rispettivamente il sabato sera, la domenica e il lunedì)
Il 2 febbraio 2010
é nato il Blog di Tempo Perso
PIETRE VIVE
che viene aggiornato quotidianamente
e mette così a disposizione in modo facile e veloce
una o più notizie
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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale
"QUELLI DELLA VIA"
NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)Papa Giovanni XXIII patrono dell'Esercito? “Alienum est a ratione”
“Alienum est a ratione”. Cioè
una cosa che non si può nemmeno pensare, che non c’entra nulla con la
ragione. In pratica, una cosa "fuori di testa". E’ tale la definizione
che Papa Giovanni XXIII fa della guerra nella sua Lettera Enciclica
"Pacem in terris" del 1963. Una pagina meditata, tra le ultime del suo
Pontificato, che costituisce ancora oggi una riflessione ed un
manifesto forte e concreto sul tema della Pace e della sua costruzione.
Che tanto si deve allontanare dalle vie della guerra.
E cosa ti pensano invece
all’Ordinariato Militare per l’Italia? Di celebrare una Messa
(officiata il 24 ottobre 2011 in Santa Maria in Aracoeli) per
promuovere la devozione quale santo patrono dell’Esercito. Non si
potevano scegliere i santi guerrieri dell’antichità, o qualche
bellicosa figura più vicino ai nostri tempi? E’ stato necessario andare
a scomodare il "Papa buono", che mai si penserebbe legato ad armi,
divise, gradi e mostrine.
Papa Giovanni XXIII patrono dell'Esercito?
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... Il governo dice che di
soldi non ce ne sono, che lavoratori e disoccupati devono pagare la
crisi del sistema, e che se vogliono manifestare devono dare garanzie
patrimoniali.
Come spendere allora il denaro
pubblico? Siglando contratti che aumentano le spese militari come
quello con la General Atomics Aeronautical Systems per l'acquisto 3 UAV
Reapter dal valore di 15,053,962 milioni di dollari...
Berlusconi: "Non ci sono soldi" ma il suo governo acquista 3 UAV Reapter per una spesa di 15,053,962 milioni di dollari
La Rete Italiana Disarmo (rete
che raggruppa oltre trenta organismi) denuncia il rischio che l’Italia,
con l’approvazione del disegno di legge “comunitaria” (AS 2322-B)
attualmente all’esame della Commissione politiche comunitarie del
Senato, diminuisca i controlli sui trasferimenti di armi e che la
trasparenza su questo ambito delicato faccia un passo indietro. Insieme
alla Tavola della Pace la Rete è da tempo attiva affinché il controllo
e la trasparenza su un commercio così problematico non siano indeboliti
ed anzi si rafforzino.
“In questo periodo di crisi economica i poteri e le lobby armiere
scalpitano per avere le mani libere da vicoli di controllo sul business
delle armi, ed il governo con le modifiche alla legge 185 si appresta a
sostenere questi mercanti di morte - sostiene Riccardo Troisi di Rete
Italiana per il Disarmo
- Al contrario sarebbe importante attivarsi con normative e risorse che
taglino le spese militari e redistribuiscano i miliardi sottratti a
queste spese inutili verso politiche di miglioramento dello stato
sociale e per favorire nuove economie che mettano al centro la
sostenibilità sociale ed ambientale”. La modifica della legge 185 del
1990, che è considerata un modello a livello internazionale per i
divieti che contiene, per i controlli e le misure di trasparenza, non
può avvenire senza un adeguato dibattito parlamentare...
Le
armi vanno tenute d’occhio: in Parlamento la modifica alla legge sulle
armi passa dalla “legge comunitaria” e senza discussione, una strada
inaccettabile.
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(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
Stupri,
torture e vendita di organi per gli ostaggi trattenuti nel Sinai dai
mercanti di uomini. Davanti a questa tragedia il mondo rimane immobile.
Diffondiamo e condividendo non rendiamoci complici di questo silenzio!!!
Era un migrante. Di lui non
sappiamo nulla, neanche il nome. La sua morte è passata quasi
inosservata, oscurata dall’indifferenza e da qualche altra morte
“eccellente” che ha catturato i titoli e le aperture dei giornali.
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Otto milioni i bambini che
muoiono ogni anno per problemi sanitari. Save the Children: «operatori
sanitari sono una risorsa cruciale, ne servono di più»
Otto milioni: tanti sono i
bambini sotto i 5 anni che ogni anno muoiono nel mondo per elementari
problemi sanitari. Uno ogni quattro secondi, secondo i dati di Save the
Children. Una strage che continua giorno dopo giorno, silenziosa e
spesso dimenticata proprio perché probabilmente fa meno rumore rispetto
all'andamento delle borse mondiali, o agli interessi del petrolio.
Ogni 4 secondi nel mondo un bambino muore per mancanza di cure. L’allarme di Save The Children
Al mondo 350 milioni di
bambini non verranno mai visitati da un operatore sanitario, sia
esso un dottore, un infermiere o un semplice operatore di comunità, nel
corso di tutta la loro vita. Eppure la presenza e l’intervento di un
operatore sanitario può fare la differenza fra la vita e la morte di un
bambino: si stima infatti che dove ce ne sono troppo pochi, un bambino
rischia cinque volte di più di perdere la vita prima di aver compiuto 5
anni. Gli operatori sanitari sono una risorsa cruciale nella battaglia
contro la mortalità infantile.
il
comunicato di Save the Children: Mortalità infantile: Save the
Children, 350 milioni di bambini al mondo non vengono visitati da un
operatore sanitario in tutta la loro vita. Ciad e Somalia i paesi in
fondo alla classifica per numero e impatto dell’operato degli health
workers
Scarica
il rapporto "ACCESSO VIETATO - Perché la grave carenza degli operatori
sanitari ostacola il diritto alla salute dei bambini"
Scarica il rapporto "Non lasciamoli andare - ridurre la mortalità infantile è possibile"
Every One: basta un respiro...
...per salvare un bambino.
Quasi 8 milioni di bambini muoiono prima dei 5 anni, uno ogni 4
secondi, a causa di malattie prevenibili e curabili che si possono
superare con semplici soluzioni da pochi euro. Per questo riparte Every
One, la campagna per dire basta alla mortalità infantile. Il palloncino
rosso ne è il simbolo: rappresenta metaforicamente la vita di una
bambino, gonfiare un palloncino significa quindi dargli la vita.
il video: Basta un respiro...
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E’ un momento questo di gioia e
di festa per Napoli perché è diventata la capitale italiana dell’acqua
pubblica, la “Parigi d’Italia”. Infatti oggi 26 ottobre 2011, il
Consiglio Comunale di Napoli , in seduta pubblica e solenne al Maschio
Angioino, vota la ripubblicizzazione del servizio idrico, che sarà
gestito da un Ente di Diritto Pubblico, ”Acqua Bene Comune Napoli“ in
sostituzione dell’Arin Spa. Napoli diventa così la prima grande città
italiana che decide di ‘obbedire’ al
Referendum sull'acqua (12-13 giugno 2011), ripubblicizzando
la propria acqua e ripudiando la formula della Spa. E’ una grande
lezione che questa città così bistrattata dona a tutto il paese.
Napoli: Hasta la victoria, siempre! di Alex Zanotelli
Vedi anche il nostro precedente post:
Italia: la manovra riprivatizza l’acqua e minaccia le politiche sociali - Annullato l'inequivocabile risultato del Referendum?
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Il
peso è quello della grande manovra finanziaria della discordia
moltiplicata per 5. Secondo il rapporto del gruppo di lavoro
sull'Economia non Osservata, istituita al ministero dell'Economia, il
sommerso italiano ammonta a 255-275 miliardi, vale a dire tra il 16,3%
e il 17,5% della ricchezza prodotta dal Paese. L'equivalente di cinque
manovre da 54 miliardi.
LE DIFFERENZE TRA NORD E SUD. L'andamento del dato è omogeno nel
tempo. Ma le differenze geografiche sono nette. Se al Nord la
percentuale di sommerso si attesta sugli standard europei, «nel
Mezzogiorno costituisce una vera e propria piaga sociale ed economica»,
ha spiegato il segretario degli artigiani di Mestre Giuseppe
Bortolussi. Al Sud il nero è il doppio del Nord.
LETTERA43: Lavoro, in nero 275 miliardi
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Ricordate le famose tre "I"
della riforma Moratti ? Rappresentavano con estrema sintesi la summa
del pensiero del centro-destra sulla scuola. Impresa, Informatica e
Inglese. Dove son finiti Impresa e Informatica non solo a scuola ma nel
Paese è sotto gli occhi di tutti. Rimaneva l'Inglese che doveva
irradiarsi , a tappe forzate, in tutte le classi della primaria...
Pippo Frisone: Inglese ancora vietato alla Primaria
Si parla di scuola, università e pensioni nella lettera del presidente del Consiglio del Consiglio all'Unione Europea.
Red: I punti sulla scuola nella lettera di Berlusconi all'UE
La
diversità linguistica certamente colpisce quale primo fattore di
potenziale difficoltà, imbarazzo e anche attrito nell’incontro
interculturale. In ambito scolastico, il plurilinguismo è ormai in
qualche misura un problema da affrontare, come hanno fatto numerose
ricerche che si occupano dell’insegnamento dell’italiano come lingua
seconda ai sempre più numerosi allievi stranieri, per portarli a un
livello di comprensione sufficiente ad affrontare l’impegno dello
studio e a rapportarsi con gli altri.
Sara Greco Morasso: Quel mix di italiani e stranieri che "salva" il cervello e la pagella
In 15 anni si è passati da poco
meno di 60mila studenti agli oltre 700mila di oggi. Erano appena lo
0,8% di tutti gli alunni nel 1996, sono diventati l'8% ora
Francesco Bianco: La scuola italiana è già multiculturale
E invece molti organi
d'informazione continuano a confondere la cultura del diritto con
quella della beneficenza, presentando l'azione doverosa di un Comune,
che ha semplicemente espletato un suo preciso obbligo, come se fosse un
"gesto di solidarietà". È accaduto, ad esempio, a Terni, nel parlare di
un fondo stanziato dall'Amministrazione Municipale per la traduzione
dei testi scolastici in braille
FISH: Mai dimenticare che l'inclusione scolastica è un diritto
Il Villaggio della Legalità di Borgo Sabotino, affidato all’associazione Libera, completamente devastato da ignoti
GIORNALETTISMO: Il villaggio di don Ciotti devastato dai vandali (testo+video)
Droga, affari, speculazioni e
riciclaggio di denaro sporco. E' questo il quadro della presenza delle
mafie nel Lazio emerso dal seminario di studio organizzato da Libera all'Università la Sapienza di Roma dal titolo "La quinta mafia".
I dati riportati dai relatori sono più che allarmanti. Dimostrano in
tutta semplicità la presenza ben radicata delle organizzazioni
criminali nel Lazio.
LIBERAINFORMAZIONE: Gli affari dei boss della Quinta mafia
Milano nuova capitale della
'ndrangheta? Solo qualche tempo fa una domanda del genere sarebbe stata
impensabile. Tuttavia, mettendo in fila fatti, nomi e delitti che
emergono dalle numerose inchieste della magistratura milanese in questi
ultimi anni, sembrerebbe invece che la città lombarda e la stessa
Regione siano diventatate 'terra di conquista' per le mafie e in
particolare per le 'ndrine calabresi. I boss, infatti, sono proprietari
di decine di locali, ristoranti e discoteche alla moda. Veri e propri
uomini d'affari nel settore del 'movimento terra' e dei servizi, che
all'occasione sono pronti a trasformarsi in spietati criminali.
RAINEWS24 - Mario Sanna: Nuove mani sulla città (video)
L’annuncio era stato dato
qualche settimana fa, ma in attesa della prossima ufficialità i lavori
intanto hanno preso il via, perché non c’è tempo da perdere. Stiamo
parlando del comitato antimafia voluto dal sindaco di Milano Giuliano
Pisapia per supportare l’attività della nuova amministrazione comunale
nel contrasto alle organizzazioni di stampo mafioso, che hanno
aggredito ormai da decenni la città e la regione.
Lorenzo Frigerio: Milano: dalla Chiesa presidente del Comitato antimafia
La 'ndrangheta e l’Euroregione
dell’Alpi – Mediterraneo, in particolare la ndrangheta e la Liguria: un
legame tutto da esplorare che sta già riservando, purtroppo, notevoli
sorprese. La regione d’Italia con un numero tra i più bassi di beni
confiscati sul suo territorio, solo 32 a fronte delle migliaia di
Sicilia, Calabria e Campania e delle centinaia di Lazio e Lombardia, è
stata indicata nell’inchiesta Crimine come frontiera importante per le
ndrine della Locride.
Anna Foti: La 'ndrangheta in Liguria
“NON ABBIATE PAURA” - HOREB N. 59 – 2/2011
TRACCE DI
SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI
Credevamo che lo sviluppo
scientifico, sociale, economico, un certo benessere diffuso ci avesse
emancipati dalla paura, e invece si constata quotidianamente che essa,
anche se facciamo fatica a dircelo, condiziona la vita. Rimane al
fondo, come realtà strisciante, dissimulata, ma, quanto meno ce
l’aspettiamo, essa affiora e condiziona l’orientamento della vita e le
scelte concrete. Essa è connessa all’intimo dell’uomo, ognuno porta in
se stesso la paura radicale della contingenza e della morte. Sì, si ha
paura di morire e quindi della malattia, della stessa vecchiaia e delle
rughe. Si ha paura del futuro per la precarietà del lavoro e per il
rischio di rimanere disoccupati. Si ha paura nel mondo degli affetti
per la fragilità umana che accompagna le scelte. Si ha paura dell’altro
perché potrebbe intaccare i nostri orizzonti, i nostri interessi, i
nostri privilegi...
Questo l'incipit dell'Editoriale di Horeb,
Quaderni di riflessione e formazione per quanti desiderano coltivare una
spiritualità che assuma e valorizzi il quotidiano.
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto - I MERCOLEDÌ DELLA SPIRITUALITÀ - 2011 - EDUCARE TESTIMONIANDO LA FEDE
Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto I MERCOLEDÌ DELLA SPIRITUALITÀ - 2011
Dal 19 Ottobre al 30 Novembre presso la sala del convento dalle ore 20.00 alle ore 21.00
EDUCARE TESTIMONIANDO LA FEDE
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La Bibbia in un frammento
" Ero con lui come
una giovane,
ero la sua delizia
ogni giorno,
giocavo davanti a
lui in ogni istante,
giocavo sul globo
terrestre..."
(Proverbi 8,30-31)
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
“DIO E’ AMORE
La vocazione del cristiano:
diventare manifestazione della bellezza dell’amore trinitario”
di Alberto Neglia
- Frammenti di Spiritualità - n. 10
Estratto della relazione “La spiritualità cristiana: la via della
carità” di Alberto Neglia tenuta il 19 ottobre 2011 nell'ambito
dei MERCOLEDÌ DELLA SPIRITUALITÀ 2011 - “ EDUCARE TESTIMONIANDO LA FEDE” promossi dalla Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)
Anticipazione in attesa del video integrale.
Video
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“DIO E’ AMORE
La vocazione del cristiano:
diventare manifestazione della bellezza dell’amore trinitario”
di Alberto Neglia
- Frammenti di Spiritualità - n. 11
Estratto della relazione “La spiritualità cristiana: la via della
carità” di Alberto Neglia tenuta il 19 ottobre 2011 nell'ambito
dei MERCOLEDÌ DELLA SPIRITUALITÀ 2011 - “ EDUCARE TESTIMONIANDO LA FEDE” promossi dalla Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)
Anticipazione in attesa del video integrale.
Video
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Nella
puntata di "Le Frontiere dello Spirito" del 23 ottobre 2011 il
cardinale Gianfranco Ravasi commenta (dopo aver letto i versetti
33 e 34 del capitolo 19 dal libro del Levitico) un brano
tratto dal Libro dell'Esodo (22,20-26) e il Salmo
17 (18): “Ti amo, Signore, mia forza, Signore mia roccia, mia
fortezza, mio liberatore.”
Nella seconda parte del programma, curata da Maria Cecilia Sangiorgi, il servizio "27 Ottobre 2011 ritorno ad Assisi"
è dedicato al quarto Incontro Interreligioso di Preghiera per la
Pace di Assisi. A venticinque anni dal primo incontro quando ì
leaders religiosi di tutto il mondo si trovarono con Giovanni Paolo II
a pregare per la pace. Giovanni Paolo II aprì una nuova strada con
quella giornata, che aveva lasciato più d’uno,
anche all'interno della Chiesa cattolica, col fiato
sospeso.
Il tema proposto quest’anno,
“Pellegrini della verità, pellegrini della pace", sottolinea come non
si possa prescindere dalla ricerca della verità se si vuole contribuire
ad una pace vera.
Frontiere dello Spirito del 23 ottobre 2011 (video)
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Sulla relazione di base:
Ho letto parole belle e
autorevoli sulla eucaristia, ispirate dalla eucaristia. Mi pare che il
tema scelto per questo incontro sia assolutamente centrale nella vita
cristiana, personale e comunitaria. Non ho da aggiungere dottrina a
dottrina. Insieme rendiamo grazie per questa comunione,che ci
custodisce da viandanti nel tempo della crisi
Ma tra voi non così di Massimo Toschi
Leggi il testo dell'intervento di:- Giuseppe Ruggieri: La questione eucaristica oggi.Commento al documento “Ma voi non così”
TAVOLA ROTONDA
- Mauro Castagnaro: "L'Eucarestia oggi: la ricerca di autenticità evangelica" intervento
- Enrico
Peyretti: «L’eucaristia oggi: la ricerca di autenticità
evangelica» Eucarestia come realtà ed esperienza di
non-dominio
Cari
amici, mentre scrivo il convegno affronta la sua ultima sessione. Mi
dispiace di non essere con voi, di non celebrare l’Eucaristia con voi,
ma problemi legati ad impegni pastorali mi hanno costretto a partire
sabato sera. Ovviamente sono ben lieto di constatare come “Il vangelo
che abbiamo ricevuto” sia luogo di scambio, di ripensamenti, di
arricchimento per tutti. Speriamo di poter continuare in questo
servizio discreto ma prezioso al Vangelo e alla Chiesa. Il card.
Martini dice che per la chiesa lui può solo pregare, noi ancora
qualcosa pensiamo anche di poterla aggiungere alla preghiera.
IN MARGINE AL CONVEGNO DI ROMA di Felice Scalia sj
Guarda i video degli incontri:SABATO 17 SETTEMBRE PRIMA SESSIONE: L'EUCARESTIA NELLA STORIA E NELLA CHIESA. - Introduzione di Silvia Scatena.
- "Ma voi non così: l'eucarestia nella storia e nella chiesa" relazione di Pino Ruggieri.
- Discussant: Emma Fattorini.
- Confronto comune.
SECONDA SESSIONE: L’EUCARESTIA: UNA “NOTIZIA BUONA” PER IL NOSTRO TEMPO? - Introduzione di Giovanni Nicolini.
- Testimonianza di Marco Campedelli.
- Testimonianza di Fabrizio Valletti.
- Confronto comune: testimonianze.
- Confronto comune: testimonianze.
DOMENICA 18 SETTEMBRETERZA SESSIONE: L'EUCARESTIA OGGI, LA RICERCA DI AUTENTICITA' EVANGELICA.- Tavola rotonda.
- Introduzione di Luciano Guerzoni
- Confronto Mauro Castagnaro, Marinella Perroni, Enrico Peyretti e Paolo Ricca.
Guarda anche il nostro precedente post:Il
Vangelo che abbiamo ricevuto - Uno spazio libero di comunione,
confronto e ricerca sinodale - «Ma voi non così» - ROMA - 17-18
Settembre 2011 - lettera invito - programma
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Vite che narrano il Dio di Gesù Cristo
Testimoni di Dio è la proposta per l’Ottobre Missionario e la Giornata
Missionaria Mondiale 2011. “L’enfasi non è solo sul dovere di essere
testimoni – spiega don Gianni Cesena, direttore di Missio –: senza una
personale esperienza di fede e di preghiera, senza una ricezione grata
della Buona Notizia e senza la disponibilità ad accogliere misericordia
e perdono, non c’è testimonianza. Si è testimoni sì, ma di Dio,
riconosciuto nella figura di Gesù”.
Ne sono segno uomini come p. Fausto Tentorio, il missionario del Pime
ucciso lunedì 17 ottobre a Mindanao, nelle Filippine; o mons. Guido
Maria Conforti, fondatore dei Saveriani, di cui domenica la Chiesa
riconosce la santità.
Nel Messaggio del Papa, anche l’appello alla condivisione:
“L’evangelizzazione è un processo complesso e comprende vari elementi –
scrive Benedetto XVI -: tra questi, un’attenzione peculiare da parte
dell’animazione missionaria è stata sempre data alla solidarietà.
Questo è anche uno degli obiettivi della Giornata Missionaria Mondiale,
che, attraverso le Pontificie Opere Missionarie, sollecita l’aiuto per
lo svolgimento dei compiti di evangelizzazione nei territori di
missione”.
23 ottobre 2011 - TESTIMONI DI DIO
Nel 1926, l’Opera della Propagazione della Fede, su suggerimento del
Circolo missionario del Seminario di Sassari, propose a papa Pio XI di
indire una giornata annuale in favore dell’attività missionaria della
Chiesa universale. La richiesta venne accolta con favore e l’anno
successivo (1927) fu celebrata la prima “Giornata Missionaria Mondiale
per la propagazione della fede”, stabilendo che ciò avvenisse ogni
penultima domenica di ottobre, tradizionalmente riconosciuto come mese
missionario per eccellenza.
In questo giorno i fedeli di tutti i continenti sono chiamati ad aprire
il loro cuore alle esigenze spirituali della missione e ad impegnarsi
con gesti concreti di solidarietà a sostegno di tutte le giovani
Chiese. Vengono così sostenuti con le offerte della Giornata, progetti
per consolidare la Chiesa mediante l'aiuto ai catechisti, ai seminari
con la formazione del clero locale,
e all'assistenza socio-sanitaria dell’infanzia.
Messaggio del Papa per la Giornata Missionaria Mondiale 2011
Per scaricare il materiale di animazione clicca qui
Il tema della Giornata 2011 : Testimoni di Dio (pdf)
VAI ALLO SPECIALE DI AVVENIRE (pdf)
Padre Giulio Albanese,
direttore di Popoli e Missione, introduce il tema "Testimoni di Dio"
della Giornata Missionaria Mondiale 2011
video
Guarda anche:
Giornata Missionaria Mondiale 2011: le statistiche della Chiesa cattolica
Come cambia e che obiettivi ha
la missione italiana del XXI secolo?Quanti sono i missionari, le
religiose, i laici, i fidei donum nel mondo?Chi è il missionario del
terzo millennio? Come si vive oggi la missione? Quali pregiudizi
rappresentano dei veri ostacoli per la nuova evangelizzazione? A queste
domande risponde lo speciale dossier sulla presenza dei missionari
italiani nel mondo
Dossier sulla presenza dei missionari italiani nel mondo (pdf)
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ARCIDIOCESI DI CHIETI-VASTO
CONVEGNO DIOCESANO FARA SAN MARTINO, 16-17 SETTEMBRE 2011
Il dialogo come stile di vita ecclesiale e l’evangelizzazione
1. Non c’è dialogo senza umiltà. Dialogare con l’altro esige
umiltà: accettando di mettersi in ascolto dell’altro, rinunciando
a ogni pretesa su di lui, si apre la strada alla verità, cui tutti
dobbiamo obbedienza.
2. Non c’è dialogo senza ascolto...
LE CONDIZIONI DEL DIALOGO UN DECALOGO PER INCONTRARSI NELLA PAROLA (pdf) di Bruno Forte
Al termine del Convegno
Diocesano 2011 - vera esperienza di grazia, “evento dialogico”
di comunione e partecipazione ecclesiale, con i suoi oltre
seicento iscritti, fra presbiteri, religiosi e laici, in
rappresentanza delle Parrocchie e delle Aggregazioni ecclesiali -
ringrazio il Signore e quanti lo hanno preparato e vissuto. Offro
alla Comunità diocesana questa sintesi dei contenuti emersi in
vista delle successive verifiche da promuovere durante l’anno a livello
soprattutto zonale e parrocchiale, affinché nulla vada perduto di
quello che lo Spirito ha suggerito alla nostra Chiesa in Convegno.
Conclusioni (pdf) di Bruno Forte Padre Arcivescovo
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Benedetto XVI torna ad Assisi
i127 ottobre per una giornata di riflessione, dialogo e preghiera con i
leader religiosi del mondo e alcuni esponenti laici. Ha voluto
personalmente questo pellegrinaggio in memoria della giornata di 25
anni fa, da lui definita una «puntuale profezia».
Lo “spirito di Assisi” soffia ancora di Andrea Riccardi
Ci sarà il 27 ottobre la salita
delle religioni al monte santo di Assisi, per l’incontro ecumenico ed
interreligioso indetto dal papa nel venticinquesimo anniversario di
quel primo convegno dei leaders religiosi mondiali che fu promosso nel
1986 da Giovanni Paolo II, per la gioia di molti e il cruccio
scandalizzato di altri, soprattutto uomini di curia e collaboratori a
lui più vicini.
Tutte le religioni insieme: non è forse irenismo?
Il problema che esplose allora si ripropone anche oggi.
Lo spirito e la materia di Assisi di Raniero La Valle
Fermo restando il rispetto per
quelle strutture dialogiche della Chiesa istituzionale che si assumono
la responsabilità, a nome del Papa, di organizzare incontri e gesti del
genere: cui prodest, a cosa servono questi incontri ci si domanda nelle
parrocchie? Cosa ci hanno lasciato? Hanno a che vedere con quella
diffusa opinione tra i cattolici, compresi alcuni preti e persino
“teologi à la page”, che vuole Dio unico e simile per tutte le
religioni, con la sola “differenza” individuata nel nome con il quale
viene invocato?
Ad Assisi ma senza marketing di Filippo Di Giacomo
Vedi il nostro precedente post:
Assisi 27 ottobre 1986/2011 “Pellegrini della verità, pellegrini della pace” / 1
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«Sono molto più consapevole
dell'originalità e della bellezza della mia fede cattolica dopo aver
conosciuto tante persone appartenenti ad altre Chiese e ad altre
religioni»
Personalmente sono contento che papa Benedetto vada ad Assisi e inviti
altri cristiani, membri delle altre comunità religiose e uomini e donne
di buona volontà a fare altrettanto. Questo evento, come anche quello
di venticinque anni fa e quelli che si sono tenuti successivamente in
varie parti del mondo grazie alla Comunità di Sant'Egidio, hanno
ribadito la volontà di tanti di non arrendersi alla logica
dell'indifferenza o della rassegnazione. Anche se forse non potranno
cambiare il mondo o la mentalità di coloro che non vedono alternativa
allo "scontro di civiltà", questi incontri sono importanti per ribadire
la comune volontà di imparare l'arte del convivere pacificamente.
Assisi, 25 anni dopo di Francesco Rapacioli, missionario del Pime a Dhaka
Parla il teologo francese Jean-Marie Ploux
A 25 anni dalla storica preghiera per la pace di Assisi, l’urgenza del
confronto tra le religioni è sempre più forte: «E per noi cristiani è
costitutiva della fede stessa»
Al confronto con le altre religioni non c'è alternativa. Non tanto per
il fatto che le nostre città sono oggi casa di tanti popoli e fedi
diverse. Né perché, oltre lo spettro dei fondamentalismi, è urgente
trovare un'opzione che non si appiattisca sul paradigma dello scontro
tra le civiltà. Prima ancora di tutte queste circostanze, pur reali e
cariche di implicazioni serie, c'è un punto fermo, una sorta di assioma
che non può non influenzare la nostra vita di credenti: «Il dialogo è
costitutivo della fede cristiana».
Jean-Marie Ploux non si stanca di ripeterlo. E di sperimentarlo nella
sua quotidianità. Teologo, già vicario generale della Mission de
France, padre Ploux ha compiuto studi approfonditi di arabo e
islamistica, opera nella formazione ed è impegnato in prima persona in
esperienze di dialogo interreligioso ed ecumenismo.
Non sorprende che, per il 74enne presbitero, celebrare lo "spirito di
Assisi", venticinque anni dopo lo storico incontro che vide i
rappresentanti di tutte le religioni riuniti a pregare per la pace in
risposta all'invito di papa Giovanni Paolo II (era il 27 ottobre 1986),
significhi ben di più che festeggiare un «bell'anniversario».
L'imperativo del dialogo di Chiara Zappa
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Alle 17.00 presso la Cattedrale
di San Rufino, dopo un momento di preghiera introduttiva da parte del
vescovo della diocesi di Assisi, mons. Domenico Sorrentino, il priore
di Bose Enzo Bianchi offrirà la sua riflessione sull'evento. A
seguire, il presidente dell’Associazione Rondine Cittadella della Pace,
Franco Vaccari, darà la sua testimonianza di oltre 30 anni di impegno
per la pace e il dialogo tra i popoli. Al termine si svolgerà un
momento simbolico-artistico: si terrà sulla piazza antistante la
Cattedrale la stessa performance artistica dal titolo “Table of
silence” che è stata eseguita a New York l’11 settembre scorso
nell’ambito della celebrazione dell’anniversario dell’attentato al
World Trade Center. Alle 21.00, si svolgerà una veglia di preghiera
animata dai giovani delle diocesi umbre alla luce dell’espressione “I
Have a dream”.
Il testo della lectio
magistralis che Enzo Bianchi terrà oggi ad Assisi alla vigilia
della preghiera per la pace con il Papa
Nella giornata di riflessione,
dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo indetta da
papa Benedetto XVI si possono scorgere, accanto a una sostanziale
continuità con l’iniziativa di Giovanni Paolo II nel 1986, qualche
accento di novità. A questa giornata, infatti, sono convocate
anchepersonalità del mondo della cultura che non si professano
religiose; inoltre, l’incontro è intitolato «Pellegrini della verità,
pellegrini della pace», mettendo così in rilievo come la ricerca della
verità sia essenziale perché vi possa essere una ricerca della pace.
Religioni, il dialogo passa dal bene
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Che cosa significa per il
cristianesimo l'idea che esistano altre religioni universali o dalla
potenziale destinazione universale in aree non piccole del pianeta?
Sono le altre religioni vie equivalenti al cristianesimo per accedere
al mistero della divinità e farne esperienza salvifica? Se sì, a che
scopo un cristiano dovrebbe impegnarsi per l'annuncio del Vangelo nel
mondo? Se no, quale senso ha il dialogo interreligioso e come
intenderlo? La ricerca teologica cristiana, stimolata da incontri
emblematici come quello di Assisi nel 1986 e quello del 27 ottobre
prossimo, muove fra due estremi.
Parlare di Dio senza confusioni di mons. Bruno Forte
Parlano i missionari sul campo
A ottobre la città di Francesco torna ad accogliere i leader religiosi
del mondo, 25 anni dopo l'intuizione di papa Wojtyla. Una scelta che ha
provocato polemiche in casa cattolica. Ma chi vive il dialogo sulla sua
pelle manda a dire...
Leggi tutto: Assisi 2. Profezia di Ratzinger di Gerolamo Fazzini
Il direttore dell'Osservatore Romano spiega l'incontro di Assisi
L’incontro interreligioso che si svolgerà ad Assisi il prossimo 27
ottobre non è in contrapposizione con i precedenti. L’ecumenismo che ha
lo scopo di trovare l’unità tra le confessioni cristiane è un cammino
irreversibile. Assisi è inoltre un incontro con le altre religioni. Ma
non è il sincretismo la via che sta percorrendo la Chiesa cattolica.
Lo ha dichiarato oggi il direttore dell’Osservatore Romano, Giovanni Maria Vian, in una intervista rilasciata a ZENIT.
UNITÀ TRA LE RELIGIONI PER RIPORTARE DIO TRA GLI UOMINI
Per la prima volta tutti i leader religiosi insieme sulla tomba di Francesco d’Assisi
Nel segno di Francesco. Non era mai successo nei precedenti incontri
interreligiosi che gli esponenti delle diverse fedi rendessero insieme
omaggio al Poverello. Lo «spirito di Assisi» soffierà forte domani sul
pellegrinaggio nella «capitale della pace» di Benedetto XVI insieme ai
rappresentanti delle diverse religioni per la giornata di riflessione,
dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo. A 25 anni
dallo storico meeting convocato da Giovanni Paolo II, per la prima
volta nella storia i leader delle religioni mondiali si danno
appuntamento sulla tomba di San Francesco. Le delegazioni partiranno
dal Vaticano in treno col Papa alle 8 del mattino. Dopo l’arrivo ad
Assisi, alle 9.45, si andrà alla Basilica di Santa Maria degli Angeli
per un momento di commemorazione dei precedenti incontri e di
approfondimento del tema della Giornata.
Il santo della pace unisce le religioni
Guarda:
il programma dettagliato della giornata
Preghiera in preparazione all'Incontro di Assisi (26 ottobre 2011)
Tv2000 (canale 28 digitale
terrestre, 801 Sky e in streaming su www.tv2000.it) trasmetterà in
collaborazione con il Centro Televisivo vaticano (Ctv) i momenti più
importanti del viaggio di Benedetto XVI in occasione della Giornata di
riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo
dal titolo "Pellegrini della verità, pellegrini della pace" che si
terrà ad Assisi il 27 ottobre 2011. Alle 7.30 nel programma "Nel cuore
dei giorni" andrà in onda la partenza di Benedetto XVI per Assisi dalla
Stazione ferroviaria vaticana. Alle 9.05 in diretta dalla Basilica di
Santa Maria degli Angeli verrà trasmesso l'incontro del Santo Padre con
le delegazioni provenienti da tutto il mondo. Alle 16.30, sempre
all'interno del programma "Nel cuore dei giorni" verrà trasmessa la
diretta da Piazza San Francesco dell'incontro conclusivo per il rinnovo
dell'impegno per la pace. Seguirà, dalla Basilica inferiore di Assisi,
la visita di Benedetto XVI alla tomba di san Francesco di Assisi.
LE DIRETTETelepace (SKY canale 850)e Tv2000 (SKY canale801)
Giovedì 27 ottobre ore 7.30 PARTENZA PER ASSISI Diretta su Tv2000 dalle 7.20 ore 9.45 ARRIVO AD ASSISI E INCONTRO CON LE DELEGAZIONI Diretta su Tv2000 dalle 9.10 ore 16.30 INCONTRO CONCLUSIVO E VISITA ALLA TOMBA DI SAN FRANCESCO Diretta su Rai Uno dalle 16.20
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Da Assisi al mondo: basta con la guerra, sia pace!
Tonino Bello chiamava il 27 ottobre 1986 ad Assisi “festa del Padre” che
accoglie i suoi figli che lo invocano con nomi diversi. Lo “spirito di
Assisi” si collega alla marcia Perugia-Assisi “per la pace e la
fratellanza tra i popoli”, alla convocazione ecumenica di Kingston, a
tutte le iniziative nonviolente a favore del bene comune, alla Giornata
mondiale della pace del 1 gennaio 2012 (“Educare i giovani alla
giustizia e alla pace”) e alla celebrazione creativa del cinquantenario
dell’inizio del Concilio Vaticano II (ottobre 2012).Sii lodato, Signore
della pace
Sii lodato, Signore della pace
Sii lodato, Signore della pace, per l’umanità variopinta che hai raccolto e accogli nella terra di santo Francesco dove si respira l’aria universale e pulita di una profonda spiritualità.Sii lodato per averci regalato la visione della famiglia umana, una e plurale, raccolta in fervente preghiera e in operosa ricerca del bene.Sii lodato per il soffio del tuo Spirito amato e amante, passione e tenerezza, presente nell'azione di ogni uomo giusto e retto e in ogni cultura orientata al bene.Sii lodato per averci fatto gustare il sapore della pace come dono e responsabilità, pentecoste del dialogo, nuova cittadinanza umana, tavola conviviale delle differenze. Sii lodato perché ci fai capire che solo la nonviolenza può aprire l’indignazione alla speranza e può dare alla rabbia per tante ingiustizie la fiducia operante in un cambiamento reale. Sii lodato perché ci stai aiutando a mutare i lamenti per tante sofferenze in danza costruttiva per il disarmo delle menti, dei cuori e dei territori. Sii lodato perché ci guidi sulla strada della pace come progetto di bene comune, educazione permanente, fede e politica, economia di giustizia, stile di vita e profezia quotidiana. Sii lodato perché ad Assisi, monte delle Beatitudini, cogliamo il senso della vita nell'essere miti, eredi della terra, affamati di giustizia pronti al banchetto messianico, operatori di pace, tuoi figli amati. Sii lodato perché stiamo imparando a essere tuoi figli curando la gioia di vivere come fratelli e sorelle della tua grande famiglia alla ricerca della comune felicità. Sergio Paronetto Pax Christi Italia
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Il segretario di Stato Tarcisio
Bertone e Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il
dialogo interreligioso, tracciano la mappa dell'incontro che celebrerà
il XXV di quello storico del 1986
Il nuovo evento - già
battezzato "Assisi III" - avviene 25 anni dopo il primo grande incontro
interreligioso promosso da Giovanni Paolo II nella città di San
Francesco (il 27 ottobre 1986) e quasi dieci anni dopo quello svoltosi
sempre ad Assisi nel gennaio 2002, e sta suscitando varie reazioni
nella stampa internazionali, in particolare in quella tedesca.
Alla vigilia dello storico
incontro l’intervento del presidente del Pontificio consiglio per il
dialogo interreligioso su «Tracce»: incontriamo l’altro senza
pretendere che ci segua, ma senza neppure mettere la nostra fede tra
parentesi
... Stando così le cose, oggi
come nel 1986, il nostro piccolo Istituto posto sotto il patrocinio
della Madonna del Buon Consiglio, e tutti i suoi membri, soddisfacendo
al dovere di ogni battezzato di testimoniare pubblicamente la fede
cattolica nella SS. Trinità, unico vero Dio, di confessare apertamente
N.S. Gesù Cristo (Lc. 18, 8) senza vergognarsi di Lui, e di evitare
ogni profana novità (1 Tim. 6, 20) e ogni uomo eretico (Tito, 3, 10):
condanna apertamente la riunione del 27 ottobre 2011 come ingiuriosa a
Dio, scandalosa per le anime, inducendo oggettivamente
all¹indifferentismo religioso e persino all'ateismo, secondo
l'insegnamento di S.S. Papa Pio XI nella sua lettera enciclica
Mortalium animos. Dichiara di non poter essere in comunione con tutti
coloro che hanno promosso o partecipato a dette riunioni, da quella del
1986 a quella di quest'anno, giacché non può venire dall¹assistenza di
Gesù Cristo, che è ogni giorno con la Chiesa e con il Suo Vicario, e
dello Spirito di Verità che procede dal Padre e dal Figlio, la pratica
rinuncia alla missione che Cristo affidò alla Chiesa: "andate,
insegnate tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio
e dello Spirito Santo". "Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo. Chi
non crederà sarà condannato" (Mt. 28, 19; Mc. 16, 16)...
L'incontro con un'altra fede
significa conflitto o arricchimento? E' una domanda che riemerge con
forza in vista dell'incontro interreligioso che si terrà ad Assisi
venerdì.
Il cardinale Etchegaray è stato
l’organizzatore dell’incontro di Assisi del 1986. Che, dice, servì a
capire che le religioni possono lavorare insieme per una pace vera e
duratura.
Apprezzamento unanime per l'iniziativa promossa Dal Papa
Tutti i leader religiosi che hanno partecipato questo giovedì alla
Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia
nel mondo promossa ad Assisi da Papa Benedetto XVI hanno lodato
l'iniziativa e hanno rimarcato nei loro interventi l'importanza di
pregare per la pace e di dialogare.
L'incontro di Assisi dal punto di vista dei pellegrini di ogni appartenenza religiosa
Per i pellegrini di tutte le confessioni giunti ad Assisi per la
Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia
nel mondo, sul tema “Pellegrini della verità, pellegrini della pace”,
il giudizio è unanime: è un “evento storico” e di “enorme importanza”.
... La Verità non è mai data
una volta per tutte, è un cammino, un peregrinare magari avvolto dal
dubbio, è un procedere insieme. In fondo è soltanto la coscienza che ci
guida: ma non può essere solitaria e chiusa nel sé. La pace si
costruisce con unacoscienza aperta alle relazioni, per quanto possibile
globale e pluralista. Oggi l’identità è il noi, è il mondo intero.
Popolato da differenze.
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
X Giornata del dialogo cristiano islamico
Dieci anni fa, subito dopo la
tragedia dell’11 settembre, lanciammo un appello per la creazione di
una “Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico”. Era il 4
novembre 2001. Volevamo impedire che il terrorismo da una parte e la
risposta militare dell’amministrazione
americana dall'altra ostacolassero pericolosamente
l’itinerario del dialogo che, all'interno di quello più ampio
tra tutte le grandi tradizioni religiose ( una novità storica ed una
vera benedizione, maturata progressivamente nella seconda metà del XX
secolo anche sulla base di importanti esperienze dei secoli precedenti
in tante parti del mondo), era in corso con i musulmani la cui
religione, largamente diffusa nel mondo, “si fonda sui valori della
pace, della giustizia e della convivenza civile”.
“DIALOGO, PLURALISMO, DEMOCRAZIA: IL NOSTRO COMUNE ORIZZONTE”
Cari amici e amiche, fratelli e sorelle,
il 27 ottobre 2011 celebreremo la decima Giornata ecumenica del dialogo
cristianoislamico. Dieci anni! Nell'arco un decennio si può
invecchiare, diventare adulti, e un minuscolo seme – nato da un’idea
poco originale e all'apparenza persino velleitaria di alcuni
amici preoccupati – può diventare un albero vero e proprio, se non
decisamente rigoglioso (mai montarsi la testa!), almeno capace di
produrre frutti. Talvolta addirittura sorprendenti.
E’ quello che è successo, come voi sapete bene, senza alcun merito
nostro, alla nostra Giornata ecumenica del dialogo fra cristiani e
musulmani, sorta all'indomani dell’11 settembre 2011: che ha
attraversato tutti questi anni, lunghissimi e brevissimi, fatti di
incontri, abbracci, speranze, delusioni, illusioni, arrabbiature, e di
parecchio altro. Anni, ce lo siamo detti a più riprese, di scontro di
civiltà, di paure e chiusure identitarie.
LETTERA ALLE DONNE E AGLI UOMINI DI BUONA VOLONTA’ IN OCCASIONE DELLA DECIMA GIORNATA ECUMENICA DEL DIALOGO
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Nell’Italia di oggi, sempre più
multiculturale e multireligiosa, la presenza dei musulmani è ormai una
realtà consolidata e incontrovertibile. La fase di transizione, da
immigrati di prima generazione a musulmani nati e cresciuti in Italia,
è in avanzato stato di compimento. Il numero dei giovani con un
background islamico che si affacciano sulla scena sociale nei diversi
ambiti è in sensibile aumento. Ciononostante, l’Italia – Stato e
società civile – non sta prestando la dovuta attenzione a questa
presenza che, insieme ad altre realtà di minoranze culturali e
religiose, sta trasformando sensibilmente il suo tessuto sociale.
Invito dei promotori della
Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico a tutte le comunità
cristiane e musulmane a riflettere sul tema: "Dialogo, pluralismo,
democrazia: il nostro comune orizzonte", a dieci anni dall’istituzione
della Giornata.
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In un comunicato del distretto
italiano della Fraternità San Pio X si chiede a Dio di togliere «il
velo dai cuori degli uomini di Chiesa» in vista dell’evento di giovedì
La posizione degli
ultra-tradizionalisti contro l’incontro di Assisi è solo l’ultima di
una serie di accuse alla Chiesa. L’analisi del teologo-giornalista
CHIESA
E SOCIETA'
/
interventi
ed opinioni |
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)Ricordo di don Enzo Mazzi
Da don Milani alla Comunità dell’Isolotto a Firenze, l’itinerario di una vita segnata da grandi ideali e rotture.
E’ morto don Enzo Mazzi… Aveva 84 anni. Un nome e una storia complessa.
Prete fiorentino parroco all’Isolotto, un quartiere fiorentino dove la
vita non è mai stata facile per operai e casalinghe, famiglie modeste,
e dove ha sempre spirato come un vento capriccioso lo spirito vivace
come l’aria di Firenze nei secoli…
Il radicalismo cristiano di don Enzo Mazzi
Le testimonianze di:
Giovanni Franzoni (audio)
don Franco Barbero (audio)
... Eppure ora, dopo la sua morte, continuiamo a vivere. Ma in che
modo? Per quanto mi riguarda, mi guardo attorno e mi sento sola e
vuota. Tanto mi ha dato Enzo. Nella sua valigia, andandosene
per sempre, ha portato via una fetta della mia vita: quarant’anni
che lo hanno visto mio Maestro prediletto, specchio di saperi e di
ideali...
Manuela Giugni: Ciao Enzo che hai scritto l’altra storia di Firenze (pdf)
Così don Enzo Mazzi se n'è andato. Il ricordo pubblicato da «Brescia
oggi» mi ha riaperto la memoria su uno dei momenti più emozionanti
della vita, alla fine degli anni 60. Eravamo Compagnia della Loggetta,
nella primavera del 60, quando dopo la morte di don Milani - avvenuta a
un tiro di schioppo dall'Isolotto, il quartiere dove era parroco don
Enzo - ci eravamo buttati nell'impresa, teatrale naturalmente, di
diffondere le idee del Priore con un testo elaborato dalla Mezzadri e
intitolato «L'obbedienza non è più una virtù»...
Renato Borsoni: Quello spettacolo fatto sul sagrato con la chiesa chiusa
Caro Enzo,
l’improvvisa notizia della tua morte personalmente mi addolora, ma al
tempo stesso mi spinge a rivolgerti apertamente un saluto di pace
piena, ora che hai lasciato questo campo di battaglia e
stai ricevendo il premio delle tue fatiche e della tua
sollecitudine per le chiese, non sempre compresa e fonte di
prove...
Alberto Simoni op: In morte di Enzo Mazzi (pdf)
video: Il sessantotto all'Isolotto (Firenze) - don Enzo Mazzi
Guarda la pagina delle Comunità di Base:
Un “operaio per il Regno” ci ha lasciato
Vedi ancche il nostro post precedente:
L'eresia come valore - don Enzo Mazzi
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Parleremo
ancora a lungo di Enzo Mazzi perché la sua testimonianza è
difficilmente riconducibile a una sola e inflessibile interpretazione.
Con la consapevolezza della possibilità di sbagliare, mi assumo perciò
la responsabilità di sciogliere la contraddizione, per me apparente,
fra Enzo deglianni '70 e l'autore del libro "Il valore dell'eresia".
Dal mondo politico, associativo
e istituzionale il ricordo di un personaggio che lascia una traccia
indelebile. C'è chi torna 43 anni dopo il suo allontanamento dalla
chiesa
«L’arcivescovo di Firenze, a
nome della Chiesa fiorentina, appresa la notizia della morte di don
Enzo Mazzi, ha pregato per lui ed è vicino alla sofferenza di quanti
gli sono stati accanto». Questo il messaggio che l’arcidiocesi di
Firenze ha diffuso in ricordo del sacerdote che fu tra i protagonisti
nella stagione del 'dissenso' all’interno della Chiesa.
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
La fatica della carità
Video interviste realizzate in occasione dell'incontro "La
fatica della Carità" tenuto a Roma presso l'Università Lateranense
promosso dalla Caritas di Roma.
Intervista a GIANNI GENNARI, giornalista di Avvenire
Intervista a don VIRGINIO COLMEGNA, Presidente Casa della carità di Milano
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Gli immigrati tendono a restare, pagano le tasse e i figli vanno a scuola
Il 21° rapporto annuale Caritas sull’immigrazione è stato presentato
questo giovedì al teatro Don Orione di Roma. Si tratta di oltre 500
pagine di dati che tranquillizzano sull'integrazione di quel 7% della
popolazione che Benedetto XVI, nel suo messaggio per la Giornata
Mondiale del Migrante, ha invitato ad avvicinare al Vangelo.
“L’Italia è soggetta a un crescente
processo di invecchiamento, rispetto al quale l’immigrazione
costituisce un rimedio che, seppure parziale, sarà indispensabile anche
negli anni a venire”. Lo afferma il “ Dossier Statistico Immigrazione”
di Caritas-Migrantes presentato ieri a Roma e giunto alla XXIma
edizione. “Senza gli immigrati, la situazione demografica sarebbe stata
ancora peggiore e si sarebbe verificata una radicale diminuzione della
popolazione e della forza lavoro. I minori figli di stranieri sfiorano
il milione e aumentano ogni anno a un ritmo superiore a 100mila unità
tra nati sul posto e figli ricongiunti”.
Il Dossier immigrazione di
Caritas/Migrantes offre il nuovo quadro del fenomeno immigrati. Più
numerosi al Nord Ovest, sono ormai un decimo della forza lavoro.
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Riflessione sul rapporto tra Chiesa, società e
politica oggi intervista a padre Bartolomeo Sorge sj - RaiNews del
24.10.2011 -
Padre Bartolomeo Sorge,
gesuita, teologo, politologo ed esperto di dottrina sociale della
Chiesa, offre un’ampia riflessione sul rapporto tra Chiesa, società e
politica cercando di ristabilire obiettivi e confini dell’attività del
Vaticano. Esprime la preoccupazione per il deterioramento dell’etica
della politica a cui assistiamo indicandone i pericoli per la
convivenza umana, primo tra questi quello dell’individualismo. E
sottolinea l’urgenza e l’imprescindibilità di un nuovo umanesimo
perché, come dice: “se vogliamo costruire una casa nuova di tutti gli
uomini bisogna che abbiamo un pavimento unito, una cultura politica
sufficientemente omogenea intorno ai valori portanti”. In questa
omogeneità indica lo sforzo che la Chiesa deve fare, perché, continua
“senza una visione integrale, trascendente, diciamo pure la parola
spirituale dell’uomo e della società non basterà l’economia di mercato,
non basteranno le leggi o le istituzioni più moderne per realizzare un
mondo pacifico e giusto”
video I parte
video II parte
"Il coraggio della speranza - Il ruolo dei fedeli laici nella vita pubblica"
Conferenza-dibattito con p.
Bartolomeo Sorge sj tenuta il 25 ottobre 2011 presso il Laboratorio
socio-politico "Il Prezioso Avanzo" nella Parrocchia SS. Crocifisso dei
miracoli - Catania.
Breve introduzione di p. Gianni Notari sj
ascolta l'audio
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"Il risveglio dei cattolici nell’Italia malata" di Enzo Bianchi
In questi ultimi anni abbiamo
più volte indicato non solo l'afonia dei cattolici in politica – la
debolezza di rilevanza nella progettazione e nella costruzione della
polis – ma anche le cause che l'hanno prodotta, tra cui l'intervento
diretto in politica di alcuni ecclesiastici e la scelta di agire come
un gruppo di pressione. La diaspora dei cattolici in politica
all'inizio degli anni Novanta appariva non solo come una necessità
motivata ma anche come una preziosa opportunità, una “benedizione”:
rendeva infatti evidente che la comunità cristiana vive di fede e di
coerente comportamento etico, ma non di soluzioni tecniche nella
politica e nell'economia. Di fatto però questa diaspora si è ridotta a
irrilevanza e, fatto ancor più grave, ha lasciato segni di
contrapposizione e forti divisioni tra i cattolici stessi.
Il risveglio dei cattolici nell’Italia malata di Enzo Bianchi
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Inizio positivo. L’appuntamento di Todi è stato importante. L’aver
ritrovato un tavolo comune, tra fratelli in diaspora, non è banale in
tempi ove l’individualismo va alla grande. Il titolo sobrio e quanto
mai attuale: “Una buona politica per il bene comune”. Sin qui tutto bene.
L’esito? Non me ne vogliano, ma mi sembra un po’ scontato.
Luci e ombre, speranze e timori sono stati lucidamente espressi, da «Una svolta solo a metà» di Pedrazzi a «Bagnasco ci chiama» di Castagnetti, da «Si rischia il settarismo», di Faggioli, a «I rischi di una cosa bianca» di Valli, per citarne solo alcuni.
È assai positivo che i cattolici organizzati nelle associazioni,
ecclesiali e non, si interroghino, vogliano tornare ad un nuovo
protagonismo, dare il contributo a una urgente, inevitabile, doverosa
ripresa di una buona politica che rimetta al centro il bene comune, e
aiuti il paese a risollevarsi dal degrado etico in cui è caduto.
Assemblea plenaria delle Conferenze Episcopali dell'UE
Da questo mercoledì a venerdì 28 ottobre
si riunisce l'Assemblea plenaria autunnale della Commissione degli
Episcopati della Comunità Europea (COMECE), a Bruxelles, alla presenza
di 23 Vescovi membri dell'organismo. I temi principali sono “la crisi
finanziaria e il futuro dell'integrazione europea”.
Tra i punti cruciali
nel dopo-Todi c’è anche la riforma del “sistema elettorale”, e non solo
a causa del referendum. Non è questione formale: è in gioco una scelta
di cultura politica e il rapporto tra cittadini e istituzioni....
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POLITICA
L’Infedele
seguirà in diretta le conseguenze dell’euroceffone ricevuto a Bruxelles
dal governo italiano. Riuscirà Berlusconi a fare in tre giorni quel che
non è riuscito a combinare in tre mesi? La pubblica rampogna di Merkel
e Sarkozy sarà più efficace della lettera inviata il 5 agosto scorso da
Trichet e Draghi? Naturalmente, all’Infedele sarà doveroso porsi anche
una domanda più di fondo: le ricette amare proposte all’Italia sotto
forma di “vincolo esterno”, ormai un vero e proprio commissariamento,
sono davvero quelle giuste?....
Ospiti di Gad Lerner Massimo
Firpo, Ida Dominijanni, Martina Fabbri, Giuliano Urbani, Giorgio
Stracquadanio, Giuseppe De Marzo, Gilberto Oneto
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La riforma
delle pensioni, quella del fisco, le misure che dovrebbero rilanciare
l’economia: poche ore per fare quello che l’Europa ci chiede da sempre.
Il Governo, la maggioranza e l’ultimatum di Merkel e Sarkozy sono i
temi centrali della puntata di Ballarò. Tra gli ospiti di Giovanni
Floris il presidente della Camera Gianfranco Fini, il ministro
dell’istruzione Mariastella Gelmini, il leader di Sinistra e libertà
Nichi Vendola, il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, il
direttore della “Stampa” Mario Calabresi, il presidente della Ipsos
Nando Pagnoncelli.
In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza (video)
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Se
si votasse domani, 49 cattolici praticanti su cento diserterebbero le
urne. Ma non vogliono un partito cattolico: chiedono un impegno
concreto a servizio del bene comune.
Gli
effetti delle ultime riforme sulla previdenza: l’età per la pensione di
vecchiaia crescerà sino ad arrivare a 67 anni nel 2026, per uomini e
donne. Come sarà negli altri Paesi.
L'aula della Camera ha
approvato una mozione dell'Idv che prevede la «soppressione dei
finanziamenti per la realizzazione del Ponte sullo Stretto.
UNITA': L'opposizione "cancella " il Ponte sullo Stretto
Una nota di palazzo Chigi dichiara: “La mozione approvata ieri dalla Camera non cancella la realizzazione”
Udienza - 26 ottobre 2011, Preghiera in preparazione all'Incontro di Assisi
Omelia - 23 ottobre 2011: Canonizzazione dei Beati Guido Maria Conforti, Luigi Guanella, Bonifacia Rodríguez De Castro
Discorso - Ai partecipanti all'Incontro Internazionale per gli Ordinariati Militari (22 ottobre 2011)
Discorso - Ai Membri della Fondazione Giovanni Paolo II (24 ottobre 2011)
Messaggio per la 98ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2012 (21 settembre 2011)
Viaggi Apostolici in Italia: Assisi 27 ottobre 2011 - "Pellegrini della verità, pellegrini della pace"
OPINIONI E COMMENTI
Nel
marzo 2012 termina il quinquennio di presidenza della Cei del cardinale
Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova; e tutto lascia prevedere che ci
sarà una riconferma.
Ma le manovre che si stanno svolgendo per la sostituzione di Angelo
Scola a Venezia, nella loro silenziosa determinazione, fanno intuire
che forse non è solo in gioco la scelta del patriarca e arcivescovo di
una diocesi piccola,ma estremamente prestigiosa; e che ciò che accade
in laguna può rientrare in un disegno più ampio, che ha la
Circonvallazione Aurelia, sede della Conferenza Episcopale, come ultimo
traguardo.
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Di
fronte ad un mondo che, a causa delle migrazioni, sta diventando meno
omogeneo ma sempre più complesso e "mescolato", la Chiesa è
chiamata a “rivedere i suoi metodi, le sue espressioni e il suo
linguaggio” per tenere conto della nuova realtà.
Una sfida di cui monsignor Antonio Maria Vegliò, presidente del
Pontificio consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti, è
acutamente consapevole. L’arcivescovo ha presentato oggi in Vaticano il
messaggio di papa Benedetto XVI per la Giornata mondiale del Migrante e
del Rifugiato, che sarà celebrata il 15 gennaio 2012.
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1)
La
newsletter è settimanale;
2) Il
servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:
http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm
3) Il servizio omelia di P.
Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm
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