"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°43 del 2011

Aggiornamento della settimana

- dal 22 al 29 ottobre 2011 -

 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 3 novembre 2011          


 
 



IL VANGELO DELLA DOMENICA 

LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo

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Preghiera dei fedeli




OMELIA 

di P. Gregorio Battaglia
  di P. Aurelio Antista
di P. Alberto Neglia

 
N. B. La Lectio, la Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili
         (di norma rispettivamente il sabato sera, la domenica e il lunedì)


Il 2 febbraio 2010

 é nato il Blog di Tempo Perso

PIETRE VIVE

che viene aggiornato quotidianamente
 e mette così a disposizione in modo facile e veloce
 una o più notizie

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la pagina sociale


"QUELLI DELLA VIA"





 




NOTA

Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere
un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 









I NOSTRI TEMPI



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Papa Giovanni XXIII patrono dell'Esercito? “Alienum est a ratione”

“Alienum est a ratione”. Cioè una cosa che non si può nemmeno pensare, che non c’entra nulla con la ragione. In pratica, una cosa "fuori di testa". E’ tale la definizione che Papa Giovanni XXIII fa della guerra nella sua Lettera Enciclica "Pacem in terris" del 1963. Una pagina meditata, tra le ultime del suo Pontificato, che costituisce ancora oggi una riflessione ed un manifesto forte e concreto sul tema della Pace e della sua costruzione. Che tanto si deve allontanare dalle vie della guerra.
E cosa ti pensano invece all’Ordinariato Militare per l’Italia? Di celebrare una Messa (officiata il 24 ottobre 2011 in Santa Maria in Aracoeli) per promuovere la devozione quale santo patrono dell’Esercito. Non si potevano scegliere i santi guerrieri dell’antichità, o qualche bellicosa figura più vicino ai nostri tempi? E’ stato necessario andare a scomodare il "Papa buono", che mai si penserebbe legato ad armi, divise, gradi e mostrine.

   Papa Giovanni XXIII patrono dell'Esercito?

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Non ci sono soldi... eppure il governo acquista 3 UAV Reapter per una spesa di 15,053,962 milioni di dollari

... Il governo dice che di soldi non ce ne sono, che lavoratori e disoccupati devono pagare la crisi del sistema, e che se vogliono manifestare devono dare garanzie patrimoniali. 
Come spendere allora il denaro pubblico? Siglando contratti che aumentano le spese militari come quello con la General Atomics Aeronautical Systems per l'acquisto 3 UAV Reapter dal valore di 15,053,962 milioni di dollari...

   Berlusconi: "Non ci sono soldi" ma il suo governo acquista 3 UAV Reapter per una spesa di 15,053,962 milioni di dollari


La Rete Italiana Disarmo (rete che raggruppa oltre trenta organismi) denuncia il rischio che l’Italia, con l’approvazione del disegno di legge “comunitaria” (AS 2322-B) attualmente all’esame della Commissione politiche comunitarie del Senato, diminuisca i controlli sui trasferimenti di armi e che la trasparenza su questo ambito delicato faccia un passo indietro. Insieme alla Tavola della Pace la Rete è da tempo attiva affinché il controllo e la trasparenza su un commercio così problematico non siano indeboliti ed anzi si rafforzino.
“In questo periodo di crisi economica i poteri e le lobby armiere scalpitano per avere le mani libere da vicoli di controllo sul business delle armi, ed il governo con le modifiche alla legge 185 si appresta a sostenere questi mercanti di morte - sostiene Riccardo Troisi di Rete Italiana per il Disarmo
- Al contrario sarebbe importante attivarsi con normative e risorse che taglino le spese militari e redistribuiscano i miliardi sottratti a queste spese inutili verso politiche di miglioramento dello stato sociale e per favorire nuove economie che mettano al centro la sostenibilità sociale ed ambientale”. La modifica della legge 185 del 1990, che è considerata un modello a livello internazionale per i divieti che contiene, per i controlli e le misure di trasparenza, non può avvenire senza un adeguato dibattito parlamentare...

     Le armi vanno tenute d’occhio: in Parlamento la modifica alla legge sulle armi passa dalla “legge comunitaria” e senza discussione, una strada inaccettabile.

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Stupri, torture e vendita di organi per gli ostaggi trattenuti nel Sinai dai mercanti di uomini. Davanti a questa tragedia il mondo rimane immobile.
Diffondiamo e condividendo non rendiamoci complici di questo silenzio!!!

   ‎"La tragedia dei prigionieri del Sinai e il mondo che tace"

Era un migrante. Di lui non sappiamo nulla, neanche il nome. La sua morte è passata quasi inosservata, oscurata dall’indifferenza e da qualche altra morte “eccellente” che ha catturato i titoli e le aperture dei giornali.

   A 16 anni, in fondo al mare...


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Save The Children - Mortalità infantile: ogni 4 secondi nel mondo un bambino muore per mancanza di cure.


Otto milioni i bambini che muoiono ogni anno per problemi sanitari. Save the Children: «operatori sanitari sono una risorsa cruciale, ne servono di più»

Otto milioni: tanti sono i bambini sotto i 5 anni che ogni anno muoiono nel mondo per elementari problemi sanitari. Uno ogni quattro secondi, secondo i dati di Save the Children. Una strage che continua giorno dopo giorno, silenziosa e spesso dimenticata proprio perché probabilmente fa meno rumore rispetto all'andamento delle borse mondiali, o agli interessi del petrolio.

   Ogni 4 secondi nel mondo un bambino muore per mancanza di cure. L’allarme di Save The Children
Al mondo 350 milioni di bambini non verranno mai visitati da un operatore sanitario, sia esso un dottore, un infermiere o un semplice operatore di comunità, nel corso di tutta la loro vita. Eppure la presenza e l’intervento di un operatore sanitario può fare la differenza fra la vita e la morte di un bambino: si stima infatti che dove ce ne sono troppo pochi, un bambino rischia cinque volte di più di perdere la vita prima di aver compiuto 5 anni. Gli operatori sanitari sono una risorsa cruciale nella battaglia contro la mortalità infantile.

   il comunicato di Save the Children: Mortalità infantile: Save the Children, 350 milioni di bambini al mondo non vengono visitati da un operatore sanitario in tutta la loro vita. Ciad e Somalia i paesi in fondo alla classifica per numero e impatto dell’operato degli health workers

   Scarica il rapporto "ACCESSO VIETATO - Perché la grave carenza degli operatori sanitari ostacola il diritto alla salute dei bambini"

   Scarica il rapporto "Non lasciamoli andare - ridurre la mortalità infantile è possibile"

Every One: basta un respiro...
...per salvare un bambino. 
Quasi 8 milioni di bambini muoiono prima dei 5 anni, uno ogni 4 secondi, a causa di malattie prevenibili e curabili che si possono superare con semplici soluzioni da pochi euro. Per questo riparte Every One, la campagna per dire basta alla mortalità infantile. Il palloncino rosso ne è il simbolo: rappresenta metaforicamente la vita di una bambino, gonfiare un palloncino significa quindi dargli la vita.

   il video: Basta un respiro...


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Napoli: Hasta la victoria, siempre! di Alex Zanotelli - Napoli diventa così la prima grande città italiana che decide di ‘obbedire’ al Referendum sull’acqua


E’ un momento questo di gioia e di festa per Napoli perché è diventata la capitale italiana dell’acqua pubblica, la “Parigi d’Italia”. Infatti oggi 26 ottobre 2011, il Consiglio Comunale di Napoli , in seduta pubblica e solenne al Maschio Angioino, vota la ripubblicizzazione del servizio idrico, che sarà gestito da un Ente di Diritto Pubblico, ”Acqua Bene Comune Napoli“ in sostituzione dell’Arin Spa. Napoli diventa così la prima grande città italiana che decide di ‘obbedire’ al Referendum sull'acqua (12-13 giugno 2011), ripubblicizzando la propria acqua e ripudiando la formula della Spa. E’ una grande lezione che questa città così bistrattata dona a tutto il paese.

   Napoli: Hasta la victoria, siempre! di Alex Zanotelli

   Vedi anche il nostro precedente post:

Italia: la manovra riprivatizza l’acqua e minaccia le politiche sociali - Annullato l'inequivocabile risultato del Referendum?

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Il peso è quello della grande manovra finanziaria della discordia moltiplicata per 5. Secondo il rapporto del gruppo di lavoro sull'Economia non Osservata, istituita al ministero dell'Economia, il sommerso italiano ammonta a 255-275 miliardi, vale a dire tra il 16,3% e il 17,5% della ricchezza prodotta dal Paese. L'equivalente di cinque manovre da 54 miliardi.
LE DIFFERENZE TRA NORD E SUD. L'andamento del dato è omogeno nel tempo. Ma le differenze geografiche sono nette. Se al Nord la percentuale di sommerso si attesta sugli standard europei, «nel Mezzogiorno costituisce una vera e propria piaga sociale ed economica», ha spiegato il segretario degli artigiani di Mestre Giuseppe Bortolussi. Al Sud il nero è il doppio del Nord.

    LETTERA43:  Lavoro, in nero 275 miliardi

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SCUOLA





Ricordate le famose tre "I" della riforma Moratti ? Rappresentavano con estrema sintesi la summa del pensiero del centro-destra sulla scuola. Impresa, Informatica e Inglese. Dove son finiti Impresa e Informatica non solo a scuola ma nel Paese è sotto gli occhi di tutti. Rimaneva l'Inglese che doveva irradiarsi , a tappe forzate, in tutte le classi della primaria...

    Pippo Frisone: Inglese ancora vietato alla Primaria

Si parla di scuola, università e pensioni nella lettera del presidente del Consiglio del Consiglio all'Unione Europea.

    Red: I punti sulla scuola nella lettera di Berlusconi all'UE

La diversità linguistica certamente colpisce quale primo fattore di potenziale difficoltà, imbarazzo e anche attrito nell’incontro interculturale. In ambito scolastico, il plurilinguismo è ormai in qualche misura un problema da affrontare, come hanno fatto numerose ricerche che si occupano dell’insegnamento dell’italiano come lingua seconda ai sempre più numerosi allievi stranieri, per portarli a un livello di comprensione sufficiente ad affrontare l’impegno dello studio e a rapportarsi con gli altri.

    Sara Greco Morasso: Quel mix di italiani e stranieri che "salva" il cervello e la pagella

In 15 anni si è passati da poco meno di 60mila studenti agli oltre 700mila di oggi. Erano appena lo 0,8% di tutti gli alunni nel 1996, sono diventati l'8% ora

    Francesco Bianco: La scuola italiana è già multiculturale

E invece molti organi d'informazione continuano a confondere la cultura del diritto con quella della beneficenza, presentando l'azione doverosa di un Comune, che ha semplicemente espletato un suo preciso obbligo, come se fosse un "gesto di solidarietà". È accaduto, ad esempio, a Terni, nel parlare di un fondo stanziato dall'Amministrazione Municipale per la traduzione dei testi scolastici in braille

    FISH: Mai dimenticare che l'inclusione scolastica è un diritto

 



LOTTA ALLA MAFIA




Il Villaggio della Legalità di Borgo Sabotino, affidato all’associazione Libera, completamente devastato da ignoti

    GIORNALETTISMO: Il villaggio di don Ciotti devastato dai vandali (testo+video)

Droga, affari, speculazioni e riciclaggio di denaro sporco. E' questo il quadro della presenza delle mafie nel Lazio emerso dal seminario di studio organizzato da Libera all'Università la Sapienza di Roma dal titolo "La quinta mafia". I dati riportati dai relatori sono più che allarmanti. Dimostrano in tutta semplicità la presenza ben radicata delle organizzazioni criminali nel Lazio.

    LIBERAINFORMAZIONE: Gli affari dei boss della Quinta mafia

Milano nuova capitale della 'ndrangheta? Solo qualche tempo fa una domanda del genere sarebbe stata impensabile. Tuttavia, mettendo in fila fatti, nomi e delitti che emergono dalle numerose inchieste della magistratura milanese in questi ultimi anni, sembrerebbe invece che la città lombarda e la stessa Regione siano diventatate 'terra di conquista' per le mafie e in particolare per le 'ndrine calabresi. I boss, infatti, sono proprietari di decine di locali, ristoranti e discoteche alla moda. Veri e propri uomini d'affari nel settore del 'movimento terra' e dei servizi, che all'occasione sono pronti a trasformarsi in spietati criminali.

    RAINEWS24 - Mario Sanna: Nuove mani sulla città  (video)

L’annuncio era stato dato qualche settimana fa, ma in attesa della prossima ufficialità i lavori intanto hanno preso il via, perché non c’è tempo da perdere. Stiamo parlando del comitato antimafia voluto dal sindaco di Milano Giuliano Pisapia per supportare l’attività della nuova amministrazione comunale nel contrasto alle organizzazioni di stampo mafioso, che hanno aggredito ormai da decenni la città e la regione.

    Lorenzo Frigerio: Milano:  dalla Chiesa presidente del Comitato antimafia

La 'ndrangheta e l’Euroregione dell’Alpi – Mediterraneo, in particolare la ndrangheta e la Liguria: un legame tutto da esplorare che sta già riservando, purtroppo, notevoli sorprese. La regione d’Italia con un numero tra i più bassi di beni confiscati sul suo territorio, solo 32 a fronte delle migliaia di Sicilia, Calabria e Campania e delle centinaia di Lazio e Lombardia, è stata indicata nell’inchiesta Crimine come frontiera importante per le ndrine della Locride.

    Anna Foti: La 'ndrangheta in Liguria




FEDE E
SPIRITUALITA'



“NON ABBIATE PAURA” - HOREB N. 59 – 2/2011

TRACCE DI SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI

Credevamo che lo sviluppo scientifico, sociale, economico, un certo benessere diffuso ci avesse emancipati dalla paura, e invece si constata quotidianamente che essa, anche se facciamo fatica a dircelo, condiziona la vita. Rimane al fondo, come  realtà strisciante, dissimulata, ma, quanto meno ce l’aspettiamo, essa affiora e condiziona l’orientamento della vita e le scelte concrete. Essa è connessa all’intimo dell’uomo, ognuno porta in se stesso la paura radicale della contingenza e della morte. Sì, si ha paura di morire e quindi della malattia, della stessa vecchiaia e delle rughe. Si ha paura del futuro per la precarietà del lavoro e per il rischio di rimanere disoccupati. Si ha paura nel mondo degli affetti per la fragilità umana che accompagna le scelte. Si ha paura dell’altro perché potrebbe intaccare i nostri orizzonti, i nostri interessi, i nostri privilegi...

Questo l'incipit dell'Editoriale di Horeb, Quaderni di riflessione e formazione per quanti desiderano coltivare una spiritualità che assuma e valorizzi il quotidiano.

  Editoriale (Pdf)

  Sommario (Pdf)


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Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto - I MERCOLEDÌ DELLA SPIRITUALITÀ - 2011 - EDUCARE TESTIMONIANDO LA FEDE

Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto I MERCOLEDÌ DELLA SPIRITUALITÀ - 2011
Dal 19 Ottobre al 30 Novembre presso la sala del convento dalle ore 20.00 alle ore 21.00
 EDUCARE TESTIMONIANDO LA FEDE

   il calendario degli incontri (pdf)

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  La Bibbia in un frammento

" Ero con lui come
una giovane,
ero la sua delizia
ogni giorno,
giocavo davanti a
lui in ogni istante,
giocavo sul globo
terrestre..." 
(Proverbi 8,30-31)

  Gianfranco Ravasi: Il gioco di Dio


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“DIO E’ AMORE – La vocazione del cristiano: diventare manifestazione della bellezza dell’amore trinitario” di Alberto Neglia (VIDEO)


“DIO E’ AMORE  
La vocazione del cristiano: 
diventare manifestazione della bellezza dell’amore trinitario”
di  Alberto Neglia

- Frammenti di Spiritualità - n. 10

Estratto della relazione “La spiritualità cristiana: la via della carità” di Alberto Neglia tenuta il 19 ottobre 2011 nell'ambito dei MERCOLEDÌ DELLA SPIRITUALITÀ 2011 - “ EDUCARE TESTIMONIANDO LA FEDE” promossi dalla Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)

Anticipazione in attesa del video integrale.

   Video

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“DIO E’ AMORE – L'unico valore non negoziabile è l'amore” di Alberto Neglia (VIDEO)


“DIO E’ AMORE  
La vocazione del cristiano: 
diventare manifestazione della bellezza dell’amore trinitario”
di  Alberto Neglia

- Frammenti di Spiritualità - n. 11

Estratto della relazione “La spiritualità cristiana: la via della carità” di Alberto Neglia tenuta il 19 ottobre 2011 nell'ambito dei MERCOLEDÌ DELLA SPIRITUALITÀ 2011 - “ EDUCARE TESTIMONIANDO LA FEDE” promossi dalla Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)

Anticipazione in attesa del video integrale.

   Video

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PAROLA DI DIO E VITA - Frontiere dello Spirito del 23 ottobre 2011: Esodo 22,20-26 - "27 Ottobre 2011 ritorno ad Assisi"


Nella puntata di "Le Frontiere dello Spirito" del 23 ottobre 2011 il cardinale Gianfranco Ravasi commenta (dopo aver letto i versetti 33 e 34 del capitolo 19 dal libro del Levitico) un brano tratto dal Libro dell'Esodo (22,20-26) e il Salmo 17 (18): “Ti amo, Signore, mia forza, Signore mia roccia, mia fortezza, mio liberatore.” 

Nella seconda parte del programma, curata da Maria Cecilia Sangiorgi, il servizio "27 Ottobre 2011 ritorno ad Assisi"  è dedicato al quarto Incontro Interreligioso di Preghiera per la Pace di Assisi. A venticinque anni dal primo incontro quando ì leaders religiosi di tutto il mondo si trovarono con Giovanni Paolo II a pregare per la pace. Giovanni Paolo II aprì una nuova strada con quella giornata, che aveva lasciato più d’uno, anche all'interno della Chiesa cattolica, col fiato sospeso. 
Il tema proposto quest’anno, “Pellegrini della verità, pellegrini della pace", sottolinea come non si possa prescindere dalla ricerca della verità se si vuole contribuire ad una pace vera.

   Frontiere dello Spirito del 23 ottobre 2011 (video)

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Il Vangelo che abbiamo ricevuto Uno spazio libero di comunione, confronto e ricerca sinodale «Ma voi non così» (Luca 22, 25)
ROMA - 17-18 Settembre 2011 - Video - Relazioni - Documenti



Sulla relazione di base:
Ho letto parole belle e autorevoli sulla eucaristia, ispirate dalla eucaristia. Mi pare che il tema scelto per questo incontro sia assolutamente centrale nella vita cristiana, personale e comunitaria. Non ho da aggiungere dottrina a dottrina. Insieme rendiamo grazie per questa comunione,che ci custodisce da viandanti nel tempo della crisi

  Ma tra voi non così di Massimo Toschi

  Leggi il testo dell'intervento di:

  • Giuseppe Ruggieri: La questione eucaristica oggi.Commento al documento “Ma voi non così”

TAVOLA ROTONDA

  • Mauro Castagnaro: "L'Eucarestia oggi: la ricerca di autenticità evangelica" intervento
  • Enrico Peyretti: «L’eucaristia oggi: la ricerca di autenticità evangelica» Eucarestia come realtà ed esperienza di non-dominio 
Cari amici, mentre scrivo il convegno affronta la sua ultima sessione. Mi dispiace di non essere con voi, di non celebrare l’Eucaristia con voi, ma problemi legati ad impegni pastorali mi hanno costretto a partire sabato sera. Ovviamente sono ben lieto di constatare come “Il vangelo che abbiamo ricevuto” sia luogo di scambio, di ripensamenti, di arricchimento per tutti. Speriamo di poter continuare in questo servizio discreto ma prezioso al Vangelo e alla Chiesa. Il card. Martini dice che per la chiesa lui può solo pregare, noi ancora qualcosa pensiamo anche di poterla aggiungere alla preghiera.

  IN MARGINE AL CONVEGNO DI ROMA di Felice Scalia sj

  Guarda i video degli incontri:

SABATO 17 SETTEMBRE
PRIMA SESSIONE: L'EUCARESTIA NELLA STORIA E NELLA CHIESA.

  • Introduzione di Silvia Scatena.
  • "Ma voi non così: l'eucarestia nella storia e nella chiesa" relazione di Pino Ruggieri.
  • Discussant: Emma Fattorini.
  • Confronto comune.

SECONDA SESSIONE: L’EUCARESTIA: UNA “NOTIZIA BUONA” PER IL NOSTRO TEMPO?
  • Introduzione di Giovanni Nicolini.
  • Testimonianza di Marco Campedelli.
  • Testimonianza di Fabrizio Valletti.
  • Confronto comune: testimonianze.
  • Confronto comune: testimonianze.

DOMENICA 18 SETTEMBRE
TERZA SESSIONE: L'EUCARESTIA OGGI, LA RICERCA DI AUTENTICITA' EVANGELICA.

  • Tavola rotonda.
  • Introduzione di Luciano Guerzoni
  • Confronto Mauro Castagnaro, Marinella Perroni, Enrico Peyretti e Paolo Ricca.

  Guarda anche il nostro precedente post:
Il Vangelo che abbiamo ricevuto - Uno spazio libero di comunione, confronto e ricerca sinodale - «Ma voi non così» - ROMA - 17-18 Settembre 2011 - lettera invito - programma


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"TESTIMONI DI DIO" Giornata Missionaria Mondiale 2011


Vite che narrano il Dio di Gesù Cristo
Testimoni di Dio è la proposta per l’Ottobre Missionario e la Giornata Missionaria Mondiale 2011. “L’enfasi non è solo sul dovere di essere testimoni – spiega don Gianni Cesena, direttore di Missio –: senza una personale esperienza di fede e di preghiera, senza una ricezione grata della Buona Notizia e senza la disponibilità ad accogliere misericordia e perdono, non c’è testimonianza. Si è testimoni sì, ma di Dio, riconosciuto nella figura di Gesù”.
Ne sono segno uomini come p. Fausto Tentorio, il missionario del Pime ucciso lunedì 17 ottobre a Mindanao, nelle Filippine; o mons. Guido Maria Conforti, fondatore dei Saveriani, di cui domenica la Chiesa riconosce la santità.
Nel Messaggio del Papa, anche l’appello alla condivisione: “L’evangelizzazione è un processo complesso e comprende vari elementi – scrive Benedetto XVI -: tra questi, un’attenzione peculiare da parte dell’animazione missionaria è stata sempre data alla solidarietà. Questo è anche uno degli obiettivi della Giornata Missionaria Mondiale, che, attraverso le Pontificie Opere Missionarie, sollecita l’aiuto per lo svolgimento dei compiti di evangelizzazione nei territori di missione”.

23 ottobre 2011 - TESTIMONI DI DIO
Nel 1926, l’Opera della Propagazione della Fede, su suggerimento del Circolo missionario del Seminario di Sassari, propose a papa Pio XI di indire una giornata annuale in favore dell’attività missionaria della Chiesa universale. La richiesta venne accolta con favore e l’anno successivo (1927) fu celebrata la prima “Giornata Missionaria Mondiale per la propagazione della fede”, stabilendo che ciò avvenisse ogni penultima domenica di ottobre, tradizionalmente riconosciuto come mese missionario per eccellenza.
In questo giorno i fedeli di tutti i continenti sono chiamati ad aprire il loro cuore alle esigenze spirituali della missione e ad impegnarsi con gesti concreti di solidarietà a sostegno di tutte le giovani Chiese. Vengono così sostenuti con le offerte della Giornata, progetti per consolidare la Chiesa mediante l'aiuto ai catechisti, ai seminari con la formazione del clero locale, e all'assistenza socio-sanitaria dell’infanzia.

  Messaggio del Papa per la Giornata Missionaria Mondiale 2011

  Per scaricare il materiale di animazione clicca qui


  Il tema della Giornata 2011 : Testimoni di Dio (pdf)


  VAI ALLO SPECIALE DI AVVENIRE (pdf)

Padre Giulio Albanese, direttore di Popoli e Missione, introduce il tema "Testimoni di Dio" della Giornata Missionaria Mondiale 2011

  video

Guarda anche:

  Giornata Missionaria Mondiale 2011: le statistiche della Chiesa cattolica

Come cambia e che obiettivi ha la missione italiana del XXI secolo?Quanti sono i missionari, le religiose, i laici, i fidei donum nel mondo?Chi è il missionario del terzo millennio? Come si vive oggi la missione? Quali pregiudizi rappresentano dei veri ostacoli per la nuova evangelizzazione? A queste domande risponde lo speciale dossier sulla presenza dei missionari italiani nel mondo

  Dossier sulla presenza dei missionari italiani nel mondo (pdf)


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‎"Il dialogo come stile di vita ecclesiale e l’evangelizzazione"
"Le condizioni del dialogo per incontrarsi nella Parola" di Bruno Forte


ARCIDIOCESI DI CHIETI-VASTO
CONVEGNO DIOCESANO FARA SAN MARTINO, 16-17 SETTEMBRE 2011

Il dialogo come stile di vita ecclesiale e l’evangelizzazione
1. Non c’è dialogo senza umiltà. Dialogare con l’altro esige umiltà: accettando di mettersi in ascolto dell’altro, rinunciando a ogni pretesa su di lui, si apre la strada alla verità, cui tutti dobbiamo obbedienza. 
2. Non c’è dialogo senza ascolto...

  LE CONDIZIONI DEL DIALOGO UN DECALOGO PER INCONTRARSI NELLA PAROLA (pdf) di Bruno Forte

Al termine del Convegno Diocesano 2011 - vera esperienza di grazia, “evento dialogico” di comunione e partecipazione ecclesiale, con i suoi oltre seicento iscritti, fra presbiteri, religiosi e laici, in rappresentanza delle Parrocchie e delle Aggregazioni ecclesiali - ringrazio il Signore e quanti lo hanno preparato e vissuto. Offro alla Comunità diocesana questa sintesi dei contenuti emersi in vista delle successive verifiche da promuovere durante l’anno a livello soprattutto zonale e parrocchiale, affinché nulla vada perduto di quello che lo Spirito ha suggerito alla nostra Chiesa in Convegno.

  Conclusioni (pdf) di Bruno Forte Padre Arcivescovo


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Assisi 27 ottobre 1986/2011 “Pellegrini della verità, pellegrini della pace” / 2


Benedetto XVI torna ad Assisi i127 ottobre per una giornata di riflessione, dialogo e preghiera con i leader religiosi del mondo e alcuni esponenti laici. Ha voluto personalmente questo pellegrinaggio in memoria della giornata di 25 anni fa, da lui definita una «puntuale profezia».

  Lo “spirito di Assisi” soffia ancora di Andrea Riccardi

Ci sarà il 27 ottobre la salita delle religioni al monte santo di Assisi, per l’incontro ecumenico ed interreligioso indetto dal papa nel venticinquesimo anniversario di quel primo convegno dei leaders religiosi mondiali che fu promosso nel 1986 da Giovanni Paolo II, per la gioia di molti e il cruccio scandalizzato di altri, soprattutto uomini di curia e collaboratori a lui più vicini.
Tutte le religioni insieme: non è forse irenismo?
Il problema che esplose allora si ripropone anche oggi.

  Lo spirito e la materia di Assisi di Raniero La Valle

Fermo restando il rispetto per quelle strutture dialogiche della Chiesa istituzionale che si assumono la responsabilità, a nome del Papa, di organizzare incontri e gesti del genere: cui prodest, a cosa servono questi incontri ci si domanda nelle parrocchie? Cosa ci hanno lasciato? Hanno a che vedere con quella diffusa opinione tra i cattolici, compresi alcuni preti e persino “teologi à la page”, che vuole Dio unico e simile per tutte le religioni, con la sola “differenza” individuata nel nome con il quale viene invocato?

  Ad Assisi ma senza marketing di Filippo Di Giacomo

  Vedi il nostro precedente post:
Assisi 27 ottobre 1986/2011 “Pellegrini della verità, pellegrini della pace” / 1


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Assisi 27 ottobre 1986/2011 “Pellegrini della verità, pellegrini della pace” / 3



«Sono molto più consapevole dell'originalità e della bellezza della mia fede cattolica dopo aver conosciuto tante persone appartenenti ad altre Chiese e ad altre religioni»
Personalmente sono contento che papa Benedetto vada ad Assisi e inviti altri cristiani, membri delle altre comunità religiose e uomini e donne di buona volontà a fare altrettanto. Questo evento, come anche quello di venticinque anni fa e quelli che si sono tenuti successivamente in varie parti del mondo grazie alla Comunità di Sant'Egidio, hanno ribadito la volontà di tanti di non arrendersi alla logica dell'indifferenza o della rassegnazione. Anche se forse non potranno cambiare il mondo o la mentalità di coloro che non vedono alternativa allo "scontro di civiltà", questi incontri sono importanti per ribadire la comune volontà di imparare l'arte del convivere pacificamente.

  Assisi, 25 anni dopo di Francesco Rapacioli, missionario del Pime a Dhaka

Parla il teologo francese Jean-Marie Ploux
A 25 anni dalla storica preghiera per la pace di Assisi, l’urgenza del confronto tra le religioni è sempre più forte: «E per noi cristiani è costitutiva della fede stessa»
Al confronto con le altre religioni non c'è alternativa. Non tanto per il fatto che le nostre città sono oggi casa di tanti popoli e fedi diverse. Né perché, oltre lo spettro dei fondamentalismi, è urgente trovare un'opzione che non si appiattisca sul paradigma dello scontro tra le civiltà. Prima ancora di tutte queste circostanze, pur reali e cariche di implicazioni serie, c'è un punto fermo, una sorta di assioma che non può non influenzare la nostra vita di credenti: «Il dialogo è costitutivo della fede cristiana».
Jean-Marie Ploux non si stanca di ripeterlo. E di sperimentarlo nella sua quotidianità. Teologo, già vicario generale della Mission de France, padre Ploux ha compiuto studi approfonditi di arabo e islamistica, opera nella formazione ed è impegnato in prima persona in esperienze di dialogo interreligioso ed ecumenismo.
Non sorprende che, per il 74enne presbitero, celebrare lo "spirito di Assisi", venticinque anni dopo lo storico incontro che vide i rappresentanti di tutte le religioni riuniti a pregare per la pace in risposta all'invito di papa Giovanni Paolo II (era il 27 ottobre 1986), significhi ben di più che festeggiare un «bell'anniversario».

  L'imperativo del dialogo di Chiara Zappa


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Assisi 27 ottobre 1986/2011 “Pellegrini della verità, pellegrini della pace” / 4 - Lectio magistralis di Enzo Bianchi: Religioni, il dialogo passa dal bene



Alle 17.00 presso la Cattedrale di San Rufino, dopo un momento di preghiera introduttiva da parte del vescovo della diocesi di Assisi, mons. Domenico Sorrentino, il priore di Bose Enzo Bianchi offrirà la sua riflessione sull'evento. A seguire, il presidente dell’Associazione Rondine Cittadella della Pace, Franco Vaccari, darà la sua testimonianza di oltre 30 anni di impegno per la pace e il dialogo tra i popoli. Al termine si svolgerà un momento simbolico-artistico: si terrà sulla piazza antistante la Cattedrale la stessa performance artistica dal titolo “Table of silence” che è stata eseguita a New York l’11 settembre scorso nell’ambito della celebrazione dell’anniversario dell’attentato al World Trade Center. Alle 21.00, si svolgerà una veglia di preghiera animata dai giovani delle diocesi umbre alla luce dell’espressione “I Have a dream”. 

Il testo della lectio magistralis che Enzo Bianchi terrà oggi ad Assisi alla vigilia della preghiera per la pace con il Papa 

Nella giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo indetta da papa Benedetto XVI si possono scorgere, accanto a una sostanziale continuità con l’iniziativa di Giovanni Paolo II nel 1986, qualche accento di novità. A questa giornata, infatti, sono convocate anchepersonalità del mondo della cultura che non si professano religiose; inoltre, l’incontro è intitolato «Pellegrini della verità, pellegrini della pace», mettendo così in rilievo come la ricerca della verità sia essenziale perché vi possa essere una ricerca della pace.

  Religioni, il dialogo passa dal bene

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Assisi 27 ottobre 1986/2011 “Pellegrini della verità, pellegrini della pace” / 5



Che cosa significa per il cristianesimo l'idea che esistano altre religioni universali o dalla potenziale destinazione universale in aree non piccole del pianeta? Sono le altre religioni vie equivalenti al cristianesimo per accedere al mistero della divinità e farne esperienza salvifica? Se sì, a che scopo un cristiano dovrebbe impegnarsi per l'annuncio del Vangelo nel mondo? Se no, quale senso ha il dialogo interreligioso e come intenderlo? La ricerca teologica cristiana, stimolata da incontri emblematici come quello di Assisi nel 1986 e quello del 27 ottobre prossimo, muove fra due estremi.

  Parlare di Dio senza confusioni di mons. Bruno Forte

Parlano i missionari sul campo
A ottobre la città di Francesco torna ad accogliere i leader religiosi del mondo, 25 anni dopo l'intuizione di papa Wojtyla. Una scelta che ha provocato polemiche in casa cattolica. Ma chi vive il dialogo sulla sua pelle manda a dire...
Leggi tutto: Assisi 2. Profezia di Ratzinger di Gerolamo Fazzini
Il direttore dell'Osservatore Romano spiega l'incontro di Assisi
L’incontro interreligioso che si svolgerà ad Assisi il prossimo 27 ottobre non è in contrapposizione con i precedenti. L’ecumenismo che ha lo scopo di trovare l’unità tra le confessioni cristiane è un cammino irreversibile. Assisi è inoltre un incontro con le altre religioni. Ma non è il sincretismo la via che sta percorrendo la Chiesa cattolica.
Lo ha dichiarato oggi il direttore dell’Osservatore Romano, Giovanni Maria Vian, in una intervista rilasciata a ZENIT.

  UNITÀ TRA LE RELIGIONI PER RIPORTARE DIO TRA GLI UOMINI

Per la prima volta tutti i leader religiosi insieme sulla tomba di Francesco d’Assisi
Nel segno di Francesco. Non era mai successo nei precedenti incontri interreligiosi che gli esponenti delle diverse fedi rendessero insieme omaggio al Poverello. Lo «spirito di Assisi» soffierà forte domani sul pellegrinaggio nella «capitale della pace» di Benedetto XVI insieme ai rappresentanti delle diverse religioni per la giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo. A 25 anni dallo storico meeting convocato da Giovanni Paolo II, per la prima volta nella storia i leader delle religioni mondiali si danno appuntamento sulla tomba di San Francesco. Le delegazioni partiranno dal Vaticano in treno col Papa alle 8 del mattino. Dopo l’arrivo ad Assisi, alle 9.45, si andrà alla Basilica di Santa Maria degli Angeli per un momento di commemorazione dei precedenti incontri e di approfondimento del tema della Giornata.

  Il santo della pace unisce le religioni

Guarda:

  il programma dettagliato della giornata

  Preghiera in preparazione all'Incontro di Assisi (26 ottobre 2011)

Tv2000 (canale 28 digitale terrestre, 801 Sky e in streaming su www.tv2000.it) trasmetterà in collaborazione con il Centro Televisivo vaticano (Ctv) i momenti più importanti del viaggio di Benedetto XVI in occasione della Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo dal titolo "Pellegrini della verità, pellegrini della pace" che si terrà ad Assisi il 27 ottobre 2011. Alle 7.30 nel programma "Nel cuore dei giorni" andrà in onda la partenza di Benedetto XVI per Assisi dalla Stazione ferroviaria vaticana. Alle 9.05 in diretta dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli verrà trasmesso l'incontro del Santo Padre con le delegazioni provenienti da tutto il mondo. Alle 16.30, sempre all'interno del programma "Nel cuore dei giorni" verrà trasmessa la diretta da Piazza San Francesco dell'incontro conclusivo per il rinnovo dell'impegno per la pace. Seguirà, dalla Basilica inferiore di Assisi, la visita di Benedetto XVI alla tomba di san Francesco di Assisi.

LE DIRETTE

Telepace (SKY canale 850)e Tv2000 (SKY canale801)

Giovedì 27 ottobre
ore 7.30 PARTENZA PER ASSISI 
Diretta su Tv2000 dalle 7.20 ore 9.45 ARRIVO AD ASSISI E INCONTRO CON LE DELEGAZIONI 
Diretta su Tv2000 dalle 9.10
ore 16.30 INCONTRO CONCLUSIVO E VISITA ALLA TOMBA DI SAN FRANCESCO
Diretta su Rai Uno dalle 16.20


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Assisi 27 ottobre 1986/2011 “Pellegrini della verità, pellegrini della pace” / 6 - Da Assisi al mondo: basta con la guerra, sia pace!


Da Assisi al mondo: basta con la guerra, sia pace!

Tonino Bello chiamava il 27 ottobre 1986 ad Assisi “festa del Padre” che accoglie i suoi figli che lo invocano con nomi diversi. Lo “spirito di Assisi” si collega alla marcia Perugia-Assisi “per la pace e la fratellanza tra i popoli”, alla convocazione ecumenica di Kingston, a tutte le iniziative nonviolente a favore del bene comune, alla Giornata mondiale della pace del 1 gennaio 2012 (“Educare i giovani alla giustizia e alla pace”) e alla celebrazione creativa del cinquantenario dell’inizio del Concilio Vaticano II (ottobre 2012).Sii lodato, Signore della pace

Sii lodato, Signore della pace

Sii lodato, Signore della pace, per l’umanità variopinta che hai raccolto e accogli nella terra di santo Francesco dove si respira l’aria universale e pulita di una profonda spiritualità.
Sii lodato per averci regalato la visione della famiglia umana, una e plurale, raccolta in fervente preghiera e in operosa ricerca del bene.
Sii lodato per il soffio del tuo Spirito amato e amante, passione e tenerezza, presente nell'azione di ogni uomo giusto e retto e in ogni cultura orientata al bene.
Sii lodato per averci fatto gustare il sapore della pace come dono e responsabilità, pentecoste del dialogo, nuova cittadinanza umana, tavola conviviale delle differenze.
Sii lodato perché ci fai capire che solo la nonviolenza può aprire l’indignazione alla speranza e può dare alla rabbia per tante ingiustizie la fiducia operante in un cambiamento reale.
Sii lodato perché ci stai aiutando a mutare i lamenti per tante sofferenze in danza costruttiva per il disarmo delle menti, dei cuori e dei territori.
Sii lodato perché ci guidi sulla strada della pace come progetto di bene comune, educazione permanente, fede e politica, economia di giustizia, stile di vita e profezia quotidiana.
Sii lodato perché ad Assisi, monte delle Beatitudini, cogliamo il senso della vita nell'essere miti, eredi della terra, affamati di giustizia pronti al banchetto messianico, operatori di pace, tuoi figli amati.
Sii lodato perché stiamo imparando a essere tuoi figli curando la gioia di vivere come fratelli e sorelle della tua grande famiglia alla ricerca della comune felicità.
Sergio Paronetto
Pax Christi Italia

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Il segretario di Stato Tarcisio Bertone e Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, tracciano la mappa dell'incontro che celebrerà il XXV di quello storico del 1986

  Roberto Catalano: Verso Assisi 2011

Il nuovo evento - già battezzato "Assisi III" - avviene 25 anni dopo il primo grande incontro interreligioso promosso da Giovanni Paolo II nella città di San Francesco (il 27 ottobre 1986) e quasi dieci anni dopo quello svoltosi sempre ad Assisi nel gennaio 2002, e sta suscitando varie reazioni nella stampa internazionali, in particolare in quella tedesca.

  Paul De Maeyer: La stampa mondiale guarda ad Assisi

Alla vigilia dello storico incontro l’intervento del presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso su «Tracce»: incontriamo l’altro senza pretendere che ci segua, ma senza neppure mettere la nostra fede tra parentesi

  Andrea Tornielli: Il cardinale Tauran e i cinque comandamenti per Assisi

... Stando così le cose, oggi come nel 1986, il nostro piccolo Istituto posto sotto il patrocinio della Madonna del Buon Consiglio, e tutti i suoi membri, soddisfacendo al dovere di ogni battezzato di testimoniare pubblicamente la fede cattolica nella SS. Trinità, unico vero Dio, di confessare apertamente N.S. Gesù Cristo (Lc. 18, 8) senza vergognarsi di Lui, e di evitare ogni profana novità (1 Tim. 6, 20) e ogni uomo eretico (Tito, 3, 10): condanna apertamente la riunione del 27 ottobre 2011 come ingiuriosa a Dio, scandalosa per le anime, inducendo oggettivamente all¹indifferentismo religioso e persino all'ateismo, secondo l'insegnamento di S.S. Papa Pio XI nella sua lettera enciclica Mortalium animos. Dichiara di non poter essere in comunione con tutti coloro che hanno promosso o partecipato a dette riunioni, da quella del 1986 a quella di quest'anno, giacché non può venire dall¹assistenza di Gesù Cristo, che è ogni giorno con la Chiesa e con il Suo Vicario, e dello Spirito di Verità che procede dal Padre e dal Figlio, la pratica rinuncia alla missione che Cristo affidò alla Chiesa: "andate, insegnate tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo". "Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo. Chi non crederà sarà condannato" (Mt. 28, 19; Mc. 16, 16)...

  Marco Tosatti: Assisi, Benedetto modernista?

L'incontro con un'altra fede significa conflitto o arricchimento? E' una domanda che riemerge con forza in vista dell'incontro interreligioso che si terrà ad Assisi venerdì.

  Christian Albini: Religioni nemiche o sorelle?

Il cardinale Etchegaray è stato l’organizzatore dell’incontro di Assisi del 1986. Che, dice, servì a capire che le religioni possono lavorare insieme per una pace vera e duratura.

  Alberto Bobbio: Etchegaray: la lezione di Assisi

Apprezzamento unanime per l'iniziativa promossa Dal Papa
Tutti i leader religiosi che hanno partecipato questo giovedì alla Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo promossa ad Assisi da Papa Benedetto XVI hanno lodato l'iniziativa e hanno rimarcato nei loro interventi l'importanza di pregare per la pace e di dialogare.

  ZENIT: I LEADER RELIGIOSI DEL MONDO PREGANO PER LA PACE AD ASSISI

L'incontro di Assisi dal punto di vista dei pellegrini di ogni appartenenza religiosa
Per i pellegrini di tutte le confessioni giunti ad Assisi per la Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo, sul tema “Pellegrini della verità, pellegrini della pace”, il giudizio è unanime: è un “evento storico” e di “enorme importanza”.

  S. Cernuzio, B. Dorre, L. Marcolivio: Tante Fedi alla ricerca di un'unica Verità

... La Verità non è mai data una volta per tutte, è un cammino, un peregrinare magari avvolto dal dubbio, è un procedere insieme. In fondo è soltanto la coscienza che ci guida: ma non può essere solitaria e chiusa nel sé. La pace si costruisce con unacoscienza aperta alle relazioni, per quanto possibile globale e pluralista. Oggi l’identità è il noi, è il mondo intero. Popolato da differenze.

  Piergiorgio Cattani: Assisi 2011: anche i non credenti “pregano” per la pace


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X Giornata del dialogo cristiano islamico


Dieci anni fa, subito dopo la tragedia dell’11 settembre, lanciammo un appello per la creazione di una “Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico”. Era il 4 novembre 2001. Volevamo impedire che il terrorismo da una parte e la risposta militare dell’amministrazione americana dall'altra ostacolassero pericolosamente l’itinerario del dialogo che, all'interno di quello più ampio tra tutte le grandi tradizioni religiose ( una novità storica ed una vera benedizione, maturata progressivamente nella seconda metà del XX secolo anche sulla base di importanti esperienze dei secoli precedenti in tante parti del mondo), era in corso con i musulmani la cui religione, largamente diffusa nel mondo, “si fonda sui valori della pace, della giustizia e della convivenza civile”.

  “DIALOGO, PLURALISMO, DEMOCRAZIA: IL NOSTRO COMUNE ORIZZONTE”

Cari amici e amiche, fratelli e sorelle,
il 27 ottobre 2011 celebreremo la decima Giornata ecumenica del dialogo cristianoislamico. Dieci anni! Nell'arco un decennio si può invecchiare, diventare adulti, e un minuscolo seme – nato da un’idea poco originale e all'apparenza persino velleitaria di alcuni amici preoccupati – può diventare un albero vero e proprio, se non decisamente rigoglioso (mai montarsi la testa!), almeno capace di produrre frutti. Talvolta addirittura sorprendenti.
E’ quello che è successo, come voi sapete bene, senza alcun merito nostro, alla nostra Giornata ecumenica del dialogo fra cristiani e musulmani, sorta all'indomani dell’11 settembre 2011: che ha attraversato tutti questi anni, lunghissimi e brevissimi, fatti di incontri, abbracci, speranze, delusioni, illusioni, arrabbiature, e di parecchio altro. Anni, ce lo siamo detti a più riprese, di scontro di civiltà, di paure e chiusure identitarie.

  LETTERA ALLE DONNE E AGLI UOMINI DI BUONA VOLONTA’ IN OCCASIONE DELLA DECIMA GIORNATA ECUMENICA DEL DIALOGO

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Nell’Italia di oggi, sempre più multiculturale e multireligiosa, la presenza dei musulmani è ormai una realtà consolidata e incontrovertibile. La fase di transizione, da immigrati di prima generazione a musulmani nati e cresciuti in Italia, è in avanzato stato di compimento. Il numero dei giovani con un background islamico che si affacciano sulla scena sociale nei diversi ambiti è in sensibile aumento. Ciononostante, l’Italia – Stato e società civile – non sta prestando la dovuta attenzione a questa presenza che, insieme ad altre realtà di minoranze culturali e religiose, sta trasformando sensibilmente il suo tessuto sociale.

  IL DIALOGO: L’islam in Italia tra fondamentalismo e islamofobia

Invito dei promotori della Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico a tutte le comunità cristiane e musulmane a riflettere sul tema: "Dialogo, pluralismo, democrazia: il nostro comune orizzonte", a dieci anni dall’istituzione della Giornata.

  PAOLINE: X Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico

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In un comunicato del distretto italiano della Fraternità San Pio X si chiede a Dio di togliere «il velo dai cuori degli uomini di Chiesa» in vista dell’evento di giovedì

  Andrea Tornielli: I lefebvriani contro Assisi

La posizione degli ultra-tradizionalisti contro l’incontro di Assisi è solo l’ultima di una serie di accuse alla Chiesa. L’analisi del teologo-giornalista

  Gianni Gennari: Lefebvriani, 50 anni di attacchi al Concilio e ai Papi







CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni


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Ricordo di don Enzo Mazzi


Da don Milani alla Comunità dell’Isolotto a Firenze, l’itinerario di una vita segnata da grandi ideali e rotture. 
E’ morto don Enzo Mazzi… Aveva 84 anni. Un nome e una storia complessa. Prete fiorentino parroco all’Isolotto, un quartiere fiorentino dove la vita non è mai stata facile per operai e casalinghe, famiglie modeste, e dove ha sempre spirato come un vento capriccioso lo spirito vivace come l’aria di Firenze nei secoli…

  Il radicalismo cristiano di don Enzo Mazzi

Le testimonianze di:

  Giovanni Franzoni (audio)

  don Franco Barbero (audio)

... Eppure ora, dopo la sua morte, continuiamo a vivere. Ma in che modo? Per quanto mi riguarda, mi guardo attorno e mi sento sola e vuota. Tanto mi ha dato Enzo. Nella sua valigia, andandosene per sempre, ha portato via una fetta della mia vita: quarant’anni che lo hanno visto mio Maestro prediletto, specchio di saperi e di ideali...

  Manuela Giugni: Ciao Enzo che hai scritto l’altra storia di Firenze (pdf)

Così don Enzo Mazzi se n'è andato. Il ricordo pubblicato da «Brescia oggi» mi ha riaperto la memoria su uno dei momenti più emozionanti della vita, alla fine degli anni 60. Eravamo Compagnia della Loggetta, nella primavera del 60, quando dopo la morte di don Milani - avvenuta a un tiro di schioppo dall'Isolotto, il quartiere dove era parroco don Enzo - ci eravamo buttati nell'impresa, teatrale naturalmente, di diffondere le idee del Priore con un testo elaborato dalla Mezzadri e intitolato «L'obbedienza non è più una virtù»...

  Renato Borsoni: Quello spettacolo fatto sul sagrato con la chiesa chiusa

Caro Enzo,
l’improvvisa notizia della tua morte personalmente mi addolora, ma al tempo stesso mi spinge a rivolgerti apertamente un saluto di pace piena, ora che hai lasciato questo campo di battaglia e stai ricevendo il premio delle tue fatiche e della tua sollecitudine per le chiese, non sempre compresa e fonte di prove...

  Alberto Simoni op: In morte di Enzo Mazzi (pdf)

  video: Il sessantotto all'Isolotto (Firenze) - don Enzo Mazzi

  Guarda la pagina delle Comunità di Base:
Un “operaio per il Regno” ci ha lasciato

  Vedi ancche il nostro post precedente:
L'eresia come valore - don Enzo Mazzi



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Parleremo ancora a lungo di Enzo Mazzi perché la sua testimonianza è difficilmente riconducibile a una sola e inflessibile interpretazione. Con la consapevolezza della possibilità di sbagliare, mi assumo perciò la responsabilità di sciogliere la contraddizione, per me apparente, fra Enzo deglianni '70 e l'autore del libro "Il valore dell'eresia".

  Giovanni Franzoni: Enzo Mazzi, uomo dell'ortoprassi

Dal mondo politico, associativo e istituzionale il ricordo di un personaggio che lascia una traccia indelebile. C'è chi torna 43 anni dopo il suo allontanamento dalla chiesa

  GONEWS: Pioggia di condoglianze per la scomparsa di Don Mazzi. La sua comunità: "E' la nostra ultima cena"

«L’arcivescovo di Firenze, a nome della Chiesa fiorentina, appresa la notizia della morte di don Enzo Mazzi, ha pregato per lui ed è vicino alla sofferenza di quanti gli sono stati accanto». Questo il messaggio che l’arcidiocesi di Firenze ha diffuso in ricordo del sacerdote che fu tra i protagonisti nella stagione del 'dissenso' all’interno della Chiesa.

  Riccardo Bigi: «La Chiesa di Firenze prega per don Mazzi» (pdf)


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La fatica della carità - Interviste a Gianni Gennari e a Don Virgilio Cormegna (VIDEO)


La fatica della carità

Video interviste realizzate in occasione dell'incontro "La fatica della Carità" tenuto a Roma presso l'Università Lateranense promosso dalla Caritas di Roma.                                       
  Intervista a GIANNI GENNARI, giornalista di Avvenire

  Intervista a don VIRGINIO COLMEGNA, Presidente Casa della carità di Milano


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Gli immigrati tendono a restare, pagano le tasse e i figli vanno a scuola
Il 21° rapporto annuale Caritas sull’immigrazione è stato presentato questo giovedì al teatro Don Orione di Roma. Si tratta di oltre 500 pagine di dati che tranquillizzano sull'integrazione di quel 7% della popolazione che Benedetto XVI, nel suo messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante, ha invitato ad avvicinare al Vangelo.

  ZENIT: PRESENTATO IL 21° RAPPORTO CARITAS SULL'IMMIGRAZIONE

“L’Italia è soggetta a un crescente processo di invecchiamento, rispetto al quale l’immigrazione costituisce un rimedio che, seppure parziale, sarà indispensabile anche negli anni a venire”. Lo afferma il “Dossier Statistico Immigrazione” di Caritas-Migrantes presentato ieri a Roma e giunto alla XXIma edizione. “Senza gli immigrati, la situazione demografica sarebbe stata ancora peggiore e si sarebbe verificata una radicale diminuzione della popolazione e della forza lavoro. I minori figli di stranieri sfiorano il milione e aumentano ogni anno a un ritmo superiore a 100mila unità tra nati sul posto e figli ricongiunti”.

  UNIMONDO: Caritas-Migrantes: “L’Italia è più giovane e ricca grazie agli immigrati”

Il Dossier immigrazione di Caritas/Migrantes offre il nuovo quadro del fenomeno immigrati. Più numerosi al Nord Ovest, sono ormai un decimo della forza lavoro.

  Roberto Zichittella: Italia: 4,5 milioni gli immigrati


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Riflessione sul rapporto tra Chiesa, società e politica oggi
"Il coraggio della speranza- Il ruolo dei fedeli laici nella vita pubblica" di p. Bartolomeo Sorge sj


Riflessione sul rapporto tra Chiesa,  società e politica oggi intervista a padre Bartolomeo Sorge sj - RaiNews del 24.10.2011 -

Padre Bartolomeo Sorge, gesuita, teologo, politologo ed esperto di dottrina sociale della Chiesa, offre un’ampia riflessione sul rapporto tra Chiesa, società e politica cercando di ristabilire obiettivi e confini dell’attività del Vaticano. Esprime la preoccupazione per il deterioramento dell’etica della politica a cui assistiamo indicandone i pericoli per la convivenza umana, primo tra questi quello dell’individualismo. E sottolinea l’urgenza e l’imprescindibilità di un nuovo umanesimo perché, come dice: “se vogliamo costruire una casa nuova di tutti gli uomini bisogna che abbiamo un pavimento unito, una cultura politica sufficientemente omogenea intorno ai valori portanti”. In questa omogeneità indica lo sforzo che la Chiesa deve fare, perché, continua “senza una visione integrale, trascendente, diciamo pure la parola spirituale dell’uomo e della società non basterà l’economia di mercato, non basteranno le leggi o le istituzioni più moderne per realizzare un mondo pacifico e giusto”


  video I parte

  video II parte

"Il coraggio della speranza - Il ruolo dei fedeli laici nella vita pubblica"

Conferenza-dibattito con p. Bartolomeo Sorge sj tenuta il 25 ottobre 2011 presso il Laboratorio socio-politico "Il Prezioso Avanzo" nella Parrocchia SS. Crocifisso dei miracoli - Catania.
Breve introduzione di p. Gianni Notari sj 

  ascolta l'audio


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‎"Il risveglio dei cattolici nell’Italia malata" di Enzo Bianchi


In questi ultimi anni abbiamo più volte indicato non solo l'afonia dei cattolici in politica – la debolezza di rilevanza nella progettazione e nella costruzione della polis – ma anche le cause che l'hanno prodotta, tra cui l'intervento diretto in politica di alcuni ecclesiastici e la scelta di agire come un gruppo di pressione. La diaspora dei cattolici in politica all'inizio degli anni Novanta appariva non solo come una necessità motivata ma anche come una preziosa opportunità, una “benedizione”: rendeva infatti evidente che la comunità cristiana vive di fede e di coerente comportamento etico, ma non di soluzioni tecniche nella politica e nell'economia. Di fatto però questa diaspora si è ridotta a irrilevanza e, fatto ancor più grave, ha lasciato segni di contrapposizione e forti divisioni tra i cattolici stessi.

   Il risveglio dei cattolici nell’Italia malata di Enzo Bianchi


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Inizio positivo. L’appuntamento di Todi è stato importante. L’aver ritrovato un tavolo comune, tra fratelli in diaspora, non è banale in tempi ove l’individualismo va alla grande. Il titolo sobrio e quanto mai attuale: “Una buona politica per il bene comune”. Sin qui tutto bene.
L’esito? Non me ne vogliano, ma mi sembra un po’ scontato.

  Fabio Pipinato: Cristo s’è fermato a Todi?

Luci e ombre, speranze e timori sono stati lucidamente espressi, da «Una svolta solo a metà» di Pedrazzi a «Bagnasco ci chiama» di Castagnetti, da «Si rischia il settarismo», di Faggioli, a «I rischi di una cosa bianca» di Valli, per citarne solo alcuni.
È assai positivo che i cattolici organizzati nelle associazioni, ecclesiali e non, si interroghino, vogliano tornare ad un nuovo protagonismo, dare il contributo a una urgente, inevitabile, doverosa ripresa di una buona politica che rimetta al centro il bene comune, e aiuti il paese a risollevarsi dal degrado etico in cui è caduto.

  Fabrizio Geloni: Dopo Todi niente scuse: i cattolici rompano col berlusconismo



Assemblea plenaria delle Conferenze Episcopali dell'UE

Da questo mercoledì a venerdì 28 ottobre si riunisce l'Assemblea plenaria autunnale della Commissione degli Episcopati della Comunità Europea (COMECE), a Bruxelles, alla presenza di 23 Vescovi membri dell'organismo. I temi principali sono “la crisi finanziaria e il futuro dell'integrazione europea”.

  ZENIT: EUROPA: LA CRISI FINANZIARIA E IL FUTURO DELL'INTEGRAZIONE


Tra i punti cruciali nel dopo-Todi c’è anche la riforma del “sistema elettorale”, e non solo a causa del referendum. Non è questione formale: è in gioco una scelta di cultura politica e il rapporto tra cittadini e istituzioni....

  Angelo Bertani: L’impossibile pluralismo del Porcellum


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POLITICA

L’Infedele seguirà in diretta le conseguenze dell’euroceffone ricevuto a Bruxelles dal governo italiano. Riuscirà Berlusconi a fare in tre giorni quel che non è riuscito a combinare in tre mesi? La pubblica rampogna di Merkel e Sarkozy sarà più efficace della lettera inviata il 5 agosto scorso da Trichet e Draghi? Naturalmente, all’Infedele sarà doveroso porsi anche una domanda più di fondo: le ricette amare proposte all’Italia sotto forma di “vincolo esterno”, ormai un vero e proprio commissariamento, sono davvero quelle giuste?....

  Gad Lerner: L’Infedele e la manovra della disperazione

Ospiti di Gad Lerner Massimo Firpo, Ida Dominijanni, Martina Fabbri, Giuliano Urbani, Giorgio Stracquadanio, Giuseppe De Marzo, Gilberto Oneto

  L'INFEDELE: La manovra della disperazione (video)


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La riforma delle pensioni, quella del fisco, le misure che dovrebbero rilanciare l’economia: poche ore per fare quello che l’Europa ci chiede da sempre. Il Governo, la maggioranza e l’ultimatum di Merkel e Sarkozy sono i temi centrali della puntata di Ballarò. Tra gli ospiti di Giovanni Floris il presidente della Camera Gianfranco Fini, il ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini, il leader di Sinistra e libertà Nichi Vendola, il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, il direttore della “Stampa” Mario Calabresi, il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli. 

In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza (video)

  BALLARO': FINI, GELMINI, VENDOLA E COTA  (video)

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Se si votasse domani, 49 cattolici praticanti su cento diserterebbero le urne. Ma non vogliono un partito cattolico: chiedono un impegno concreto a servizio del bene comune. 

  Andrea Olivero: Acli: la gente vuole aria nuova

Gli effetti delle ultime riforme sulla previdenza: l’età per la pensione di vecchiaia crescerà sino ad arrivare a 67 anni nel 2026, per uomini e donne. Come sarà negli altri Paesi.

  Stefano Salvi: Pensioni, ecco come cambieranno

L'aula della Camera ha approvato una mozione dell'Idv che prevede la «soppressione dei finanziamenti per la realizzazione del Ponte sullo Stretto.

   UNITA':  L'opposizione  "cancella "  il Ponte sullo  Stretto

Una nota di palazzo Chigi dichiara: “La mozione approvata ieri dalla Camera non cancella la realizzazione”

  GIORNALETTISMO: “Il ponte sullo stretto si farà”




 BENEDETTO XVI
 


      Angelus - 23 ottobre 2011

      Udienza - 26 ottobre 2011, Preghiera in preparazione all'Incontro di Assisi

      Omelia 23 ottobre 2011: Canonizzazione dei Beati Guido Maria Conforti, Luigi Guanella, Bonifacia Rodríguez De Castro

      Discorso Ai partecipanti all'Incontro Internazionale per gli Ordinariati Militari (22 ottobre 2011)

      Discorso Ai Membri della Fondazione Giovanni Paolo II (24 ottobre 2011)

        Messaggio per la 98ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2012 (21 settembre 2011)

      Viaggi Apostolici in Italia: Assisi 27 ottobre 2011 - "Pellegrini della verità, pellegrini della pace"


OPINIONI E COMMENTI


Nel marzo 2012 termina il quinquennio di presidenza della Cei del cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova; e tutto lascia prevedere che ci sarà una riconferma.
Ma le manovre che si stanno svolgendo per la sostituzione di Angelo Scola a Venezia, nella loro silenziosa determinazione, fanno intuire che forse non è solo in gioco la scelta del patriarca e arcivescovo di una diocesi piccola,ma estremamente prestigiosa; e che ciò che accade in laguna può rientrare in un disegno più ampio, che ha la Circonvallazione Aurelia, sede della Conferenza Episcopale, come ultimo traguardo.

  Marco Tosatti: A Venezia la posta in gioco non è solo il patriarcato (testo+audio)

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Di fronte ad un mondo che, a causa delle migrazioni, sta diventando meno omogeneo ma sempre più complesso e "mescolato", la Chiesa è chiamata a “rivedere i suoi metodi, le sue espressioni e il suo linguaggio” per tenere conto della nuova realtà.
Una sfida di cui monsignor Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti, è acutamente consapevole. L’arcivescovo ha presentato oggi in Vaticano il messaggio di papa Benedetto XVI per la Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato, che sarà celebrata il 15 gennaio 2012.

  Alessandro Speciale: Monsignor Vegliò: " E' necessario garantire una vita dignitosa a tutti"

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  n. 13  del 1° aprile 2011

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  n. 22  del 3 giugno 2011
 
  n. 24  del 17 giugno 2011

  n. 27  dell'8 luglio 2011

  n. 30  del 29 luglio 2011

  n. 33  del 19 agosto 2011

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  n. 39  del 30 settembre 2011

  n. 42  del 21 ottobre 2011


  n. 2  del 14 gennaio 2011

  n. 5  del 6 febbraio 2011

  n. 8  del 25 febbraio 2011

  n. 11  del 18 marzo 2011

  n. 14  dell'8 aprile 2011

  n. 17  del 28 aprile 2011

  n. 20  del 20 maggio 2011

    n. 25  del 24 giugno 2011

    n. 28  del 15 luglio 2011

    n. 31  del 5 agosto 2011

     n. 34  del 26 agosto 2011

     n. 37  del 16 settembre 2011

     n. 40  del 7 ottobre 2011


 
 n. 3  del 21 gennaio 2011

  n. 6  dell'11 febbraio 2011

  n. 9  del 4 marzo 2011

  n. 12  del 25 marzo 2011

   n. 15  del 15 aprile 2011

  n. 18  del 6 maggio 2011

  n. 21  del 27 maggio 2011

  n. 23  del 10 giugno 2011

  n. 26  del 1° luglio 2011

   n. 29  del 22 luglio 2011

   n. 32  del 12 agosto 2011

   n. 35  del 2 settembre 2011

   n. 38  del 23 settembre 2011

   n. 41  del 14 ottobre 2011







2010
n. 1  del 2 gennaio 2010

n. 4  del  23 gennaio 2010

n. 7  del  14 febbraio 2010

n. 10  del  7 marzo 2010

n.13 del 28 marzo 2010

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n.48 del 24 dicembre 2010

 

 

   AVVISI: 

  1) La newsletter è settimanale;

 

  2) Il servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:

      http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm

 

  3) Il  servizio omelia di P. Gregorio on-line (mp3) alla pagina

            http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm