MONDO PICCINO
¤
Pubblichiamo oggi l'ultima delle tre traduzioni delle lettere di M. Moore ai suoi fans e sostenitori politici (le traduzioni riprenderanno a settembre). Si tratta di un programma "di guerra" per fare uscire gli USA dalla crisi. Lo condividiamo nei propositi mentre non sottoscriviamo loddove si sosteniene che nel mondo ci siano riserve petrolifere buone solo per pochi decenni.
Se i livelli di consumo fossero molto più basso i pozzi di petrolio di profondità riuscirebbero a rinnovare velocemente le loro consistenze. E' lo sfruttamento eccessivo che svuota i pozzi, soprattutto quelli in profondità. Quelli superficiali erano una manna dal cielo, ma per questi non c'è più nulla da fare. Manteniamo anche le nostre perplessità sull'effetto serra. FUTUROIERI
Addio,
GM Di Michael Moore 1 giugno 2009 Scrivo questo la mattina della fine della General Motors che una volta era potente. A mezzogiorno in punto, il Presidente degli USA l'ha reso ufficiale: General Motors, come noi lo conosciamo, è stato liquidato. Poiché io sono qui nella città natale di GM, Flint, Michigan, sono circondato da amici e famiglia che sono in preda all'ansia per quello che accadrà a loro e alla città. Il quaranta per cento delle case e degli affari in città sono stati abbandonati. Immaginate come sarebbe se voi viveste in una città dove quasi ogni altra casa è vuota. Quale potrebbe essere il vostro stato mentale? E' con un'ironia triste che l'impresa che inventò "l'obsolescenza programmata" - la decisione di costruire auto che cadranno a pezzi dopo pochi anni in modo che i clienti dovrebbero comprarne una nuova - ora ha fatto se stessa obsoleta. Essa rifiutò di fare le automobili che il pubblico voleva, auto che fanno molte miglia con il gas, che sono sicure come dovrebbero, e che sono molto confortevoli da guidare. Oh - e che non iniziano a cadere a pezzi dopo due anni. GM combatté con forza le leggi ambientali e di sicurezza. I suoi dirigenti con arroganza ignorarono le auto giapponesi e tedesche "inferiori"; potrebbero essere le migliori per chi acquista auto. Ed essa fu come l'inferno nel punire la sua forza lavoro sindacalizzata, mozzò migliaia di lavoratori senza una buona ragione se non per "migliorare" i danni a breve della multinazionale. A cominciare dagli anni '80 quando GM faceva profitti record; essa spostò un'infinità di lavori in Messico o altrove e distrusse le vite di decine di miglia di americani che lavoravano duro. La stupidità evidente di questa politica era questa: dopo aver eliminato il reddito di così tante famiglie della classe media, chi pensavano sarebbe stato in grado di comprare le loro auto? La storia racconterà questa miopia così come noi scriviamo della costruzione francese della Linea Maginot o come i Romani senza guida avvelenarono i loro acquedotti con il piombo letale delle loro condutture. Per questo siamo qui al letto di morte di General Motors. Il corpo della imprese non è ancora freddo, e io mi trovo pieno di - oserei definirla così - gioia. Non è la gioia della vendetta contro un'impresa che rovinò la mia città natale e portò miseria, divorzio, alcolismo, carenza abitativa, debilitazione fisica e mentale e in aggiunta la droga alla gente con la quale io sono cresciuto. Nemmeno, ovviamente, trovo qualche gioia dal sapere che oltre 21.000 lavoratori hanno saputo che anche loro sono senza lavoro. Ma ora voi, io e il resto dell'America siamo proprietari di un'impresa automobilistica! Lo so, lo so - chi, sulla Terra, vuole dirigere un'impresa automobilistica? Chi tra noi vuole che $ 50 miliardi delle nostre tasse siano gettate nella buca del topo per cercare di salvare GM? Lasciatemi essere chiaro su questo: l'unico modo per salvare GM è ucciderla. Il salvare le nostre infrastrutture industriali preziose, tuttavia, è un altro tema e dovrebbe essere una massima priorità. Se permettiamo la chiusura e la demolizione dei nostri impianti automobilistici, desidereremo con forza di averli ancora quando capiremo che potevano costruire i sistemi di energia alternativa dei quali ora abbiamo un grande bisogno. E quando capiremo che il nostro mezzo di trasporto migliore è una ferrovia leggera con treni "bullet" o bus più puliti, come faremo se abbiamo permesso alla nostra capacità industriale e ai lavoratori esperti di scomparire? Così, mentre GM è "riorganizzata" dal governo federale e dal tribunale fallimentare, qui c'è il piano che sto chiedendo al Presidente Obama di realizzare per il bene dei lavoratori, della comunità di GM e di tutta la nazione. Venti anni fa quando feci "Roger & Me", cercai di avvertire la gente su quello che stava davanti a General Motors. La struttura di potere e il regime degli esperti l'ascoltarono; forse molto di più di quanto l'avessero evitato. Basandomi sulle mia testimonianza abitudinaria, io chiedo una considerazione onesta e sincera alle seguenti idee: 1. Proprio come il Presidente Roosevelt fece dopo l'attacco a Pearl Harbor, il Presidente deve dire alla nazione che siamo in guerra e che dobbiamo convertire subito le nostre fabbriche di auto in altre che facciano veicoli da trasporto di massa e progetti energetici alternativi. In pochi mesi a Flint nel 1942, GM fermò tutta la produzione di auto e subito usò le linee di assemblaggio per fare aeroplani, carri e macchine da guerra. La conversione fu immediata. Tutti contribuirono. I fascisti furono sconfitti. Ora combattiamo un tipo di guerra differente - una guerra che abbiamo condotto contro l'ecosistema e che è stata condotta proprio dai nostri capi aziendali. Questa guerra attuale ha due fronti. Uno ha il quartier generale a Detroit. I prodotti costruiti nelle fabbriche di GM, Ford e Chrysler sono le più grandi armi di distruzione di massa responsabili del riscaldamento globale e dello scioglimento della calotta polare. Le cose che chiamiamo "auto" potrebbero essere state divertenti da guidare, ma loro sono come un milione di pugnali nel cuore di Madre Natura. Il continuare a costruirle condurrebbe alla rovina delle nostre specie e di gran parte del pianeta. L'altro fronte in questa guerra è guidato dalle compagnie petrolifere contro voi e me. Esse sono impegnate a "tosarci" ogni volta che possono, e sono state le amministratrici incuranti delle riserve finite di petrolio che si trovano sotto la superficie della terra. Esse sanno che lo stanno risucchiando tutto. E come i magnati del legno del ventesimo secolo che non lasciarono un bel niente alle generazioni future dato che abbatterono ogni foresta sulla quale misero le mani, questi baroni del petrolio non dicono al pubblico ciò che sanno vero - ovvero che ci sono solo altri (pochi) decenni di petrolio utilizzabile su questo pianeta. E poiché la fine del petrolio si avvicina, state allerta contro i disperati disposti ad uccidere o essere uccisi proprio per mettere le mani su un barattolo da un gallone di benzina. Il Presidente Obama, ora che ha preso il controllo di GM, deve subito convertire le fabbriche agli usi necessari e nuovi. 2. Non buttate altri $ 30 miliardi nei forzieri di GM per costruire auto. Al contrario, usate quel denaro per mantenere la forza lavoro corrente - e gran parte di quelli che sono stati licenziati - da impiegare per costruire i nuovi modi di trasporto del 21° secolo. Ora fate iniziare a loro la conversione del lavoro. 3. Annunciate che avremo treni "bullet" intersecanti questa nazione nei prossimi 5 anni. Il Giappone celebra il 45° anniversario del suo primo treno "bullet" quest'anno. Ora hanno dozzine di quelli. Velocità media: 165 mph. Ritardo medio di un treno: sotto i 30 secondi. Essi hanno avuto quei treni ad alta velocità per quasi 5 decenni - e noi non ne abbiamo uno! Il fatto che già esiste la tecnologia per noi per andare da New York a L.A. in 17 ore col treno, e che non la usiamo, è criminale. Impiegate i disoccupati per costruire le nuove linee ad alta velocità in tutta la nazione. Da Chicago a Detroit in meno di due ore. Da Miami a DC in meno di 7 ore. Da Denver a Dallas in cinque ore e mezzo. Questo può essere fatto e fatto ora. 4. Iniziate un programma per fare linee metropolitane leggere nelle città grandi e medie. Costruite quei treni nelle fabbriche GM. E impiegate la gente del posto ovunque per installare e far funzionare questo sistema. 5. Per la gente delle aree rurali senza linee ferroviarie: avete gli impianti GM per fare bus ad energia efficiente e pulita. 6. Per il futuro, fate delle fabbriche per costruire auto ibride o solo elettriche (e le batterie). Serviranno pochi anni alla gente per cominciare a usare i nostri nuovi mezzi di trasporto, quindi se dovete comprare un'auto, prendetene una più buona e anche più leggera. Possiamo farle dal prossimo mese (non credete a chi vi dice che ci vorranno anni per rifornire le fabbriche - semplicemente non è vero). 7. Trasformate alcune fabbriche GM vuote in mezzi che costruiscano mulini a vento, pannelli solari e altri tipi di forme di energia alternativa. Proprio ora ci servono decine di milioni di pannelli solari. E c'è una forza lavoro desiderosa e abile che può costruirli. 8. Fornite incentivi fiscali per quelli che viaggiano con auto ibrida o con il bus o il treno. Date anche i crediti a quelli che convertono la loro casa all'energia alternativa. 9. Per aiutare a pagare questo, imponete una tassa di due dollari su ogni gallone di benzina. Ciò porterà la gente a scegliere auto a risparmio energetico o a usare le nuove ferrovie o i nuovi mezzi fatti dagli ex costruttori di auto per loro. BENE, QUESTO E' UN INIZIO. Per favore, per favore, per favore non salvate GM per fare una sua versione più piccola che di fatto costruisca solo Chevys o Cadillacs. Questa non è una soluzione a lungo termine. Non gettate denaro cattivo in un'impresa il cui tubo finale funziona male e causa uno strano odore per riempire la macchina. Proprio cento anni fa, i fondatori di General Motors convinsero il mondo a cedere i loro cavalli, le selle e le fruste da calesse per provare una nuova forma di trasporto. Ora è il momento per noi di dire arrivederci al motore a combustione internazionale. Sembrò che ci servisse bene per molto tempo. Noi godemmo il balzo dell'auto all'A&W. Noi riempimmo il sedile davanti - e di dietro. Guardammo i film su grandi schermi dalle auto, andammo alle corse sulle piste NASCAR di tutta la nazione e vedemmo l'Oceano Pacifico per la prima volta calando il vetro della Hwy. 1. E ora è finito. E' un nuovo giorno e un nuovo secolo. Il Presidente - e il UAW - devono afferrare questo momento e creare una grande torta al limone da questo frutto molto aspro e triste. Ieri, l'ultima persona sopravvissuta dal disastro del Titanic è passata a miglior vita. Lei scampò una morte certa quella notte e visse altri 97 anni. Perciò possiamo sopravvivere al nostro Titanic in tutti i Flint dei Michigan di questo stato. Il 60% di GM è nostro. Io penso che possiamo fare un lavoro migliore. Il vostro, Michael Moore |
Goodbye, GM by Michael Moore June 1, 2009 I write this on the morning of the end of the once-mighty General Motors. By high noon, the President of the United States will have made it official: General Motors, as we know it, has been totaled. As I sit here in GM's birthplace, Flint, Michigan, I am surrounded by friends and family who are filled with anxiety about what will happen to them and to the town. Forty percent of the homes and businesses in the city have been abandoned. Imagine what it would be like if you lived in a city where almost every other house is empty. What would be your state of mind? It is with sad irony that the company which invented "planned obsolescence" - the decision to build cars that would fall apart after a few years so that the customer would then have to buy a new one - has now made itself obsolete. It refused to build automobiles that the public wanted, cars that got great gas mileage, were as safe as they could be, and were exceedingly comfortable to drive. Oh - and that wouldn't start falling apart after two years. GM stubbornly fought environmental and safety regulations. Its executives arrogantly ignored the "inferior" Japanese and German cars, cars which would become the gold standard for automobile buyers. And it was hell-bent on punishing its unionized workforce, lopping off thousands of workers for no good reason other than to "improve" the short-term bottom line of the corporation. Beginning in the 1980s, when GM was posting record profits, it moved countless jobs to Mexico and elsewhere, thus destroying the lives of tens of thousands of hard-working Americans. The glaring stupidity of this policy was that, when they eliminated the income of so many middle class families, who did they think was going to be able to afford to buy their cars? History will record this blunder in the same way it now writes about the French building the Maginot Line or how the Romans cluelessly poisoned their own water system with lethal lead in its pipes. So here we are at the deathbed of General Motors. The company's body not yet cold, and I find myself filled with - dare I say it - joy. It is not the joy of revenge against a corporation that ruined my hometown and brought misery, divorce, alcoholism, homelessness, physical and mental debilitation, and drug addiction to the people I grew up with. Nor do I, obviously, claim any joy in knowing that 21,000 more GM workers will be told that they, too, are without a job. But you and I and the rest of America now own a car company! I know, I know - who on earth wants to run a car company? Who among us wants $50 billion of our tax dollars thrown down the rat hole of still trying to save GM? Let's be clear about this: The only way to save GM is to kill GM. Saving our precious industrial infrastructure, though, is another matter and must be a top priority. If we allow the shutting down and tearing down of our auto plants, we will sorely wish we still had them when we realize that those factories could have built the alternative energy systems we now desperately need. And when we realize that the best way to transport ourselves is on light rail and bullet trains and cleaner buses, how will we do this if we've allowed our industrial capacity and its skilled workforce to disappear? Thus, as GM is "reorganized" by the federal government and the bankruptcy court, here is the plan I am asking President Obama to implement for the good of the workers, the GM communities, and the nation as a whole. Twenty years ago when I made "Roger & Me," I tried to warn people about what was ahead for General Motors. Had the power structure and the punditocracy listened, maybe much of this could have been avoided. Based on my track record, I request an honest and sincere consideration of the following suggestions: 1. Just as President Roosevelt did after the attack on Pearl Harbor, the President must tell the nation that we are at war and we must immediately convert our auto factories to factories that build mass transit vehicles and alternative energy devices. Within months in Flint in 1942, GM halted all car production and immediately used the assembly lines to build planes, tanks and machine guns. The conversion took no time at all. Everyone pitched in. The fascists were defeated. We are now in a different kind of war - a war that we have conducted against the ecosystem and has been conducted by our very own corporate leaders. This current war has two fronts. One is headquartered in Detroit. The products built in the factories of GM, Ford and Chrysler are some of the greatest weapons of mass destruction responsible for global warming and the melting of our polar icecaps. The things we call "cars" may have been fun to drive, but they are like a million daggers into the heart of Mother Nature. To continue to build them would only lead to the ruin of our species and much of the planet. The other front in this war is being waged by the oil companies against you and me. They are committed to fleecing us whenever they can, and they have been reckless stewards of the finite amount of oil that is located under the surface of the earth. They know they are sucking it bone dry. And like the lumber tycoons of the early 20th century who didn't give a damn about future generations as they tore down every forest they could get their hands on, these oil barons are not telling the public what they know to be true - that there are only a few more decades of useable oil on this planet. And as the end days of oil approach us, get ready for some very desperate people willing to kill and be killed just to get their hands on a gallon can of gasoline. President Obama, now that he has taken control of GM, needs to convert the factories to new and needed uses immediately. 2. Don't put another $30 billion into the coffers of GM to build cars. Instead, use that money to keep the current workforce - and most of those who have been laid off - employed so that they can build the new modes of 21st century transportation. Let them start the conversion work now. 3. Announce that we will have bullet trains criss-crossing this country in the next five years. Japan is celebrating the 45th anniversary of its first bullet train this year. Now they have dozens of them. Average speed: 165 mph. Average time a train is late: under 30 seconds. They have had these high speed trains for nearly five decades - and we don't even have one! The fact that the technology already exists for us to go from New York to L.A. in 17 hours by train, and that we haven't used it, is criminal. Let's hire the unemployed to build the new high speed lines all over the country. Chicago to Detroit in less than two hours. Miami to DC in under 7 hours. Denver to Dallas in five and a half. This can be done and done now. 4. Initiate a program to put light rail mass transit lines in all our large and medium-sized cities. Build those trains in the GM factories. And hire local people everywhere to install and run this system. 5. For people in rural areas not served by the train lines, have the GM plants produce energy efficient clean buses. 6. For the time being, have some factories build hybrid or all-electric cars (and batteries). It will take a few years for people to get used to the new ways to transport ourselves, so if we're going to have automobiles, let's have kinder, gentler ones. We can be building these next month (do not believe anyone who tells you it will take years to retool the factories - that simply isn't true). 7. Transform some of the empty GM factories to facilities that build windmills, solar panels and other means of alternate forms of energy. We need tens of millions of solar panels right now. And there is an eager and skilled workforce who can build them. 8. Provide tax incentives for those who travel by hybrid car or bus or train. Also, credits for those who convert their home to alternative energy. 9. To help pay for this, impose a two-dollar tax on every gallon of gasoline. This will get people to switch to more energy saving cars or to use the new rail lines and rail cars the former autoworkers have built for them. WELL; THAT'S A START. Please, please, please don't save GM so that a smaller version of it will simply do nothing more than build Chevys or Cadillacs. This is not a long-term solution. Don't throw bad money into a company whose tailpipe is malfunctioning, causing a strange odor to fill the car. 100 years ago this year, the founders of General Motors convinced the world to give up their horses and saddles and buggy whips to try a new form of transportation. Now it is time for us to say goodbye to the internal combustion engine. It seemed to serve us well for so long. We enjoyed the car hops at the A&W. We made out in the front - and the back - seat. We watched movies on large outdoor screens, went to the races at NASCAR tracks across the country, and saw the Pacific Ocean for the first time through the window down Hwy. 1. And now it's over. It's a new day and a new century. The President - and the UAW - must seize this moment and create a big batch of lemonade from this very sour and sad lemon. Yesterday, the last surviving person from the Titanic disaster passed away. She escaped certain death that night and went on to live another 97 years. So can we survive our own Titanic in all the Flint Michigans of this country. 60% of GM is ours. I think we can do a better job. Yours, Michael Moore |
=====================================================================
Continua la raccolta di firme
la petizione sull'uranio impoverito
(vedasi la pagina principale - colonna di destra).
Al 10 luglio le firme sono 84. Abbiamo avuto il sostegno dei verdi di Firenze e di un medico di Milano che sul tema tiene conferenze in tutta Italia. Alcuni volontari hanno mandato una news letter a varie associazione e blog on line che hanno risposto positivamente e presto si attiveranno per aiutarci.
C'E' BISOGNO DI TUTTI E' ANCHE UN MODO PER RIBADIRE L'OPZIONE PACIFISTA.
Rammentate che il decadimento di questo materiale radioattivo (con un'emivita di 4,7 milioni di anni) produce nel corpo del contaminato milioni di emissioni radioattive all'anno. Ciò causa danni genetici enormi all'organismo, anche al DNA.
Le informazioni sugli effetti spaventosi dell' uranio impoverito vengono sistematicamente soppresse e minimizzate, in USA e in Italia. E' una verità drammatica che copre i drammi legati alle guerre combattute con armi radioattive! Drammi generati da reduci malati e/o dai loro bambini nati con difetti genetici.
Ricordiamo che nel 2006 L'Ecologist scrisse che i morti da contaminazione da uranio impoverito erano 10.000 in Serbia.
In Italia si stimano in 2500 gli ammalati, ci pare sbagliata per difetto! Anche perché si può essere contaminati anche facendo la guardia ad un magazzino di munizioni! Leggete anche "La Nazione" di lunedì 25 maggio 2009 a pagina 4 dove si dice che i morti accertati sono 174 e gli ammalati 2535. Dall'articolo si capisce che la legge di aiuto agli ammalati abbia gravi lacune e non garantisca l'assistenza. Non ci meravigliamo. Soprattutto non leggete pagina 5 perché la notizia non merita quello spazio!
Se siete Sardi, in particolare di Nuoro, vi consiglio un impegno maggiore.
PER AVERE ALTRE INFORMAZIONI CLICCA SUL NUMERO 41 e poi FIRMA LA PETIZIONE trovando l'apposito spazio nella pagina principale.
Pezzi precedenti: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 - 33 - 34 - 35 - 36 - 37 - 38 - 39 - 40 - 41 - 42 - 43 - 44 - 45 - 46 - 47 - 48 - 49 - 50 - 51 - 52 - 53 - 54 - 55 - 56 - 57 - 58 - 59 - 60 - 61 - 62 - 63 - 64
Ultimi articoli:
64 - SAGGIO Tolleranza zero per gli OGM e i loro promotori (ultima parte)
63 - Bernie Madoff "capro espiatorio" di Michael Moore
62 - Crisi alimentare: catastrofico calo nella produzione di alimenti
61 - SAGGIO Tolleranza zero per gli OGM e i loro promotori (parte 7°)
60 - SAGGIO Tolleranza zero per gli OGM e i loro promotori (parte 6°)
59 - SAGGIO Tolleranza zero per gli OGM e i loro promotori (parte 5°)
58 - La lettera di Michael Moore sul fallimento GM (vedi anche le lettere di Nader collegate)
57 - SAGGIO Tolleranza zero per gli OGM e i loro promotori (parti 3° e 4°)
56 - Amari presentimenti intorno al declino dell'impero statunitense
55 - SAGGIO Tolleranza zero per gli OGM e i loro promotori (parte 2°)
54 - SAGGIO Tolleranza zero per gli OGM e i loro promotori (parte 1°)
53 - La news letter di UnAltroMondo + Il parlamento europeo in degenerazione
52 - Il parlamento europeo in degenerazione
51 - Obama va al fast food
50 - La crisi vista con gli occhi di Nader
49 - La news letter di UnAltroMondo
48 - Il codex alimentarius
47 - Cartolina londinese
46 - La crisi in Cina: persi allegramente 20 milioni di posti di lavoro!
45 - Obama da santo subito a disastro atteso
44 - Tutti alle Maldive
43 - Informazione e crisi nel mondo
42 - Futuro della crisi: quando i mali non vengono mai soli
41 - Approfondimento sulle contaminazioni da uranio impoverito (9° contributo)
40 - Gli OGM e gli elefanti del Siam
39 - Speciale NO OGM
38 - La finanza internazionale resta morente
37 - Futuroieri e la pace: dall'appello di Belèm all'uranio impoverito (8° contributo)
Per leggere la periodica Lettera di Ralph Nader clicca QUI
21-07-09 13.08