MONDO PICCINO

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25/11/2008 URANIO IMPOVERITO, SILENZIO SUI DRAMMI

Di Futuroieri

Ad oggi sono 163 i casi di morte di militari, operai e manovali italiani reduci dalle missioni all'estero che hanno subito una probabile contaminazione con polveri prodotte dalle esplosioni di bombe all'uranio impoverito o dall'esplosione della bomba atomica nel sud dell'Iraq.

I malati italiani sono 2500, ma si tratta di stime che nel lungo periodo possono ancora aumentare.

Non scordiamo che sono contaminati anche alcuni terreni della Serbia e se sono contaminati quelli, si contaminano anche le coltivazioni e gli arbusti che si trovano in tali luoghi e non parliamo delle falde acquifere. Qualcuno sostiene che anche il sud del Libano è stato contaminato nel corso dei combattimenti dell'estate del 2006. Cinicamente dobbiamo dire che lo scopriremo presto.

PERCHE' L'INDUSTRIA DEGLI ARMAMENTI USA L'URANIO IMPOVERITO?

I motivi sono due: da un lato l'occidente non ha miniere di tungsteno, dall'altro l'occidente ha tonnellate di uranio impoverito da smaltire, qualcuno dice 500000 tonnellate, ma io credo e spero che siano di meno.

Il grande dramma che ho trattato raramente è quello afgano. Mi sono riletto una denuncia di Massimo Fini di tempo fa quando parlò di Jooma Khan.

Chi è? In pratica nessuno, solo uno che ha capito il dramma pur essendo afgano, vecchio e forse analfabeta.

Ecco quello che disse Jooma secondo Fini sul Gazzettino del 28/10/2004: "Dopo che gli americani hanno distrutto i nostri villaggi e ucciso molti di noi, siamo rimasti senza le nostre case e non abbiamo niente per sfamarci.

In ogni caso noi avremmo anche superato queste sofferenze e perfino le avremmo accettate, se gli americani non ci avessero tutti condannati a morte.

Quando ho visto nascere mio nipote deforme mi sono reso conto che le mie speranze per il futuro erano scomparse.

Ciò è differente dalla disperazione provata per le barbarie russe, anche se a quel tempo persi il mio figlio più grande, Shafiqullah.

Questa volta sento invece che noi siamo parte dell'invisibile genocidio che l'America ci ha buttato addosso, una morte silenziosa da cui non potremo fuggire".

Questa dichiarazione fu fatta davanti al Tribunale Internazionale per l'Afganistan un associazione creata da cittadini giapponesi per indagare sulle conseguenze dell'uso dell'uranio impoverito.

E' certo che in Afganistan stanno nascendo molti bambini deformi, senza organi e malati di tumore.

E per loro non ci saranno cure.

Credo che nemmeno Emergency sia attrezzata e non so se anche loro stanno sensibilizzando su questo problema.

 

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Continua la raccolta di firme per la petizione sull'uranio impoverito (vedasi la pagina principale - colonna di destra). Al 22 novembre le firme sono 73. Abbiamo avuto il sostegno dei verdi di Firenze e di un medico di Milano che sul tema tiene conferenze in tutta Italia.

 

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