MONDO PICCINO
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24/12/2008 Il petrolio non manca e servirà sempre meno.
Di Futuroieri
E' dal 2007 che si sente parlare della scarsità del petrolio e del fatto che i pozzi si stanno esaurendo.
Questi discorsi giustificavano (talvolta inconsapevolmente) i prezzi crescenti del petrolio che in realtà erano diretti dalle speculazioni sui titoli.
In realtà il petrolio non finirà tanto presto e gli unici pozzi vicini all'esaurimento sono quelli americani del Texas. Va ricordato anche che al largo del golfo del Messico c'è tanto petrolio anche se non può essere estratto tutto l'anno.
Qualcuno ha detto che se le richieste di petrolio dei mercati occidentali e asiatici fossero costanti avremo petrolio per almeno 100 anni. Si tratta di una fonte anonima e anche sbagliata: infatti le richieste occidentali subiranno un calo irreversibile nei prossimi anni e in futuro l'OPEC dovrà tagliare spesso la sua produzione.
Questa crisi è destinata a provocare mutamenti radicali, tutti improntati alla fine della cosiddetta società del benessere!
La Cina non compenserà il calo di consumo di petrolio europeo futuro, lo ha fatto in passato ma questa fase si concluderà presto.
Anche la teoria del "Picco del petrolio" cadrà presto nel dimenticatoio, forse è la fine che merita un'idea che ha basi speculative e finanziarie e non fisiche. Il risparmio energetico e il calo dei consumi vinceranno.
Nessuno dice che questi tagli alla produzione del petrolio sono un toccasana per l'ambiente: finalmente si ridurranno (e in modo sostanziale) le emissioni di gas nocivi nell'atmosfera. Forse alcuni ambientalisti lo ritengono insufficiente, certamente i prossimi tagli saranno più efficaci e apriranno gli occhi a tanta gente.
Accanto ai tagli alla produzione del petrolio dobbiamo citare anche la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili. Tutti i paesi vogliono ridurre la loro dipendenza energetica e se gli Stati Uniti hanno messo un dazio sull'acciaio cinese del 700% mi sa che il protezionismo è dietro l'angolo. Certo non è con le energie alternative che tornerà la società del benessere, ma forse sarebbe il caso di dire che tale società non è mai esistita.
Di certo piccole esperienze di indipendenza energetica sono nate e la loro diffusione è una delle poche possibilità positive di uscire dalla crisi perché si creerebbe vera ricchezza e vero lavoro.
Questa è una delle poche alternative alle settimane corte che allontano i pensionamenti e diminuiscono di nuovo i diritti dei lavoratori italiani che non hanno le garanzie del sistema sociale tedesco.
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Continua la raccolta di firme per la petizione sull'uranio impoverito (vedasi la pagina principale - colonna di destra). Al 17 dicembre le firme sono 75. Abbiamo avuto il sostegno dei verdi di Firenze e di un medico di Milano che sul tema tiene conferenze in tutta Italia. Alcuni volontari hanno mandato una news letter a varie associazione e blog on line che hanno risposto positivamente.
UN FIRMATORE CI SEGNALA LA GRAVITA' DEI VACCINI SOMMINISTRATI AI MILITARI.
E' vero che essi hanno molti effetti collaterali, ma sono mortali in casi rarissimi e mille volte minori rispetto ad una contaminazione da materiale esposto a radiazioni.
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