MONDO PICCINO

 

Euro forte ed Europa

 

La nostra moneta continua ad apprezzarsi sul dollaro americano che da qualche giorno vale meno di quello canadese. Questo apprezzamento ha conseguenze economiche immediate e di lungo termine. Il valore di una moneta rappresenta nel lungo periodo la migliore valutazione di un sistema economico. La prima conseguenza è facile da intuire: il surplus commerciale dell’Europa verso gli USA sta rapidamente riducendosi a nulla, ma contemporaneamente aumenta il disavanzo verso le tigri asiatiche e la Cina che non rivaluta la sua moneta e non ha adottato il consumismo, ma ha una inflazione crescente. Solo l'Europa contribuisce al riequilibrio dello sbilancio commerciale americano.

COME SI SVILUPPERA' QUESTA SITUAZIONE?

I deficit commerciali crescenti portano verso il calo degli investimenti industriali e alla perdita di posti di lavoro nell'industria. Ci saranno altre fughe di imprese, anche se questo fenomeno sta rallentando. Di sicuro avremo disoccupazione crescente e calerà la domanda di beni e i profitti. Euro forte equivale alla parola Crisi.

Esistono tante realtà in Europa: la Germania non teme un euro che varrà 1.5 dollari, lei ha fatto le sue riforme e le sue scelte, ma l'Italia, le altre nazioni mediterranee e i paesi del centro Europa avranno dei problemi seri. I Paesi Baltici stanno faticando, la loro inflazione è al 10%, la Bulgaria è al 12%.

Un dollaro debole e che certamente si indebolirà crea nuovi problemi: CHI HA QUESTA MONETA CERCHERA' DI DISFARSENE O DI SALVARE IN QUALCHE MODO LA PERDITA DI VALORE. L'Arabia Saudita ha titoli appetibili, ma la sua inflazione vola al 18% e i detentori di dollari sono tanti e ogni giorno un poco più poveri. Non dimentichiamoci che in questo momento non manca la moneta in circolazione dato che le banche centrali hanno creato liquidità per salvare oltre cento banche dal crollo finanziario. Più liquidità vuol dire più inflazione, ma soprattutto si va verso una crisi valutaria gigantesca, il dollaro andrà oltre 1,50 e speriamo si fermi presto ma la quota di 1,60 si avvicina e allora occorrerà vedere cosa farà il petrolio e cosa faranno molte bolle speculative. Questa deriva non è inevitabile, ma non ci sono molte speranze visto che la banca centrale europea non ha intenzione di ridurre i suoi tassi. Questa questione si porrà molto spesso in futuro soprattutto se l'Europa non sarà capace di portare avanti la sua integrazione e le riforme. Una moneta forte presuppone uno stato forte ed una economia forte perché i popoli non sopportano a lungo i sacrifici.

 

› Per leggere le edizioni precedenti: 1 - 2 

 

›  PAGINA PRINCIPALE ›  GREPPIA ITALIA ›  CRITICA LOCALE ›  PECUNIA POWER ›  PENSIERIDEE

23-01-08 16.25