MONDO PICCINO
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13/02/2009 SPECIALE NO OGM
Abbiamo ricevuto questo comunicato stampa da un membro di uno dei nostri forum di discussione. Si tratta della traduzione di un articolo francese che avevamo ricevuto anche noi dal movimento che sostiene José Bové. Non l'avremmo tradotto pur condividendolo e per questo ringraziamo pubblicamente Altieri e l'associazione Aam.
A questo aggiungiamo solo un consiglio agli agricoltori: ricordate che i semi OGM sono sterili e non possono essere usati come sementi. In caso di raccolto modesto non avreste nemmeno nuove sementi e poi tutti voi capite che questa non è roba genuina! FUTUROIERI
Da: Altieri
A: Aam terra nuova
Oggetto: Comunicato Stampa - Francia: Mais Ogm innocuo per la salute? La Verità da una Ricerca italiana dell'INRAN: Alterazioni del sistema immunitario, e 43 proteine modificate tra cui la Gamma-Zeina allergenicae. In USA: OGM, genocidio legalizzato
Comunicato Stampa Agernova - Accademia Mediterranea per l'Agroecologia e la Vita (AMA la Vita)
Francia: Mais Ogm innocuo per la salute?
La Verità da una Ricerca italiana del INRAN: alterazioni del sistema immunitario e 43 proteine modificate tra cui la Gamma-Zeina allergenica, nel mais Mon 810. Le alterazioni sono più marcate durante la crescita e l'invecchiamento dei topi di laboratorio, il che fa supporre maggiori pericoli degli OGM per le categorie più deboli (bambini ed anziani). Mentre la FDA americana ha tenuto nascosto le prove della pericolosità dei cibi transgenici, la Francia dichiara che rispetterà la decisione della Commissione europea, in caso di autorizzazione alle coltivazioni di OGM... e gli ambientalisti fanno un po' di "confusione".
A cura di Giuseppe Altieri, con la collaborazione di Marina Mariani
L'avvocato Druker dell'Alliance for Bio-Integrity una coalizione di scienziati, leaders religiosi e consumatori, che ha fatto causa alla Food and Drug Administration USA per ottenere test obbligatori di sicurezza e l'etichettatura dei cibi modificati geneticamente nel 1998, ha affermato che... "se fosse stata detta la verità, cioè ciò che è emerso dalle analisi degli scienziati, nessun cibo manipolato geneticamente sarebbe potuto entrare negli anni '92/'95 nel mercato americano che poi li ha esportati in Europa e in tutto il mondo e la popolazione mondiale non sarebbe stata esposta a questo grave rischio. Si può quindi parlare di genocidio legalizzato".
Gli alimenti e le coltivazioni transgeniche oggi ottengono parere positivo dell'EFSA di Parma, l'Ente europeo che dovrebbe garantire la sicurezza alimentare ... basandosi solo su dossier e risposte forniti dalle Multinazionali produttrici di OGM e non sulle ricerche indipendenti che attestano proprio il contrario.
E mentre Veronesi annuncia in pompa magna un pomodoro OGM che "previene" il cancro solo perché produce un po' più di vitamine (invece di consigliare la frutta biologica), una lettera del Dr. Samorindo Peci del Consorzio Inter universitario Cerifos, chiede al Ministro della Sanità urgenti ricerche sui Virus "Promoters" (35 S e V 40), patogeni inseriti "artificialmente" nel DNA degli OGM per introdurre il gene estraneo (transgene), ritrovati nel DNA di Virus associati a Linfomi e Leucemie di alcuni pazienti.
Cinque anni di ricerche della Dr.ssa Manuela Malatesta, hanno dimostrato nei ratti alimentati con OGM, anomalie al fegato, ai reni, ai testicoli, confermando i gravi pericoli per la salute evidenziati da altri ricercatori, sempre ignorati (si legga il libro di Arpad Putzstay: "La sicurezza degli OGM" EDILIBRI, Milano 2008).
Di recente, il Prof. Jurgen Zentek ha dimostrato che alimentando cavie con Mais OGM per generazioni successive, queste perdono la capacità di riprodursi in maniera significativa, diventando sterili.
Ma a Bruxelles la "Commistione" Europea da anni approva importazioni di cibi OGM, senza maggioranze qualificate di Ministri che evidentemente non si assumono la diretta responsabilità di mettere a rischio la salute dei propri cittadini, scaricandola sui pareri del EFSA, basati sui dossier "manipolati" dalle Multinazionali Agro - chimico - farmaceutico OGM. Le stesse che in palese conflitto di interesse ci avvelenano da decenni attraverso i dossier sulle soglie di "In" tolleranza di Pesticidi.
E' urgente una Civile Moratoria Europea, con immediata sospensione delle importazioni e produzioni di qualsiasi OGM o derivato, se necessario in applicazione della Clausola di Salvaguardia Nazionale, sulla base dei risultati delle recenti ricerche indipendenti sui gravi pericoli per la salute e l'ambiente, diritti inviolabili ai sensi degli Artt. 32 e 9 della Costituzione Italiana, non delegati ai trattati internazionali.
Per passare all'Agricoltura Biologica, prima che sia troppo tardi. Approfittando dei Programmi Europei di Sviluppo Rurale (oltre 100 miliardi di euro) con pagamenti Agro ambientali atti a coprire tutti i mancati ricavi e maggiori costi, più un 20% di transazione per gli agricoltori Biologici.
Ma se vogliamo salvare i prodotti Biologici e, con essi, tutta l'agricoltura italiana, dobbiamo mantenere l'assenza di OGM, senza soglie di "tolleranza", istituendo se necessario il marchio Biologico Nazionale previsto dal nuovo regolamento europeo, con assoluto divieto di Coltivazioni OGM sul territorio nazionale. Introducendo responsabilità penali per chi contamina i prodotti biologici e tradizionali italiani e le sementi di qualsiasi natura, da parte dei proprietari dei brevetti, concessionari e commercianti di OGM, per il principio europeo di "chi inquina paga", a tutela dei consumatori e produttori italiani. Nel momento in cui il protezionismo USA annuncia forti incentivi al consumo dei prodotti nazionali, perché mai in Italia dovremmo coltivare e mangiare OGM, rinunciando alla tradizione Agro alimentare più imitata al mondo?
E in attesa del Decreto del Ministro Zaia, dal 1 gennaio chiediamo ai produttori biologici una garanzia aggiuntiva: l'etichetta di prodotto 100% libero da OGM, se possibile "coltivato in Italia".
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Mais Ogm innocuo per la salute - Ma in Francia resta la moratoria http://lanuovaecologia.it
L'Agenzia francese di sicurezza sanitaria degli alimenti dà l'ok al mais Monsanto. Gli ecologisti accusano le lobby pro-biotech. Il governo conferma la clausola di salvaguardia per i rischi ambientali.
Mais transgenico sì, forse, anzi no: la Francia stabilisce per la prima volta - tramite la sua principale agenzia sanitaria governativa - che il mais Mon 810, prodotto dall'americana Monsanto, non presenta rischi per la salute dell'uomo. Insorgono gli ambientalisti, fin quando dal governo non arriva la precisazione: la moratoria sulla coltivazione del mais biotech non è in discussione, ma solo per i suoi potenziali rischi sull'ambiente. E' stata l'Afssa, l'Agenzia francese di sicurezza sanitaria degli alimenti, a sdoganare il mais della Monsanto, da anni considerato da molti in Europa, soprattutto in Francia, un prodotto pericoloso. E' stato un parere elaborato, controverso, ma alla fine l'agenzia ha reso noto che il rapporto ricevuto dal professor Yvon Le Maho, incaricato dal governo della perizia, non portava "alcun elemento di novità". E quindi, le conclusioni già rese note nell'aprile 2008, secondo le quali le coltivazioni di mais transgenico presentano "lo stesso rischio di sicurezza sanitaria" delle varietà tradizionali sono automaticamente confermate.
La prima reazione degli ecologisti è stata di preoccupazione e si sono contestati i tempi di relazione del contestato parere: firmato il 23 gennaio ma diffuso soltanto ieri, dopo uno "scoop" del quotidiano Le Figaro.
Greenpeace, associazione ambientalista fra le più combattive, ha addirittura denunciato "la diffusione organizzata di un rapporto che doveva essere segreto".
"Nessun segreto - è stata la replica di Pascale Briand, direttrice generale dell'agenzia che è stata l'ultima a firmare il parere - la procedura è stata assolutamente classica. E non c'è nessun legame neppure con il calendario europeo". La notizia, infatti, è rimbalzata subito a Bruxelles, dove la Francia fa blocco insieme con altri paesi (Austria, Grecia e Ungheria) e non rinuncia alla sua clausola di "salvaguardia", in concreto il divieto di coltivare il mais Mon 810.
Da lì, il primo ministro Francois Fillon ha subito ufficializzato che "la Francia conferma la sospensione in attesa di una decisione della Commissione europea, che rispetterà".
Se da un punto di vista della salute non ci sono allarmi immediati, infatti, la Francia vuole cautelarsi per i rischi sull'ambiente, secondo gli ecologisti mai contraddetti dalla scienza. "Reazione sana e di buon senso", ha subito commentato Greenpeace. Amari invece i parer i dei gruppi ambientalisti e di José Bové, capofila degli altermondialisti più volte arrestato per aver "falciato" campi biotech: "bel colpo per le industrie, non c'è dubbio - ha detto Bové - questa è una spallata delle lobby filo-ogm".
Per France Nature Environnement, associazione ambientalista, si tratta di "un parere politico, non scientifico".
Offensiva della Commissione Ue nei confronti della moratoria austriaca.
L'esecutivo sembra orientato a superare lo stallo decisionale in senso favorevole agli organismi manipolati. E dopo aver imposto all'Austria di aprire le frontiere al mais, chiederà a Vienna di autorizzare altre due colze biotech.
Dopo la Francia, la Commissione europea chiede anche all'Austria di mettere fine alla clausola di salvaguardia che vieta dal 1999 la coltura del mais geneticamente modificato Mon 810 della Monsanto, oltre al T25 della Bayer. Vienna ha invece già riaperto nel maggio 2008 le frontiere all'importazione dei due mais in questione, come chiedeva Bruxelles, alla luce del parere dell'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa), secondo cui i due mais non presentano nessun pericolo per la salute umana e animale. Ma l'offensiva di Bruxelles nei confronti dell'Austria, da sempre portabandiera nell'Ue degli Stati e delle Regioni che si oppongono agli ogm, va oltre. La Commissione europea infatti, precisano fonti comunitarie, a breve chiederà a Vienna di autorizzare altre due colze biotech: tra queste la GT73 della Monsanto, resistente all'erbicida glifosate.
Spetta ora alla presidenza ceca dell'Ue decidere quando portare queste proposte all'esame dei ministri europei, che hanno tre mesi di tempo per pronunciarsi.
Quanto a Bruxelles, sembra più che mai decisa a superare lo stallo decisionale in materia di Ogm. Fino ad ora, infatti, il via libera all'import o al commercio di Ogm e di prodotti derivati è stato deciso in ultima istanza dalla Commissione europea. E questo, per l'incapacità del Consiglio Ue di riunire sui singoli dossier una maggioranza qualificata di paesi favorevoli o contrari.
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Le Ricerche Italiane dell'INRAN sulla pericolosità del mais Mon 810
Finora le valutazioni di possibili effetti avversi sul sistema immunitario da parte degli organismi geneticamente modificati si sono basati sulla determinazione del potenziale allergenico della proteina ricombinante purificata, e soltanto uno studio recente ha considerato gli effetti potenziali immunotossicologici dell'intero alimento geneticamente modificato somministrato a ratti (Finamore A. et al. J. Agric. Food Chem 2004). Inoltre non esistono studi che abbiano preso in considerazione la risposta immunitaria intestinale. Tuttavia, l'intestino interagisce continuamente con gli antigeni derivati dagli alimenti, con allergeni, patogeni, e altri agenti tossici, e il sistema immunitario intestinale, che è il tessuto linfoide più esteso di tutto l'organismo, è fondamentale per rispondere correttamente ad agenti dannosi, mentre mantiene uno stato quiescente verso antigeni innocui, quali le proteine contenute negli alimenti.
Il gruppo di ricerca della Dr. Mengheri dell'Istituto Nazionale di Ricerca per la Nutrizione e gli Alimenti ha effettuato uno studio di valutazione degli effetti del mais MON 810 sul sistema immunitario sia intestinale che periferico di topi, con particolare riguardo alle implicazioni legate allo sviluppo e all'età anziana.
Infatti è noto che durante lo sviluppo e la vecchiaia il sistema immunitario può rispondere con minore efficienza agli stimoli esterni rispetto a quanto accade in un adulto sano. Questo mais è stato geneticamente modificato mediante l'introduzione di un gene, derivante da Bacillus thuringiensis, che comporta la produzione di una tossina insetticida da parte della pianta stessa. I risultati dopo 30 e 90 giorni di alimentazione provano che, al contrario di quanto accade con il mais naturale, con il MON 810 si sono verificate alcune alterazioni (non è proprio corretto parlare di disfunzioni, perché non abbiamo valutato la funzione, anche se alterazioni implicano disfunzioni) immunitarie che hanno riguardato:
- la percentuale delle sottopopolazioni dei linfociti intraepileliali dell'intestino, della milza, e circolanti
- il livello delle citochine del siero, con un aumento delle citochine infiammatorie (Sono proteine prodotte dalle cellule del sistema immunitario, ma anche da molti altri tipi di cellule, indispensabili per la regolazione del funzionamento del sistema immunitario, generalizzando si possono classificare in citochine anti-infiammatorie e pro-infiammatorie. Un tempo si chiamavano interleuchine, oggi si preferisce citochine proprio per la loro molteplice origine).
Queste alterazioni sono risultate più marcate, e quindi più gravi, proprio a carico dei topi durante lo sviluppo e nell'invecchiamento.
Nell'articolo si legge inoltre che all'analisi proteomica è risultato che nel mais MON 810 la regolazione di ben 43 proteine ha subito modifiche rispetto al mais normale, e che tra queste risulta presente una nuova versione della proteina gamma-zeina, già nota per essere allergenica.
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"http://www.fda.org/" La F.D.A.}(USA) ha TENUTO NASCOSTE le PROVE della PERICOLOSITA' dei CIBI TRANSGENICI.... e di molti Farmaci e Vaccini
"http://www.rai.tv/mpprogramma/0,,RaiTre-Report%5E17%5E5685,00.html"
(vedi la trasmissione Report - Rai 3 del 27/04/08)
La più importante agenzia statale americana per il controllo sui cibi e sui farmaci, la Food And Drug Administration, ha approvato i cibi modificati geneticamente malgrado le morti che avevano causato e gli avvertimenti dei suoi stessi scienziati sui gravi rischi che essi comportano. Nel maggio 1998 l'Alliance for Bio-Integrity con una coalizione di scienziati, leaders religiosi e consumatori, ha fatto causa alla Food and Drug Administration per ottenere test obbligatori di sicurezza e l'etichettatura dei cibi geneticamente modificati.
Nove scienziati che ricoprono importanti funzioni nelle Università e nei centri di ricerca, si sono uniti alla coalizione perché ritengono che la politica del FDA è scientificamente scorretta e moralmente irresponsabile.
La Corte Federale ha obbligato il FDA a consegnare all'avvocato dei querelanti le 44.000 pagine del suo archivio interno.
Questi documenti, oltre a contraddire l'affermazione del FDA che la sua politica ha fondamenti scientifici, dimostrano che l'agenzia ha violato la Legge americana su cibo, medicine e cosmetici permettendo che i cibi geneticamente modificati fossero introdotti sul mercato senza essere sottoposti a sperimentazioni, sulla base del presupposto che sono generalmente riconosciuti sicuri da esperti qualificati.
Perché è avvenuto tutto questo?
Durante l'amministrazione Reagan, quando l'economia degli Stati Uniti aveva seri problemi e c'era un grosso squilibrio negli scambi commerciali, molti esperti erano alla ricerca di aree attraverso il cui sviluppo si poteva lanciare di nuovo l'economia degli USA e, in particolare, l'esportazione.
Quella che all'epoca era la giovane tecnologia della bioingegneria era uno dei settori più promettenti.
E' stata quindi emessa una direttiva per tutte le Agenzie federali, come la FDA, l'Agenzia per la Protezione dell'ambiente ed il Dipartimento di Agricoltura di promuovere al massimo l'industria biotecnologica e di facilitare l'introduzione di questi prodotti sia negli USA che nei paesi esteri. Questo tipo di politica fu spinta moltissimo anche sotto la presidenza di Bush e poi di Clinton.
La FDA ha ammesso di aver operato sotto una direttiva "per favorire" l'industria biotech americana sulla base del presupposto che i cibi bioingegnerizzati sono essenzialmente uguali agli altri.
Ma la linea politica del FDA ha incontrato una forte resistenza da parte dei suoi stessi scienziati, che negli anni `90-92 hanno portato avanti quella che si può definire la più accurata analisi fino ad ora attuata sui cibi OGM.
Sulla base dei risultati di questa analisi essi hanno ripetutamente segnalato che la bioingegneria, alterando l'attività cellulare, può condurre alla produzione di tossine inaspettate, allergeni e sostanze cancerogene.
La Dott.ssa Linda Kahl, funzionario del FDA, incaricata di sintetizzare tutte le affermazioni degli scienziati dell'agenzia, ha affermato che l'agenzia stava "cercando di far entrare un piolo quadrato in un buco rotondo... cercando di forzare la conclusione finale che non c'è nessuna differenza tra cibi modificati con l'ingegneria genetica e cibi modificati con pratiche di riproduzione tradizionali".
Inoltre il Dott. Jim Maryanski, Coordinatore della Biotecnologia del FDA, ha riconosciuto che, nella comunità scientifica in generale, non c'è alcun consenso sulla sicurezza dei cibi modificati geneticamente e che gli scienziati del FDA hanno consigliato che essi dovrebbero essere sottoposti a speciali test, inclusi i test tossicologici.
Nondimeno, la motivazione del FDA per promuovere l'industria biotech era così forte che essa, non solo ha ignorato gli avvertimenti dei suoi stessi scienziati sui rischi specifici dei cibi manipolati geneticamente, ma ha nascosto le prove della pericolosità dei cibi transgenici e ha preso una posizione pubblica che sostiene l'opposto.
Il FDA ha mentito consapevolmente affermando in una dichiarazione ufficiale: "L'agenzia non è a conoscenza di alcuna informazione che dimostra che i cibi derivanti da questi metodi nuovi differiscono dagli altri cibi in alcun modo significativo o uniforme...".
Così, benché esperti dell'agenzia abbiano consigliato che i cibi geneticamente ingegnerizzati dovevano essere sottoposti a test speciali, i burocrati responsabili della politica hanno proclamato che questi cibi non richiedono alcun test.
L'avvocato Druker ha affermato che, se fosse stata detta la verità, cioè ciò che è emerso dalle analisi degli scienziati, nessun cibo manipolato geneticamente sarebbe potuto entrare negli anni '92/'95 nel mercato americano che poi li ha esportati in Europa e in tutto il mondo e la popolazione mondiale non sarebbe stata esposta a questo grave rischio.
Si può quindi parlare di genocidio legalizzato.
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Continua la raccolta di firme per la petizione sull'uranio impoverito (vedasi la pagina principale - colonna di destra). Al 13 febbraio le firme sono 79. Abbiamo avuto il sostegno dei verdi di Firenze e di un medico di Milano che sul tema tiene conferenze in tutta Italia. Alcuni volontari hanno mandato una news letter a varie associazione e blog on line che hanno risposto positivamente e presto si attiveranno per aiutarci. C'è BISOGNO DI TUTTI E' ANCHE UN MODO PER RIBADIRE L'OPZIONE PACIFISTA.
ALTRE INFORMAZIONI
Nell'autunno del 2007 il ministro della difesa di quel periodo Arturo Parisi riferì al senato sul numero di soldati che si erano ammalati di cancro e che erano morti per aver inalato le polveri dei proiettili contaminate dall'uranio impoverito. Secondo Parisi dal 1996 al 2006 si ammalarono 255 militari e di questi 37 sono morti. Le cifre furono subito contestate e smentite anche all'interno del ministero della difesa dove si parlò di 2600 malati e di 173 morti.
Questa seconda cifra non terrebbe conto dei militari che si sono ammalati in Afganistan e per questo si ritiene che la gravità della malattia sarebbe maggiore. Infine non dimentichiamo che nessuno pensa alle vittime civili e a quegli uomini, donne e bambini che vivono nelle terre contaminate! Tra queste persone si troverebbe il maggior numero di malati.
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