MONDO PICCINO

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29/10/2008 Le vittime dell'uranio impoverito?

Di Futuroieri

Il tema è top segret, ma alcune cose si possono supporre. Prima di tutto si sa che munizioni all'uranio impoverito sono state usate sia in Libano che in Iraq e in Afganistan e forse anche in Palestina. E non dobbiamo dimenticare il Kossovo.

Abbiamo già scritto che gli effetti a lungo termine dell'uranio impoverito condannano a morte molti innocenti.

Il disastro si comincia a vedere se si osservano le nascite deformi in Iraq: il tasso di natalità delle mutazioni è, in alcune regioni del paese, totalmente fuori controllo. Anche la città di Baghdad è a rischio, i proiettili possono aver contaminato ogni zona della città!

Esistono statistiche precise solo per la città di Bassora dove soprattutto i cancri nei bambini sono aumentati a dismisura ovvero di sette volte.

Le due guerre del golfo vanno considerate come se fossero state guerre nucleari: andrebbe fatta una decontaminazione appropriata, ma oltre al fatto che nessuno dice nulla esiste anche il problema di testare tecniche nuove ed efficaci.

Solo da poco tempo si è saputo che nella regione di Bassora fu usato un ordigno nucleare! La notizia non è confermata, ma ci sono dei riscontri.

La grande pericolosità dei proiettili è data dalla polveri generate dal contatto fra i materiali esplosi e le munizioni. Si tratta spesso di nanoparticelle rilevabili solo con sofisticati macchinari.

Queste nanoparticelle entrano facilmente nel corpo: o nei polmoni attraverso l'inalazione o nel tratto digerente attraverso la digestione. Successivamente vengono filtrate dai reni dove grosse quantità provocheranno nel tempo l'insufficienza renale o il cancro del rene. Le nanoparticelle entrano in circolo e possono raggiungere ogni parte del corpo. Alcuni scienziati ritengono che possano danneggiare lo sperma e di conseguenza provocare malformazioni congenite nei feti.

Le polveri contaminate possono essere trasportate dai venti, dal Libano e dalla Palestina possono arrivare in Israele. Anche in questo paese (che ha un sistema sanitario avanzato) stanno aumentando i casi di cancro, leucemia e del cosiddetto "diabete infantile".

Molti reduci americani delle guerre mediorientali e kossovare hanno avuto figli con gravi difetti congeniti e le anomalie sono in aumento. Una ricerca condotta fra 251 veterani ha riscontrato un'incidenza del 67%, ma il campione non è rappresentativo.

Probabilmente riguarda truppe che hanno avuto la sorte di combattere in aree particolarmente contaminate o forse non avevano equipaggiamenti adatti. Questa sarà la giustificazione di domani dei soliti organi di stampa che non hanno pudore quando negano che le munizioni all'uranio impoverito sono dannose.

Se è vero che molti figli dei veterani sono condannati, noi dobbiamo ribadire che le guerre sono tragedie immani per tutti, vincitori e vinti e questo ci pare un caso esemplare.

Si ammalano i soldati, si ammalano i loro familiari e sono malate molte persone che vivono ancora oggi in quelle terre. Nella guerra del Golfo morirono in battaglia 400 americani ma ad oggi dei 700.000 reduci oltre 240.000 sono invalidi e più di diecimila sono morti per tumori o a causa della "misteriosa" sindrome della guerra del golfo!

E' una tragedia e una strage che non avrà giustizia: i veterani continueranno a morire, nasceranno altri neonati deformi.

L'uranio impoverito perpetua i danni delle guerre e infine non si può dimenticare le popolazioni inermi irachene.

La United Kingdom Atomin Energy Authority stimò due anni fa che le vittime irachene del cancro siano già state 500.000, ma non si possono fare ricerche precise in quel martoriato paese. Altri pensano ad un numero di vittime maggiore.

Quest'anno si è iniziato a parlare dei casi di suicidio fra i veterani di quelle guerre. Il numero è elevato: 18 casi ogni giorno e va detto che la stragrande maggioranza dei tentativi di suicidio fallisce! Il dato (da verificare con incroci) è stato diffuso da alcune associazioni di veterani che sono in causa con l'amministrazione Bush a San Francisco. Molti casi riguardano i soldati feriti al fronte.

Troppa gente non pensa che un ferito di guerra è spesso difficile da curare e che spesso le ferite sono tali da lasciare un'invalidità permanente. 1.647 veterani sono già deceduti in attesa che il governo approvasse la loro domanda di invalidità. Il numero complessivo dei veterani che hanno chiesto il riconoscimento dell'invalidità ammontava nel mese di Marzo a 287.790. Non dimentichiamo che in America la sanità non è gratuita e soprattutto cerchiamo di comprendere bene come la guerra sia facile solo per chi crede alle favole o alle soap opera televisive.

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Continua la raccolta di firme per la petizione sull'uranio impoverito (vedasi la pagina principale - colonna di destra). Al 13 ottobre le firme sono 67

 

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