MONDO PICCINO

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Continua la pubblicazione del saggio contro gli OGM. E' la settima parte! Anche noi auspichiamo una Europa libera da OGM. Anche i commerci devono avere forti limitazioni e il principio della prudenza deve prevalere. In generale l'articolo è ben articolato. Non ci associamo al plauso al ministro dell'agricoltura, il quale ci appare come un burocrate senza infamia e senza lode.

TOLLERANZA ZERO PER GLI OGM E PER I LORO PROMOTORI

Cooperativa agricola biologica "La Terra e il Cielo"

Arcevia (An), 13 Maggio 2009

Parte settima

LE NOSTRE PROPOSTE

In premessa diciamo che riteniamo positiva qualsiasi iniziativa che dia un contributo al la lotta contro la coltivazione e il commercio di OGM.

Da parte nostra facciamo proposte e richieste ai vari soggetti concreti che sono coinvolti nella vicenda degli OGM.

A tutti gli organismi dell'Istituzione europea (commissione, parlamento, ecc) chiediamo di tornare indietro sulle decisioni prese favorevoli agli OGM e di fare in modo che i territori europei siano OGM free.

Ai parlamentari europei chiediamo che contribuiscano a far approvare delle disposizioni che proibiscano la coltivazione, su tutto il suolo europeo, delle piante modificate geneticamente, tranne che in particelle limitate e controllate ai soli fini di ricerca.

Analogamente devono essere proibiti l'importazione e il commercio di alimenti ogm o contenenti ingredienti provenienti da organismi e piante GM.

Chiediamo anche che venga abolita la ridicola norma che tollera una contaminazione OGM sui prodotti biologici e che invece vengano stabilite pene pecuniarie severe per chi contamina le altre colture.

Plaudiamo alla recente decisione del Consiglio UE che ha confermato la moratoria sul mais Mon810, nonostante la protervia della Commissione.

Allo Stato italiano chiediamo di difendere la nostra agricoltura dall'introduzione delle coltivazioni GM e la nostra alimentazione di qualità dall'ingresso dei prodotti GM o da essi contaminati (qui occorre una legge che si basi sul fatto che la libertà di commercio deve venire dopo la sicurezza alimentare e sanitaria).

In primo luogo chiediamo la proibizione totale per la coltivazione di piante ogm, anche al fine di difendere le caratteristiche di qualità del cibo made in Italy, non accettando quindi di dar luogo a disposizioni sulla cosiddetta "coesistenza", perché non idonee al territorio italiano e alla storia, alla cultura e all'economia del cibo italiano.

Per eventuali e non auspicate disposizioni di coesistenza chiediamo comunque che il limite di contaminazione europeo dello 0.9% sia abbassato per lo stato italiano allo zero % o al limite di rilevabilità degli strumenti, che attualmente sembra essere dello 0,1%, prevedendo pene pecuniarie severe verso i contaminatori.

Sul fronte del consumo chiediamo, come minimo, l'immediata tracciabilità dei mangimi OGM sulla filiera zootecnica.

Per non far scomparire la libertà di scelta al consumo, chi ha usato mangimi contenenti OGM sia obbligato a dichiararlo sulla carne degli animali che se ne sono nutriti e sui latticini di loro provenienza. Tuttavia, per evitare questo ulteriore costo e complicazione, in via prioritaria chiediamo che vengano del tutto proibiti i mangimi contenenti OGM.

Siamo grati all'attuale ministro dell'agricoltura Luca Zaia, che a più riprese ha mostrato di essere contrario alle coltivazioni e ai prodotti GM. Speriamo, anche per suo tramite, in una legge nazionale contraria agli ogm o che comunque renda di fatto impossibili le coltivazioni GM, e speriamo anche in una sua azione di contrapposizione verso l'attuale indirizzo della commissione europea, in modo che si giunga ad un cambiamento di orientamento, ad una difesa dell'agricoltura europea e ad una vera tutela dei consumatori e della vita futura sulla terra, proibendo la coltivazione e il commercio di alimenti ottenuti con il contributo della manipolazione genetica.

Abbiamo la speranza che tutti gli uomini dell'attuale e dei futuri govern i vorranno difendere, valorizzare e contribuire ad incrementare, l'eccellenza italiana nel settore agricolo e alimentare, invece di distruggerla a favore di poche multinazionali estranee al nostro paese.

Alle Regioni italiane chiediamo di non accettare i diktat dell'Unione europea. Le regioni hanno tutti i motivi e tutti gli obblighi morali, per non accettare i diktat dall'alto.

L'agricoltura è di competenza delle regioni, così come la sanità pubblica.

Chiediamo di non lasciarsi, a nessun titolo, espropriare delle proprie funzioni e di utilizzarle per mettere al bando gli OGM, sia alla produzione che al consumo, così come ha fatto la nostra regione (ed altre 10 regioni italiane), anche se l'unione europea si è arbitrariamente opposta alla sua libera legislazione.

A tutte le regioni chiediamo di aderire alla Rete delle regioni d'Europa OGM-free ("http://www.gmofree-euregions.net:8080/servlet/ae5Ogm") ed esprimere, per questo tramite, forti opposizioni ad ogni iniziativa legislativa pro OGM, a qualunque livello avvenga.

Chiediamo inoltre di farsi promotrici della registrazione di marchi OGM-free per tutte le produzioni regionali.

La nostra Regione prevede già il marchio QM Qualità Marche, che fra le sue norme ha anche quella di vietare l'utilizzo di OGM in tutte le fasi del processo produttivo.

A proposito della Regione Marche, ringraziamo l'assessore all'agricoltura Paolo Petrini e il presidente dell'assemblea legislativa Raffaele Bucciarelli che nel recente convegno "gli OGM: dalla contaminazione accidentale ai distretti free", tenutosi a Loreto il 27 marzo 2009, si sono espressi con decisione per una politica contraria agli ogm. Ma crediamo che tutta la giunta sia parimenti da ringraziare.

Alla Conferenza Stato-Regioni, che dovrebbe stabilire linea guida per la coesistenza, chiediamo di affermare il principio che le Regioni sono sovrane nel poter decidere di proibire la produzione e il commercio di organismi geneticamente modificati, seppur all'interno di una legislazione quadro nazionale leggera, che vada nella stessa direzione.

Ai Comuni chiediamo di aderire alla rete dei Comuni antitransgenici. ("http://www.rfb.it/comuni.liberi.ogm/default.htm") ed opporsi ad ogni coltivazione ogm sul loro territorio, creando dei distretti OGM-free.

A tutti i partiti politici e ai loro responsabili chiediamo di farsi portatori della sensibilità e della cultura contraria alla manipolazione genetica. Questo tema non è né di destra, né di sinistra, né di centro, ma universalmente valido per garantire una vita di qualità alle generazioni future.

Alle Aziende "Unità sanitaria locale" chiediamo iniziative anti Ogm per fini precauzionali sulla salute pubblica.

A tutte le Associazioni degli agricoltori chiediamo una azione informativa e divulgativa contraria alla introduzione degli OGM e favorevole ad una cultura ecologica e di rispetto per la natura. In caso di necessità, chiediamo la promozione e il sostegno ad iniziative volontarie degli agricoltori per la creazione di distretti ogm-free, in collaborazione con le autorità locali.

A tutte le Associazioni degli agricoltori biologici chiediamo una costante e tenace azione anti ogm a tutti i livelli, non solo perché ne va della tutela delle produzioni biologiche e convenzionali, ma anche per la difesa di una vita di qualità per le generazioni prossime e future.

Proponiamo che le associazioni si facciano promotrici di azioni incisive contro la coltivazione e il commercio di piante e prodotti GM, senza escludere, per il futuro, il boicottaggio delle leggi ingiuste e anche il boicottaggio del marchio bio della UE, se necessario. Oggi la contraddizione principale non è più fra il biologico e il chimico, ma fra ogm e non ogm.

A tutti gli agricoltori, biologici e convenzionali, chiediamo una netta opposizione alla coltivazione di piante geneticamente modificate.

A tutti i negozi, sia specializzati in prodotti biologici che in prodotti convenzionali, o a vendita mista, propon iamo che incomincino ad esporre cartelli con scritto "Accettiamo e vendiamo solo prodotti garantiti senza tracce di OGM".

Consigliamo inoltre l'esposizione del logo "Cibo OGM? NO grazie!", analogo al logo "Energia nucleare? No grazie", scaricabile a quest o link "http://www.ciboogmnograzie.it/marchio.shtml".

Ai consumatori associati, infine, proponiamo di far sentire la loro voce anti manipolazione genetica e di fare grande attenzione ai prodotti che mettono nella loro borsa della spesa, soprattutto se trattasi di prodotti animali.

Per contatti e considerazioni sul testo: "mailto:info@laterraeilcielo.it"

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Continua la raccolta di firme

la petizione sull'uranio impoverito

(vedasi la pagina principale - colonna di destra).

Al 14 giugno le firme sono 84. Abbiamo avuto il sostegno dei verdi di Firenze e di un medico di Milano che sul tema tiene conferenze in tutta Italia. Alcuni volontari hanno mandato una news letter a varie associazione e blog on line che hanno risposto positivamente e presto si attiveranno per aiutarci.

C'E' BISOGNO DI TUTTI E' ANCHE UN MODO PER RIBADIRE L'OPZIONE PACIFISTA.

Rammentate che il decadimento di questo materiale radioattivo (con un'emivita di 4,7 milioni di anni) produce nel corpo del contaminato milioni di emissioni radioattive all'anno. Ciò causa danni genetici enormi all'organismo, anche al DNA.

Le informazioni sugli effetti spaventosi dell' uranio impoverito vengono sistematicamente soppresse e minimizzate, in USA e in Italia. E' una verità drammatica che copre i drammi legati alle guerre combattute con armi radioattive! Drammi generati da reduci malati e/o dai loro bambini nati con difetti genetici.

Ricordiamo che nel 2006 L'Ecologist scrisse che i morti da contaminazione da uranio impoverito erano 10.000 in Serbia.

In Italia si stimano in 2500 gli ammalati, ci pare sbagliata per difetto! Anche perché si può essere contaminati anche facendo la guardia ad un magazzino di munizioni! Leggete anche "La Nazione" di lunedì 25 maggio 2009 a pagina 4 dove si dice che i morti accertati sono 174 e gli ammalati 2535. Dall'articolo si capisce che la legge di aiuto agli ammalati abbia gravi lacune e non garantisca l'assistenza. Non ci meravigliamo. Soprattutto non leggete pagina 5 perché la notizia non merita quello spazio!

Se siete Sardi, in particolare di Nuoro, vi consiglio un impegno maggiore.

PER AVERE ALTRE INFORMAZIONI CLICCA SUL NUMERO 41 e poi FIRMA LA PETIZIONE trovando l'apposito spazio nella pagina principale.

Pezzi precedenti: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 - 33 - 34 - 35 - 36 - 37 - 38 - 39 - 40 - 41 - 42 - 43 - 44 - 45 - 46 - 47 - 48 - 49 - 50 - 51 - 52 - 53 - 54 - 55 - 56 - 57 - 58 - 59 - 60

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45 - Obama da santo subito a disastro atteso

44 - Tutti alle Maldive

43 - Informazione e crisi nel mondo

42 - Futuro della crisi: quando i mali non vengono mai soli

41 - Approfondimento sulle contaminazioni da uranio impoverito (9° contributo)

40 - Gli OGM e gli elefanti del Siam

39 - Speciale NO OGM

38 - La finanza internazionale resta morente

37 - Futuroieri e la pace: dall'appello di Belèm all'uranio impoverito (8° contributo)

36 - FAO: Più soldi, più produzione, più fame

35 - Ralph Nader presidente 2008: Fine della campagna elettorale

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