MONDO PICCINO

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05/08/2008  La politica davanti alla recessione: la crisi cinese e la via maestra delle armi! Poi segnate sul calendario le date del 19 - 20 e 21 settembre.

Di Futuroieri

Ad aprile un promotore finanziario aveva davanti la seguente situazione delle borse mondiali: Dall'inizio dell'anno Shanghai perdeva il 31,96, Francoforte quasi il 19 Tokyo il 18,18, Milano il 18, Honk Kong il 17,85, Parigi il 16, Zurigo il 14,85. New York il 14, Madrid il 12,60, Londra meno 11,69.

La crisi finanziaria si era già diffusa nel mondo e questi dati lo dimostravano.

La borsa più colpita era quella di Shanghai. In pochi se ne sono resi conto e se essa dovesse crollare (solo dopo le olimpiadi) in tanti si sorprenderanno. Shanghai è una borsa sopravvalutata, lo sanno in tanti, oggi i taiwanesi fuggono verso il Vietnam (parlo di quelli che hanno investito nella Cina continentale).

Cina ed USA sono legate: se cade la domanda americana, cadranno anche le esportazioni cinesi, e se i cinesi tenteranno di sostituirle con la domanda interna, crescerà l'inflazione, come sta già accadendo.

La Cina ha un appuntamento con la Crisi.

Ce l'ha la sua economia e ce l'ha la sua politica ovvero la sua dittatura.

Il connubio dittatura - crisi non è mai bello e non promette niente di buono.

A livello finanziario la Crisi cinese è semplice: essi dovranno vendere i dollari e comprare euro oppure oro. Perderebbero al massimo un trenta per cento, ma se le vendite fossero graduali anche i danni sarebbero limitabili. Resta aperta la questione produttiva perché la Cina esporta in America e quel circolo (merci - dollari) non può essere interrotto, ma nemmeno rilanciato: in USA c'è la recessione.

Il mondo politico americano a Gennaio approntò un piano per rilanciare l'economia stanziando 146 miliardi di dollari.

Non ha avuto grandi successi.

Cento miliardi sono finiti in un sussidio fiscale da 300 a 600 dollari per singoli e fino a 1200 per famiglie con redditi medi e bassi, quasi per tutti. Le piccole imprese potranno dedurre al 50% i costi di impianto e per attrezzature. (non servirà perché in questi frangenti nessuno prende l'iniziativa!

Un parte del fardello dei mutui fu accollato alle agenzie Fannie Mae e Freddie Mac le quali hanno rischiato di collassare nelle scorse settimane.

E' il mondo finanziario che è appestato e in troppi fanno finta di nulla.

Le banche hanno avuto un inizio di anno terribile, ecco alcuni esempi (parziali) delle svalutazioni aggiornate ad aprile (sono proseguite in seguito): UBS 12, Citigroup 18, Merril Lynch 7, Morgan Stanley 2,30, Goldman Sachs 1,91, Credit Suisse 1,82, Deutsche Bank 2,50, Bear Stearns 1,75 Fortis 1,50, Creditagricole 1,15, Societé Generale 1,52, Bank of China 0,83. Tre sono fallite negli ultimi giorni. Molte stanno perdendo!

Dicevo che quei 146 milioni non sono serviti a molto, non si sono visti grandi benefici. In verità gli USA si sono concentrati sulle imprese belliche che non stanno vincendo, per queste hanno stanziato almeno tremila miliardi di dollari e ne stanzieranno ancora. E' la cosiddetta spesa pubblica militare che dovrebbe garantire la ripresa economica nel lungo periodo. Il commercio delle armi non conoscerà la recessione e questa scelta del governo americano condizionerà le altre nazioni del pianeta.

Più caccia bombardieri e meno pane è il loro motto!

Questa verità è dimostrata anche dalle attività compiute dalla Monsanto in Iraq. Subito dopo l'invasione del paese Bush disse: "Siamo in Iraq per spargervi i semi della democrazia in modo che essi vi possano prosperare e propagarsi in tutta la regione dove regna l'autoritarismo".

Ad oggi l'Iraq ha perso anche la sua SOVRANITA' ALIMENTARE e la sua agricoltura! I coltivatori iracheni sono obbligati a comprare annualmente una licenza e le sementi transgeniche dalle multinazionali americane.

Queste super imprese non pagano imposte in Iraq, non sono obbligate a reinvestire laggiù i loro guadagni ed hanno il diritto di esportarli tutti in patria. Le sementi OGM sono ricavate da quelle naturali che gli agricoltori non trovano più nei mercati, essi comprano quelle americane, ma la prima volta le ebbero in regalo: peccato che i frutti fossero sterili.

Niente riserve di nuove sementi!

E' tutto dire: W il mercato nero, se c'è ancora! La coltivazione con sementi normali di molti prodotti è stata dichiarata illegale (notizia che devo approfondire e verificare meglio). Solo l'oppio non è OGM!

I soprusi della Monsanto sono gli ultimi disastri di una lunga serie iniziata con i bombardamenti fatti con armi all'uranio impoverito che hanno trasformato il paese in una vasta discarica radioattiva.

L'Iraq è un laboratorio e gli iracheni fanno da cavie.

ULTIM'ORA

C'è una data per il giorno del giudizio finale, anzi tre giorni: 19 - 20 e 21 settembre 2008. Il governo americano ha stanziato 800 miliardi per rilanciare la sua economia, ma gli speculatori ne hanno a disposizione 1400 e hanno scommesso sul crollo comprando futures ribassisti. Qualcuno perderà molti soldi in quei giorni, qualcun altro guadagnerà. Drizzate le orecchie, un cerchio si stringe.

 

Continua la raccolta di firme per la petizione sull'uranio impoverito (vedasi la pagina principale - colonna di destra). Ad oggi le firme sono 46.

 

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