"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"
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NEWSLETTER n°4 del 2010
Aggiornamento della settimana - dal 17 gennaio al 23 gennaio 2010 -
Prossima NEWSLETTER prevista per il 30 gennaio 2010 |
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LA TRAGEDIA DI HAITI Un devastante terremoto
ha colpito Port-au-Prince, la capitale di Haiti, provocando migliaia di
vittime e danni enormi. Haiti è il Paese più povero dell’America
Latina ed è periodicamente provato da calamità naturali e crisi sociali.
Piero Gheddo: Quelli che non se ne vanno
Tamara Hahn: Haiti, diario dalla fine
del mondo
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"NOI, I DIMENTICATI"
di Enzo Nucci
Trecentomila persone vivono ammassate in uno spazio che potrebbe
contenerne al massimo 90 mila. Ed ogni mese (da 19 anni) continua ad
arrivare una media di 6.400 rifugiati che scappano dalla Somalia per
sottrarsi ad una sanguinosa guerra civile. E’ il campo profughi di
Dadaab (nel Kenya ord orientale), il più grande del mondo, che è ormai diventato una
città di medie dimensioni.
Il sovraffollamento e la mancanza di servizi igienici basilari
favoriscono la diffusione di malattie (come colera e morbillo)che
mietono vittime, specialmente tra i bambini. Le telecamere del Tg 3
hanno documentato quello che alcune organizzazioni internazionali definiscono “una tragedia umana di dimensioni impensabili”
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DIRITTI UMANI
"Non si può discriminare un insegnante
perché non italiano". Un docente marocchino era stato congedato dalla
scuola media Volta-Gramsci di Genova. Ora dovrà anche essere risarcito
Un gruppo di persone, rappresentanti di gruppi ed associazioni che si occupano dell'emergenza che coinvolge in città centinaia di senza tetto, hanno manifestato simbolicamente presentandosi in pigiama sotto Palazzo Vecchio.
NIGERIA
YEMEN
I NOSTRI TEMPI /
Interventi ed opinioni
LA CRISI
ECONOMICA-FINANZIARIA
L'inchiesta sulla crisi finanziaria si arena fra i
silenzi dei farabutti che hanno provocato il disastro.
Un funzionario tra quelli incaricati di trattare con
loro qualche percento in meno delle loro prebende, si è lasciato scappare –
essendo stato a contatto con loro - «è gente che pensa di vivere in un altro
pianeta».
Ricominciano proposte e giochi sui «derivati»
2010 è l’anno europeo contro la povertà e l’esclusione sociale
Settantanove milioni di persone nell’Ue vivono sotto la
soglia di povertà. Uno su otto europei abita in una famiglia dove nessuno ha un
lavoro. Per l’8 per cento dei cittadini dell’Ue, il fatto di avere un lavoro
non consente di elevare il proprio livello di vita al di sopra della soglia di
povertà. Nella maggioranza degli stati membri dell’Unione i più esposti a
questo rischio sono i bambini e diciannove milioni di essi vivono in condizioni
di pauperismo.
Luca Liverani: Ue, in 23 milioni vivono con 10 euro al giorno
Nel marzo del 2000, a Lisbona, i paesi europei deliberarono un piano straordinario sull’occupazione femminile, come volano per le economie nazionali. I governi degli stati membri partirono da poche ma precise considerazioni: se la donna lavora, con servizi sociali adeguati, entra più ricchezza in famiglia, aumenta il reddito e nascono più bambini. Fu deciso, allora, che l’obiettivo era raggiungere – nel 2010 – quota 60% di donne impiegate, per innescare un “circolo virtuoso” capace di riposizionare politicamente e socialmente sullo scenario mondiale, il ruolo guida esercitato dall’Europa.
Sempre più cyberpreti e iniziative
volte a diffondere la parola di Dio attraverso internet. Il fenomeno, che trova
d'accordo anche il Papa che ha invitato i preti, nell'era digitale, al loro
ruolo di animatori anche sul web, viene analizzato da Domenico De Masi,
professore ordinario di Sociologia del Lavoro presso la facoltà di Sociologia
dell'Università di Roma "La Sapienza".
Parla il procuratore antimafia Antonio Ingroia, bersaglio delle minacce dei boss
“E se domani …” di Eleonora Cicero
Un uso corretto della memoria non
deve limitarsi al ricordo del passato, quanto incitare ad agire nel presente
per una giusta causa. Ricordare e commemorare le vittime del nazismo e del
fascismo è un'azione socialmente condivisa e spesso gratificante. Questa
memoria deve stimolare ad occuparci delle ingiustizie quotidiane perpetuate
intorno a noi. Occuparsi di memoria storica del nazismo significa considerare i
soprusi, le ingiustizie, la condizione di chi si trova nel bisogno,
nell'indigenza, di chi vive le difficoltà e le ingiustizie sociali. Attualmente
occuparsi di memoria storica del nazismo significa tutelare i diritti umani
degli oppressi, dei diversi, degli emarginati, degli umili, dei più deboli di
cui tutti siamo parte nel tessuto sociale, comunitario e nel mondo, nel
terribile deserto della sopraffazione e della violenza, dove tante voci
chiedono giustizia per tutti quegli innocenti che ancora nascono solo per
morire.
ITALIA
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SCUOLA
UNIMONDO: critiche dei sindacati
all'apprendistato anche per i quindicenni
Speciale
Scuola di Tempo Perso
APPUNTAMENTI NEL MESSINESE |
Scuola di Formazione per la Vita Cristiana
SCEGLIERE
DIO PER AMICO
AVVISO IMPORTANTE: Per la numerosa partecipazione al primo incontro (ad oggi 215 iscritti), la sede dei prossimi |
Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto I MERCOLEDì DELLA BIBBIA – 2010
VOI SIETE UN POPOLO
SACERDOTALE
MISTAGOGIA DELLA CELEBRAZIONE EUCARISTICA (PDF) |
Leggere
la Bibbia “insieme”, cioè tenendo conto della presenza dell’altro, è allora una
sfida e nel contempo un’enorme potenzialità: avvia infatti un percorso
orientato al senso dell’esistenza, uno sforzo per ritrovare una grammatica
comune, un tentativo di riscoprire le autentiche radici di tanti nostri
comportamenti e di ridare vivacità di voci e tonalità a quell’affascinante
raccolta di testi redatti nell’arco di quasi un millennio che Chagall amava
definire il grande “alfabeto colorato” della civiltà occidentale.
Sperenza e attesa (AUDIO)
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Da come vi amerete riconosceranno che... (AUDIO)
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Il giorno delle piccole cose (AUDIO)
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Amatevi sempre! (AUDIO)
NOTA:
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CHIESA
E SOCIETA'
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interventi
ed opinioni
PAX CHRISTI: Anch'io, migrante, uomo come te!
OPINIONI E COMMENTI
No
all'ecumenismo che non cambia nulla nella vita delle chiese e non le libera
dalla logica constantiniana
Giovanni Sarubbi: Liberare
l'evangelo di Gesù
24 anni fa: il cardinale
Mejia ricorda la prima visita
SPECIALE ANNO SACERDOTALE |
Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella
carità e nella verità |
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3) Il servizio omelia di P. Gregorio on-line (mp3) alla pagina
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